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Tag: Sanremo 2023

Oscar, Italia in concorso con la canzone “Applause”

Oscar, Italia in concorso con la canzone “Applause”Roma, 12 mar. (askanews) – L’Italia è in concorso questa sera agli Oscar con “Applause”, canzone scritta da Diane Warren e interpretata da Sofia Carson, appartenente al film Tell It Like a Woman, prodotto dall’italiana Iervolino & Lady Bacardi Entertainment in collaborazione con We Do It Together di Chiara Tilesi. “Applause” è candidata nella sezione “Miglior Canzone Originale”.
“Tell It Like a Woman” è un film composto da sette episodi che racconta il coraggio e la forza delle donne di tutto il mondo. Tra le registe figurano l’italiana Maria Sole Tognazzi, e tra le attrici, oltre a star internazionali come Eva Longoria e Cara Delevingne, anche l’italiana Margherita Buy.

Ucraina e Cina, gas e rinnovabili: si chiude il X Global Baku Forum

Ucraina e Cina, gas e rinnovabili: si chiude il X Global Baku ForumBaku, 12 mar. (askanews) – Con un evento dedicato al leader azerbaigiano Heydar Aliyev per i 100 anni dalla nascita, si è chiusa la settimana che a Baku ha visto la decima edizione del Global Baku Forum. L’evento ha visto la partecipazione di oltre 400 tra presidenti, capi di governo, ministri ed ex rappresentanti di Paesi europei e asiatici. Ucraina, guerra, Cina ed energia hanno tenuto banco nei panel che si sono succeduti dal 9 marzo, ma nei dibattiti hanno trovato spazio anche la questione climatica, i corridoi transnazionali e la migrazione con la richiesta sempre più pressante di una maggiore equità tra nord e sud del mondo nelle istituzioni internazionali a partire dall’Onu.
Seguendo il tema “Il mondo di oggi: sfide e speranze”, il Forum, organizzato dal Centro Nizami Ganjavi, ha affrontato le questioni legate alla sicurezza energetica, all’instabilità regionale, i rapporti tra Asia ed Europa e il ruolo della Cina nello scenario internazionale.
A dare il via è stato il discorso del presidente azerbaigiano Ilham Aliyev nel Palazzo Gulustan: al centro del suo intervento sia le questioni ancora aperte con l’Armenia con cui però “si apre un’era di pace” in cui Erevan e Baku, ha auspicato il presidente, potranno lavorare per un accordo che metta fine alle dispute trentennali sul Nagorno Karabakh, sia gas e rinnovabili. Un accenno, però, Aliyev lo ha fatto anche al conflitto ucraino: “Ogni Paese ha una storia diversa ma il rispetto del diritto internazionale, dell’integrità territoriale, non possono essere modificati con la forza. Si tratta di un principio che non si applica solo a noi ma a tutti i Paesi del mondo. Questa è la posizione dell’Azerbaigian”, ha detto.
Sulla questione si è espresso anche il presidente italiano Sergio Mattarella con un messaggio inviato al Forum in cui ha parlato di una situazione che si sta “intensificando” a causa “della volontà tirannica della Russia”. Sull’Ucraina ha parlato anche il premier britannico Rishi Sunak, in un testo letto dall’ambasciatore di Londra a Baku, in cui il Regno unito ha ribadito il sostegno a Kiev e ha ringraziato l’Azerbaigian per il supporto.
“Le minacce esistenziali per stati e individui sono una realtà” ha detto il presidente della Lettonia Egils Levits sottolineando che esistono “minacce interne ed esterne” e la principale minaccia “esterna, attualmente, è l’aggressione russa all’Ucraina”, un’aggressione “che non è iniziata l’anno scorso ma nel 2014. E ancora prima nel 2008 in Georgia, quando la risposta della comunità internazionale è stata debole. Nel 2014 è stata un po’ più decisa e ora è stata forte, perché è la prima volta che la comunità internazionale sta rispondendo in modo adeguato: c’è accordo a livello internazionale sul fatto che la guerra di aggressione sia vietata”.
