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Tag: Sanremo 2023

Morti sul lavoro, dal Senato il segnale di una mozione unitaria

Morti sul lavoro, dal Senato il segnale di una mozione unitariaRoma, 13 set. (askanews) – La notizia dell’ennesima strage sul lavoro, tre morti in una fabbrica di esplosivi a Casalbordino, in Abruzzo, ha accompagnato la seduta del Senato dedicata proprio al tema della sicurezza del lavoro. La mozione unitaria è stata sottoscritta da tutti i gruppi di palazzo Madama e approvata all’unanimità. Un atto politico che risponde non solo ai drammatici eventi delle ultime settimane, che hanno conosciuto il picco con la strage di Brandizzo, in Piemonte (dove cinque operai hanno perso la vita, travolti da un treno in un cantiere sulla linea ferroviaria Milano-Torino), ma anche all’appello del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che martedì aveva ammonito con queste parole politica, istituzioni e parti sociali: “I morti di queste settimane ci dicono che quello che stiamo facendo non è abbastanza”. Parole che hanno trovato eco nella breve introduzione del presidente del Senato, Ignazio La Russa, alla seduta di palazzo Madama.”Ci associamo alle sue parole, sulla necessità che tutti, Governo, maggioranza, opposizione e qualunque organismo dello Stato, facciano di più per contrastare questo stillicidio di morti e di tragedie”, ha detto, prima di chiedere silenzio all’aula per “un momento di cordoglio”.

A presentare la mozione in aula è stato Tino Magni, senatore di Alleanza Verdi Sinistra, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro istituita a palazzo Madama: “La mozione – ha spiegato il senatore, che ha alle spalle una lunga esperienza da sindacalista – impegna il governo a potenziare tutti gli organi di controllo; a inserire la manutenzione ferroviaria nella categoria dei lavori usuranti; a implementare il Fascicolo elettronico di ogni singolo lavoratore; ad individuare percorsi formativi premiali di sicurezza tarati sulle caratteristiche dei singoli lavoratori; ad una valutazione analitica della possibile relazione causale tra il decentramento produttivo, tra cui la subfornitura, il subappalto, e l’eventuale abbassamento della soglia delle condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro; a promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro in ogni livello di istruzione e formazione”. La mozione parlamentare suggerisce l’opportunità di fare un “tagliando” al vigente testo unico sulla sicurezza del lavoro. Questi alcuni degli impegni che l’aula del Senato ha indicato al Governo: potenziare i controlli, favorire l’interoperabilità della banche dati di Inail e ispettori del lavoro, premiare le imprese virtuose e aggravare le sanzioni per quelle che violano le norme di sicurezza, indagare sulla relazione causale fra decentramento, subfornitura, subappalto e allentamento delle garanzie di sicurezza sui luoghi di lavoro. A nome dell’esecutivo, al Senato ha preso la parola la ministra del Lavoro Marina Calderone, che ha parlato di una “operazione di ispezione” in corso sulle imprese italiane, dalla quale, ha spiegato “emerge che è diffusa la disapplicazione delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro”. L’esponente del Governo ha rivendicato il rafforzamento dell’impegno sulla sicurezza: “Tra luglio e settembre 2023 sono stati assunti dall’Ispettorato nazionale del lavoro 800 ispettori tecnici da destinare agli uffici territoriali per i quali proprio ieri è stato avviato un corso di 175 ore all’interno del quale sarà trattata specificatamente la vigilanza in ambito ferroviari. Lo sforzo di rafforzamento continuerà con ulteriori contingenti”.

