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Tag: Sanremo 2023

Raid di Israele su Beirut, vicino all’Onu e all’ufficio del premier libanese. Ci sono vittime

Raid di Israele su Beirut, vicino all’Onu e all’ufficio del premier libanese. Ci sono vittimeRoma, 18 nov. (askanews) – Un attacco aereo israeliano ha colpito lunedì sera un’area residenziale densamente popolata nella capitale del Libano, vicino alla sede delle Nazioni Unite, al parlamento, all’ufficio del primo ministro e a diverse ambasciate. La National News Agency, agenzia di stampa statale libanese, ha dichiarato che due missili hanno colpito l’area del quartiere Zoqaq al-Blat di Beirut. Un reporter dell’Associated Press presente sulla scena ha parlato di vittime significative per strada.

G20, Meloni: contro fame ricerca fondamentale ma no cibo sintetico

G20, Meloni: contro fame ricerca fondamentale ma no cibo sinteticoRio de Janeiro, 18 nov. (askanews) – È “fondamentale” il ruolo della ricerca nella lotta alla fame ma non per produrre cibo in “laboratorio”. Perché significa andare verso un mondo nel quale chi è ricco potrà mangiare cibo “naturale” e a chi è povero verrà destinato quello sintetico. Un mondo in cui in cui, ha specificato, non vuole vivere. E’ questo il messaggio, secondo quanto si apprende, lanciato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo alla prima sessione del summit G20 di Rio de Janeiro.


Per Meloni ricerca e tecnologia devono servono non a “sostituire” l’agricoltura, ma a garantire colture sempre più resistenti alle fitopatologie e agli eventi naturali estremi, e tecniche di coltivazione in grado di “migliorare le produzioni” e ridurne gli effetti negativi, come il consumo eccessivo di acqua. Questo vale – per Meloni – soprattutto per l’Africa, che possiede oltre il 60% delle terre arabili incolte del mondo. È un “enorme potenziale” che, se venisse liberato, potrebbe consentire non solo di sfamare la popolazione africana ma anche di contribuire alla sicurezza alimentare di altre nazioni e regioni del pianeta, oltre che creare “valore e ricchezza”.


È la ragione per la quale – ha ricordato – un ampio segmento del Piano Mattei per l’Africa, il piano italiano di cooperazione paritaria con il Continente africano, è dedicato all’agricoltura e all’acqua. Con progetti concreti che già stanno dando “frutti” in Egitto, Algeria, Kenya, Tunisia, Etiopia, Costa d’Avorio e Mozambico. Decisivo è l’aspetto finanziario e per questo l’Italia ha definito insieme alla Banca Africana di Sviluppo e alla Banca Mondiale strumenti finanziari per mobilitare ulteriori risorse.

Confagri: bene richiesta Spagna su regola disimpegno terzo anno

Confagri: bene richiesta Spagna su regola disimpegno terzo annoRoma, 18 nov. (askanews) -Confagricoltura plaude alla richiesta avanzata oggi dalla Spagna, e sostenuta dal ministro Francesco Lollobrigida, in seno ad Agrifish, nell’ambito delle disposizioni per il finanziamento della politica di sviluppo rurale dell’Unione europea, di passare dall’applicazione della regola del disimpegno automatico al secondo anno (N+2) all’applicazione al terzo anno (N+3).


“Una proposta condivisibile che va nella direzione di quanto Confagricoltura chiede da tempo, anche e soprattutto per il periodo di programmazione 2014/2022. Rischiamo di perdere risorse da destinare allo sviluppo rurale, pari a 590.217.397 euro, se non spese entro il 31 dicembre. Un danno che noi agricoltori non possiamo permetterci”, dichiara Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura. La regola del disimpegno prevede appunto che i fondi non spesi siano restituiti all’Unione Europea. Sebbene il consesso Agrifish abbia discusso oggi del periodo di programmazione 2023/2027, l’Italia ha rilevato criticità anche in relazione al periodo precedente (2014/2022). Si tratta, in questo caso, di somme impegnate nel 2021, quindi in piena pandemia da COVID-19, e utili per investimenti da portare avanti nel periodo in cui si è poi verificata l’aggressione russa all’Ucraina, causa di un incisivo aumento dei costi di produzione. È evidente che, in questo contesto, gli agricoltori abbiano dovuto rivedere i propri progetti di investimento.


