Roma, 4 apr. (askanews) – Quella di non utilizzare parole straniere nella lingua italiana “è una proposta di legge di un parlamentare, non del governo, e le proposte di legge devono essere approvate dalla Camera e dal Senato: ma la difesa della lingua italiana non c’entra niente con Mussolini”. E’ quanto ha spiegato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, alla Stampa Estera, rispondendo ad una domanda sulla proposta di legge Rampelli che secondo un giornalista “ha sapore mussoliniano”.
“Il fascismo è finito nel ’45, è una roba passata che non ci interessa e non ci riguarda. Mussolini ha fatto più danni che cose utili”, ha commentato Tajani. “Io ho sempre difeso la lingua italiana: è la lingua madre, Dante Alighieri è il poeta dell’italiano”, ha aggiunto.
Verona, 4 apr. (askanews) – Il mercato si trova davanti ad un calo strutturale del vino rosso? Secondo l’analisi dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly si tratta di una visione semplicistica, si assiste piuttosto ad un’accelerazione verso il tanto auspicato posizionamento in fascia alta delle denominazioni italiane rossiste più virtuose.
In un mercato export trainato dagli spumanti (+6% i volumi nel 2022), in cui i bianchi fermi (+1,3%) e i rosati hanno tenuto, chi sembra soffrire di più è il simbolo enologico per antonomasia: il vino rosso. Ma se è vero che In Italia la tipologia ha fatto peggio di tutte (-4,3% le quantità esportate), con cali evidenti in particolare nei principali Paesi della domanda, a cominciare dai top 3 (Germania a -5%, Usa -6% e UK -8%), la scomposizione dei dati di vendita per segmento di prezzo riserva sorprese rilevanti. L’analisi qualitativa sulle esportazioni dei rossi italiani che emerge a Vinitaly vede infatti le categorie premium (da 6 a 9 euro/litro in cantina) e superpremium (oltre i 9 euro) conquistare quote di mercato molto importanti negli ultimi 12 anni. Per esempio, stante il calo generale dei volumi di rosso esportati, nel 2010 i prodotti sotto i 6 euro rappresentavano a valore i due terzi del mercato; oggi l’inversione di tendenza, con gli over 6 euro al 60% delle vendite. In poco più di 10 anni la crescita del segmento di fascia alta, che vale ora 1,9 miliardi di euro di export, è stata del 200%. “Assistiamo a un cambiamento importante del posizionamento del nostro prodotto; il mondo chiede calici in grado di evocare l’italianità e noi abbiamo le potenzialità di assecondare al meglio questa richiesta di mercato. Il futuro dei nostri rossi passerà anche, necessariamente, dalle piazze emergenti asiatiche, tornate in forze a questo Vinitaly a partire dalla Cina” ha commentato l’ad di Veronafiere, Maurizio Danese, sottolineando che “dalla Cina sono infatti 130 i top buyer che ospitiamo, a cui si aggiungono operatori della domanda provenienti da 17 Paesi dell’Asia. Inoltre – ha concluso -, ripartiremo già ad aprile con un intenso programma di promozione in Cina, dalle masterclass a Vinitaly Chengdu fino alla nostra fiera Wine to Asia a Shenzhen, dall’11 al 13 maggio”.
“Diversi mercati di sbocco stanno dando segnali di stanca nei confronti di prodotti di personalità non definita e con caratteristiche organolettiche poco consone all’evoluzione del gusto in atto” ha affermato il presidente di Unione italiana vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi, precisando che “ci troviamo da una parte con molti vini che, pur a prezzi molto accessibili, oggi fanno fatica a vendere e, dall’altra, con una forte domanda di prodotti di qualità, in linea con l’immagine che tutto il made in Italy è in grado di evocare. È un buon segno – ha concluso – ma serve risolvere questo sfocamento in atto tra il mercato e la produzione di molti dei nostri rossi”. A favorire questo trend di valorizzazione delle produzioni rosse, protagoniste in particolare nella ristorazione mondiale a prezzi spesso decuplicati, sono alcuni tra i principali mercati, a cominciare dagli Usa, avamposto di una tendenza premium (a 480 milioni di euro) che incide per il 72% sul totale vini rossi italiani acquistati (+222% dal 2010). Notevole anche la crescita di prodotti destinati in particolare alla ristorazione in Canada (72% e +141%), Svizzera (76% e +143%), Francia (70%) e Corea del Sud (79%). Quote robuste di prodotti basic persistono invece in UK, Paesi Bassi, Belgio e Russia.
