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Tag: Sanremo 2023

Pd, Schlein: spiace per chi va via, ma forse aveva sbagliato prima

Pd, Schlein: spiace per chi va via, ma forse aveva sbagliato primaMilano, 9 set. (askanews) – Dispiace quando qualcuno va via dal partito, ma se non si condividono le battaglie su lavoro, diritti, salario minimo, allora “forse l’indirizzo era sbagliato prima…”. Lo ha detto Elly Schlein, segretaria del Pd, inrtervistata alla festa del Fatto Quotidiano, circa gli addii al partito registrati da quando lei è segretaria, ultimi i circa 30 esponenti liguri che ieri hanno scelto Azione.

“Se il Pd avesse fatto sempre tutto bene io non avrei mai vinto le primarie del Pd. Allora forse – è la premessa di Schlein -c’era una forte spinta dalla base per ritrovare un’identità chiara intorno ad alcuni temi: giustizia sociale, riduzione delle diseguaglianze; conversione ecologica; lavoro di qualità. Su questi temi – prosegue il ragionamento Schlein – si può stare insieme, anche con diverse sensibilità al nostro interno. Credo sia un’agenda che unisce anche le varie sensibilità del Pd”. Alle insistenze degli intervistatori sugli addii al partito, Schlein ribatte: “Credo che è sempre un dispiacere quando qualcuno decide di andare via, dopodichè se ci rendiamo conto che qualcuno può non sentirsi a casa in un Pd che si batte per salario minimo, ambiente, diritti e lavoro di qualità, allora forse l’indirizzo era sbagliato prima…”. Del resto “noi abbiamo svolto un congresso dopo una sconfitta molto dura alle elezioni politiche. Molti commentatori ipotizzavano la fine, la morte del Pd. Così non è stato perchè abbiamo fatto un congresso vero, sul futuro. La partecipazione alle primarie è il segno di un partito vitale, tutt’altro che morto” con un elettorato che “esprimeva anche un bisogno di cambiamento, e il cambiamento incontra sempre resistenze”.

Bonaccini a Schlein: sbaglia chi lascia il partito, ma un Pd piccolo e radicale non serve

Bonaccini a Schlein: sbaglia chi lascia il partito, ma un Pd piccolo e radicale non serveMilano, 9 set. (askanews) – “Sbaglia chi lascia il partito, ma si torni subito a una vocazione maggioritaria. Un Pd piccolo e radicale non serve”. Stefano Bonaccini, presidente del Pd, commenta così – in un’intervista al “Domani” – l’addio al partito di una trentina di dirigenti genovesi approdati ad Azione.

“Credo che ci sia bisogno di tutto fuorchè di questo. Rispetto le scelte di tutti ma non condivido. Batteremo la destra quando smetteremo di rubarci personale politico e lo zero virgola qualcosa”. E tuttavia “è essenziale che il Pd recuperi rapidamente la proprio vocazione maggioritaria: abbiamo bisogno di un partito più grande ed espansivo che punti a tornare al governo, non di un partito più piccolo e radicale. Credo che Elly sia la prima a doversi e volersi fare carico di questo”, conclude.

Il sisma in Marocco, la testimonianza degli italiani che vivono a Marrakesh: le case sono implose

Il sisma in Marocco, la testimonianza degli italiani che vivono a Marrakesh: le case sono imploseMilano, 9 set. (askanews) – Il racconto del sisma che ha devastato il Marocco causando centinaia di morti, fatto da alcuni italiani che vivono e lavorano a Marrakesh, tra paura e danni. La Farnesina ha fatto sapere che tutti i nostri connazionali stanno bene. Giancarlo Passaro, titolare del locale La Bottega, racconta ad askanews la notte di paura. “Verso le 11 meno un quarto, abbiamo sentito una grossissima scossa, ha iniziato tutto a tremare, mi trovavo nel locale che gestisco che è nella città nuova, all’improvviso i miei collaboratori e i clienti hanno iniziato a correre in strada. Il locale si trova davanti alla chiesa cattolica, il campanile ha iniziato a oscillare. Ci siamo trovati tutti in strada, non abbiamo gli stessi problemi della medina perché abbiamo più spazio. In medina le strade sono strette con le case una attaccata all’altra. Le mura della città sono danneggiate e molte case sono implose. Poi c’è stata anche una scossa di assestamento, nessuno è rientrato, siamo stati fuori, io sono rientrato a casa molto tardi e non abbiamo dormito. Abbiamo paura che arrivi ancora qualcosa, è stata una brutta esperienza. Grazie a Dio stiamo tutti bene, ma è ancora difficile comunicare perché le linee sono interrotte”. Molti italiani stanno usando i social network per comunicare ad amici e parenti la situazione nel paese nord africano, proprio perchè non è facile telefonare. Mauro Parmesani, imprenditore e titolare del riad Infinity Sea House, racconta la situazione: “Il mio riad è non ha avuto danni perchè l’ho costruito con doppio muro e ha tenuto tutto, ma alcune zone di Marrakesh sono danneggiate e grossi problemi ci sono nei villaggi di montagna dove ci sono le case in terra essiccata che sono crollate. Nel momento del sisma i miei clienti sono comunque usciti in strada per qualche ora ma poi sono rientrati. Stamattina sono partiti perché era finito il soggiorno e l’aeroporto è funzionante. Sono sicuro che nella città verrà ripulito tutto rapidamente, perché l’intervento della famiglia reale è molto incisivo e credo che presto tutto sarà in ordine. In ogni caso nessuno degli italiani che vivono qui ha avuto danni o problemi”.

