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Tag: Sanremo 2023

Suckling: in questi 40 anni il vino italiano ha fatto una rivoluzione

Suckling: in questi 40 anni il vino italiano ha fatto una rivoluzioneMilano, 29 set. (askanews) – “Quest’anno sono 42 anni che mi occupo di vino come giornalista, e 40 che seguo il vino italiano. Quarant’anni fa mio padre nella casa di Beverly Hills a Los Angeles aveva una bella cantina piena di vini francesi. E’ morto tre anni fa a 92 anni ma se fosse ancora vivo, oggi la sua cantina sarebbe certamente piena di vini italiani. Lo dico per spiegare che adesso l’Italia occupa una posizione incredibile nel mondo del vino, con vigneti spettacolari in posizioni ottime, con tanti territori dove si fanno vini con il cuore, unici al mondo, come ad esempio l’Etna o altre zone della Sicilia, che finalmente hanno ottenuto la visibilità che meritano. Oggi tutti parlano dell’Italia del vino e questo è il grande cambiamento che è avvenuto rispetto a quattro decadi fa”. Così James Suckling, uno dei più celebri e autorevoli critici enologici, parlando con askanews sintetizza l’evoluzione del vino italiano che pochi critici internazionali conoscono bene come lui.

Alla consegna a Milano del premio che l’Istituto Grandi Marchi gli ha attribuito per essersi contraddistinto nella divulgazione del vino italiano di qualità a livello mondiale, il 64enne critico statunitense ha ricordato di essere venuto in Italia per la prima volta nel 1983: “Lavoravo per ‘Wine Spectator’, che a quel tempo non aveva i soldi per potermi pagare la trasferta all’estero, così ero andato da mia madre e le avevo chiesto di prestarmi mille dollari, soldi che poi le ho restituito a rate di 100 dollari al mese”. “Mi ricordo che ero andato in Friuli da Livio Felluga, poi nelle Langhe da Conterno e da Ceretto, e dopo ancora in Toscana, nel Lazio e in Campania dove non mi dimentico di aver bevuto delle bottiglie pazzesche di Aglianico del 1958, del 1961 e del 1967” ha proseguito, sottolineando che a quel tempo “nelle Cantine italiane capitava spesso che ci fosse un odore strano, forse non tanto sano, con vini che avevano un gusto di Parmigiano, di legno vecchio, che puzzavano di acidità volatile”. “In quegli anni, i vini italiani, tranne alcune eccezioni, non erano nemmeno paragonabili ai grandi vini francesi: quarant’anni dopo è cambiato tutto, è incredibile” ha raccontato ad askanews, spiegando che “nei primi vent’anni il cambiamento più importante a cui ho assistito ha riguardato il cambio di passo nel lavoro in Cantina, dove è stata portata più ‘pulizia’ e maggiore trasparenza, mentre nel ventennio successivo c’è stato un grande impegno sul versante della viticultura, dell’attenzione alle vigne. Adesso i vignaioli italiani sono molto più precisi – ha continuato – lavorano molto bene in vigneto e quello che ora è evidente, è che hanno capito che se non ottengono grandi uve, non possono fare grandi vini”.

“I grandi produttori italiani sono ora allo stesso livello dei più grandi produttori mondiali” ha aggiunto Suckling, per quasi trent’anni senior editor e responsabile della redazione europea di “Wine Spectator”, sottolineando che “oggi i migliori vini sono quelli figli di vigneti unici al mondo che quando li assaggi senti esattamente il territorio che li ha prodotti: l’Italia ne ha tanti perché ha tanti posti incredibili, alcuni dei quali non sono ancora conosciuti. La sfida dei prossimi dieci anni – ha proseguito – sarà quella di lavorare la vigna in modo da ottenere uve perfette e di non perdere nemmeno un po’ della loro qualità durante la vinificazione”. “A quarant’anni dal mio primo viaggio, io rimango un’entusiasta dell’Italia e non ho perso né l’energia né la voglia di andare ad assaggiare i vini dai produttori e ancor di più di andare a visitare i vigneti” ha concluso il giornalista che si dice fiducioso sul futuro del vino. “Ho fatto qualche ricerca sulle nuove generazioni, sui ventenni di oggi, e quello che emerge è che sono assolutamente interessati al vino, così come lo sono anche alle birre artigianali, alle bevande spiritose e al cibo: sono interessati alla qualità” ha spiegato, aggiungendo che “questo è evidente, per esempio, in Asia (Suckling è residente ad Hong Kong, ndr), dove i giovani e sempre più donne, in Corea, Cina, Thailandia e Singapore sono interessatissimi al vino. Non vedo nubi all’orizzonte”.

