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Tag: Sanremo 2023

Cinema, nasce il Festival dell’Archeologia di Bacoli

Cinema, nasce il Festival dell’Archeologia di BacoliRoma, 26 set. (askanews) – Per valorizzare il patrimonio storico e naturalistico dei Campi Flegrei, nasce FAB! – Festival dell’Archeologia di Bacoli, rassegna internazionale di cinema e crossmedialità che vedrà la sua prima edizione dal 6 all’8 ottobre, diretta da Nicola Barile e organizzata da Giovanni Parisi e Giovanni Calvino per TILE Storytellers, con il contributo della Regione Campania e della Fondazione Film Commission Regione Campania.

L’evento si svolgerà nel Complesso Borbonico del Fusaro con proiezioni nella Sala dell’Ostrichina, dibattiti ed eventi si alterneranno tra la panoramica terrazza dell’Ostrichina e il Parco gestito dal Centro Ittico Campano. Inoltre, verrà allestita una mostra dedicata a Plinio il Vecchio all’interno della Casina Vanvitelliana. Nucleo centrale di FAB è il concorso con dodici film in selezione, provenienti anche da Francia, Spagna, Iran e Turchia, che verranno valutati da una giuria di esperti del settore e dal pubblico: Mission Méditerranée Le Musèe des abysses di Thomas Marlier, Mathieu Pradinaud; Le acque segrete di Palermo di Stefania Casini; Afghanistan: tracce di una cultura sfregiata di Alberto Castellani; Khaled al Asaad di Federico Fazzuoli ed Elisa Greco; Bloody Skin di Ebad Adibpour; Achille nell’Isola di Sciro di Josè Luis Gomez Merino; Water is life di Anil Gök; Ocean One K di Matthieu Pradinaud; La memoria ritrovata della Necropoli Tardo-Ellenistica di Cuma di Francis Paul; L’incantevole Lucrezia Borgia di Marco Melluso e Diego Schiavo; La flotta delle indie di Antonio Pérez Molero; Baia la città sommersa di Marcello Adamo.

Come premi due statue che rappresentano una Kore moderna avvolta in una pellicola cinematografica, firmate dall’artista Salvatore Scuotto fondatore, insieme ai due fratelli, de La Scarabattola, autori, tra gli altri, del premio Giffoni Film Festival. Curatore della rassegna cinematografica è Dario Di Blasi, organizzatore e consulente per prestigiosi festival nazionali e internazionali, come Rovereto, Firenze, Atene, Spalato. Spazio fuori concorso venerdì alle ore 11.30 per “Acquateam – Avventure in Mare”, special a cartoni animati prodotto da Graffiti e RAI Kids, che vede la partecipazione della biologa marina Mariasole Bianco trasformata per l’occasione in un character cartoon, “Il Garum” realizzato in collaborazione con il Centre Jean Bérard e, “I Leoni di Lissa” di Nicolò Bongiorno.

Tra le peculiarità della rassegna c’è il focus sul mare, risorsa ambientale e culturale per Bacoli e l’attenzione al pubblico dei più giovani, con il coinvolgimento delle scuole al mattino e, il venerdì, dirette streaming per le strutture per l’infanzia del Santobono – Pausilipon, organizzate da Emanuela Capuano. Tra gli ospiti della prima edizione l’attrice Stefania Casini, apprezzata in “Novecento” di Bertolucci; i produttori Marco Melluso e Antonio Perez; Maurizio Gemma, Direttore Film Commission Regione Campania, Josi della Ragione, Sindaco di Bacoli; Sergio Cosentini, Amministratore del CIC; Alessandro Manna del Royal District; Ugo de Luca, presidente Fondazione Sostenitori Ospedale Santobono. Interventi musicali di Andrea Cassese, che presenterà il suo ultimo lavoro “Paesi Semplici”, e del maestro Marco Fiorenzano che eseguirà un intermezzo al piano.