G20, il primo ministro indiano Modi annuncia l’accordo sulla “dichiarazione congiunta” finale

G20, il primo ministro indiano Modi annuncia l’accordo sulla “dichiarazione congiunta” finaleRoma, 9 set. (askanews) – Il primo ministro indiano Narendra Modi – il cui paese detiene quest’anno la presidenza del G20 – ha annunciato pubblicamente che è stato raggiunto un accordo per una dichiarazione congiunta finale del vertice in corso a Nuova Delhi.

“Amici, ho appena ricevuto una bella notizia. Grazie al duro lavoro dei nostri team e alla vostra collaborazione, il vertice dei leader del G20 di Nuova Delhi ha concordato una dichiarazione congiunta”, ha detto il premier indiano. “La presidenza indiana del G20 – ha rivendicato – è stata la più ambiziosa nella storia del G20. 73 risultati (linee di impegno) e 39 documenti allegati (documenti della presidenza, esclusi i documenti sui risultati del gruppo di lavoro). Con 112 risultati e documenti della presidenza, abbiamo più di ha raddoppiato il lavoro sostanziale delle presidenze precedenti. La presidenza indiana del G20 è stata la più ambiziosa e orientata all’azione tra tutte le presidenze del G20”.

Il devastante sisma in Marocco, la solidarietà e l’offerta di aiuti dai leader mondiali

Il devastante sisma in Marocco, la solidarietà e l’offerta di aiuti dai leader mondialiRoma, 9 set. (askanews) – A poche ore dal sisma che ha colpito il Marocco, provocando centinaia di morti e feriti, i leader mondiali hanno inviato messaggio di solidarietà e vicinanza al re Mohammed VI e al popolo marocchino.

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, oggi a Nuova Delhi per il Vertice G20, ha appreso con “dolore” il tragico bilancio del sisma. Meloni – si legge in una nota – ha espresso “vicinanza e solidarietà” al primo ministro Aziz Akhannouch, ai familiari delle vittime e al popolo marocchino, manifestando la “piena disponibilità” dell’Italia a sostenere il Marocco in questa emergenza. Messaggi di vicinanza e disponibilità a fornire tutto “l’aiuto necessario” sono stati espresi anche dai vertici dell’Unione europea. “L’Ue è pronta a sostenere il Marocco in questi momenti difficili”, ha confermato il presidente del Consiglio ue Chasrles Michel. “Il mio pensiero va alle famiglie delle vittime, ai feriti ai quali auguro una pronta guarigione, e ai primi soccorritori che stanno svolgendo un lavoro ammirevole”, ha scritto su X, la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen. E mentre la leader del Partlamento Ue Roberta Metsola si è detta vicina al popolo marocchino “in questo momento difficile e tragico”, l’alto rappresentante Josep Borrell ha confermato che l’Ue è “pronta a fornire al Marocco l’assistenza di cui ha bisogno”.Il presidente francese Emmanuel Macron si è detto “devastato” dalla notizia e ha aggiunto che il suo Paese è “pronto ad aiutare con i primi soccorsi”. In una dichiarazione del Cremlino, il presidente Vladimir Putin ha espresso le sue condoglianze, affermando che la Russia condivide “il dolore e il lutto dell’amichevole popolo marocchino”.

Il primo ministro ad interim spagnolo, Pedro Sanchez, ha scritto su X: “Tutta la mia solidarietà e il mio sostegno al popolo del Marocco in seguito a questo terribile terremoto”. Mentre il turco Recep Tayyip Erdogan ha espresso le sue condoglianze al popolo marocchino, aggiungendo che il suo Paese – che è stato colpito da un forte terremoto all’inizio di quest’anno – è pronto a offrire sostegno. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha manifestato la sua solidarietà al Marocco, inviando al Marocco le sue “più sentite condoglianze”, “in questo tragico momento”. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, da parte sua, “ha dato istruzioni per fornire tutta l’assistenza necessaria al popolo marocchino”, secondo un comunicato del suo ufficio.

