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Tag: Sanremo 2023

Spazio, Cristoforetti: l’Europa cambi passo, più ambizione

Spazio, Cristoforetti: l’Europa cambi passo, più ambizioneRoma, 10 ott. (askanews) – “Qualche settimana fa si è posato sulla Luna un lander indiano, Chandrayaan-3, che ha rilasciato un piccolo rover sulla superficie. L’India è diventata così la quarta nazione al mondo a effettuare con successo un allunaggio, dopo essere stata diversi anni fa la quarta nazione a raggiungere l’orbita del pianeta Marte. Ecco che adesso qui devo sottolineare, con rammarico, che tra coloro che hanno raggiunto la Luna prima dell’India non ci sono né l’Esa né tantomeno una singola nazione europea. Il nostro veicolo ‘Argonaut’, che porterà circa una tonnellata e mezza di cargo sulla Luna, ha passato da poco le fasi di studio iniziali e sarà pronto per un allunaggio forse soltanto alla fine di questo decennio”. Lo ha detto l’astronauta italiana dell’Esa Samantha Cristoforetti nella Lectio magistralis “L’esplorazione dello Spazio è un’opportunità di crescita e sviluppo per l’Italia e per l’Europa” tenuta alla Sapienza di Roma, in occasione del dottorato honoris causa in Ingegneria aeronautica e spaziale conferitole durante la cerimonia di inaugurazione dell’Anno accademico.

Nella sua lectio Samantha Cristoforetti ha ricordato le decisioni lungimiranti prese negli anni’90 del secolo scorso che hanno consentito all’Italia di acquisire una posizione di prestigio in ambito europeo. “Poi, però, abbiamo smesso di darci obiettivi ambiziosi, di voler crescere nelle nostre capacità di esplorazione spaziale. Nel momento in cui il mondo attorno a noi si metteva a correre, – ha detto – noi ci siamo fermati. Una decina di anni fa in Europa, e quindi anche in Italia, abbiamo considerato di realizzare una versione del cargo ATV che fosse capace non solo di raggiungere la ISS ma anche di rientrare in sicurezza sulla Terra. Poi abbiamo abbandonato l’idea”. Guardando all’esplorazione dello spazio con esseri umani, “oggi – ha rilevato l’astronauta italiana – solo tre nazioni possiedono astronavi in grado di portare donne e uomini nello spazio: gli Stati Uniti, dove la Nasa resta la più importate agenzia spaziale del mondo; la Russia, che continua a utilizzare e progressivamente migliorare la buona vecchia Soyuz; e la Cina che ha ormai pienamente dimostrato di possedere tutte le capacità, dispone di una propria stazione spaziale abitata in orbita terrestre e ha piani credibili di esplorazione lunare robotica e umana. Ma c’è qualcosa in più. Negli Stati Uniti attualmente i servizi di trasporto astronauti sono forniti alla Nasa da un’azienda privata, SpaceX, a cui dovrebbe affiancarsene a breve una seconda. I privati realizzano astronavi e razzi vettori in proprio e operano persino da rampe di lancio di loro proprietà esclusiva. Inoltre, nel giro di pochi anni, a questa lista si aggiungerà l’India, che con il programma Gaganyaan ambisce a lanciare astronauti prima in orbita terrestre e poi in quella lunare. La domanda che ci si deve porre con urgenza è dunque: che cosa fa l’Europa? Che cosa fa l’Italia che è una delle tre potenze spaziali del continente? Cosa fanno gli altri grandi Paesi europei, Francia e Germania?”.