Tra gli ex leader presenti, anche l’ex presidente ucraino Viktor Yushchenko: “Quando parliamo di vittoria dobbiamo essere convinti al 100% che la vittoria ci sarà. Una vittoria che includa la vittoria contro Putin e il suo regime”. Nella questione ucraina è stata più volta chiamata in causa la Cina e il suo ruolo come grande potenza: “Qualcuno nel panel precedente ha detto che Taiwan è la prossima Ucraina, questo è assurdo, le due situazioni non sono paragonabili. Taiwan è un affare interno alla Cina, mentre il conflitto ucraino è un affare tra due Paesi sovrani, Russia e Ucraina. Le stesse persone che chiedono rispetto per la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, parlando di Taiwan violano la politica di ‘un’unica Cina’. Questo è un tipico doppio standard” a cui Pechino si oppone, ha detto Wu Hongbo, rappresentante speciale del governo cinese per gli Affari europei ricordando che Pechino “lavora e continuerà a lavorare per la pace”.
Tornando al tema dell’energia Aliyev ha rimarcato che l’Azerbaigian ha “già cambiato la mappa dell’energia dell’Europa. Siamo un partner affidabile che esporta greggio, gas, elettricità, prodotti petrolchimici” e “continueremo ad aumentare le esportazioni di gas verso l’Europa”, anche grazie al potenziamento “dei nostri gasdotti come per il Tap che passerà da 10 a 20 miliardi di metri cubi”. “Nel 2019 abbiamo esportato 19 miliardi di metri cubi, quest’anno saranno oltre 24 miliardi e la metà, almeno la metà, andrà all’Europa. E questo ha aiutato e continuerà ad aiutare i consumatori europei ad avere accesso al gas naturale tenendo conto dell’attuale situazione geopolitica”.
Ma il tema energetico è andato anche oltre: l’Azerbaigian, infatti, ha in programma di costruire un corridoio di energia verde “Caspian-Europe”, ha detto il ministro dell’Energia Parviz Shahbazov spiegando che “l’obiettivo è fornire energia verde dall’Azerbaigian all’Europa”. A margine dell’evento parlando ad askanews, Shahbazov ha anche aggiunto un invito alle aziende italiane nel settore delle rinnovabili: dopo la firma del contratto tra Ansaldo Energia e Azerenerji, il più grande produttore di energia elettrica dell’Azerbaigian “auspico che ci sarà cooperazione con le aziende italiane nel settore dell’energia verde”.
Ansaldo Energia fornirà quattro turbine a gas AE94.3A per la centrale di Mingachevir, per un valore di oltre 160 milioni di euro. Il potenziale eolico offshore nel Mar Caspio è di 157 gigawatt a cui si aggiungono 40 gigawatt onshore.
Altro tema affrontato nel corso del Forum è stato quello della salute e della necessità che sia accessibile a tutti. Oltre all’invito del direttore generale dell’Oms Tedros a non considerare la spesa in sanità come un lusso ma come un investimento per uno sviluppo sempre più sostenibile, di interesse è stato l’intervento dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) che ha illustrato due dei settori di ricerca legati alla medicina e all’energia atomica. L’Aiea “è nota soprattutto per le minacce legate a diversi Paesi” come la Corea del Nord, l’Iran o l’Ucraina, ma l’Aiea si occupa del nucleare anche in altri settori, in particolare quello della salute, ha spiegato Najat Mokhtar, vice direttore generale dell’Aiea.
Mokhtar ha voluto sottolineare due dei settori su cui investe l’Aiea: da una parte “l’accesso” alla medicina nucleare per la prevenzione e la cura di malattie come il cancro e dall’altra la prevenzione di nuove pandemie. “Lavoriamo a un programma con la Fao e gli stati membri per rafforzare i laboratori veterinari, un’area poco finanziata e negletta, non dimetichiamo che il Covid è arrivato dall’ambiente e dagli animali. Per questo creiamo la più grande rete di laboratori veterinari che possa sorvegliare cosa accade nel settore dei patogeni animali e evitare che ci sia il salto. Non abbiamo la soluzione magica ma stiamo facendo la nostra parte”.
Con i discorsi dei presidenti albanese Bajram Begaj e bulgaro, Rumen Radev, che hanno partecipato alla serata di gala finale, si è chiusa la decima edizione che ha posto l’accento sull’interconnessione sempre più forte tra le varie parti del pianeta, legate dal multilateralismo, dai fora regionali, dai legami economici, dagli accordi energetici. Uno scenario in cui Baku si presenta come l’esempio perfetto di ponte e di luogo di incontro e di dialogo tra Europa, Asia, Russia e Medio Oriente, guardando al Continente africano e alle necessità e opportunità che presenta.
(Di Daniela Mogavero)

