Fine vita, Zaia: serve legge per percorso rispettosoRoma, 17 ago. (askanews) – “Spesso i tribunali hanno preceduto il legislatore per quanto riguarda temi come il fine vita. Il padre di Eluana Englaro, ad esempio, ha ottenuto l’autorizzazione a sospendere l’alimentazione non dal Parlamento, riunito a discutere senza concludere nulla, ma tramite la sentenza di un tribunale. Viene detto impropriamente ‘suicidio assistito’, io parlerei piuttosto di riconoscimento del percorso di fine vita, che forse è anche più rispettoso. Io non sono qui a promuovere il fine vita, ma un fatto di civiltà: un diritto che deve essere garantito ai cittadini. Se succedesse a me vorrei poter decidere”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia in diretta sul canale Twitch di Ivan Grieco.
“Non stiamo parlando – si legge nella nota stampa che sintetizza i contenuti del colloquio, diffusa dall’intervistatore – di casi in cui si ricorrerebbe al fine vita se, per esempio, si venisse lasciati dalla fidanzata. Parliamo di una cosa seria, di casi di malati terminali. La signora Gloria, nome di fantasia, ha avuto accesso a questo percorso, appellandosi alla sentenza della Corte Costituzionale. Ma un Paese civile deve dotarsi di una legge, è impensabile gestire questa questione tramite una sentenza. Finirà che, se questa legge non la facciamo per scelta, la faremo per necessità perché ormai ci sono sempre più casi di questo genere”, ha concluso Zaia.
Stoltenberg: spetta all’Ucraina decidere quando ci sono le condizioni per negoziareRoma, 17 ago. (askanews) – Spetta all’Ucraina decidere quando ci sono le condizioni per partecipare ai negoziati dopo l’intervento armato della Russia. Lo ha sottolineato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, ribadendo la posizione invariata dell’alleanza atlantica dopo i commenti di questa settimana di un esponente di alto livello dell’alleanza atlantica. Lo ha riportato la Reuters.
“Sono gli ucraini, e soltanto gli ucraini, che possono decidere quando ci sono le condizioni per i negoziati e che possono decidere al tavolo dei negoziati quale sia una soluzione accettabile”, ha detto Stoltenberg. Parlando durante una conferenza nella città di Arendal in Norvegia, ha aggiunto che il ruolo della Nato è quello di sostenere l’Ucraina. La dichiarazione ha fatto seguito alle osservazioni del capo dello staff della Nato di Stoltenberg, Stian Jenssen, che due giorni fa ha affermato che l’Ucraina potrebbe alla fine cedere territori alla Russia come parte di un accordo per mettere fine alla guerra. Jenssen ha poi dichiarato di essersi pentito dei suoi commenti. “Il suo messaggio (di Jenssen), che è il mio messaggio principale, e che è il messaggio principale anche della Nato, è, in primo luogo, che la politica della Nato è invariata: sosteniamo l’Ucraina”, ha detto Stoltenberg.
Al vertice del mese scorso, la Nato ha dichiarato che estenderà all’Ucraina l’invito a entrare nell’alleanza militare quando “i membri saranno d’accordo e le condizioni saranno soddisfatte”, e che il Paese ha il diritto di scegliere il proprio percorso indipendentemente dalla Russia. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che, malgrado l’esito del vertice Nato di luglio sia stato positivo, sarebbe stato ideale se Kiev avesse ricevuto un vero e proprio invito ad aderire all’alleanza militare occidentale.
Cina, indagine aperta su un’importante filiale di EvergrandeRoma, 17 ago. (askanews) – Un’autorità regolatrice cinese dei titoli ha avviato un’indagine nei confronti della Hengda Real Estate, una delle compagnie del gigante cinese dell0’immobiliare China Evergrande, che da anni vive gravi difficoltà finanziarie. L’ha comunicato la stessa filiale con una nota pubblicata sul sito internet della Borsa di Shanghai.