Quanto alle risorse, Cristoforetti ha evidenziato che “nel 2023 l’investimento pubblico europeo annuo, strettamente in attività di esplorazione spaziale, è di circa 1 miliardo, contro circa 14 miliardi degli Stati Uniti”. Investimenti che permettono di fare molte cose “assolutamente dignitose e importanti, ma che non ci permettono di sviluppare capacità di trasporto autonome e riflettono gap di capacità dell’industria spaziale europea che non si possono ignorare, soprattutto in un contesto internazionale in fermento”. La mancanza di trasporto autonomo fa sì che “industrie ed enti istituzionali europei si stanno configurando come futuri clienti di aziende private statunitensi”. Guardando al futuro sulla base dell’oggi si può immaginare nel 2040 “un pugno di Big Tech americane e asiatiche dominano il mondo digitale, l’AI, il cloud computing e oltre a ciò vanno nello spazio, trasportano donne e uomini e fanno business, mentre mentre l’Europa continua a fornire dignitosi contributi di nicchia e ottenere ogni tanto ‘un passaggio’ per i propri astronauti – dagli americani certo, presumibilmente non più dai russi, ma forse dagli indiani. Magari tornando a pagare il biglietto, come facevamo in passato, vuoi perché non abbiamo capacità tecnologiche interessanti da ‘scambiare’, vuoi perché i service provider privati sono interessati a meri pagamenti in denaro. Immaginatevi voli regolari americani e cinesi, come minimo, sulla superficie della Luna, mentre in Europa continuiamo a essere junior partner e fornitori di elementi limitati, che ci permetteranno, è probabile, di includere un paio di astronauti europei per decennio in una missione sulla Luna, ma non certo di essere protagonisti dell’esplorazione dello spazio, né di essere a nostra volta aggregatori di nuove partnership con Paesi amici, rinunciando così a quello che è da sempre uno strumento efficace di soft power”.

“Abbiamo ancora una finestra di opportunità – ha detto ancora Cristoforetti – per assicurarci un settore spaziale europeo forte e solidamente in mano europee. Facciamo in modo che, nel 2040, non dobbiamo guardare indietro e rimpiangere un’opportunità persa. Un progetto ambizioso di esplorazione spaziale, ove trovasse il sostegno politico da parte dei decisori europei, può e deve essere un catalizzatore di competitività per tutto il settore spaziale. Non si tratta, insomma, l’avrete ormai capito, di far volare un’astronauta in più o in meno, ma di far ‘volare’ l’Italia e l’Europa, di essere competitivi e il più possibile autonomi in un settore di grande importanza economica e industriale”. “Spero – ha concluso l’astronauta rivolta agli studenti – di aver saputo oggi convincervi di come un cambio di passo per l’Europa nell’esplorazione spaziale possa contribuire in maniera efficace a incamminarci su quella strada virtuosa. Vorrei che nel 2040 l’Italia e l’Europa abbiano avuto l’ambizione e il coraggio di crescere, realizzando un’autonoma capacità di volo umano spaziale e mettendo in moto gli effetti positivi, e così necessari, che ho provato oggi a delineare”.

Coldiretti: l’italiana Francesca Gironi nuova leader contadine europee

Coldiretti: l’italiana Francesca Gironi nuova leader contadine europeeMilano, 10 ott. (askanews) – Francesca Gironi è la nuova leader della commissione femminile del Copa – Cogeca, l’organizzazione che rappresenta agricoltori e cooperative agricole in Europa dove sono presenti circa tre milioni di aziende agricole gestite da donne, quasi un terzo del totale. A darne notizia è la Coldiretti dopo la nomina dell’imprenditrice agricola alla guida delle contadine europee. Marchigiana, una laurea in giurisprudenza, vicepresidente nazionale delle donne della Coldiretti e membro della commissione femminile del Oma, l’Organizzazione mondiale per l’agricoltura.

