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Tag: Sanremo 2023

Ispezioni a sorpresa su industrie profumi Ue, sospetto cartello

Ispezioni a sorpresa su industrie profumi Ue, sospetto cartelloRoma, 8 mar. (askanews) – La Commissione europea ha confermato di aver effettuato ispezioni a sorpresa presso sedi e impianti di diverse industrie dei profumi in vari paesi europei, nell’ambito di una apparente indagine internazionale su un possibile cartello anticoncorrenziale nel settore. Con un comunicato, l’esecutivo comunitario riferisce di aver inviato anche richieste formali di informazioni a diverse imprese del comparto.
Si sospettano “possibili conllusioni in relazione alla fornitura di aromi o ingredienti di aromi”, che, riporta la nota, vengono utilizzati nella produzione di varie tipologie di beni di consumo, come quelli per la cura della persona e l’igiene domestica.
L’Antitrust Ue precisa di aver avuto interlocuzioni sulla questione con il Dipartimento di giustizia Usa, con l’autorità sulla concorrenza della Gran Bretagna e le autorità analoghe della Svizzera. La Commissione, invece, non ha fornito dettagli sui Paesi europei in cui sono state condotte le ispezioni.

L’eccellenza motoristica italiana rafforza la presenza in Romania

L’eccellenza motoristica italiana rafforza la presenza in RomaniaRoma, 8 mar. (askanews) – Giampaolo Dallara, fondatore della rinomata casa automobilistica italiana, accompagnato da una Delegazione di rappresentanti Dallara ha effettuato una visita a Bucarest il 7 marzo in occasione del lancio sul mercato romeno della nuova Dallara Stradale.
Da oltre 50 anni Dallara progetta e produce telai per auto da corsa e da strada, affermandosi come uno dei marchi più rinomati del settore automobilistico a livello globale. Il Gruppo Dallara è infatti fornitore unico di vetture per i campionati IndyCar, Indy Lights, Formula 2, Formula 3, EuroFormula, Formula E e Super Formula. Realizza vetture per il WEC, l’ELMS e l’IMSA e fornisce consulenza per altri campionati quali Nascar.
Questi dati certificano l’altissima qualità dell’azienda come attore di prim’ordine della motor valley emiliano-romagnola, autentica eccellenza italiana all’avanguardia nella manifattura avanzata. La Dallara Stradale, prima vettura di strada del marchio, sta già ricevendo ordini sul mercato romeno, gestito dal Gruppo Forza Rossa, concessionario esclusivo nei Balcani, assieme al quale l’Ambasciata ha organizzato la visita.
Prima di presentare la vettura alla stampa di settore, Dallara è intervenuto all’Università Politecnica di Bucarest per una lectio magistralis dal titolo: “Race Car Evolution (1960-2023)”. Con l’occasione, è stata celebrata la firma, avvenuta nei giorni scorsi, di un Memorandum d’intesa tra Motorvehicle University of Emilia-Romagna (MUNER) e la Politecnica di Bucarest, con il supporto di Dallara, per la realizzazione di attività congiunte, come progetti di ricerca, organizzazioni di conferenze e simposi, scambio di docenti, ricercatori e studenti.
Sulla base dell’intesa, dal prossimo anno accademico un primo gruppo di studenti romeni potrà specializzarsi nelle strutture formative e aziendali del distretto motoristico dell’Emilia-Romagna. La Dallara è parte della MUNER, consorzio voluto dalla Regione Emilia-Romagna che comprende i quattro atenei regionali (Bologna, Parma, Ferrara, Modena e Reggio Emilia) e le prestigiose case automobilistiche che hanno sede in quel territorio.
Per l’Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Alfredo Durante Mangoni, la visita della Delegazione guidata da Dallara “costituisce uno sviluppo che arricchisce le relazioni tra Italia e Romania. Da un lato, testimonia quanto questo mercato sia ricettivo rispetto a prodotti di altissima gamma, frutto dell’ingegno e della tecnologia motoristica italiana come la Dallara Stradale; dall’altro, aggiunge un tassello alla cooperazione nell’ambito dell’alta formazione specialistica in un settore, quello dell’ingegneria automobilistica, che è un vero e proprio fiore all’occhiello dell’Italia, con l’attivazione di percorsi di circolarità in grado di elevare il valore aggiunto della presenza economica italiana in Romania”.