Salvini: mi minacciano su Instagram, no paura ma querele sì

Salvini: mi minacciano su Instagram, no paura ma querele sìRoma, 29 set. (askanews) – Matteo Salvini scrive sui propri profili social per denunciare minacce e insulti ricevuti su Instagram. Il leader della Lega pubblica la foto di alcuni degli attacchi e aggiunge: “Insulti e minacce di morte su Instagram. Paura? No. Querela? Sì”.

Nella foto pubblicata si legge un messaggio in cui c’è scritto: “Devi morire mafioso del c… Tanto so casa tua. Prima o poi salterai in aria…”. Commenta il leader della Lega: “Un vero democratico!”.

”Hai mai visto un unicorno?”, un cortometraggio per parlare di SMA

”Hai mai visto un unicorno?”, un cortometraggio per parlare di SMARoma, 29 set. (askanews) – Aurora ha 6 anni e parla, ride, mangia da sola. Antonio ne ha uno e si alza in piedi, sfoglia i primi libri. Sono gesti quotidiani e apparentemente semplici, ma straordinari se si pensa che hanno la SMA1, la forma più grave di atrofia muscolare spinale, una patologia genetica rara che indebolisce progressivamente i muscoli rendendo difficili gesti quotidiani come sedersi e stare in piedi, nei casi più gravi deglutire e respirare. Due storie impensabili fino a qualche anno fa e oggi incredibilmente possibili grazie ai progressi della scienza e delle terapie. Sono loro i piccoli protagonisti del cortometraggio “Hai mai visto un unicorno?”, prodotto da Famiglie SMA, Osservatorio Malattie Rare (OMaR) e GoGo Frames al centro di una proiezione speciale organizzata a Palazzo Merulana. Il documentario è stata l’occasione per guardare al futuro della patologia durante un confronto tra clinici e rappresentati istituzionali durante l’evento realizzato da Famiglie SMA e OMaR – Osservatorio Malattie Rare con il contributo non condizionante di Novartis e il patrocinio dei Centri Clinici NeMO. Un appuntamento organizzato non a caso nel mese di sensibilizzazione dello Screening Neonatale Esteso (SNE). La diagnosi tempestiva è infatti al momento l’arma più importante per contrastare l’atrofia muscolare spinale e si realizza grazie allo screening neonatale: un test genetico che individua nel bambino appena nato la presenza della SMA, permettendo di intervenire prima che si manifestino i sintomi e si verifichino i danni gravi e irreversibili tipici della patologia. Era il 2019 quando è iniziato il primo progetto pilota di Screening e il 2021 quando il Gruppo di lavoro presso il Ministero della Salute ha dato il suo parere positivo per estenderlo in tutta Italia. Ad oggi manca però ancora il decreto per rendere questo diritto effettivo per tutti i nuovi nati del nostro Paese ed è al momento garantito solo in sette Regioni. “Un colpevole ritardo normativo che crea gravissime disuguaglianze”: afferma Francesco Saverio Mennini, Professore di Economia Politica ed Economia Sanitaria presso l’Università di Roma Tor Vergata. Il docente sottolinea l’importanza del valore della vita e la responsabilità del sistema sanitario italiano nel garantire uguali diritti. “Lo screening neonatale unito a terapie altamente avanzate è un binomio che garantisce qualità di vita, speranza, futuro e nuova vita alle famiglie”. “Gli enormi progressi delle terapie per la SMA hanno consentito negli ultimi sei anni di assistere a una vera e propria rivoluzione copernicana che ha cambiato radicalmente la prospettiva dei pazienti e delle loro famiglie: sottolinea Marika Pane, Professoressa Associata di Neuropsichiatria infantile all’Università Cattolica e Direttrice del Centro Clinico Nemo Pediatrico della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS. “Oggi si sta delineando una vera e propria “SMA 3.0″, quella dell’epoca dello screening neonatale universale, in cui avremmo una diagnosi non più basata sulla gravità clinica, ma sulla presenza di un difetto genetico (l’assenza del gene SMN1). Indipendentemente dall’approccio terapeutico, i dati oggi disponibili indicano infatti in maniera incontrovertibile che quanto più precocemente si interviene con i trattamenti, tanto maggiore è la loro efficacia. Se le terapie sono somministrate prima della comparsa dei sintomi, come avviene con una diagnosi precoce grazie allo screening neonatale, i bambini riescono a compiere le stesse tappe di sviluppo motorio dei loro coetanei sani”. “Il cortometraggio e il confronto a seguire sono occasioni per noi importantissime”: afferma la Presidente di Famiglie SMA Anita Pallara. “Perché abbiamo l’opportunità di raccontare la vita e normalizzare la quotidianità delle nostre famiglie facendo emergere l’impatto delle terapie. La SMA sta cambiando rapidamente grazie ai progressi della scienza ma le risposte istituzionali non riescono a tenere il passo. La mancata estensione dello screening neonatale in tutta Italia è una sconfitta per tutti e crea una grave disparità”. “Negli ultimi anni Osservatorio Malattie Rare ha cercato di cambiare il modo in cui si raccontano le malattie rare e la disabilità, mettendo al centro le persone, le loro storie e quotidianità”: evidenzia Francesca Gasbarri, Digital and Social Media di OMaR. “Oggi, al centro del nostro racconto ci sono due bambini, Antonio e Aurora. Guardiamo da vicino la loro quotidianità e celebriamo i loro nuovi orizzonti di vita resi possibili dai progressi della scienza”.