Dopo aver lavorato nel campo della comunicazione, Gironi ha lasciato tutto per avviare nelle campagne della provincia di Ancona un allevamento di cavalli con centro ippico, maneggio, fattoria didattica, produzione di mangimi bio e progetti sociali dedicati a soggetti fragili, come disabili ed ex detenuti, e inserimenti lavorativi. “Per me è una grandissima soddisfazione voglio ringraziare la Coldiretti e il movimento delle donne che hanno fortemente creduto in me e mi hanno sostenuta in questa mia candidatura – commenta Gironi – Un grazie speciale anche a tutte le colleghe europee che mi hanno accordato la loro fiducia. Adesso abbiamo davanti a noi tante sfide da affrontare, penso anzitutto alla disparità di genere a livello lavorativo, in particolar modo retributiva e pensionistica, alla discriminazione per l’accesso al credito ma anche alle difficoltà esistenti per compensare vita privata e vita lavorativa, la gestione dei figli e dei nostri cari genitori anziani. Tutte insieme dobbiamo far emergere il ruolo delle donne all’interno della nuova Politica agricola comune. Penso ai tanti passaggi generazionali di aziende, ma penso anche alla moltitudine di ragazze, che come me, pur non avendo una tradizione agricola familiare alle spalle, decidono di intraprendere il loro percorso lavorativo in ambito green. Ma vanno anche tutelate ancora di più le eccellenze che i nostri agricoltori sono in grado di donarci”.

In Italia, rileva Coldiretti, quasi un’impresa su quattro è condotta oggi da donne (22,2%) con oltre 200mila aziende rosa. Le donne contadine in Italia spaziano dall’allevamento alla coltivazione, dal florovivaismo all’agriturismo, dalla trasformazione dei prodotti alla vendita diretta. Ma il vero motore sono le attività sociali, dalla fattoria didattica agli agriasilo, ma anche importanti attività per l’inserimento nel mondo del lavoro delle donne meno fortunate, spesso vittime di violenze e soprusi.

Meloni e Tajani: sulla coppia dispersa in Israele faremo il possibile

Meloni e Tajani: sulla coppia dispersa in Israele faremo il possibileRoma, 10 ott. (askanews) – Sui due cittadini con doppio passaporto, italiano e israeliano, dispersi “non abbiamo ancora novità, stiamo seguendo da vicino insieme al nostro ministero degli Esteri, i nostri diplomatici, la nostra intelligence”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al termine della sua visita alla Sinagoga di Roma. “Sono tutti allertati per loro e per i diversi doppi cittadini che attualmente si trovano in Israele. Ovviamente intendiamo dare massimo sostegno a ogni nostro cittadino”, ha concluso.

Sul tema, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani durante un’informativa alla Camera sulla situazione in Medio Oriente ha detto: “Purtroppo non abbiamo notizie certe dei coniugi italo-israeliani” considerati dispersi dopo la ripresa delle ostilità tra israeliani ed estremisti palestinesi di Hamas, “probabilmente presi in ostaggio”, “faremo il possibile per trovarli e portarli in salvo”.

Ceva Logistics: contratto di distribuzione con Signorvino

Ceva Logistics: contratto di distribuzione con SignorvinoMilano, 10 ott. (askanews) – Ceva Logistics ha sottoscritto un contratto di distribuzione con il gruppo Calzedonia per il brand Signorvino, insegna di negozi enogastronomici. In base a questo recente accordo, Ceva Logistics gestirà la distribuzione della merce di Signorvino in tutta Italia.

In particolare, l’operatore logistico garantirà una distribuzione quotidiana della merce presso i punti vendita del brand dislocati da Milano a Bologna, da Firenze fino a Roma. L’attività è resa possibile dalla piattaforma di San Giuliano milanese di Ceva Logistics, Ground, dotata di una superficie di circa 12.000 metri quadrati. Il servizio di distribuzione svolto per Signorvino, in particolare, richiede un valore aggiunto dal momento che il brand è presente con i propri 33 negozi monomarca a fine 2023, in posizioni spesso all’interno di centri storici, come quello situato in Piazza Duomo a Milano.

“La dedizione delle nostre persone, insieme all’affidabilità delle nostre consegne, rappresentano alcuni degli elementi che ci distinguono e che ci hanno portato a questa partnership di grande importanza – ha dichiarato Augusto Leonida, head of Ground – Crediamo che il valore aggiunto apportato Ceva a questa collaborazione risieda nella nostra capacità di consegnare prodotti delicati come il vino anche in situazioni complesse, come le zone pedonali o le Ztl. Questo dimostra la nostra abilità nel superare sfide e nell’assicurare che il prodotto dei nostri clienti arrivi a destinazione in ogni circostanza”.

