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Tag: Sanremo 2023

Presentata la 46a edizione della Rassegna della Canzone d’autore

Presentata la 46a edizione della Rassegna della Canzone d’autoreMilano, 2 ott. (askanews) – È stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa la 46a edizione della Rassegna della Canzone d’autore (Premio Tenco), dal 19 al 21 ottobre al Teatro Ariston e nelle più belle location di Sanremo.

Quest’anno il titolo della Rassegna è “Vengo anch’io!” e, come ha ricordato il Responsabile artistico del Club Tenco Sergio Secondiano Sacchi, è dedicata a Enzo Jannacci a dieci anni dalla sua scomparsa. “Il Tenco non è solo Rassegna e anche questa edizione 2023 si svolge nell’arco di quattro giorni – ha spiegato Sacchi -. Nel decennale della morte di Enzo Jannacci, premio Tenco 1975, il club ha deciso di dedicargli l’intera manifestazione con la masterclass mattutina per le scuole al Teatro Ariston, la presentazione del film di Giorgio Verdelli al cinema Ritz, del libro di Enzo Gentile e Paolo Jannacci (in sede) e con l’invito a tutti i partecipanti, all’Ariston come all’ex chiesa Santa Brigida, ad eseguire una sua canzone. Come omaggio alla Regione Liguria (dove il Tenco collabora alle manifestazioni “Cantautorando” di Lerici e a “Queste piazze davanti al mare” di Laigueglia) vengono poi presentate alcune iniziative come il docufilm “La nuova scuola genovese” e i concerti di due artisti come Armando Corsi e Federico Sirianni”. Sull’importanza della manifestazione è intervenuto anche il sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri: “Se Sanremo è considerata “Città della Musica” lo deve anche al “Tenco”, straordinaria e inimitabile espressione di questa vocazione che spazia tra generi ed eventi diversi fra loro ma uniti dalle passioni e dalle emozioni che soltanto il mondo delle sette note sa regalare. Il Comune, da sempre, sostiene con impegno e convinzione la Rassegna della canzone d’autore, nella certezza della sua unicità che arricchisce notevolmente il programma delle manifestazioni. Ed è importante per la città la formula che prevede appuntamenti, spettacoli e presentazioni in varie location, compreso il nostro suggestivo centro storico, per una full immersion nell’arco di quattro giorni e nel segno della Canzone d’Autore”.

Come da tradizione, tanti saranno gli appuntamenti, gli spettacoli e le presentazioni per una full immersion nella canzone d’autore in alcuni dei luoghi più belli della città dal pomeriggio a notte fonda: la sede del Club Tenco all’ex stazione (dove c’è anche l’archivio storico che a breve sarà digitale e sarà a disposizione dei visitatori), l’ex chiesa Santa Brigida e il Teatro Ariston. I Premi Tenco 2023 – Annunciati oggi anche i cinque Premi Tenco 2023, il riconoscimento assegnato dal Club Tenco dal 1974 alla carriera degli artisti che hanno apportato un contributo significativo alla canzone d’autore mondiale. Le tipologie del premio sono due: per cantautori e per operatori culturali. E sono: Carmen Consoli, Eugenio Finardi e Ron che si esibiranno venerdì 20 ottobre al Teatro Ariston, il cantautore brasiliano Tom Zé, Premio Tenco Internazionale (sabato 21 ottobre, Teatro Ariston) e Renzo Arbore Premio Tenco Operatore Culturale. Inoltre, impossibilitato ad esser presente lo scorso anno, Angelo Branduardi ritirerà il Premio Tenco 2022 (venerdì 20 ottobre, Teatro Ariston).

