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Tag: Sanremo 2023

Musica, “Noi no” è il nuovo singolo di Gazzelle

Musica, “Noi no” è il nuovo singolo di GazzelleRoma, 3 gen. (askanews) – Dopo “Come il pane”, Gazzelle è fuori ovunque a sorpresa con il suo nuovo singolo “Noi no” (Maciste Dischi/Warner Music Italy), da oggi in radio e in digitale e prodotto dal fidato Federico Nardelli, che da anni lo accompagna nella realizzazione dei suoi pezzi senza tempo.


Il 2017, i film degli anni ’90, i caschi pieni di adesivi: “Noi no” è un racconto intriso di nostalgia, in cui il desiderio di tornare indietro nel tempo si intreccia con il ricordo dolceamaro di una quotidianità che non si riesce a dimenticare. “‘Noi no’ l’ho scritta un anno fa, in autunno, mentre cambiavo casa e aprivo uno ad uno tutti i vari scatoloni dove c’erano un sacco di cose, per lo più inutili, che mi portavo dietro da diversi anni. Aprendo ogni scatola mi sono reso conto che c’era così tanta roba da buttare o da regalare, così tanto tempo perduto, così tante energie sprecate, rimorsi, rimpianti, e pupazzetti strani… insomma c’era davvero di tutto. Di tutto, tranne noi. Chissà dove siamo finiti… forse in un camion dei traslochi, forse ad una festa a cui non eravamo stati invitati, forse dentro a un sabato. Oppure chissà, forse siamo ancora qui anche se non ci siamo più”, racconta l’artista.


Gli indizi relativi all’uscita di “Noi no” hanno iniziato a emergere alcuni giorni fa, quando in giro per le strade di Roma e Milano sono comparse alcune frasi del nuovo brano. Il vero spoiler, però, è arrivato soltanto ieri, quando l’artista, con il suo modo comunicativo tra i più originali in Italia, ha pubblicato un video su i social. Non solo nuova musica, il cantautore ha anche in programma due importanti e speciali eventi per l’estate del 2025: il 7 giugno al Circo Massimo di Roma e il 22 giugno allo Stadio San Siro di Milano. Due prime volte, due nuove sfide, due città importanti per l’artista, che negli anni ha costruito la sua carriera, passo dopo passo, con un unico obiettivo: quello di essere sempre se stesso e far arrivare la sua musica ai cuori di tutta Italia. Dopo aver consacrato il sogno di calcare il palco dello Stadio Olimpico di Roma, Gazzelle ha voluto portare tutto il suo mondo all’ultima edizione del Festival di Sanremo. Dopo un tour tutto sold out nei palasport delle principali città della penisola, dove finalmente è riuscito a riabbracciare il suo pubblico, e una serie di tappe outdoor sui palchi dei principali festival italiani, è pronto a regalare nuove emozioni ai suoi fan.


Gazzelle è una delle voci più amate e sincere della sua generazione. Poetico, romantico e spiazzante. Le sue canzoni contano oltre un miliardo di stream, 23 dischi d’oro e 34 dischi di platino. Il suo mondo comunicativo è schivo e malinconico, ma da sempre multiforme e imprevedibile. I suoi concerti sono la testimonianza tangibile di un amore incondizionato, vero rituale collettivo che ha stregato in questi anni mezzo milione di persone. Gazzelle si è preso, in questi anni, con i suoi quattro album Superbattito (2017), Punk (2018), Ok (2020) e Dentro (2023), l’amore degli ascoltatori e l’affetto trasversale dei suoi fan. Ha collaborato, tra gli altri, con artisti come Marco Mengoni, thasup, Fulminacci e Noyz Narcos.

Cecilia Sala, i genitori chiedono il silenzio stampa

Cecilia Sala, i genitori chiedono il silenzio stampaRoma, 3 gen. (askanews) – I genitori di Cecilia Sala, la giornalista italiana arrestata e detenuta in Iran, chiedono il silenzio stampa sulla vicenda.