Hengda Real Estate, controllata nel settoree immobiliare non quotata di Evergrange Group, ha dichiarato di aver ricevuto una notifica ufficiale sull’indagine dalla Commissione regolatrice dei titoli. L’ipotesi d’irregolarità per quale Hengda è finita nel mirino è quella di una sospetta violazione delle norme sulla diffusione delle informazioni. La compagnia ha assicurato che “coopererà in modo proattivo” con la commissione regolatrice. Secondo quanto riferisce il Nikkei Asia, Evergrande Group detiene il 63% di Hengda, che non è una società quotata in borsa ma emette obbligazioni onshore per finanziare le sue operazioni. Queste obbligazioni, tuttavia, sono state sospese dal commercio dal 21 marzo dello scorso anno “per garantire un’equa divulgazione” in linea con le azioni quotate della società madre a Hong Kong.
Ieri Evergrande Group ha annunciato separatamente il rinvio della riunione dei suoi creditori sulla ristrutturazione del debito offshore al 28 agosto rispetto al 23 agosto originariamente previsto. La società terrà inoltre una riunione del consiglio il 27 agosto per approvare i risultati intermedi per i primi sei mesi dell’anno. Ciò potrebbe portare a una ripresa degli scambi delle sue azioni sospese alla Borsa di Hong Kong. Il rinvio dell’assemblea dei creditori è stato spiegato dalla compagnia con l’intenzione di fornire loro più tempo per considerare l’ultima proposta di vendita di nuove azioni della sua controllata di veicoli elettrici quotata a Hong Kong, China Evergrande New Energy Vehicle Group, a NWTN (Zhejiang) Automobile, una società di prodotti per la mobilità con sede a Dubai, quotata al Nasdaq, fondata da Alan Nan Wu, un imprenditore cinese.
La notizia dell’indagine sulla controllata di Evergrande Hengda viene in un momento di grave turbolenza nel settore immobiliare cinese, sconvolto da una nuova crisi, quella del colosso immobiliare Country Garden.
Morto l’architetto Saverio Busiri Vici. Progettò Santa Marta in VaticanoRoma, 17 ago. (askanews) – E’ morto ieri, all’età di 96 anni, l’Architetto Saverio Busiri Vici, Accademico Nazionale di San Luca, decano e discendente diretto di una nota e nobile famiglia di architetti formatasi nel XVII secolo, in Francia con Jean Beausire come capostipite e in Italia con i Vici di cui Andrea Presidente dell’Accademia di San Luca nel 1785.
Tra le sue opere più conosciute a Roma si possono annoverare la chiesa di Santa Maria della Visitazione, inaugurata alla fine degli anni ’60 da Papa Paolo VI, l’Auditorium Giovanni Paolo II, inaugurato da Papa Wojtyla, l’edificio pluriuso di Viale Ionio, il Centro Internazionale di Animazione Missionaria che affaccia su Piazza San Pietro, la Casa di Santa Marta, in collaborazione con il Governatorato della Santa Sede, oggi residenza di Papa Francesco, la Villa Ronconi di Casal Palocco, spesso usata come set cinematografico date le sue particolari volumetrie e numerose altre opere caratterizzate dal cemento armato a vista, alcune delle quali collocate nel movimento cosiddetto “Brutalista”. Lascia la moglie Mariolina e i tre figli, Leonardo, Sebastiano e Benedetta.
Tragedia sulle montagne del Friuli, morti due finanzieri in addestramentoRoma, 17 ago. (askanews) – Due finanzieri in forza alla Stazione Sagf di Tarvisio, in provincia di Udine, sono deceduti durante un addestramento sul pilastro del Piccolo Mangart.
Il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti in una nota esprime cordoglio e vicinanza alle famiglie e al corpo della Gdf per la morte dei giovani finanzieri Lorenzo Paroni e Giulio Alberto Pacchioni. “Sono molto addolorato per queste giovani vite spezzate mentre svolgevano il loro lavoro – dice Giorgetti – con dedizione, scrupolo e professionalità”.
Giappone, l’export a luglio calato per la prima volta in due anniRoma, 17 ago. (askanews) – Le esportazioni giapponesi del mese di luglio sono risultate in calo dello 0,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo ha riferito il ministero delle Finanze nipponico nei suoi dati preliminari diffusi oggi.
