Alfa Romeo 33 Stradale, le origini del mitoArese, 18 ago. (askanews) – L’Alfa Romeo 33 Stradale del 1967 derivata direttamente dalla Tipo 33, regina del motorsport mondiale di quegli anni. Il progetto 33 segna il ritorno di Alfa Romeo alle competizioni, guidato dall’allora Presidente del marchio Giuseppe Eugenio Luraghi e da Carlo Chiti di Autodelta, il neonato reparto corse.
Per l’esordio viene scelta la cronoscalata di Fléron, vicino a Liegi; a guidare l’auto è il capo-collaudatore dell’Autodelta, Teodoro Zeccoli. È il 12 marzo 1967 la 33 entra nel mondo delle competizioni. E vince subito. È la prima di una lunga serie di successi sui circuiti più prestigiosi che la porterà sul tetto del mondo, con le vittorie nel Campionato Marche del ’75 e del ’77. Sull’onda dell’entusiasmo sportivo, Alfa Romeo decide di produrre la 33 in piccolissima serie per i privati, una “fuoriserie” che combinasse le prestazioni della Tipo 33 da competizione con il comfort e la guidabilità adatte all’uso quotidiano. Il design viene affidato a Franco Scaglione, che mette nel progetto della 33 Stradale tutta la sua perizia tecnica e audacia creativa, creando un capolavoro in cui l’innovazione di stile si fonde con la ricerca dell’aerodinamica e della funzionalità. Tra il 1967 e il 1969 sono stati prodotti solo 18 esemplari, uno custodito oggi nel Museo di Arese, rendendola estremamente rara e ambita dai collezionisti.
Sei di questi telai vennero impiegati per realizzare altrettanti prototipi, che anticipano due decenni di design automobilistico: la Carabo (1968), la P33 Roadster GS (1968), la 33/2 Coupé Speciale (1969), la Cuneo (1971) e l’Iguana (1969) la Navajo (1976). Insomma, la 33 Stradale è un modello leggendario che ha segnato non solo la storia di Alfa Romeo, ma anche quella del design italiano.
Alfa Romeo 33 Stradale, la fuoriserie da 333 km/h anche elettricaMilano, 30 ago. (askanews) – Alfa Romeo sceglie la vigilia del GP di Monza e lo storico museo di Arese per presentare una nuova fuoriserie ispirata all’iconica e bellissima 33 Stradale del 1967. La nuova coupé, due posti secchi da 333 km/h, sarà prodotta in versione termica ed elettrica presso la carrozzeria Touring Superleggera di Rho, che ha già disegnato l’Alfa Romeo Disco Volante del 2013. La fuoriserie sarà realizzata in soli 33 esemplari, già tutti venduti dopo la presentazione delle bozze a clienti selezionati in occasione del GP di Monza 2022.
Elevatissima la personalizzazione, fonte di profitti notevoli per i brand premium: ogni modello è stato sviluppato dalla neonata “Bottega” di Alfa Romeo con sede nel Museo di Arese a stretto contatto con il cliente per creare vetture uniche, con la possibilità di firmare il numero di telaio. La 33 Stradale consolida il percorso di Alfa Romeo nella produzione di esclusive “few-off” realizzate con processi artiginiali a stretto contatto con il cliente. “Con la nuova 33 Stradale abbiamo voluto creare qualcosa che fosse all’altezza del nostro passato e di cui gli Alfisti potessero essere orgogliosi. È la prima “fuoriserie” del marchio dal 1969, e prometto non sarà l’ultima”, afferma Jean-Philippe Imparato, Ceo di Alfa Romeo.
