Almeno 1.200 israeliani uccisi negli attacchi di Hamas. Oltre 900 palestinesi morti nella Striscia di GazaRoma, 11 ott. (askanews) – Quinto giorno della guerra in Medio Oriente. Almeno 1.200 israeliani sono morti dal giorno degli attacchi di Hamas ad Israele. Lo riferisce su X il portavoce dell’esercito Tshal, Jonhathan Conricus, sottolineando che la gran parte delle perdite è tra i civili, compresi bambini. Solo nell’attacco di Hamas all’insediamento di Kfar Aza sono stati uccisi 40 bambini, anche neonati, alcuni dei quali decapitati.
Si contano anche 2.700 feriti tra gli israeliani. Sono oltre 900 i palestinesi morti negli attacchi aerei israeliani sulla Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti palestinesi. Da sabato scorso, giorno dell’offensiva di Hamas contro Israele sono oltre 3.000 i morti tra civili, soldati israeliani e miliziani di Hamas.
Israele: colpita la casa del comandante militare (e stratega) di HamasRoma, 11 ott. (askanews) – Sono più di 450 gli obiettivi colpiti nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza dagli aerei dell’esercito israeliano. Nel terzo attacco nella zona nelle ultime 24 ore, decine di aerei militari hanno colpito più di “200 obiettivi ad Al-Furqan”, secondo una nota del ministero della Difesa.
“Al-Furqan, un quartiere nel nord della Striscia di Gaza, è uno dei centri del terrorismo dall’organizzazione terroristica Hamas, dove vengono diretti un gran numero di attacchi contro Israele”, afferma l’esercito di Israele. In particolare, l’Israel Defence Forces ha riferito di aver attaccato la casa del comandante militare di Hamas Mohammed Deif, uccidendo il padre, il fratello, i figli e altri parenti. E’ quanto si legge sulla versione on line di Haaretz. Mohammed Deif, capo delle Brigate al-Qassam, braccio militare di Hamas, è in particolare considerato la mente dell’assalto a Israele con pickup e deltaplani.
La libertà umanistica e le migrazioni: El Greco a MilanoMilano, 11 ott. (askanews) – Figure inconfondibili, sguardi che hanno fatto la storia dell’arte, una capacità di creare composizioni incredibili, che portano una nuova idea di armonia, ai confini con altri mondi, che oggi diremmo fantascientifici. El Greco è un pittore unico e Palazzo Reale a Milano gli dedica una mostra importante, con 41 opere e un dialogo con artisti come Tiziano o Tintoretto.
“Quello che diciamo con questa mostra – ha spiegato ad askanews Palma Martinez-Burgos Garcia, una dei curatori dell’esposizione – è di tornare a guardare El Greco e soffermarci sui suoi colori, sulla sua luce. C’è una leggenda nera intorno a lui, che vuole che sia triste, oscuro, molto religioso. No, no: El Greco è luce, è colore, è una concezione assolutamente originale, libera e umanistica della narrazione, che sia religiosa, di ritratto oppure mitologica”. La forza delle opere è impressionante e permette di dimenticare i limiti, evidenti, dello spazio espositivo. La luce naturale che manca – drammaticamente – alle sale è però compensata da quella che emerge dai dipinti, che è ovviamente luce pittorica, ma anche interiore, profonda. Che parte anche dall’esperienza italiana di El Greco.
“È il Rinascimento – ha aggiunto Martinez-Burgos Garcia – ed è la modernità, è una costante rielaborazione del suo apprendistato in Italia: come interpreta Tiziano, Tintoretto, Bassano, Michelangelo, Parmigianino. Come vede la scultura classica e poi, anni dopo, continua a ricordarlo e continua a trasformare, continua a dialogare con questo bagaglio culturale che ha acquisito nella penisola italiana”. L’esposizione milanese è anche il complesso risultato di collaborazioni tra pubblico e privato, tra istituzioni italiane e spagnole. “I prestiti che sono stati ottenuti da 40 musei diversi di tutto il mondo – ci ha spiegato Simone Todorov, amministratore delegato di MondoMostre, organizzatore dell’esposizione – sono dei prestiti che non si erano mai visti prima”.