“Il Cinema Archeologico riveste un’importanza fondamentale nell’ambito della divulgazione culturale e della conservazione del patrimonio storico. Attraverso l’arte cinematografica, possiamo non solo portare alla luce le meraviglie nascoste del passato, ma anche ispirare e coinvolgere il pubblico, promuovendo la consapevolezza e la valorizzazione delle testimonianze archeologiche che arricchiscono la nostra comprensione della storia umana”, così gli organizzatori. Tra i partner dell’evento il Mann – Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, il Museo Darwin-Dohrn, la Soprintendenza dell’Area Metropolitana di Napoli, l’EAV, il Parco Borbonico del Fusaro, la Fondazione Santobono Pausilipon, il Royal District dei Siti Reali Borbonici, l’Associazione Aenea, il Parco Sommerso di Baia, la Pro Loco di Bacoli. La Rassegna ha ricevuto il patrocinio di Rai Campania e ha firmato la Media Partnership con Rai Radio 3.

Calcio, mandato d’arresto per Bin Hammam: corruzione in Qatar 2022

Calcio, mandato d’arresto per Bin Hammam: corruzione in Qatar 2022Roma, 26 set. (askanews) – A nove mesi dalla finale della Coppa del Mondo 2022 disputata in Qatar, torna sotto indagine l’attribuzione dell’organizzazione della Coppa del Mondo allo Stato del Golfo. Già coinvolto nell’incriminazione dell’ex vicepresidente della FIFA, Reynald Temarii e sospeso a vita per sospetto di corruzione nel 2011, l’ex presidente della Confederazione asiatica Mohamed Bin Hammam è ora finito nel mirino della giustizia francese. L’Equipe rivela che per Bin Hammam è stato emesso un mandato di arresto del giugno scorso, ed è accusato di “atti di corruzione privata legati all’assegnazione dei Mondiali di calcio 2022” ed è stato precedentemente oggetto di diverse convocazioni ad audizioni senza mai presentarsi.

Napolitano, Gentiloni: l’Europa è stata la sua via maestra

Napolitano, Gentiloni: l’Europa è stata la sua via maestraRoma, 26 set. (askanews) – L’Europa “è stata la via maestra” di Giorgio Napolitano, “statista italiano e anche europeo”. Per lui, “uomo di sinistra al servizio delle istituzioni, l’avvenire dell’Italia non poteva, non doveva prescindere dalla collocazione europea”. Il commissario europeo Paolo Gentiloni – nel suo discorso alle esequie nell’Aula di Montecitorio – sceglie di evidenziare il convinto europeismo di Napolitano: “Il suo richiamo all’Europa non era retorica, era il frutto di un cambiamento di rotta all’interno del suo partito, il Pci, per il quale Napolitano si era battuto sul piano politico e culturale”. Evoluzione che andò “di pari passo con la scelta atlantica: anche di questa Napolitano, senza mai rompere con la sua parte politica, fu precursore e sostenitore coerente per mezzo secolo”.

Per Napolitano, sottolinea ancora Gentiloni, “la scelta europea è stata scelta di campo, di vita, di libertà. Non era un’Europa qualsiasi, era l’ideale progetto di un’autentica integrazione europea. Un’Europa più unita”, che dunque potesse essere “più forte sul piano geopolitico in difesa della libertà e più giusta per l’avanzamento dei ceti popolari. Progetto quanto mai attuale”, che “è stata la bussola di Napolitano nel corso dei decenni”. “Patriota costituzionale, partecipò al percorso costituente sulla revisione dei trattati. Lo fece sul serio, alla Napolitano, un parlamentare che dava l’esempio, aperto a tutto e a tutti tranne che all’approssimazione. Prendeva sul serio la democrazia, e per lui la democrazia era innanzitutto il Parlamento. Ha sollecitato l’impegno europeo per la gestione dei flussi migratori, compreso in anticipo il ruolo europeo per la transizione climatica, guardava con preoccupazione alla crisi ucraina”.

E conclude Gentiloni: “Salutiamo un grande presidente, un simbolo della credibilità e della forza delle istituzioni della repubblica, stretti intorno al presidente Mattarella che di questa credibilità e forza è espressione ogni giorno. Salutiamo un grande riformista europeo: per lui l’Europa è stata sempre la via maestra. Caro Presidente, caro Giorgio, questa via, la tua via, cercheremo di seguirla sempre”.