Con la 33 Stradale Alfa Romeo si pone un obiettivo ambizioso: creare una vettura da pista adatta all’utilizzo quotidiano. Il telaio è in alluminio e fibra di carbonio. Il design presenta una parte frontale dalle linee muscolose con l’iconico scudetto o trilobo e gruppi ottici a base ellittica. La linea laterale è slanciata, con porte ad apertura “elitra” e due ampie prese d’aria. Grazie all’apertura ad angolo delle porte e all’ampia vetratura del tetto, la sensazione per il guidatore è di essere a bordo di un jet. La parte posteriore è caratterizzata dalla coda tronca con fanali tondi e il design a “V” del cofango (cofano e parafango). Per scelta non ci sono profili attivi per la gestione dell’aerodinamica. All’interno spiccano due elementi iconici: volante sportivo a tre razze senza comandi e il quadro strumenti a “cannocchiale”. Per assicurare performance e piacere di guida la nuova 33 Stradale ha sospensioni a doppio braccio con ammortizzatori attivi e monta un propulsore 3.0 V6 biturbo in posizione centrale e trasversale. La potenza è di oltre 620 CV, con cambio Dct a 8 rapporti. La trazione è posteriore con differenziale elettronico. La versione elettrica (Bev), avrà invece una potenza di oltre 750 CV e un’autonomia stimata in 450 km (WLTP). Impressionanti le performance: 333 km/h di velocità massima indicata e accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi, frenata da 100km/h a 0 in meno di 33m. Il set up si avvarrà della collaborazione del pilota di F1 Valtteri Bottas sulla pista di Balocco.
Due le modalità di guida Strada e Pista per portare la vettura al limite con la possibilità di disattivare il controllo di trazione e di utilizzare l’opzione partenza veloce attivabile con il tasto “Quadrifoglio”. Il sistema frenante è dotato di tecnologia Alfa Romeo Brake-By-Wire con dischi carboceramici Brembo. Tre le colorazioni disponibili due tonalità di rosso e blu imperiale. Due le proposte per gli interni: Tributo in pelle e alluminio o Alfa Corse in carbonio e alcantara.
Milano, Pd: offrire di più a chi rimane in città ad agostoMilano, 30 ago. (askanews) – “Il mese di agosto è stato veramente complicato per chi è rimasto nella città di Milano. La tempesta del 25 luglio ha tolto proprio nel mese più caldo dell’anno il conforto dei parchi e giardini pubblici e chi avesse voluto trovare un po’ di refrigerio nelle piscine comunali si è trovato davanti ad una situazione di numerose chiusure per ragioni manutentive”. Lo hanno scritto in una nota Alessandro Giungi, Presidente della Commissione Olimpiadi e Paralimpiadi Milano Cortina 2026 del Comune di Milano e Angelica Vasile, Presidente della Commissione Sport.
“In particolare è addirittura dal 2019 che il Lido di Milano è chiuso in attesa che, forse, nel 2025 il progetto di partenariato pubblico/privato porti ad una riapertura, in cui, comunque, la grande piscina/lago all’aperto sarà persa per sempre. Come Presidenti delle Commissioni Sport e Olimpiadi Paralimpiadi Milano Cortina 2026 avevamo già sollevato nell’estate del 2022 la questione delle piscine comunali chiuse, lo abbiamo dovuto rifare nel 2023, ci auguriamo di non doverci ripetere anche nel 2024” hanno aggiunto i due esponenti dem.
Apre “Comandante”, De Angelis: ‘Le leggi del mare non vanno infrante’Roma, 30 ago. (askanews) – L’80esima Mostra del Cinema di Venezia si apre con un film politico, “Comandante”, nei cinema dal primo novembre, che racconta una storia del passato per parlare di oggi. Nel film di Edoardo De Angelis Pierfrancesco Favino interpreta Salvatore Todaro, che nel 1940, quando era a capo di un sommergibile italiano, decise di salvare 26 naufraghi belgi che trasportavano materiale bellico per il nemico, perché questo prevede la legge del mare. Per accoglierli a bordo mise a repentaglio la propria vita e quella dei suoi uomini.
“Mi commuove l’idea della forza come la intendeva Todaro, ovvero della capacità di correre in soccorso di chi è più debole” ha affermato il regista durante l’incontro con la stampa alla Mostra. A proposito della presenza del ministro Salvini alla Mostra e alla proiezione del film questa sera De Angelis ha detto: “Le reazioni di chi guarda un film trascendono il controllo di chi il film l’ha fatto. Mi auguro che chiunque guardi questo film convenga sul fatto che esistono delle leggi eterne, immutabili, come la legge del mare, e che sono leggi che non vanno infrante mai”. Il confronto con quello che avviene oggi nel Mediterraneo è evidente e De Angelis ha spiegato: “Questo racconto è emblematico sia della forza ma anche di cosa significa proprio essere italiani. Questa nazione è un crogiuolo, meraviglioso e putrido, ma questa è la sua identità: nasce da tutte le varietà possibili di esseri umani. Questo significa essere italiani ma significa anche andare in soccorso”.