Anche il primo ministro indiano Narendra Modi, in apertura dei lavori del G20 a Nuova Delhi, si è detto “estremamente addolorato per la perdita di vite umane a causa del terremoto in Marocco” ed ha confermato la disponibilità dell’India a offrire tutta l’assistenza possibile al Marocco in questo momento difficile”. L’Unione africana, infine, ha espresso “grande dolore” per le “tragiche conseguenze” del sisma.

Sisma a Marrakesh, la testimonianza degli italiani: tremava tutto

Sisma a Marrakesh, la testimonianza degli italiani: tremava tuttoMilano, 9 set. (askanews) – Il racconto del sisma che ha devastato il Marocco causando centinaia di morti, fatto da alcuni italiani che vivono e lavorano a Marrakesh, tra paura e danni. La Farnesina ha fatto sapere che tutti i nostri connazionali stanno bene. Giancarlo Passaro, titolare del locale La Bottega, racconta ad askanews la notte di paura. “Verso le 11 meno un quarto, abbiamo sentito una grossissima scossa, ha iniziato tutto a tremare, mi trovavo nel locale che gestisco che è nella città nuova, all’improvviso i miei collaboratori e i clienti hanno iniziato a correre in strada. Il locale si trova davanti alla chiesa cattolica, il campanile ha iniziato a oscillare. Ci siamo trovati tutti in strada, non abbiamo gli stessi problemi della medina perchè abbiamo più spazio. In medina le strade sono strette con le case una attaccata all’altra. Le mura della città sono danneggiate e molte case sono implose. Poi c’è stata anche una scossa di assestamento, nessuno è rientrato, siamo stati fuori, io sono rientrato a casa molto tardi e non abbiamo dormito. Abbiamo paura che arrivi ancora qualcosa, è stata una brutta esperienza. Grazie a Dio stiamo tutti bene, ma è ancora difficile comunicare perchè le linee sono interrotte”. Molti italiani stanno usando i social network per comunicare ad amici e parenti la situazione nel paese nord africano, proprio perchè non è facile telefonare.

Mauro Parmesani, imprenditore e titolare del riad Infinity Sea House, racconta la situazione: “Il mio riad è non ha avuto danni perchè l’ho costruito con doppio muro e ha tenuto tutto, ma alcune zone di Marrakesh sono danneggiate e grossi problemi ci sono nei villaggi di montagna dove ci sono le case in terra essiccata che sono crollate. Nel momento del sisma i miei clienti sono comunque usciti in strada per qualche ora ma poi sono rientrati. Stamattina sono partiti perchè era finito il soggiorno e l’aeroporto è funzionante. Sono sicuro che nella città verrà ripulito tutto rapidamente, perchè l’intervento della famiglia reale è molto incisivo e credo che presto tutto sarà in ordine. In ogni caso nessuno degli italiani che vivono qui ha avuto danni o problemi”.

Covid19, l’Istituto Spallanzani: l’importante è vaccinare fragili e anziani

Covid19, l’Istituto Spallanzani: l’importante è vaccinare fragili e anzianiMilano, 9 set. (askanews) – “Abbiamo nuove varianti di Covid che stiamo monitorando ma nessuna sembra più preoccupante del solito. Il virus ha preso la direzione dell’adattamento verso il suo ospite, cioè noi. E questo, anche grazie alla copertura vaccinale e all’immunità ibrida, non può che tradursi in una malattia più blanda nelle persone giovani e sane. Vaccinare anziani e fragili, invece, continua a essere importante mentre vediamo un po’ di rilassamento su questo fronte”. Così sui social dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” Fabrizio Maggi, direttore dell’UOC Virologia e laboratori di Biosicurezza.

Accordo tra gli sherpa al G20 sul linguaggio da usare per la guerra in Ucraina nella dichiarazione finale

Accordo tra gli sherpa al G20 sul linguaggio da usare per la guerra in Ucraina nella dichiarazione finaleRoma, 9 set. (askanews) – Gli sherpa del G20 avrebbero raggiunto un compromesso sul linguaggio da adottare nella dichiarazione finale del vertice di Nuova Delhi riguardo alla guerra in Ucraina. Lo riferisce l’agenzia Bloomberg, spiegando che l’accordo consentirebbe di superare le differenze tra la Russia e il resto del Gruppo che avevano minacciato di far deragliare le speranze di un comunicato congiunto al termine dei lavori.

