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Tag: Sanremo 2023

Roma, Chomsky e Loach tornano al Troisi per il loro primo dialogo

Roma, Chomsky e Loach tornano al Troisi per il loro primo dialogoRoma, 14 mar. (askanews) – Noam Chomsky e Ken Loach tornano al Cinema Troisi. Dopo il problema tecnico del 20 settembre scorso, che non aveva reso possibile la presenza annunciata del filosofo americano, il Piccolo America ha deciso di riprovarci. Il 29 marzo alle 19.45 Chomsky e Loach si collegheranno in streaming, rispettivamente dall’Arizona e dall’Inghilterra, per il loro primo dialogo pubblico. A seguire ci sarà la proiezione del film “Sorry We Missed You” di Ken Loach.
Sei mesi fa era stato solo Loach a intervenire in una sala gremita, durante un evento andato sold out in sette minuti. In chiusura del suo intervento il regista britannico aveva dichiarato: “Se oggi Chomsky fosse stato qui gli avrei chiesto: come facciamo a riaffermare la leadership della classe operaia? Perché solo con una leadership socialista oggi possiamo cambiare il mondo; senza, invece, il mondo verrà distrutto”. La domanda aveva dato avvio a una corrispondenza unica – resa pubblica sui canali del Piccolo America – nella quale i due si erano confrontati su metodi e prospettive dell’azione politica del nostro presente.
Proprio da quella conversazione interrotta ripartiranno il 29 marzo Chomsky e Loach, affrontando i temi da anni al centro della loro riflessione intellettuale e politica. Giustizia sociale, guerra, diritti e lavoro saranno solo alcuni degli argomenti della serata. All’incontro seguirà la proiezione di Sorry We Missed You, l’ultimo film di Ken Loach.
“Lo scorso settembre ci abbiamo provato e non ci siamo riusciti – ha dichiarato il presidente della Fondazione Piccolo America, Valerio Carocci – purtroppo, a causa di un imprevisto, Loach e Chomsky, che inizialmente si erano collegati, non sono riusciti a dialogare pubblicamente. Come degli alpinisti che respinti da una nuova vetta una prima volta ci riprovano la stagione successiva, in questi mesi abbiamo lavorato e migliorato l’organizzazione affinché un’altra occasione fosse possibile. A incoraggiare la nostra ostinazione è stato l’entusiasmo di Loach e Chomsky, i quali non hanno mai smesso di credere nel loro incontro. Quindi eccoci, pronti a riprovarci”.
“Certo – ha continuato Carocci – da settembre 2022 a oggi lo scenario politico italiano è molto cambiato. Se alla soglia delle elezioni politiche che poi hanno visto vincere il governo Meloni al centro del dibattito erano le destre, oggi la questione centrale è come ricostruire una sinistra che, involuta su se stessa, si è dimostrata ancora una volta incapace di rispondere alle sfide contemporanee. Oggi come allora, chi meglio di due giganti come Chomsky e Loach per immaginare un altro mondo possibile e necessario?”.

