Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: Sanremo 2023

Schifani: Regione sarà parte civile contro stupratori Palermo

Schifani: Regione sarà parte civile contro stupratori PalermoRoma, 18 ago. (askanews) – “Profondo dispiacere per la gravità inaudita dell’episodio e totale solidarietà alla giovane vittima: auspico che i colpevoli paghino senza sconti la loro bestialità di fronte alla giustizia”. Questo il commento del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, in merito ai quattro arresti eseguiti dai carabinieri di Palermo questa mattina, con l’accusa di violenza sessuale di gruppo subita da una giovane ragazza lo scorso 7 luglio in centro città, che si aggiungono ad altri tre presunti complici già arrestati su ordine della autorità giudiziaria lo scorso 3 agosto.

“Sono sgomento – sottolinea in una nota – per quanto sta emergendo dalle indagini degli inquirenti. Lo sono come presidente, ma ancora prima come padre, e mi stringo a questa ragazza e alla sua famiglia. La Regione farà tutto ciò che è nelle sue possibilità per essere al loro fianco. A partire dalla decisione di costituirsi parte civile nell’ambito del procedimento penale relativo allo stupro di gruppo di cui è rimasta vittima. Crediamo si tratti di un gesto ineludibile di fronte a casi di efferata violenza e di particolare impatto e rilevanza sociale nella vita della nostra comunità. Lo dobbiamo alla giovane vittima e a tutte le donne che subiscono violenza”. “Ma quello che serve – conclude Schifani – è prima di tutto un cambio di passo culturale, in una società che deve mettersi alle spalle logiche di violenza inaccettabili, per affrancarsi definitivamente da modelli sociali ed educativi nei quali la prevaricazione maschile verso le donne è ritenuta normale, o quasi, a partire dai piccoli gesti quotidiani”.

Migranti, Romeo (Lega): l’Ue fa finta di non capire

Migranti, Romeo (Lega): l’Ue fa finta di non capireRoma, 18 ago. (askanews) – “Da soli non ce la faremo mai”: lo ha detto Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, ospite del Tg4, rispondendo a una domanda sull’azione coordinata dell’Europa nel gestire i flussi migratori. “Anche perché comunque – ha spiegato – siamo in difficoltà, un po’ perché c’era un ministro dell’Interno tra i più bravi a fermare l’immigrazione clandestina e a difendere i confini che è stato messo sotto processo; quindi diciamo che c’è un’opera di tafazzismo nel nostro paese sempre più forte. Dall’altra parte basta un naufragio per accusare subito l’Italia di essere inadempiente nei soccorsi, operare in questo clima con tutto quello che sta succedendo nel Nordafrica indubbiamente è molto molto complicato”.

“Motivo per cui – ha affermato l’esponente leghista – il Governo si sta muovendo su due fronti: da una parte il coinvolgimento non solo dell’Unione europea che fa finta di non capire, ma dall’altra parte anche della Nato. Perché comunque la difesa dei confini è un problema di sicurezza nazionale, quindi significa anche difendere e rendere sicuri i paesi membri dell’Alleanza atlantica; rafforzando la cooperazione con i paesi da cui partono questi migranti, cercando anche di sostenerli, di stabilizzare quelle aree del Nordafrica. E con l’ulteriore decreto che è un altro pezzetto del decreto sicurezza di Matteo Salvini per cercare di rafforzare i rimpatri e il pattugliamento congiunto con Tunisia e Libia sulle coste del Nordafrica”, ha concluso Romeo.

Libro Vannacci, Giani: Governo faccia scelte coerenti

Libro Vannacci, Giani: Governo faccia scelte coerentiRoma, 18 ago. (askanews) – “L’Istituto Geografico Militare – afferma in una nota il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani – è un’istituzione fondamentale a Firenze e in Toscana per il suo rilievo nazionale ma anche per il carattere di compartecipazione nella vita della città e della regione che lo rendono qualcosa che va oltre il presidio militare e richiedono, quindi, che chi lo guidi sappia specchiarsi e rendersi complice dei valori che questa istituzione ha espresso lungo il percorso storico che ne ha definito le caratteristiche”.