Premio SIAE – Novità assoluta di quest’anno sarà il Premio SIAE, un riconoscimento conferito dalla Società Italiana degli Autori ed Editori, per l’occasione, ad Enzo Jannacci. Al figlio Paolo sarà donato il primo brano depositato in SIAE dal cantautore. Queste le parole del Presidente SIAE, Salvatore Nastasi: “SIAE da sempre protegge e valorizza il Diritto d’Autore e non poteva quindi che essere al fianco della più importante e prestigiosa manifestazione dedicata alla canzone d’autore italiana, che negli anni ha premiato alcuni tra i maggiori cantautori nazionali e internazionali. Il Premio Tenco ha permesso a tanti giovani autori di qualità di avere un palco ed un microfono per farsi conoscere ad un pubblico competente e appassionato e SIAE ha scelto di supportarlo, proprio nell’ottica di aiutare i giovani artisti di oggi a muovere i primi passi verso il successo di domani”. Le targhe Tenco 2023 – Durante le tre serate, sul palco dell’Ariston si avvicenderanno anche i vincitori delle Targhe Tenco 2023: Vinicio Capossela (Miglior album dell’anno con “Tredici canzoni urgenti”) che si esibirà sabato 21 ottobre mentre Niccolò Fabi (miglior canzone per “Andare oltre”), Alice (Miglior Interprete con “Eri con me” ad ex aequo con Francesco Guccini e il suo “Canzoni da intorto”), Daniela Pes (Miglior Opera prima con “Spira”) e gli Almamegretta (Miglior Album in dialetto con “Senghe”) giovedì 19 ottobre. Saranno presenti anche i produttori Mimmo Ferraro e Marco Rovelli che ritireranno la targa Miglior album a progetto per “Nella notte ci guidano le stelle. Canti per la Resistenza”. La Targa Tenco è il più prestigioso riconoscimento d’Italia di cui vengono insignite le migliori produzioni discografiche italiane sul terreno della canzone d’autore. L’iniziativa è nata nel 1984.

La Rassegna della Canzone d’autore (Premio Tenco) è l’occasione in cui vengono consegnati sia i Premi Tenco (riconoscimenti alla carriera assegnati dal Club Tenco) che le Targhe Tenco (scelte da una giuria composta da oltre 300 tra giornalisti ed esperti musicali) e alla quale vengono invitati i nomi più interessanti della canzone d’autore nazionali ed internazionali. Nel corso degli anni la Rassegna ha acquisito sempre più prestigio per le proposte e contenuti culturali e per la qualità dei nomi presenti con esibizioni esclusive e jam session assolutamente inedite. La rassegna è anche un’occasione di incontro e di amicizia fra artisti e operatori della musica per confrontarsi, discutere e stringere piacevoli rapporti umani durante tre giorni e tre notti di attività a tempo pieno. Sono stati protagonisti, tra gli altri, della Rassegna della canzone d’autore (Premio Tenco): Fabrizio De André, Giorgio Gaber, Paolo Conte, Gino Paoli, Lucio Dalla, Roberto Vecchioni, Franco Battiato, Ivan Graziani, Roberto Benigni, Renato Carosone, Pierangelo Bertoli, Pino Daniele, Jovanotti. E ancora: da Joni Mitchell a Tom Waits, da Antonio Carlos Jobim a Lluis Llach, da Patti Smith a Caetano Veloso, a Nick Cave, grandi artisti stranieri che hanno reso il palcoscenico della Rassegna, nel corso di quarantasei anni, una fra le più prestigiose ribalte internazionali.

Manovra, Emiliano: senza aumento di 4 miliardi sanità in default

Manovra, Emiliano: senza aumento di 4 miliardi sanità in defaultTorino, 2 ott. (askanews) – “Se nella prossima legge di bilancio non c’è un aumento del fondo sanitario nazionale di almeno 4 miliardi la sanità italiana è tecnicamente in default, anche per le regioni più ricche e importanti. E non ne parliamo per le regioni meno ricche”. Lo ha detto il governatore della Puglia, Michele Emiliano, a margine del festival delle Regioni in corso a Torino.

Senza le risorse “non potremo fare assunzioni e non potremo abbattere le liste d’attesa. Nel caso della Puglia, dobbiamo inaugurare due nuovi ospedali per più di 1.200 posti e abbiamo bisogno – ha concluso – che il fondo sanitario nazionale regga questo miglioramento della rete sanitaria”.

Autonomia, Schifani: non sono preoccupato ma attento

Autonomia, Schifani: non sono preoccupato ma attentoRoma, 2 ott. (askanews) – “Non guardo all’autonomia differenziata con preoccupazione, tutt’altro, ma con la dovuta attenzione perché può portarci oltre il fondo perequativo che in questi anni si è dimostrato insufficiente”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, partecipando alla tavola rotonda in occasione dell’avvio dei lavori della seconda edizione del Festival delle Regioni e delle Province autonome che si svolge a Torino.

“Spesso – ha proseguito il governatore siciliano – mi si contesta dall’opposizione di aver dato la mia condivisione all’iniziale testo Calderoli, che poi è stato modificato: l’ho fatto perché ne ero convinto. Tra l’altro la posizione del mio partito era di grande attenzione sul processo di formazione e di individuazione dei livelli che garantiscono uniformità di prestazioni in tutto il Paese”. Schifani ha assicurato che “insisterò naturalmente sulla previsione di insularità che è stata introdotta nella Costituzione e che riconosce il peso di una posizione geografica che ti isola e che prevede che lo Stato debba effettuare delle compensazioni economiche. L’ultima finanziaria ha previsto solo 10 milioni, una questione squisitamente simbolica. Noi non abbiamo posto temi, ma lo faremo in occasione della prossima finanziaria perché i principi costituzionali o ci sono o non ci sono. Se ci sono vanno rispettati e vanno attuati, se non ci sono ci si batte. Se all’unanimità in Parlamento si è riconosciuto questo principio, una motivazione ci deve essere ed è quella di superare questo gap”, ha sottolineato Schifani.

