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Tag: Sanremo 2023

Autonomia, disco verde dalla Conferenza Regioni al progetto Calderoli

Autonomia, disco verde dalla Conferenza Regioni al progetto Calderoli

Via libera a maggioranza, no dai 4 presidenti di centrosinistra . Fontana: “il percorso oggi è partito”

Roma, 2 mar. (askanews) – La Conferenza delle Regioni ha approvato,a maggioranza il progetto di legge per l’Automia differenziata che porta la firma del ministro leghista Roberto Calderoli. A dire di no sono stati i presidenti delle 4 Regioni governate dall centrtosinistra: Bonaccini (Emilia Romagna), De Luca (Campania) Giani (Toscana) ed Emiiano (Puglia ) . Parere favorevole invece da tutti gli altri Governatori, espressione del centrodestra.
“Oggi – ha dichiarato al termine della riunione dei Governatori il presidente della Lombardia Fontana- finalmente è partito il percorso sull’Autonomia che ci porterà alla possibilità di migliorare il funzionamento del nostro Stato, a valorizzare le tante diversità che esistono nel nostro Paese e a rendere risposte più efficienti ai bisogni dei territori e dei cittadini. Sono dispiaciuto che ci sia stata una contrapposizione con le Regioni del centrosinistra che, con motivazioni risibili, hanno preferito votare contro”.
Il presidente lombardo ha inoltre ripercorso le tappe che della riforma del Titolo V della Costituzione del 2001, ricordando che “fin dal 2003 un presidente di Regione chiese di poter raggiungere un accordo sul trasferimento di alcune competenze, così come successivamente fecero altri presidenti senza mai ottenere alcuna risposta”.
“Poi nel 2017 – ha aggiunto – ci furono i due referendum di Lombardia e Veneto in cui i cittadini delle due Regioni si espressero in modo favorevole alla possibilità di chiedere l’applicazione della Costituzione in campo di Autonomia differenziata. Il compianto presidente Roberto Maroni raggiunse un’intesa per poter dare il via a questo processo. Un percorso che, al di là della parentesi con l’impegno del ministro Erika Stefani, venne disattesa dai successivi Governi di centrosinistra”.
“Oggi, con l’approvazione del progetto di legge – ha concluso Fontana – si è fatto un importante passo avanti e confidiamo che si possa arrivare presto ad una conclusione positiva”.
red

Studio rivela che la Cina sta vincendo gara tecnologica con Usa

Studio rivela che la Cina sta vincendo gara tecnologica con UsaRoma, 2 mar. (askanews) – La Cina sta vincendo la gara tecnologica con gli Stati uniti. Lo sostiene il rapporto “Critical Technology Tracker – The global race for future power” dell’Australian Strategic Policy Institute (ASPI), secondo il quale Pechino è in vantaggio nella ricerca su 37 delle 44 tecnologie censite dall’ASPI.
“La nostra ricerca rivela che la Cina ha costruito le fondamenta di una posizione come superpotenza mondiale di punta nella scienza e nella tecnologia, costituendo talvolta un vantaggio sconcertante in ricerche ad alto impatto nella maggioranza dei campi tecnologici critici ed emergenti”, segnala lo studio dell’ASPI.
Il Critical Technology Tracker monitora una gamma di campi tecnologici che vannno dalla difesa, allo spazio, alla robotica, all’energia, alle biotecnologie, oltre che l’ambiente, l’intelligenza artificiale (AI), i materiali avanzati e le principali tecnologie quantistiche.
Lo studio dimostra che, per alcune di queste tecnologie chiave ad alto impatto, la top ten delle istituzioni di ricerca è completamente cinese. Queste producono complessivamente nove volte gli articoli pubblicati dalle istituzioni del paese al secondo posto, gli Usa.
In particolare, l’Accademia cinese delle scienze è in testa alla classifica per molte delle 44 tencnologie e, in diversi altri casi, seconda o terza. Pechino, inoltre, vola alta anche per la capacità di attirare talenti e conoscenza.
Uno dei settori chiave in cui la Cina eccelle è quella relativa alle tecnologie spaziali, il che conferma le preoccupazioni diffuse dopo che ad agosto 2021 l’intelligence Usa ha rivelato che Pechino si è dotata di missili ipersonici capaci di veicolare ordigni nucleari. La Cina ha generato il 48,49 per cento delle pubblicazioni ad alto impatto del mondo sui motori aeronautici avanzati, incluso l’ipersonico, e ospita sette dei 10 principali istituti di ricerca del mondo in quest’area tematica.
Gli Stati uniti risultano secondi nella maggior parte delle 44 tecnologie esaminate nel Critical Technology Tracker. Attualmente sono all’avanguardia in aree come l’informatica ad alte prestazioni, l’informatica quantistica e i vaccini.
I dati dell’ASPI, inoltre, rivelano che c’è un grande divario tra il duo di testa, la Cina e gli Stati Uniti, rispetto agli altri paesi. I dati indicano un piccolo gruppo di paesi di seconda fascia guidati da India e Regno unito: altri paesi che compaiono regolarmente in questo gruppo, in molti campi tecnologici, includono la Corea del Sud, la Germania, l’Australia, l’Italia e, meno spesso, il Giappone.