Aeronautica, Amus: rendere operativi sindacati militari

Aeronautica, Amus: rendere operativi sindacati militariMilano, 14 mar. (askanews) – Il sindacato dell’Aeronautica militare Amus (associazione militari uniti in sindacato) ha chiesto al governo di intervenire per rendere definitivamente operativi i sindacati militari delle Forze armate italiane, affinché vengano “riconosciuti come interlocutori di governo e dei vertici militari, così come legge prevede” e venga fornito loro “il necessario legittimo contributo in termini di pensiero critico e collaborativo, allo scopo di garantire il massimo apporto nelle tutele dei diritti del personale militare”.
È quanto si legge in una nota dell’Amus che chiede l’adeguamento delle procedure di contrattazione per il personale delle forze armate e l’istituzione delle relative aree negoziali per i dirigenti.
“La questione dell’operatività sindacale ha oramai assunto dei connotati grotteschi che ledono ancora una volta il principio cardine delle tutele del personale militare, ovvero il tema della rappresentatività”, ha sottolineato Amus.
Il sindacato ha ricordato la nota con la quale “i sindacati di polizia e Ufficiali del Cocer Interforze lo scorso 13 marzo hanno chiesto a gran voce che si attivi il tavolo negoziale, in particolar modo per l’area dirigenziale delle Forze di polizia ad ordinamento civile”, sottolineando che “l’ordinamento italiano ha ampliato l’area di negoziazione ai dirigenti delle Forze armate e di polizia ad ordinamento militare, affidando ai sindacati militari (e a nessun altro) la rappresentanza in detti tavoli”.
“La questione è delicatissima, nel merito ma anche nella forma se non gestita in maniera adeguata”, ha aggiunto il sindacato, “continuando a fingere che le organizzazioni sindacali militari già riconosciute siano uno strumento da tenere ancora in standby, nell’attesa che la rappresentanza militare cessi definitivamente di esistere e di consumare ingenti risorse finanziarie (denaro pubblico), di cui alla fine qualcuno dovrà pur rispondere” si creeranno “gravissimi problemi di rapporti tra l’esecutivo e le rappresentanze sindacali militari” e “un vulnus di tutela per il personale del comparto Difesa, cagionando di conseguenza un danno ingiusto alle migliaia di tesserati”.