Roma ricorda Ingeborg Bachmann con podcast, convegno, letture e mostra

Roma ricorda Ingeborg Bachmann con podcast, convegno, letture e mostraRoma, 2 ott. (askanews) – Per ricordare Ingeborg Bachmann, Biblioteca Europea, Goethe-Institut, Forum Austriaco di Cultura Roma, Istituto Italiano di Studi Germanici, Sapienza Università di Roma ed Emons Audiolibri, hanno raccolto in un unico calendario dal titolo “Roma ricorda Ingeborg Bachmann”, le manifestazioni che si terranno nella Capitale in memoria della poetessa austriaca a 50 anni dalla sua scomparsa: una serie in podcast, un convegno internazionale, una mostra, letture e film.

50 anni fa, il 17 ottobre 1973, la scrittrice austriaca Ingeborg Bachmann moriva a Roma in seguito alle ustioni riportate in un incendio nella sua abitazione in via Giulia. La Bachmann viveva stabilmente a Roma dal 1965, ma nella città eterna aveva già vissuto in precedenza a partire dal 1953 intervallando i soggiorni romani con residenze anche in altre città, quali Berlino, Monaco e Zurigo. Il programma inizia il 3 ottobre con la pubblicazione di una serie in podcast di Emons a cura della filosofa Ilaria Gaspari, autrice del libro “A Berlino. Con Ingeborg Bachmann nella città divisa”. “Bachmann” è una serie in 7 podcast di circa 30 minuti l’uno che si propone di ricostruire la traiettoria della biografia e dell’opera di Ingeborg Bachmann cercandone le tracce nella mappa della città di Roma, che per lei fu una sorta di patria elettiva. La serie si avvale di una ricca serie di testimonianze audio di personaggi che a vario titolo hanno incrociato la loro strada con quella della poetessa austriaca, di citazioni dalle sue liriche e prose, e di ricerche condotte in archivi fotografici e audiovisivi. Tra queste la sua amica e scrittrice Ginevra Bompiani, le scrittrici Rosella Postorino, Elena Stancanelli, Marta Barone e Anna Toscano, la regista Margarethe Von Trotta, che alla Bachmann ha dedicato il suo ultimo film, la ex direttrice del museo Casa di Goethe, Ursula Bongaerts e il traduttore Moshe Kahn.

Il 14 ottobre alle 19.30, Ilaria Gaspari presenterà il podcast al Festival Inquiete che si terrà a Roma nel quartiere del Pigneto dal 13 al 22 ottobre. www.inquietefestival.it Proprio nei giorni della ricorrenza del cinquantenario della morte, il 17, 18 e 19 ottobre alla poetessa è dedicato un convegno internazionale dal titolo “Ingeborg Bachmann – Costellazioni a Roma”, che si terrà presso il Goethe-Institut, il Forum Austriaco di Cultura Roma e l’Istituto Italiano di Studi Germanici. Al convegno, sotto la direzione scientifica di Dieter Burdorf (Leipzig) ed Elena Polledri (Udine), partecipano studiosi da tutto il mondo che si confronteranno sulle relazioni sentimentali e le reti letterarie intessute dalla poetessa a Roma.

Il convegno, in lingua tedesca, si apre al Goethe-Institut nel giorno del cinquantenario della morte, il 17 ottobre, con una conversazione dei curatori con il critico letterario Helmut Böttiger (Berlino), autore di numerosi libri sulla letteratura di lingua tedesca del secondo dopoguerra e tra i maggiori esperti dell’epoca, che farà rivivere Ingeborg Bachmann nel contesto letterario del tempo tra Austria, Germania e Italia. Durante i giorni del convegno ci sarà la possibilità di partecipare previa prenotazione a due visite letterarie guidate il 17 ottobre (ore 15.00 -17.00) e il 20 ottobre (ore 10.00 – 12.00), a cura di Rita Svandrlik (Firenze) e Giuliano Lozzi (Roma) sulle tracce dei luoghi bachmanniani. Qui i link al programma del convegno Convegno internazionale: Ingeborg Bachmann – Costellazioni a Roma – Goethe-Institut Italia La Biblioteca Europea ospiterà poi, a partire dal 27 ottobre e fino al 7 dicembre, la mostra “Schreiben gegen den Krieg. Ingeborg Bachmann (1926-1973)”, mostra commissionata dal ministero degli Esteri Austriaco per i 30 anni della morte della Bachmann e ora riproposta in una versione aggiornata. L’esposizione è curata da Hans Höller ed Erika Thümmel. La mostra si concentra sulla “scrittura contro la guerra” di Ingeborg Bachmann, una questione che fu centrale nella sua vita e nella sua opera, eppure considerata con poca attenzione da parte della critica. Le immagini e i testi della mostra seguono una disposizione biografico-cronologica, in cui l’aspetto della “scrittura” è messo in primo piano. Le immagini e i testi selezionati sono accompagnati da un commento, in modo che l’esposizione sia allo stesso tempo un’introduzione alla vita e all’opera di Ingeborg Bachmann. In mostra sono presenti testi – come il diario di guerra del 1945 – e fotografie provenienti dal patrimonio privato.

