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Tag: Sanremo 2023

Mps, Giorgetti: usciremo quando condizioni mercato saranno congrue

Mps, Giorgetti: usciremo quando condizioni mercato saranno congrueMarrakech, 13 ott. (askanews) – Il Tesoro uscirà dal Monte dei Paschi di Siena, del quale detiene una quota di controllo del 64% “quando il prezzo e le condizioni di mercato saranno congrue” anche se per tale dismissione “non c’è una sata da cui dipendiamo”. Lo ha detto il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti incontrando i giornalisti italiani a margine degli incontri annuali di Fmi e Banca Mondiale, in corso a Marrakech.

“Usciremo – ha affermato il ministro – quando è opportuno uscire, realizzando anche un obiettivo di sistemazione del sistema bancario italiano e quando il prezzo e le condizioni di mercato ci sembreranno congrue. Non c’è una data da cui dipendiamo, dipende semplicemente dalle opportunità del momento in cui farlo”.

Vino, Produttori Nizza Monferrato: annata di qualità molto interessante

Vino, Produttori Nizza Monferrato: annata di qualità molto interessanteMilano, 13 ott. (askanews) – “L’annata 2023 non ci ha fatto mancare nulla: un inverno mite con scarse precipitazioni, seguito da una primavera altrettanto siccitosa che ha lasciato poi il posto alle provvidenziali piogge di giugno che hanno dato respiro in vista di un luglio e agosto estremamente caldi e asciutti. Il timore di trovarci di fronte ad un’annata potenzialmente problematica c’è stato ma siamo stati poi rassicurati dalle importanti piogge di fine agosto che hanno riportato l’equilibrio che ci auspicavamo e che sono state essenziali per una buona maturazione delle nostre uve”. Lo afferma il presidente dell’Associazione produttori del Nizza Monferrato, Stefano Chiarlo, che traccia un punto sull’annata a pochi giorni dalla fine della vendemmia.

Dunque anche nei 18 Comuni dell’Astigiano dove si produce la Barbera che dà vita al Nizza Docg, la raccolta di quest’anno è stata impegnativa e contenuta dal punto di vista quantitativo “ma si farà ricordare come un’annata molto interessante per qualità e per vini capaci di portare nel bicchiere l’identità del territorio oltre che un’acidità e dei profumi sorprendenti”. L’annata è stata caratterizzata in particolare dalla siccità che ha messo a dura prova i vigneti del Nizza che hanno tuttavia “saputo reagire bene dimostrando per il secondo anno consecutivo una grande capacità di resilienza alla restrizione idrica”. In tal senso si è dimostrata vincente la scelta dei produttori dell’Associazione di adeguare il disciplinare in materia di esposizioni dei vigneti al fine di affrontare meglio le conseguenze del cambiamento climatico.

“Dal 2000 in poi il clima è sempre più contrassegnato da annate calde con estati lunghe, che si alternano ad annate con caratteristiche stagionali nella norma” ricorda Chiarlo, spiegando che “questo ci ha fatto pensare già da alcuni anni che fosse utile considerare nel nostro Disciplinare anche quei vigneti che possono mantenere un po’ più di acidità e freschezza, condizione tipica della zona di produzione verso i versanti Est e Ovest”. “La sfida futura per i nostri produttori sarà quella di impiantare nuovi vigneti che presentino caratteristiche capaci di affrontare le sfide odierne” prosegue il presidente nonché noto produttore a Calamandrana, aggiugendo “penso all’utilizzo di portainnesti ancora più adeguati a questo tipo di clima, a forme di allevamento alternative e ad altre scelte agronomiche capaci di offrire delle valide risposte a una situazione climatica che ormai non è più un timore ma un fatto oggettivo. Sicuramente sarà determinante il supporto delle istituzioni regionali – conclude – al fine di permettere ai produttori di apportare tutte le necessarie innovazioni anche tecnologiche per far fronte all’emergenza idrica di questi anni”.