Terzo Settore, il 14 marzo a Roma incontro con sociologo Magatti

Terzo Settore, il 14 marzo a Roma incontro con sociologo MagattiRoma, 8 mar. (askanews) – Incontro, martedì 14 marzo prossimo a Roma alle ore 20.45, con il sociologo Mauro Magatti. Una iniziativa, quella che avrà luogo presso la Parrocchia di San Fulgenzio, in Via della Balduina, promossa per i 30 anni di vita della casa famiglia “Casa Betania” e della cooperativa L’Accoglienza, che si propone di riflettere, come affermano gli stessi promotori dell’iniziativa, sul “come è cambiata la società in questi ultimi 30 anni, come rispondere alle sfide di oggi e quali le prospettive future che offre una società fluida per giovani e famiglie”.
Mauro Magatti è stato Preside della Facoltà di Sociologia presso l’Università Cattolica di Milano dove insegna Sociologia, Analisi e istituzioni del capitalismo contemporaneo. Nel corso degli anni, ha pubblicato numerose monografie e saggi su riviste italiane e straniere, partecipando a network universitari internazionali. È fondatore dell’Archivio della generatività sociale, di Eskenosen ODV e della associazione Common, di cui è presidente. È editorialista de Il Corriere della Sera e di Avvenire.

8 Marzo, Gualtieri dedica 5 mimose alle madri della Costituzione

8 Marzo, Gualtieri dedica 5 mimose alle madri della CostituzioneRoma, 8 mar. (askanews) – “Cinque mimose per cinque Madri Costituenti”: è la dedica che Roma Capitale ha scelto per celebrare nel 2023 la Giornata Internazionale della Donna. Sono state messe a dimora, presso il giardino di San Sisto, 5 essenze di mimosa dedicate alle 5 madri costituenti che parteciparono al gruppo dei 75 parlamentari che estese nel 1946 il testo della Costituzione italiana: Maria Federici, Angela Gotelli, Teresa Noce, Lina Merlin, Nilde Iotti.
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, insieme alle assessore capitoline all’Ambiente Sabrina Alfonsi e alla Scuola Claudia Pratelli, hanno accompagnato i bambini e le bambine dell’istituto comprensivo di San Gregorio nella messa a dimora delle cinque mimose. All’iniziativa sono intervenute le consigliere capitoline del Pd Valeria Baglio e Michela Cicculli, con Livia Turco, ex ministra e presidente della Fondazione Nilde Iotti, Giulia Rodano, presidente della Casa Internazionale delle donne e Oria Gargano, Befree, cooperativa che sostiene le donne vittime di violenza e di tratta. “Le mimose anche esteriormente sono fiori collettivi – ha spiegato l’assessora Alfonsi – e nel 1946 furono scelte dall’Udi, e dalle partigiane di Roma tra le quali la ultracentenaria romana Marisa Cinciari Rodano, che salutiamo attraverso sua figlia Giulia, come simbolo della giornata dedicata alle donne”.
Nel 1946, ha ricordato Alfonsi, “le donne italiane conquistarono il diritto al voto che poterono esercitare alle amministrative del 10 marzo, un tempo che sembra molto lontano. Sempre nel 46 furono elette le prime sindache, e le 21 parlamentari, su 556 membri del primo Parlamento, di cui 5 entrarono nella commissione dei 75 che scrisse la Costituzione italiana. A loro dedichiamo le 5 mimose che abbiamo messo a dimora in questo giardino, dove vogliamo raccontare un pezzo della storia collettiva del nostro Paese, con le piante, simbolo di resilienza e di futuro”.
Oggi, ha affermato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri “festeggiamo una data bellissima e importantissima, che celebra dei risultati, come la capacità straordinaria di queste donne, che erano in minoranza nell’Assemblea costituente, che sono riuscite ad affermare dei principi fondamentali”.
Giulia Rodano, nel suo intervento, ha ricordato che la scelta da parte di sua madre della mimosa come fiore-simbolo della giornata “è stata determinata dal fatto che la mimosa era un fiore povero è ampiamente disponibile”, ma anche che, grazie alla lotta delle 5 donne celebrate oggi da Roma Capitale, “nella Costituzione più bella del mondo è stato affermata la necessità di affermare la parità ‘di sesso’ e ‘di fatto’, quindi concretamente implementata dalle istituzioni nazionali, cui gli uomini dei loro partiti non avevano posto attenzione”.
Come scritto nella nostra Costituzione, ha ripreso il sindaco Gualtieri nel suo intervento rivolto ai ragazzi e alle ragazze delle scuole, “non basta che l’uguaglianza sia di diritto, deve essere di fatto. Queste righe sulla parità delle donne che essa contiene non sono però sufficienti, perché siamo ancora lontani dagli obiettivi fissati dai costituenti – ha ammesso il sindaco – e la violenza sulle donne è sintomo della difficoltà di tanti uomini ad accettare la parità effettiva. È per questo che oggi siamo qui con orgoglio e gratitudine a rendere omaggio e ricordare queste 5 straordinarie costituenti e tutte le altre 21 che in quell’Assemblea seppero battersi, divise dell’appartenenza politica ma unite su una battaglia di civiltà. Finché non ci sarà parità in ogni singolo ambito e settore, questo Paese non sarà mai il Paese che vogliamo”, ha concluso.

