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##Ucraina, un anno di guerra, momenti chiave dell’invasione russa

##Ucraina, un anno di guerra, momenti chiave dell’invasione russaMilano, 17 feb. (askanews) – Decine e decine di migliaia di morti e un numero imprecisato di sfollati: la guerra in Ucraina iniziata un anno fa ha ucciso dal primo giorno oltre a costringere milioni di persone a fuggire dalle proprie case, ridotto in macerie intere città e creato timori che il confronto possa scivolare in un conflitto aperto tra Russia e Nato. Gli osservatori sono convinti che finché la Russia non farà progressi in Ucraina, il pericolo di un’escalation rimane. Mosca continuerà a creare incertezza sull’uso delle armi nucleari, sotto forma di minacce e dispiegamento di forze strategiche e convenzionali sui fianchi dell’Alleanza.
A pochi giorni dal primo anniversario dal suo inizio, ecco cosa è accaduto in questi ultimi 12 mesi di conflitto.
FEBBRAIO 2022
Nonostante ripetute smentite nei giorni precedenti, il 24 febbraio, il presidente russo Vladimir Putin lancia un’invasione dell’Ucraina da nord, est e sud. Dice che ‘l’operazione militare speciale’ mira alla ‘smilitarizzazione’ e alla ‘denazificazione’ del paese per proteggere i russi etnici, impedire l’adesione di Kiev alla NATO e mantenerla nella ‘sfera di influenza’ della Russia.
Le forze russe attaccano la periferia della capitale ucraina, Kiev, e la seconda città più grande del paese, Kharkiv, nel tentativo di rovesciare il governo del presidente Volodymyr Zelensky. Ma Kiev non cade, e dopo settimane di combattimenti la Russia arretra davanti alla feroce resistenza ucraina.
L’Occidente si schiera immediatamente dalla parte di Kiev parlando di un atto illegale di aggressione contro un paese con un governo eletto democraticamente e un presidente ebreo i cui parenti sono stati uccisi nell’Olocausto.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy registra un video fuori dal suo quartier generale per mostrare che è e resta al comando.
MARZO 2022
Secondo i dati delle Nazioni Unite questo è il mese con più civili uccisi in Ucraina.
Attaccando da sud, il 2 marzo le forze russe rivendicano il controllo su Kherson, città dell’Ucraina meridionale. Avendo come obiettivo la costa, si impadroniscono anche del resto della regione circostante e occupano gran parte della vicina regione di Zaporizhzhia, inclusa la centrale nucleare più grande d’Europa.
L’esercito russo si blocca però vicino a Kiev, e i suoi convogli, lungo le autostrade verso la capitale ucraina, diventano preda dell’artiglieria e dei droni ucraini. Mosca annuncia il ritiro delle forze da Kiev e da altre aree il 29 marzo, affermando che si concentrerà sul Donbass, dove i separatisti sostenuti dalla Russia combattono le forze ucraine dal 2014 in seguito all’annessione della Crimea, non riconosciuta dalla comunità internazionale.
APRILE 2022
Il mese inizia con un attacco missilistico russo sulla stazione ferroviaria di Kramatorsk, che uccide 52 civili e ne ferisce oltre 100.
Il ritiro russo da Kiev rivela centinaia di salme di civili in fosse comuni o lasciati per le strade della città di Bucha, con segni di torture: le immagini diffuse convincono i leader mondiali a dire che la Russia dovrebbe essere ritenuta responsabile per possibili crimini di guerra.
Intensi combattimenti per il porto strategico di Mariupol sul Mar d’Azov.
Il 13 aprile l’incrociatore missilistico Moskva, ammiraglia della flotta russa del Mar Nero, viene colpito da missili ucraini e affonda il giorno successivo: un colpo grave per l’orgoglio nazionale russo.
MAGGIO 2022
È il mese della resa di Azovstal, dura sconfitta per l’opinione pubblica ucraina. Il 16 maggio la gigantesca acciaieria e ultima roccaforte ucraina rimasta a Mariupol, si consegna alle forze russe dopo un assedio di quasi tre mesi. Una vittoria per Vladimir Putin che si assicura un corridoio di terra dal confine russo alla Crimea.
Ma è anche il mese di una delle più grandi sconfitte strategiche che ha causato al Cremlino questa guerra: il 18 maggio, la Finlandia e la Svezia presentano ufficialmente le loro richieste di adesione alla NATO, contribuendo all’espansione dell’alleanza militare che dovrebbe concretizzarsi a breve.
GIUGNO 2022
Vengono forniti all’Ucraina gli HIMARS dagli Stati Uniti. Washington consegna il primo lotto di lanciarazzi, superiori a qualsiasi cosa l’Ucraina avesse precedentemente posseduto.
Le forze ucraine alzano la loro bandiera sull’Isola dei Serpenti, un frammento di terra nel Mar Nero al largo della città ucraina di Odessa, che le truppe russe avevano preso a febbraio. La Russia afferma che le sue truppe avevano completato i compiti assegnati e l’Ucraina che ha costretto i russi a ritirarsi su due motoscafi attraverso attacchi di artiglieria e missili.
LUGLIO 2022
L’ultima città sotto il controllo ucraino a Lugansk, Lysychansk cade dopo settimane di combattimenti.