Osservatorio TuttiMedia: saper porre domande giuste competenza necessaria

Osservatorio TuttiMedia: saper porre domande giuste competenza necessariaRoma, 13 ott. (askanews) – “Nell’era del prompt saper fare le domande diviene una competenza determinante”. Ne è convinto Derrick de Kerckhove – “Ricordo la metafora di McLuhan sull’uomo del XXI secolo che corre in strada urlando: ‘Ho tutte le risposte: quali sono le domande?’. Il prompt engineering emerge come la competenza essenziale in questo momento storico della trasformazione digitale”. Sulla stessa linea Matteo Ciastellardi, che ha confermato la nascita di un interesse delle élite culturali verso quella che può essere chiamata “promptologia”, una nuova abilità ingegneristica di ideare domande per spingere l’intelligenza artificiale a fornire risposte appropriate che richiede anche la comprensione del linguaggio e dell’espressione.

E proprio IA generativa: l’era del prompt era il titolo del dibattito che per iniziativa dell’Osservatorio TuttiMedia si è tenuto l’11 ottobre presso l’UPA, socio dell’Osservatorio, a Milano, moderato da Maria Pia Rossignaud (Vicepresidente Osservatorio TuttiMedia e direttrice di Media Duemila). A parteciparvi, Derrick de Kerckhove (Direttore scientifico Osservatorio TuttiMedia/Media Duemila – Docente Polimi e già direttore del McLuhan Program di Toronto); Giulia Gioffreda (Government Affairs and Public Policy di Google); Alberto Vivaldelli (Responsabile Digital di UPA); Matteo Ciastellardi (Docente Polimi); Vincenzo Cosenza (Esperto di Marketing e Innovazione); Giusella Finocchiaro (Professoressa di Diritto di internet e Co-founder e Partner di DigitalMediaLaws). Ha partecipato per la Fieg (socia TuttiMedia) Andrea Baroni. “Stiamo per passare dalla ricerca delle informazioni corrette, alla formazione della corretta ricerca, abbiamo bisogno di nuovi modelli di riferimento”, ha detto Maria Pia Rossignaud. “La nostra associazione si distingue per la capacità di invitare a riflettere sui segnali deboli del futuro perché vogliamo contribuire alla costruzione dei nuovi modelli sociali e comunicativi che tengano conto degli strumenti che emergono dalla transizione digitale senza né demonizzare né enfatizzare. Ecco perché abbiamo deciso di puntare sul prompt, elemento ancora poco sconosciuto”.

“Per Google, la vera sfida sull’intelligenza artificiale ha a che vedere con il suo sviluppo responsabile”, ha affermato Giulia Gioffreda. Per questo, già nel 2018 abbiamo creato dei Principi di responsabilità che guidano ogni progetto di IA in ogni sua fase. Al cuore di questi principi c’è l’idea che i benefici complessivi dell’innovazione devono sempre essere superiori ai rischi e agli svantaggi che potrebbe portare.” Anche per gli investitori pubblicitari il tema dell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nelle attività di marketing e comunicazione è in cima alle priorità. Così Alberto Vivaldelli: “Le applicazioni potenziali nelle attività di tutti i giorni di chi cura brand e prodotti sono numerosissime: dalle creatività testo, visuali e video alle attività di PR, dalla SEO all’e-commerce fino all’utilizzo della data science applicata ai più svariati livelli. Per un utilizzo massivo dei software applicativi basati su AI sarà fondamentale definire bene il quadro normativo, in particolare le tematiche che coinvolgono il diritto d’autore e la data privacy, nonché valutare bene le implicazioni pubbliche su come le Intelligenze Artificiali vengono costruite e messe a disposizione degli utenti, consumer e professionali. Interessante sarà anche capire gli intrecci fra Intelligenza Artificiale e Metaverso, concetti molto diversi fra loro ma che potrebbero avere in futuro sinergie interessanti” “L’intelligenza artificiale generativa mette in crisi il mito della creatività ad esclusivo appannaggio dell’uomo – ha evidenziato Vincenzo Cosenza -, ciò non deve spaventarci e spingerci a fare battaglie di retroguardia, ma stimolarci ad un utilizzo di queste nuove tecnologie per lavorare meglio e potenziare le nostre capacità. Siamo entrati nell’era dei lavoratori aumentati”.