PwC presenta con Allitude il nuovo Centro di Eccellenza a Trento

PwC presenta con Allitude il nuovo Centro di Eccellenza a TrentoTrento, 26 set. (askanews) – PwC Italia presenta, insieme ad Allitude – Società di outsourcing informatico e di back-office per il settore bancario del Gruppo Cassa Centrale – e a Cassa Centrale Banca, l’apertura del nuovo Centro di Eccellenza PwC in ambito tecnologia e innovazione che consoliderà la partnership pluriennale di PwC con il Gruppo Cassa Centrale, rafforzando la presenza sul territorio di entrambi gli attori.

  Ad annunciarlo – nel corso di una conferenza stampa presso “AlliSpace”, il nuovo spazio di lavoro Allitude a Trento – sono stati oggi i vertici delle società: il presidente e amministratore delegato di PwC Italia Giovanni Andrea Toselli, e il chief information officer di Cassa Centrale Banca e amministratore delegato di Allitude Manuele Margini. Hanno preso parte all’incontro anche l’assessore allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia Autonoma di Trento Achille Spinelli e il direttore generale Paolo Nicoletti.   Con 543 mila abitanti e 166 Comuni, la Provincia Autonoma di Trento si colloca ai vertici delle classifiche nazionali in termini di PIL pro capite e per incidenza sul PIL della spesa per attività di ricerca digitale, su livelli superiori alla media nazionale.

Il Centro di Eccellenza PwC si inserisce in un territorio capace di favorire un contesto al servizio dell’innovazione. Il Trentino-Alto Adige conta già varie realtà attive a livello nazionale, tra cui l’Università degli Studi di Trento, la Fondazione Bruno Kessler e l’Hub d’Innovazione Trentino.    Il nuovo Centro ha l’obiettivo di creare e sviluppare un ecosistema d’innovazione, valorizzando la ricerca e dando ulteriore impulso alle realtà presenti sul territorio. Si pone come fulcro per lo sviluppo tecnologico unificando “Innovazione” e “Delivery” per garantire l’accesso a soluzioni all’avanguardia e fornire un supporto concreto ai processi di trasformazione. La componente di Innovazione si occuperà di creare un ecosistema volto a valorizzare le migliori idee sviluppate da start up, Università, Fondazione Bruno Kessler e altri enti locali e agirà da Innovation Lab, come vero e proprio acceleratore di progetti. La componente di Delivery si occuperà dello sviluppo e della realizzazione di soluzioni IT innovative.

  “Le imprese italiane hanno un gap digitale importante: ad oggi hanno un’intensità digitale d’impresa al 60%. Le stime sulla crescita del digitale nei prossimi anni sono influenzate dall’attuazione del PNRR, che prevede investimenti per circa 50 miliardi di euro entro il 2026 – ha detto Giovanni Andrea Toselli, presidente e amministratore delegato di PwC Italia – Il nostro sforzo è quello di implementare già oggi un modello virtuoso di collaborazione, tra enti privati e pubblici, che possa attirare i migliori talenti e creare posti di lavoro con ricadute positive sul territorio. Un modello replicabile anche in altri ambiti e settori per valorizzare le eccellenze territoriali. Un progetto che vuole essere un volano di crescita per supportare concretamente il Sistema Paese”.   “Al giorno d’oggi, sempre più, tecnologia e innovazione rappresentano driver di successo per lo sviluppo e la crescita di ogni attività, anche dell’industria bancaria – ha evidenziato Sandro Bolognesi, amministratore delegato di Cassa Centrale Banca – Il nuovo Centro di Eccellenza PwC ci aiuterà a proseguire nel nostro percorso di sviluppo tecnologico, con l’obiettivo di fornire servizi evoluti ai nostri soci, alle famiglie e alle imprese, rimanendo fedeli al nostro DNA di banche di credito cooperativo”.