Il 22 luglio, Russia e Ucraina, con la mediazione della Turchia e delle Nazioni Unite, concordano un accordo per sbloccare le forniture di grano nei porti ucraini del Mar Nero, ponendo fine allo stallo che minacciava la sicurezza alimentare globale.
Il 29 luglio, un attacco missilistico ha colpito una prigione nella città orientale di Olenivka, controllata dalla Russia, dove erano detenuti i soldati ucraini catturati a Mariupol, uccidendo almeno 53 persone.
AGOSTO 2022
L’Ucraina ha formalmente lanciato una controffensiva nella regione di Kherson.
Il 9 agosto, potenti esplosioni colpiscono una base aerea in Crimea, ovvero oltre quella che Mosca ha più volte indicato come ‘linea rossa’. Altre esplosioni hanno colpito una sottostazione elettrica e depositi di munizioni una settimana dopo.
Il 20 agosto muore Daria Dugina, figlia dell’ideologo nazionalista russo Alexander Dugin: la responsabilità dell’autobomba – con tutta probabilità destinata al padre – viene attribuita dalle autorità russe all’Ucraina.
SETTEMBRE 2022
In una rapida controffensiva, l’Ucraina riprende gran parte della regione nord-orientale di Kharkiv e l’iniziativa nella guerra, costringendo la Russia a ritirarsi da vaste aree detenute per mesi. Kiev riconquista la città di Lyman nella provincia di Donetsk.
Il 21 settembre Putin ordina la mobilitazione di 300.000 riservisti: la mossa genera malcontento popolare e fa scappare centinaia di migliaia di russi nei paesi vicini per evitare il reclutamento.
Nei territori ucraini di Donetsk, Lugansk e a Kherson e Zaporizhzhia sono stati indetti referendum dal 23 al 29 settembre prossimi per l’annessione alla Russia. Ma Kiev e l’Occidentenon liquidano il tutto come una farsa.
Il 30 settembre Putin firma i documenti per annettere le quattro regioni durante una cerimonia del Cremlino.
OTTOBRE 2022
Un camion carico di esplosivo fa saltare il ponte che collega la Crimea alla Russia, che accusa Kiev e risponde con attacchi missilistici, sulle centrali elettriche dell’Ucraina e su altre infrastrutture chiave, che continuano, con conseguenti blackout e razionamento dell’energia elettrica in tutto il Paese: è un duro colpo allo sforzo bellico di Mosca.
NOVEMBRE 2022
Sotto pressione, il 9 novembre, la Russia annuncia un ritiro dalla città di Kherson, sul lato orientale del fiume Dnipro, una vittoria significativa per l’Ucraina. Era l’unico centro regionale catturato da Mosca ed è un’umiliante ritirata per il Cremlino.
DICEMBRE 2022
Il 5 dicembre, l’esercito russo afferma che l’Ucraina ha utilizzato i droni per prendere di mira due basi per bombardieri a lungo raggio all’interno del territorio russo. Un altro attacco ha luogo poco dopo.
Primo viaggio all’estero dall’inizio della guerra per Zelensky il 21 dicembre: visita gli Stati Uniti, incontrando il presidente Joe Biden. Chiede i sistemi missilistici di difesa aerea Patriot e altre armi e parla al Congresso.
GENNAIO 2023
Il primo gennaio, a pochi istanti dall’inizio del nuovo anno, decine di soldati russi appena mobilitati vengono uccisi da un attacco missilistico ucraino sulla città di Makiivka. Il ministero della Difesa russo afferma che 89 soldati sono stati uccisi, mentre i funzionari ucraini stimano il bilancio delle vittime a centinaia.
Dopo mesi di feroci combattimenti, il 12 gennaio la Russia dichiara la cattura della città di Soledar, anche se Kiev lo riconosce solo alcuni giorni dopo. Ma paradossalmente questa vittoria scopre in maniera netta lo scontro aperto tra la compagnia di mercenari Wagner e ministero Difesa russo: la prima accusa il secondo di prendersi il merito della conquista che non ha.
Prosegue da mesi l’offensiva per impadronirsi della roccaforte ucraina di Bakhmut.
Il 14 gennaio un missile russo colpisce un condominio nella città di Dnipro: restano uccise 45 persone.
FEBBRAIO 2023
Pesanti combattimenti e rivendicazioni contrastanti continuano a circondare la città orientale di Bakhmut.
Il 9 febbraio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky conclude a Bruxelles il viaggio di due giorni che lo ha visto in precedenza a Londra e Parigi. È la seconda volta dall’inizio della guerra che Zelensky lascia l’Ucraina per incontrare capi di stato. Zelensky ha visto a Londra il primo ministro inglese Rishi Sunak e re Carlo III, prima di spostarsi a Parigi per una cena con il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz.
All’atterraggio a Bruxelles è stato accolto dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e dal presidente del Consiglio Europeo Charles Michel. Ha parlato al Parlamento europeo, dove è stato accolto dalla presidente Roberta Metsola, poi ha partecipato al summit del Consiglio Europeo, dove erano presenti leader ed esponenti del governo di tutti gli stati membri e ha avuto un faccia a faccia con la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni. La richiesta reiterata per tutto il viaggio da Zelensky è per maggiori forniture di armi e caccia da combattimento.
Secondo la Nato una nuova offensiva russa è già in corso.