Volkswagen: 180 mld investimenti al 2027, 15 mld per gigafactory

Volkswagen: 180 mld investimenti al 2027, 15 mld per gigafactory

Focus su Usa e Cina. Quota bev al 10% in 2023, 20% in 2025

Milano, 14 mar. (askanews) – Nonostante una contrazione del 7% delle consegne globali, che nel 2022 si sono attestate a 8,3 milioni di unità, il gruppo Volkswagen rimane “ben posizionato” per la crescita futura. I margini operativi ante voci straordinarie sono cresciuti all’8,1%, grazie alla costante disciplina dei prezzi e dei costi e a un mix di prodotto migliore. Il flusso di cassa netto della Divisione Automotive è sceso a 4,8 miliardi di euro, a causa dell’aumento del capitale circolante legato alle problematiche delle catene di fornitura e logistiche, in particolare verso la fine dell’anno.
“Nel 2022 abbiamo fissato obiettivi chiari e ambiziosi e preso le decisioni necessarie per snellire i processi. Il 2023 sarà un anno decisivo per realizzare gli obiettivi strategici e accelerare i progressi in tutto il gruppo”, ha detto il Ceo di Volkswagen, Oliver Blume.
Nel corso del 2023 il gruppo prevede una “decisa” inversione di tendenza, con il rafforzamento della liquidità netta della Divisione Automotive. Con un elevato portafoglio ordini (1,8 milioni di veicoli), Volkswagen nel 2023 prevede una “graduale attenuazione” dei colli di bottiglia relativi alla catena di approvvigionamento. La liquidità netta della Divisione Automotive è aumentata a 43 miliardi di euro alla fine del 2022, sostenuta dall’Ipo di Porsche.
Volkswagen ha pianificato investimenti complessivi per 180 miliardi di euro nel periodo 2023-2027 per la produzione di batterie, la crescita in Nord America, l’incremento della competitività per quanto riguarda digitalizzazione e prodotti in Cina, nonché il continuo sviluppo della gamma di prodotti. Oltre due terzi (il 68%) degli investimenti saranno destinati a digitalizzazione ed elettrificazione. Nel precedente piano quinquennale, la quota era del 56%. Già nel 2025 si prevede che un veicolo su cinque venduti a livello mondiale sarà a trazione 100% elettrica.
Uno dei motivi principali dell’aumento degli investimenti è lo stanziamento di fino a 15 miliardi di euro per la costruzione di gigafactory di PowerCo, start-up del Gruppo dedicata a questo specifico business, e per l’approvvigionamento delle materie prime per le batterie. PowerCo ha annunciato la costruzione della prima gigafactory in Nord America, in Canada. Sarà la terza del gruppo dopo quelle di Salzgitter e Valencia. Entro il 2030, PowerCo dovrebbe generare un fatturato annuo di oltre 20 miliardi di euro. Inoltre, proseguiranno gli investimenti nell’ultima generazione di motori a combustione. Il picco degli investimenti è previsto per il 2025, per poi diminuire costantemente.
Il portafoglio prodotti del Gruppo Volkswagen ha registrato un notevole successo in particolare nel segmento Bev: nel 2022 le consegne di veicoli 100% elettrici sono aumentate del +26% e la quota Bev si è attestata al 7%. I Bev rappresentano ora il 16% del portafoglio ordini del Gruppo. Nel 2023 saranno presentati nuovi modelli Bev, tra cui la nuova ID.3, ID.7, ID. Buzz a passo lungo, Cupra Tavascan e Audi Q8 e-tron. Con il lancio di questi nuovi veicoli, quest’anno Volkswagen punta a raggiungere una quota Bev pari a circa il 10% delle consegne totali.
Quanto ai mercati, Volkswagen punta molto su Stati Uniti e Cina. Le consegne Bev negli Stati Uniti nel 2022 sono cresciute del 18,8%, toccando le 44.200 unità e posizionando il gruppo al quarto posto nel segmento delle auto 100% elettriche. Attualmente la quota di Volkswagen sul mercato totale – inclusi i veicoli con motore a combustione interna – è pari al 4%; l’obiettivo è portarla al 10% entro il 2030, principalmente attraverso l’espansione della gamma di prodotti per gli Usa, che includerà il debutto di ID.7 e ID. Buzz nel 2024. Intanto lo stabilimento di Chattanooga, Tennessee, è stato convertito all’e-mobility con la produzione dell’ID.4 ed è iniziato il rilancio del brand elettrico Scout: nel 2026 saranno prodotti 200mila veicoli nel sito in Columbia, South Carolina.
In Cina è stato introdotto un board cinese trasversale ai brand per accelerare i processi decisionali. Focus anche sulle partnership come quella con Horizon Robotics per lo sviluppo della guida autonoma. Con Cariad China, invece il gruppo punta a sviluppare software specifici per la Cina. Questo approccio sta già portando risultati: nel 2022 le consegne di veicoli 100% elettrici della famiglia ID. in Cina sono più che raddoppiate: in totale sono stati venduti 143.100 veicoli tra ID.3, ID.4 e ID.63. Complessivamente, le consegne Bev in Cina sono incrementate del 68% rispetto all’anno precedente.

Migranti, M5s: governo non crei diversivi, Crosetto venga in Aula

Migranti, M5s: governo non crei diversivi, Crosetto venga in AulaMilano, 14 mar. (askanews) – “Ferma restando la solidarietà del M5S al ministro Crosetto per gli attacchi ricevuti dal generale della Wagner, è necessario che le parole del ministro sulle presunte influenze russe all’origine del crescente flusso migratorio verso l’Italia vengano approfondite in Parlamento. Allo stesso tempo, è doveroso che il Copasir aggiorni tutte le informazioni sul tema attraverso gli altri ministri e direttori delle agenzie competenti”. Lo affermano Francesco Silvestri e Barbara Floridia, capigruppo alla Camera e al Senato M5S.
“I cittadini hanno il diritto di conoscere nel dettaglio le preoccupazioni espresse dal ministro Crosetto e capire se si tratta dell’ennesima boutade di un Governo che fa di tutto per sviare da responsabilità e fallimenti. L’esecutivo Meloni deve imparare la grammatica istituzionale e a rispettare il ruolo del Parlamento: questioni così rilevanti vanno motivate nelle sedi opportune, non basta consegnarle occasionalmente al dibattito mediatico”, concludono.