Diversi gli appuntamenti con la presentazione di nuove edizioni delle opere di Ingeborg Bachmann o di letture a lei dedicate. Venerdì 27 ottobre 2023 presso la Biblioteca Europea ci sarà la presentazione del libro di poesie di Ingeborg Bachmann “Invocazione all’Orsa maggiore” (Anrufung des Großen Bären, Piper Verlag 1956), in uscita presso Adelphi con la cura di Luigi Reitani, prematuramente scomparso nel 2021. Saranno presenti Ilaria Gaspari e Marino Freschi, germanista. In collaborazione con Adelphi edizioni. L’8 novembre, presso il Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali di Sapienza Università di Roma, davanti al grande murale dedicato alla Bachmann posto all’ingresso della sede, le scrittrici Antonella Anedda Angioy, Lisa Ginzburg e Laura Pugno leggeranno alcune poesie di Ingeborg Bachmann. L’evento, aperto a tutta la comunità accademica e alla cittadinanza, proseguirà all’interno del Dipartimento con un dibattito. Sarà presente anche l’artista che ha realizzato il murale, Maria Ginzburg. Anche alla Fiera Più libri più liberi che si terrà a Roma dal 6 al 10 dicembre ci saranno alcuni appuntamenti dedicati alla scrittrice, uno spazio sarà dedicato alla presentazione del podcast Bachmann così come la presentazione del libro Ecco un’artista. Maria Callas, Ingeborg Bachmann e l’Italia di Alessandro Petroni edito da Castelvecchi. Per maggiori informazioni www.goethe.de/roma/bachmann

Pallini (Federvini): attenzione a fase finale negoziato su Ig

Pallini (Federvini): attenzione a fase finale negoziato su IgRoma, 2 ott. (askanews) – “Auspichiamo che il voto positivo espresso dalla plenaria del Parlamento europeo lo scorso aprile, che andava nella direzione di garantire una protezione rafforzata alle Indicazioni Geografiche, tutelando ad esempio i prodotti italiani di eccellenza quali il Prosecco e l’Aceto Balsamico di Modena da imitazioni come il Prošek e l’aceto sloveno o cipriota, trovi conferma anche al termine dei triloghi con il Consiglio e la Commissione europea”. Lo ha detto la presidente di Federvini, Micaela Pallini, riferendosi alla riunione odierna a Bruxelles tra i rappresentanti degli Stati membri per definire la posizione del Consiglio in vista del trilogo del 10 ottobre prossimo.

“Chiediamo alle Istituzioni nazionali ed europee di attivare il massimo grado di attenzione in materia – è la richiesta di Federvini – affinché l’indirizzo espresso sinora sia ribadito e possa condurre alla definizione di una riforma di sistema condivisa e capace di sostenere la più efficace valorizzazione e tutela dei prodotti delle nostre filiere”. Pallini ha anche espresso apprezzamento per il discorso pronunciato dall’europarlamentare Paolo De Castro proprio pochi giorni fa, in occasione degli Stati Generali del vino a Roma.

“La partita ancora aperta che riguarda la revisione del Regolamento IG ricopre un rilievo essenziale in ottica di tutela dei prodotti e delle eccellenze delle nostre filiere del vino, spiriti e aceti – ha detto – Sposiamo pienamente le parole espresse da De Castro che ha ribadito la necessità di salvaguardare i prodotti di qualità approvando un quadro normativo in grado di assicurare una tutela estesa alle nostre eccellenze”.