Luiss incontra Mattarella, Boccia: avanti con progetti mobilità sociale

Luiss incontra Mattarella, Boccia: avanti con progetti mobilità socialeRoma, 17 feb. (askanews) – Una delegazione della Luiss Guido Carli, guidata dal Presidente Vincenzo Boccia, dalla Vicepresidente Paola Severino, dal Rettore Andrea Prencipe e dal Direttore Generale Giovanni Lo Storto, è stata ricevuta al Quirinale oggi dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
L’incontro, viene spiegato, è stato l’occasione per presentare al Capo dello Stato i principali progetti di mobilità sociale sui quali l’Ateneo è da tempo fortemente impegnato. Nella sua breve introduzione, infatti, il Presidente della Luiss, Vincenzo Boccia, ha descritto 42 Roma Luiss, la rivoluzionaria scuola di coding che forma professionisti per la transizione digitale delle imprese e della Pubblica Amministrazione. A seguire, la Dr.ssa Emma Marcegaglia, Presidente di Luiss Alumni for Growth (LA4G), ha illustrato le attività di questo club di investitori, composto da oltre 100 Laureati dell’Università, che sostiene startup tecnologiche con l’obiettivo di generare valore da destinare a borse di studio per studenti provenienti da aree e contesti sociali difficili.
A conclusione dell’incontro, sono intervenuti con due testimonianze: Martina Basile, studentessa di 42 Roma Luiss, che ha raccontato la propria esperienza nell’innovativa scuola per imprenditori digitali lanciata a Roma e successivamente a Firenze; l’Alumnus Andrea Carmignani ha invece ripercorso la crescita di Keyless, startup di autenticazione biometrica di nuova generazione, da lui co-fondata nel 2019.
Dalla sua fondazione, l’Università Luiss ha svolto un ruolo centrale nel mondo dell’education, contribuendo alla formazione di professionisti, manager, donne e uomini delle istituzioni con l’obiettivo di favorire la crescita culturale e socioeconomica del Paese.
Questa missione, viene sottolineato, è stata accompagnata anche da una forte attenzione ai temi della mobilità sociale, attraverso un crescente investimento in borse di studio e programmi di inclusione per studenti meritevoli e di talento. Una visione valorizzata e condivisa dalla rete dei suoi oltre 50.000 Alumni: perseguire lo sviluppo economico, avendo sempre chiara la sua finalità sociale.