“Lo scorso anno – ricorda il presidente Giani – esattamente il 14 aprile 2022, in occasione dei 150 anni dalla strutturazione dell’Istituto Geografico Militare, la Regione Toscana ha conferito il Pegaso d’oro consegnato nella mani dell’allora comandante generale Pietro Tornabene, persona di assoluto livello. L’Istituto nasce, infatti, nel periodo di Firenze capitale d’Italia quando con un primo decreto nel 1865 vengono portati i materiali di carattere geografico e storico cartografico più importanti degli stati preunitari ovvero precedenti all’unità del regno. In particolare tutto il materiale dell’istituto geografico di Modena, di quello di Torino e Napoli, unitamente alla documentazione del Granducato di Toscana che già allora si proponeva sul piano geografico storico come un’eccellenza”. “L’Istituto Geografico Militare rimane quindi il riferimento per le più aggiornate cartografie e per l’ufficialità delle delicatissime dispute sui confini per tutto il corso dei suoi 151 anni di storia, formalizzata per l’istituto dal regio decreto del 27 ottobre 1872; è il punto di riferimento per l’Italia ma anche per Stati che indirettamente possono attingere al suo materiale”. “Quando ho svolto funzioni di assessore al Comune di Firenze – ricorda Giani – ho avuto modo di apprezzare l’importante valore dell’Istituto Geografico Militare: fu proprio la cartografia depositata a Firenze a contribuire al processo di pace tra Eritrea ed Etiopia riguardo alla ridefinizione dei loro confini. L’istituto ha personale civile accanto a quello militare e ha sempre caratterizzato il suo ruolo oltre il significato di politica della difesa, rappresentando un’istituzione che ha compenetrato le proprie attività con la vita della città di Firenze e della regione Toscana. È evidente che il comandante dell’istituto non può essere scelto solo per le caratteristiche militari ma anche per il sistema dei valori che in 151 anni di vita questa istituzione ha espresso a Firenze, alla Toscana e all’Italia”.

“Quello che è accaduto in questi giorni – specifica il presidente Giani – alla luce delle esternazione del generale Roberto Vannacci non può che richiamare il Governo a scelte chiare e coerenti nell’individuazione di chi guida un’istituzione così prestigiosa ed importante come l’Istituto Geografico Militare”.

Abruzzo, ok a screening regionale su tumore mammario

Abruzzo, ok a screening regionale su tumore mammarioL’Aquila, 18 ago. (askanews) – E’ in vigore la legge della Regione Abruzzo numero 27 del 09/06/2023, “Misure per il potenziamento dello screening di popolazione sul tumore mammario e istituzione del programma di valutazione del rischio per pazienti e famiglie con mutazioni geniche germinali”. Grazie al lavoro di revisione degli uffici consiliari e all’impegno correttivo assunto dal presidente della Giunta regionale Marco Marsilio, sono state superate – secondo quanto ha reso noto la stessa Regione – le osservazioni del Governo nazionale tutelando l’impianto generale del testo normativo, consentendo la non impugnazione della legge.

In particolare, la norma istituisce il programma di “Consulenza Genetica Oncologica” assicurato a tutte le persone affette da tumore della mammella e dell’ovaio o a rischio per una predisposizione di tipo familiare, allo scopo di programmare eventuali misure di sorveglianza clinica e strumentale, nel rispetto delle linee guida nazionali e internazionali.

Previsioni vendemmiali, nel Nord Est attesa crescita tra 5 e 15%

Previsioni vendemmiali, nel Nord Est attesa crescita tra 5 e 15%Milano, 18 ago. (askanews) – Dalla vendemmia di quest’anno nelle provincie autonome di Trento e Bolzano ci si attende una maggior produzione di circa il 10-15%, da un lato per le condizioni meteorologiche più favorevoli rispetto al 2022 e dall’altro per l’entrata in produzione di nuovi vigneti. Quest’ultimo aspetto ha invece inciso poco o per nulla sulla raccolta prevista nel Friuli-Venezia Giulia, dove la produzione è attesa in crescita del 5-10%, esclusivamente per l’andamento climatico, laddove non si sono avuti fenomeni grandigeni o problematiche fitosanitarie come la peronospora. E’ quanto emerso dalla 49esima edizione delle previsioni vendemmiali per il Nord Est di Regione del Veneto e Veneto Agricoltura che è stata presentata questa mattina on-line agli operatori vitivinicoli.