Ucraina,Meloni:pace è interesse di tutti,non solo dell’Occidente

Ucraina,Meloni:pace è interesse di tutti,non solo dell’OccidenteMilano, 2 mar. (askanews) – “Non alimentiamo la falsa metafora di un mondo diviso, l’Occidente contro il Resto del mondo. L’incrollabile unità di fronte alla crescente minaccia alla pace e alla stabilità internazionale va ben oltre l’interesse occidentale, è un interesse comune. Questo è, credo, un messaggio chiave che potrebbe emergere dalla Presidenza indiana del G20, così come dal Raisina Dialogue. Un messaggio di pseranza, di pace e di unità”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo intervento al Raisina Dialogue a Nuova Delhi.
“C’è qualcosa di cui nel XXI secolo non possiamo fare a meno, e che dobbiamo riaffermare continuamente. La governance delle organizzazioni multilaterali devono essere aggiornate, ma le pietre miliari del multilateralismo non possono essere messe in dubbio, perchè sono anche le pietre miliari della pace e della libertà”.

Nasce a Verona FoodSeed, acceleratore con 15mln per startup del cibo

Nasce a Verona FoodSeed, acceleratore con 15mln per startup del ciboMilano, 2 mar. (askanews) – Nasce a Verona FoodSeed, l’acceleratore per startup che sviluppano nuove soluzioni o servizi per il mercato FoodTech e AgriTech. FoodSeed fa parte della Rete Nazionale Acceleratori Cdp, un’iniziativa congiunta di Cdp Venture Capital Fondazione Cariverona e UniCredit. Il progetto coinvolge Eatable Adventures, uno dei maggiori acceleratori specializzati a livello mondiale nel settore. La dotazione è di 15 milioni di euro, di cui 12 milioni stanziati da Cdp Venture Capital Fondazione Cariverona e UniCredit e 3,24 milioni di risorse da parte di Eatable Adventures per gli investimenti in accelerazione e per i successivi step di crescita delle startup.
Il programma, gestito operativamente da Eatable Adventures selezionerà ogni anno, per tre anni, fino a 10 startup italiane o internazionali che intendano aprire una sede sul mercato locale, in fase seed e pre-seed e che lavorano su nuovi approcci e servizi per l’automazione dei processi produttivi, i nuovi ingredienti, i nuovi modi di realizzare una agricoltura sostenibile, innovativi modelli di vendita digitale e packaging.
Le startup selezionate avranno accesso a un ticket pre-seed di 170mila euro con possibilità di follow on fino a 500mila euro e prenderanno parte a un programma di accelerazione della durata di sei mesi finalizzato a validare prodotti e modelli di business per sostenere il go-to-market. La call per la selezione delle startup del primo programma di accelerazione, che partirà a maggio 2023, è aperta da oggi fino a 16 aprile.

Clima, Meloni: serve impegno di tutti per evitare disastro

Clima, Meloni: serve impegno di tutti per evitare disastroMilano, 2 mar. (askanews) – “La transizione energetica è un elemento chiave per la lotta al cambiamento climatico, cui tutti dobbiamo contribuire, con differenti compiti e responsabilità, tenendo presenti le reponsabilità verso le generazioni future e oggi verso i nostri cittadini. In modo equilibrato, ciascun paese deve svolgere il suo ruolo. Se non lo faremo ci sarà un impatto diretto sul mondo, con carestie, siccità, eventi metereologici estremi e altri disastri. Ma anche un impatto indiretto, con nuovi conflitti e dispute sulle scarse risorse”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’inaugurazione dei Raisina Dialogue 2023 a NUova Delhi.
In particolare, la crisi energetica ha mostrato “il bisogno di accelerare la transizione energetica”. “La nostra capacità di lavorare insieme sulle energie rinnovabili, l’idrogeno verde, la circolarità, determinerà il nostro successo. E questo richeide un ordine internazionale che funzioni”.