L’idea di De Angelis nasce nel 2018, quando l’Ammiraglio Pettorino, nel 123esimo anniversario della Guardia Costiera, raccontò la vicenda di Salvatore Todaro. Sandro Veronesi ha sceneggiato il film insieme a De Angelis e oggi ha detto: “Era l’estate in cui è scoppiato il disonore di disattendere le più elementari e millenarie regole del mare, di soccorrere chi è in necessità. C’era un clima piuttosto pesante e anche abbastanza sprezzante e la storia di Salvatore Todaro era una risposta perfetta. La storia del nostro popolo, del Mediterraneo, è una storia di soccorsi”.
Critiche e minacce sui social contro Meloni alla vigilia della visita a CaivanoRoma, 30 ago. (askanews) – La visita di domani a Caivano della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dopo il caso degli stupri di gruppo avvenuti ai danni di due giovanissime cugine nella zona del Parco Verde, suscita reazioni indignate, quando non vero e proprio odio, sui social. “Cara Giorgia io nella mia terra non ti ci voglio, non posso accettare la tua ennesima passerella. Ti è a cuore la tematica della violenza sulle donne? Non devi fare un viaggio così lungo, guarda prima a salvare la tua casa con un compagno dalle idee becere”, scrive una ragazza su Facebook riferendosi alle parole pronunciate dal conduttore tv e compagno della Meloni, Andrea Giambruno.
Ma è soprattutto l’ira di chi ha perso il Reddito di cittadinanza, specialmente in una zona ad alto tasso di disoccupazione come il Napoletano, a provocare la maggiore indignazione. “Fa bene Giorgia Meloni a recarsi al Parco Verde di Caivano. Potrà così spiegare ai cittadini di lì che ne erano titolari perché ha soppresso il reddito di cittadinanza rendendoli così più fragili e ricattabili dalla criminalità organizzata. E poi spiegare come si combatte il degrado, lei che ha cancellato i fondi per la rigenerazione delle aree urbane degradate come quel quartiere”, scrive un altro utente in un post tra i più argomentati. “Meloni taglia sei miliardi del Pnrr destinati alle periferie, e poi va a Caivano a fare passerella”, sottolinea un uomo su X (ex Twitter).
Molti commenti hanno però il sapore della minaccia: “Spero che la trattino così come si deve trattare ‘capisci a me’”, commenta un utente su Facebook, “adda murì”, dice un altro, “Va solo a rischiare la sua vita”, sentenzia un altro utente del social blu.
Safilo, Donazzan: tavolo conclusivo di un lungo percorsoVenezia, 30 ago. (askanews) – Si è riunito oggi, convocato e gestito dall’Assessore regionale al lavoro Elena Donazzan assistita dall’Unità di crisi aziendali, il tavolo relativo allo stabilimento di Longarone (BL) dell’azienda Safilo. Hanno partecipato le organizzazioni sindacali di categoria regionali e provinciali, le RSU, i rappresentanti di Safilo assistiti da Confindustria Belluno Dolomiti.
L’incontro ha avuto l’obiettivo di fornire un aggiornamento sulla situazione e sulla bozza di accordo definita da Femca Cisl e Uiltec Uil con Safilo per l’eventuale subentro di Thélios e Innovatek nei due rami d’azienda riferiti allo stabilimento di Longarone. “Nelle fasi più recenti sono emerse posizioni differenti tra le Parti sindacali – afferma l’assessore Donazzan – da un lato Femca Cisl e Uiltec Uil, che hanno proseguito il dialogo con Safilo e dall’altro Filctem Cgil che ha ritenuto di non poter raggiungere un accordo. Il tavolo tenuto oggi è particolarmente importante perché la bozza di accordo presentata dalle parti che hanno proseguito il confronto, ha fornito una definizione degli elementi conclusivi di un lungo percorso di concertazione”. “Esprimo soddisfazione per i contenuti di questo accordo, frutto di un lungo e approfondito dialogo che purtroppo non ha raccolto la condivisione unanime – continua Donazzan -. Nel rispetto di tutte le posizioni sindacali, per le prossime fasi, che vedranno l’espressione della volontà dei lavoratori e la sottoscrizione dell’accordo definitivo, auspico la maggiore serenità possibile”.