Meloni: in sinagoga per solidarietà, più protezione per gli ebrei in Italia

Meloni: in sinagoga per solidarietà, più protezione per gli ebrei in ItaliaRoma, 10 ott. (askanews) – “Il senso di questa visita è chiaramente portare la solidarietà alla comunità ebraica romana e italiana perché nelle scene terribili che arrivano da Israele c’è qualcosa di più di quello che si vede in un normale ma già tragico scenario di guerra, nella caccia casa per casa ai civili, nel rastrellamento di bambini, giovani, c’è l’odio verso l’intero popolo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al termine della sua visita alla Sinagoga di Roma. “Qualcosa di più – ha aggiunto – per la lotta contro lo Stato di Israele e quindi io penso che difendere il diritto all’esistenza e alla difesa di Israele significa difendere questi giovani, questi bambini, queste donne”.

“Bisogna intensificare la protezione dei cittadini di religione ebraica anche sul nostro territorio perché il rischio di emulazione degli atti criminali che abbiamo visto da parte di Hamas potrebbe arrivare anche da noi. Quindi sono qui a dire che difenderemo questi cittadini da ogni forma di antisemitismo”. Lo ha detto Meloni, al termine della sua visita alla Sinagoga.

Banche, Fmi: debolezze 1/3 istituti nel mondo con scenario avverso

Banche, Fmi: debolezze 1/3 istituti nel mondo con scenario avversoMarrakech, 10 ott. (askanews) – Una quota di circa un terzo delle banche mondiali accuserebbe seri contraccolpi, in termini di capitalizzazione se si dovesse verificare uno scenario avverso con un calo del 2% del Pil mondiale e un livello elevato dei tassi per molti anni a seguito di un’inflazione sostenuta. E’ quanto emerge dallo “stress test” condotto dagli economisti del Fondo Monetario Internazionale e contenuto nel Global Financial Stability Report, un documento presentato a Marrakech da Tobias Adrian, responsabile del dipartimento mercati monetari e dei capitali del Fmi.

“Stiamo guardando – ha detto l’economista – a un ampio campione di banche, circa 900 istituti a livello globale, e abbiamo incluso anche le cosiddette banche regionali negli Usa e molte banche più piccole nel mondo. Abbiamo visto che al di sotto dello scenario di base c’è un indebolimento delle banche. Si tratta di un indebolimento di un numero relativamente piccolo di banche ma abbastanza diffuso tra i Paesi, abbiamo esaminato 29 Paesi sia emergenti che avanzati. Le cose cambiano in uno scenario avverso, cioè se immaginiamo che lo scenario di riferimento non si realizza, con un calo del 2% del Pil globale e un aumento dell’inflazione che manterrebbe i tassi a livello elevato per molti anni. “Con uno scenario avverso di questo tipo – sottolinea Adrian -abbiamo riscontrato debolezze nel sistema bancario che riguarderebbe oltre il 30% delle banche per attivo totale che registrerebbero un significativo calo dei coefficienti di capitalizzazione. Tale fenomeno sarebbe diffuso ampiamente tra le banche e includerebbe banche regionali e anche banche più grandi come alcune delle istituzioni più significative a livello globale”.

Come prepararsi alle evenienze peggiori? “Le nostre raccomandazioni – sottolinea l’economista – sono di due tipi. 1) la regolamentazione e supervisione bancaria dovrebbe essere rafforzata. Negli Usa in particolare le autorità hanno intrapreso nuovi passi appropriati per rafforzarle nei confronti delle banche regionali per allinearle alla regolamentazione di istituzioni più grandi. In secondo luogo ciò che abbiamo visto a marzo negli Usa e in Svizzera è che una tempestiva e aggressiva azione per contenere le conseguenze delle turbolenze bancarie può essere molto efficace in termini di contenimento dell’instabilità e nel prevenire la sua diffusione”.

Maltempo, Distretto fiume Po: in arrivo pioggia e calo termico

Maltempo, Distretto fiume Po: in arrivo pioggia e calo termicoRoma, 10 ott. (askanews) – Il Distretto del Po si prepara ad un progressivo calo termico, seppur con valori prossimi o lievemente superiori a quelli tipici del periodo: un ritorno delle precipitazioni è infatti previsto tra questo weekend e l’inizio della settimana prossima.