Accanto a questi aspetti, però, ne emergono altri, che guardano al rapporto tra la cultura e la società, tra la storia dell’arte e il nostro presente. “Queste mostre sono fatte per diffondere cultura – ha aggiunto Todorov – per una crescita sociale anche, per far aumentare quello che è il dialogo tra le culture diverse che si incrociano nelle migrazioni che le popolazioni di tutto il mondo hanno”. Ecco, se mai ci fossero stati dei dubbi, la modernità di El Greco si rivela anche in questo, nella vicenda mobile di un uomo che nel 1500 partì da Creta per attraversare l’Europa mediterranea e raccogliere sensazioni, immagini, storie, che hanno poi stratificato la sua pittura, che più di 500 anni dopo continua a brillare.
Curata anche da Juan Antonio Garcia Castro e Thomas Clement Salomon, la mostra a Palazzo Reale resta aperta al pubblico fino all’11 febbraio 2024. (Leonardo Merlini)
Made in Italy, la friggitrice ad aria creata da Benedetta RossiRoma, 11 ott. (askanews) – Pratica, capiente, compatta, rapida, versatile, salutare, economica. E’ la friggitrice ad aria creata da Benedetta Rossi, star delle food influencer, e garantita da Kasanova per cucinare le ricette con leggerezza, un ottimo alleato in cucina e un’originale idea regalo per il prossimo Natale.
Tra i piccoli elettrodomestici di ultima generazione l’air fryer di “Fatto in casa da Benedetta” è una preziosa alleata in cucina per preparare piatti in poco, senza grassi, senza fumo e cattivi odori e con un occhio al risparmio. “Quando ho scoperto la friggitrice ad aria è stato subito amore. Usarla solo per preparare le patatine ‘fritte’ sarebbe un gran peccato, perché in realtà è ideale per la cottura di tantissime ricette. Nel mio libro ne trovate più di 200”, dice Benedetta Rossi.
Molto di più di una friggitrice, anche un piccolo forno per cuocere pane e torte fino a 22 cm di diametro. Si riscalda velocemente, è dotata di display touch intuitivo, di finestra e luce interna per il controllo a vista della cottura, comandi in italiano con ben 12 programmi preimpostati, 6,5 litri di capacità.
Musica, Levante aggiunge nuove date all’Opera Futura Live nei TeatriRoma, 11 ott. (askanews) – Si aggiungono due nuove date all’”Opera Futura Live nei Teatri”, il tour che dalla primavera del prossimo anno porterà Levante in giro per i maggiori teatri italiani (tour prodotto e distribuito da Vivo Concerti).
Alle date già annunciate si aggiungono ora la data zero di Isernia il 10 marzo e l’appuntamento del 2 maggio ad Assisi. Biglietti disponibili online e dalle ore 11:00 di domenica 15 ottobre nei punti vendita autorizzati. Questo il calendario aggiornato:
Domenica 10 marzo 2024 ISERNIA Mercoledì 13 marzo 2024 LIVORNO Lunedì 18 marzo 2024 FIRENZE Mercoledì 20 marzo 2024 TORINO Lunedì 25 marzo 2024 MILANO Giovedì 04 aprile 2024 RENDE (CS) Sabato 06 aprile 2024 PALERMO Martedì 09 aprile 2024 CATANIA Venerdì 12 aprile 2024 BARI Domenica 14 aprile 2024 PESCARA Martedì 16 aprile 2024 ROMA Lunedì 22 aprile 2024 ANCONA Domenica 28 aprile 2024 BOLOGNA Giovedì 2 maggio 2024 ASSISI Sabato 04 maggio 2024 PISA Martedì 07 maggio 2024 NAPOLI Venerdì 10 maggio 2024 PADOVA Sabato 11 maggio 2024 BRESCIA Lunedì 13 maggio 2024 GENOVA Giovedì 16 maggio 2024 TRENTO Domenica 19 maggio 2024 UDINE
Acqua, Savoi (Lega): quote di Hydro Dolomiti energia alle famiglieRoma, 10 ott. (askanews) – Dal Trentino arriva una proposta audace, che potrebbe rivoluzionare il panorama energetico della regione. L’idea è semplice ma efficace: distribuire il 40% delle centrali idroelettriche alle famiglie trentine che diverrebbero così azioniste. A concepire l’iniziativa è Alessandro Savoi, Consigliere della Provincia autonoma di Trento.