Annunciata la line up per la X edizione di Kappa Futurfestival

Annunciata la line up per la X edizione di Kappa FuturfestivalMilano, 17 feb. (askanews) – Una nuova ondata di star arricchisce la line up di Kappa Futurfestival che festeggia il decimo anniversario con i più importanti artisti dell’elettronica mondiale per tre giorni di festival all’insegna della musica e delle arti digitali, da venerdì 30 giugno a domenica 2 luglio 2023 nella futuristica cornice del Parco Dora di Torino. Ai primi nomi annunciati in cartellone – del calibro di Major Lazer, The Swedish House Mafia (entrambi a Kappa Futurfestival per l’unica data italiana), Fatboy Slim, Ricardo Villalobos, Carl Cox- si aggiungono numerosi dj e producer tra astri nascenti e leggende internazionali, dimostrando una curatela in grado, ancora una volta, di dare spazio a tutte le sfaccettature della musica elettronica. Tra gli act più attesi spiccano quello della dj di fama mondiale Peggy Gou, il francese Folamour con il suo set elegante che attinge da influenze house, funk e disco, gli italiani riconosciuti internazionalmente Tale Of Us e Mind Against.
E ancora, i set di Anna, Chloé Caillet, The Martinez Brothers, Sasha and John Digweed, Seth Troxler, Jamie Jones, i live di Shermanology, Stephan Bodzin, The Hacker and Alessandro Adriani Christopher Coe, Frank Wiedemann, Mathew Jonson, Lost Souls of Saturn, Paranoid London e molti altri artisti.
Kappa FuturFestival è al 12° posto nella classifica stilata dalla rivista internazionale DJ MAG tra i migliori eventi di musica elettronica al mondo, l’unica manifestazione italiana presente nella top 20.
Anche quest’anno il festival si svolgerà su tre giornate di programmazione, ospitato nel più imponente e affascinante parco futuristico italiano: il Parco Dora. Un’enorme area postindustriale così visivamente potente da incantare il pubblico e i djs da tutto il mondo, grazie agli stage immersi in una vera e propria installazione artistica a cielo aperto.
Il Festival outdoor prodotto da Movement Entertainment, arrivato alla sua decima edizione, ha contribuito a riportare il capoluogo piemontese sulla mappa dei grandi eventi culturali, richiamando a Torino decine di migliaia di appassionati di musica e cultura clubbing da tutto il mondo grazie ad una programmazione artistica di altissimo livello, il grande expertise maturato nella gestione, la ricerca mirata a innovative tecnologie impiegate per garantire al pubblico la migliore esperienza in una location unica al mondo. La scorsa edizione ha visto 85.000 presenze provenienti da 105 nazioni diverse, un risultato straordinario per la città e la sua comunità.
I biglietti sono disponibili sul sito di kappafuturfestival.it le line up Day 1 – venerdì 30 giugno
Afterlife presented by Tale Of Us, Anna, Another Taste live, Astra Club (dj Tennis – Carlita), Ays dj set, Black Coffee, Carista, Chloé Caillet, Danilo Plessow, Derrick Carter, Detroit in Effect, Floorplan, he.she.they., Job Jobse, Joe Claussell, Kevin de Vries, Krystal Klear b2b Matisa, Lvpica, Major Lazer b2b Major League djz, Massano, Mathii, Michael Bibi, Mind Against, Mochakk, Shermanology, Stephan Bodzin live, Swedish House Mafia (kff exclusive set), The Martinez Brothers
day 2 – sabato 1 luglio
Alex Dima, Carl Craig live, Charlie Sparks, Cloonee, Cuartero, Diplo b2b Maceo Plex, Dj Bone as Doc Ciroc, Drums and Chants, Dukwa live, Enrico Sangiuliano, Enzo Siragusa, Fantastic Twins live, Fatboy Slim, Gandalf, Holy Tongue live, Indira Paganotto, Marbøx, Nico Moreno, O.bee b2b Tomas Station, Paul Acquaviva, Peggy Gou, Nicola Gavino, Reinier Zonneveld live, Ricardo Villalobos, Sansibar, Sasha and John Digweed, Seth Troxler, The Hacker and Alessandro Adriani live, Trym, Tushen Raï b2b Cornelius Doctor, Willikens and Ivkovic
day 3 – domenica 2 luglio
999999999, Archie Hamilton b2b Richy Ahmed, Carl Cox b2b Nicole Moudaber, Carl Cox hybrid live, Carlita, Chris Liebing (tr303 live), Chris Stussy, Christopher Coe live, Danny Tenaglia, Dennis Cruz b2b Pawsa, Folamour (a/v), Frank Wiedemann x Mathew Jonson live, Hot Since 82, I Hate Models, Ivan Smagghe, Jamie Jones, Lost Souls of Saturn live, Lp Giobbi, Paranoid London live, Riverside, San Proper, Silvie Loto, Simone de Kunovich, Sizing, Tale Of Us, The Taste, Ultimo Tango, Vintage Culture, Youniverse

