Arriva il Desk Romania: opportunità e servizi per le imprese veneteRoma, 16 feb. (askanews) – Desk Romania, da qui parte e si rinsalda il rapporto privilegiato tra il Veneto, il suo tessuto imprenditoriale, e la Romania, la prima meta di internazionalizzazione per molte aziende venete già nel secolo scorso e ancora oggi tra i primi 10 partner commerciali della regione italiana. Un desk che verrà presentato il 21 febbraio a Treviso, che offre un servizio di assistenza mirato, in Italia e in Romania, per le imprese che puntano a internazionalizzare. Un primo passo che verrà successivamente replicato anche in altre importanti realtà associative del Sistema Confindustria.
Molti i settori strategici e le opportunità per un ulteriore consolidamento della presenza imprenditoriale italiana nel Paese: PNRR, fondi europei, ammodernamento di infrastrutture e trasporti, buon tessuto industriale, disponibilità di risorse agricole e minerarie. È in questo contesto che viene siglato l’accordo tra Confindustria Veneto Est e Confindustria Romania che dà avvio al primo Desk Romania del Sistema associativo confindustriale, puntando sulle prospettive commerciali e di investimento per le imprese, alla luce sia dei piani europei come il NextGenEU sia della situazione geopolitica dell’area, particolarmente coinvolta nel conflitto nella vicina Ucraina.
Un sistema, quello confindustriale, che è presente in diverse realtà del centro-est Europa, riunite sotto il cappello della federazione di Confindustria Est Europa, la cui presidente Maria Luisa Meroni ha sottolineato, parlando ad askanews, che il Desk Romania “rappresenta la conseguenza e la conferma delle attività delle rappresentanze confindustriali e dei Roadshow che abbiamo svolto, ed è solo l’inizio”.
“Un progetto che mi onora e che conferma l’attività forte e attenta sui territori della nostra rete al fianco delle imprese e degli imprenditori che vogliono internazionalizzare” in un’area, quella del centro-est Europa “che è tornata centrale sia per vicinanza, con i fenomeni di reshoring o nearshoring, sia per l’accorciamento delle filiere e il know how assimilabile a quello italiano”, ha aggiunto Meroni.
“Tra Romania e il Veneto Est c’è un rapporto storico, frutto della scommessa fatta dalle imprese del Nord-Est oltre un secolo fa, un rapporto consolidato, tra le persone, le imprese e tra le rappresentanze associative, che proprio a Treviso hanno costituito il loro primo nucleo italo-romeno – ha dichiarato ad askanews Alessandra Polin, delegata all’Internazionalizzazione di Confindustria Veneto Est -. Una relazione che si basa sulla centralità del nearshoring, che ci consente di avere un certo bilanciamento anche tra esportazioni e importazioni”, come dimostrano i dati.
Le aziende rappresentate da Confindustria Veneto Est hanno registrato un interscambio con la Romania nel 2021 di 2,240 miliardi di euro. Dato destinato ad essere superato a consuntivo nel 2022 (in valore e in volumi). Nei primi nove mesi del 2022 l’interscambio tra i due territori ha sfiorato i 2 miliardi (1,992 milioni) con un aumento del +27,7% rispetto allo stesso periodo del 2019. Con 942 milioni di esportazioni verso la Romania e con importazioni per 1.049 milioni, l’interscambio dell’area vasta Padova, Treviso, Venezia e Rovigo verso il Paese esteuropeo vale il 64% dell’interscambio totale del Veneto e il 14,1% di quello nazionale.
“E’ un Paese dove delocalizziamo ma che ci fornisce anche semilavorati o prodotti finiti, quindi c’è uno scambio a livello industriale molto importante”, ha sottolineato ancora Polin ribadendo come la vicinanza sia un fattore chiave, emerso durante la pandemia quando si è cercato di riportare in Italia o in Europa le proprie produzioni. “Dopo la Romania il prossimo passo sarà la Serbia con cui firmeremo un accordo simile, e organizzeremo visite mirate di imprenditori sia per investimenti sia per la ricerca di partner e fornitori strategici”.
“Sarà importante per i nostri associati, che hanno già dimostrato interesse per il Desk e che potranno partecipare alla missione toccando con mano il potenziale di alcuni Paesi”, ha aggiunto sottolineando che nonostante la già ampia presenza italiana in Romania, esiste ancora “spazio di manovra e di opportunità” nel Paese grazie “a una forte crescita economica e alla specializzazione”, “moltissimi sono i settori strategici che nei prossimi anni potrebbero rappresentare il volano per un ulteriore consolidamento della presenza imprenditoriale italiana”.
Giulio Bertola, presidente di Confindustria Romania presenterà l’accordo per il Desk Romania con Confindustria Veneto Est, insieme al quadro geopolitico e alle prospettive per il 2023. “Con il Desk Romania mettiamo a disposizione delle aziende associate a Confindustria Veneto Est i nostri consolidati e affidabili servizi, oltre alle nostre ventennali filiere produttive, che sono una risposta concreta alla sfida geopolitica che stiamo affrontando. Operando in Romania, possiamo garantire la disponibilità di fornitori idonei, la possibilità di abbattere i tempi di consegna e di mitigare l’aumento dei costi di fornitura dall’estero. A questo aggiungiamo un mercato da 19 milioni di consumatori europei che prediligono il nostro made in Italy”.
I lavori saranno aperti da Polin. Seguiranno gli indirizzi di saluto di Cosmin Lotreanu, Console generale di Romania a Trieste, e della presidente Meroni. Dopo la presentazione del Desk da parte del presidente Bertola il programma vedrà poi il racconto di due storie di successo in Romania con le testimonianze di Mirco Maschio, Presidente del Gruppo Maschio Gaspardo di Campodarsego (Pd) e di Iacopo Meghini, Amministratore Delegato di Metalmont di Revine Lago (Tv), due realtà diverse che hanno approcci diversi al Paese e che rappresenteranno il ruolo e il peso sul mercato romeno.