Viaggi studio all’estero, le mete sul podio: Canada, Usa e Australia

Viaggi studio all’estero, le mete sul podio: Canada, Usa e AustraliaRoma, 2 ott. (askanews) – Con la fine di settembre, il nuovo anno scolastico entra a pieno regime con un background molto particolare per 1300 studenti italiani partiti nel corso dell’estate per un viaggio studio all’estero con WEP, organizzazione leader nel settore degli scambi culturali e linguistici nel mondo da ben 35 anni. Al termine del periodo delle partenze estive per i programmi di studio internazionale, WEP presenta un bilancio positivo per l’anno scolastico 2023/24 e conferma le previsioni per la Top 10 delle mete preferite dagli studenti italiani per lo svolgimento dei soggiorni studio all’estero:

1. Canada 2. USA 3. Australia 4. Irlanda 5. Gran Bretagna 6. Nuova Zelanda 7. Francia 8. Germania 9. Spagna 10. Sudafrica Così come emerso dalle previsioni condivise da WEP a inizio 2023, il Canada si attesta sul podio e supera gli USA come prima meta preferita. Mentre l’Australia sale di una posizione ed entra ufficialmente nella top 3. Anche la Nuova Zelanda ottiene buoni risultati, posizionandosi in sesta posizione dalla penultima in cui la posizionavano le previsioni di inizio anno. È rilevante notare che la top 3 è composta esclusivamente da destinazioni extraeuropee, a conferma di come la generazione di giovani che ha sentito maggiormente il peso delle restrizioni dovute alla pandemia scelga mete più sfidanti con una grande voglia di esplorare il mondo.

Per quanto riguarda le mete europee, rispetto alle previsioni di inizio anno la Germania scende dalla sesta all’ottava posizione, mentre l’Irlanda si conferma in quarta posizione superando così il Regno Unito a testimonianza dell’impatto della Brexit sulle preferenze accordate per viaggi studio in questo stato. Gli studenti italiani non solo hanno preferito mete sfidanti, ma anche soggiorni di lunga durata: il semestre è stata la soluzione preferita da oltre la metà dei partenti (il 55%), seguito dall’anno all’estero (il 35%) e dal trimestre (il 10%). Proprio i soggiorni dai 6 ai 12 mesi permettono ai ragazzi di vivere un’esperienza più immersiva e di aumentare i propri livelli di autonomia e adattabilità.

A conclusione della stagione per le partenze per l’anno scolastico 2023/24, WEP rivela anche la Top5 delle regioni di provenienza degli studenti italiani partiti per viaggi studio all’estero: 1. Lombardia 2. Lazio 3. Piemonte 4. Veneto 5. Emilia Romagna

Per raccontare le esperienze uniche vissute dagli studenti che hanno frequentato un programma studio WEP all’estero, è disponibile sulle principali piattaforme online (es. Spotify, Apple Podcast, Google Podcast, Amazon Music) exCHANGE “Storie di ragazzi all’estero” il podcast di WEP di 7 episodi che racconta le storie individuali dei ragazzi che hanno vissuto un’esperienza di studio all’estero tra aneddoti di vita quotidiana, progetti e scoperte. Sarà possibile conoscere i protagonisti del podcast e scoprire il mondo dei programmi scolastici all’estero il 6 e 7 ottobre a Milano in occasione degli “High School Days”: il primo evento in Italia con exhibition area in cui studenti e genitori potranno orientarsi nella scelta tra i diversi sistemi scolastici e le numerose destinazioni disponibili, ascoltando le testimonianze degli studenti che hanno già vissuto l’esperienza di un soggiorno studio internazionale. “I soggiorni studio all’estero durante le superiori rappresentano un’occasione unica per i giovani che vogliono apprendere una lingua straniera e confrontarsi con una sfida che contribuisca alla loro crescita personale e, a lungo termine, anche professionale. WEP Italia si occupa in media ogni anno della partenza di circa 4.500 studenti, di cui oltre 1800 scelgono di frequentare un semestre o un anno di studi all’estero. Con i numeri degli studenti che hanno scelto WEP per essere accompagnati per l’anno scolastico 2023/2024, stiamo tornando ai livelli pre pandemia, con una conferma di interesse per le mete d’oltreoceano e un momentaneo accantonamento di una meta classica come il Regno Unito, penalizzato dalla burocrazia per l’accesso post Brexit. Non esiste, in ogni caso, una meta migliore di un’altra, poiché in questo tipo di esperienza è centrale l’aspetto culturale, l’arricchimento personale dei ragazzi deriva principalmente dalla loro predisposizione al confronto e dalla voglia di scoperta. Per tutti gli studenti che intraprendono questa sfida, riteniamo abbia molta importanza il percorso di formazione pre-partenza, ambito nel quale WEP si distingue. Prevediamo, infatti, sia momenti di formazione online con la piattaforma di e-learning WEP Campus, sia attività in presenza come WEP Challenge con attività di formazione e prove inerenti al concetto “out of comfort zone”, lezioni frontali e urban games,” afferma Diana Frattini, Head of Marketing di WEP Italia.