Il dibattito e le dichiarazioni di voto hanno valorizzato il clima costruttivo che i gruppi hanno creato nella elaborazione della mozione parlamentare, ma il tema non consente di eliminare del tutto differenze e visioni anche nettamente contrastanti, nonostante l’iniziativa condivisa. Un esempio particolarmente rilevante di queste differenze è rappresentato proprio dal tema dei subappalti, indicato nell’atto votato all’unanimità come uno dei punti critici del sistema. Per Licia Ronzulli, presidente dei senatori di Forza Italia, che ha accusato fra le altre cose la Cgil di “pregiudizio e faziosità” su queste vicende, “era del tutto inutile cercare di individuare un colpevole politico, anche in una terribile tragedia come quella di Brandizzo, puntando l’indice contro appalti e subappalti”, il problema casomai è “come questi lavori vengono svolti”. Elena Murelli della Lega, tuttavia, ha citato “l’esternalizzazione dei servizi, degli appalti e dei subappalti”, che, ha osservato, “sono pericolosi perché permettono di ridurre al minimo la responsabilità, che viene così distribuita tra una miriade di soggetti e rende più difficile la comunicazione interna”. A giudizio di Susanna Camusso, senatrice Pd ed ex leader della Cgil, “questi numeri, quelli che conosciamo e quelli che non conosciamo, sono i numeri, non di qualche fatalità, ma sono i numeri di una guerra”. “Il problema principale – – ha sostenuto invece Ernesto Rapani di Fratelli d’Italia – è la cultura della sicurezza”, su questa “dobbiamo lavorare ed intervenire a prescindere da leggi, sanzioni e pene”. In una nota congiunta a conclusione dei lavori dell’aula, Gisella Naturale ed Elisa Pirro del M5S hanno lanciato l’auspicio “che gli impegni contenuti in questo atto possano trasformarsi con celerità in azioni concrete. Nei primi sette mesi del 2023, 559 persone hanno perso la vita sul lavoro: fermare questa strage dev’essere l’assoluta priorità di tutte le istituzioni del nostro Paese”.

Superbonus, Conte: Meloni disperata, scarica colpe ma è inadeguata

Superbonus, Conte: Meloni disperata, scarica colpe ma è inadeguataRoma, 13 set. (askanews) – “Le accuse trite e ritrite di Giorgia Meloni sul Superbonus sono il gesto disperato di chi ieri prometteva mari e monti e adesso non sa a che santo votarsi”. Lo hga scritto su X (Twitter) il eader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte.

“Gli sbarchi – accusa l’ex presidente del Consiglio – raddoppiano, Lampedusa è al collasso, il Pil cade a picco, il carovita morde il ceto medio, le famiglie più bisognose sono state abbandonate al loro destino. In Europa abbiamo perso credibilità e non ci rispettano più. E Meloni che fa? Corre da Bruno Vespa per scaricare la colpa della propria inadeguatezza su una misura, il Superbonus, che invece ha creato occupazione e crescita”. “Un film già visto: mente agli italiani, sapendo di mentire. È ormai un anno che guida il Governo ma non è in grado di affrontare la manovra e prova a scaricare su altri le proprie responsabilità. Imbarazzante”, conclude Conte.

Da Eataly torna il tonno rosso del Mediterrano: specie non più a rischio

Da Eataly torna il tonno rosso del Mediterrano: specie non più a rischioMilano, 13 set. (askanews) – Adeguare il menù ai ritmi della natura, senza farsi condizionare dalle mode alimentari. E’ quello che ha fatto Eataly col il tonno rosso del Mediterraneo, che ora, dopo oltre dieci anni di assenza, torna a far parte della sua proposta gastronomica.

Era il 2011, infatti, quando Eataly decideva di eliminarlo dalla propria offerta per evitare di contribuire all’estinzione della specie, un allarme più volte lanciato dalla comunità scientifica, in seguito alla pesca intensiva di questo pesce pelagico. “Oggi, grazie alle politiche di conservazione, le popolazioni di tonno rosso non sono più in pericolo e la sua pesca è ritenuta dalla comunità scientifica nuovamente sostenibile” conferma Silvio Greco, biologo marino, già presidente del consiglio scientifico di Slow Fish. Fulcro del progetto è stata la scelta del fornitore con cui collaborare, selezionato per rispondere alle caratteristiche di filiera corta: “L’identità di Eataly si riflette in modo forte in questo progetto e in tutti quelli in cui la filiera, l’attenzione alle materie prime e la lavorazione sono le caratteristiche distintive per creare prodotti di altissima qualità, che accompagnano i nostri clienti verso un consumo più consapevole”, spiega Andrea Cipolloni, Ceo group Eataly.