Ucraina, Meloni in India: in gioco valori coesistenza mondiali

Ucraina, Meloni in India: in gioco valori coesistenza mondialiMilano, 2 mar. (askanews) – È vero che la guerra in Ucraina “è una guerra in Europa”, e tuttavia in gioco ci sono “i valori comuni per la coesistenza di tutte le nazioni nel mondo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’inaugurazione del Raisina Dialogue, la conferenza geopolitica che si apre oggi a Nuova Delhi.
“Mentre ci riprendevamo dalla pandemia, ripristinando i flussi del commercio mondiale, l’invasione Russa ha fatto impennare l’inflazione in tutto il mondo a scapito dei più vulnerabili e ha messo a rischio anche la sicurezza mondiale, la pace basata sul diritto internazionale”, ha ricordato Meloni. “La settimana scorsa ero a Kiev e ho visto la dura realtà sul terreno, lo spirito del popolo ucraino. La guerra è una guerra in EUropa, distante da altre parti del mondo che stanno affrontando altre sofferenze. Ma questo non deve mettere in ombra la posta in gioco. L’invasione russa è un atto contro l’integrità territoriale di una nazione sovrana, in violazione del diritto internazionale che consente allla comunità internazionale di prosperare. E non possiamo consentire che le fondamenta del diritto internazionale vengano minate. Non ci sono in gioco solo interessi europei ma i valori della coesistenza di tutti i Paesi del mondo”.
Dunque, ha sottolineato Meloni, “non possiamo restare seduti e fermi di fronte a questa provocazione al cuore della Carta dell’Onu che minaccia la stabilità in tutto il mondo. Non può essere la legge del più forte a prevalere, ma la forza della legge”.

Aerospazio, Console Generale degli Stati Uniti in visita al Cira

Aerospazio, Console Generale degli Stati Uniti in visita al CiraRoma, 2 mar. (askanews) – Il CIRA – Centro Italiano Ricerche Aerospaziali ha ricevuto oggi la visita della Console Generale degli Stati Uniti a Napoli, Tracy Roberts-Pounds, accompagnata da una delegazione del consolato e un rappresentante della Camera di Commercio Americana nella Regione Campania. La Console è stata accolta dal presidente, Antonio Blandini, e dal corpo dirigente del CIRA che hanno illustrato le principali competenza e capacità del Centro, soffermandosi in particolare sulle numerose attività di collaborazione scientifica in corso con enti, aziende e istituzioni statunitensi, quali Nasa e Federal Aviation Administration.
L’incontro – informa il CIRA – ha rappresentato soprattutto l’occasione per discutere di nuovi possibili temi per collaborazioni future, basate sulla nuova offerta scientifica e tecnologica che il CIRA sta portando avanti in risposta alle attuali sfide del settore aerospaziale che richiedono un sempre maggior sviluppo di tecnologie orientate a sostenibilità ambientale e sicurezza.
“Siamo davvero onorati di aver ricevuto la visita della Console. I rapporti tra il CIRA e gli enti statunitensi sono rilevanti, consolidati e di reciproca soddisfazione, hanno dato luogo a importanti risultati per lo sviluppo del settore aerospaziale e sono certamente destinati nel prossimo futuro ad ampliarsi e rafforzarsi” ha dichiarato il presidente Blandini.
Da parte sua, la Console Tracy Roberts-Pounds ha dichiarato: “È stato un vero piacere visitare il CIRA – luogo di eccellenza in un campo, quello dell’aerospazio, che ha già prodotto importanti partnership commerciali e di ricerca tra gli Stati Uniti e l’Italia. Sono le realtà come il CIRA a dimostrare l’enorme potenziale del Mezzogiorno in settori strategici come l’innovazione e le alte tecnologie”.
Al termine dei colloqui, la delegazione del Consolato è stata accompagnata a visitare le strutture del Centro che vanta la presenza di impianti e laboratori tecnologicamente all’avanguardia e di interesse internazionale, come il Plasma Wind Tunnel per lo sviluppo di tecnologie del rientro in atmosfera, l’Icing Wind Tunnel per i test sull’efficacia dei sistemi di protezione dal ghiaccio, e il Laboratorio di Qualifica Spaziale per il collaudo di componenti elettronici e meccanici di sistemi spaziali.