La disponibilità idrica a scala distrettuale è in lieve, ma continua, diminuzione, con le sezioni principali del fiume Po che, negli ultimi giorni, hanno registrato una riduzione delle portate con valori che risultano essere prossimi a quelli tipici del periodo; tutte le sezioni registrano valori superiori a quelli di magra ordinaria. Per i prossimi giorni è attesa una lieve riduzione dei deflussi nelle principali sezioni del fiume Po. L’indice Sfi calcolato negli ultimi 30 giorni identifica una condizione idrologica “nella norma” in tutte le sezioni principali del fiume Po. I volumi invasati dei Grandi Laghi sono superiori rispetto alla media di riferimento, con un trend costante per quanto riguarda l’altezza idrometrica del Lago Maggiore, del Lago d’Idro e del Lago di Garda, mentre in diminuzione per quanto concerne il Lago di Como e il Lago d’Iseo. Le portate erogate sono prossime o inferiori ai valori medi di riferimento.

L’indice standardizzato calcolato negli ultimi 30 giorni per i volumi d’invaso regolati dei Grandi Laghi identifica condizioni idriche “nella norma” per il lago di Como, di Garda e Lago Maggiore; condizioni idriche di “umidità moderata” per il lago di Iseo. Alla luce del quadro di sintesi rappresentato, la condizione di severità idrica sul Distretto rimane “bassa”, così come definita in sede di Osservatorio nel corso dell’incontro del 31 agosto.

Matteo Campaner nuovo presidente dell’incubatore insurtech Vittoria hub

Matteo Campaner nuovo presidente dell’incubatore insurtech Vittoria hubMilano, 10 ott. (askanews) – Matteo Campaner, direttore generale di Vittoria Assicurazioni, è il nuovo presidente di Vittoria hub, il primo incubatore insurtech in Italia di Vittoria Assicurazioni, dopo la prematura scomparsa del predecessore Gian Franco Baldinotti. Presentate inoltre cinque nuove start-up, di cui 99bros, Helpet e Re.Doctor intraprenderanno il percorso di crescita Via2 (Vittoria incubation, adoption & acceleration), mentre CupSolidale e OnValue entreranno in hub come partner.

Matteo Campaner ha quasi 30 anni di esperienza nel settore assicurativo: entra in Vittoria Assicurazioni nel 1996 dove ricopre diversi ruoli di responsabilità sino alla carica di direttore generale ottenuta nel 2021. È presidente della commissione permanente relazioni industriali Ania e membro del consiglio di indirizzo della Fondazione Ania. “Sono orgoglioso di iniziare un nuovo viaggio che sono certo sarà ricco di impegno, traguardi e soddisfazioni. Assumere il ruolo di presidente di Vittoria hub significa anche raccogliere l’eredità di una persona lungimirante, intraprendente e creativa quale fu Gian Franco – dichiara Campaner – La squadra capitanata dal Ceo, Nicolò Soresina, garantirà la massima continuità e questi cinque nuovi ingressi, oltre a dimostrare il nostro costante e crescente lavoro nell’insurtech, rappresentano un ulteriore passo nel mondo dei servizi”.

Tra le 100 realtà che hanno risposto alla quarta call for ideas, sono state selezionate tre società per iniziare il percorso di incubazione. 99bros è una piattaforma di intermediazione assicurativa con sistema integrato di AI, nata a Roma. Helpet è una start-up fondata sempre nella Capitale che aiuta ad affrontare ogni imprevisto e ad organizzare al meglio la vita quotidiana dei Pet. Re.Doctor invece è un’applicazione americana per la misurazioni di parametri vitali (saturimetro, glucosio, pressione, ritmo cardiaco) attraverso uno smartphone. Sono, invece, 2 le start-up identificate nello stesso iter per unirsi al mondo Vittoria in qualità di partner: si tratta di CupSolidale, aggregatore e comparatore web di servizi e prestazioni sanitarie, totalmente gratuito dove Cup sta proprio per centro unico di prenotazione, e OnValue, insurtech specializzata nell’offrire alle imprese assicurative soluzioni tecnologiche avanzate per il monitoraggio e lo sviluppo delle proprie reti distributive.