Sul tema delle regole è intervenuta Giusella Finocchiaro: “Si sente spesso parlare dell’esigenza di nuove regole che disciplinino l’intelligenza artificiale e nuove regole certamente arriveranno: sia in Europa che negli Stati Uniti e in Cina si stanno discutendo regolazioni in materia di intelligenza artificiale. Si auspica che queste normative saranno tali da consentire lo sviluppo tecnologico, senza imbrigliarlo. In Europa, è prossima l’approvazione del Regolamento c.d. “AI Act”, che rappresenta una cornice per l’accesso dei prodotti di intelligenza artificiale sul mercato europeo e non pretende, né forse potrebbe pretendere, di dirimere tutte le questioni giuridiche che l’IA fa sorgere. I giuristi dovranno ricorrere all’attività interpretativa, verificando se le norme esistenti siano idonee ad affrontare le sfide poste dall’IA. In molti casi, è già accaduto. Tanto a Singapore, quanto negli Stati Uniti, i giudici hanno già applicato le regole vigenti per decidere casi giudiziari che coinvolgevano l’IA. Del resto, il compito del giurista è proprio quello di interpretare le norme esistenti e, lì, provare a rintracciare gli strumenti per decifrare il presente”.

TAS realizzerà sistema di telecomunicazioni satellitari in Mongolia

TAS realizzerà sistema di telecomunicazioni satellitari in MongoliaRoma, 13 ott. (askanews) – È stato raggiunto un importante accordo per la costruzione di un sistema nazionale di telecomunicazioni satellitari in Mongolia, che rafforzerà la partnership strategica tra Mongolia e Francia e aumenterà la connettività per tutti i mongoli.

L’accordo di partnership tra Thales Alenia Space – JV tra Thales 67% e Leonardo 33%, una delle principali aziende europee specializzate nella realizzazione di satelliti – e il Ministero dello Sviluppo Digitale e delle Comunicazioni della Mongolia è stato firmato oggi alla presenza del Presidente della Mongolia, S.E. Ukhnaagiin Khürelsükh, e del Presidente della Francia, Emmanuel Macron, durante la visita di Stato del Presidente mongolo in Francia. A darne notizia Thales Alenia Space in una nota. Thales Alenia Space, sarà responsabile della costruzione di un satellite ad alte prestazioni in banda Ku che porterà il nome di “Chinggis Sat” in onore dell’eroe nazionale mongolo Chinggis Khan. Una volta lanciato, il satellite permetterà l’uso di Internet ad alta velocità in tutta la Mongolia, anche nelle aree rurali e nelle comunità nomadi poco servite, consentendo un accesso più facile e più ampio a servizi come la telemedicina, l’e-learning, i servizi di e-government e sostenendo la crescita di settori economici ad alto valore aggiunto.

“Questo progetto è un importante passo avanti verso la trasformazione digitale della Mongolia e lo sviluppo di un’economia spaziale nazionale – ha dichiarato il Ministro per lo Sviluppo Digitale e delle Comunicazioni Uchral Nyam-Osor – Trasformerà il modo in cui gli abitanti del nostro vasto Paese accedono a Internet e favorirà l’accesso ai servizi vitali di cui hanno bisogno. Siamo lieti di avere un partner con l’esperienza e le capacità di Thales Alena Space e non vediamo l’ora di lavorare con loro su un progetto che porterà benefici significativi a tutti i mongoli”. “È un privilegio per Thales Alenia Space essere stata scelta dal Ministero dello Sviluppo Digitale e delle Comunicazioni della Mongolia per la fornitura del satellite nazionale – ha dichiarato Hervé Derrey, CEO di Thales Alenia Space – Crediamo che il progetto sarà una risorsa fondamentale per colmare il divario digitale, un forte vettore di crescita economica e un prezioso strumento di sovranità. Siamo inoltre entusiasti di intraprendere questa cooperazione a lungo termine con la Mongolia e di sostenere il Paese nello sviluppo delle sue capacità e dei suoi servizi spaziali a beneficio di tutti i suoi cittadini”.

Cia: agricoltori in piazza a Roma il 26 ottobre

Cia: agricoltori in piazza a Roma il 26 ottobreRoma, 13 ott. (askanews) – Gli agricoltori di Cia scendono in piazza a Roma il 26 ottobre per rivendicare la centralità dell’impresa agricola e del suo reddito, uniti all’insegna dello slogan “Prezzi alle stelle, agricoltori più poveri”. L’appuntamento è alle 9.30 in piazza Santi Apostoli. Insieme agli agricoltori da tutta Italia ci sarà la rappresentanza Cia, a partire dal presidente Cristiano Fini.