Sardegna, 4 milioni di euro per piano di contrasto alle cavallette

Sardegna, 4 milioni di euro per piano di contrasto alle cavalletteRoma, 17 feb. (askanews) – Entra nel vivo il piano di contrasto alle cavallette predisposto dalla Regione Sardegna. La Giunta ha approvato la delibera, proposta dall’assessore dell’Agricoltura, Valeria Satta, contenente le direttive per Laore, l’agenzia regionale incaricata di coordinare gli interventi, per i quali sono stati stanziati quasi 4 milioni di euro.
“È un’emergenza da affrontare con la massima urgenza – commenta il presidente della Regione, Christian Solinas – e con mezzi e risorse adeguate. Ed è per questo che abbiamo potenziato la task force che si appresta a intervenire nelle aree interessate negli anni scorsi da questa devastante infestazione, che rappresenta una minaccia per le singole comunità e le loro economie locali. Il piano di contrasto alle cavallette sarà portato avanti in stretta collaborazione con i sindaci e tutte le forze messe in campo e con il coinvolgimento delle associazioni agricole che potranno offrire un prezioso contributo aiutandoci nel monitoraggio della situazione nei territori”.
I Comuni interessati dalle infestazioni sono al momento 26. “La presenza delle cavallette – spiega l’assessore Satta – è stata riscontrata nel 2022 nei territori di Bolotana, Bortigali, Lei, Noragugume, Olzai, Orani, Orotelli, Ottana, Silanus e Teti in Provincia di Nuoro; Anela, Benetutti, e Illorai in Provincia di Sassari; Sedilo e Sorradile in Provincia di Oristano. L’Università di Sassari ha poi individuato altri dieci Comuni (Austis, Bono, Bottida, Bultei, Burgos, Dualchi, Esporlatu, Nughedu Santa Vittoria, Oniferi, Sarule), a cui si è aggiunto Bidonì, in cui sono state individuate potenziali aree ad alto rischio di infestazione”.

Libri, esce “Il Capo Tonnara. Storie di mafia e di tonni”

Libri, esce “Il Capo Tonnara. Storie di mafia e di tonni”Roma, 17 feb. (askanews) – Ci sono uomini che non perdono mai la vivacità della loro mente, nonostante il lento ed inesorabile trascorrere degli anni. Questo li rende giovani per sempre, pronti a continue sfide che raccolgono con passione, entusiasmo e la bellezza dell’esperienza che impreziosisce il loro bagaglio. Marco Rinaudo è una di quelle persone speciali che ha lottato senza mai risparmiarsi e senza mai accettare compromessi e favoritismi. Nato a Trapani, e primo di cinque figli, si appassiona alla scrittura dopo numerose esperienze nel ramo commerciale e marketing per grandi realtà editoriali. Inizia a comporre poesie, con le quali partecipa a svariati concorsi letterari e poi, come giornalista, firma centinaia di articoli per le testate “Info”, “Roma Sud” e collabora anche con “Metro” e “Avvenire”.
Il suo romanzo d’esordio, “Il Capo Tonnara. Storie di mafia e di tonni”, edito da Il Cuscino di Stelle, è un avvincente racconto ambientato nella splendida Favignana, isola siciliana appartenente all’arcipelago delle Egadi. Volti e storie di fantasia legate al passato, concentrate in un tipico borgo di pescatori le cui vicende si intrecciano con quelle di alcune cosche mafiose. Il bene e il male in un susseguirsi di stati d’animo contrastanti tra speranze, rabbia, angosce e un sano desiderio di rivendicare il valore della giustizia e dell’onestà.
Il libro sarà presentato il 20 febbraio alle ore 18.00 nello storico Teatro delle Muse, diretto da Rino Santoro, spazio culturale che ha ospitato Compagnie primarie come, ad esempio, quelle di Aldo Giuffrè, Gigi Reder, Luigi De Filippo, Aldo Fabrizi, Nino Taranto, Lando Buzzanca, Giacomo Rizzo, Ugo D’Alessio, Pietro De Vico, Enzo Turco, Luisa Conte e moltissimi altri altisonanti del panorama del repertorio classico napoletano e teatrale nazionale più in generale.
I cartelloni, sempre esclusivi in fatto di testi, hanno il preciso marchio di fabbrica che è la sintesi perfetta tra la comicità di scuola tradizionale e la rilettura in chiave ironica del nostro tessuto sociale.