Piantedosi: nei Cpr (non a Ventimiglia) solo i migranti pericolosi. Impugneremo la sentenza di Catania

Piantedosi: nei Cpr (non a Ventimiglia) solo i migranti pericolosi. Impugneremo la sentenza di CataniaRoma, 2 ott. (askanews) – Per fronteggiare la questione dei migranti “abbiamo bisogno di tutti i tipi di struttura: nei Cpr vengono trattenuti i migranti che hanno commesso reati o si sono rivelati particolarmente pericolosi. C’è bisogno anche di queste strutture, come hanno dimostrato alcuni casi di cronaca l’estate scorsa. L’esigenza di avere i Cpr è completamente diverso dalle esigenze dell’accoglienza e ci vogliono entrambe le cose, non sono strutture alternative tra loro”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in conferenza stampa a Imperia dopo la riunione con le autorità locali e il sopralluogo a Ventimiglia.

“Per quanto riguarda la struttura di accoglienza questa sarà sicuramente a Ventimiglia, il Cpr, proprio per la delicatezza del ruolo e i parametri che la legge impone, avrà collocazione all’interno della regione, ma non abbiamo segnalazioni di luoghi disponibili nella città di Ventimiglia. A breve individueremo le aree, poi passeremo alla realizzazione, i tempi di individuazione sono ormai prossimi”. “Nessun arretramento, intendiamo muoverci impugnando, in democrazia è previsto che un giudice possa annullare un provvedimento della pubblica amministrazione, ma è la democrazia che consente che la pubblica amministrazione, al pari di ogni altro soggetto, possa impugnare la decisione. Io sono convinto che nella decisione del giudice ci siamo i margini per l’impugnazione, quindi impugneremo e siamo convinti di avere ragioni da sostenere nel grado di giudizio successivo. E naturalmente questo non frena le nostre iniziative”, ha, inoltre detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in relazione sentenza del Tribunale di Catania che non ha convalidato il trattenimento disposto dal questore di Ragusa a carico di 4 migranti provenienti dalla Tunisia. l ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è stato contestato da alcune decine di cittadini e attivisti no border davanti al Comune di Ventimiglia, dove si era recato in mattinata per un incontro a porte chiuse con il sindaco leghista della città di frontiera Flavio Di Muro.

All’uscita dal palazzo del Comune, il ministro è stato accolto dai manifestanti con fischi, urla ed il coro “assassini”, prima di raggiungere Imperia dove ha partecipato al comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal prefetto Valerio Massimo Romeo. I manifestanti, controllati da uno schieramento di carabinieri e finanzieri, hanno esposto alcuni striscioni con scritto “No Cpr né qui né altrove”, “Tutte senza frontiere” e “Meloni e Macron murderers” ed intonato cori contro i Cpr e per la libertà di movimento dei migranti.

“Quando torni a Roma – ha urlato uno degli attivisti al megafono rivolgendosi a Piantedosi – dì alla tua capa Giorgia Meloni e al tuo amico Matteo Salvini che Ventimiglia non vuole il Cpr, non vuole frontiere, non vuole galere e non vuole fili spinati”. La manifestazione si è poi conclusa senza incidenti e momenti di particolare tensione, appena il ministro ha lasciato la città di frontiera.

Fmi: politiche clima solo di spesa alzano debiti-Pil di 45-50 punti

Fmi: politiche clima solo di spesa alzano debiti-Pil di 45-50 puntiRoma, 2 ott. (askanews) – Le politiche di riduzione delle emissioni di CO2 mediante crescenti sussidi e investimenti pubblici sulle energie rinnovabili avranno costi pesantissimi sui bilanci pubblici: il Fondo monetario internazionale prevede che potrebbero far salire i livelli di indebitamento pubblico tra 45 e 50 punti percentuali di Pil, da qui al 2050. Per questo, in un articolo anticipato dell’imminente Fiscal Monitor – l’analisi semestrale sulle politiche di Bilancio – l’istituzione di Washington suggerisce che bisogna far ricorso a “un mix di misure”, che includa le sovracitate sovvenzioni ma anche meccanismi di aumento del prezzo in base alle emissioni (una tassa chiamata Carbon pricing) e altri provvedimenti.