Rimettere al centro l’impresa agricola e il suo reddito l’obiettivo della mobilitazione generale, annuncia la Confederazione agricola in una nota, “per tutelare il futuro dei produttori di fronte alle grandi emergenze e alle sfide globali che toccano il settore primario e il Paese intero”. Crisi di mercato e concorrenza estera, filiere e manodopera, aree interne e fauna selvatica, risorse idriche e consumo di suolo, ambiente e fake news i temi chiave che Cia porterà in piazza.

Coldiretti: crolla produzione olio oliva mondo, prezzi in salita

Coldiretti: crolla produzione olio oliva mondo, prezzi in salitaRoma, 13 ott. (askanews) – Con il crollo della produzione a livello internazionale crescono del 42% i prezzi dell’olio extravergine di oliva, che è il prodotto che ha fatto registrare i maggiori rincari nel carrello della spesa delle famiglie a tavola. E’ quanto emerge dal report di Coldiretti “Prezzi, l’autunno caldo dell’extravergine”, basato sugli ultimi dati Istat di settembre, diffuso al Villaggio contadino al Circo Massimo a Roma.

A pesare sull’aumento dei prezzi i risultati della scarsa raccolta all’estero: la Spagna dovrebbe attestarsi a circa 765mila tonnellate, del 34% inferiore alla media degli ultimi quattro anni. Mentre in Turchia la produzione di olio dovrebbe scendere intorno alle 280mila tonnellate, circa 100mila tonnellate in meno rispetto alla scorsa campagna. Crolla anche la Grecia, con 200mila tonnellate previste rispetto alle 350mila dello scorso anno. Solo la Tunisia sembra in recupero con una produzione che può superare le 200mila tonnellate, sopra le 180mila dell’ultima stagione, avvicinandosi alla media degli ultimi 5 anni che è di 228mila tonnellate. “Si è creata una situazione mai vista prima – spiega il presidente di Unaprol David Granieri – con scarse produzioni, soprattutto in Spagna, scorte basse e inflazione, che ha fatto impennare i valori dell’extravergine d’oliva con il raddoppio dei prezzi per gli olii di origine comunitaria”.

L’Italia, ricorda Coldiretti, è fra i primi tre maggiori consumatori di extravergine di oliva al mondo con circa 480 milioni di chili, subito dopo la Spagna e prima degli Stati Uniti e rappresenta il 15% dei consumi mondiali secondo elaborazioni Coldiretti sugli ultimi dati IOC (International oil council).

Coldiretti: raccolta olive, crollo di 1/3 produzioni Centro-Nord

Coldiretti: raccolta olive, crollo di 1/3 produzioni Centro-NordRoma, 13 ott. (askanews) – Crollo della produzione di olio di oliva nelle regioni del Centro Nord (-1/3) e aumento del 34% al Sud, per un totale nazionale che sarà di circa 290mila tonnellate, al di sotto della media dell’ultimo quadriennio. Il report di Coldiretti “Prezzi, l’autunno caldo dell’extravergine” diffuso in occasione al Villaggio contadino al Circo Massimo a Roma su dati Unaprol/Ismea.

A pesare sulla campagna 2023-34 è stao il clima: piogge durante la fioritura, siccità e alte temperature che hanno messo a dura prova gli uliveti nazionali. Il mese di ottobre sarà fondamentale per la completa maturazione delle olive e oltre ai volumi inferiori alle attese c’è l’incognita della resa in olio. A salvare il bilancio nazionale in particolare è la Puglia, sottolinea Coldiretti, che rappresenta la metà della produzione italiana e cresce del 50% rispetto alla difficile campagna dello scorso anno e nonostante le devastazioni portate dalla Xylella. Anche per la Calabria si attende un incremento, sebbene meno rilevante di quello pugliese, mentre in Sicilia si stima una produzione sostanzialmente stabile rispetto alla già bassa produzione dello scorso anno e comunque al di sotto della media. In buona ripresa anche Abruzzo e Basilicata, mentre per le altre regioni meridionali si prospetta una produzione inferiore allo scorso anno, secondo Coldiretti/Unaprol/Ismea.

