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Tag: Sanremo 2023

Migranti, Meloni: alzeremo a 18 mesi termine trattenimento nei Cpr

Migranti, Meloni: alzeremo a 18 mesi termine trattenimento nei CprRoma, 15 set. (askanews) – “Nel Consiglio dei ministri di lunedì noi porteremo una modifica del termine di trattenimento nei centri di permanenza per i rimpatri di chi entra illegalmente in Italia, il limite verrà alzato al massimo consentito dalle attuali normatibve europee, ovvero 18 mesi, termine che non riguarda i richiedenti asilo, che è di 12 mesi e che non sarà modificacto”. Lo annuncia la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in una videodichiarazione diffusa da Palazzo Chigi.

“E stiamo già lavorando al potenziamento dei centri per i rimpatri in modo che chiunque entri illegalmente in Italia sia effettivamente trattenuto in queste strutture per tutto il tempo necessario alla definizione della sua eventuale richiesta di asilo”, aggiunge Meloni.

Migranti,Meloni:una parte di Ue si muove contro intesa con Tunisia

Migranti,Meloni:una parte di Ue si muove contro intesa con TunisiaRoma, 15 set. (askanews) – “La tunisia frontegga una grave crisi eocnomica che inevitabilmente si ripercuote anche da noi”, e mentre il governo itraliano coinvolgeva la Commissione Ue a un accordo di colaborazione con quel Paese per contrastare i flussi irregolari e sostenere l’economia tunisina, “purtroppo però, mentre l’Italie e una parte dell’Europa lavoravano in questa direzione, un’altra parte d’Europa si muoveva nella direzione ooposta”. Lo afferma la presidente del Consilgio Giorgia Meloni in una videodichiarazione diffusa da Palazzo Chigi.

“Mi riferisco – ha spiegato Meloni – al quotidiano tentativo di alcune forze politiche e influenti realtà di sostenere che la Tunisia sarebbe un regime oppressivo, con il quale non si possono fare accordi, di dichiarare persino che la Tunisia non sarebbe un porto sicuro e quindi dove non è possibile reimpatriatre i migranti irregolari o impedirne la partenza”. “A questo – ha concluso Meloni – si aggiunge il fatto che nonostante l’accordo firmato dalla Commissione Ue, i 250 mln concordati non sono ancora stati trasferiti alla Tunisia”.

Migranti, Meloni: serve missione navale Ue in accordo Nordafrica

Migranti, Meloni: serve missione navale Ue in accordo NordafricaRoma, 15 set. (askanews) – “Il governo italiano ha lavorato fin dal suo insediamento per affrontare il problema” dell’immigraizone incontrollata “in modo strutturale proponendo l’unica strada per dare al fenomeno una soluzione duratura”. Lo afferma la presidente del Consilgio Giorgia Meloni in una videodichiarazione diffusa da Palazzo Chigi.

“Mentre prima tutto il dibattito in Europa si concentrava su come accogliere chi arrivava illegalmente e sulle regole per la loro distribuzione nei Ventisette Paesi europei noi – ha sottolineato la Premier – abbiamo chiesto un totale cambio di paradigma: fermare a monte i trafficanti di esseri umani e l’immigrazione illegale di massa, concentrasi sulla difesa dei confini esterni e non sulla distribuzione dei migranti. Questo cambio di paradigma è oggi scritto nero su bianco nelle conclusioni del Consiglio europeo” e “si realizza con con una missione europea, anche navale se necessario, in accordo con le autorità del Nordafrica, per fermare la partenza dei barconi, verificare in Africa chi ha diritto all’asilo, accogliere in Eiropa solo chi ne ha effettivamente diritto”.:

Migranti, Meloni: pressione insostenibile per Italia e Europa

Migranti, Meloni: pressione insostenibile per Italia e EuropaRoma, 15 set. (askanews) – “La pressione migratoria che l’Italia sta subendo dall’inizio di quest’anno è insostenibile, è figlia di una congiuntura internazionale difficilissima che mette insieme problemi che già avevano i Paesi africani a una situazione di instabilità crescente, particolrmente nella zona del Sahel”. E’ un “quadro difficilissmo, tra colpi di Stato, calamità naturali, guerra del grano, jihadismo, che potrebbe portare diverse decine di milioni di persone a voler lasciare la propria nazione per cercare un futuro migliore in Europa”. Lo afferma la presidente del Consilgio Giorgia Meloni in una videodichiarazione diffusa da Palazzo Chigi.