“Il riferimento del ministro Lollobrigida a un passaggio, l’anno prossimo, dalla regola dell’N+3 a quella dell’N+4, dimostra una notevole sensibilità verso le esigenze degli agricoltori italiani. Nel 2025, infatti, l’Italia dovrà chiudere il periodo di programmazione di sviluppo rurale 2014/2022 e, secondo le ultime stime, il rischio di disimpegno è enorme, superando i 4.5 miliardi di euro, compresi i fondi del Next Generation EU – prosegue Giansanti – Confagricoltura continuerà nella direzione già presa, chiedendo il passaggio dalla regola N+3 alla N+4, così come dalla N+2 alla N+3 per il piano strategico, come evidenziato dalla Spagna oggi”. Sempre in merito allo sviluppo rurale, il Parlamento europeo sta discutendo una nuova proposta della Commissione che prevede l’utilizzo dei fondi per indennizzare calamità naturali. In linea con quanto chiesto da Confagricoltura, tale regolamento potrà essere utilizzato per le epizoozie, quindi anche per compensare i danni da Peste Suina Africana.

Liguria, Bucci: sulla sanità abbiamo fatto una bella rivoluzione

Liguria, Bucci: sulla sanità abbiamo fatto una bella rivoluzioneGenova, 18 nov. (askanews) – “Sulla sanità abbiamo fatto una bella rivoluzione. Il Consiglio superiore di sanità sarà totalmente gratuito, le persone che ne fanno parte non riceveranno nessun compenso, avranno invece il dovere di darci suggerimenti, consigli e critiche”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Marco Bucci, parlando con i giornalisti a margine della presentazione della nuova giunta regionale.


“Enrico Castanini – ha aggiunto Bucci – ha un progetto specifico per le liste d’attesa che metteremo in pratica il prima possibile. E’ questione di giorni”.

G20, Meloni: crisi Ucraina e M.O. aggravano problema fame

G20, Meloni: crisi Ucraina e M.O. aggravano problema fameRio de Janeiro, 18 nov. (askanews) – Lo sradicamento della povertà e della fame nel mondo è certamente una delle sfide più “ambiziose” e “complesse” e il mondo è lontano dal risolvere questo problema, che invece si “aggrava” con scenari di crisi che si moltiplicano. E’ questo il messaggio, secondo quanto si apprende, lanciato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo alla prima sessione del summit G20 di Rio de Janeiro.


In Ucraina, dove la guerra di aggressione russa contro uno Stato sovrano ha portato all’uso del grano come “strumento di guerra”, colpendo soprattutto le nazioni più deboli e in Medio Oriente, dove l’Italia – ha ricordato – mentre lavora per un “immediato cessate il fuoco” e la liberazione di tutti gli ostaggi, è in prima linea nell’aiutare le popolazioni civili, con l’iniziativa Food for Gaza, con cui sono state consegnate 47 tonnellate di prodotti di prima necessità.

Liguria, Bucci: ho una squadra forte di cui sono orgoglioso

Liguria, Bucci: ho una squadra forte di cui sono orgogliosoGenova, 18 nov. (askanews) – “La squadra è forte, molto ampliata, usufruendo di tutti gli agganci possibili per poter mettere più risorse e soprattutto creando qualche organismo nuovo che prima non c’era. Sono contento, orgoglioso e soddisfatto. Sicuramente i cittadini liguri vedranno gli effetti positivi”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Marco Bucci, parlando con i giornalisti a margine della presentazione della nuova giunta regionale.


A chi gli chiedeva se fosse una giunta in continuità con quella dell’ex governatore Giovanni Toti, avendo riconfermato 4 dei 7 assessori precedenti, Bucci ha risposto: “Come sapete io non faccio continuità, io valuto le cose fatte bene e le portiamo avanti, le cose che vanno migliorate le miglioriamo”.

Fipe sostiene tetto massimo a commissioni per buoni pasto

Fipe sostiene tetto massimo a commissioni per buoni pastoRoma, 18 nov. (askanews) – Fipe, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi si schiera a favore dell’introduzione di un tetto massimo alle commissioni applicate ai buoni pasto, come già avvenuto per gli appalti pubblici. “Solo una moralizzazione del mercato può salvare lo strumento del buono pasto, che deve restare un beneficio per i lavoratori senza diventare un peso insostenibile per la rete degli esercenti”, spiega in una nota Aldo Mario Cursano, vice presidente vicario di Fipe.