“La situazione di nostra figlia, Cecilia Sala, chiusa in una prigione di Teheran da 16 giorni, è complicata e molto preoccupante – scrivono Elisabetta Vernoni e Renato Sala in una nota -. Per provare a riportarla a casa il nostro governo si è mobilitato al massimo e ora sono necessari oltre agli sforzi delle autorità italiane anche riservatezza e discrezione. In questi giorni abbiamo sentito l’affetto, l’attenzione e la solidarietà delle italiane e degli italiani e del mondo dell’informazione e siamo molto grati per tutto quello che si sta facendo. La fase a cui siamo arrivati è, però, molto delicata e la sensazione è che il grande dibattito mediatico su ciò che si può o si dovrebbe fare rischi di allungare i tempi e di rendere più complicata e lontana una soluzione. Per questo – sottolineano – abbiamo deciso di astenerci da commenti e dichiarazioni e ci appelliamo agli organi di informazione chiedendo il silenzio stampa”. “Saremo grati per il senso di responsabilità che ognuno vorrà mostrare accogliendo questa nostra richiesta”, concludono Elisabetta Vernoni e Renato Sala.

Cecilia Sala, i genitori chiedono il silenzio stampa

Cecilia Sala, i genitori chiedono il silenzio stampaRoma, 3 gen. (askanews) – I genitori di Cecilia Sala, la giornalista italiana arrestata e detenuta in Iran, chiedono il silenzio stampa sulla vicenda.


“La situazione di nostra figlia, Cecilia Sala, chiusa in una prigione di Teheran da 16 giorni, è complicata e molto preoccupante – scrivono Elisabetta Vernoni e Renato Sala in una nota -. Per provare a riportarla a casa il nostro governo si è mobilitato al massimo e ora sono necessari oltre agli sforzi delle autorità italiane anche riservatezza e discrezione. In questi giorni abbiamo sentito l’affetto, l’attenzione e la solidarietà delle italiane e degli italiani e del mondo dell’informazione e siamo molto grati per tutto quello che si sta facendo. La fase a cui siamo arrivati è, però, molto delicata e la sensazione è che il grande dibattito mediatico su ciò che si può o si dovrebbe fare rischi di allungare i tempi e di rendere più complicata e lontana una soluzione. Per questo – sottolineano – abbiamo deciso di astenerci da commenti e dichiarazioni e ci appelliamo agli organi di informazione chiedendo il silenzio stampa”. “Saremo grati per il senso di responsabilità che ognuno vorrà mostrare accogliendo questa nostra richiesta”, concludono Elisabetta Vernoni e Renato Sala.

”Una come te”, esce il nuovo singolo di Zucchero

”Una come te”, esce il nuovo singolo di ZuccheroRoma, 3 gen. (askanews) – Da oggi, venerdì 3 gennaio, è in radio il nuovo singolo “Una come te”, versione italiana con il testo a firma di Zucchero Sugar Fornaciari della canzone “Chinatown” della band americana Bleachers. Il brano è contenuto nell’album “Discover II” (EMI / Universal Music Italia), il secondo progetto di cover in cui Zucchero rivisita alcune delle canzoni che ha amato di più nella sua vita, reinterpretandole con il suo tocco personale.


“Una Come Te” è una canzone che intreccia speranza e amore attraverso una lente di malinconia. Con il suo testo crudo e allo stesso tempo poetico, il brano parla di giovani travolti dalla violenza e di un ragazzo che sogna un futuro migliore con una ragazza. “Mi era piaciuta molto la versione dei Bleachers con Bruce Springsteen e mi sono chiesto come l’avrei reinterpretata. Il risultato è “Una come te” in italiano – racconta Zucchero – Parla del branco, di quello che succede oggi tra ragazzi. È una storia d’amore in cui lui vuole tirare lei fuori dalla tristezza del sabato sera. È un argomento attuale che mi sta a cuore e che avrei comunque usato per un inedito”.