“Il mio impegno è restituire l’acqua e le centrali idroelettriche alle famiglie trentine, attraverso la redistribuzione delle quote in vendita di Hydro Dolomiti Energia, con il sostegno e il contributo della Provincia – afferma Savoi -. L’obiettivo è ridurre in modo significativo le bollette elettriche che gravano sui cittadini, utilizzando una risorsa green già presente nel Trentino con i profitti ricavati dalla società in virtù dell’elettricità venduta sul libero mercato”. “Vorrei ricordare che le formazioni politiche di centrosinistra, quando erano al potere, hanno venduto la nostra acqua a società finanziarie estere cedendo addirittura il 40% di Hydro Dolomiti Energia ad un fondo australiano – afferma Savoi – questo fondo ora vuole rivendere le sue quote ad altri e la sinistra vorrebbe destinarle ad altre società finanziarie. Paghiamo bollette elettriche sempre più alte a causa di dinamiche poco chiare tra queste forze politiche con la finanza straniera. Occorre fare chiarezza e agire con prontezza e chiarezza d’intenti”.
Divulgando l’iniziativa attraverso i social ha inoltre aggiunto: “La mia missione più sentita è quella di servire in maniera esclusiva le donne e gli uomini trentini. Il mio appello agli elettori è quello di riappropriarsi di ciò che gli appartiene e di darmi fiducia al fine di sostenere la mia battaglia per restituire ai trentini l’acqua, le centrali idroelettriche e l’energia che appartiene a loro”, conclude Savoi.
M.O., Borrell: punire Hamas, non popolo e Autorità palestinesiBruxelles, 10 ott. (askanews) – ‘Una punizione collettiva contro tutti i palestinesi’ per gli attacchi terroristici di Hamas contro i civili israeliani ‘sarebbe ingiusta e controproducente, sarebbe contro i nostri interessi e contro gli interessi della pace’. E il diritto di Israele alla propria difesa deve essere esercitato ‘rispettando il diritto umanitario internazionale’, ciò che ‘in alcuni casi non sta avvenendo’, nel blocco della striscia di Gaza.
Lo ha affermato questa sera l’Alto Rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune dell’Ue, Josep Borrell, sintetizzando i risultati della discussione sulle vicende in corso in Israele e Palestina, che si è svolta nel pomeriggio in videoconferenza con i ministri degli Esteri dell’Ue. Borrell e una parte dei ministri dei Ventisette (gli altri sono intervenuti da remoto) erano a Muscat, in Oman, dove stamattina si è svolto il 27esimo incontro ministeriale congiunto dell’Ue e dei Consiglio di cooperazione dei Paesi del Golfo. L’Alto Rappresentante ha anche rilevato che la ‘maggioranza schiacciante’ degli Stati membri dell’Ue vuole continuare a sostenere l’Autorità palestinese, e non certo interrompere gli aiuti (come aveva indicato ieri il commissario europeo alla Politica di vicinato, l’ungherese Oliver Varhelyi, poi sconfessato dalla Commissione), perché questo sarebbe ‘il migliore regalo per Hamas’.