Vent’anni senza Giorgio Gaber, esce speciale numero monografico

Vent’anni senza Giorgio Gaber, esce speciale numero monograficoRoma, 12 mar. (askanews) – “Gaber racconta se stesso” è la nuova rivista monografica edita da Sprea Editori, lo speciale numero monografico, con contenuti d’epoca, recensioni, foto, articoli e interviste, realizzato per celebrare il ventennale dalla scomparsa del Signor G. e volto a ricordare il lavoro di uno dei più grandi artisti del nostro tempo.
Il volume da collezione che uscirà in edicola con una preziosa copertina con lavorazione rossa a caldo, verrà messo in commercio anche nello store dell’editore, sia in formato cartaceo che digitale e sarà disponibile nelle principali piattaforme di magazine.
“Gaber racconta se stesso” esce a vent’anni dalla scomparsa di Giorgio Gaber (mancò il 1 gennaio 2003). “Quando Sprea Editori ci ha proposto di collaborare a questa pubblicazione, la Fondazione Gaber non ha esitato un attimo e ha aderito al progetto che si inserisce in una serie di eccellenti pubblicazioni monografi che dedicate ai protagonisti dello spettacolo. Un progetto di cui siamo orgogliosi e che non sarebbe potuto nascere senza la competenza, la cura e la passione di tutti i professionisti che vi hanno collaborato. A tutti loro va il nostro più sentito ringraziamento al quale, ne siamo certi, si unirà anche quello dei lettori”, racconta Paolo Dal Bon, Presidente della Fondazione Gaber.
“Ho fortemente voluto pubblicare questo volume per commemorare la figura di Giorgio Gaber. Sono felicissimo della proficua collaborazione che abbiamo avuto con la Fondazione e con Dalia Gaberscik, che hanno permesso di realizzare una monografia davvero imperdibile, ricca di frammenti e documenti che rivelano un Gaber inedito, che il grande pubblico che passa per l’edicola potrà scoprire e apprezzare”, racconta Alessandro Agnoli, CEO Sprea Editori.