I Paesi che intendono impegnarsi su queste politiche fronteggiano infatti quello che al Fmi chiamano un “trilemma”, un conflitto fra tre diversi aspetti: raggiungere gli obiettivi sul taglio delle emissioni, assicurare la sostenibilità dei bilanci pubblici e disporre della “fattibilità” a livello politico delle relative misure. “In altri termini, perseguire due di questi obiettivi avviene al prezzo di sacrificare parte del terzo”, affermano gli autori dello studio (Era Dabla-Norris, Ruud de Mooij, Raphael Lam, Christine Richmond). Secondo i tecnici del Fmi “sebbene nessuna singola misura possa da sola far raggiungere gli obiettivi climatici, il sistema di Carbon pricing è necessario, anche se non sempre sufficiente, a far ridurre le emissioni. Dovrebbe essere parte integrante di qualunque pacchetto di politiche”.

“Il prezzo del carbonio andrebbe complementato da altri strumenti di mitigazione per intervenire sulle incapacità del mercato e per promuovere l’innovazione e lo sviluppo di tecnologie a basse missioni”, prosegue l’articolo. Servirebbe poi un prezzo minimo carbonio su scala globale. Mentre i ricavi di bilancio di questa tassa “andrebbero condivisi in parte tra paesi per facilitare la transizione verde”. Peraltro “una transizione giusta e equa – affermano ancora al Fmi – includerebbe solidi trasferimenti fiscali a famiglie, lavoratori e comunità vulnerabili”.

Questi aspetti di “giustizia sociale” sono un elemento spesso citato nelle politiche di transizione verde e ecologica. Con scetticismi su chi alla fine sarebbe chiamato a sopportarne maggiormente i costi, e il crescente sospetto che si tratterebbe della classe media delle economie avanzate. Il tutto senza menzionare il fatto che lo stesso concetto di cambiamento climatico resta controverso e oggetto di contestazioni, anche se questo aspetto è poco presente sui media ha però una sua rilevanza tra gli esperti, come messo in rilievo dal recente appello che ha visto oltre 1600 scienziati firmatari, tra cui alcuni premi Nobel. Eloquentemente intitolato “Non c’è una emergenza climatica”, solleva critiche sulla narrativa dominante, denuncia le “esagerazioni”, i passati errori previsionali sulle temperature del Ipcc (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico) e il fatto che le cause alla base delle variazioni climatiche sarebbero più naturali che antropiche.

Ad ogni modo secondo, i calcoli del Fmi “con il giusto mix di misure di spesa e di aumento dei ricavi” (cioè tasse) il debito pubblico nelle economie avanzate limiterebbe la crescita tra 10 e 15 punti di Pil per il 2050, posto che l’istituzione stessa riconosce che queste stime “sono soggette a elevata incertezza”. Mentre rinviare i sistemi di Carbon pricing farebbe salire i costi tra 0,8 e 2 di Pil per ogni anno di ritardo. Altro tema sensibile riguardo ai costi è il fardello che graverebbe sul settore privato. Lo studio cita le stime dell’Agenzia internazionale per l’energia secondo cui i progetti per mitigare i cambiamenti climatici necessitano di aumentare gli investimenti a 2.000 miliardi di dollari l’anno entro il 2030. E il settore privato deve coprire la maggioranza di questi investimenti, tra l’80 e il 90 per cento a seconda del fatto di includervi o meno la Cina. “Il settore privato dovrà colmare il grosso delle necessità di finanziamento sul clima”, afferma l’istituzione di Washington. E al tempo stesso serviranno forme di sussidio per i paesi emergenti e in via di sviluppo, oltre a quelle già esistenti, per supportare la transizione verde e anche per i trasferimenti e la condivisione di tecnologie a basse emissioni di carbonio.

Turismo, torna la Giornata Nazionale del Trekking Urbano

Turismo, torna la Giornata Nazionale del Trekking UrbanoRoma, 2 ott. (askanews) – Percorsi tattili in braille all’interno di parchi riqualificati, itinerari enogastronomici e sotto le stelle, guide “virtuali” per conoscere spazi solitamente inaccessibili e al di fuori dei circuiti del turismo di massa. Compie 20 anni la Giornata Nazionale del Trekking Urbano, manifestazione ideata dal Comune di Siena, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Guide Turistiche, che quest’anno si svolge nel segno della sostenibilità. Decine gli appuntamenti in programma il prossimo 31 ottobre, in grado di connettere simbolicamente 101 comuni della penisola in un ideale itinerario green lungo centinaia di km: da nord a sud, da est a ovest, attraverso grandi città e piccoli borghi ricchi di storia, fascino e cultura. L’iniziativa sarà presentata a Roma, nella sede ANCI (via dei Prefetti, 46) martedì 3 ottobre alle ore 11,30 alla presenza di partner e rappresentanti dei comuni coinvolti in tutto il Paese, a partire dall’assessore al Turismo del Comune di Siena Vanna Giunti.