Si tratta del primo segno meno per quanto riguarda questo dato in più di due anni, in un contesto economico globale in rallentamento a partire dall’econopmia del cruciale partner commerciale cinese. Il ministero delle Finanze nei suoi dati preliminarti ha segnalato che le esportazioni del Giappone hanno totalizzato 8.725 miliardi di yen (54,8 miliardi di euro) il mese scorso. L’ultimo calo su base annua era stato quello di febbraio 2021.
Anche le importazioni hanno registrato un calo pari al 13,5%, per un valore 8.803 miliardi di yen (55,4 miliardi di euro), determinando un deficit commerciale mensile di 78,7 miliardi di yen (600 milioni di euro). Secondo i dati del ministero, le esportazioni di automobili sono aumentate del 28,2%, mentre quelle di apparecchiature per la produzione di chip sono diminuite del 26,6%.
L’export verso la Cina è calato del 13,4% nell’ottavo mese consecutivo di contrazione motivata dal rallentamento dell’economia del vicino. Le importazioni dalla Cina sono diminuite del 13,9%. Le esportazioni verso i membri dell’Associazione delle nazioni del sud-est asiatico sono diminuite del 14,3%, mentre quelle verso la Corea del Sud sono diminuite del 15,2%.
In controtendenza, invece, l’export destinato agli Stati Uniti, cresciuto del 13,5%, mentre quelle verso l’Unione europea sono aumentate del 12,4%, sostenute da automobili e componenti per auto. Il Giappone pochi giorni fa ha diffuso i dati del suo prodotto interno lordo nel secondo trimestre, che ha registrato una crescita del 6 per cento rispetto al trimestre precedente, grazie soprattutto a un aumento delle esportazioni nette.
Roma, presentato il programma del Festival di Film di Villa MediciRoma, 17 ago. (askanews) – Svelata la programmazione del Festival di Film di Villa Medici 2023, la cui terza edizione si terrà a Roma dal 13 al 17 settembre: saranno presentati dodici film in competizione internazionale.
Tra queste produzioni, di tutte le durate e i generi, anche due film in prima mondiale e dieci in prima italiana. Parallelamente ai dodici titoli della competizione internazionale, nella sezione Focus saranno presentati alcuni film fuori concorso con carta bianca da parte dei membri della giuria. Infine, cinque proiezioni all’aperto sul Piazzale di Villa Medici, scandiranno le serate del festival. A Villa Medici si celebrerà la vitalità delle pratiche cinematografiche contemporanee attraverso una selezione di proposte – film d’autore, cinema d’essai, fiction o documentari – che si distinguono per l’originalità del discorso o della forma. La giuria del festival, composta da Alic e Diop, Cyprien Gaillard e Chiara Parisi, svelerà il suo palmarès durante la grande serata di sabato 16 settembre. Assegnerà due premi: il Premio Villa Medici per il miglior film e il Premio della Giuria per un film particolarmente apprezzato dalla commissione. Questi premi, che prevedono compensi in denaro, offriranno l’opportunità ai due registi di soggiornare presso Villa Medici a fini creativi o di ricerca.
I film in concorso internazionale sono: “18.000 Worlds” di Saodat Ismailova (Uzbekistan, Paesi Bassi), “Abattoir U.S.A.!” di Aria Dean (Stati Uniti); “Banel and Adama” di Ramata – Toulaye Sy (Francia, Senegal, Mali); “Capital” di Basma al – Sharif (Egitto, Italia, Germania); “El Auge del Humano 3” di Eduardo Williams (Argentina, Portogallo, Brasile, Paesi Bassi, Taiwan, Hong Kong, Sri Lanka, Perù); “How I Became A Communist” di Declan Clarke (Irlanda), “The Permanent Picture di Laura Ferrés (Spagna, Francia); “Mast – Del” di Maryam Tafakory (Iran, Regno Unito); “Mon Pire Ennemi” di Mehran Tamadon (Francia); “Nafura” di Paul Heintz (Francia); “Pacific club” di Valentin Noujaïm (Francia); “Revolution Of The Eyes” di Friederike Pezold (Austria) La sezione Focus presenta invece film di artisti fuori concorso e carte bianche che invitano a esplor azioni cinematografiche singolari e permettono di condividere momenti speciali con i membri della giuria, gli artisti e i registi. Tre carte bianche ai membri della giuria: Alice Diop, Cyprien Gaillard e Chiara Parisi. Le carte bianche propongono al pubblico di entrare nell’universo cinematografico e artistico dei membri della giuria durante una sessione inedita, fatta di film scelti nel proprio corpus, altri che li hanno ispirati o che vogliono far (ri)scoprire.