Eataly ha quindi deciso di reintrodurre il prodotto, scegliendo di collaborare con Marpesca, una società fondata nel 1954 da una storica famiglia di pescatori e armatori di Vibo Valentia. L’azienda opera durante tutto il corso dell’anno lungo la costa del Golfo di Sant’Eufemia in Calabria – una zona vocata alla pesca del tonno rosso sin dall’epoca romana – e lungo le coste dell’Adriatico. I piccoli pescherecci di Marpesca, che si avvalgono della certificazione volontaria Friends of the Sea, pescano esclusivamente all’amo, utilizzando il Palangaro: un sistema di pesca selettivo e virtuoso che limita la cattura accidentale di altre specie marine. Appena pescato, il tonno viene lavorato a bordo con l’antica tecnica giapponese Ikejime rispettosa del benessere animale. “Il progetto con cui Eataly reintroduce il tonno rosso del Mediterraneo si basa sulla sostenibilità del metodo di pesca e sulla valorizzazione di tutto l’animale, senza sprechi – spiega Enrico Panero, responsabile di sviluppo prodotto e innovazione di Eataly – utilizzando non solo le parti più conosciute, ma anche la buzzonaglia, ideale per alcune preparazioni come i sughi per le paste”. In questo modo in cucina vengono trattati non solo i tagli più facili come il filetto o la ventresca, ma anche altre parti ugualmente versatili come, appunto, la buzzonaglia (ritagli di colore rosso scuro posti a ridosso della lisca).

Per celebrare questo ritorno, a settembre tornano anche una serie di eventi didattici per approfondire le tecniche di cucina e le condizioni del tonno rosso nei nostri mari e le aste del pesce che avranno il tonno rosso del Mediterraneo come protagonista accompagnato dai pescatori di Marpesca.

Auto, PwC: 850 mld l’anno da e-mobility al 2030, 40% mezzi sarà Bev

Auto, PwC: 850 mld l’anno da e-mobility al 2030, 40% mezzi sarà BevMilano, 13 set. (askanews) – Il graduale aumento delle restrizione alla circolazione dei motori termici, fino al blocco completo della produzione nel 2035 in Europa, ha spinto le case automobilistiche a passare da una posizione di neutralità tecnologica a una “bev-centrica”, con la progressiva perdita di rilevanza, a partire dal 2020, delle motorizzazioni ibride plug-in e a celle a combustibile (idrogeno). E’ quanto emerge dal Powertrain study 2023 di PwC che prevede che entro il 2030 il 40% dei veicoli leggeri (auto e veicoli commerciali) a livello globale sarà elettrico, percentuale che sale al 70% nel 2040, mentre la domanda di batterie passerà da 1,5 TWh nel 2025 a 3,4 nel 2030 e a 6,5 TWh nel 2040.

Al 2030, secondo lo studio, l’e-mobility che interessa diversi settori (auto, materie prime, chip, energia e infrastrutture) genererà un volume di affari di 850 miliardi di euro l’anno, a fronte di investimenti non ricorrenti di 1,050 miliardi. A livello di costi, secondo PwC il costo totale di possesso (Tco) di Ice e Bev ha già raggiunto la parità nei modelli elettrici più economici (batterie da 50 kWh e 330 km di autonomia), mentre per i modelli più costosi (batterie da 75 kW e 500 km di autonomia) è prevista nel 2025 (-16% e -14% rispettivamente i minori costi delle elettriche al 2030). Sul fronte del prezzo di vendita, invece la parità non sarà raggiunta prima del 2030, ma il gap sarà contenuto considerando gli investimenti legati all’Euro 7 per i motori termici.