“Discover II” è attualmente disponibile nella sua versione standard in digitale, in cd e in doppio lp e nella versione box deluxe in tiratura limitata e numerata in triplo lp e cd. Dal 10 gennaio la versione deluxe sarà disponibile in digitale e conterrà le collaborazioni con Jack Savoretti nella nuova versione di “Senza Una Donna (Without A Woman)”, Irene Fornaciari in “Moonlight Shadow”, Russel Crowe in “Just Breathe” e Salmo in “Overdose D’Amore 2024”, oltre al brano “Io Vivo (In Te)” scritta per Bryan Adams. L’album, oltre al brano “Una Come Te”, contiene i singoli “Amor Che Muovi Il Sole”, cover del brano “My Own Soul’s Warning” dei The Killers impreziosita da un adattamento del testo in italiano a firma di Zucchero, e “Acquarello”, reinterpretazione personale di uno dei brani più noti di Toquinho, oltre alle collaborazioni con Paul Young in “I See A Darkness” e Oma Jali, vocalist e corista che da anni accompagna Zucchero in tour in tutto il mondo, in “Se Non Mi Vuoi”.

”Vengo a fidarmi di te”, il nuovo brano di Francesco Gabbani

”Vengo a fidarmi di te”, il nuovo brano di Francesco GabbaniRoma, 3 gen. (askanews) – Francesco Gabbani inaugura il 2025 con un nuovo brano inedito dal titolo “Vengo a fidarmi di te” in uscita venerdì 3 gennaio. Il singolo anticipa l’uscita del suo attesissimo sesto album in studio, che si intitolerà “Dalla tua parte” e sarà disponibile dal 21 febbraio 2025 per BMG. L’album verrà pubblicato in digitale e nei seguenti formati: Vinile colorato (Edizione limitata e numerata), CD Maxi autografato (Edizione limitata e numerata), CD Maxi (Edizione limitata e numerata) e CD standard.


“Vengo a Fidarmi di te” è una canzone che invita a una riflessione profonda sulla necessità di fermarsi, ascoltare e riprendere il controllo della propria vita. Con questa canzone Gabbani vuole risvegliare il nostro senso critico e incoraggiarci a uscire dal silenzio che ci circonda, ricominciando a dialogare sinceramente con gli altri senza filtri o barriere, scoprendo in loro una parte di noi stessi. A febbraio 2025 Gabbani tornerà al Festival di Sanremo per la quarta volta dopo aver vinto nel 2016 con “Amen” nella sezione Nuove Proposte e nel 2017 con “Occidentali’s Karma” e dopo essersi posizionato secondo nel 2020 con “Viceversa”.


Sul palco dell’Ariston presenterà “Viva la vita” un brano che segna un nuovo capitolo del suo percorso. La partecipazione al Festival è un ritorno a casa, in quel luogo che ha segnato l’inizio di un’avventura straordinaria e che a febbraio accoglierà una canzone che porta con sé un valore profondo per lui, sia personale che artistico. Oltre alla sua grande sensibilità come compositore e autore, Francesco si distingue anche per la sua straordinaria abilità di performer. Sul palco, sa trasformare ogni canzone in un’esperienza unica, coinvolgendo ed emozionando il pubblico con la sua presenza e la sua grande capacità di trasmettere emozioni attraverso la musica. Il 19 dicembre 2024, Gabbani ha dato il via, dall’ Unipol Forum di Milano sold out, al suo nuovo tour nei palazzetti che proseguirà nel 2025.


Il tour è prodotto da A1 Concerti, di seguito i prossimi confermati: 15 MARZO 2025 FIRENZE – MANDELA FORUM


22 MARZO 2025 PADOVA – KIOENE ARENA 4 APRILE 2025 TERNI – PALATERNI 17 APRILE 2025 ROMA – PALAZZO DELLO SPORT

Il Museo Egizio di Torino chiude 2024 con oltre un milione visitatori

Il Museo Egizio di Torino chiude 2024 con oltre un milione visitatoriRoma, 3 gen. (askanews) – Oltre un milione di visitatori per il Museo Egizio nell’anno del suo bicentenario. Nel 2024 sono stati infatti 1.036.689 i visitatori, compresi i partecipanti agli eventi istituzionali, a fronte dei 1.061.157 ingressi nel 2023. Un risultato non scontato, vista la chiusura al pubblico del Museo di un mese, a cavallo tra giugno e luglio, per poter avviare i cantieri e altri lavori di riallestimento della Galleria dei Re e del Tempio di Ellesiya. Cantieri che hanno obbligato il museo a riorganizzare i percorsi di visita, a partire dallo scorso aprile. Il mese che ha registrato un maggiore afflusso di pubblico è stato marzo 2024 (con 117.678 visitatori, +19,3% rispetto all’analogo mese del 2023). L’incremento maggiore di visitatori, rispetto all’analogo mese dell’anno scorso, lo ha registrato novembre con 105.112 (+ 24% rispetto a novembre 2023), complice anche la celebrazione del bicentenario del Museo, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e del Ministro della Cultura, Alessandro Giuli.