La cineasta Alice Diop presenta una selezione della Cinémathèque des banlieues: L’Amour existe (Maurice Pialat, 1960), La voix des autres (Fatima Kaci, 2023) con il suo Vers la tendresse (2016). L’artista Cyprien Gaillard proietta in sala due dei suoi film Cities of Gold and Mirrors (2009) e Ocean II Ocean (2019) in dialogo con L’Ordre di Jean – Daniel Pollet (1973). La direttrice del Centre Pompidou – Metz, Chiara Parisi, propone al pubblico di scoprire Strates (Bintou Dembélé, 2016), Sue (Elisabetta Larosa, 2021) e All – in (Mohamed Bourouissa, 2012).
Dal 30 agosto arriva nelle sale “Jeanne du Barry-La Favorita del Re”Roma, 17 ago. (askanews) – Dopo aver aperto fuori concorso il 76esimo Festival di Cannes, arriva anche in Italia “Jeanne du Barry – La Favorita del Re”, diretto da Maiwenn (attrice e regista pluricandidata ai Premi César e vincitrice del premio della giuria al Festival di Cannes con la sua terza opera da regista, Polisse). Un’intensa storia d’amore e di passione alla corte di Versailles che racconta la vita, l’ascesa e la caduta di Jeanne – interpretata dalla stessa Maiwenn – amante di Sua Maestà Luigi XV, che ha il volto di un inedito Johnny Depp. A completare il cast, le star Benjamin Lavernhe (The French Dispatch), Melvil Poupaud (Brother and Sister), Pierre Richard (Ti presento i tuoi), Pascal Greggory (L’ultima ora) e India Hair (La Ligne – La linea invisibile). Il film sarà distribuito nelle sale italiane (da Notorious Pictures) a partire dal 30 agosto.
Jeanne Vaubernier, una giovane donna della classe operaia affamata di cultura e piacere, usa la sua intelligenza e il suo fascino per salire uno dopo l’altro i gradini della scala sociale. Diventa la favorita del re Luigi XV che, ignaro del suo status di cortigiana, riacquista attraverso di lei il suo appetito per la vita. I due si innamorano perdutamente e contro ogni decoro ed etichetta, Jeanne si trasferisce a Versailles, dove il suo arrivo scandalizza la corte.
In Spagna Sanchez ottiene la guida del Congresso grazie al patto con JuntsRoma, 17 ago. (askanews) – Pedro Sanchez ha vinto un importante round della sfida per ottenere un nuovo mandato a capo del governo spagnolo, ottenendo l’elezione della sua candidata alla presidenza del Congresso. La camera bassa del parlamento madrileno è guidata da oggi da Francina Armengol, esponente socialista delle Baleari e simbolo della possibilità di governare in modo ‘inclusivo’, tenendo dentro anche i nazionalismi, compresi i catalani. Armengol ha raccolto la maggioranza assoluta, ovvero 178 voti, contro i 139 di Cuca Gamarra, candidata del Partito Popolare (Pp), mentre l’estrema destra di Vox ha deciso di procedere in solitudine dopo i primi passi per un avvicinamento ai conservatori che non ha preso quota. Il candidato di Vox ha così avuto solo 33 voti, il numero dei seggi conquistati alle legislative anticipate del 23 luglio. Inizialmente i media spagnoli avevano riferito di 129 schede per l’esponente popolare, ma si era trattato di un errore della presidente del Psoe Cristina Narbona.