Vajont, Salvini: con i geologi forte intesa sulla messa in sicurezza del Paese

Vajont, Salvini: con i geologi forte intesa sulla messa in sicurezza del PaeseRoma, 29 set. (askanews) – “Con il Consiglio Nazionale dei Geologi abbiamo sin da subito avviato un importante lavoro di cooperazione sulla sostenibilità tecnica, ambientale, economica e sociale delle grandi opere, ciò, innanzitutto, lavorando in sinergia nuovo Codice dei contratti pubblici al fine di porre la compatibilità geologica, geomorfologica e idrogeologica tra gli obiettivi della progettazione di tali opere”. Lo ha dichiarato il Ministro alle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, intervenuto al convegno nazionale “Vajont 60 anni dopo il disastro” promosso dal Consiglio Nazionale Geologi.

Mattarella: vera comunità è fatta di persone diverse l’una dall’altra

Mattarella: vera comunità è fatta di persone diverse l’una dall’altraRoma, 29 set. (askanews) – “La vita sociale dell’Italia aspira ad essere, e deve essere sempre di più, quella coesa della comunità, una vera comunità composta da persone ciascuna diversa da ogni altra, tutte con eguale dignità, con talenti differenti, con differenti creatività. A Castelporziano si cerca di fornire un contributo di questa preziosa e necessaria direzione con una testimonianza di amicizia”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di conclusione delle iniziative sociali 2023 che si sono tenute questa estate, a favore di anziani e disabili, nella tenuta presidenziale di Castel Porziano.

“L’amicizia sociale – ha proseguito Mattarella – costituisce il clima, l’ambiente in cui può svilupparsi la solidarietà, ed è un moltiplicatore di solidarietà. Questo è il clima che si registra e che si respira qui oggi in questo nostro incontro”.

Tajani: Germania si prenda migranti salvati da Ong tedesche

Tajani: Germania si prenda migranti salvati da Ong tedeschePaestum, 29 set. (askanews) – “Con la Germania ci sono interessi comuni”, “poi ci sono governi, come quello attuale, che possono avere una visione diversa dalla nostra per esempio sui migranti. Il Parlamento tedesco ha finanziato delle Ong perché salvino immigrati in mare ma poi dove li portano? In Italia. Non sarebbe più logico che chi finanzia, poi le porti nel proprio Paese? Ieri c’erano sette navi tedesche vicino Lampedusa: siamo tutti per salvare migranti in mare, ma se le Ong tedesche salvano migranti allora è giusto che li portino in Germania”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, durante uno dei dibattiti della tre giorni di festa nazionale in corso a Paestum.

Migranti, Meloni: Ue disponibile su pattugliamenti congiunti

Migranti, Meloni: Ue disponibile su pattugliamenti congiuntiLa Valletta (Malta), 29 set. (askanews) – “Da parte dell’Europa c’è una disponibilità a lavorare su pattugliamenti congiunti, ma bisogna ragionare con le autorità del Nord Africa perché per farlo in modo efficace va fatto in modo diverso da come fatto finora. E’ una delle cose di cui dobbiamo parlare soprattutto con le persone interessate”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a margine del Med9 di Malta.