Per i costruttori sarà fondamentale differenziare i prodotti in fattori chiave come l’autonomia, la potenza e la velocità di ricarica, che sono determinati dalla chimica delle celle, dall’architettura del pacco batteria e dalla tipologia del powertrain. Secondo PwC ogni segmento si avvarrà di combinazioni specifiche, utilizzando per le batterie il parametro la densità energetica: le batterie a base di litio, ferro e fosfato (Lfp), e in futuro quelle agli ioni di sodio, saranno utilizzate per le auto a basso costo; quelle con nichel, manganese e cobalto (Nmc) insieme a quelle litio, manganese, ferro e fosfato (Lmfp) per i segmenti con più volumi e premium. Secondo lo studio, rispetto ad oggi le batterie Nmc al 2030 avranno un’autonomia superiore del 50% e una velocità di ricarica raddoppiata, mentre quelle Lfp costeranno il 25% in meno. Il costo delle batterie, che rappresenta circa un terzo del prezzo delle auto elettriche, è determinato per il 60% dalle materie prime, il cui prezzo dovrebbe stabilizzarsi nel corso del decennio, grazie agli investimenti nell’estrazione. Entro il 2030 i prezzi delle batterie dovrebbero diminuire del 10-15% rispetto al 2023. Nel lungo termine PwC stima per il Litio un prezzo di 13 euro al kg rispetto ai picchi di oltre 50 euro toccati negli ultimi mesi, ma non ci sarà un ritorno ai livelli pre-crisi a causa delle difficoltà di estrazione. Con un prezzo del litio superiore ai 20 euro al kg non sarà possibile avere prezzi delle batterie inferiori agli 80 euro/kWh, stimando che una variazione di 1 euro al kg del litio si traduce in un aumento di 1,5 euro/kWh.

Vino, Consorzio Chianti: bene riforma DO, ora Disciplinari moderni

Vino, Consorzio Chianti: bene riforma DO, ora Disciplinari moderniMilano, 13 set. (askanews) – “Accogliamo la riforma delle DO come un’opportunità ma al tempo stesso dobbiamo fare in modo che i Disciplinari siano al passo con i tempi e tarati sul gusto di chi acquista. La priorità è che il vino venga prodotto in funzione delle tendenze del mercato di destinazione, mercato all’interno del quale il Chianti immette ogni anno 100 milioni di bottiglie che rischiano, altrimenti, di restare in parte nelle Cantine”. A dirlo è il direttore del Consorzio Vino Chianti, Marco Alessandro Bani, di ritorno da Asti dove è intervenuto all’incontro “La riforma delle Denominazioni d’origine: opportunità e criticità” organizzato dall’Accademia italiana della vite e del vino.

“Ora serve accelerare i tempi dell’istruttoria: un prolungato impasse sarebbe oltremodo nocivo per tutta la filiera vitivinicola” ha proseguito Bani, ricordando che “da subito non siamo stati convinti dal ruolo che si voleva attribuire all’Euipo, cioè quello dell’istruttoria delle modifiche e dei nuovi Disciplinari, questo perché non si tratta di una mera operazione tecnica ma servono sensibilità e conoscenza più diretta delle ragioni produttive, oltre che delle esigenze politico-economiche del territorio”. Uno scenario precisa il Consorzio che, al momento, è stato scongiurato per l’opposizione avanzata dalle associazioni vitivinicole e da alcune parti politiche, “ma restiamo certamente aperti – evidenzia Bani – ad ogni modalità di gestione delle pratiche che tuteli e migliori il settore, a patto che il tutto si svolga in tempi rapidi e certi. Per fare un esempio calzante sui tempi della burocrazia – conclude il direttore del Consorzio Vino Chianti – non è plausibile che le proposte di modifica del nostro Disciplinare del Vino Chianti Dop siano sui tavoli ministeriali dal 5 maggio 2022 ed ancora non siano state esaminate: questi tempi biblici non sono ammissibili quando il mercato richiede scelte veloci e tempestive in modo da essere nelle condizioni di esaudire le richieste del mercato”.