L’assessore ha poi concluso dichiarando “la piena disponibilità della Regione a realizzare, in seguito all’eventuale conclusione dell’accordo, un monitoraggio periodico con le Parti, focalizzato su ciascuna delle due iniziative industriali subentranti” e ha ribadito “l’impegno ad accompagnare ciascun lavoratore tramite i servizi per il lavoro, la formazione e le altre misure di politica attiva utili e attualmente disponibili a livello regionale”. Il tavolo si riunirà nuovamente, in sede regionale, martedì prossimo, 5 settembre 2023.
Lombardia,Pd chiede incontro a assessore Alparone su fondi maltempoMilano, 30 ago. (askanews) – Il gruppo del Pd nel Consiglio regionale della Lombardia ha scritto oggi al vicepresidente della giunta regionale e assessore al bilancio, Marco Alparone, per chiedere un incontro in favore dei Comuni rimasti ancora senza contributi dopo i nubifragi di fine luglio. In particolare si tratta di quelle amministrazioni che, prima che la Regione avviasse la procedura di raccolta di dati secondo la procedura della somma urgenza, hanno agito in emergenza deliberando lo stanziamento di risorse proprie.
“Sono molte le segnalazioni, provenienti da tutto il territorio, di Comuni che ancora non hanno visto un euro delle risorse regionali solo per il fatto di aver agito con grande solerzia per mettere in sicurezza le strutture pubbliche, soprattutto le scuole – hanno precisato i primi firmatari, Simone Negri e Samuele Astuti -. Il presidente Fontana, pochi giorni fa, ha detto che le richieste dei Comuni per il ripristino delle scuole colpite sono state tutte esaudite dalla Regione, ma non è così, e certamente sono esclusi molti Comuni che sono intervenuti nell’immediato”. “Stiamo facendo una mappatura e raccogliendo dati e la situazione appare ancora assai critica. Occorre trovare una soluzione concreta, dando seguito all’impegno che su spinta nostra e del centrosinistra, tutto il Consiglio regionale ha assunto a fine luglio per chiedere alla Regione di aiutare le amministrazioni dei centri colpiti dagli eventi atmosferici estremi di quei giorni. L’incontro che chiediamo all’assessore al bilancio Alparone ha questo scopo” hanno concluso.
Valdichiana, a Lucignano il Festival dei Borghi più belli d’ItaliaRoma, 30 ago. (askanews) – Si terrà in Toscana il XV Festival dei Borghi più belli d’Italia, l’iniziativa più importante dell’associazione nazionale in programma da venerdì 8 settembre a domenica 10 settembre nel Borgo di Lucignano, nel cuore della Valdichiana aretina. Saranno tre giorni di eventi con dibattiti, promozione, riflessioni sulla qualità della vita nei piccoli borghi, vera e propria miniera di vivibilità e sostenibilità per il presente e il futuro.
Il programma, tra intrattenimento e approfondimenti, è stato presentato in Sala Pegaso alla presenza del presidente Eugenio Giani. Con Giani il sindaco di Lucignano, Roberta Casini, con l’assessore Stefano Cresti; il direttore nazionale dell’associazione “I Borghi più belli d’Italia”, Umberto Forte, la vicepresidente Rosalba Cardinale e la coordinatrice dell’associazione in Toscana, Elisabetta Giudrinetti. “L’associazione sta acquisendo un ruolo di assoluta autorevolezza nel promuovere il lato bello del nostro Paese, la bellezza che richiama turismo, che stimola cultura, che offre un senso di identità – dichiara Giani – Trecentocinquantaquattro Borghi associati in Italia, ventinove nella nostra Toscana: il fatto che il momento clou a livello nazionale si svolga nella nostra regione è un grande onore. La città di Lucignano si presenta esattamente come era il 3 agosto del 1554, quando le chiavi della Fortezza furono consegnate ai fiorentini: è dunque il borgo ideale per vivere questo momento a livello nazionale”.
“Lucignano, con le sue eccellenze e la sua proverbiale capacità di accoglienza, è pronta a dare il benvenuto ai delegati de I Borghi più belli provenienti da tutta Italia”, così Roberta Casini – sindaco della cittadina in provincia di Arezzo, famosa per la sua singolare forma ellittica che ne contraddistingue il centro abitato, per l’Albero d’Oro e per la Maggiolata – annuncia orgogliosamente l’appuntamento settembrino del Festival Nazionale de I Borghi più belli d’Italia, giunto alla quindicesima edizione. Un week end full immersion, da venerdì 8 a domenica 10 settembre, in cui il Borgo toscano – nel cuore della Valdichiana aretina – sarà sede del Festival nazionale dell’associazione presieduta da Fiorello Primi: “Lucignano è un luogo splendido, capace, come tanti piccoli centri italiani, di svolgere un ruolo importante per rimettere in gioco le giuste economie atte a valorizzare il territorio e la qualità della vita”.