“Il non-manuale dell’operatore di teatro sociale”, presentazione alla Camera

“Il non-manuale dell’operatore di teatro sociale”, presentazione alla Camera

Martedì 14 marzo 2023 – 13:47

“Il non-manuale dell’operatore di teatro sociale”, presentazione alla Camera

Domani alle 12 in Sala stampa, con Mollicone, Bruno, La Delfa, Scaramuzzo

“Il non-manuale dell’operatore di teatro sociale”, presentazione alla Camera
Roma, 14 mar. (askanews) – Domani 15 marzo dalle 12 presso la Sala Stampa della Camera si terrà la presentazione del libro “Il non-manuale dell’operatore di teatro sociale” di Pascal La Delfa.
Partecipano Federico Mollicone, Presidente della commissione Cultura della Camera; il deputato Raffaele Bruno; l’autore Pascal La Delfa; il professor Gilberto Scaramuzzo, docente presso l’Università Roma3.
Saranno presenti attori e artisti impegnati nel teatro sociale. Con l’occasione, saranno presentate le proposte di legge sul teatro in carcere.

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Migranti, Bonelli consegna lettera a Meloni: Dna per vittime Cutro

Migranti, Bonelli consegna lettera a Meloni: Dna per vittime CutroRoma, 14 mar. (askanews) – Una lettera alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni per chiedere di utilizzare il Dna per il riconoscimento delle vittime del naufragio di Cutro. A consegnarla oggi a Palazzo Chigi Angelo Bonelli, deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra.
“Chiedo alla presidente Meloni – ha spiegato – un fatto di civiltà: si prelevi il Dna dei familiari in preda al dolore. I subacquei che stanno facendo le ricerche per trovare i dispersi ci hanno detto che i cadaveri sono irriconoscibili e lo saranno anche quelli che verranno trovati. L’unico modo per determinare il riconoscimento è il Dna. Fino a oggi non è stato fatto. Mi appello alla presidente Meloni perchè faccia questo gesto che sarebbe molto apprezzato dai familiari”.
“Signora presidente – si legge nella lettera – le chiedo di attivarsi affinché sia prelevato il campione salivare dei familiari dei dispersi per consentire in caso di ritrovamento dei cadaveri ancora non rinvenuti di procedere all’esame comparativo dei campioni”. Bonelli si dice “certo che lei comprenderà l’importanza dal punto di vista umanitario di dare risposte a questi familiari che vivono nel dolore più totale di non poter piangere i corpi dei loro cari”.

