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Tag: Sanremo 2023

Migranti, Gori: l’accoglienza dei minori spetta allo Stato, ricorso al Tar

Migranti, Gori: l’accoglienza dei minori spetta allo Stato, ricorso al TarRoma, 22 ago. (askanews) – “L’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati è un compito dello Stato. Lo dice la legge. I Comuni possono svolgere una supplenza temporanea, in caso di indisponibilità di posti nelle strutture statali, e comunque senza costi o oneri a loro carico. Succede invece esattamente il contrario: lo Stato non fa nulla e scarica oneri e costi sui Comuni, rimborsandoli in modo del tutto insufficiente”. Lo scrive sui social Giorgio Gori, sindaco di Bergamo.

“Per questo il Comune di Bergamo – spiega – ha prima diffidato e poi attivato un ricorso al Tar contro il ministero degli Interni, per ottenere il rispetto della legge e la restituzione dei costi impropriamente sostenuti. Sarebbe utile che anche le altre città, governate dalla sinistra come dalla destra, non c’entra il colore politico, facessero la stessa cosa. E che nel frattempo il governo attivasse immediatamente i 4.000 posti Sai aggiuntivi, richiesti dall’Anci e finora negati”. “Il Sai è il principale sistema di accoglienza per i minori stranieri prescritto dalla legge. Ma lo Stato non lo finanzia a sufficienza. Bergamo dispone di soli 30 posti Sai, ma oggi deve farsi carico dell’accoglienza di 282 minori stranieri. Infine, si alzi almeno a 100-120 euro/giorno il rimborso per l’accoglienza nei Cas minori (oggi a 60 euro) altrimenti i bandi prefettizi continueranno ad andare deserti”, conclude.

Migranti, Zaia: già 9 mila profughi ospitati in Veneto

Migranti, Zaia: già 9 mila profughi ospitati in VenetoVenezia, 22 ago. (askanews) – “Abbiamo quasi 9 mila persone ospitate rispetto a questo flusso migratorio. Non abbiamo mai rifiutato nessuno, ma siamo preoccupati perché non ci sono più spazi e la situazione rischia di diventare inquietante”. Lo ha detto il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, stamani a Venezia.

“Ma – ha aggiunto – c’è il tema della sostenibilità. C’è un livello oltre il quale non possiamo garantire dignità. Dobbiamo scongiurare tendopoli e mega assembramenti, tipo Cona”. Zaia è tornato anche a puntare il dito contro l’Europa: “È totalmente assente in questa partita. Non può essere latitante, bisogna chiedere che scenda in campo. L’Italia non può diventare il ventre molle del continente”.

Ricci (Invalsi): scuola, serve riflessione pedagogica profonda

Ricci (Invalsi): scuola, serve riflessione pedagogica profondaRoma, 22 ago. (askanews) – “E’ necessaria una riflessione pedagogica profonda di dove vogliamo portare la nostra scuola. Quello che emerge abbastanza chiaramente dalle rilevazioni è la necessità di una riflessione garbata e attenta su questo, per essere veramente amici della nostra società e delle generazioni che stanno crescendo”. Così il presidente Invalsi Roberto Ricci, intervenendo al Meeting di Rimini all’incontro “La scuola si racconta. Nuovi linguaggi per un dialogo con i giovani”.

“Tutti i Paesi – ha spiegato – investiranno tantissimo per cercare di ridurre l’impatto del contesto di riferimento sugli esiti di apprendimento dei nostri studenti. E le cose non stanno andando molto bene: ad oggi, non solo in Italia, il peso del contesto sociale, economico e culturale degli studenti è enorme. Probabilmente la frontiera su cui lavorare sono le competenze non disciplinare e le soft skills, ma per fare questo serve una riflessione sul disegno educativo di scuola che vogliamo. E la nostra società ha grosse difficoltà a farlo. Altrimenti si osserva una esasperazione delle differenze”. Per Ricci “è giunto il momento di affrontare il grande tema di che cosa vogliamo per la nostra scuola in termine di apprendimenti e competenze di base. Se non lo facciamo anche il concetto di povertà educativa, che è importante, risulta molto difficile da cogliere. Una società moderna oggi dovrebbe vedere il problema della dispersione scolastica da due punti di vista: tenere i ragazzi a scuola, ma poi si pone il tema di cosa i ragazzi apprendono e quindi cogliere quegli elementi di dispersione che riguardano anche i ragazzi che si sono diplomati”.