“La revisione del sistema delle commissioni sui buoni pasto è una necessità ormai inderogabile. Siamo dunque assolutamente favorevoli all’introduzione di un tetto massimo del 5%, come previsto dal ddl Concorrenza. Attualmente, gli esercenti arrivano a pagare commissioni che sfiorano il 20%, una soglia inaccettabile che mina la sostenibilità economica di moltissime attività”, ha aggiunto Cursano. Fipe sottolinea infine che l’introduzione del tetto non comporterà alcuna penalizzazione per i lavoratori, per i quali il valore del buono pasto rimarrà invariato. Al contrario, questa misura “rappresenta un beneficio concreto per il settore della ristorazione e per tutti gli esercenti, garantendo un sistema più equo e sostenibile”.

Scoperte in Valtellina le incisioni rupestri più alte d’Europa

Scoperte in Valtellina le incisioni rupestri più alte d’EuropaMilano, 18 nov. (askanews) – Si trovano in Lombardia le incisioni rupestri a più alta quota d’Europa. Si tratta dei petroglifi del Pizzo Tresero nel Comune di Valfurva (Sondrio) nel Parco Nazionale dello Stelvio e sono stati scoperti grazie a una segnalazione, nell’estate 2017, da parte dell’escursionista comasco Tommaso Malinverno. L’uomo segnalò infatti alla Soprintendenza la presenza di alcuni segni incisi su una roccia ai piedi del ghiacciaio del Pizzo Tresero, a 3.000 metri di altitudine. Si tratta di incisioni rupestri databili alla Media età del Bronzo, tra 3.600 e 3.200 anni fa. A questa scoperta si ‘associa’ la notizia, diffusa il 13 novembre, di un ritrovamento paleontologico nel Parco delle Orobie Valtellinesi, un ecosistema fossilizzato 280 milioni di anni fa e risalente all’ultimo periodo dell’era paleozoica.


La scoperta e gli studi sono stati presentati, a Palazzo Lombardia, dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana; dall’assessore regionale a Enti locali e Montagna, Massimo Sertori; dal direttore del Parco dello Stelvio, Franco Claretti; dalla prorettrice dell’Università di Bergamo, Elisabetta Bani; da Sara Masseroli della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle province di Como, Lecco, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio e Varese; da Stefano Rossi, archeologo della Soprintendenza e da Stefano Morosini, dell’Università di Bergamo e consulente del Parco nazionale dello Stelvio. I petroglifi del Tresero sono una testimonianza della presenza di lunghissimo periodo dell’uomo nelle terre di montagna. Le incisioni sono collocate sopra il Passo di Gavia e sono in stretto collegamento con i siti rupestri in Valtellina e in Valle Camonica, primo sito italiano a ottenere, nel 1979, il riconoscimento Unesco quale Patrimonio dell’Umanità.


‘Siamo di fronte a una scoperta di importanza molto rilevantissima – ha detto il presidente Fontana – perché si tratta dei graffiti rinvenuti, in Europa, alla quota più alta, a oltre 3.000 metri. Una notizia eccezionale che assume un valore scientifico e storico particolarmente rilevante e che rendono queste montagne lombarde ancora di più al centro dell’interesse non solo degli appassionati della materia, ma più in generale a tutti coloro che si recheranno in Valtellina per visitarle’. ‘Il Parco Nazionale dello Stelvio – ha detto l’assessore Massimo Sertori – è veramente un libro cielo aperto perché ogni giorno ci regala delle sorprese. In questo caso parliamo di ritrovamenti molto importanti. Questo è un ritrovamento eccezionale che testimonia la presenza dell’uomo ad altitudini così elevate anche in tempi in tempi molto lontani’. ‘Regione Lombardia continuerà a seguire questa scoperta con grande attenzione, un ritrovamento che interessa l’area del Parco nazionale dello Stelvio e che coinvolge tante università esaltando la ricerca scientifica anche sulle specie animali, sulla biodiversità e sulla natura del paesaggio’.


L’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso, ha voluto evidenziare come ‘questa scoperta abbia un significato fondamentale proprio in chiave culturale. Una notizia che ci consentirà di conoscere meglio il nostro passato, potenziare l’attrattività culturale delle nostre aree di montagna e di promuoverle per il futuro anche al di là dei già qualificati aspetti turistici’. ‘Allo già straordinario valore delle sue componenti ambientali e paesaggistiche, si aggiungono – ha rilevato il direttore del Parco Nazionale dello Stelvio, Franco Claretti – le testimonianze, per ora solo sfumate ma di grandissimo interesse e fascino, che ne fanno un territorio vissuto da millenni. Quello dei petroglifi del Tresero è solo un caso dei tanti filoni di indagine storica su cui stiamo lavorando assieme ai molti altri partner istituzionali. Un caso unico per le terre alte. Qui uomo e natura interagiscono e si plasmano l’un l’altro da sempre. L’idea della coesistenza affiora dalla storia profonda’.