Un programma convegnistico articolato su temi variegati, le intense quanto suggestive esibizioni di alcuni tra i Gruppi Storici più rappresentativi dei Borghi toscani, costituiscono una cornice di grande eccellenza ai grandi protagonisti del Festival: gli oltre 350 Borghi che fanno parte dell’Associazione. Suddivisi in aree regionali, si presentano all’appuntamento lucignanese con le loro specificità identitarie, permettendo al visitatore di cogliere una straordinaria visione d’insieme della Bellezza italiana, rappresentata dai suo(I) Borghi più belli. Nel pomeriggio di venerdì 8 settembre, l’apertura del Festival, a cura del sindaco di Lucignano Roberta Casini e del presidente nazionale dell’associazione Fiorello Primi, dà il via alla kermesse. A seguire, la trattazione di un tema di grande attualità, che costituisce una sorta di leit motiv dell’intero Festival, ovvero, la sostenibilità. Tema assai caro ai 29 Borghi toscani aderenti all’associazione che, lo scorso 31 maggio, proprio a Lucignano, hanno firmato il Manifesto sulla sostenibilità, ormai conosciuto come Manifesto di Lucignano, fermamente impegnati a “promuovere una sostenibilità a tutto campo, affrontando temi fondamentali per i Borghi, da quelli sociali agli economici, non trascurando il dissesto idrogeologico, la questione sismica e lo spopolamento dei piccoli centri”, come sottolineò lo stesso presidente Primi alla firma del documento, impegnandosi anche ad estenderne la partecipazione a tutti i Borghi italiani ed europei appartenenti alla Federazione Internazionale Les Plus Beaux Villages de la Terre. Il convegno, moderato dalla coordinatrice toscana dell’associazione Elisabetta Giudrinetti, si articola con gli interventi di Mauro Guerra, esperto di comunità energetiche rinnovabili, del sindaco di Loro Ciuffenna, Moreno Botti, ispiratore del Manifesto stesso e di Giorgio Santini, responsabile delle relazioni con i Comuni e Regioni in Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), presente al Festival anche con il proprio patrocinio.
Due vanti locali, il Gruppo Storico e quello Folcloristico di Lucignano, alla presenza delle Autorità presenti, sono la cornice folkloristica attorno alla quale si apre ufficialmente il Festival, sabato 9 settembre. Spazio poi a vari momenti convegnistici e di riflessione, anche in collaborazione con Toscana Promozione: Gli italiani nel mondo, partenza e ritorno nei borghi d’origine, alla presenza di Angelo Sollazzo, presidente Confederazione Italiani nel Mondo. Riccardo Cuomo, direttore Borsa Merci Telematica Italiana, fa il focus sul Progetto M.I.B. per la tutela delle produzioni e del paesaggio culturale delle aree interne. L’esperienza di Vetrina Toscana è al centro del convegno con Mauro Carbone, esperto di turismo enogastronomico, che ci suggerisce che è il “gusto che motiva il viaggio nei piccoli centri”. Il post covid, la riscoperta e la rinascita dei piccoli borghi da dove è possibile lavorare in smart working, sono l’argomento della presentazione dei libri di Francesco Spanò e Antonio Luna, mentre Serena Pellegrino tratta della Bellezza in Costituzione. Dopo il contributo di Massimo Bray, già ministro per i Beni culturali e attuale direttore editoriale dell’Enciclopedia Treccani, il giornalista Osvaldo Bevilacqua assieme ad Alessandro Pappalardo, consigliere ENIT, incontrano gli Ambassador de I Borghi più belli d’Italia. Infine, il ruolo della governance a livello territoriale per politiche di promozione di tutta la filiera è il tema trattato da Magda Antonioli (consigliere ENIT) e da Confagricoltura, conclude la seconda giornata del Festival. Il filone ambientale è l’abbrivio domenicale con Alessandra Bonfanti di Legambiente e la sua riflessione su Mobilità dolce per un turismo sostenibile. Grande attesa per l’intervento del presidente nazionale della Coldiretti, Ettore Prandini (Combattere lo spopolamento con lo sviluppo e la valorizzazione delle produzioni agricole), uno degli interventi clou per il futuro dei Borghi. Prima della cerimonia finale