Saudi Aramco, utile record nel 2022, aumentato del 47%

Saudi Aramco, utile record nel 2022, aumentato del 47%Roma, 12 mar. (askanews) – Saudi Aramco ha registrato un utile record di 161 miliardi di dollari nel 2022 e ha aumentato il dividendo sul risultaro di un anno tumultuoso per il mercato dell’energia che ha consentito al colosso petrolifero saudita, il più grande produttore di greggio al mondo, di fare cassa.
La compagnia statale dell’Arabia Saudita ha dichiarato di aver venduto più petrolio rispetto al 2021, di aver migliorato i margini di raffinazione e di aver beneficiato del rialzo dei prezzi del greggio, che hanno contribuito al balzo del 47% dell’utile netto al massimo da quando la società ha iniziato a pubblicare i risultati dopo la quotazione nel 2019.
Gli enormi profitti di Saudi Aramco completano la serie di risultati record per le più grandi compagnie petrolifere e gasiere del mondo dopo che i prezzi dei combustibili fossili sono aumentati vertiginosamente lo scorso anno a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Shell ha riportato utili di quasi 40 miliardi di dollari, i più alti nei suoi 115 anni di storia, mentre ExxonMobil ha realizzato profitti per 55,7 miliardi di dollari, il massimo mai raggiunto da una compagnia petrolifera occidentale.
Saudi Aramco è il più grande produttore mondiale di greggio e una delle poche società con capacità produttiva in eccesso che può essere utilizzata dal governo dell’Arabia Saudita per aumentare o diminuire l’offerta in linea con la domanda globale. Ha aumentato la produzione fino al 2022, prima che l’Arabia Saudita, in accordo con altri membri del cartello Opec, sfidasse la pressione degli Stati Uniti e tagliasse la produzione a novembre in risposta a presunte prospettive più deboli per la domanda.
L’anno scorso ha prodotto 11,5 milioni di barili al giorno di greggio e altri idrocarburi liquidi, che rappresentano circa il 10% dell’offerta mondiale di greggio.
Mentre molti rivali hanno rallentato gli investimenti nell’estrazione di petrolio nel tentativo di ridurre le proprie emissioni, Saudi Aramco è una delle poche società che investe nell’aumento della sua capacità di produzione massima, da 12 milioni di barili al giorno a 13 milioni. La spesa in conto capitale totale nel 2022 è aumentata del 18% su base annua, a 37,6 miliardi di dollari, rispetto ai 24,8 miliardi di dollari spesi da Shell. Saudi Aramco prevede di spendere dai 45 ai 55 miliardi di dollari nel 2023.
Amin Nasser, amministratore delegato, ha affermato che i “rischi di sottoinvestimento” nella produzione di petrolio e gas sono reali e stanno già contribuendo all’aumento dei prezzi. “Per sfruttare i nostri vantaggi unici su larga scala ed essere parte della soluzione globale, Aramco ha intrapreso il più grande programma di spesa in conto capitale della sua storia”, ha affermato.
Il free cash flow delle attività è stato di 148,5 miliardi di dollari, rispetto ai 107,5 miliardi nel 2021.
Aramco ha aumentato il suo dividendo, uno dei più ricchi al mondo, del 4% per il quarto trimestre a 19,5 miliardi di dollari, da pagare entro la fine di marzo. Il payout è una fonte vitale di entrate per il governo dell’Arabia Saudita, che detiene ancora direttamente il 94% delle azioni di Saudi Aramco. Ha offerto in borsa poco meno del 2% delle azioni della società nel dicembre 2019 e l’anno scorso ha collocato un altro 4% presso fondo sovrano saudita.

Lodi, Rä Di Martino a Platea: un set per un tramonto in vetrina

Lodi, Rä Di Martino a Platea: un set per un tramonto in vetrinaLodi, 12 mar. (askanews) – Un’opera ispirata al mondo del cinema, ma che crea una sorta di tramonto perpetuo in centro a Lodi. È il nuovo progetto di Platea – Palazzo Galeano che ha portato nella città lombarda l’installazione “Play” di Rä Di Martino.
“Io lavoro molto con il cinema e con tutto ciò che sono i mezzi che creano la finzione – ha detto l’artista ad askanews – e in questo caso i protagonisti sono le cose che stanno dietro le quinte, ossia gli attrezzi che creano l’atmosfera, la luce, la fotografia. Non c’è una storia, non c’è il film, ma ci sono solo le attrezzature”.
E quindi nella vetrina affacciata sul centro storico si trovano stativi, luci colorate e pellicole, quelle attrezzature che, alla fine, hanno lo scopo di creare un’atmosfera fittizia, che diventa vera nella proiezione del racconto. “La nostra riflessione in questi tre anni, l’input che è stato dato ai curatori e agli artisti come tema – ci ha spiegato Carlo Orsini, direttore artistico di Platea – è il rapporto tra natura e artificio. E l’opera di Ra di quest’anno centra precisamente questo nostro tema”.
Tipica del progetto lodigiano è anche la collocazione neutra, ossia lo sfruttare una vetrina che non ha particolari connotazioni museali e quindi gioca su più piani. “Chi passa – ha aggiunto Rä Di Martino – non è solo un pubblico di arte, ma è un pubblico anche casuale. Spero che, anche non capendo di cosa si tratta, ci sia il rimando di un’atmosfera, di un calore che ricorda qualcos’altro, ma che non sai cos’è. E allo stesso tempo può piacere anche esteticamente”.
L’esposizione a Platea è organizzata in collaborazione con la Galleria Valentina Bonomo di Roma.