‘Nell’analisi della scoperta – ha detto Elisabetta Bani, prorettrice dell’Università di Bergamo – c’è un ruolo di riflessione raccordo e rilancio nel caso dell’Università degli Studi di Bergamo è importante aver creato una serie di collaborazioni reticolari e saldamente legate con il territorio noi abbiamo anche un polo territoriale nella provincia di Sondrio e questo consente di allargare e riportare sul territorio le ricerche che vengono fatte’. ‘Il Parco Nazionale dello Stelvio – ha detto Stefano Morosini, docente dell’Università degli studi di Bergamo e coordinatore scientifico del Parco Nazionale dello Stelvio – non persegue solamente le sue importanti funzioni di tutela degli equilibri ecologici e delle peculiarità paesaggistiche, a garanzia e trasmissione alle generazioni future dei suoi straordinari habitat d’alta quota, ma svolge anche una serie importante di attività di tutela e valorizzazione del proprio patrimonio storico, archeologico e architettonico, in un’area montuosa di straordinario valore ambientale posta al centro delle Alpi che da millenni è abitata dall’uomo’. ‘Il complesso di incisioni rinvenute al Tresero – ha dichiarato Stefano Rossi, archeologo della Soprintendenza – costituisce un contesto eccezionale di ricerca e pone interrogativi fondamentali per la comprensione del complesso rapporto tra l’uomo e la montagna nel corso degli ultimi millenni. Oggi si tende forse a pensare che l’alta montagna sia una conquista recente, fatta da alpinisti a partire dal secolo scorso, ma i numerosi rinvenimenti effettuati nei ghiacciai, a partire naturalmente dall’Uomo del Similaun, danno conto di una lunga frequentazione, iniziata nella preistoria, dopo la fine dell’ultima glaciazione. In questo senso, l’area del Gavia è un osservatorio unico e privilegiato che consente di ripercorre a ritroso queste frequentazioni per oltre diecimila anni. La comunicazione di questa scoperta segue di pochi giorni quella relativa all’ecosistema fossile rinvenuto in Val d’Ambria, a Piateda, a testimonianza della fortunata stagione di rinvenimenti che sta vivendo la Valtellina nell’ultimo anno’. I petroglifi si concentrano su alcune rocce lisciate dall’azione dei ghiacci poste in posizione defilata lungo il margine occidentale del bacino del ghiacciaio, ai piedi di Punta Segnale. Le tecniche impiegate nella realizzazione delle incisioni e alcune caratteristiche nella composizione figurativa suggeriscono che i segni siano stati realizzati da mani diverse, forse in periodi successivi. Le incisioni del Tresero si collocano quindi al confine tra due dei comprensori più ricchi di manifestazioni d’arte rupestre dell’arco alpino: le rocce e i massi incisi camuni, patrimonio Unesco e ormai note a livello mondiale, e le altrettanto significative testimonianze valtellinesi, come la Rupe Magna di Grosio, tra le rocce incise più estese delle Alpi, o le statue-stele rinvenute numerose nell’area di Teglio. Va evidenziato che tracce dell’azione di erosione e di sfregamento causate dalla nuova avanzata del ghiacciaio, a partire da 3.000 anni fa, sono ancora visibili sulle rocce e riguardano anche le incisioni, che presentano striature e risultano parzialmente cancellate. Ciò potrebbe far supporre che in origine i segni incisi fossero in numero maggiore e che siano stati in parte cancellati dall’avanzata glaciale, che avrebbe risparmiato solo quelli posti in posizione più protetta. Se questa ipotesi fosse corretta, i petroglifi rinvenuti sul Tresero potrebbero essere quanto resta di un complesso figurativo più vasto, una sorta di ‘santuario’ di arte rupestre, una versione a piccola scala di quello riconosciuto fin dall’Ottocento sul Monte Bego, sulle Alpi Marittime, a oltre 2.000 metri di altitudine. Questa scoperta conferma che il Parco Nazionale dello Stelvio e l’Alta Val di Gavia rappresentano un osservatorio unico e privilegiato per ricostruire l’interazione tra uomo e terre alte. Sulle domande che ruotano attorno al ritrovamento è in corso un articolato progetto di ricerca. L’obiettivo è quello di ricostruire le modalità di occupazione del territorio e le strategie di sfruttamento delle risorse delle comunità umane in tutta l’area dell’Alta Valle di Gavia, che è nota per aver restituito tracce di frequentazioni molto antiche. L’esito delle indagini archeologiche condotte dal 2022 in diversi siti a breve distanza dal Tresero, alla Malga dell’Alpe, alla Grotta Cameraccia e al Lago Nero, ha infatti confermato che queste aree, oltre diecimila anni fa, furono percorse dai cacciatori mesolitici, che hanno lasciato le tracce di bivacchi e di postazioni per la caccia. E la Lombardia, anche come Regione, vuole conoscere di più e meglio il suo passato umano e quello delle sue montagne, uno dei preziosi tesori regionali.