Siccità, Morelli: oggi inaugurazione canale Leb, prima opera Pnrr

Siccità, Morelli: oggi inaugurazione canale Leb, prima opera PnrrMilano, 8 mar. (askanews) – “La giornata di oggi rappresenta un grande traguardo perché si inaugura la prima opera legata al Pnrr, nata dal mio lavoro al Mit come viceministro con delega all’idrico. Un impegno che ha portato all’ottimo risultato odierno”. Lo dice il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e senatore della Lega Alessandro Morelli, oggi a Belfiore, vicino a Verona, inaugurando il rifacimento del canale Leb, il più importante canale irriguo del Veneto, insieme al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e al presidente del Veneto Luca Zaia.
“Questo non è che l’inizio, visto che il tavolo dell’idrico, da me promosso, già nelle prossime settimane porterà un decreto legge e una programmazione pluriennale che possa risolvere un problema ormai diventato centrale tra le priorità del paese”, conclude il sottosegretario.

Migranti,Pd-M5s-Avis: chiarire subito trasferimento bare da Cutro

Migranti,Pd-M5s-Avis: chiarire subito trasferimento bare da Cutro

Fratoianni in aula Camer: “Governo deve farsi carico spese rimpatri come assicurato a familiari”

Roma, 8 mar. (askanews) – Avs, Pd e M5S, hanno chiesto alla presidenza di attivarsi con il governo per verificare quanto starebbe accadendo a Cutro riguardo alle bare delle vittime del tragico naufragio che starebbero per essere trasferite entro oggi a Bologna al cimitero islamico.
A sollevare, nell’Aula della Camera, la questione è stato Nicola Fratoianni il quale ha riferito che le famiglie delle vittime e le associazioni stanno protestando a Cutro per quanto sta avvenendo “senza nessun preavviso, senza nessuna possibilità per i parenti di organizzarsi e soprattutto violando ciò che era stato dichiarato pubblicamente, più e più volte, anche da esponenti di massimo rilievo del governo, e cioè che il governo si sarebbe fatto carico delle spese necessarie per il rimpatrio delle vittime, che è, come sempre in questi casi, una legittima richiesta di pietà, oltre che di dignità”.
La richiesta è stata sostenuta anche dal Movimento Cinque Stelle con l’intervento in Aula di Anna Laura Orrico che ha invitato il governo a non “fuggire dalle proprie responsabilità” e dalla deputata Laura Boldrini del Pd.

Salme migranti trasferite da Cutro, Vimimale: scelta di dignità

Salme migranti trasferite da Cutro, Vimimale: scelta di dignitàRoma, 8 mar. (askanews) – “Sono soluzioni provvisorie e non definitive. Prese per dare immediata dignità alle salme. Anche perché in Afghanistan non è semplice procedere nell’immediato al rimpatrio”. A quanto si apprende da fonti del Viminale è questa la motivazione alla base della decisione di trasferire le salme dei migranti vittime del naufragio avvenuto lo scorso 26 febbraio da Crotone al cimitero islamico di Bologna.
“In ogni caso, – a quanto viene riferito – si procederà sulla base delle richieste di ogni nucleo familiare con la soluzione definitiva. Qualora sia richiesto il rimpatrio della salma, lo Stato italiano se ne farà carico di tutti gli oneri”.