“E’ evidente però – aggiunge Meloni – che l’Italia e l’Europa non possono accogliere questa massa enorme di perosne, particolarmente quando questa viene gestita da trafficanti senza scrupoli e si muove lungo rotte illegali”.

Ue, Enrico Letta redigerà relazione sul futuro del mercato unico

Ue, Enrico Letta redigerà relazione sul futuro del mercato unicoRoma, 15 set. (askanews) – L’ex premier italiano Enrico Letta è stato incaricato di scrivere il Rapporto sul futuro del mercato unico richiesto dal Consiglio europeo di giugno. E’ quanto si legge in una nota della Commissione Ue. L’incarico è stato affidato a Letta dalla stessa Commissione e dalla Spagna (attuale presidente di turno dell’Ue) e dal Belgio (che sarà presidente di turno da gennaio).

“Lanciato 30 anni fa – si legge nella nota della Commissione -, il mercato unico è il fiore all’occhiello dell’integrazione europea, una fonte di ricchezza comune. Di fronte a un mondo sempre più conflittuale, volatile e complesso, è necessario uno sforzo particolare in termini di ripensamento strategico. Il Consiglio europeo del 30 giugno 2023 ha chiesto ‘una relazione indipendente di alto livello sul futuro del mercato unico da presentare nella riunione di marzo 2024 e invita le prossime presidenze del Consiglio e della Commissione a portare avanti questi lavori, in consultazione con gli Stati membri’. Entrambi i paesi (Spagna e Belgio, NdR) e la Commissione vorrebbero trovare in esso raccomandazioni concrete e ambiziose e hanno chiesto all’ex capo del governo italiano Enrico Letta di scrivere questo rapporto”. “Enrico Letta ha, in particolare, il compito di raccogliere i pareri di vari organismi europei e nazionali, del mondo imprenditoriale e sindacale nonché delle associazioni della società civile”, spiega ancora la nota.

Putin replica a Blinken: Ucraina balli l’hopak, non il tango

Putin replica a Blinken: Ucraina balli l’hopak, non il tangoMilano, 15 set. (askanews) – Il leader del Cremlino replica al titolare del dipartimento di stato americano Antony Blinken, giocando sulle parole che il capo della diplomazia americana aveva pronunciato in merito alla pace in Ucraina: “A ballare il tango bisogna essere in due”. Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che gli americani “non sanno ballare questo tango”, criticando Washington per il presunto utilizzo di sanzioni economiche, restrizioni finanziarie e minacce di forza militare per raggiungere i propri obiettivi sulla scena globale.

Sempre commentando la dichiarazione di Blinken sui negoziati di pace tra Russia e Ucraina, Putin ha parlato delle relazioni internazionali come se fossero una danza, ma non aveva in mente il tango nominato da Blinken evidentemente. “Penso che per l’Ucraina sia importante non dimenticare l’hopak (danza tradizionale ucraina, molto veloce e di origini antiche, ndr): questo è importante, altrimenti balleranno sempre al ritmo di qualcun altro, e molto probabilmente tutti dovranno ballare in un modo o nell’altro come una signora o, nella migliore delle ipotesi, una donna cosacca”, ha detto Putin, con chiara ironia, dopo i negoziati con il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko, commentando ai giornalisti la dichiarazione del segretario di Stato americano e alludendo alla necessità per l’Ucraina di mantenere la propria indipendenza dalle influenze esterne. “Per quanto riguarda gli americani, loro stessi non sanno ballare, ovviamente il tango è meraviglioso, musica straordinaria e movimenti meravigliosi, ma gli Stati Uniti stanno cercando di risolvere tutto da una posizione di forza o con l’aiuto di sanzioni economiche o restrizioni finanziarie, la minaccia dell’uso della forza militare o l’uso della stessa. Loro stessi cercano di insegnare a qualcuno, ma loro stessi non sanno come farlo o semplicemente non vogliono”, ha continuato Putin.