Il gruppo Engineering nomina Roberto Pignani Dg di Cybertech

Il gruppo Engineering nomina Roberto Pignani Dg di CybertechMilano, 2 mar. (askanews) – Roberto Pignani è il nuovo direttore generale di Cybertech, società della cybersecurity del gruppo Engineering con oltre 450 clienti, 300 specialisti e una presenza in oltre 20 paesi. Pignani opererà a diretto riporto di Fabio Momola, Executive Vice President di Engineering, a cui fanno capo tutte le attività di cybersecurity e Cloud del Gruppo.
Pignani avrà la responsabilità di progettare le strategie di cybersecurity per un monitoraggio costante sulla continua evoluzione degli attacchi e per il controllo della migliore esecuzione delle strategie attraverso lo sviluppo e l’integrazione di soluzioni e servizi di sicurezza.
“La sicurezza informatica è una parte centrale di tutti i processi di transizione digitale, un fattore essenziale per garantire alle aziende di governare i rischi massimizzando il valore”, ha detto Fabio Momola, Executive Vice President di Engineering. “Nel nostro ruolo di Digital Transformation Company al servizio del Paese sentiamo ancora più forte l’impegno e la responsabilità sociale verso tutti i nostri stakeholder che intraprendono questo percorso e ai quali vogliamo garantire, grazie alle competenze di Cybertech, una ‘digitalizzazione sicura’”, ha aggiunto.
Laureato in economia aziendale e amministrazione presso l’università Roma Tre, Pignani nel corso della sua carriera di oltre 20 anni ha guidato team di consulenza in contesti ed aziende nazionali ed internazionali, ad alto contenuto tecnologico. Pignani ha maturato le proprie competenze in molte grandi realtà fino al suo approdo nel 2017 in Accenture Italia dove ha lavorato negli ultimi cinque anni in qualità di Managing Director.

Salute, Luiss: equità di genere lontana in posizioni apicali

Salute, Luiss: equità di genere lontana in posizioni apicaliRoma, 2 mar. (askanews) – E’ stato presentato, nell’ambito di un evento organizzato a Villa Blanc, il primo Rapporto dell’Osservatorio sull’equità di genere della leadership in sanità nato dalla collaborazione tra la Luiss Business School e l’associazione Leads – Donne Leader in Sanità – con l’obiettivo di monitorare e favorire la parità di genere nella leadership partendo dal concetto di equa rappresentanza, per chi ricopre ruoli di primo piano nel settore pubblico o in quello privato, come elemento fondante di equità e sviluppo sostenibile degli operatori del settore e della società più in generale.
L’Osservatorio elabora il Gender Leadership Index in Health che misura il rapporto tra la distribuzione di genere nelle posizioni apicali e la distribuzione di genere sull’occupazione totale in sanità.
Ad introdurre l’evento Andrea Prencipe, rettore della Luiss Guido Carli e i saluti di Raffaele Oriani, Dean della Luiss Business School e di Patrizia Ravaioli, presidente Leads e direttore generale Formez PA. Maria Isabella Leone, professoressa Associata della Luiss Business School; e Marina D’Artibale, socia fondatrice di Leads, hanno illustrato i risultati del Rapporto. Hanno partecipato alla tavola rotonda, moderata da Antonio Polito, editorialista del Corriere della Sera: Giovanni Leonardi, segretario generale del ministero della Salute; Anna Maria Moretti, presidente della Società Internazionale di Medicina di Genere e Responsabile della Struttura Malattie dell’Apparato Respiratorio dell’Ospedale Santa Maria GVM Bari; Antonella Polimeni, rettrice della Sapienza Università di Roma e Walter Ricciardi, professore di Igiene e Sanità pubblica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.
L’evento – si si spiega – è stato l’occasione per presentare il Rapporto annuale dell’Osservatorio che fotografa lo stato attuale e l’evoluzione della equità di genere nella leadership nel settore sanitario italiano fornendo, per la prima volta, una panoramica completa che include l’ambito pubblico e quello delle aziende farmaceutiche e dei dispositivi medici.
Il settore pubblico ha storicamente una maggiore partecipazione femminile: si è passati, infatti, dal 59% delle donne occupate nel 2001 al 68% del 2020. Il livello di occupazione complessivo, invece, è diminuito nel tempo come conseguenza delle politiche di razionalizzazione del sistema sanitario pubblico. Questa riduzione ha avuto un impatto maggiore sugli uomini, mentre il numero delle donne è continuato a crescere: nel 2020 a seguito della pandemia il numero di occupati è aumentato di più di 13000 unità, quasi esclusivamente di genere femminile. Lo studio rileva che a fronte di una maggiore partecipazione nel mercato del lavoro della sanità pubblica, però, non corrisponde una maggiore rappresentanza di donne nei ruoli apicali. Il Gender Leadership Index in Health, mostra – infatti – una forte sottorappresentanza nelle posizioni di leadership, con un trend che – ceteris paribus – porterebbe all’equi-rappresentanza tra 150 anni. Un giovane che entra, oggi, nel settore pubblico incontra 7 dirigenti dello stesso sesso, se è uomo, e meno di 2 se è donna. Sempre con riferimento al settore pubblico, il report evidenzia, poi, delle differenze riconducibili al tema della progressione di carriera: nel 2020 è donna il 34,7% dei direttori di struttura semplice e solo il 18% di quella complessa.
Il focus sulla situazione delle regioni italiane, realizzato disaggregando il Gender Leader Index in Health, restituisce la fotografia di un Paese con grandi discrepanze: se infatti in Campania, Sicilia, Calabria e Lazio siamo a metà strada verso l’equi-rappresentanza, in Veneto, Provincia Autonoma di Bolzano e Valle D’Aosta, ci si allontana molto. Allo stesso tempo, però, i dati riflettono forti diversità nella percentuale di donne occupate e nella quota di leader rispetto al numero di occupati.
Con riferimento al settore privato, la situazione è generalmente migliore rispetto al settore pubblico. I dati per il comparto farmaceutico evidenziano un miglior bilanciamento fra uomini e donne nella forza lavoro: nel 2011 il 41,78% degli occupati erano donne, nel 2020 il 43,36%. L’indice raggiunge l’equi-rappresentanza nel 2020 per coloro che rivestono posizioni di quadro mentre a livello dirigenziale le donne sono ancora sottorappresentate. Per le aziende dei dispositivi medici si evidenzia la prevalenza della leadership maschile: nell’ultimo anno di rilevazione, fatto cento il totale degli occupati, ha ruoli di responsabilità il 14% degli uomini contro il 4,83% delle donne.