  “Sin da subito abbiamo creduto molto nel progetto di un nuovo Centro di Eccellenza PwC sul nostro territorio, in grado di fare leva su un Network internazionale come quello di PwC – ha dichiarato Manuele Margini, chief information officer di Cassa Centrale Banca e amministratore delegato di Allitude – In particolare, per Allitude e per l’intero Gruppo Cassa Centrale, il Centro rappresenterà un acceleratore nel percorso di trasformazione già intrapreso. Abiliterà un meccanismo virtuoso di progressiva contaminazione di idee, tecnologie ed esperienze favorendo un miglioramento continuo delle nostre professionalità, delle nostre persone, oltre che dei prodotti e servizi che mettiamo a disposizione delle Banche del Gruppo e clienti”.   Il nuovo Centro di Eccellenza PwC di Trento coinvolgerà circa 50 persone, in prevalenza giovani provenienti dalla istituzioni culturali della Provincia, e sarà operativo a partire da maggio 2024. (Nella foto, da sinistra: Giovanni Andrea Toselli presidente e amministratore delegato di PwC Italia, Mario Cristina Partner PwC Italia, Manuele Margini chief information officer di Cassa Centrale Banca e amministratore delegato di Allitude, Achille Spinelli assessore allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia Autonoma di Trento)

Expo Osaka 2025: cresce ancora la stima dei costi di costruzione

Expo Osaka 2025: cresce ancora la stima dei costi di costruzioneRoma, 26 set. (askanews) – L’organizzazione dell’Esposizione Mondiale del 2025 a Osaka aumenterà per la seconda volta la sua stima dei costi di costruzione della venue, portandola a circa 230 miliardi di yen (1,45 miliardi di euro) a causa dell’aumento dei costi dei materiali e della manodopera. L’ha dichiarato oggi la stessa Associazione giapponese per l’Expo 2025.

A dicembre 2020 l’organizzazione aveva già portato la stima del costo di costruzione a 185 miliardi di yen (1,1 miliardi di euro), superando la stima iniziale di 125 miliardi di yen (792 milioni di euro). L’inflazione, unita alla carenza di manodopera, ha portato a un ritardo nell’inizio della costruzione dei padiglioni presso il sito da parte dei paesi e delle regioni partecipanti.

L’associazione ha effettuato la nuova stima dopo che il governo centrale le ha dato istruzioni in tal senso. Il governo centrale si farà carico di parte dell’aumento dei costi, con l’intenzione di stanziare la spesa nel bilancio supplementare per l’anno fiscale 2023. Il governo centrale, i governi locali di Osaka e un gruppo di società private hanno concordato di sostenere i costi di allestimento della sede dividendoli equamente. L’evento si terrà dal 13 aprile al 13 ottobre 2025 sull’isola artificiale di Yumeshima nella baia di Osaka, presenterà mostre tecnologiche e culturali di circa 150 paesi e regioni, con un numero di visitatori previsto che raggiungerà circa 28 milioni.

Napolitano, a Napoli funerali in diretta, applauso a feretro alla Camera

Napolitano, a Napoli funerali in diretta, applauso a feretro alla CameraNapoli, 26 set. (askanews) – A Napoli un applauso ‘a distanza’ ha accolto l’arrivo della salma del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano alla Camera. Presso la Sala dei Valori del Maschio Angioino è stato allestito un maxi schermo per seguire in diretta i funerali dell’ex capo dello Stato in corso a Roma.

Presenti alcuni politici, tra i quali il vicesindaco di Napoli Laura Lieto (il sindaco Gaetano Manfredi è nell’Aula di Montecitorio per le esequie), l’assessore al Turismo Teresa Armato, il segretario provinciale del Pd di Napoli Giuseppe Annunziata e il segretario della Uil Campania Giovanni Sgambati. In sala anche alcuni ex operai dello Stabilimento Italsider di Bagnoli indossando il loro caschetto protettivo giallo. L’amministrazione comunale di Napoli, città natale di Napolitano, sta valutando l’ipotesi di intitolare una via o una piazza al presidente emerito.