Poi ha ribadito che la Russia non si è mai rifiutata di negoziare. “Pertanto, se l’altra parte vuole, dovrebbe dirlo direttamente”, ha aggiunto. A sua volta, Lukashenko ha affermato che gli Stati Uniti stavano ordinando all’Ucraina di non ballare il “tango” con la Russia e “pertanto, non hanno motivo di incolpare gli altri”, ha detto. Blinken aveva affermato di ritenere che l’Ucraina sia pronta a negoziare con la Russia se la parte russa mostrerà il suo interesse per la diplomazia. “Per ballare il tango bisogna essere in due”, ha detto Blinken. “E finora non vediamo alcuna indicazione che Vladimir Putin abbia qualche interesse in una diplomazia significativa. Se lo farà, penso che gli ucraini saranno i primi a impegnarsi, e noi saremo subito dietro di loro. Tutti vogliono che questa guerra finisca, ma deve finire in termini giusti e durevoli che riflettano la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina”.

Commentando la dichiarazione di Blinken, nei giorni scorsi il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov ha negato l’affermazione secondo cui Mosca era impreparata ai negoziati. Secondo lui, la Russia “parla costantemente, per bocca del presidente Putin, della sua disponibilità a condurre tali negoziati”. “Ho letto questa dichiarazione. Strano, davvero”, gli ha fatto eco il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. Gli Stati Uniti hanno lavorato per continuare la loro pressione su Mosca, in seguito all’invasione russa dell’Ucraina, attraverso ulteriori sanzioni, mentre quest’estate sono emerse crepe nell’economia e nella società russa a causa della guerra e delle sanzioni – senza precedenti – decise dagli Stati Uniti e i suoi alleati occidentali.

Giovedì, l’amministrazione Biden ha annunciato la sua ultima tranche di sanzioni contro il Cremlino che prende di mira le élite russe che traggono profitto dalla guerra così come i settori critici per lo sforzo militare di Mosca. Inoltre, all’indomani dell’incontro tra Putin e il leader nordcoreano Kim Jong Un, gli Stati Uniti stanno prendendo di mira anche le élite e le famiglie coinvolte nell’approfondimento delle relazioni tra Russia e Corea del Nord. Gli Stati Uniti hanno messo in guardia su un accordo tra i due paesi che potrebbe fornire armi alla Russia in cambio di tecnologia missilistica balistica.

Occhiuto: misura Ue contro porti europei è delirante

Occhiuto: misura Ue contro porti europei è deliranteRoma, 15 set. (askanews) – “Una delirante misura della Commissione europea, al momento prevista nel pacchetto ‘Fit for 55’, se fosse approvata così come concepita e senza modifiche richia di far perdere competitività e importanti quote di mercato al porto di Gioia Tauro a partire dal 2024”. Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

“L’Unione europea, con l’obiettivo di abbattere le emissioni, ha deciso di introdurre una tassa che colpirebbe le grandi navi porta container qualora queste scegliessero, come avviene oggi, di fare scalo nei porti europei che si affacciano sul Mediterraneo prima di raggiungere i grandi porti del nord Europa o quelli americani: la tassa verrebbe pagata al 100% nella tratta tra due porti Ue, al 50% se uno dei due porti (di provenienza o di approdo) è extra Ue, mentre non esisterebbe per una navigazione tra due porti extra Ue: una nave proveniente dall’India e diretta in Usa pagherebbe zero euro se decidesse di fare scalo in un porto nordafricano”, spiega. “Quale sarebbe il risultato di questa cervellotica trovata? Tanti terminalisti sceglierebbero come porti di trasbordo scali extra Ue, anche aumentando le miglia di navigazione, e dunque producendo più emissioni di Co2 rispetto alle attuali rotte. L’Europa che legifera contro i porti europei. Sembra una barzelletta, ma purtroppo non è così”, sottolinea il governatore della Calabria.