Francia, dal Senato via libera a controversa riforma delle pensioni

Francia, dal Senato via libera a controversa riforma delle pensioniRoma, 12 mar. (askanews) – Il senato francese in tarda serata ieri ha approvato l’impopolare riforma delle pensioni, poche ore dopo le nuove manifestazioni di piazza contro uno dei pilastri del programma del secondo mandato presidenziale di Emmanuel Macron. I senatori hanno approvato le riforme con 195 voti a favore e 112 contrari. Ora una commissione redigerà il testo finale che andrà nuovamente votato dal senato e dall’assemblea nazionale.
“Un passo importante è stato compiuto questa sera con un ampio voto sul testo della riforma delle pensioni al Senato”, ha detto la premier, Elisabeth Borne, dopo il voto, aggiungendo di ritenere che il governo abbia la maggioranza parlamentare per far varare la riforma.
Se il governo di Macron non riuscisse a trovare i voti all’assemblea nazionale, Borne potrebbe utilizzare uno strumento costituzionale raramente utilizzato e molto controverso, noto come articolo 49/3, per far passare il testo senza voto.
I sindacati, che si sono ferocemente opposti alle misure, sabato speravano ancora di costringere Macron a fare marcia indietro, anche se le proteste della giornata contro la riforma sono state molto più contenute rispetto alle precedenti.
La tensione è divampata in serata, con la polizia di Parigi che ha affermato di aver effettuato 32 arresti dopo che alcuni manifestanti hanno lanciato oggetti contro le forze di sicurezza, con bidoni della spazzatura bruciati e finestre rotte. Questa settimana, Macron ha rifiutato due volte le chiamate urgenti dei sindacati per incontrarlo in un ultimo disperato tentativo di fargli cambiare idea.
Il ministero dell’Interno ha detto che 368.000 persone si sono presentate in piazza in tutta la Francia, meno della metà del milione che la polizia aveva previsto. A Parigi, 48.000 persone hanno preso parte alle manifestazioni, rispetto alle previsioni della polizia di circa 100.000. L’11 febbraio, sempre sabato, 963.000 persone avevano manifestato, secondo la polizia.
Nell’ultimo grande giorno di sciopero e protesta, martedì, la partecipazione è stata di poco inferiore a 1,3 milioni di persone secondo la polizia e più di tre milioni secondo i sindacati.
La misura principale della riforma è l’innalzamento dell’età minima di pensionamento a 64 anni, da 62 anni, considerata da molti ingiusta nei confronti delle persone che hanno iniziato a lavorare giovani. La riforma aumenta anche il numero di anni di contributi versati necessari per ricevere una pensione completa.
Un sondaggio d’opinione pubblicato dall’emittente BFMTV ha rilevato che il 63% dei francesi approva le proteste contro la riforma e il 54% è anche favorevole agli scioperi e ai blocchi in alcuni settori. Tuttavia, il 78% ha affermato di ritenere che Macron avrebbe finito per far approvare la riforma.

Migranti, decreto al via in Senato. Chigi: “Improcrastinabili azioni Ue”

Migranti, decreto al via in Senato. Chigi: “Improcrastinabili azioni Ue”

Mantovano: “Rivedere la Bossi-Fini”. Iezzi: ‘Su protezione speciale fare di più’