della tre giorni lucignanese – che si conclude con la consegna della bandiera dei Borghi ai rappresentanti della Calabria, Regione che ospiterà la prossima edizione del Festival dei Borghi più belli d’Italia, nei comuni di Oriolo e di Rocca Imperiale – i Borghi partecipanti al Festival consegnano al Comune di Lucignano un arbusto, proveniente dal loro territorio, per la realizzazione del Parco della biodiversità dei Borghi più belli d’Italia in Lucignano. Presenti al Festival non solo i Borghi – suddivisi per provenienza regionale – ma anche artigiani e produttori enogastronomici dai quali è possibile degustare la variegata offerta e migliore tipicità enogastronomica borghigiana, nella suggestiva atmosfera dei vicoli lucignanesi, animata da musica live e da gruppi folkloristici storici. “Il Festival Nazionale che quest’anno è ospitato in questa meravigliosa terra, che è la Toscana – dichiara il Presidente de I Borghi più belli d’Italia, Fiorello Primi – è una tra le numerose occasioni che l’Associazione offre ai Comuni aderenti per raccontarsi e raccontare insieme la Bellezza dell’Italia dei Borghi e delle loro comunità”. Il Festival nazionale de I Borghi più belli d’Italia è organizzato dall’omonima associazione nazionale e dal comune di Lucignano. Gode del patrocinio della Regione Toscana, di Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), enciclopedia Treccani e della Camera di Commercio Arezzo-Siena.
Il primo settembre Giornata Mondiale Preghiera per la Cura del CreatoRoma, 30 ago. (askanews) – Il 1° settembre, giorno in cui ha inizio il Tempo del Creato che si concluderà il 4 ottobre nella festa liturgica di San Francesco d’Assisi, si celebrerà la 18° Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato.
Il Santo Padre, Papa Francesco, ha così invitato nel suo messaggio: “In questo Tempo del Creato, come seguaci di Cristo nel nostro comune cammino sinodale, viviamo, lavoriamo e preghiamo perché la nostra casa comune abbondi nuovamente di vita. Lo Spirito Santo aleggi ancora sulle acque e ci guidi a ‘rinnovare la faccia della terra’”. Seguendo questo invito, il Santuario Pontificio della Santa Casa di Loreto, propone a tutti i fedeli un momento di preghiera per il Creato, dono di Dio da custodire assieme a tutti gli uomini di buona volontà. L’incontro di preghiera, a cui tutti i fedeli sono invitati a partecipare – informa una nota del Santuario – si terrà alle ore 21.00 nella Basilica del Santuario. La preghiera sarà trasmessa in diretta al Canale YouTube “Santa Casa Loreto”.
Turismo, in provincia Varese occupazione strutture oltre dati 2022Milano, 30 ago. (askanews) – “In questa stagione estiva la provincia di Varese ha registrato un tasso di occupazione delle strutture superiore al 50%” e quindi “oltre i dati del 2022”. Lo ha evidenziato l’assessore a Turismo, Moda, Design e Marketing territoriale di Regione Lombardia, Barbara Mazzali. “Plaudo al progetto ‘Tra Acqua e Terra’, ideato dal Comune di Gavirate (Varese) e dall’infopoint locale, che hanno risposto al bando del mio Assessorato (‘OgniGiorno inLombardia’), per realizzare coinvolgenti percorsi a piedi, in bicicletta e in battello, capaci di offrire, a locali e turisti, esperienze nella pace della natura, in luoghi della spiritualità e nel fascino della storia, che a Gavirate ‘va indietro’ fino al periodo Neolitico” ha aggiunto.
“Ben vengano quindi – ha proseguito l’assessore – strategie per fare conoscere i tesori territoriali locali, anche in un’ottica di destagionalizzazione e attrattività interna alla nostra meravigliosa Regione Lombardia”. L’offerta di itinerari turistici del Comune di Gavirate comprende un percorso in battello accessibile alle persone con disabilità motorie, con partenza dal parco Folaga Allegra, navigazione sul lago di Varese con veduta dell’Isolino Virginia e rientro al parco Folaga Allegra. “Ottima anche la proposta di tour attenta alle necessità dei disabili, che devono assolutamente avere tutta la nostra attenzione anche in ambito turistico”, ha concluso Mazzali.