Dai dati, rileva l’Osservatorio Uiv-Vinitaly, emerge chiaramente una divaricazione dei mercati: quelli disponibili ad aprire una nuova fase, trainata dal valore territoriale o di brand, e quelli invece ancorati a una visione statica del vino made in Italy, fatto più di quantità che non di valore intrinseco. La sfida sarà far crescere quelli che oggi si posizionano a metà strada, tra i primi la Germania, che ancora vede il 50% dei volumi nella fascia 3-5,99 euro, ma anche altre piazze importanti come Danimarca, Norvegia, Austria e in generale i Paesi dell’Est europeo, oggi in forte sviluppo, come Polonia e Repubblica Ceca. Il tour di Vinitaly in Cina, con il sostegno di ICE, farà tappa prima a Chengdu per la masterclass di apertura di con l’unico master sommelier cinese Yang LV e – con la controllata Wine to Asia – per l’organizzazione di un business forum con una delle più influenti piattaforme dedicate al vino in Cina, Wine Sommelier. Si vola poi a Shenzhen, il 14 aprile, nel Padiglione Italiano della Fiera governativa di Hainan, per un tasting e la presentazione dell’Italia a Wine to Asia (11-13 maggio), insieme a ICE e a Fondazione Altagamma. A Shenzhen, manifestazione internazionale di Veronafiere, è attesa la presenza di oltre 450 espositori provenienti da 20 Paesi.
Roma, 4 apr. (askanews) – “Sul caro-voli, che anche in questi giorni prima di Pasqua sta interessando le tratte da e per la Sicilia, ho deciso di intervenire con una nuova segnalazione all’Antitrust e scrivendo anche ai ministri Giorgetti e Salvini, così come avevo preannunciato domenica”. Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ieri ha nuovamente scritto all’Autorità garante per la concorrenza e il mercato a proposito del rincaro dei prezzi dei voli, in particolare da e per Roma e Milano.
“Si tratta di una grave disparità di trattamento nei confronti della Sicilia – prosegue il governatore – a causa della condotta delle compagnie aeree che, in taluni casi, eccedono nella “discriminazione dei prezzi” durante determinati periodi dell’anno, rispetto ai costi sostenuti. In prossimità delle festività pasquali e dei ponti del 25 aprile e 1 maggio appare evidente il ripetersi di quanto accaduto in occasione dello scorso Natale. È inaccettabile che compagnie come Ita, a totale controllo pubblico, e cosiddette ‘low cost’ come Ryanair realizzino prezzi offensivi per il buonsenso, tanto più se aggiungiamo la scarsa trasparenza sulle tariffe perché ai prezzi, a seconda delle compagnie aeree, va sommato il costo dei bagagli a mano o da stiva, il costo della scelta dei posti e quello della priorità di imbarco. Tutti elementi che fanno lievitare il primo prezzo che viene indicato all’utente”. Nella nuova segnalazione il presidente della Regione ribadisce la «scarsa programmazione» e la «carente attenzione da parte delle compagnie aeree alle richieste del mercato da e per l’Isola tutto l’anno e, certamente, durante i picchi relativi alle festività». Ai ministri delle Infrastrutture Mattero Salvini e dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il presidente Schifani sottolinea che “nella condizione di insularità della Sicilia il trasporto aereo riveste un ruolo strategico fondamentale per garantire la continuità territoriale e la mobilità dei suoi abitanti e, non secondariamente, ai fini dello sviluppo del turismo. Non è ammissibile che i cittadini siciliani continuino a essere penalizzati”. Per queste ragioni, il presidente della Regione chiede ai ministri di intervenire con Ita e Ryanair “affinché adottino fin da subito politiche commerciali tendenti a una drastica riduzione del costo dei biglietti e a un incremento della frequenza dei voli”.
Roma, 4 apr. (askanews) – Ognuno di noi ha desiderato almeno una volta effettuare un’operazione nel settore del Real Estate, come ad esempio comprare la casa dei propri sogni. In questi casi spesso e volentieri è necessario accendere un mutuo, lo strumento finanziario per eccellenza per ottenere l’accesso al credito. Peccato però che districarsi in questo campo non sia affatto semplice, soprattutto per i più giovani.