Vino, nel deserto del Negev rinascono vitigni di 1.500 anni fa

Vino, nel deserto del Negev rinascono vitigni di 1.500 anni faMilano, 26 set. (askanews) – Due antiche viti del deserto del Negev, ottenute da semi trovati durante degli scavi archeologici e da un’innovativa ricerca sul Dna, sono state piantate nel vigneto in cui erano originariamente coltivate 1.500 anni, fa all’interno del Parco Nazionale di Avdat, in Israele.

Le varietà di uva Sariki e Beer ottenute dai semi scoperti negli scavi di Avdat, sono endemiche del Negev. I ricercatori israeliani hanno spiegato che queste varietà “erano utilizzate per produrre un vino che divenne celebre in tutto il Mediterraneo e veniva esportato addirittura fino all’odierna Inghilterra, nel corso del primo millennio dopo Cristo”. L’impianto del vigneto storico prevede anche il ripristino di tre appezzamenti vicino ai cinque antichi torchi scoperti nel sito, e la vigna è stata progettata secondo la struttura tradizionale che era comune tra gli agricoltori di Israele tra il primo e il settimo secolo dopo Cristo, e “incarna e illustra i principi di sostenibilità che caratterizzano un vigneto desertico”. Il Parco nazionale di Avdat, una delle principali località della Strada del Vino del Negev, grazie al suo ruolo nella Via dell’Incenso Nabatea, è un sito Unesco. La città di Avdat “era un importante centro di produzione ed esportazione di vino nel mondo antico: dal quarto al settimo secolo dopo Cristo, la regione era nota come fonte di vino di qualità per tutto l’impero bizantino, nel periodo in cui il cristianesimo era diventato la religione ufficiale dell’impero. Negli ultimi anni, questa regione si è sviluppata notevolmente, insieme con la creazione del Consorzio del vino del Negev da parte della Fondazione Merage Israel, con oltre 40 aziende vinicole distribuite tra il Negev settentrionale ed Eilat. I progetti di sviluppo per questa zona, prevedono piani per la piantumazione delle varietà storiche Sariki e Beer, accanto alle centinaia di ettari attualmente coltivati a Chardonnay, Chenin Blanc, Sauvignon Blanc, Malbec, Merlot, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot.

“Il Negev sta diventando un attore internazionale nel campo del vino, sia per la coltivazione della vite nelle dure condizioni del deserto arido sia per la produzione di vini eccellenti con caratteristiche uniche” ha dichiarato la Ceo della Fondazione Merage Israel, Nicole Hod Stroh, spiegando che “diversi anni fa, abbiamo riconosciuto il potenziale della regione del Negev e abbiamo deciso di investire e di fondare il Negev Wine Consortium”. “Il fatto che 1.500 anni fa un milione di litri di vino all’anno venisse prodotto nel deserto ed esportato nel continente europeo è emozionante e stimolante” ha affermato il ministro della Protezione ambientale, Idit Silman, spiegando che “oggi abbiamo la capacità tecnologica di piantare nel deserto viti antiche, utilizzando metodi antichi e moderni, e la sua importanza è ulteriore, alla luce di un’epoca di cambiamenti climatici”.

Napolitano, Finocchiaro commossa: ha speso la sua vita per l’Italia

Napolitano, Finocchiaro commossa: ha speso la sua vita per l’ItaliaMilano, 26 set. (askanews) – Chiude con la voce rotta dalla commozione, Anna Finocchiaro, il suo ricordo di Giorgio Napolitano durante le esequie alla Camera: “Posso dire in piena coscienza alla sua famiglia, ai tanti che come me l’hanno profondamente rispettato e amato, ai suoi avversari che, anche con gli errori che sono dell’umano, il Presidente Napolitano ha speso la sua vita per l’Italia, ed ad essa appartiene la sua memoria”.