Ministro giapponese snobba G20 per parlare 53 secondi in parlamento

Ministro giapponese snobba G20 per parlare 53 secondi in parlamentoRoma, 2 mar. (askanews) – Il ministro degli Esteri giapponese Yoshimasa Hayashi ha “snobbato” la riunione ministeriale del G20 a Nuova Delhi per partecipare l’audizione parlamentare sul bilancio che si è tenuta oggi a Tokyo presso la Dieta. Si tratta di una scelta che – secondo quanto scrive il Nikkei – ha suscitato critiche perché rischia di mettere in dubbio il peso internazionale del Giappone proprio nell’anno in cui presiede il G7.
E’ la prima volta in assoluto che un capo della diplomazia giapponese diserta il G20 dal 2017, quando la riunione ministeriale del G20 è diventato un evento regolare.
Il compito di presentare la posizione giapponese – preeoccupazione sulla guerra in Ucraina, sviluppi nelle relazioni con la Cina, ecc. – è ricaduto sul viceministro per gli affari esteri Kenji Yamada, considerata una figura troppo esile per questo contesto internazionale.
Hayashi ha deciso di non andare alla riunione ministeriale del G20 per la conremporaneità con l’inaugurazione della sessione di audizioni di budgetarie presso la Camera dei consiglieri, tra oggi e domani. Si tratta di un’occasione che solitamente prevede la presenza di tutti i membri del governo nipponico.
“Le sessioni iniziali tenute dal primo ministro e dall’intero governo sono estremamente importanti” ha giustificato il segretario generale del Partito liberaldemocratico di governo Hiroshige Seko. “Molti consiglieri e cittadini – ha continuato – vogliono sentire direttamente il ministro degli Esteri”.
Tuttavia nell’intera audizione odierna, durata ben sette ore, ad Hayashi è stata fatta un’unica domanda, che ha richiesto una risposta cronometrata in 53 secondi.
“E’ incredibile per il ministro degli Esteri non essere presente all’inizio delle deliberazioni budgetarie”, ha ammesso due giorni fa il segretario del Partito democratico costituzionale d’opposizione. “Ma – ha aggiunto – come è possibile che incontri così importanti siano messi in programma in contemporanea?”
Hayashi si recherà comunque in India per prendere parte domani alla riunione dei ministri degli Esteri del Quad, il raggruppamento di sicurezza che include anche gli Usa, l’Australie l’India. Nel secondo giorno di audizioni budgetarie è prevista solo la partecipazione di ministri a cui sono state chieste delucidazioni e Hayashi non è tra questi.
L’India, padrona di casa, ha reagito con sportività all’assenza del ministro nipponico. “Comprendiamo che il ministro degli Esteri giapponese in persona sia forse impossibilitato a venire a causa di obblighi interni, ma noi speriamo in un’attiva partecipazione, sostegno e dialogo con la delegazione giapponese”, ha detto il ministro degli Esteri indiano Vinay Kwatra. Meno serena la stampa. L’Hindustan Times ha definito “incredibile” l’assenza del ministro nipponico.