Per tutti coloro che desiderano accedere a un finanziamento ma non sanno da dove iniziare, esce oggi il libro di Marianna Caldora “LADY MUTUO. Come Trovare Il Mutuo Migliore E Realizzare Il Sogno Immobiliare Grazie A Competenza E Professionalità Ottenendo Le Migliori Condizioni Per Tutelare Il Proprio Futuro E Quello Della Famiglia” (Bruno Editore). Al suo interno, l’autrice condivide con i propri lettori strumenti pratici e innovativi per richiedere un mutuo capace di adattarsi pienamente alle proprie esigenze. “Il mio libro porta il lettore alla scoperta del settore del credito, del mondo immobiliare, dei mutui e dei prodotti finanziari” afferma Marianna Caldora, autrice del libro. “Scrivendo il libro è come se avessi aperto le porte dei miei uffici per accogliere i giovani under 36, le famiglie, i possessori di partita iva, gli imprenditori e i pensionati che hanno esigenze legate al credito ma non sanno quale strada percorrere per raggiungere il proprio obiettivo”.
Secondo l’autrice, farsi seguire nell’erogazione di un mutuo da un professionista serio e preparato è di fondamentale importanza per non commettere errori. Attraverso infatti l’ascolto attivo, l’analisi attenta della situazione reddituale, lo studio e lo sviluppo di previsioni future, la formazione e la conoscenza approfondita del settore e dei prodotti finanziari, una professionista del credito come la stessa Marianna Caldora può davvero aiutare qualsiasi persona a realizzare il proprio sogno immobiliare. “Marianna Caldora, in questo libro, va a condividere tutto il suo bagaglio di conoscenze in un settore, quello dei mutui, pieno di insidie per chi ha poca praticità con questo strumento finanziario” incalza Giacomo Bruno, editore del libro. “In lei è fin troppo palese il desiderio di parlare chiaramente e con semplicità alle famiglie e a tutti coloro che hanno dei sogni, ma non hanno la liquidità necessaria per realizzarli”.
“Avevo bisogno di un team di professionisti che si prendesse cura del mio sogno, proprio come faccio io con quello dei miei clienti. Quello di Giacomo Bruno ha assolto pienamente questo compito” conclude l’autrice. “La Bruno Editore è stata all’altezza dei miei sogni e mi ha accompagnata in questo percorso, passo dopo passo, con professionalità, competenza, passione e dedizione”. Il libro è disponibile su Amazon a questo indirizzo: https://amzn.to/3nFNKJH
Marianna Caldora è una consulente del credito. Abruzzese di origine, vive in Emilia Romagna. Moglie di Cyrille, un imprenditore francese e madre di uno splendido figlio, Daniel. Il “fil rouge” della sua vita è stato sempre il voler aiutare gli altri. È proprio questa sua attitudine personale, unita all’amore e al rispetto per l’altro, che hanno contribuito alla nascita e all’affermazione della persona autorevole, affidabile, seria e competente che è oggi. Marianna è anche una professionista che individua con cuore, passione, dedizione, competenza e conoscenza del settore, la strada migliore per aiutare le famiglie a realizzare un sogno nel presente, con un occhio attento anche al futuro.
Roma, 4 apr. (askanews) – Un Osservatorio sulle politiche giovanili degli ultimi anni. E’ questo uno degli obiettivi del Protocollo d’Intesa Anci-Luiss, firmato oggi alla Camera dei Deputati dal vice presidente vicario Anci, Roberto Pella, e dal presidente della Luiss e Luiss School of Government, Vincenzo Boccia.
L’intesa Anci-Luiss punta a promuovere iniziative volte al sostegno dell’imprenditoria giovanile e a rafforzare le competenze dei Comuni nella definizione delle politiche per le giovani generazioni. “Si tratta di un accordo fondamentale per la nostra associazione perché permette di accendere i riflettori sull’importanza strategica di investire sul settore delle politiche giovanili”, ha detto Pella, deputato di Forza Italia.
“In questi ultimi anni l’impegno di Anci per l’attuazione di progetti rivolti alle politiche giovanili sui territori si è andato progressivamente ampliando, raggiungendo un totale di oltre 600 progetti, di cui 570 gestiti direttamente da Comuni”, ha spiegato. “Grazie all’Osservatorio avvieremo assieme alla Luiss questo processo di rilevazione e analisi degli impatti che abbiamo prodotto, affinché le politiche pubbliche possano essere orientate verso i bisogni e gli ambiti che i giovani sui territori ci manifestano, a partire dall’orientamento e dalla formazione, e affinché i comuni possano incrementare la propria capacità di programmazione”, ha aggiunto.