Per il presidente Invalsi si devono “cogliere le potenzialità enormi date dall’intelligenza artificiale, dalla tecnologia e dall’uso di strumenti e di nuovi modi di riflettere sulle cose, aiutandoci anche con l’operatività delle soluzioni. Chi fa i nostri mestieri deve aiutare il sistema, e se stesso a capirlo, al fatto che la dimensione del tempo è molto importante e quindi non possiamo immaginare soluzioni nuove, necessarie, senza anche dire che cosa non facciamo più. Ad ogni nuova cosa che aggiungiamo, dobbiamo interrogarci su cosa è ora di non fare più”, ha concluso Ricci.

Rosato (Iv): risorse per formazione ci sono, non disperdiamole

Rosato (Iv): risorse per formazione ci sono, non disperdiamoleRimini, 22 ago. (askanews) – “Ci sono molte risorse” sulla formazione continua “che possono essere spese, abbiamo bisogno di non disperderle”, cercando di “correggere” gli sbagli fatti nel passato quando “sono state date risorse non tanto a chi doveva essere formato ma a chi formava” altrimenti “saremo sempre senza soldi senza guardare la qualità dei soldi che vengono spesi”. Lo ha detto il deputato di Italia viva, Ettore Rosato, durante il dibattito “Formarsi per crescere” organizzato in collaborazione con l’Intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà al Meeting di Rimini.

“Oggi dobbiamo rimettere al centro il valore del capitale umano – ha spiegato -. Oggi un’azienda industriale occupa il 7/8% del suo budget sul costo del personale, vent’anni fa aveva un costo del personale che era almeno tre volte tanto. Proprio per questo dovremmo riuscire a valorizzare di più il valore della formazione. Questo va intercettato già nel mondo della scuola. La strada iniziata con Its e percorsi formativi va accentuata con investimenti molto più ampi”. A suo giudizio, serve uno “screening” anche per individuare “quanti Its funzionano e quanti Its mancano, quanti vengono fatti sulle esigenze del mercato o quanti pensati a tavolino in qualche ufficio regionale”. Una verifica che, secondo il deputato, può servire “per capire quanto c’è bisogno di maggior formazione di professionalità, soprattutto tra quei giovani che non lavorano, sia al Sud che al Nord”. Con un’attenzione a non considerare “la formazione utile solo per lavorare”.

Meeting, Lupi: confronto politico serve per futuro Paese

Meeting, Lupi: confronto politico serve per futuro PaeseRimini, 22 ago. (askanews) – “La politica è il luogo della parte, i partiti rappresentano una parte delle idee, dei valori, ma il Parlamento è il luogo dove queste parti si confrontano e si incontrano. Questa è l’intuizione di vent’anni fa per identificare dei punti comuni per fare un percorso comune”. Lo ha sottolineato Maurizio Lupi, presidente Intergruppo Parlamentare per la Sussidiarietà, nel giorno del Meeting di Rimini dedicato appunto all’Intergruppo, che riunisce esponenti politici delle differenti forze politiche.

“La responsabilità che abbiamo – ha aggiunto – è di costruire un futuro per i nostri figli. Se la politica perde questa coscienza, è finita; si riduce all’immediato”.

Ue, Fitto: allargamento? Serve riflessione su capacità finanziaria

Ue, Fitto: allargamento? Serve riflessione su capacità finanziariaRoma, 22 ago. (askanews) – “Ucraina, Moldova, Georgia e i Paesi dei Balcani hanno lo status di candidati ma, ipotizzare da oggi per i prossimi anni un’Europa così grande, non comporta solamente il lanciare il cuore oltre l’ostacolo ma anche una riflessione: le nozze non si fanno con i fichi secchi. Che capacità finanziaria e che modello immaginiamo noi per costruire questa dimensione?”. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, intervenendo al Meeting di Rimini.