‘Abbiamo discusso – ha riferito Borrell – su come continuare la nostra relazione con l’Autorità palestinese, è stata fatta una chiara distinzione tra Hamas e l’Autorità palestinese. Consideriamo Hamas un’organizzazione terroristica e ciò che ha fatto dimostra che si comporta come tale. Ma l’Autorità palestinese è un’altra cosa, è un nostro partner. Noi non trattiamo con Hamas, ma trattiamo e lavoriamo insieme con l’autorità palestinese e la sosteniamo. E non tutti i palestinesi sono terroristi. Quindi una punizione collettiva contro tutti i palestinesi – ha sottolineato – sarebbe ingiusta e controproducente, sarebbe contro i nostri interessi e gli interessi della pace’. Nella discussione ‘c’è stata una maggioranza schiacciante, con forse due o tre eccezioni, degli Stati membri che ha affermato chiaramente che la cooperazione con l’Autorità palestinese deve continuare, che devono continuare i finanziamenti e che i pagamenti non devono essere interrotti. Sì, la Commissione europea propone una revisione, e anche alcuni Stati membri vogliono riesaminare come questo sostegno è stato attuato, chi lo sta ricevendo, in modo da assicurare che non ci sia nessun legame, nessun tipo di supporto con le attività terroristiche di Hamas; ma questa revisione non deve essere una scusa per ritardare l’attuazione della nostra cooperazione con l’Autorità palestinese, deve essere fatta rapidamente, e io personalmente, con i miei servizi – ha annunciato Borrell -, spingerò perché sia attuata, dentro la Commissione e in partenariato con gli Stati membri, in modo da assicurare che non ci sia questo rischio di dispersione e di finanziamento occulto verso qualunque tipo di attività terroristica’.
‘Tra l’altro – ha osservato l’Alto Rappresentante -, se quattro anni dopo che siamo entrati in carica’ nella Commissione europea ‘scopriamo che abbiamo finanziato attività terroristiche di Hamas, qualcuno dovrà prendersi la responsabilità politica per questo. Io non credo affatto che sia successo, ma facciamo i controlli. Alcuni Stati membri sono in un processo continuo di verifica del modo in cui l’aiuto è fornito, e a chi è dato, quindi non è qualcosa di straordinario. Ciò che è straordinario sono le circostanze attuali, che forse richiedono un’analisi profonda’. Comunque, ha ribadito, ‘molti Stati membri insistono sull’idea che questo non deve essere una scusa per ritardare la nostra cooperazione con autorità palestinese, e che i pagamenti non devono subire conseguenze da questo processo’. ‘La nostra volontà – ha affermato Borrell – è quella di continuare a sostenere l’autorità palestinese, che è una cosa completamente diversa da Hamas, sarebbe un enorme errore in questo momento critico far cessare il nostro sostegno per l’Autorità palestinese. Sarebbe un errore perché sarebbe il miglior regalo che potremmo dare ad Hamas’.