“Per noi, è un doppio orgoglio perché questo è il primo protocollo che la Luiss firma dopo essere passata, alcune settimane fa, con un salto importante, al quattordicesimo posto al mondo tra le università per studi politici e internazionali”, ha esordito Boccia. “Questo accordo, che consolida il rapporto tra la nostra Scuola e l’Anci, rafforza le attività congiunte di ricerca e didattica che hanno come focus le politiche giovanili nel nostro Paese”, ha sottolineato Boccia.
“E’ fondamentale, infatti, avere un quadro chiaro anche delle misure e delle iniziative avviate da parte dei Comuni e degli enti locali, per definire il giusto mix di soluzioni volte ad affrontare, in una visione integrata, il problema dei ‘divari’ economici, sociali e generazionali. L’Italia ha bisogno di politiche che guardino ai giovani sia in una logica di sistema sia con policy ‘a misura di territorio’, per poter generare un impatto positivo nelle diverse realtà locali”, ha proseguito il presidente della Luiss. Da parte sua, il vice segretario generale dell’Anci, Antonella Galdi, ha ricordato come “da anni, ormai, l’Associazione nazionale comuni italiani è impegnata a promuovere iniziative e progetti per favorire la partecipazione attiva dei giovani all’impegno politico in ambito locale. Le nuove generazioni hanno bisogno di formazione e di stimoli, quelli che cerchiamo di dare attraverso Publica, la scuola Anci per i giovani amministratori. Altrettanto importanti sono però le sinergie con enti, associazioni e mondo accademico, come l’accordo che oggi sigliamo con la Luiss, voluto fortemente da Anci per stimolare percorsi formativi innovativi capaci di coniugare le esigenze e le potenzialità dei territori alle strategie di sviluppo nazionale e internazionale”.
Milano, 4 apr. (askanews) – “Giornata storica” per la Finlandia secondo il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg alla stampa, in una diretta streaming trasmessa dall’Alleanza. “Sono felice e orgoglioso” per l’ingresso della Finlandia, sottolineando l’importanza per l’Alleanza ma anche per la regione del Baltico e per il Nord. “Pochi anni fa noi ritenevamo che fosse impensabile: dimostra che la Finlandia è un paese sovrano” ma anche “la politica delle porte aperte” della Nato. “Anche la Svezia è molto vicina alla Nato”ma deve ancora finalizzare l’adesione, secondo il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg alla stampa, in una diretta streaming trasmessa dall’Alleanza. La Svezia è comunque in “una posizione migliore rispetto a quando ha presentato la richiesta” della Nato. Come noto l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha sconvolto la sicurezza in Europa e rimescolato le carte, spingendo Finlandia e Svezia a voler entrare nell’ombrello protettivo della Nato.
Roma, 4 apr. (askanews) – I nuovi candidati astronauti della classe 2022 selezionati dall’Agenzia spaziale europea sono arrivati al Centro Astronauti Europeo di Colonia, in Germania, il 3 aprile 2023 per iniziare il loro addestramento di base di 12 mesi.
Il gruppo di cinque candidati astronauti di carriera, Sophie Adenot (Francia), Pablo Álvarez Fernández (Spagna), Rosemary Coogan (Regno Unito), Raphaël Liégeois (Belgio) e Marco Sieber (Svizzera), fanno parte della classe di 17 astronauti del 2022 – 5 di carriera, 11 di riserva tra cui gli italiani Anthea Comellini e Andrea Patassa, e uno con disabilità – selezionati tra 22.500 candidati provenienti da tutti gli Stati membri dell’Esa nel novembre 2022. I candidati astronauti spiega l’Esa saranno addestrati al più alto livello di standard in preparazione per le future missioni spaziali. La formazione di base include l’apprendimento di tutto sull’esplorazione spaziale, le discipline tecniche e scientifiche, i sistemi e le operazioni spaziali, nonché la passeggiata spaziale e l’addestramento alla sopravvivenza.