Secondo il ministro si tratta di “tematiche che vanno messe di fronte alle scelte da mettere in campo perchè, diversamente, rischiamo di aprire una riflessione più generale senza poi avere la capacità, i mezzi e le strutture per poterla realizzare”.

Gina Raimondo tra il 27 e il 30 agosto in Cina

Gina Raimondo tra il 27 e il 30 agosto in CinaRoma, 22 ago. (askanews) – La segretaria al Commercio Usa Gina Raimondo sarà tra il 27 e il 30 agosto in Cina e visiterà Pechino e Shanghai. L’ha comunicato il Dipartimento al Commercio americano.

Raimondo incontrerà esponenti del mondo degli affari e delle istituzioni. La sua visita segue quella del segretario di Stato Antony Blinken e della segretaria al Tesoro Janet Yallen. La segretaria punta – secondo il Dipartimneto di Stato – a “discussioni costruttive sul commercio Usa-Cina, sulle sfide che l’impresa Usa deve affrontare e sulle potenziali aree di copllaborazione.

La proposta di Garavaglia (Lega): finiamo le superiori un anno prima

La proposta di Garavaglia (Lega): finiamo le superiori un anno primaRimini, 22 ago. (askanews) – “I nostri diplomati, rispetto a quelli degli altri Paesi europei, si diplomano un anno dopo, lavorano un anno dopo, e quindi si sposano un anno dopo, fanno figli un anno dopo. Non si potrebbe far finire un anno prima anche i nostri studenti? Non morirebbe nessuno, data anche la qualità della nostra istruzione”. E’ la prima proposta lanciata da Massimo Garavaglia, presidente della Commissione Finanza e tesoro, al Meeting di Rimini, durante il dibattito “Formarsi per crescere” all’Intergruppo Parlamentare per la Sussidiarietà.

“In secondo luogo – ha sottolineato – abbiamo bisogno di personale in sanità; speriamo di togliere presto il numero chiuso in medicina. Ma c’è anche un enorme problema di carenza di infermieri. Dunque, la mia seconda proposta concreta è di istituire un liceo infermieristico di quattro anni, abilitante, per iniziare a lavorare subito”. Garavaglia ha raccontato infine l’esperienza nella Regione Lombardia che investe in quei centri di formazione che portano immediatamente al lavoro. “Importante è velocizzare il rapporto tra domanda di lavoro e offerta di formazione. La formazione professionale deve orientare al lavoro e quindi serve finanziare di più chi crea posti di lavoro. La mia proposta, per replicare questa esperienza a livello nazionale, è di differenziare i finanziamenti sulla base della percentuale di chi esce dal centro di formazione e trova lavoro automaticamente. Così – ha concluso Garavaglia – orientiamo e miglioriamo la qualità della formazione”.

Braga (Pd): serve un patto per la formazione delle competenze

Braga (Pd): serve un patto per la formazione delle competenzeRimini, 22 ago. (askanews) – “C’è bisogno di fare un vero e proprio patto per la formazione delle competenze che tenga insieme il ruolo del pubblico e del privato, che valorizzi la capacità di investire a livello territoriale di strutture e di contesti economici che in qualche modo hanno un valore aggiunto perché radicati sul territorio”. In questo percorso “le competenze green e digitali devono essere tenute insieme”. Lo ha proposto la capogruppo del Partito democratico alla Camera, Chiara Braga, durante il dibattito “Formarsi per crescere” organizzato in collaborazione con l’Intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà al Meeting di Rimini.