App Challenge 2023: due premi al team di studenti guidati da Engineering

App Challenge 2023: due premi al team di studenti guidati da EngineeringRoma, 17 feb. (askanews) – Grande successo per il team di quattro studenti dell’Università di Salerno guidato da Engineering durante la nona edizione di “App Challenge – Sfida all’ultima app”, che si è svolta ieri, 16 febbraio.
Nel contest, che ha visto 50 ragazzi del Corso di Laurea Magistrale in Informatica dell’Università di Salerno sfidarsi attraverso la realizzazione di App progettate con tecnologie multipiattaforma all’avanguardia, la squadra Engineering ha presentato la App MetaClass ideata e sviluppata insieme con il Metaverse Lab del Gruppo, aggiudicandosi due riconoscimenti sue tre: il “Premio della Giuria giovani” e il “Premio della Giuria Tecnica”.
La app MetaClass, realizzata con le tecnologie Unity e Digital Twin e fruibile tramite visori, è un ambiente collaborativo totalmente virtuale diviso in tre zone: un’aula per svolgere attività didattica; un’area svago con biliardino e tavolo da ping pong; uno stage per simulare lezioni di formazione su, per esempio, i giusti comportamenti da adottare in caso di incendio. Dichiara Gianluca Polegri, Direttore del Metaverse Lab di Engineering: “Siamo molto fieri del successo ottenuto dai quattro ragazzi dell’Università di Salerno, che in questi mesi abbiamo affiancato trasmettendo loro non solo le competenze tecnologiche necessarie a realizzare la App, ma anche la consapevolezza che il digitale permette di creare nuove forme di comunicazione e formazione, rivoluzionando molti ambiti della nostra vita. Questa collaborazione conferma ancora una volta l’impegno di Engineering nel creare sinergie importanti con le Università, così da offrire ai giovani talenti la formazione necessaria per entrare da protagonisti nel mondo della Trasformazione Digitale”.
Con il Metaverse Lab Engineering sta portando avanti molti progetti finalizzati a far conoscere le incredibili opportunità offerte dalle nuove tecnologie virtuali e immersive: da Orvieto nel Metaverso, che permette di fare un autentico viaggio virtuale tra le bellezze artistiche della città umbra, alla SMAT Virtual Experience, un’esperienza totalmente immersiva realizzata in collaborazione con SMAT, per far rivivere nel Metaverso il ciclo idrico integrato gestito dall’azienda torinese.