Nella foto diffusa dall’Esa compaiono i candidati nel loro primo giorno al Centro Astronauti Europeo, all’interno del modulo Automated Transfer Vehicle (ATV) situato nella sala di addestramento del Centro, insieme all’astronauta dell’Esa Alexander Gerst, alla candidata astronauta dell’Agenzia Spaziale Australiana Katherine Bennell-Pegg e al Capo dell’Unità di Addestramento di Base e di Missione dell’Esa Kris Capelle.
Roma, 4 apr. (askanews) – L’alto diplomatico cinese Wang Yi ha avvertito oggi le Filippine contro una “mentalità da guerra fredda”, facendo riferimento al fatto che le Filippine si stanno allineando sempre di più alla strategia regionale degli Stati uniti. Lo si legge nella trascrizione diffusa dal ministero degli Esteri di Pechino.
Wang Yi – capo della commissione per gli affari esteri del Partito comunista cinese, con un rango anche superiore al ministero degli Esteri – ha incontrato l’ex presidente filippina Gloria Macapagal Arroyo in una riunione ieri a Pechino. L’alto diplomatico ha anche invitato a non perdere slancio negli sforzi per “gestire adeguatamente le differenze” sul Mar cinese meridionale, come concordato a gennaio dal presidente cinese Xi Jinping e dal suo omologo filippino Ferdinand Marcos Jr.
“Le due parti non dovrebbero permettere che le questioni marittime ostacolino lo sviluppo complessivo delle relazioni bilaterali, né consentire a terzi (gli Usa, ndr.) di minare le relazioni amichevoli tra Cina e Filippine, per non parlare del ritorno della mentalità da guerra fredda che mina la pace e la stabilità regionali “, ha detto Wang secondo la trascrizione. Le Filippine sono uno storico alleato degli Stati uniti in Asia orientale. Dopo lo spericolato avvicinamento alla Cina sperimentato durante la presidenza di Rodrigo Duterte, Manila sotto la guida di Ferdinando Marcos Jr. si sta riallineando a Washington.
Questo ha portato a un riacuttizzarsi delle tensioni con Pechino in relazione alla sovranità su un’ampia porzione del Mar cinese meridionale, contesa tra i due paesi e con altre nazioni del Sudest asiatico. A febbraio Manila ha accusato una nave della guardia costiera cinese di aver interrotto una missione di rifornimento filippino alle isole Spratly con i laser. Marcos ha convocato l’ambasciatore di Pechino per protestare contro “la crescente frequenza e intensità delle azioni della Cina”. Pechino, dal canto suo, è sempre più preoccupata per il piano di Manila di consentire ai militari statunitensi l’accesso ad altre quattro basi, portando il totale nell’arcipelago a nove. Ieri Manila ha identificato i quattro nuovi siti militari Usa: due si trovano sulla punta settentrionale di Luzon, direttamente di fronte a Taiwan, mentre un terzo sull’isola di Balabac a ovest è vicino alle Spratly.
Rispondendo a una domanda sulle basi, la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning ha accusato Washington di aver intensificato le tensioni nella regione. “Gli Stati Uniti, per i propri interessi egoistici, mantengono una mentalità a somma zero e continuano a rafforzare il proprio dispiegamento militare nella regione, il cui risultato è destinato ad far crescere le tensioni e a mettere a repentaglio la pace e la stabilità regionali”, ha affermato Mao. “I paesi della regione – ha continuato – dovrebbero riflettere profondamente su ciò che è reciprocamente vantaggioso, in modo che possano fare scelte che siano veramente nel proprio interesse e favorevoli alla pace e alla stabilità regionali”.
Roma, 4 apr. (askanews) – Il campo magnetico terrestre fa molto di più che mantenere gli aghi delle bussole puntati nella stessa direzione: aiuta a preservare lo strato di atmosfera che sostiene la vita, proteggendoci dalle particelle di alta energia e dal plasma espulso regolarmente dal Sole.
Sulla rivista Nature Astronomy – segnala Media Inaf, il notiziario online dell’Istituto nazionale di astrofisica – è appena stata pubblicata la scoperta di un potenziale esopianeta di dimensioni terrestri quale principale candidato per avere un campo magnetico. Si chiama YZ Ceti b ed è un pianeta roccioso in orbita attorno a una stella a circa 12 anni luce dalla Terra. Gli autori dello studio, Sebastian Pineda e Jackie Villadsen, sostengono questa ipotesi perché hanno osservato un segnale radio ripetuto proveniente dalla stella YZ Ceti utilizzando il Karl G. Jansky Very Large Array, riconducibile a un fenomeno simile a quello che genera le aurore polari. “La ricerca di mondi potenzialmente abitabili o portatori di vita in altri sistemi solari dipende in parte dalla capacità di determinare se esopianeti rocciosi simili alla Terra abbiano effettivamente campi magnetici”, afferma Joe Pesce della National Science Foundation, direttore del programma per il National Radio Astronomy Observatory. “Questa ricerca mostra non solo che questo particolare esopianeta roccioso ha probabilmente un campo magnetico, ma fornisce un metodo promettente per trovarne di più”.