‘Sin dall’annuncio di ieri’, poi sconfessato, con cui il commissario Varhelyi prospettava la sospensione degli aiuti ‘c’è stata – ha riferito l’Alto Rappresentante – un’ondata di domande sulle ragioni’ della decisione annunciata ‘ e di richieste di continuare il sostegno’ al popolo palestinese ‘e naturalmente anche gli aiuti umanitari, che comunque non sono in discussione. Ciò che è in discussione è la cooperazione allo sviluppo, il sostegno ai servizi pubblici fornito ai palestinesi e ai servizi forniti attraverso le Nazioni Unite’. ‘Faremo la revisione, faremo i controlli, lo faranno anche gli Stati membri, ma ripeto: la schiacciante maggioranza dei paesi membri – ha insistito Borrell – considera che dobbiamo continuare il nostro sostegno all’Autorità palestinese e che i pagamenti dovuti non devono essere ritardati, in un momento critico per questa organizzazione perché anche la popolazione palestinese sta soffrendo’. Borrell ha riferito che, come si aspettava, i ministri degli Esteri dell’Ue hanno appoggiato la comunicazione congiunta della riunione Ue-Paesi del Golfo che era stata adottata pubblicata nel pomeriggio’ e in particolare ‘la condanna degli attacchi terroristici e di ogni attacco contro i civili, la richiesta di rilasciare gli ostaggi e di proteggere i civili, e di rispettare il diritto umanitario internazionale, che significa – ha evidenziato l’Alto Rappresentante – ‘no’ al blocco di acqua, cibo ed energia elettrica alla popolazione civile di Gaza’. I ministri hanno anche sostenuto ‘l’apertura di corridoi umanitari per facilitare la fuga attraverso l’Egitto di chi sfugge dai bombardamenti a Gaza’. Bisogna, ha detto Borrell, ‘preparare il giorno dopo: è la quarta volta nella mia vita che sono testimone di una guerra a Gaza, di azioni terroristiche a cui rispondono le rappresaglie di Israele che esercita il suo diritto alla difesa’. ‘Dobbiamo riflettere su cosa succederà dopo. Per questo – ha indicato l’Alto Rappresentante – dobbiamo aumentare la nostra cooperazione con il mondo arabo e ricalibrare e riqualificare (‘upgrade’, ndr) l’iniziativa presa alcuni mesi fa insieme alla Lega araba, l’Egitto, la Giordania, l’Arabia Saudita, per rilanciare il processo di pace e ricordare al mondo che il problema palestinese esiste ancora, che fare la pace tra Israele e i Paesi arabi è positivo e necessario, ma pure – ha sottolineato Borrell – che la pace deve essere fatta anche con i palestinesi. Altrimenti questo ciclo di violenza ricomincerà di nuovo’. ‘Dobbiamo rilanciare e ricalibrare la dinamica’, che era stata sostenuta da tanti paesi, ‘della soluzione dei due Stati. Perché non conosciamo altre soluzioni. Quindi dobbiamo lavorare per rendere fattibile questa soluzione, sebbene – ha ricordato – 30 anni dopo gli Accordi di Camp David appaia ancora più lontana che mai’. ‘Nel frattempo – ha aggiunto l’Alto Rappresentante – dobbiamo aumentare il nostro sostegno umanitario per le vittime di questa tragedia. E dobbiamo metterci in contatto con i partner in tutto il mondo: la comunità internazionale deve usare questo momento critico, che può essere un momento di sveglia, per re-impegnarsi nella questione israelo-palestinese. Israele ha il diritto di difendersi, ma questo deve essere fatto secondo il diritto umanitario internazionale. E alcune decisioni sono contrarie a questo diritto internazionale’. ‘Questo attacco barbarico e terroristico che ha causato tante vittime, tante persone uccise, ha provocato una reazione dalle forze di difesa israeliane che sta causando a sua volta sofferenze umane. Noi – ha detto ancora Borrell – insistiamo sul fatto che questa reazione deve rispettare il diritto umanitario internazionale. Ma il fatto è che anche i morti a Gaza stanno aumentando, 150 mila persone sono sfollati interni in fuga all’interna, e la situazione umanitaria è terribile’. ‘Quindi – ha avvertito l’Alto Rappresentante – dobbiamo fornire più sostegno, non meno’ alla popolazione palestinese. ‘Questa è, credo, la posizione espressa dal 95% degli Stati membri oggi e segna il modo in cui dobbiamo lavorare. Sono giorni tristi ma questa può essere un’occasione per rimettere sul tavolo la ricerca della pace, per evitare – ha concluso – un altro ciclo di violenza’.
Meloni accorcia missione in Africa per crisi IsraeleRoma, 10 ott. (askanews) – A causa della crisi dovuta all’attacco di Hamas a Israele, secondo quanto si apprende, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha deciso di accorciare la sua visita in Mozambico e Congo, inizialmente prevista per venerdì e sabato.