Solo in occasione del Festival 200, una notte bianca e due giorni di eventi ed happening gratuiti in Museo a cavallo tra il 20 e il 22 novembre 2024, hanno fatto ingresso in Museo 23.004 persone. Ottime performance di incremento di visitatori anche per febbraio con 95.532 (+10,3%). Inoltre, sono 484.394 i follower totali dei social del Museo Egizio (con una crescita del 10.9% rispetto al 2023). La reach totale dei post è aumentata del 128% rispetto all’anno precedente, arrivando a 28.082.943 di utenti unici che hanno visto i contenuti pubblicati sui profili ufficiali del museo. Tra le varie piattaforme, è ancora Facebook quella che garantisce la maggiore reach.


Il più antico Museo Egizio al mondo nell’anno del suo bicentenario ha voluto puntare i riflettori sulla natura contemporanea dei musei archeologici, luoghi di scambio culturale e di ricerca, entità vive, in continua evoluzione e in dialogo con la società. È proseguito in questo solco il percorso di rinnovamento, sotto il profilo architettonico e sotto il profilo scientifico e di riallestimento delle collezioni, iniziato con l’inaugurazione della Galleria della Scrittura nel dicembre 2023, e proseguito quest’anno con il riallestimento della Sala Deir-El Medina, la creazione della Sala dei Tessuti, il lancio dei Giardini Egizi sul Roof Garden, la creazione della sala dedicata al corredo della Regina Nefertari, a 120 anni dalla scoperta della sua tomba, e non ultimo l’allestimento permanente di un’ala del museo dal titolo Materia – Forma del tempo. La sintesi plastica del nuovo corso del Museo Egizio, che intende coniugare la progettazione architettonica alla ricerca archeologica, è costituita proprio dalla nuova Galleria dei Re e dalla Cappella Rupestre di Ellesiya, il cui nuovo ingresso da via Duse, nel retro del Museo, ha rimodellato il palazzo seicentesco dell’ex Collegio dei Nobili e l’esperienza di visita della Cappella.


Il Museo ha poi realizzato a settembre 2024 un progetto di accessibilità, con un investimento di 499.767 euro nell’ambito del PNRR, Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”, Componente 3 “Turismo e Cultura 4.0” (M1C3), Misura 1 “Patrimonio culturale per la prossima generazione”, Investimento 1.2: Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi – Linea di azione 2: luoghi della cultura pubblici non afferenti al MiC, finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU e gestito dal Ministero della Cultura, tramite la Direzione Generale Musei. Il progetto è stato realizzato da un gruppo di lavoro interdipartimentale del Museo Egizio, in stretta collaborazione con diverse realtà del territorio torinese, coinvolgendo attivamente stakeholder e associazioni di persone con disabilità visive e uditive (UICI di Piemonte e Torino, Istituto dei Sordi) e Fondazione Paideia, in riferimento a persone con bisogni comunicativi complessi. L’Egizio ha inoltre consolidato il suo ruolo proattivo nel tessere rapporti con altri enti culturali e produrre eventi di alto profilo, che hanno coinvolto fotografi, artisti, musicisti e scrittori del calibro di Orhan Pamuk, in collaborazione con il Salone del Libro, Gallerie d’Italia Torino e Sistema Musica del Comune di Torino, con cui per la prima volta ha dato vita ad un festival trimestrale di musica classica e jazz dal titolo “Incanto Egizio”.