Commentando quella che da più parti, non solo in Italia, è stata definita un’annata difficile per i viticoltori data l’instabilità climatica e la maggior presenza di malattie fungine, il direttore di Veneto Agricoltura, Nicola Dell’Acqua ha spiegato che “sempre di più dovremo affrontare tematiche relative ad eventi meteorologici estremi: si ripresenteranno annate siccitose come la 2022, o particolarmente piovose come quest’anno, ma la viticoltura italiana sta dimostrando di essere in grado di affrontare queste situazioni che sono oramai la norma”.

Meeting Rimini, Prosperi (Cl): grazie al Papa per incoraggiamento

Meeting Rimini, Prosperi (Cl): grazie al Papa per incoraggiamentoRoma, 18 ago. (askanews) – “Ringrazio profondamente il Santo Padre a nome di tutto il movimento di Comunione e Liberazione per il suo messaggio indirizzato ai partecipanti del Meeting. Lo ringrazio soprattutto per il suo incoraggiamento a essere sempre disponibili a quell”amicizia inesauribile’ – che dà il titolo all’edizione di quest’anno – e alla quale don Giussani ci ha sempre educato. Null’altro infatti abbiamo a cuore che imparare quella ‘moralità nuova’ che scaturisce dall’incontro con la ‘simpatia’ che Gesù ha per noi”. Lo afferma Davide Prosperi, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione commentando il messaggio che il Papa ha inviato per il Meeting di Rimini che si aprirà domenica.

“Diceva don Giussani: ‘È semplicissima la moralità: è starci ad una simpatia, una simpatia umana. Umana come la simpatia che la madre prova per il proprio figlio e il figlio prova per la propria madre. Perché da Gesù nasce questa simpatia; Gesù ha questa simpatia umana per te, per me, e io, nonostante che sbagli, dico: ‘Sì, Signore, io ci sto a questa simpatia’. Quest’ultima affermazione è l’ultima possibilità per vincere il nichilismo che noi ‘prendiamo’ per contagio dalla società in cui viviamo’. Così, nell’imbatterci in questa originale simpatia di Gesù attraverso l’appartenenza alla Chiesa, compagnia umana che ha a cuore il nostro cammino al destino – conclude Prosperi – ci ritroviamo legati da un’amicizia certa che ci conduce nel mondo, come ci chiede Papa Francesco, a incontrare l’altro, a partire dai più fragili, con ‘gesti concreti’ e ‘scelte condivise’ che costruiscano una cultura di pace’. Il Meeting di fatto è questo tentativo: un gesto concreto che scommette su questa ‘moralità nuova’ nell’incontro tra culture, idee e anzitutto tra persone, per la costruzione comune di un mondo più umano. Siamo davvero commossi e pieni di gratitudine al Papa per come ci testimonia sempre la bellezza e la convenienza dello sguardo cristiano sugli altri e su tutta la realtà”.

Previsioni vendemmiali: in Veneto attesi 15,9 mln quintali di uva (+5%)

Previsioni vendemmiali: in Veneto attesi 15,9 mln quintali di uva (+5%)Milano, 18 ago. (askanews) – La produzione complessiva di uva raccolta in Veneto dovrebbe salire a circa 15,9 milioni di quintali (+5-6%), con un aumento delle rese produttive per la maggior parte delle varietà in tutte le province. E’ quanto emerso nel corso della 49esima edizione delle previsioni vendemmiali di Regione Veneto e Veneto Agricoltura che è stata presentata questa mattina on-line agli operatori vitivinicoli.