Roma, 11 mar. (askanews) – Dall’inasprimento delle pene per gli scafisti alla stretta sulla protezione speciale. E’ entrato oggi in vigore, dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, il decreto varato dal governo nel Consiglio dei ministri che si è svolto a Cutro a dieci giorni dalla tragedia del naufragio dei migranti. Intanto Palazzo Chigi ha diffuso una nota dove si sottolinea la “piena sintonia” con il Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, su un “impegno comune a una risposta adeguata” e si sollecita la “ancora più improcrastinabile attuazione di quanto deciso al Consiglio europeo di febbraio”.
Il provvedimento varato dal governo è atteso in Senato dove si avvierà l’iter di conversione. Il testo pubblicato in Gazzetta ha registrato alcune modifiche rispetto alle precedenti versioni, in particolare sulle disposizioni per la protezione speciale per le “categorie vulnerabili”, per le quali si conferma la stretta ma salvaguardando da questa, in parte, chi la protezione l’ha già chiesta e chi l’ha già ottenuta.
Il percorso in Parlamento rischia di essere in salita e non solo perché tema divisivo tra maggioranza e opposizione. I partiti che sostengono l’esecutivo puntano a mostrare compattezza, tanto che la Lega ha espresso apprezzamento per le misure entrate nel decreto-legge. Ma le sensibilità sul tema non sono identiche. Oggi, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha definito la legge Bossi-Fini un “Arlecchino” e ha puntualizzato: “Un conto è un decreto urgente, altro è rimettere mano all’intera legge sull’immigrazione che ha fatto il suo tempo. Bisognerà fare qualcosa di nuovo, ma con calma e in maniera articolata”.
Quanto alla decisione dell’ultimo momento di non introdurre nel decreto la norma che attribuiva un ruolo di primo piano alla Marina Militare, e dunque al ministero della Difesa guidato da Guido Crosetto, nella gestione degli sbarchi, Mantovano ha precisato che non c’è “nessun mistero. Ragionando ci siamo resi conto che sarebbe stato un intervento spot. Quindi abbiamo rimandato la decisione ad un momento successivo”.
“I soccorsi in mare che in queste ore vengono svolti dalla nostra Marina Militare e i trasferimenti effettuati dall’Aeronautica Militare per decongestionare gli hotspot di Lampedusa sono l’ennesima dimostrazione della altissima professionalità e generosità delle nostre Forze Armate”, ha poi commentato in una nota il ministro della Difesa Crosetto.
Mentre Igor Iezzi, capogruppo della Lega in commissione Affari costituzionali della Camera, e primo firmatario di una Pdl che punta ad un inasprimento delle norme che riguardano la concessione della protezione speciale, afferma di essere “contentissimo” che nel decreto-legge sia “entrato il tema” e “al Senato sicuramente qualche emendamento per cose che non ci sono lo presenteremo, per ritornare sulla strada dei decreti sicurezza di Salvini”.

## Regione Lazio, Rocca è pronto. Domani presenta la Giunta

## Regione Lazio, Rocca è pronto. Domani presenta la GiuntaRoma, 11 mar. (askanews) – C’è la squadra e ci sono le deleghe e domattina a Roma, nella sede della Presidenza della Regione Lazio, il Presidente Francesco Rocca presenterà la sua Giunta. Alle 11 calerà il sipario sul palco che, per oltre un mese, ha visto protagonisti gli attori che, dopo dieci anni di giunta di centrosinistra a guida Nicola Zingaretti, andranno a sedere nelle stanze del comando del territorio laziale.
Erano giorni che si attendeva l’ufficializzazione della squadra che affiancherà Rocca tra rumors di litigi, attriti, accordi falliti. Sarà una giunta a trazione Fratelli d’Italia, forte del risultato elettorale schiacciante delle urne. Il neo presidente terrà nelle sue mani la delicatissima delega alla sanità. Dai primi giorni della sua discesa in campo l’ex presidente della Croce rossa internazionale lo aveva detto chiaramente: “voglio intervenire sulla sanità” stritolata dal nodo delle liste d’attesa, dalla carenza del personale sanitario, dalle difficoltà post covid. Rocca è sempre stato chiaro sul tema spiegando di doverlo ai cittadini, una questione di dignità.
Fratelli d’Italia al timone con sei assessorati. A Giancarlo Righini e Fabrizio Ghera potrebbero andare rispettivamente Bilancio e Agricoltura, e Trasporti e Rifiuti, la vicepresidente potrebbe essere Roberta Angelilli, Elena Palazzo allo Sport, Massimiliano Maselli all’Urbanistica e Michele Nicolai alle Politiche sociali. Due assessorati alla Lega, con Pasquale Ciacciarelli alla Cultura e Cinzia Bonfrisco al Turismo. Due assessorati a Forza Italia, con Giuseppe Schiboni che potrebbe andare all’Ambiente e Luisa Regimenti alla Scuola.
Fondamentali per gli equilibri politici le cariche pesanti alla Pisana. La presidenza del Consiglio regionale sarebbe nelle mani di Antonello Aurigemma di Fratelli d’Italia. E lunedì la cerimonia di insediamento del nuovo Consiglio regionale, una due giorni decisiva per tracciare il futuro della Regione.