Recommerce, opportunità per le Pmi e un’imprenditoria più green

Recommerce, opportunità per le Pmi e un’imprenditoria più greenRoma, 8 mar. (askanews) – Una nuova ricerca condotta in tutta Europa per conto di Visa rivela che la crisi del caro vita e gli effetti ormai visibili del cambiamento climatico stanno spingendo i cittadini europei a rivedere le loro attuali abitudini di acquisto e a cercare modi più sostenibili per comprare e vendere prodotti e servizi.
Una ricerca di Opinium condotta per conto di Visa, informa una nota, ha rilevato che l’87% delle persone intervistate in diversi mercati europei ha già partecipato ad almeno un’attività di Recommerce: un metodo più sostenibile di acquistare, riciclare e condividere beni e servizi. Tuttavia, i consumatori non sono ancora consapevoli che molti dei loro comportamenti stanno già contribuendo a un futuro più sostenibile e adottarli più spesso accelererà i cambiamenti in questo settore.
I comportamenti del Recommerce, che comprendono il Rinnovo, la Ricarica, la Riparazione, la Rivendita, la Restituzione e la Ridistribuzione – intesi come la condivisione, lo scambio o la vendita a prezzi inferiori di oggetti di cui non si ha più bisogno o di cui si possiede una quantità eccessiva – sono chiamati da Visa le “sei R”. Tra queste, la Rivendita è il comportamento più comune e apprezzato, con oltre due quinti dei consumatori (45%) che rivendono beni almeno due volte l’anno. Un quarto (25%) delle PMI in Europa offre già opzioni di rivendita e la metà (48%) prevede di farlo in futuro. Poco più di un quarto (27%) dei consumatori è disposto a pagare per articoli da riparare, ristrutturare o adattare perché più convenienti o a un prezzo inferiore. I consumatori di età superiore ai 65 anni sono i più propensi a ricorrere alla Riparazione per allungare la vita dei prodotti. Come la Riparazione, anche la Ricarica è utilizzata dai consumatori come metodo per risparmiare, con quasi un terzo degli intervistati ad affermare che il risparmio dei costi è uno dei principali fattori che li spingono a investire. La Restituzione include il ritiro o l’accettazione dei prodotti alla fine del loro ciclo di vita ed è indicata come l’attività che gli utenti adotteranno con maggiore frequenza in futuro.
L’ultimo studio di Visa e Opinium dimostra che il riconoscimento delle opportunità finanziarie e la possibilità di risparmiare sui costi sono fondamentali per incoraggiare il Recommerce. Un quarto degli adulti intervistati ha dichiarato che vi aderirebbe se potesse trovare un modo per guadagnare dalle proprie azioni, ad esempio creando un’app per vendere abiti o mobili usati o ricevendo incentivi in denaro per ridistribuire le eccedenze alimentari.
Anche i benefici ambientali sono un fattore chiave per i consumatori. Visa ha rilevato che 9 adulti su 10 hanno partecipato attivamente ad attività ecologiche negli ultimi tre mesi e la stragrande maggioranza (93%) ha dichiarato di ritenere che il minore utilizzo di imballaggi abbia un impatto sull’ambiente e sulla società. Quasi la metà (43%) degli intervistati ha individuato nella riduzione dei rifiuti, degli imballaggi o della plastica il motivo principale che li ha spinti a partecipare all’economia Recommerce, ed è evidente che la combinazione di preoccupazioni ambientali e costi stia guidando la diffusione del ri-commercio elettronico.
Come network globale leader nei pagamenti, Visa punta a rendere più facile, vantaggioso e accessibile per le persone e le imprese affidarsi al Recommerce per le loro attività quotidiane. Lavorando con partner strategici come la Ellen MacArthur Foundation, organizzazione benefica internazionale che sviluppa e promuove l’economia circolare – concepita per eliminare i rifiuti e l’inquinamento, far circolare i prodotti e i materiali e rigenerare la natura – Visa si impegna nel contribuire ad accelerare la transizione verso un’economia circolare più rigenerativa.