Lillo Petrolo con AIPD per la Giornata Mondiale Sindrome di Down

Lillo Petrolo con AIPD per la Giornata Mondiale Sindrome di DownRoma, 14 mar. (askanews) – “Parli sempre te! Ma il tema di quest’anno è: con noi, non al posto nostro!”. E’ così che Francesco Sisti dà “una lezione a Lillo”, in occasione della Giornata mondiale delle persone con sindrome di Down, che ricorre il 21 marzo. Francesco ha 21 anni e ha la sindrome di Down: è socio dell’AIPD e quest’anno è il volto e la voce dell’associazione per veicolare il messaggio scelto per la ricorrenza internazionale: “With us, not for us”. Perché le persone con sindrome di Down possono, vogliono e devono prendere la parola, senza che nessuno parli per loro. Possono, vogliono e devono compiere le proprie scelte e decidere il proprio futuro, investendo le risorse che hanno e trasformando le potenzialità in capacità, i diritti in opportunità, le possibilità in reale e concreta partecipazione sociale.
La campagna AIPD di quest’anno è supportata inoltre dal progetto “Tutti in piazza!”, realizzato con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese, bando 2022.
Spiega Gianfranco Salbini, presidente di AIPD nazionale: “Il tema di quest’anno sta particolarmente a cuore di AIPD, che da oltre 40 anni si batte per i diritti delle persone con sindrome di Down: tanti i traguardi raggiunti e le conquiste realizzate dagli anni ’80, quando l’associazione è nata, fino ad oggi: nel lavoro, nella scuola, in famiglia, nella società, le persone con sindrome di Down sono oggi sempre più riconosciute per le loro capacità. Ma il diritto all’autodeterminazione, da cui dipende il vero e pieno protagonismo, è ancora in parte da conquistare: diffusa è ancora la tendenza a considerare le persone con sindrome di Down ‘eterni bambini’ e, di conseguenza, a interpretarle, piuttosto che a interpellarle. Quante volte, spesso in buona fede, insegnanti, familiari, amici, operatori tolgono la parola, o si sostituiscono nelle decisioni che questi ragazzi e queste ragazze, divenuti adulti come tutti, sanno e devono assumere in prima persona? L’educazione all’autonomia, che da più 30 anni abbiamo introdotto nelle nostre sezioni, è la chiave e lo strumento per trasformare il diritto all’autodeterminazione in reale protagonismo. Così come i nostri percorsi di educazione alla sessualità, tassello fondamentale nel riconoscimento dell’affettività delle persone con sindrome di Down. Tanti dei ragazzi e delle ragazze dell’associazione hanno una vita di coppia e progettano una vita insieme, eppure ancora si fatica a considerarli adulti e si pretende di parlare al posto loro”.
Il video di lancio della Giornata Mondiale con Lillo e Francesco, offre a quest’ultimo l’occasione perfetta per rivendicare con forza, e ovviamente tanta ironia, il suo diritto di parola (e, per estensione, quello delle persone con sindrome di Down).
Commenta Lillo Petrolo: “Ho realizzato con grande piacere i video per l’Associazione Italiana Persone Down in occasione della Giornata Mondiale della Sindrome di Down, Francesco è un grande ballerino e ci siamo divertiti a ballare insieme. Spero davvero che il tema, importantissimo, di questa giornata possa arrivare a tante persone e che le porti ad unirsi a noi, in piazza, per ballare e per dare voce ai diritti delle persone con la sindrome di Down”.
Racconta Francesco Sisti: “Ho passato una bellissima giornata al teatro Garbatella con Lillo, abbiamo ballato, abbiamo recitato e insieme ridevamo tanto. Io ero emozionato perché c’è Lillo e io gli voglio bene. Io sono un ragazzo con la sindrome di Down e sono grande, forte e sono capace di fare tante cose. Io voglio fare da solo, se non ce la faccio allora chiedo aiuto”.
Domenica 19 marzo, in preparazione della giornata del 21, nelle piazze di tutta Italia (qui il calendario in continuo aggiornamento) le sezioni di AIPD organizzeranno dei flash mob per sensibilizzare sui diritti delle persone con sindrome di Down e in particolare sul diritto all’autodeterminazione. Armati di fischietti e istruiti dal tutorial girato, anche questo, da Lillo e Francesco, migliaia di persone si uniranno ai soci dell’associazione, per gridare con forza “With us, not for us”.