Meloni arriverà a Maputo, capitale del Mozambico, venerdì mattina e incontrerà il presidente. Poi volerà a Brazzaville in Congo, per vedere a cena il presidente della Repubblica. Già in serata la premier ripartirà per Roma.
M.O., Farnesina-Difesa: entro domani 900 italiani rimpatriatiRoma, 10 ott. (askanews) – Su indicazione del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, l’Unità di Crisi della Farnesina, d’intesa con la Difesa, si è immediatamente attivata per favorire il rimpatrio di viaggiatori italiani, temporaneamente in Israele, rimasti a terra a causa della cancellazione dei voli e della difficoltà di riprotezione da parte degli operatori turistici.
Per le giornate del 10 e dell’11 ottobre sono stati organizzati sette voli, tre attraverso il vettore commerciale Neos, a tariffe calmierate, e quattro voli dell’Aeronautica Militare, in collaborazione con il Ministero della Difesa. Con i sette voli saranno riportati in Italia circa 900 connazionali, in grandissima parte viaggiatori temporanei, come pellegrini e turisti.
Biden: è terrorismo, Hamas pagherà. Siamo con Israele, ha il dovere di rispondereRoma, 10 ott. (askanews) – “Hamas ha unico scopo, quello di assassinare il popolo ebraico. E’ il male vero e proprio. Hamas non difende il diritto all’autodeterminazine, diffonde il terrore, dovranno pagarne il prezzo”, ha detto il presidente americano Joe Biden. “Le mani insanguinate di Hamas” “pagheranno” per quello che hanno fatto, “Israele ha il dovere di rispondere”. “Noi siamo accanto a Israele”, ha aggiunto.
“Hamas non offre altro che terrore e spargimento di sangue”. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden dalla Casa Bianca. Ha poi aggiunto, in un silenzio pesante in sala, che almeno 14 americani sono stati uccisi negli attacchi e ci sono cittadini americani tra gli ostaggi. “Ci sono americani tra gli ostaggi e abbiamo esperti del governo che si stanno consultando con controparti israeliane per il recupero degli ostaggi. La mia priorità è garantire la sicurezza di tutti, dobbiamo anche rafforzare la nostra deterrenza”, ha detto il presidente americano.
“Vediamo una brutalità impressionante quella di Hamas che riporta alla memoria le peggiori pagine della storia, questo è terrorismo, ma purtroppo per il popolo ebraico non è nuovo” e “dobbiamo essere chiari: siamo con Israele, noi siamo con Israele”, ha detto il presidente americano Joe Biden. “Faremo in modo che Israele abbia tutto quanto ha bisogno per difendere i suoi cittadini e rispondere a questo attaco”, perché “non c’è scusa alcuna per il terrorismo”, ha aggiunto.
“Israele ha il diritto e il dovere di rispondere ad attacchi”, “ho parlato con Netanyahu e ho detto che l’espierenza degli Stati uniti è di essere rapidi e decisi nella risposta”, “sosteniamo il popolo di Israele che sta soffrendo tante perdite” e “stiamo garantendo di dare munizioni e intercettori per fornire Iron Dome” in modo che “Israele abbia tutte le risorse necessarie per diferendere i propri cittadini” e “adotteremo misure urgenti per rispondere anche alle altre esigenze”. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden parlando del conflitto tra Israele ed Hamas, una questione “non di partito” ma di “sicurezza del mondo, degli Stati uniti”. “Chiunque voglia trarre vantaggio da questa situazione è bene sappia che ho una sola cosa da dirgli, no non lo fate, non lo fate”, ha detto il presidente americano Joe Biden avvertendo i Paesi interessati a inserirsi nel conflitto. “I nostri cuori potrebbero essere spezzati ma la nostra determinazione è netta”, ha aggiunto.