“Una misura di questo tipo avrebbe due effetti perversi: da una parte avvantaggerebbe enormemente i porti nordafricani, e dall’altra aumenterebbe l’inquinamento nel mar Mediterraneo: i terminalisti sceglierebbero anche rotte più lunghe pur di non versare centinaia di migliaia di euro di tasse. Tra i porti europei più colpiti ci sarebbe anche quello di Gioia Tauro, il primo porto d’Italia per transhipment, grande motore economico per la Calabria e per l’intero Paese”, prosegue. “Il Mediterraneo non può essere trasformato in un’area commerciale nella quale vigono regole diverse in base all’appartenenza o meno degli Stati all’Unione europea. O questa nuova tassazione vale per tutti i porti che si affacciano sul Mediterraneo o tutti gli scali mediterranei devono essere esentati dall’introduzione di questa misura. L’Italia, con un’azione decisa del governo in Ue, deve difendersi da un’Europa che, quando agisce in modo ideologico, dimostra tutta la sua miopia e la sua siderale distanza dalla vita reale dei territori e delle realtà economiche”, conclude il presidente della Regione Calabria.

Vino, la Cantina fiorentina Villa Travignoli compie 550 anni

Vino, la Cantina fiorentina Villa Travignoli compie 550 anniMilano, 15 set. (askanews) – Villa Travignoli compie 550 anni. La Cantina di Pelago , sulle colline della zona del Chianti Rufina in provincia di Firenze, è una delle 150 aziende più longeve d’Italia. La Tenuta conta 90 ettari di terreno, 70 dei quali dedicati a vigneto e gli altri alla coltivazione delle olive.

“Festeggiamo un traguardo che ci riempie di orgoglio” ha dichiarato Giovanni Busi, alla guida di Villa Travignoli, aggiungendo che “la nostra lunga storia per noi è uno stimolo a guardare avanti, a migliorare la qualità della nostra produzione”. “Negli ultimi sette anni abbiamo rifatto 27 ettari di nuovi impianti di vigne, soprattutto di Sangiovese, per alzare sempre di più il livello di eccellenza dei nostri vini” ha proseguito Busi, concludendo “l’obiettivo per il futuro è valorizzare le produzioni facendole conoscere a un pubblico ancora più ampio, puntando sulla qualità”. Attualmente l’azienda produce 450mila bottiglie di vino all’anno, di cui il 70% viene esportato. “Questa è un’azienda che porta il nome del Chianti in tutto il mondo e sicuramente fa prodotti di altissima qualità, da quando questi poderi erano di proprietà dello Spedale di Santa Maria Nuova fino all’arrivo della famiglia Busi che ha dato sicuramente una spinta innovativa eccezionale” ha commentato la vicepresidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi, che ha consegnato alla famiglia Busi un riconoscimento da parte della Regione. “Si riafferma questo modello toscano che ha tenuto conto della storia e della tradizione del territorio ma nello stesso tempo ha saputo adeguarsi ai cambiamenti del tempo e ha saputo stare sul mercato portando il nome della Toscana in giro per il mondo con grande qualità e valore” ha proseguito Saccardi, aggiungendo che “le istituzioni di fronte a queste realtà devono solo dire grazie e stare a fianco con gli strumenti che abbiamo con la programmazione dei fondi Fears e con le altre risorse che mettiamo a disposizione per l’internazionalizzazione dei nostri prodotti e la commercializzazione. E’ doveroso dimostrare – ha chiosato – che siamo orgogliosi di avere sul territorio aziende così importanti”.