Terabit, l’autostrada dei dati per la ricerca scientifica nazionale

Terabit, l’autostrada dei dati per la ricerca scientifica nazionaleRoma, 14 mar. (askanews) – È stato lanciato a Cagliari il 13 e 14 marzo il progetto TeRABIT che realizzerà nei prossimi tre anni una vera e propria autostrada digitale di ultima generazione per l’interconnessione e lo scambio di informazioni tra le comunità scientifiche italiane. Calcolo ad alte prestazioni, simulazioni numeriche complesse, intelligenza artificiale, machine learning, digital twin sono alcuni degli strumenti informatici sempre più essenziali alla ricerca scientifica.
Negli ultimi decenni, la produzione di dati scientifici è aumentata esponenzialmente grazie alla disponibilità di strumentazione avanzata e alla diffusione di tecniche di osservazione, analisi e simulazione capaci di ottenere livelli di dettaglio mai raggiunti finora: una mole di informazioni senza precedenti, che le comunità scientifiche devono selezionare, archiviare, condividere, elaborare, interpretare, utilizzare. Per poter eseguire tutte queste operazioni sono indispensabili una rete superpotente e servizi di calcolo ad alte prestazioni.
Il progetto intende realizzare un’infrastruttura integrata di calcolo e rete a elevatissime prestazioni e renderla accessibile alle comunità scientifiche su tutto il territorio nazionale, eliminando differenze nella capacità di accesso al calcolo ad alte prestazioni e aumentando le possibilità per tutti i ricercatori e le ricercatrici italiane di collaborare e competere ai massimi livelli in Europa e nel mondo, indipendentemente dalla posizione geografica. L’infrastruttura basata su fibra ottica dedicata di ultima generazione, altamente affidabile e collegata con tutto il territorio nazionale e il resto del mondo, permetterà infatti di scambiare dati alla velocità del terabit (1000 miliardi di bit) al secondo.
“È un grande onore poter portare, con questo progetto, un contributo così significativo al sistema della ricerca italiana” ha dichiarato Mauro Campanella, coordinatore scientifico di TeRABIT. “Con le infrastrutture di rete e calcolo ad alte prestazioni che realizzeremo con le migliori tecnologie oggi esistenti, il nostro Paese potrà giocare un ruolo determinante a livello mondiale e i nostri ricercatori potranno avere accesso a servizi per l’analisi dati di straordinaria potenza”.
Gestito da INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS, Consortium GARR e CINECA, e finanziato con 41 milioni di euro dal PNRR nell’ambito della Missione “Istruzione e Ricerca” coordinata dal Ministero dell’Università e della Ricerca, TeRABIT integrerà e potenzierà tre grandi infrastrutture di ricerca strategiche: GARR-T, PRACE-Italy e HPC-BD-AI, offrendo entro il 2025 un’infrastruttura digitale all’avanguardia a tutti i ricercatori sul territorio nazionale, in stretta collaborazione con il Centro Nazionale di ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing ICSC di Bologna.
L’evento di lancio di TeRABIT – informa una nota congiunta INFN-OGS-GARR-CINECA – si è articolato in due giorni di lavori, il primo dei quali, ospitato dalla Sezione INFN di Cagliari e ristretto alla comunità scientifica del progetto, ha rappresentato un momento di confronto su organizzazione, procedure e azioni da mettere in campo per il raggiungimento degli obiettivi specifici del progetto. La seconda giornata, invece, ospitata nella Sala Giorgio Pisano dell’Unione Sarda e aperta al pubblico, è stata l’occasione per presentare il progetto ai molti rappresentanti presenti sia del mondo scientifico, sia di quello istituzionale.
L’evento ha inoltre offerto l’opportunità di discutere su come gli interventi del PNRR possano essere volano per lo sviluppo dell’ecosistema della conoscenza in Sardegna. In particolare, TeRABIT realizzerà in Sardegna una estensione in fibra ottica della rete della ricerca dell’isola e, per la prima volta, un doppio collegamento superveloce in fibra ottica realizzato con cavi sottomarini che assicurerà non solo la rapida trasmissione dei dati ma anche ridondanza e affidabilità del sistema, a favore di tutta la comunità scientifica dell’isola.
L’infrastruttura realizzata da TeRABIT sarà funzionale anche a sostenere la candidatura della Sardegna a ospitare l’Einstein Telescope, il progetto europeo per un interferometro di terza generazione per la rivelazione delle onde gravitazionali. Questa grande infrastruttura di ricerca internazionale produrrà grandi quantità di dati che dovranno essere condivisi con una comunità scientifica distribuita su tutto il pianeta e l’interconnessione ultraveloce del sito di Sos Enattos, candidato a ospitarla, rappresenta un elemento cruciale.