Cirque Du Soleil, arriva a Roma il Grand Chapiteau

Cirque Du Soleil, arriva a Roma il Grand ChapiteauRoma, 11 mar. (askanews) – Cirque du Soleil è tornato in Italia e ha alzato il suo Grand Chapiteau a Tor di Quinto, a Roma. Tutto è pronto per ospitare, il 21 marzo, il debutto italiano dello spettacolo “KURIOS – Cabinet of Curiosities”, uno degli show più imponenti della celebre compagnia canadese, prodotto dai partner italiani Show Bees e Vivo Concerti.
Oltre 120 lavoratori hanno contribuito ad innalzare il Grand Chapiteau, costituito per la prima volta in Italia da una tela gialla e blu che, in corrispondenza dei quattro alberi principali, arriva a misurare un’altezza superiore ai 25 metri e dominerà la skyline della capitale fino al 29 aprile. Intorno al tendone, che è in grado di ospitare circa 2.500 persone, sono stati issati più di 100 pali necessari a completare, entro sei giorni, questo villaggio straordinario dalla superficie di 48.000 metri quadrati.
“KURIOS – Cabinet of Curiosities” vanta un cast di 49 artisti provenienti da 17 paesi diversi, alcuni dei quali sono in tournée con il Cirque du Soleil da oltre 15 anni. Più di 8.000 costumi e 426 oggetti di scena sono stati realizzati per questa produzione, la 35esima dal 1984.
Lo show di Cirque du Soleil Entertainment Group, dopo le date di Roma a Tor di Quinto, si sposterà a Milano a Piazzale Cuoco da mercoledì 10 maggio 2023 a domenica 25 giugno.

Mikaela Shiffrin vince ancora, con 87 successi supera Stenmark

Mikaela Shiffrin vince ancora, con 87 successi supera StenmarkRoma, 11 mar. (askanews) – Mikaela Shiffrin completa la scalata e mette definitivamente la freccia nei confronti di Ingemar Stenmark con la vittoria numero 87 della carriera in Coppa del mondo nello slalom femminile di Are, ultima gara prima delle finali di soldeu previste settimana prossima. La campionessa statunitense diventa in solitaria la sciatrice più vincente nella storia con la consueta dimostrazione di superiorità, in cui ha distanziato la concorrenza in una prima manche vicina alla perfezione, e nella seconda ha controllato la situazione, fino a tagliare il traguardo con il tempo complessivo di 1’42”. alle sue spalle si è piazzata Wendy Holdener con un distacco di 92 centesimi, completa il podio la padrona di casa Anna Swenn Larsson a 96 centesimi.
La squadra italiana mette una atleta a punti con la buona prestazione di Marta Rossetti. La ventiquattrenne bresciana delle Fiamme Oro Moena, ventisettesima a metà gara, ha recuperato sette posizioni nella seconda, per un ventesimo posto che rappresenta il quinto piazzamento a punti della stagione, insufficiente però ai fini della qualificazione per l’atto conclusivo di settimana prossima in Andorra, che vedrà la sola partecipazione delle migliori 25 dell’anno.