Il voto anticipato è stato voluto da Sanchez e la scommessa sembra promettere esito positivo, anche se nulla è ancora scritto. Basilare è stato l’accordo con i catalani di Carles Puigdemont, l’ex presidente della Generalitat catalana. Uniti per la Catalogna (Junts per Catalunya) stamattina ha infatti annunciato un accordo con il Partito Socialista Operaio Spagnolo di Sanchez (Psoe) per votare a favore di Francina Armengol, ponendo fine alle speranze del Partito popolare di presiedere la Camera dei deputati. Una eventuale vittoria del Pp avrebbe significato il fallimento per Sanchez in termini di nuovo mandato, mentre la strada ora è aperta.Junts ha mantenuto il mistero sul voto dei suoi sette eletti fino all’ultimo momento e il leader Carles Puigdemont, l’ex presidente della Generalitat catalana, ha chiesto “fatti accertati e non promesse”. I media spagnoli riportano, citando fonti, di un’intesa su tre punti, in particolare per l’uso della lingua catalana in parlamento. (con fonte Servimedia)
Tornano i 40 gradiRoma, 17 ago. (askanews) – L’anticiclone nordafricano Nerone è pronto ad invadere l’Italia: il caldo sofferto fino ad oggi, infatti, è solo l’antipasto di un ‘piatto’ ancora più bollente, in arrivo dal weekend. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, conferma che il ‘piatto’ bollente sarà eccezionale: una ricetta meteorologica anomala, straordinaria per il periodo, quasi alla fine dell’Estate. L’anticiclone Nerone invaderà l’Italia con asse Sud-Ovest / Nord-Est, espandendosi dal Marocco verso il Nord Italia. L’asse del promontorio anticiclonico percorrerà una linea immaginaria ‘Fes (Marocco) – Torino’ con il massimo della sua potenza sul Centro-Nord italiano. Nerone, dunque, si rinforzerà entro il weekend e porterà un ulteriore aumento delle temperature di almeno 3-4 gradi: si prevede il passaggio dagli attuali 37°C di Firenze ai 40°C tra domenica e lunedì, avremo poi un balzo da 34 a 38°C a Milano, un aumento nella città di Nerone (Roma) da 33 a 37°C. E siamo quasi alla fine dell’Estate: questi numeri eccezionali, qualora si verificassero tra domenica e martedì, rappresenterebbero un valore record per il mese di agosto! Inoltre si tratterebbe di un record ‘agostano’ non verificatosi ai primi del mese (poco dopo la fine del mese più caldo dell’anno, luglio), ma a circa 10 giorni dall’inizio di settembre! E questo farebbe la differenza, confermando la straordinaria, anomala, preoccupante ennesima ondata di calore ‘tardiva’! Nerone alla fine dell’estate porterebbe temperature record e non solo: un altro valore che potrebbe sorprendere tutti è il dato dello Zero Termico. E’ previsto a 5200 metri tra domenica e lunedì, specie sulle Alpi occidentali. Lo zero termico, ricordiamo, è la quota alla quale, nella libera atmosfera, la temperatura passa da valori positivi a valori negativi: 5200 metri sarebbe un nuovo dato sorprendente, raggiunto solo un paio di volte in modo diffuso negli ultimi 30 anni, il 20 luglio 1995 prima e il 25 luglio 2022 poi. Adesso, a distanza di poco più di 12 mesi, ecco che lo spettro del caldo infernale si ripresenta anche sul Monte Bianco, la vetta più alta d’Europa con i suoi 4809 metri; in pratica tutti i ghiacciai alpini fonderebbero aumentando un rischio subdolo, reale ma nascosto: le alte temperature potrebbero provocare crolli di parete e frane improvvise in alta montagna, laddove il fondo ghiacciato solido lasciasse troppo spazio alle acque di fusione. Insomma uno scenario preoccupante, almeno per 10 giorni dovremo monitorare il nostro territorio e la nostra salute: dobbiamo prestare attenzione al ‘rischio caldo’ come facciamo per il ‘rischio alluvioni’; un’allerta rossa per caldo non vale meno di un’allerta rossa idrogeologica.