La fotografia e la video arte hanno incontrato l’archeologia e l’antico Egitto nell’ambito di “Paesaggi/Landscapes” una installazione immersiva accompagnata da un ciclo di incontri che si sono svolti in Gallerie d’Italia Torino a cavallo tra giugno e settembre 2024, frutto di un accordo triennale tra la Fondazione Museo delle Antichità Egizie e Intesa Sanpaolo, su iniziative di sviluppo e diffusione della cultura e dell’arte. Dallo scorso primo agosto inoltre è visitabile a Forte dei Marmi (Lucca) la mostra “Gli Egizi e i doni del Nilo”, che, fino al 2 aprile, propone un viaggio nel tempo, dall’Epoca Predinastica (3900 – 3300 a.C.) all’età greco-romana (332 a.C. – 395 d.C.), attraverso vasi, stele, maschere, amuleti e papiri, reperti di grande valore provenienti dai depositi del Museo. I direttori dei grandi musei internazionali sono stati ancora protagonisti del ciclo di conferenze What is a Museum? e sono tornati a Torino a metà dicembre, in occasione del Simposio internazionale “Memory is our future”, che ha visto confrontarsi a una settantina di archeologi, egittologi, studiosi internazionalie d esperti di digital humanities. Infine è approdato in libreria “La memoria è il nostro futuro, 200 anni di Museo Egizio” (Franco Cosimo Panini), una pubblicazione scientifica corale, curata dal direttore del Museo, Christian Greco, con interventi di curatori dell’Egizio e di altre istituzioni internazionali, ricercatori, storici ed egittologi. Il libro è disponibile anche in inglese e può essere acquistato al bookshop del Museo.

Agricoltura, Rota (Fai-Cisl): sì al lavoro oltre età pensionabile

Agricoltura, Rota (Fai-Cisl): sì al lavoro oltre età pensionabileRoma, 3 gen. (askanews) – Dare la possibilità agli italiani di allungare il periodo lavorativo oltre l’età pensionabile, anche in alcuni settori come l’agricoltura, è uno “strumento necessario”. Lo ha detto il segretario generale della Fai-Cisl, Onofrio Rota, commentando un report dell’osservatorio Enpaia-Censis. “I lavoratori agricoli – ha detto Rota ad Askanews – hanno la necessità di lavorare oltre il requisito pensionistico, perché in questo settore si esce dal lavoro con l’assegno sociale o poco più. C’è, dunque, la necessità di lavorare più a lungo. Per le altre professioni la scelta di restare al lavoro oltre l’età pensionabile è un’opportunità utile, buona. E a volte si conservano anche buone professionalità, che possono affiancare percorsi di cambi generazionali. Noi, per esempio, li gestiamo già dentro alcune aziende, dove vengono allungati percorsi in uscita per permettere e facilitare i cambi generazionali sull’apprendimento di nuove conoscenze nei luoghi di lavoro”. Nel settore agricolo la propensione all’autotutela previdenziale è più forte che in altri comparti, proprio alla luce di pensioni mediamente basse. “Il tema della pensione integrativa è di estrema attualità – ha affermato il numero uno della Fai – il sistema previdenziale pubblico deve essere affiancato da un sistema di pensione complementare, in quanto oggi un lavoratore attivo rischia di vivere un domani una vita da pensionato povero. Quindi, ha la necessità di integrare e di utilizzare il Tfr per costruire una previdenza complementare”. Nell’industria alimentare “questo sistema è ormai consolidato, in generale in tutta l’industria è uno strumento praticato – ha proseguito Rota – lo è meno nel settore agroalimentare o per meglio dire agricolo. Ultimamente, stiamo cercando di introdurre il silenzio-assenso per gli impiegati agricoli. Ma dovremmo fare ancora molto di più per gli operai agricoli. E’ necessario costruire un percorso di maggiore consapevolezza. Bisogna tener presente che, oggi, un lavoratore discontinuo, che lavora in agricoltura come stagionale, rischia di vedere più conveniente la pensione riconosciuta per vecchiaia, la pensione sociale, che non la pensione contributiva, perché non ce la farà mai a costruirsi una pensione contributiva adeguata. Offrire la possibilità di costruire una pensione complementare può aiutarlo a vivere una terza età in maniera molto più adeguata”. In agricoltura la carenza di manodopera è un problema e in futuro la situazione peggiorerà. Garantire flussi regolari di migranti sarà sempre più necessario. “Quello dei migranti è un tema che affrontiamo ogni anno – ha poi dichiarato Rota – ci sono lavori nel nostro Paese che non vengono svolti da lavoratori italiani. In agricoltura su un milione di lavoratori 350mila sono immigrati. Nel 2030 i migranti saranno il 50% dei lavoratori agricoli. La scarsa natalità nel nostro Paese genera un tasso di sostituzione non adeguato per mantenere una forza lavoro adeguata”. Tra cinque anni, “entro il 2030 nel sistema produttivo ci saranno 700mila lavoratori in meno in età da lavoro – ha aggiunto il numero uno della Fai – nel 2040 saranno 4 milioni in meno; nel 2050 si dovrebbe arrivare a 7 milioni in meno. Questo vuol dire una società molto più vecchia con un sistema di welfare da sostenere economicamente e con alcuni settori merceologici che avranno disperatamente bisogno di manodopera. Abbiamo posto l’accento su questo tema, in maniera diversa, con un rapporto che abbiamo intitolato ‘Made in ImmigraItaly’. Il tema dei prossimi anni è come gestiamo i flussi e come favoriamo l’integrazione, l’inclusione di queste persone e come generiamo un lavoro che possa dare stabilità”. Rota ha inoltre ricordato di non aver condiviso la scelta del Governo di allungare di due anni le ricongiunzioni. “Un lavoratore presente in Italia prima aspettava un anno, adesso deve aspettarne due per poter ricongiungersi con la famiglia – ha concluso – alla persona dai stabilità, equilibrio, integrazione e inclusione se gli fai portare la famiglia e lo fai sentire parte di una società. Non ho condiviso quella misura perché non facilita questo percorso. Questo sarà il tema di cui dovranno occuparsi in maniera responsabile sindacati, associazioni imprenditoriali e politica: favorire un’integrazione che non sia vista come invasione, ma come una risorsa buona per il Paese e utile anche per la crescita economica”.