Visa ha creato una nuova piattaforma digitale dedicata al Recommerce per aiutare i privati e le imprese a imparare, tramite risorse educative, come adottare le sei R del ri-commercio elettronico: Resale (Rivendita), Repair (Riparazione), Rental (Noleggio), Refill (Ricarica), Return (Restituzione) e Redistribution (Ridistribuzione). Come prossimo passo, Visa intende sviluppare un laboratorio di analisi comportamentale. Attraverso la ricerca e la collaborazione con clienti e partner, il laboratorio punta a individuare modi praticabili per implementare soluzioni concrete e mettere gli individui in condizione di adottare comportamenti più sostenibili nella loro vita quotidiana. “Il nuovo Behavioural Insights Lab condurrà attività di ricerca per promuovere questa iniziativa, mentre la Ellen MacArthur Foundation garantirà che i suoi “Circular Design Principles” siano integrati e che le opportunità pre-competitive possano svilupparsi attraverso la sua rete”, afferma Joe Murphy, Executive Lead Network della Ellen MacArthur Foundation.
“La transizione da un’economia lineare “prendi, produci, butta via” a un’economia circolare e rigenerativa richiederà un cambiamento dell’intero sistema, ma l’ultima ricerca di Visa dimostra che esiste un chiaro interesse della società per opzioni più sostenibili. Lavorare insieme per fornire maggiore educazione e supporto sia alle PMI che ai consumatori continuerà a ispirare scelte più sostenibili a livello globale”, commenta Katherine Brown, Vice President Inclusive Impact & Sustainability in Europa di Visa. “Siamo focalizzati nel favorire la transizione verso un’economia più rigenerativa inclusiva e accessibile a tutti. Oggi, la ridistribuzione è già un comportamento diffuso nelle comunità, e aggiungendo questo elemento nei modelli di reimmissione in commercio guardiamo all’intero ciclo di vita di beni e servizi; attraverso la donazione o la vendita troviamo nuovi modi per ridistribuire quelli che non sono necessari o non possono essere utilizzati prima della scadenza “.
Con il cambiare delle preferenze dei consumatori, cambiano anche le opportunità per le imprese. Entro il 2030, si stima che la transizione verso un’economia circolare in Europa rappresenterà un’opportunità economica da 900 miliardi di euro, e i dati indicano che le imprese ne stanno già beneficiando . Visa riporta che le PMI che offrono il Recommerce hanno riscontrato una crescita del fatturato annuo del 22% negli ultimi due anni, con la possibilità di un’ulteriore crescita. La maggior parte dei consumatori (69%) ha dichiarato di essere più propensa ad acquistare prodotti o servizi da aziende che li aiutano a partecipare ad attività di Recommerce. È incoraggiante notare che quasi tutte le PMI intervistate in Europa (91%) hanno dichiarato di voler adottare pratiche più sostenibili, con un quarto che ha dichiarato di voler investire il 20% o più del proprio fatturato in attività di Recommerce.
Tuttavia, sebbene il futuro delle pratiche commerciali sostenibili sia promettente, l’economia del ri-commercio elettronico non è ancora consolidata. Un terzo degli adulti che hanno dichiarato di essere propensi a partecipare al Recommerce lo farà quando le attività diventeranno più facili e convenienti da utilizzare; inoltre un quinto degli intervistati non è sicuro della qualità di certi prodotti quando si tratta di noleggio e rivendita di oggetti di seconda mano.