“L’Italia è al 25esimo posto su 27 paesi europei per il capitale umano, solo il 46% delle persone possiede delle conoscenze di base digitali – ha ricordato Braga -, questo ci consegna l’esigenza di provare a intervenire e trovare soluzioni nuove in un sistema economico che non può fare l’errore di poter credere di competere su bassi costi e basso costo sul lavoro. Se non capiamo che l’investimento in formazione e competenze è fondamentale per stare agganciati alle trasformazioni un’economia matura come la nostra rischia di essere spazzata via e di non riuscire a stare al passo”. “La riforma del sistema degli Its è rimasta a metà del guado se pensiamo che aveva bisogno di 19 decreti attuativi e oggi ne abbiamo fatti tre e solo su 4 c’è l’intesa della Conferenza delle Regioni – ha precisato la capogruppo del Pd -. Su queste competenze abbiamo oggi la possibilità di fare un salto di qualità e si può riprendere il filo di un lavoro e di un impegno che metta insieme punti di vista e volontà di collaborazione. Così come sul patto sulla formazione 4.0 che nell’ultima legge di bilancio non è stato rifinanziato. Con la ripresa dei lavori parlamentari entriamo nel vivo delle scelte di priorità: occorre provare a individuare nel finanziamento di strumenti come quello”.

Ambrosetti: food delivery nel 2021 a 1,8 mld, raggiunge 71% italiani

Ambrosetti: food delivery nel 2021 a 1,8 mld, raggiunge 71% italianiMilano, 22 ago. (askanews) – La consegna di cibo e piatti pronti a domicilio (food delivery) muove un mercato che al 2021 valeva 1,8 miliardi di euro e questo tipo di servizio raggiunge ormai il 71% della popolazione italiana. A delineare questo scenario è The European house-Ambrosetti che in occasione del settimo forum sul food&beverage di giugno a Bormio ha sottolineato il ruolo delle piattaforme di food delivery che nell’ultimo anno hanno rappresentato il 97% del valore totale dei piatti venduti per la consegna a domicilio. Solo il 3% proviene dai canali online dei ristoranti tradizionali.

“Nel 2015 – ha dichiarato Valerio De Molli, managing partner & Ceo, The European House Ambrosetti – le vendite attraverso le piattaforme di food delivery valevano 70 milioni di euro, nel 2018 oltre 360 milioni e nel 2020 più di 700. La pandemia ha contribuito alla crescita esponenziale di questo fenomeno (+20% di valore tra 2020 e 2021) che si avvicina oggi in Italia ai 2 miliardi di euro complessivi e che ha, inoltre, ulteriori e ampie possibilità di sviluppo futuro”. Lo sviluppo delle piattaforme digitali ha permesso al settore dell’e-commerce alimentare di crescere esponenzialmente tra il 2010 e oggi, mediamente del 39% all’anno. Lo studio Ambrosetti ha evidenziato, inoltre, come il fatturato complessivo a fine 2022 si è attestato a 4,7 miliardi di euro grazie soprattutto al food delivery che rappresenta il 44% del valore, seguito da spesa alimentare (37%) ed enogastronomia (19%). “Il potenziale di crescita dei marketplace digitali – ha aggiunto De Molli – nel contesto agroalimentare è però ancora molto elevato, in quanto il fatturato del settore alimentare generato tramite e-commerce vale nel 2022 il 3% del totale”.

Le scelte e le abitudini mutano anche grazie agli strumenti tecnologici che si utilizzano: oggi otto consumatori su 10 sono raggiunti dai social network, il 60% manifesta un forte interesse per la cucina e il 31% naviga sui social con l’intenzione di scoprire nuovi prodotti da acquistare. Grazie alla tecnologia e allo sviluppo del food delivery, oggi anche in Italia, sono accessibili nuovi concetti di ristorazione come le dark kitchen (cucine specializzate solo nella consegna a domicilio), o le ghost kitchen (un laboratorio che lavora per più marchi dedicati alle consegne), le social kitchen dove organizzare eventi con la cucina come filo conduttore o ancora le shared commercial kitchen, spazi per cucine commerciali in condivisione che ottimizzano così i costi di gestione.