“Occorre intervenire per salvare un patrimonio unico del Paese con 150 milioni di piante che tutelano l’ambiente e la biodiversità ma anche un sistema economico che vale oltre 3 miliardi di euro – ha detto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini – l’obiettivo è rilanciare una produzione nazionale dell’olio extravergine d’oliva che è uno dei pilastri della Dieta Mediterranea”. “Non è più rinviabile un piano strategico nazionale dell’olivicoltura che metta al centro le aziende che sono sul mercato, producono reddito e occupazione, oltre al recupero dei tanti uliveti abbandonati che devono essere rinnovati per ridare ossigeno e speranze ai territori”, ha spiegato il presidente di Unaprol David Granieri.

Microsoft, Ok anche da Gb a maxi acqusizione Activision Blizzard

Microsoft, Ok anche da Gb a maxi acqusizione Activision Blizzard


Microsoft, Ok anche da Gb a maxi acqusizione Activision Blizzard


Microsoft, Ok anche da Gb a maxi acqusizione Activision Blizzard – askanews.it

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Roma, 13 ott. (askanews) – Alla fine anche l’Antitrust della Gran Bretagna ha assicurato via libera a Microsoft sul piano di acquisizione del gigante dei videogiochi Activision Blizzard, una operazione da 75 miliardi di dollari su cui le trattative si sono protratte per oltre un alto e mezzo.

La Competition and Markets Authority ha infatti approvato l’accordo oggetto di diverse revisioni, che in particolare prevede la possibilità per terze parti di poter fruire su licenza una serie di titoli di videogiochi del catalogo attuale – e futuro – anche al di fuori dello Spazio economico europeo. Secondo il Financial Times, con le condizioni imposte dall’autorità britannica ritiene di avere assicurato che Microsoft non avrà una posizione dominante su vari segmenti rispetto a gruppi rivali.

L’intesa, afferma il quotidiano, costringerà Microsoft a accedere il controllo delle attività sul cloud gaming di una serie di titoli impedendo, che possa fornirli in esclusiva solo sulla sua piattaforma Xbox. La maxi acquisizione aveva ricevuto una rapida approvazione da parte dell’Antitrust Ue e, dopo diverse vicissitudini, il mese scorso anche dalle autorità Usa.

Rapporto Congresso Usa: rischio di guerra simultanea con Russia e Cina

Rapporto Congresso Usa: rischio di guerra simultanea con Russia e CinaRoma, 13 ott. (askanews) – Gli Stati Uniti devono intensificare gli sforzi per la modernizzazione delle proprie forze miliari convenzionali e nucleari ed essere pronti alla possibilità di guerre simultanee con Cina e Russia: la raccomandazione arriva dalla Commissione del Congresso sulla postura strategica degli Stati Uniti, che ha diffuso ieri un nuovo rapporto, in cui il contesto globale viene descritto come “fondamentalmente diverso da qualsiasi cosa vissuta in passato, anche nei giorni più bui della Guerra Fredda”.

Il comitato bipartisan, composto da sei democratici e sei repubblicani, chiede di agire con urgenza e “immediatamente” per affrontare le minacce che gravano sugli Stati Uniti. Il rapporto è frutto di un anno di valutazione delle forze convenzionali e nucleari degli Stati Uniti e arriva 14 anni dopo la pubblicazione dell’ultima importante revisione nel 2009. “Oggi, gli Stati Uniti sono sul punto di avere non uno, ma due avversari nucleari di pari peso, ciascuno con l’ambizione di cambiare lo status quo internazionale, con la forza, se necessario: una situazione che gli Stati Uniti non avevano previsto e per la quale non hanno previsto di prepararsi”, scrivono il presidente della commissione Madelyn Creedon e il vicepresidente Jon Kyl nella loro introduzione al rapporto.

Secondo la commissione, mentre il rischio di un grave conflitto nucleare rimane basso, “sebbene non inevitabile, cresce il rischio di un conflitto militare con uno o entrambi Paesi, la Russia e la Cina, sebbene non inevitabile, con esso il rischio dell’uso dell’arma nucleare contro il territorio degli Stati Uniti”. Il rapporto registra i progressi compiuti da Russia e Cina in termini di difesa aerea e missilistica e inserisce, vidimandola, la previsione del Pentagono secondo cui la Cina avrà probabilmente 1.500 testate nucleari entro il 2035.