Alleanza Coop Pesca: da Regolamento Controlli Ue rischio paralisi

Alleanza Coop Pesca: da Regolamento Controlli Ue rischio paralisiRoma, 10 ott. (askanews) – “Si tratta di un regolamento che aggrava i pescatori di ulteriori oneri burocratici, pieno di deroghe e di soluzioni che colpiscono anche la piccola pesca ma, soprattutto, destinato a creare un quadro giuridico assolutamente confuso nonostante gli inviti ripetuti anche della Corte dei conti europea a disegnare un sistema efficace, dissuasivo e soprattutto che non crei disparità di trattamento tra Stati membri”. Così l’Alleanza delle Cooperative Pesca e Acquacoltura sulla proposta di regolamento della Comunità Europea passata ora all’esame della plenaria del Parlamento europeo che lo voterà la prossima settimana.

“Il compromesso raggiunto in fase di trilogo sulla proposta di modifica del vigente regolamento sui controlli contiene numerose norme che vanno nella direzione opposta della semplificazione e sono evidentemente ispirate da un forte pregiudizio nei confronti della pesca e dei pescatori”, prosegue l’Alleanza che punta il dito, tra le altre norme, sull’obbligo di telecamere a bordo anche per le imbarcazioni di medie dimensioni. “In questi anni le nostre imprese di pesca hanno dovuto fare i conti con la pandemia, la guerra che ha fatto lievitare i costi energetici, facendo registrare chiusure e fuoriuscita di lavoratori. Ma anche un iper burocrazia, come quella delineata dal regolamento sui controlli, rischia di avere gli stessi effetti”, conclude l’Alleanza.

Nomisma: con Sugar Tax in 2024-25 fino -15,6% consumi soft drink

Nomisma: con Sugar Tax in 2024-25 fino -15,6% consumi soft drinkRoma, 10 ott. (askanews) – In uno scenario che nel 2023 è già estremamente delicato e complicato per quanto riguarda i soft drink, l’entrata in vigore il primo gennaio 2024 della sugar tax potrebbe avere un effetto esplosivo. I consumi di bevande analcoliche potrebbero infatti subire una ulteriore flessione, vista l’elevata sensibilità dei consumatori italiani al fattore prezzo. E, nel caso l’applicazione dell’imposta venisse confermata, i consumi di soft drink nel biennio 2024-2025 potrebbero arrivare a segnare un calo compreso tra il -12,4% e il -15,6%, con un impatto pesantissimo sull’intera filiera.

È quanto emerge dallo studio su “Il mercato dei soft drinks in Italia: scenari evolutivi 2023-2025 tra incertezze e rischio sugar tax”, realizzato da Nomisma per Assobibe, l’associazione italiana industrie bevande analcoliche. Al contempo, togliendo liquidità alle imprese, la nuova imposta contribuirebbe a ridurre la propensione ad investire: -46 milioni di euro è la stima del calo degli investimenti da parte delle imprese produttrici nel biennio 2024-25.

Oltre ad un effetto sugli investimenti, si prevede anche un impatto per i fornitori di materie prime: la riduzione della domanda di bevande analcoliche sul mercato nazionale porterebbe a una riduzione dei volumi prodotti e, dunque, a un minore impiego e acquisto di materie prime funzionali al ciclo produttivo stimato nell’ordine dei 400 milioni di euro di acquisti nel 2024-25. Infine, la Sugar Tax avrebbe un impatto anche sull’IVA legata alle vendite di soft drinks sul mercato italiano. Nello specifico, secondo lo studio se venisse introdotta, nel biennio 2024-25 si stima una riduzione del gettito legato pari a 275 milioni di euro rispetto ai valori previsti in uno scenario senza imposta sullo zucchero.