Meloni ha ricordato “la terza parte della missione Sophia, che non fu mai attuata perché la prima parte era un pull factor e quindi fu annullata di fatto la missione”, ma anche “Irini, che fu immaginata prevalentemente per il traffico di armi e che ha tra i propri obiettivi anche la lotta ai trafficanti. Anche quello può essere uno strumento di cui parlare”. Ogni eventuale missione di pattugliamento navale comunque, ha ribadito, va fatta “in accordo con le autorità del Nord Africa”.

Meloni: sul Patto migranti Ue la Germania fa tornare indietro

Meloni: sul Patto migranti Ue la Germania fa tornare indietroLa Valletta (Malta), 29 set. (askanews) – “Io capisco la posizione del governo tedesco, ma se loro vogliono tornare indietro sulle regole delle Ong, allora noi proponiamo un altro emendamento in forza del quale il Paese responsabile dell’accoglienza dei migranti che vengono trasportati sulla nave di una Ong è quello della bandiera della nave”. Così la premier Giorgia Meloni, a proposito dello stallo sul Patto europeo sui migranti.

“Ho avuto – ha spiegato Meloni parlando a margine del Med9 di Malta – degli scambi con il cancelliere Scholz nella giornata di ieri su questa materia aperta del patto di migrazione e asilo. Per noi la redistribuzione non è mai stata la priorità, per me il problema non si risolverà mai completamente se ogni Paese pensa di scaricarlo su un altro. L’unico modo per risolvere il problema di tutti è il lavoro che noi stiamo facendo sulla dimensione esterna. Dopodiché noi siamo stati molto cooperativi sul tema del patto di migrazione e asilo, lo abbiamo votato anche perché migliorava per noi le condizioni rispetto alle regole precedenti, poi ieri la Germania è arrivata con alcuni emendamenti, uno in particolare che per noi rappresenta un passo indietro sul tema delle organizzazioni non governative, e ieri avevamo diverse navi Ong anche tedesche nelle nostre acque, e abbiamo chiesto di avere tempo, perché non si poteva decidere ieri così”. “Vediamo – ha concluso – quale sarà la soluzione di questo problema, rimaniamo cooperativi ma bisogna che ciascuno si assuma la responsabilità delle scelte politiche che porta avanti. Noi abbiamo la nostra linea, altri ne hanno un’altra, il problema è non scaricare la linea di uno sugli interessi dell’altro”.

Migranti, Meloni: la prossima settimana primi fondi Ue alla Tunisia

Migranti, Meloni: la prossima settimana primi fondi Ue alla TunisiaLa Valletta (Malta), 29 set. (askanews) – “La settimana prossima parte la prima tranche” dei fondi Ue per la Tunisia e questo “mi sembra un segnale concreto”. Lo ha annunciato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a Malta.

“Evidentemente” dunque Tunisi ha ottemperato ad alcune richiesta, “queste sono le informazioni che io ho”, ha aggiunto. Per quanto riguarda lo sblocco del prestito del Fondo monetario internazionale, ha ammesso Meloni, “è una questione che vedo più difficile, non è una cosa che penso si possa risolvere immediatamente. Quello che si deve ragionare di fare è capire se le risorse che l’Ue aveva immaginato per sostenere il bilancio tunisino, mi pare 800 milioni, possano essere scollegate dall’accordo con il Fmi, quindi immaginare che l’Europa possa fare una propria iniziativa. E’ un dibattito che stiamo iniziando adesso ma che sarebbe in termini temporali più risolutivo di aspettare la cosa più complessa del Fmi”.

Migranti, Mantovano: Ong rischiano di concorrere con trafficanti

Migranti, Mantovano: Ong rischiano di concorrere con trafficantiPalermo, 29 set. (askanews) – “Ogni vita umana stroncata a terra o in mare, lungo le rotte dell’immigrazione irregolare, è una sconfitta per tutti. Noi non intendiamo continuare a perdere su un fronte che chiama in causa la vita, per questo continueremo a combattere lo sfruttamento dei traffici irregolari”. Parla così il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, oggi a Palermo.

“Il riacutizzarsi della polemica sul ruolo delle Ong è spiacevole: toccherà alla magistratura accertare quali complicità ci sono nell’accertare il percorso verso l’Italia. Quello che nelle intenzioni mira a salvare vite umane diventa fattore di concorso dell’attività dei trafficanti e di morte. Non ci voltiamo dall’altra parte rispetto alle sofferenze di chi fugge: da tempo insistiamo sui rimpatri volontari assistiti e sulla lotta senza quartiere ai trafficanti di esseri umani. Ogni vita umana stroncata a terra o in mare è una sconfitta per tutti: continueremo a combattere sfruttamento criminale e violazioni dei diritti umani”.