“Trekking a colori: pratiche di sostenibilità attraverso i secoli” è il titolo della nuova edizione, che vedrà ogni città proporre percorsi insoliti per far conoscere storie antiche e moderne, attività ed esercizi di sostenibilità declinata in tutte le sue accezioni: ambientale, economica e sociale. Gli itinerari, della lunghezza media inferiore ai 10 km e facilmente accessibili da tutti, toccheranno monumenti storici, punti panoramici, botteghe artigiane, osterie di cucina tipica, luoghi dove è possibile entrare in contatto con gli aspetti più veri della vita locale. Per la prima volta quest’anno la manifestazione supera quota 100 e tocca quasi tutte le regioni, coinvolgendo i comuni di Abbiategrasso, Acqui Terme, Amelia, Ancona, Aosta, Arcidosso, Arezzo, Asciano, Ascoli Piceno, Asolo, Biella, Bologna, Cagli, Cagliari, Cammarata, Capaccio Paestum, Cassino, Castelfranco Veneto, Castellina in Chianti, Castelnuovo di Garfagnana, Cecina, Celano, Certaldo, Chieri, Chieti, Cividale del Friuli, Clusone, Colli al Metauro, Comacchio, Conegliano, Correggio, Crescentino, Darfo Boario Terme, Druento, Empoli, Ercolano, Este, Feltre, Fermo, Firenze, Follina, Follonica, Frosinone, Grosseto, Ivrea, L’Aquila, Lanuvio, Leonforte, Lucca, Macerata, Manerba del Garda, Mantova, Mariano Comense, Massa Marittima, Massafra, Monselice, Montagnana, Murlo, Narni, Oderzo, Orsara di Puglia, Padova, Palermo, Palmanova, Passirano, Pavia, Pergola, Pisa, Pitigliano, Poggibonsi, Pomarance, Pordenone, Prato, Ragusa, Rapallo, Rieti, Roncade, Rovato, Rovigo, Salerno, San Gimignano, San Giovanni in Fiore, San Severino Marche, Seravezza, Serra Riccò, Sestri Levante, Siena, Sondrio, Sovizzo, Spoleto, Tempio Pausania, Termoli, Terracina, Trento, Urbino, Valdobbiadene, Venaria Reale, Vicenza, Vinci, Vittorio Veneto, Volterra.

Mattarella: servizio sanitario patrimonio prezioso da difendere

Mattarella: servizio sanitario patrimonio prezioso da difendereRoma, 2 ott. (askanews) – “Il Servizio Sanitario del nostro Paese è un patrimonio prezioso da difendere e adeguare”. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo ha ribadito a Torino dove si è svolta la seconda edizione del Festival delle Regioni e delle Province autonome.

Il capo dello Stato ha posto l’accento anche su altri temi che investono direttamente le regioni nel loro ruolo di “colonna vertebrale” del paese, come la difesa del territorio alla luce del cambiamento climatico, e il digitale, “altro elemento decisivo per il futuro del nostro Paese, in tutti i suoi luoghi, particolarmente per quanto riguarda le aree interne, quelle montane, e le isole minori”. Mattarella ha poi parlato dell’autonomia, su cui si sta lavorando in Parlamento per una riforma: “vorrei ricordare quanto tutti sappiamo: la nostra Costituzione si ispira al principio e al valore dell’autonomia. Già dall’articolo 5 torna a ricordare che la Repubblica è una e indivisibile, sottolinea come la Repubblica riconosca e promuova le autonomie. E lo ribadisce all’articolo 114, elencando gli elementi portanti della Repubblica: i Comuni, le Province, le Città metropolitane, le Regioni, lo Stato. In una crescita non gerarchica, ma territoriale, sottolineando, quindi, l’esigenza di collaborazione che vi è. A questo vorrei richiamare – facendo mie e apprezzando le parole del Presidente Fedriga, che ha ricordato come quel che vi anima sia il senso di servizio alle istituzioni – il fare squadra, cioè collaborare secondo quello spirito che è poi un canone costituzionale della leale collaborazione”.

A Palazzo Reale sono intervenuti Stefano Lo Russo, Sindaco di Torino, Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte, Massimiliano Fedriga, Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Raffaelle Fitto, Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e PNRR, Roberta Metsola, Presidente del Parlamento europeo ha inviato un messaggio. Erano presenti Lorenzo Fontana, Presidente della Camera dei deputati e rappresentanti del governo.