Xtb, in Italia più di una donna su 10 investe e oltre la metà fa trading via mobile

Xtb, in Italia più di una donna su 10 investe e oltre la metà fa trading via mobileRoma, 8 mar. (askanews) – E’ pari all’11% la percentuale di donne che investono in Italia: questa la quota secondo XTB, fintech globale e uno dei maggiori broker FX e CFD quotati in borsa al mondo, che ha analizzato il profilo della donna-investitrice in aumento di anno in anno in Europa, anche alla luce della crescente popolarità dei mercati finanziari nel corso degli ultimi tre anni.
Nel 2020 abbiamo avuto a che fare con tassi di interesse bassi, maggiore digitalizzazione e il lockdown dovuto alla pandemia. Il dover stare forzatamente a casa, spiega una nota, ha fatto sì che le persone avessero più tempo per familiarizzare con il funzionamento dei mercati finanziari. In particolare, il 2022 è stato un anno di enorme volatilità dei mercati, causata dalla tesa situazione geopolitica: l’inflazione in tutto il mondo ha pesato sulle economie mondiali e ha motivato gran parte delle persone a cercare di proteggere il capitale accumulato, anche attraverso operazioni sui mercati finanziari.
I mercati finanziari stanno diventando più “rosa” Secondo i dati della piattaforma di investimento XTB, nel 2022 la quota di donne tra i nuovi clienti è stata da record, pari al 16%. Fino a poco tempo fa questa percentuale era molto più bassa, ma negli ultimi anni ha iniziato ad aumentare. Quale è il motivo?
“Il cosiddetto gender gap, ovvero la differenza tra la percentuale di uomini e donne che partecipano al mercato dei capitali, è del 68%. Ciò significa che, sebbene in minoranza, le donne sono attive in questo settore e il trend di crescita osservato è un segnale positivo. Il motivo principale della loro crescente partecipazione è da attribuire al cambiamento nell’atteggiamento delle donne stesse nel mondo moderno”, commenta Anna Szczepanska-Przekota della Koszalin University of Technology. “Le donne del 21° secolo sono professionalmente attive, creative e agiscono in aree precedentemente considerate dominio degli uomini. Risulta quindi centrale l’aspetto della competizione di genere, o in altre parole un tentativo di dimostrare che le donne, proprio come il sesso opposto, possano avere successo in questo campo”.
I dati sulla quota di donne fra tutti gli investitori sono ancora più interessanti se analizzati per Paese: secondo XTB, in Italia la percentuale di donne investitrici è dell’11%. La quota maggiore di investitori donne tra i partecipanti ai mercati finanziari è in Romania (26%) – risultato che può rappresentare un modello per altri Paesi – seguita dalla Gran Bretagna (14%). Le percentuali più basse si trovano in Repubblica Ceca, Francia e Germania, unici mercati in cui attualmente sono inferiori al 10%. Nel corso degli anni sono stati diffusi molti stereotipi sulla presenza delle donne nei mercati finanziari. I fatti, però, si rivelano ben diversi: le donne e le loro scelte di investimento non differiscono significativamente da quanto si può osservare tra gli uomini. Negli anni 2020-2022, le donne hanno scelto più spesso i CFD sugli indici azionari mondiali. In questo caso, dominavano due mercati: quello americano e quello tedesco.
È possibile trarre conclusioni interessanti anche osservando le scelte delle donne sui mercati. Nel biennio 2020-2022, le donne hanno chiaramente scelto di investire nelle Big Tech. Basti pensare che durante questo periodo, sulla piattaforma XTB, le donne hanno acquistato più volentieri azioni di tre società americane: Palantir Technologies, Tesla e Apple. Tuttavia, questo fenomeno non significa che non avessero fiducia nelle aziende locali. I dati dei singoli Paesi mostrano che il sentiment regionale era comunque fortemente visibile.
In che modo le donne si distinguono dagli uomini nei mercati finanziari? I dati di XTB mostrano che una donna sul mercato finanziario è un utente con un profilo leggermente diverso da un uomo. Il primo punto riguarda l’età anagrafica: nel loro caso, l’età media è di 37 anni, mentre per gli uomini è pari a 35 anni. Tuttavia, la differenza maggiore consiste nel modo di investire.
Negli ultimi anni, tra gli uomini, gli investimenti sono stati fatti più spesso tramite dispositivi mobili. Le donne, in generale, sono più tradizionaliste: ben il 59% delle transazioni eseguite da donne è stato effettuato tramite un’applicazione desktop, ovvero utilizzando un computer. Le donne italiane, insieme a quelle spagnole, sono contro corrente e sembrano prediligere gli smartphone per la loro praticità e facilità d’uso (con il 53% di transazioni via mobile).
A cosa è dovuta questa preferenza per i laptop nel caso degli investimenti? “In effetti, la sproporzione nell’uso di dispositivi per investimento è grande, ma a mio avviso non sorprende. Indicherei due ragioni per raccontare questo fenomeno: la natura umana e il tempo”, spiega Szczepanska-Przekota. “Le donne sono naturalmente più caute, hanno bisogno di più informazioni e tempo per prendere decisioni, ma lo fanno sulla base di analisi approfondite, spesso avvalendosi di vari tipi di consulenze. Effettuare transazioni tramite desktop crea un senso di maggiore controllo e sicurezza sulle proprie finanze. Gli uomini, invece, prendono decisioni più velocemente, sono meno pazienti e non chiedono il parere di nessuno. Ecco perché i dispositivi mobili sono i loro alleati”.
Le donne hanno il potenziale per conquistare i mercati finanziari I tempi in cui era dominante l’approccio stereotipato alla “divisione dei ruoli nelle famiglie” sono passati. Come società, ci impegniamo a costruire collaborazioni in cui tutti dovrebbero avere spazio per lo sviluppo personale. Il potenziale per un aumento dinamico del numero di donne sui mercati finanziari è evidente dal crescente numero di studentesse che scelgono materie economiche. Ad esempio, in Polonia le donne che studiano economia sono più numerose degli uomini. Quindi cosa si dovrebbe fare per incoraggiare le donne a essere più attive nella gestione delle proprie finanze?
“La giusta direzione sarà l’attività didattica nel campo dell’autoeducazione finanziaria delle donne. Le organizzazioni, i club e le associazioni nazionali e internazionali possono aiutare a sostenerle offrendo loro materiali didattici accessibili e laboratori. Forse questa azione diventerà un trampolino di lancio per il mondo degli investimenti”, suggerisce Anna Szczepanska-Przekota.
“Una questione importante sul mercato del lavoro sono le azioni intraprese dai datori di lavoro per aiutare le donne a conciliare la loro carriera con il ruolo di madri. Offrire alle donne la possibilità di un lavoro part time o consentire orari di lavoro flessibili favorisce la creazione di condizioni per lo sviluppo delle loro qualità gestionali individuali”, conclude l’esperta.