Secondo l’analisi, la crescita è dovuta all’entrata in produzione di nuove superfici vitate, e “ad una maggiore fertilità delle gemme e un maggiore ingrossamento degli acini per le buone disponibilità idriche”. Un aumento atteso nonostante i danni causati dalle fitopatie e dal maltempo. “Nelle aziende che applicano la difesa integrata, i danni causati dalla peronospora sono stati nell’ordine del 5/10% di perdita quantitativa, mentre nelle aziende che applicano il metodo di coltivazione biologica tali perdite sono state superiori, per lo più comprese tra il -10/20%” ha spiegato Patrick Marcuzzo del Crea Veneto di Conegliano (Treviso), aggiungendo che “superiore al 2022 anche l’incidenza di altre fitopatie come il Mal dell’esca e la Botrite, mentre la Flavescenza ha avuto un incremento meno significativo. La grandine – ha concluso – ha colpito duramente diversi areali produttivi, con perdite della produzione che hanno raggiunto anche il -20%”. Nella provincia di Belluno la produzione viene prevista sostanzialmente in linea con quella dello scorso anno (+2-3%), salvo nelle zone colpite da grandinate. A Padova e Rovigo invece le attese sono più ottimistiche con una produzione per le principali varietà del +10% rispetto al 2022. Fanno eccezione, nella provincia di Rovigo, il Merlot, la cui resa dovrebbe essere invariata, e il Pinot grigio, per cui si prevede una minor produzione (-10%) a causa degli estirpi dovuti agli attacchi di Flavescenza dorata. Nella provincia di Treviso ci si attende un incremento della produzione di Glera (+10%) e invece una riduzione dei quantitativi dei vitigni a bacca rossa (-3/5%), più elevati per le varietà non Doc/Docg, non tanto per questioni fenologiche e climatiche (fatte salve le zone colpite da eventi grandigeni) ma per scelte imprenditoriali di prediligere l’impianto di vitigni a bacca bianca.

A Venezia, “ottima fertilità, numero di grappoli e ingrossamento degli acini fanno prevedere un aumento produttivo soprattutto per Glera e Chardonnay”, mentre più stabile dovrebbe essere la produzione delle varietà a bacca nera, sempre fatto salvo gli areali danneggiati dalla grandine. Gli stessi effetti positivi, a cui si aggiunge l’entrata in produzione di nuove superfici vitate, si prevede sosterranno la produzione in maniera più significativa anche nelle province di Vicenza e Verona. A Vicenza è atteso un aumento dei quantitativi raccolti di circa il +15% per tutte le varietà, mentre a Verona l’incremento di produzione dovrebbe attestarsi a circa il +10% per i principali vitigni coltivati e al +5/7% per le varietà minori, sia bianche che nere. In Veneto la vendemmia dovrebbe partire con 5-10 giorni di ritardo rispetto alle date consuete. I primi grappoli a cadere nei cesti saranno quelli delle varietà precoci (Pinot e Chardonnay per basi spumante) il cui inizio ufficiale è in programma tra il 28 agosto e i primi giorni di settembre, ma in alcune aree del Vicentino e del Padovano la raccolta potrebbe iniziare già dalla prossima settimana. Seguirà la vendemmia di tutte le altre varietà: la Glera (Prosecco) dovrebbe partire dal 15 settembre, Merlot dal 18, Corvina dal 20, Garganega dal 25, solo per citare alcuni tra i principali vitigni veneti.

Sicilia, nuove regole su commissioni invalidità

Sicilia, nuove regole su commissioni invaliditàRoma, 18 ago. (askanews) – Con una lettera inviata a tutte le Asp il dipartimento della Pianificazione strategica dell’assessorato regionale della Salute ha avviato una ricognizione sulle Commissioni per il riconoscimento delle invalidità civili e dei benefici della legge 104/92 e ha predisposto uno schema di regolamento per il rinnovo della composizione degli organismi con l’introduzione di specifiche misure di contrasto all’illegalità e agli episodi di corruzione. Lo rende noto un comunicato della Regione Sicilia.

“Il meccanismo della rotazione, nello specifico, è uno strumento fondamentale per garantire imparzialità e trasparenza – dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani -. È obiettivo del mio governo quello di introdurlo a livello regionale in tutti gli organismi che svolgono ruoli di valutazione e per questo, già poco dopo il mio insediamento, ho firmato un atto di indirizzo che andava in questa direzione”. Tra le nuove misure previste, quella per cui componenti e segretari non possono rivestire una carica politica a livello provinciale e non devono avere svolto lo stesso tipo di attività nell’ultimo anno, candidature incluse, in qualsiasi ambito, da quello comunale fino a quello europeo. I componenti non possono inoltre rivestire cariche sindacali o svolgere attività per patronati o di consulenza. Questo vale anche per congiunti o parenti fino al secondo grado. Inoltre, i membri delle Commissioni non devono avere svolto lo stesso incarico per almeno cinque anni e, se non continuativi, negli ultimi dieci. Medici di medicina generale e pediatri di libera scelta che ne fanno parte non possono operare nello stesso ambito territoriale nel quale esercitano la professione.