La formulazione, secondo quanto spiegato da persone a conoscenza del dossier, sarebbe sostanzialmente simile a quella concordata al vertice dello scorso anno a Bali, in Indonesia. Tale formulazione, si conclude, deve ancora essere approvata dai leader del G20, ma il via libera è considerato probabile.

Il linguaggio di compromesso contenuto nel comunicato del G20 consentirebbe a tutte le parti di rivendicare un successo, secondo quanto riferisce Bloomberg. La differenza principale nel testo concordato quest’anno, rispetto a quello di Bali, è l’eliminazione della maggior parte delle frasi che esprimevano opinioni divergenti su questioni come le sanzioni e la condanna diretta della guerra della Russia. Diversi sono invece i riferimenti ai principi delle Nazioni Unite.

La frase del testo di Bali secondo cui “la maggior parte dei membri ha condannato fermamente la guerra” non è ripetuta nella bozza di quest’anno, che invece evidenzia aree di accordo, ad esempio sui principi della Carta delle Nazioni Unite contro l’uso della forza e a favore dell’integrità territoriale. La nuova bozza, aggiunge l’agenzia, accoglie con favore anche gli sforzi per raggiungere una “pace globale, giusta e duratura in Ucraina”.

Consumi, saldi estivi a Milano sotto le aspettative: -15% su 2022

Consumi, saldi estivi a Milano sotto le aspettative: -15% su 2022Roma, 9 set. (askanews) – Saldi estivi a Milano a due velocità, ma comunque con un andamento inferiore alle aspettative: il bilancio complessivo è di un -15% delle vendite rispetto ai saldi estivi del 2022. E’ quanto emerge dalle rilevazioni della Rete associativa vie di Confcommercio Milano e di FederModa Milano.

“Il ritardato avvio dei saldi in una data, 6 luglio, infrasettimanale, ha fortemente compromesso le prime giornate dei saldi – ricorda Gabriel Meghnagi, presidente della Rete associativa vie di Confcommercio Milano – con cadute fino al 50% in confronto al precedente anno. Ma anche l’inflazione e le effettive capacità di spesa hanno contribuito al risultato non positivo dei saldi impedendo di recuperare appieno quanto perso inizialmente”. “Sono andati meglio – prosegue Meghnagi – i negozi delle vie con la presenza di turisti. Conti più pesanti, invece, per le altre zone della città, anche in aree commerciali del medio-centro”. L’andamento insoddisfacente dei saldi estivi ha riguardato un po’ tutto il territorio. “Al di là di alcune vie commerciali, dei luoghi turistici e degli eventi – rileva il presidente di FederModa Milano Andrea Colzani – abbiamo sofferto il verificarsi dei numerosi aspetti negativi che stanno influenzando l’andamento dell’economia italiana in questi mesi e che si sono verificati in un momento importante per molte imprese della moda quale, appunto, quello dei saldi estivi. Benché in alcune zone di Milano ed area metropolitana si sia quindi lavorato, all’aumento del numero di scontrini non è purtroppo corrisposto, per i nostri associati, quello dei fatturati”.

Quasi archiviata ormai l’estate e con la completa riapertura dell’attività lavorativa cittadina, della stagione fieristica e dei numerosi appuntamenti associativi in programma, FederModa Milano si sta organizzando per sostenere le imprese in quelle sfide che dovranno affrontare nel futuro più immediato: “dall’efficientamento energetico, al processo di digitalizzazione e innovazione, dalla formazione, alla sostenibilità” spiega Colzani.

Calcio, storico Neymar: scavalca Pelé come capocannoniere del Brasile

Calcio, storico Neymar: scavalca Pelé come capocannoniere del BrasileRoma, 9 set. (askanews) – Storico Neymar. La sfida di apertura delle qualificazioni mondiali del Brasile è uno show di O’Ney che scavalca O Rei Pelé nella classifica marcatori di sempre della Seleçao. La Bolivia finisce travolta per 5-1.

Il primo tempo si chiude con il gol di Rodrygo e il rigore sbagliato proprio da Neymar. Nella ripresa Neymar, che si trasferirà all’Al Hilal si scatena: assist a Raphinha per il raddoppio poi, dopo il tris di Rodrygo, ecco la doppietta che lo catapulta nella storia. Il gol del sorpasso a Pelé è il primo, quello che lo porta a 78 reti. “Sono molto felice, non ci sono parole. Mai avrei pensato di poter raggiungere questo record” ha detto Neymar. In realtà i gol di Pelé con la nazionale verde-oro sarebbero 95 in 114 partite, ma la federazione brasiliana non tiene contro di quelli segnati nelle amichevoli contro squadre di club. Dunque i 77 gol del grande O Rei sono ora un ricordo. Il nuovo record è 79 ed è di Neymar.