Pnrr, Bari: 60 milioni di euro per potenziare territorio e ospedali

Pnrr, Bari: 60 milioni di euro per potenziare territorio e ospedaliRoma, 14 mar. (askanews) – Circa 60 milioni per la città di Bari, cinque Case di Comunità e un Ospedale di Comunità, una nuova idea di Sanità pubblica sul territorio e 15 grandi macchine per ospedali completamente digitalizzati. È il Piano PNRR della Asl per la città di Bari, grazie al quale l’offerta sanitaria del capoluogo di Regione cambierà volto nel prossimo futuro. I dettagli sono stati illustrati stamane a Palazzo di Città dal sindaco Antonio Decaro, dal Direttore generale Antonio Sanguedolce e dall’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, alla presenza del Direttore sanitario Luigi Rossi, del Direttore amministrativo Luigi Fruscio e della direttrice del Distretto unico di Bari, Rossella Squicciarini.
Fondamentale il ruolo dei finanziamenti garantiti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza attraverso la Missione 6 Salute: una quota cospicua, circa il 35%, sui 172.671.000 complessivi di cui è beneficiaria l’azienda sanitaria sarà investita sul territorio comunale.
A margine, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano ha definito “un modello da replicare il protocollo firmato oggi a Bari. Sono sicuro – ha sottolineato – che la collaborazione tra le ASL e i comuni di tutta la Puglia porteranno ad accordi di questo genere perché è interesse degli enti territoriali utilizzare al meglio le risorse del PNRR indirizzandole verso la sanità di base, potenziando i servizi e decongestionando le strutture per acuti come gli ospedali. Oggi si avvia un processo virtuoso grazie anche all’impegno della ASL Bari e del Comune di Bari che mette a disposizione importanti immobili per potenziare l’assistenza sanitaria del capoluogo”.
Il Piano prevede nel complesso fondi per 59.863.060 euro che serviranno per rendere le strutture più moderne, digitali e inclusive, garantire equità di accesso alle cure, rafforzare la prevenzione e i servizi sul territorio. Un capitolo strategico, quest’ultimo, per avvicinare la sanità al cittadino con la nascita di vere e proprie Reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale.
Tema cruciale per il sindaco Antonio Decaro, che in apertura ne ha delineato l’importanza: “Quello che presentiamo oggi è un grande passo avanti nel rapporto tra i cittadini e la sanità pubblica – ha dichiarato -. Un rapporto di fiducia che necessita di essere nutrito giorno per giorno. L’investimento che la Regione Puglia e la ASL Bari stanno realizzando per la città, grazie alle risorse del PNRR, va proprio in questa direzione: avvicinare i servizi sanitari ai cittadini attraverso una ramificazione di strutture diffuse che possono essere un’importante valvola di sfogo per evitare che tutte le attività di diagnostica o di cura ordinaria rischino di appesantire o ingolfare i presidi ospedalieri. Le Case di Comunità assolveranno proprio a questo compito: offrire in un unico luogo tutti i servizi di base che accompagnano i cittadini in un percorso sanitario di prevenzione e cura, dal medico di base, al centro prelievi, al pediatra, all’assistenza h24. Avvicinando le strutture fisiche alla vita quotidiana delle persone facilitiamo l’accesso alla cura, che in tanti casi non necessita di specializzazioni estreme, e restituiamo fiducia ai cittadini che oggi, per forza di cose, incontrano difficoltà. In questo scenario il Comune si è mosso insieme alla ASL per individuare luoghi che in qualche modo fossero conosciuti e riconosciuti dai cittadini come strutture di prossimità, accessibili e dislocate sul territorio. Abbiamo quindi fatto uno sforzo comune per individuare siti che fossero idonei alle esigenze della Asl e contestualmente per rigenerare immobili e contesti che sicuramente beneficeranno di questo intervento. Oggi presentiamo un piano ambizioso, di cui ringrazio la Asl e la Regione. La scadenza del 2026 è dietro l’angolo e siamo tutti consapevoli di non avere molto tempo davanti a noi ma allo stesso tempo abbiamo la certezza che tutti gli interventi presentati oggi saranno realizzati e messi a disposizione dei cittadini con la speranza che possano sentirsi parte di un sistema sanitario che va incontro alle loro esigenze”.