La storia di Villa Travignoli affonda le radici nella tradizione etrusca: nella tenuta è stata infatti ritrovata una stele risalente al 500 a.C. che raffigura un sontuoso banchetto con abbondanti vasi di vino. Nel 1100, alcuni monaci del Monastero di Vallombrosa menzionarono in una pergamena la località Travignoli, descrivendolo come un luogo in cui già si lavorava la terra. Nel 1473, Travignoli diventa una “Casa da Signore” con tre poderi, lasciata in eredità da Aloisia Lotti all’Ospedale fiorentino Santa Maria Nuova: nel 1607 Barnaba degli Oddi, lo spedalingo di Santa Maria Nuova, descrive la Fattoria di Travignoli come una delle più grandi dell’Ospedale, con 11 poderi, due frantoi, granai e ampie cantine. Nell’Ottocento la Fattoria passa alla famiglia Fiaschi e in seguito al matrimonio di Sofia Cuccoli Fiaschi con Francesco Busi, diventa proprietà della famiglia dei conti Busi. Durante il secolo scorso la Fattoria ha ricevuto importanti riconoscimenti e premi tra i quali il Gran Premio e medaglia d’oro per l’ottima produzione di Chianti alla prima Esposizione Internazionale a Roma nel 1924. Si deve a Giampiero Busi, nel 1960, il rinnovo dell’azienda, dalla mezzadria alla conduzione diretta, e la creazione della moderna impresa con nuovi vigneti e Cantine all’avanguardia.

Umbria, Tesei: altri 100mila euro per supporto a neo mamme

Umbria, Tesei: altri 100mila euro per supporto a neo mammeRoma, 15 set. (askanews) – “Ulteriori 100 mila euro, ottenuti grazie ai risparmi sui fondi a disposizione del Gabinetto, per permettere lo scorrimento della graduatoria del supporto ai nuovi nati e far sì che ne possano usufruire altre 200 famiglie”. È quanto annuncia la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei.

“Dopo aver aumentato la scorsa settimana la dotazione, per questo e il prossimo anno, del supporto alle neo mamme, a breve – afferma – provvederemo ad aggiungere nuovi fondi anche al supporto bebè così che altre famiglie risultate idonee secondo i parametri dell’ultimo bando, ma che non erano state finanziate per mancanza di fondi, possano ricevere i 500 euro previsti”. “Le misure a favore della famiglia che abbiamo messo in campo -continuato la Presidente – stanno creando un sistema di welfare articolato che segue i nuovi nati da quando vengono al mondo all’Università, e riguardano anche vari settori dell’attività giovanile come ad esempio i campi estivi, con il nuovo bando aperto in questi giorni, e l’attività sportiva. Una scelta precisa di questa amministrazione che sta trovando riscontro nel gran numero di domande pervenute. È per questo che abbiamo deciso, grazie a delle economie sui capitoli di spesa che gestisce la Presidenza, di incrementare le risorse messe a disposizione del supporto bebè, così come già fatto con altre misure dedicate alle famiglie”.

Charity Dinner con chef Gennarino Esposito a Capri

Charity Dinner con chef Gennarino Esposito a CapriRoma, 15 set. (askanews) – Charity Dinner all’hotel La Palma in collaborazione con “That’s Amore Capri”, a favore di “Soleterre”. Domenica 17 settembre alle 20:15 una serata speciale, all’insegna della solidarietà, andrà in “scena” nell’hotel della Oekter Collection, con una cena di beneficenza a quattro mani che vedrà protagonisti lo chef Salvatore Aprea e lo chef resident Gennaro Esposito a favore di “Soleterre”. La charity dinner, con una colonna sonora live, a cura dell’artista Dada’ è organizzata nell’ambito della rassegna “That’s Amore Capri” presso il nuovissimo Gennaro’s Restaurant dell’Hotel La Palma. Il menù elegante e creativo, come si addice alla location e agli “autori”, mette insieme eccellenze della gastronomia campana con un tocco di originalità. L’intero incasso sarà devoluto in beneficenza all’associazione “Soleterre”, la onlus che la rassegna “That’s Amore Capri” contribuisce a sostenere economicamente, con un grande e prezioso gesto di solidarietà. Grande attesa, infatti, sull’isola per Dadà, special guest musicale dell’evento di domenica 17 settembre con una cena d’autore che vedrà lo chef bistellato “di casa” Gennaro Esposito in una performance culinaria creativa insieme allo chef Salvatore Aprea, del ristorante “Da Tonino” Capri, inserito nella guida Michelin.