Assicurazioni, Cnp Partners diventa Medvida Partners

Assicurazioni, Cnp Partners diventa Medvida PartnersRoma, 8 mar. (askanews) – Medvida, compagnia spagnola specializzata nel ramo vita e guidata dal Ceo Antonio Trueba, ha finalizzato l’acquisizione del 100% di Cnp Partners, che è stata così ridenominata Medvida Partners. L’operazione segna una tappa importante per Medvida, che punta alla crescita e al consolidamento delle attività nel ramo vita in Europa. A seguito dell’acquisizione la compagnia assicurativa gestisce oggi investimenti in Spagna e in Italia per un valore totale di circa 4 miliardi di euro.
Country Manager per l’Italia di Medvida Partners, informa una nota, è Francesco Fiumano, già responsabile di CNP Partners Italia, che vanta una lunga carriera nel settore assicurativo e bancario italiano.
“L’Italia è al centro della strategia di MEDVIDA e siamo entusiasti della collaborazione avviata con tutto il management internazionale del Gruppo” ha dichiarato Francesco Fiumanò Country Manager per l’Italia di Medvida Partners “L’integrazione in Medvida, specializzata nella gestione di prodotti di investimento assicurativi, rappresenta un’opportunità straordinaria per la squadra “storica” di Medvida Partners di rafforzare la gamma di soluzioni d’investimento e la qualità del servizio offerto ai nostri clienti. Grazie alle competenze, alle risorse e all’esperienza internazionale dei nostri nuovi colleghi potremo proseguire con nuovo slancio il nostro percorso di sviluppo nel mercato italiano”.
Medvida Partners continuerà ad essere attiva nella costruzione e nell’offerta di soluzioni di investimento assicurative, in particolare di prodotti multiramo – con una componente ramo III molto diversificata e ramo I caratterizzata da elementi di forte innovazione – personalizzati in base alle esigenze dei clienti e della rete distributiva.