La presidente di Italiadecide non si sofferma sugli anni al Quirinale, “altri lo faranno”, ma – dopo aver ricordato la scelta del 1945 di iscriversi al Pci “per impulso morale più che per ragioni ideologiche: perchè il Pci era il partito che aveva più combattuto il fascismo, e perchè il Pci si mescola al popolo, diceva – ne sottolinea l’impegno in Parlamento: “Giorgio Napolitano è stato, sopra a tutto, parlamentare. I dirigenti politici consideravano più importante l’impegno politico piuttosto che quello parlamentare. Lui vi si è invece ‘immerso’, perché lo considerava il luogo per l’approfondimento e la riflessione sulle questioni, il confronto tra forze politiche, la ricerca della migliore tra le transazioni per la cura dell’interesse collettivo e perché credeva fermamente che nella qualità della rappresentanza risiede la forza e autorevolezza del Parlamento e delle istituzioni repubblicane”. E da questa convinzione discende l’impegno per le riforme: “Garantire efficacia ed efficienza dell’agire delle istituzioni per garantire la democrazia e per corrispondere alle esigenze del Paese resterà un suo continuo monito, una sua ossessione. Ci tornerà nel discorso di insediamento del 2013: ‘Non si può più, in nessun campo, sottrarsi al dovere della proposta, alla ricerca della soluzione praticabile, alla decisione netta e tempestiva per le riforme di cui hanno bisogno improrogabile per sopravvivere e progredire la democrazia e la società italiana’”.

Finocchiaro traccia un breve excursus dell’attività parlamentare di Napolitano: “Il suo primo impegno parlamentare è dedicato, ai temi economici; a partire dagli anni ’70 si rafforza quello in materia di politica estera, che lo rende interlocutore degli maggiori protagonisti della scena politica internazionale. Pochi ricordano poi che, sempre, farà riferimento alla questione politica del ruolo e della condizione delle donne italiane. È Presidente della Camera dal ’92 al ’94. Nel febbraio del ’93 oppone l’immunità di sede alla Guardia di Finanza delegata dalla Procura di Milano all’acquisizione di atti (peraltro già pubblici), nel maggio convoca la Giunta per il Regolamento per rendere palese il voto sulle autorizzazioni a procedere. Non serve commentare”. E conclude: “Sarà due volte Presidente della Repubblica, altri lo ricorderanno. Io che con lui ho lavorato a lungo, anche con tempestosi scambi di opinioni (io che, più che le tesissime telefonate, temevo le sue lettere, con scrittura tanto più puntuta e obliqua quanto più era arrabbiato con me), posso dire in piena coscienza alla sua famiglia, ai tanti che come me l’hanno profondamente rispettato e amato, ai suoi avversari che, anche con gli errori che sono dell’umano, il Presidente Napolitano ha speso la sua vita per l’Italia, ed ad essa appartiene la sua memoria”.

Napolitano, Gianni Letta: lutto repubblicano, no divisioni parte

Napolitano, Gianni Letta: lutto repubblicano, no divisioni parteRoma, 26 set. (askanews) – “La perdita è di tutti, tocca e riguarda tutti coloro che hanno a cuore le istituzioni, tutti ci inchiniamo per l’omaggio alla memoria di un uomo che ha amato l’Italia”. Lo ha detto Gianni Letta intervenendo nell’aula della Camera alla cerimonia laica in ricordo del presidente emerito Giorgio Napolitano scomparso il 22 settembre.

“Di fronte a un lutto che definirei repubblicano non ci sono divisioni di parte, supera ogni divergenza, e annulla le distinzioni culturali e politiche”, ha aggiunto Letta elogiando “il senso dello Stato che non è mai venuto meno nemmeno nelle prove più difficili per lui, come il confronto con i governi Berlusconi”.

Napolitano, il figlio Giulio: per lui la politica non era demagogia

Napolitano, il figlio Giulio: per lui la politica non era demagogiaRoma, 26 set. (askanews) – “Non ricordo, nella lunga e straordinaria vita di mio padre, un solo giorno che non sia stato di lavoro. Il suo lavoro era la politica, era per lui, come per molti di quella eccezionale generazione, una cosa seria, richiedeva analisi, responsabilità non sopportava la demagogia”, “la riduzione del confronto a urlo e invettiva”, “credeva nella lotta politica”. Lo ha detto, durante la cerimonia di esequie laiche nell’aula della Camera, Giulio Napolitano, figlio del presidente emerito Giorgio Napolitano, scomparso il 22 settembre.