“Laggiù qualcuno mi ama”, Mario Martone racconta l’arte di Troisi

“Laggiù qualcuno mi ama”, Mario Martone racconta l’arte di TroisiMilano, 17 feb. (askanews) – “Laggiù qualcuno mi ama” è il viaggio di Mario Martone nel cinema di Massimo Troisi, in concorso alla Berlinale. Un racconto personale, quasi una indagine a caccia di indizi fra scritti, testimoni e scene di film, alla ricerca non tanto dell’attore comico quanto del regista e della sua poetica.
“Volevo provare a raccontare agli spettatori quanto la sua bravura, la sua forza era anche in come girava i film, non soltanto come li recitava, ma come li scriveva e girava”, ha raccontato Martone ad askanews. “Questa è stata la molla iniziale, l’inizio di un viaggio, perché tu cerchi il regista e scopri un uomo, col suo mondo, le sue fragilità, le sue speranze, illusioni e malinconie”.
Nel film, anche le parole di Troisi, grazie a centinaia di suoi appunti scritti, lette fra gli altri da Toni Servillo e Luisa Ranieri; poi quelle di chi a lui si è ispirato, come Paolo Sorrentino, e di chi – come Anna Pavignano, anche co-sceneggiatrice del documentario – aveva scritto con lui alcuni dei film più belli con donne risolte, forti, film da cui emergeva con chiarezza l’impegno politico del regista, da “Ricomincio da tre” a “Le strade del signore sono finite”.
“C’era una attenzione di Massimo sempre vigile sulle questioni sociali politiche, non era mai didascalico, ovvio, non era ideologico, era vivo – ha sottolineato Martone – come ogni persona che abbia un po’ di sensibilità guardava quello che c’era intorno, le ingiustizie e da qui nasceva il suo essere istintivametne politico, tutto questo poi si muoveva nel fluire del suo cinema”.
Il docu-film racconta la sua parabola artistica dall’inizio alla fine, e si chiude con “Il Postino”, suo ultimo film. Morì il giorno dopo la fine delle riprese.
“Da allora non l’avevo mai più visto – ha ricordato Martone che di Troisi era amico e su quel set lo è andato a trovare – averlo invece toccato di nuovo adesso a distanza di anni con un filtro e con un tempo passato a occhi asciutti ho potuto valutarne il senso e l’importanza che ha nel suo percorso cinematografico poi alla fine gli occhi si bagnano di nuovo ma questo è inevitabile”.
Il film di Martone (una produzione Indiana production, Vision distribution e Medusa film in collaborazione con Sky) sarà in sala in alcune città dal 19 febbraio per i 70 anni dalla nascita di Troisi, in tutta Italia dal 23 febbraio.
Di Lucilla Nuzzo

Edf: nel 2022 perdita monstre a 17,9 mld, debito record a 64,5 mld

Edf: nel 2022 perdita monstre a 17,9 mld, debito record a 64,5 mldMilano, 17 feb. (askanews) – Perdita monstre per Edf nel 2022 pari a 17,9 miliardi di euro, uno dei peggiori risultati mai pubblicati da una società francese, con il debito schizzato a un livello record di 64,5 miliardi. Sui risultati hanno impattato l’inattività di diversi reattori nucleari e il contributo forzato allo “scudo tariffario” deciso dal Governo per contenere la bolletta energetica. Il colosso francese aveva chiuso il 2021 con un utile di 5,1 miliardi.
Erano due decenni che non si vedeva una perdita societaria del genere in Francia: bisogna risalire al 2002 con le maxi-perdite di Vivendi Universal (23,3 mld) e di France Telecom (20,7 mld).
Il fatturato è cresciuto del 70% a 143,5 miliardi grazie all’aumento dei prezzi dell’energia. “Nonostante un forte aumento del fatturato, l’ebitda è fortemente penalizzato dal calo della produzione nucleare e dalle misure normative eccezionali messe in campo in Francia per il 2022, in condizioni di mercato difficili”, ha commentato il Ceo Luc Remont.