Il campo magnetico di un pianeta può impedire che l’atmosfera di quel pianeta venga consumata nel tempo dalle particelle emesse dalla sua stella, spiega Pineda, astrofisico dell’Università del Colorado. I due ricercatori ipotizzano che le onde radio rilevate siano state generate dalle interazioni tra il campo magnetico dell’esopianeta e la stella attorno alla quale orbita. Tuttavia, affinché tali onde radio siano rilevabili su lunghe distanze, devono essere molto forti. Mentre su grandi esopianeti delle dimensioni di Giove sono già stati rilevati campi magnetici, riuscire a farlo per un esopianeta delle dimensioni della Terra richiede una tecnica diversa. Poiché i campi magnetici sono invisibili, è difficile determinare se un pianeta lontano ne abbia effettivamente uno, spiega Villadsen. “Quello che stiamo facendo è cercare un modo per vederli”, dice. “Stiamo cercando pianeti che siano davvero vicini alle loro stelle e di dimensioni simili alla Terra. Questi pianeti sono troppo vicini alle loro stelle per essere abitabili, ma poiché sono così vicini, si stanno muovendo attraverso un mucchio di roba proveniente dalla stella. Se il pianeta avesse un campo magnetico e attraversasse abbastanza materiale stellare, la stella emetterebbe onde radio”.
La piccola stella nana rossa YZ Ceti e il suo esopianeta YZ Ceti b costituiscono una coppia ideale perché l’esopianeta è così vicino alla stella che completa un’orbita completa in soli due giorni. La misura dell’intensità delle onde radio consente ai ricercatori di determinare quanto potrebbe essere forte il campo magnetico del pianeta. Questa emissione di onde radio, generata dall’interazione tra YZ Ceti b e la sua stella, è molto simile a un’aurora terrestre, con la differenza che l’aurora in questione si trova sulla stella stessa, non sul pianeta. Ma secondo i ricercatori il fenomeno dovrebbe presentarsi anche sul pianeta, se avesse una sua atmosfera. Ed è proprio questa aurora che secondo loro va cercata: l’aurora sugli esopianeti, a testimonianza del fatto che possiedono un’atmosfera.
Roma, 4 apr. (askanews) – Il Consolato cinese a Los Angeles ha definito uno “show politico” il “transito” della presidente taiwanese Tsai Ing-wen nella città statunitense e ha ammonito contro l’annunciato incontro tra la leader di Taipei e il presidente della Camera dei rappresentanti Usa Kevin McCarthy.
“E’ qualcosa che non tende alla pace, alla sicurezza o alla stabilità e non è nell’interesse né del popolo cinese, né di quello statunitense”, ha affermato il consolato cinese, accusando McCarthy di non aver imparato dagli “errori” di chi l’ha preceduto. Il riferimento è a Nancy Pelosi, la cui visita a Taipei lo scorso anno ha innescato un’aspra polemica diplomatica tra Pechino e Washington. “(McCarthy) senza dubbio ripeterà i disastrosi errori del passato e danneggerà ulteriormente le relazioni sino-americane” ha proseguito la sede diplomatica cinese. “Ma questo rafforzerà – ha detto ancora – la forte volontà e determinazione del popolo cinese nel condividere un comune nemico e nel sostenere l’unità nazionale”.
Tsai farà tappa a Los Angeles come punto di transito per la sua visita a paesi che riconoscono Taipei in America centrale. In questa occasione, è confermato il fatto che incontrerà McCarthy. Si tratta – secondo Washington – di un passaggio che la presidente taiwanese fa in veste “privata”. Washington ha detto che questi transiti sono pratica comune. Il ministero degli Esteri di Taiwan, dal canto suo, ha definito “sempre più assurde” le critiche di Pechino. E ha aggiunto: “Anche se il governo autoritario continua la sua espansione e intensifica le minacce, Taiwan non arretrerà”.