Love Game torna su Rai2 dopo boom ascolti della prima puntata

Love Game torna su Rai2 dopo boom ascolti della prima puntataRoma, 3 gen. (askanews) – Dopo il boom di ascolti della prima puntata (circa 250mila telespettatori con il 5% di share), la casa di “Love Game” si veste di nuovo a festa per celebrare il Natale con il secondo e ultimo appuntamento speciale con “Love Game, il gioco dell’amore – Christmas edition”, in onda oggi, venerdì 3 gennaio, in seconda serata a mezzanotte su Rai2, subito dopo “Storie di donne al bivio”.


Anche in questa seconda puntata del dating/game-show, sei concorrenti si sfideranno tra flirt, strategia e affinità per vincere il premio finale. Ma c’è un colpo di scena: tra loro si nasconde una coppia segreta! Se i single riusciranno a riconoscersi e scegliersi reciprocamente, vinceranno un fantastico viaggio. Ma se la coppia in incognito riuscirà a ingannare tutti… sarà lei a prendersi la vittoria! Alla conduzione di “Love Game” Alice Brivio, che con il suo stile frizzante accoglierà i concorrenti e cercherà di indagare la loro reale situazione sentimentale, Claudio Guerrini, storica voce radiofonica e volto noto del piccolo schermo porterà la sua energia pungente e le sue domande dirette per scuotere gli animi e mettere alla prova la sincerità dei partecipanti mentre Reyson Grumelli, attore e cantante, saprà tirare fuori il lato più romantico dei protagonisti grazie alla sua dolcezza e sensibilità. E per i concorrenti anche le dolci creazioni natalizie del pastry chef partenopeo Ciro Di Sarno.


La colonna sonora delle due puntate sarà resa ancora più speciale dalla sigla del programma: una cover del brano natalizio “Santa Tell Me”, interpretata da Micaela e Davide Papasidero. “Love Game, il gioco dell’amore – Christmas Edition” è un programma della Direzione Intrattenimento Prime Time RAI realizzato in collaborazione con la casa di produzione Imagine The Stars. Il format nasce da un’idea degli autori Tommaso Martinelli, Luigi Miliucci e Sacha Lunatici ed è scritto con Rossella Liguori e Roberto De Santis. La regia è firmata da Ciro Tomaiuoli.