“Disciplinare il rinnovo e il funzionamento di queste Commissioni, che svolgono un ruolo fondamentale per la tutela dei soggetti più fragili della nostra società – afferma l’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo – è il segno della precisa volontà del governo regionale di portare avanti un cambiamento nel rispetto dei principi di legalità”. “Interveniamo concretamente – spiega Salvatore Iacolino, dirigente generale della Pianificazione strategica che ha firmato le nuove disposizioni – sulla discontinuità dei componenti delle commissioni e sulla rotazione, in ogni caso, dei segretari e dei componenti nei territori dove svolgono la loro attività. Si tratta di un presupposto fondamentale, assieme ai requisiti di partecipazione ai relativi bandi di selezione. Proprio per garantire efficienza e trasparenza, nella composizione delle Commissioni sono esclusi i candidati con evidente o anche potenziale conflitto di interessi”.

Sul piano operativo, il regolamento – spiega ancora la nota della Regione – prevede che le visite a domicilio possano essere effettuate anche da un solo medico ma devono essere confermate successivamente in sede collegiale. Nella lettera alle Asp, inoltre, il dipartimento sottolinea che le Commissioni, la cui durata è triennale, vanno ricostituite immediatamente se risultano già scadute o se istituite con regole diverse da quelle introdotte dalla Regione e che adesso dovranno essere implementate dalle aziende sanitarie.

La Cassazione boccia il ricorso della Lega: chi chiede asilo non è clandestino

La Cassazione boccia il ricorso della Lega: chi chiede asilo non è clandestinoRoma, 18 ago. (askanews) – La Corte di Cassazione ha respinto un ricorso della Lega contro una sentenza del Tribunale di Milano, confermata in appello, che sanciva il carattere di “molestia discriminatoria” per i cartelli contro i “clandestini” usati in una manifestazione contro dei richiedenti asilo. A darne notizia la nota diffusa da Asgi (Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione) e Naga, due associazioni milanesi impegnate nella vertenza giudiziaria. A questo link è disponibile anche il documento originale della pronuncia della Suprema Corte: https://www.asgi.it/discriminazioni/respinto-ricorso-della-lega-ch i-chiede-protezione-non-puo-essere-chiamato-clandestino/ “La sentenza della Cassazione depositata il 16 agosto (terza sezione, estensore Cirillo, presidente Travaglino) conclude una vicenda – si legge nel comunicato – iniziata nel 2016, quando, per contrastare l’assegnazione di 32 richiedenti asilo a un centro di assistenza messo a disposizione da una parrocchia di Saronno (MI), la Lega aveva convocato una manifestazione affiggendo cartelli con il seguente testo ‘Saronno non vuole i clandestini. Vitto, alloggio e vizi pagati da noi. Nel frattempo, ai saronnesi tagliano le pensioni e aumentano le tasse, Renzi e Alfano complici dell’invasione’. ASGI e NAGA avevano agito in giudizio avanti il Tribunale di Milano contro la Lega (locale e nazionale) affermando che qualificare i richiedenti asilo come clandestini costituisce ‘molestia discriminatoria’ cioè un comportamento idoneo a offendere la dignità della persona e a creare un clima umiliante, degradante e offensivo”.

“I giudici di primo e secondo grado – argomenta la nota di Asgi e Naga – avevano già accolto le ragioni delle associazioni condannando la Lega a pagare, oltre alle spese di lite, un risarcimento del danno in favore delle stesse; la Lega aveva poi proposto il ricorso in Cassazione, respinto ora dalla Corte che ha confermato anche il diritto delle associazioni al risarcimento del danno, condannando la Lega all’ulteriore rimborso delle spese. Secondo la Corte ‘gli stranieri che fanno ingresso nel territorio dello stato italiano perché corrono il rischio effettivo, in caso di rientro nel paese di origine, di subire un ‘grave danno, non possono a nessun titolo considerarsi irregolari e non sono dunque ‘clandestini”. “La Corte – si legge ancora nel comunicato – ha anche respinto la tesi degli avvocati della Lega che invocavano il diritto del partito politico alla libera manifestazione della sua posizione: infatti ‘il diritto alla libera manifestazione del pensiero, cui si accompagna quello di organizzarsi in partiti politici, non può essere equivalente o addirittura prevalente, sul rispetto della dignità personale degli individui’; specie, aggiunge la Corte, quando si tratta degli individui più fragili, come le persone migranti”.

