Giappone apre frontiere a professionisti ad alta qualifica
Giappone apre frontiere a professionisti ad alta qualificaRoma, 18 feb. (askanews) – Il governo giapponese ha deciso di modificare le normative sull’immigrazione puntando ad attirare talenti di livello mondiale, riducendo drasticamente i tempi d’attesa per i professionisti ad alta qualifica per ottenere la residenza permanente. Lo riferiscono i media nipponici
Tokyo attualmente concede visti a professionisti altamente qualificati con un sistema a punti, che tiene conto di fattori come la storia accademica, l’esperienza lavorativa e i risultati della ricerca. Solitamente, coloro che raggiungono un certo punteggio possono ottenere la residenza permanente dopo un massimo di tre anni invece dei tipici 10.
La modifica che il governo intende applicare da aprile riduce il periodo a un anno per ricercatori e ingegneri che guadagnano almeno 20 milioni di yen (circa 149mila euro) all’anno e hanno una laurea o almeno 10 anni di esperienza lavorativa.
La riduzione dei tempi si applica anche ai dirigenti aziendali che guadagnano almeno 40 milioni di yen (circa 300mila euro) e hanno almeno cinque anni di esperienza.
Questi profili, inoltre, potranno portare in Giappone due colf straniere al posto . I loro coniugi potranno lavorare a tempo pieno in una più ampia varietà di campi.
Le persone identificate come professionisti altamente qualificati nel semestre gennaio-giugno 2022 sono state 3.275.
L’emendamento alla legge consentirà inoltre ai laureati d’élite di tutto il mondo di rimanere in Giappone per due anni per cercare lavoro. Attualmente hanno 90 giorni.
Lo schema si applicherà a coloro che, negli ultimi cinque anni, si sono laureati in un’università in almeno due delle tre classifiche top-100 create da entità britanniche e cinesi. Potranno portare anche le loro famiglie.
La mossa del Giappone arriva in un momento di alta competizione tra i paesi di tutto il mondo per talenti qualificati in grado di stimolare l’innovazione. Il Regno Unito ha lanciato nel 2022 il visto “High Potential Individual” di due anni e che viene assegnato ai laureati delle migliori università. Il Tech.Pass di Singapore, lanciato nel 2021, consente ai lavoratori della tecnologia che guadagnano almeno 20.000 dollari di Singapore (13mila euro) al mese di lavorare o avviare un’attività nel paese.
Il Giappone è arrivato al 25mo posto su 35 paesi in termini di attrattiva per i lavoratori altamente istruiti in una classifica del 2019 dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. È stato valutato particolarmente basso in “qualità delle opportunità” e “ambiente familiare”.