Enpaia-Censis: 70% italiani favorevole a lavorare oltre età pensionamento

Enpaia-Censis: 70% italiani favorevole a lavorare oltre età pensionamentoRoma, 3 gen. (askanews) – In un Paese che invecchia e si riduce a causa della crisi demografica, cambia il rapporto degli italiani con il lavoro e in particolare le aspettative dei giovani, ma cambiano anche le prospettive previdenziali specialmente dei cosiddetti boomer che vorrebbero continuare a lavorare anche oltre l’età di pensionamento. E’ quanto emerge dal secondo report dell’Osservatorio Enpaia-Censis del mondo agricolo nel quale si evidenzia come se da una parte l’innalzamento dell’età di pensionamento viene vissuto nel 65,1% dei casi come “una costrizione alla libertà individuale” (che arriva al 69,6% nella fascia dei 35 ai 64 anni), dall’altra una quota ancora più ampia degli italiani (circa il 70%) afferma che si debba consentire ai pensionati, se vogliono, di continuare a lavorare (percentuale che sfiora l’80% tra gli over 64). Una richiesta – viene sottolineato nel report – coerente con la struttura demografica di una società che invecchiando si fa longeva e che deve essere accompagnata da un sistema integrato e coerente di misure di active ageing, permettendo ai più anziani di essere attivi nei diversi ambiti della sfera sociale, mercato del lavoro incluso, senza che l’età sia un fattore discriminante. Il report, spiega il Direttore Generale di Enpaia, Roberto Diacetti, “fotografa un’Italia dove il 92% degli occupati non disdegnerebbe avere più libertà di scelta per quanto riguarda l’età di pensionamento, con una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro, quindi con la possibilità di poter andare in pensione un po prima con delle penalizzazioni ridotte, ma anche di poter restare al lavoro più a lungo, oltre l’età pensionabile”. Ma nel nostro Paese, aggiunge Diacetti, abbiamo un enorme problema costituito da salari troppo bassi che impatta negativamente anche sulle future pensioni oltre che sulla domanda interna. Perciò, conclude il Dg di Enpaia, l’idea di rinunciare a una minima quota di dividendi da parte delle imprese per aumentare le retribuzioni, merita una riflessione seria.

Coma_Cose, “Posti vuoti” brano più ascoltato in radio della settimana

Coma_Cose, “Posti vuoti” brano più ascoltato in radio della settimanaRoma, 3 gen. (askanews) – Per i Coma_Cose il 2025 si preannuncia un anno entusiasmante: “Posti vuoti” è il brano più ascoltato in radio della settimana, posizionandosi al primo posto della classifica EarOne Airplay.


Pubblicato per Asian Fake / Warner Music Italy, il brano – accompagnato dal videoclip e che vede alla produzione Michelangelo – unisce un groove energico a un racconto malinconico. I Coma_Cose parteciperanno alla 75esima edizione del Festival di Sanremo (11-15 febbraio 2025) con il brano “Cuoricini”, salendo sul palco dell’Ariston per la terza volta, dopo l’esordio nel 2021 che li ha visti conquistare il pubblico con il brano “Fiamme negli occhi” (doppio disco di platino) e il ritorno nel 2023 con “L’Addio” (doppio disco di platino).


Il 2025 sarà per loro anche l’anno della loro prima volta nei palasport italiani, con due imperdibili concerti – appena annunciati, organizzati e prodotti da Magellano Concerti e Palace Agenzia – previsti per il 27 ottobre 2025 all’Unipol Forum di Milano e il 30 ottobre 2025 al Palazzo dello Sport di Roma. Questi appuntamenti segneranno un nuovo importante passo nel loro percorso artistico, la celebrazione di un percorso musicale che ha coinvolto, anno dopo anno, sempre più persone, dando voce a una generazione che ha trovato nelle canzoni dei Coma_Cose una narrazione autentica del proprio vissuto. Intimi, delicati e allo stesso tempo dirompenti, California e Fausto Lama sono il duo più interessante del panorama musicale attuale e hanno recentemente pubblicato il singolo “Posti vuoti”, un brano che unisce un groove energico a un racconto malinconico, che arriva dopo il successo della coinvolgente e ipnotica “Malavita” (disco di platino), anch’essa giunta alla prima posizione delle classifiche radiofoniche a metà agosto e che li ha visti protagonisti durante l’estate 2024.