Pnrr, in Sicilia 91 milioni per 44 opere di edilizia scolastica

Pnrr, in Sicilia 91 milioni per 44 opere di edilizia scolasticaRoma, 17 feb. (askanews) – Sono 44 le opere di edilizia scolastica selezionate da realizzare in Sicilia entro il 2025 con i fondi del Pnrr pari a oltre 91 milioni di euro. La Regione Siciliana ha presentato al ministero dell’Istruzione l’elenco degli interventi coerenti con le finalità e gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e in linea con quanto richiesto dal “Piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica”.
“Il monitoraggio del dipartimento regionale dell’Istruzione ha preso in esame 78 progetti riguardanti le scuole siciliane; 44 di essi presentano i requisiti previsti dal Pnrr e sono cantierabili – dice l’assessore regionale dell’Istruzione, Mimmo Turano – Gli interventi riguardano sei province della Sicilia e interessano scuole elementari, medie e istituti comprensivi di pertinenza dei Comuni e istituti superiori delle Città metropolitane”. Si tratta di 44 interventi in tutto, per un finanziamento complessivo di oltre 91 milioni di euro.
Nel dettaglio, nella provincia di Agrigento si contano due interventi, uno nel comune di Raffadali e uno a Santa Elisabetta. Due nella provincia di Enna, entrambi nel comune di Nissoria. Nel Catanese nove interventi, di cui 4 ad Aci Sant’Antonio, 2 a Mascalucia, uno a Raddusa, uno a San Gregorio e uno a Paternò. Nella provincia di Messina, previsto il maggior numero di interventi, per un totale di quindici di cui 2 nella Città Metropolitana, 2 a Barcellona Pozzo di Gotto, uno a Roccella Valdemone, uno a Castel di Lucio, uno a Scaletta Zanclea, uno a San Filippo del Mela, uno a Fiumedinisi, uno a Milazzo, uno a Motta Camastra, uno a Sant’Agata di Militello, uno a Forza d’Agrò e due a Messina. Nel Palermitano sono sette gli interventi selezionati, di cui uno a Carini, uno a San Mauro Castelverde, uno a Bagheria, uno a Sclafani Bagni, due a Roccamena e uno a Geraci Siculo. Nella provincia di Ragusa quattro interventi, tutti a Santa Croce Camerina. Due interventi interessano la provincia di Siracusa, uno a Francofonte e l’altro a Lentini. Infine, tre nel Trapanese, di cui uno a Erice e due a Partanna.
L’assessorato regionale dell’Istruzione ha fatto un monitoraggio fra i Comuni per raccogliere i progetti già cantierabili nell’ambito della Programmazione triennale regionale, che rientrano nelle tipologie ammesse dal ministero ovvero nuova costruzione o dismissione di edifici scolastici, opere di adeguamento o miglioramento sismico con vario indice di rischio, interventi di efficientamento energetico e messa in sicurezza. I progetti individuati dovranno garantire il rispetto del cronoprogramma, quindi i lavori dovranno essere aggiudicati entro il 15 settembre 2023, avviati entro il 30 novembre 2023 e dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2025. Infine, il collaudo finale dell’opera è previsto entro il 31 marzo 2026.

Sardegna, Solinas: 3,3 mln per attuazione strategia forestale

Sardegna, Solinas: 3,3 mln per attuazione strategia forestaleRoma, 17 feb. (askanews) – “La Regione Sardegna, in base alle sue specificità e alle esigenze territoriali, ha deciso come impiegare le risorse ministeriali per l’adozione di una programmazione regionale, individuando obiettivi e definendo le relative linee d’azione in coerenza con la strategia nazionale”. Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, dopo l’approvazione della delibera sulla ripartizione relativa allo stanziamento di 3.288.095 euro assegnato dal ministero dell’Agricoltura per il 2022 e proveniente dal Fondo per l’attuazione della Strategia forestale nazionale (Sfn), che definisce gli indirizzi nazionali per la tutela, la valorizzazione e la gestione sostenibile del patrimonio forestale nazionale e per lo sviluppo del settore e delle sue filiere produttive, ambientali e socio-culturali.
“Per la Sardegna – ha aggiunto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu – è importante aumentare l’attenzione per la filiera del sughero, infatti il tema della gestione delle sugherete è sempre più al centro di interessi ecologici, in relazione al loro valore paesaggistico, culturale, identitario, economico e di biodiversità, in quanto l’Italia si colloca come sesto produttore mondiale. Vogliamo proporci come Regione leader al tavolo di lavoro nazionale istituito per il settore sughericolo, perciò necessita un concreto rilancio, favorendo un approccio integrato di filiera. Si devono intraprendere i percorsi di certificazione delle produzioni primarie e tutelare la qualità del sughero locale, anche attraverso l’identificazione dei materiali di moltiplicazione della specie ‘Quercus suber L’, da certificare come qualificati e controllati”.
“Inoltre, dobbiamo predisporre la pianificazione forestale dei 25 distretti; realizzare un programma pluriennale per gli interventi di adeguamento strutturale del comparto vivaistico pubblico; inoltre, avviato l’Albo regionale delle imprese forestali, connesso alla realizzazione di un sistema regionale professionale nel settore, proseguire coi corsi di formazione e qualificazione degli addetti”, ha concluso l’assessore Porcu. Per la certificazione della gestione forestale delle sugherete pubbliche sono stati riservati 350mila euro (assegnati ad Agris), mentre per quella dei materiali di moltiplicazione della specie ‘Quercus suber L’ 50mila (Agris); alla pianificazione territoriale di distretto sono stati riservati 400mila euro (Forestas); 900mila euro (Corpo forestale) per gli strumenti informativi di base finalizzati alla pianificazione forestale di distretto; 1 milione 288mila euro (Forestas) per gli interventi di adeguamento strutturale del comparto vivaistico pubblico; infine, per le attività corsuali di formazione per la qualifica regionale di operatore forestale 300mila euro (Forestas).