Tra le raccomandazioni, l’esortazione a realizzare “appieno e con urgenza” il programma di modernizzazione delle armi nucleari iniziato nel 2010 e che dovrebbe durare 30 anni. Questo va ampliato per includere tutte le testate, i sistemi di lancio nucleare e comando, controllo e comunicazioni nucleari. Altre raccomandazioni riguardano lo schieramento di più armi nucleari tattiche in Asia ed Europa, l’aumento della produzione di bombardieri stealth B-21 e sottomarini nucleari di classe Columbia e un migliore uso delle tecnologie emergenti come le capacità ipersoniche e l’intelligenza artificiale.

Israele ordina l’evacuazione di Gaza City. Hamas: è propaganda, restate

Israele ordina l’evacuazione di Gaza City. Hamas: è propaganda, restateRoma, 13 ott. (askanews) – Evacuare Gaza City e spostarsi nel Sud della Striscia entro 24 ore. E’ questo l’avvertimento lanciato dall’esercito israeliano alla popolazione civile, 1,1 milioni di persone che vivono a Gaza City, la metà della popolazione dell’intero territorio controllato da Hamas. “Una misura umanitaria”, ha spiegato l’Idf, perché “i civili non sono il nostro nemico”, l’obiettivo è il gruppo islamista, che gestisce l’enclave. E che ha invitato i cittadini palestinesi a non lasciare le proprie case, parlando di “propaganda” da parte di Israele. Intanto, l’Onu, informato dall’esercito israeliano dell’ordine di evacuazione, ha chiesto l’annullamento dell’ordine perché porterebbe a conseguenze devastanti e portare a “una catastrofe umanitaria”.

“L’Idf chiede l’evacuazione di tutti i civili di Gaza City dalle loro case verso sud per la loro sicurezza e protezione”, ha reso noto l’esercito aggiungendo che “l’organizzazione terroristica Hamas ha intrapreso una guerra contro lo Stato di Israele e Gaza City è un’area in cui si svolgono le operazioni militari. Questa evacuazione è per la vostra sicurezza”. Il portavoce dell’esercito israeliano, il contrammiraglio, Daniel Hagari ha dichiarato: “Stiamo combattendo un gruppo terroristico, non la popolazione di Gaza. Vogliamo che i civili non subiscano danni, ma non possiamo convivere con il dominio di Hamas-Isis vicino al nostro confine”. Hamas dal canto suo ha ribattuto che “l’occupazione sta tentando di diffondere e far circolare falsa propaganda attraverso vari mezzi, con l’obiettivo di creare confusione tra i cittadini e minare la stabilità del nostro fronte interno” e ha quindi invitato la popolazione a non lasciare le proprie case e ha dichiarato che anche le ong internazionali, che hanno ricevuto la stessa allerta dei civili, non si sposteranno da Gaza. L’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione (UNWRA), però, ha annunciato di aver trasferito il suo centro operativo ma che nella città restano sfollati e assistiti dall’organizzazione.

Intanto continua ad aggravarsi il bilancio dei combattimenti tra Israele ed Hamas: il ministero della Sanità di Gaza afferma che 1.537 palestinesi sono stati uccisi e altri 6.612 sono rimasti feriti negli attacchi aerei israeliani nella Striscia e le forze di difesa israeliane hanno riferito che almeno 1.300 civili e soldati sono stati uccisi. E Human Rights Watch “ha verificato, sulla base di video e resoconti di testimoni, che le forze israeliane hanno utilizzato fosforo bianco nelle operazioni militari in Libano e Gaza rispettivamente il 10 e 11 ottobre 2023. Sale la tensione a Gerusalemme, per il primo venerdì di preghiera dall’inizio degli scontri: la polizia israeliana sta dispiegando ulteriori forze in preparazione alla preghiera del venerdì nella moschea di Al-Aqsa. Oltre 2.500 agenti di polizia e volontari metteranno in sicurezza la Città Vecchia di Gerusalemme e i suoi dintorni. E l’accesso alla Spianata delle Moschee verrà consentito soltanto agli over 60.