Fondazione Crt: avanzo 2022 a 127 mln, miglior bilancio ultimi 10 anni

Fondazione Crt: avanzo 2022 a 127 mln, miglior bilancio ultimi 10 anniMilano, 14 mar. (askanews) – Con un avanzo di esercizio 2022 pari a 127,2 milioni (+42,6% rispetto al 2021), una posizione finanziaria netta balzata a 569 milioni (+73,4%) e un patrimonio investito di oltre 3 miliardi, la Fondazione Crt ha varato il migliore progetto di bilancio degli ultimi dieci anni, nonché uno dei più brillanti di tutta la propria storia dal 1991 a oggi. Lo sottolinea una nota dell’ente, azionista, tra gli altri di Unicredit, Generali, Banco Bpm e della nuova Atlantia.
I proventi ordinari sono saliti a 196,5 milioni (+73%), beneficiando, in particolare, dell’incremento del 30% dei dividendi e proventi assimilati, che ammontano complessivamente a 108,4 milioni e del risultato dell’attività di negoziazione, salita a 202,4 milioni (26,4 nel 2021).
Sul fronte delle imposte, i dividendi incassati sono stati assoggettati all’Ires nella misura del 50% del loro ammontare, con destinazione del risparmio di imposta di 12,7 milioni al cofinanziamento dell’attività erogativa/istituzionale della Fondazione. Il carico fiscale complessivo è passato da 15,6 milioni nel 2021 a 49,5 milioni, riferibili in gran parte alla plusvalenza realizzata con l’adesione all’Opa su Atlantia. Rilevanti benefici economici sono arrivati dalle agevolazioni fiscali fruibili, tra cui oneri deducibili per 13,5 milioni e oneri detraibili per 3,1 milioni, oltre a crediti di imposta da Art Bonus per 3,4 milioni. Risorse reimmesse sul territorio dalla Fondazione.
Nel 2022 la Fondazione ha attivato oltre 65 milioni per l’attività istituzionale, rendendo possibili circa 1.400 progetti in molteplici ambiti. Considerando ulteriori iniziative a impatto orientate allo sviluppo (social impact investments o mission related investments), sono state messe complessivamente a disposizione del territorio risorse per circa 69 milioni.
“Sono orgoglioso di questo bilancio davvero straordinario, che rappresenta il punto di eccellenza dei miei sei anni alla guida della Fondazione – ha commentato il presidente Giovanni Quaglia -. La condivisione delle scelte strategiche da parte degli Organi e il grande lavoro di squadra coordinato dal Segretario Generale hanno contribuito in maniera determinante al risultato finale, ancora più significativo in un contesto generale tanto complesso e incerto. La Fondazione Crt riparte da qui, pienamente consapevole delle proprie responsabilità e del proprio ruolo a sostegno della crescita e dello sviluppo del territorio, per affrontare e vincere, insieme alle istituzioni, al Terzo Settore e al mondo produttivo, le sfide della transizione sociale, ecologico-energetica e digitale”.
“È il miglior bilancio dell’ultimo decennio – ha detto il Segretario Generale Massimo Lapucci -, che conferma l’efficacia della strategia perseguita nella gestione degli asset in portafoglio della Fondazione Crt, in un anno coronato anche dal successo dell’operazione Atlantia e dal ritorno della partecipazione nella banca conferitaria su valori plusvalenti, pur in un contesto internazionale ancora caratterizzato da una marcata incertezza del quadro globale”.