“La sentenza, benché riferita a una vicenda di anni fa, dice molto anche alla politica di oggi – commenta l’avvocato Alberto Guariso che, con l’avvocato Livio Neri, entrambi di ASGI, ha difeso le associazioni – e in particolare sulla inaccettabile consuetudine di continuare a usare il termine ‘clandestini’ per coloro che arrivano sul nostro territorio, comunque arrivino, per cercare protezione: persone con una dignità da rispettare e non clandestini”.

Vannacci destituito. Il generale insiste: non devo scusarmi con Egonu

Vannacci destituito. Il generale insiste: non devo scusarmi con EgonuRoma, 18 ago. (askanews) – “Riguardo le decisioni che sono state prese, da un punto di vista del mio servizio, non replicherò in quanto ritengo che siano decisioni gerarchiche e per le quali risponderò nelle sedi e secondo i tempi che saranno giudicati opportuni e che mi verranno indicati dalla mia catena di comando”. Lo ha detto il generale Roberto Vannacci, commentando a ‘Diario del giorno’ su Rete Quattro la sua destituzione dall’incarico di Comandante dell’Istituto Geografico Militare.

La decisione è stata presa all’indomani delle polemiche sollevate per alcune affermazioni del Generale di Divisione su minoranze, migranti, femministe, ambientalisti, comunità Lgbtq+, contenute nel libro “Il mondo al contrario” scritto dallo stesso comandante. “Io sicuramente quando scrivevo il libro, mi aspettavo che avrebbe dato da discutere”, ha ribadito. “L’ho scritto con tono provocatorio anche rendendomi conto di quelle che avrebbero potuto essere le reazioni. Ma sicuramente non mi aspettavo un polverone del genere…”.

“Non vedo perché debba porgere delle scuse per un’espressione che non è assolutamente offensiva”.ha anche detto Vannacci, commentando le accuse di razzismo che gli sono state mosse per aver definito la pallavolista Paola Egonu ‘somaticamente non italiana’ nel suo libro autoprodotto. “Io ho detto solamente una cosa che è ovvia e lo dimostro anche in maniera molto semplice”, ha detto Vannacci, ospite di ‘Diario del giorno’ su Rete Quattro, “Proprio a seguito di questa esposizione mediatica riferita a questa frase che appare sul libro e che è stata decontestualizzata, oggi ho aperto il profilo Wikipedia di Paola Egonu e di altre pallavoliste che invece hanno una fisionomia europea. Nel profilo di Paola Egonu è scritto che è una pallavolista italiana nata a Civitella da genitori nigeriani. In tutti gli altri profili delle pallavoliste sue colleghe, c’è scritto che sono pallavoliste italiane, nate chi a Gorizia, chi a Napoli, chi a Roma…”.

“Ma nessuno ha specificato l’origine dei genitori: questo dà esattamente ragione a quello che io ho espresso”, ha rivendicato Vannucci, “Ovvero che il vedere una bravissima pallavolista dalla pelle scura non la identifica in maniera immediata come italiana. Perchè da 4mila, 5mila, 6mila anni lo stereotipo dell’italiano è quello di un uomo bianco, ma questo non vuol dire che gli uomini bianchi siano superiori a quelli neri o viceversa. Le espressioni razziste sono quelle che individuano una superiorità predefinita di una razza sull’altra, ma questa non era assolutamente la mia intenzione e non è quello che ho espresso sul libro. Ho semplicemente detto che guardando gli affreschi che ci derivano dagli etruschi fino ai giorni nostri, non dico la totalità ma probabilmente il 99,9 per cento delle figure italiane che vi sono rappresentate, sono rappresentate secondo dei canoni che Paola Egonu non rispecchia. Ma questa non è un’offesa, è una realtà talmente palese che proprio sul suo profilo hanno voluto specificare che è un’italiana dai genitori di origine ivoriana”.