Europei pallavolo, team azzurro a Roma per la semifinale

Europei pallavolo, team azzurro a Roma per la semifinaleRoma, 13 set. (askanews) – Con un volo charter questa mattina l’Italia di Ferdinando De Giorgi si è trasferita da Bari a Roma dopo la vittoria di ieri sera al tie break con l’Olanda nei Quarti di Finale del Campionato Europeo giunto alla sua ultima tappa, la Final4 in programma nella Capitale tra domani e sabato. L’arrivo a Roma intorno alle 13 è stato seguito subito dall’incontro con la stampa al quale hanno partecipato il Commissario Tecnico De Giorgi e il Capitano Simone Giannelli.

Dalla vittoria di ieri al prossimo impegno con la Francia, il passaggio del tecnico salentino Fefè De Giorgi: “La Francia è una squadra molto tecnica, questo significa che non ha punti deboli in particolare, è una squadra con la quale devi mantenere un buon livello di gioco e approfittare in alcuni momenti della partita. E’ una squadra che riesce a coprire i difetti, sa difendere. Come ieri, bisognerà essere disposti ad affrontare momenti lunghi, anche in attacco non tirano sempre ma giocano con il muro spesso, bisognerà fare un gioco paziente ma continuo. Ieri è stata una di quelle partite nelle quali devi tirar fuori non solo l’aspetto tecnico, ieri i ragazzi sono stati dei guerrieri, sono stati capaci di resistere e reagire. Abbiamo dovuto tirare il meglio sotto tutti i punti di vista. L’ambiente che abbiamo voluto creare è un ambiente con capacità tecniche, con talento ma anche con grande disponibilità. All’inizio di questo percorso le parole che abbiamo usato sono state: umiltà e consapevolezza, l’umiltà è quella che ti porta a giocare punto su punto anche soffrendo, consapevolezza invece è quella che dopo aver vinto mondiale ed europeo è di sapere che abbiamo qualità, dobbiamo avere fiducia nella squadra come valore. Unire queste due cose con l’entusiasmo che caratterizza questo gruppo, questa alchimia è importante mantenerla”. A sottolineare la compattezza di questo gruppo è stato il Capitano Simone Giannelli, 204 presenze in azzurro per lui ieri a Bari: “La cosa importante è come giochiamo noi, come stiamo noi in campo, senza quello tutto il resto viene meno. Ci impegniamo nelle nostre cose e ci piace un sacco riuscire a far bene di fronte al nostro pubblico, siamo felici di essere qui a Roma. Ringrazio tutte le città che ci hanno ospitati fino ad oggi, siamo stati bene ovunque. Cerco sempre di aiutare i miei compagni di squadra ma sono tutti bravissimi, è un gruppo che si conosce, tanti di loro hanno giocato insieme n elle nazionali giovanili. La mentalità è quella giusta, è una cosa naturale il fatto che ognuno si sente importante, lo si è visto anche ieri con l’Olanda, ogni ingresso, ogni persona di questo gruppo è importante. Per vincere dobbiamo giocare sempre al 100%, non dobbiamo giocare per un giocatore ma per tutti, cercando soluzioni collettive. Qualche momento di sbando c’è, quando sei sotto con Nimir che tira forte in battuta, qualche dubbio ce l’hai, ma la nostra caratteristica è stare li, anche se siamo sotto, al primo loro errore cerchiamo di recuperare. La Francia è una squadra di alto livello, di esperienza, sono da tanto insieme, hanno tanta tecnica e pochi punti deboli. Dobbiamo essere bravi in ogni fondamentale”.

Il PalaEur aprirà le sue porte ad EuroVolley alle 18 per la prima semifinale tra la Polonia e la Slovenia mentre alle 21.15 gli azzurri sfideranno la Francia di Andrea Giani, la gara sarà trasmessa in diretta su RAI2 e SKY Sport 1.

Fondazione SOStain: a Sciacca simposio su vitivinicoltura sostenibile

Fondazione SOStain: a Sciacca simposio su vitivinicoltura sostenibileMilano, 13 set. (askanews) – Il 5 ottobre il direttivo e i soci della Fondazione SOStain si confronteranno con esperti di sostenibilità italiani ed internazionali nel corso del simposio annuale intitolato “Interazioni sostenibili”. L’evento si terrà dalle 14 alle 20 all’Hotel Torre del Barone di Sciacca (Arigento) e sarà moderato, ancora una volta, dal giornalista Federico Quaranta.

“Come ogni anno, è tempo di stilare un bilancio degli obiettivi raggiunti e di approfondire le sfide future” si legge in una nota della Fondazione, in cui si precisa che il “talk si comporrà di quattro panel volti ad illustrare, oltreché le novità del mondo SOStain e i programmi di sostenibilità messi in campo dai partner della Fondazione, anche l’importanza dell’educazione alla natura con il relativo impatto socio-economico”. SOStain è il programma di sostenibilità per la vitivinicoltura in Sicilia promosso dal Consorzio di tutela vini Doc Sicilia e da Assovini Sicilia. Le Cantine associate alla Fondazione sono 40 per complessivi 5.524 ettari di vigne e circa 21 milioni di bottiglie certificati, e “condividono la volontà di sperimentare, nel corso del loro processo produttivo, buone pratiche finalizzate alla tutela e alla valorizzazione della biodiversità e delle comunità in cui operano”. Altre aziende stanno formalizzando la loro adesione per rafforzare ulteriormente l’impegno della Fondazione a lasciare un mondo migliore alle nuove generazioni.

La Sicilia è la prima regione in Italia per superficie biologica (il 30% del totale nazionale), nonché la prima in Italia per viticoltura sostenibile, ossia assoggettata al Disciplinare bio e/o di produzione integrata, con oltre 42mila ettari.

Meloni: extragettiti banche? Ok correzioni ma no marcia indietro

Meloni: extragettiti banche? Ok correzioni ma no marcia indietroRoma, 13 set. (askanews) – La misura sugli extragettiti delle banche resterà, si può correggere, ma solo a “parità di gettito” perché Giorgia Meloni non vuole “fare marcia indietro”. La premier lo ha detto durante la registrazione di ‘Porta a porta’, in onda stasera su Rai1. “Se ci sono correttivi da fare, si possono valutare tranquillamente. Ma non intendo fare marcia indietro. Tutte le modifiche si possono fare, a parità di gettito. La misura che abbiamo previsto nell’importo deve rimanere uguale”.

Ha aggiunto la premier: “Rivendico il provvedimento, non c’è nessun intento punitivo ma l’idea di uno stato che quando deve intervenire su cose che considera ingiuste interviene. Non interviene solo sul piccolo imprenditore”. Ha concluso Meloni: “Grazie alle scelte della Bce sono aumentati gli interessi sui mutui e non sui depositi. Noi abbiamo tassato questo margine ingiusto”.

Exor: utile I sem sale a 2,157 mld di euro, buy back fino a 1 mld

Exor: utile I sem sale a 2,157 mld di euro, buy back fino a 1 mldMilano, 13 set. (askanews) – Exor chiude il primo semestre 2023 con un utile consolidato pari a 2,157 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 265 milioni del I semestre 2022 grazie al miglioramento dei risultati delle controllate e delle partecipate. Il I semestre 2022 era stato influenzato dalle perdite non realizzate del portafoglio di titoli di debito di PartnerRe (1,06 miliardi).

Il Nav o valore netto degli attivi è di 34,2 miliardi, in crescita rispetto ai 28,2 miliardi di fine dicembre 2022. Il Nav per azione è aumentato del 22,8% nel primo semestre, superando l’Indice Msci World di 11,3 punti percentuali, principalmente grazie alla performance di mercato delle società quotate. Al 30 giugno 2023, il patrimonio netto consolidato attribuibile ai soci della capogruppo ammonta a 22,197 miliardi, in aumento rispetto ai 20,627 miliardi al 31 dicembre 2022.

Il debito netto è pari a 133 milioni, rispetto a una posizione netta di cassa di 795 milioni al 31 dicembre 2022, principalmente a causa degli investimenti effettuati (1,35 miliardi), dell’acquisto di azioni proprie (246 milioni)e dei dividendi distribuiti(99 milioni), parzialmente compensati dai dividendi ricevuti (815 milioni).   Il Cda ha approvato un nuovo programma di riacquisto di azioni proprie (Buyback) fino a 1 miliardo di euro, considerando le attuali valutazioni di Exor un’opportunità interessante di investimento. Il buyback sarà così strutturato: 250 milioni verranno utilizzati per acquistare azioni sul mercato, nel corso dei prossimi 12 mesi; i restanti 750 milioni verranno utilizzati nell’ambito di un’Offerta Pubblica, dove gli azionisti qualificati di Exor potranno stabilire il prezzo a cui vendere le loro azioni, con un premio massimo fino a 10%. Rispetto a questi 750 milioni dell’Offerta pubblica, la Giovanni Agnelli BV, che controlla il 53,6% di Exor, si è impegnata a aderire all’operazione per un ammontare massimo di 250 milioni. Le azioni Exor riacquisite nell’ambito dell’Offerta pubblica verranno cancellate al perfezionamento dell’operazione.

”Tim Music Awards – La Festa”, all’Arena di Verona il 14 settembre

”Tim Music Awards – La Festa”, all’Arena di Verona il 14 settembreRoma, 13 set. (askanews) – Domani, giovedì 14 settembre alle ore 20.00, l’Arena di Verona ospita il grande show musicale TIM Music Awards – La Festa. Una serata speciale, condotta dall’ormai padrone di casa Nek, insieme a Carolina Di Domenico, che andrà poi in onda in prima serata su Rai 2, mercoledì 20 settembre.

Una festa canora che porterà sul palco alcuni tra gli artisti italiani più amati, promettendo di regalare momenti di pure emozioni in un piacevole clima di fine estate. A esibirsi nel corso della serata speciale saranno: Emma, Diodato, Renga Nek, Paola & Chiara, Levante, Mara Sattei, Ana Mena, Elettra Lamborghini, Ariete, gIANMARIA, Tony Effe, LDA, Alfa, Olly, Ciccio Merolla.

TIM Music Awards – La Festa fa da apripista alle serate di venerdì 15 e sabato 16 settembre, in cui, la prestigiosa Arena di Verona ospiterà per il diciassettesimo anno, gli ambiti premi della musica italiana: i TIM Music Awards. Due importanti serate condotte da Carlo Conti e Vanessa Incontrada e in onda in contemporanea su Rai 1. Rai Radio 2 e Radio Italia Solomusicaitaliana sono le radio ufficiali dei TIM Music Awards.

Sul palco dell’Arena di Verona verrà premiato il gruppo emergente vincitore del concorso TIM “Suona con la tua band all’Arena di Verona”. Dopo oltre 1.000 candidature provenienti da tutta Italia sono state selezionate le 15 realtà migliori dal pubblico e dalla giuria TIM, che sono state poi valutate da una giuria di esperti del settore musicale composta da Gino Castaldo, Carlo Conti, Leonardo De Amicis, Carolina Di Domenico, Carlo Di Francesco, Nek, Francesco Renga e Lele Spedicato. Il gruppo musicale vincitore avrà l’opportunità di esibirsi in occasione del TIM Music Awards – La Festa, in onda mercoledì 20 settembre in prima serata su Rai2. I TIM Music Awards, così come il recente TIM Summer Hits, si inseriscono nell’ambito della campagna di comunicazione del Gruppo ‘La Forza delle Connessioni’ che vuole sottolineare l’importanza della connettività che diventa relazione umana e aiuta ad avvicinarsi, a superare le distanze e a trovare forza e motivazione per realizzare progetti sempre più ambiziosi proprio come la musica ed i grandi eventi dal vivo.

Foto di Luca Marenda