Vino, grande successo a Montalcino per “Benvenuto Brunello”

Vino, grande successo a Montalcino per “Benvenuto Brunello”Milano, 18 nov. (askanews) – “La nuova formula della manifestazione che ha riportato i produttori in presenza ha registrato un grande successo sia tra i visitatori che tra le aziende stesse. ‘Benvenuto Brunello’ punta ad accrescere sempre di più il posizionamento di evento-contenitore della Denominazione che, attraverso il Brunello, consolida la propria attrattiva verso gli addetti ai lavori e ai winelover”.


Quasi cento giornalisti specializzati ed esperti da dieci Paesi (Usa, Canada, Francia, Germania, Uk, Polonia, Danimarca, Corea del Sud, Svezia e Danimarca) e più di 2.500 partecipanti tra operatori dell’hotellerie e della ristorazione, sommelier e appassionati italiani e stranieri accorsi a Montalcino nelle tre giornate che hanno visto i produttori in presenza al Chiostro di Sant’Agostino per l’anteprima del Brunello 2020. Sono i numeri di “Benvenuto Brunello”, l’evento di punta del Consorzio che chiude oggi la 33esima edizione a cui hanno aderito 126 aziende per un totale di oltre 500 etichette in degustazione: dal Brunello in debutto sui mercati dal 1 gennaio 2025 alla versione Riserva 2019, dal Rosso di Montalcino 2023 fino al Moscadello e al Sant’Antimo. Tra le diverse novità di questa edizione, il debutto di “Brunello Forma”, il nuovo, innovativo, metodo di valutazione delle annate. Per quanto riguarda la piastrella celebrativa della vendemmia 2024, è stata firmata dal pluripremiato regista Ferzan Ozpetek.

Emilia Romagna, De Pascale annuncia la vittoria e dice a Meloni: stop alle speculazioni, collaborazione

Emilia Romagna, De Pascale annuncia la vittoria e dice a Meloni: stop alle speculazioni, collaborazioneRoma, 18 nov. (askanews) – Basta “speculazioni politiche”, serve subito “un cambio di passo” e una “nuova collaborazione istituzionale” per l’Emilia Romagna. E’ la richiesta che il neo eletto presidente della regione, Michele de Pascale rivolge alla presidente del consiglio Giorgia Meloni nella dichiarazione in cui annuncia la sua vittoria elettorale.


“C’è una cosa assolutamente importante e che rivolgo alla premier Meloni direttamente: noi qui siamo stati profondamente feriti nell’ultimo anno e mezzo dagli eventi alluvionali, ci sono state speculazioni politiche, scontri, il dato è drammatico, le persone hanno paura, le imprese si chiedono cosa devono fare. Ora deve finire la speculazione politica e iniziare una nuova collaborazione istituzionale per l’Emilia Romagna – ha detto de Pascale aggiungendo “spero nei prossimi giorni di incontrare la premier e segnare un cambio di passo, siamo tutti disponibili a un cambio di passo è la prima cosa da fare”.Gli elettori dell’Emilia Romagna “hanno mandato un messaggio molto molto chiaro rispetto alla nostra regione, tutti i dati che ci arrivano sono molto positivi da tutta l’Emilia Romagna. Questa terra ha valori fortissimi, siamo stati capaci di interpretarli, l’orgoglio per ciò che è stata capace di costruire e la fiducia rispetto a una politica onesta nell’identificare i problemi, nel proporre soluzioni, mai arrogante” ha detto Michele de Pascale il neoeletto governatore nel comitato elettorale. “C’è un dato di partecipazione che preoccupa, sarà elemento di riflessione anche per noi. Devo grande riconoscenza a Schlein e Bonaccini, che mi hanno dato fin da subito un grandissimo sostegno”, ha aggiunto.


La segreteria del Pd Elly Schlein, il presidente del partito e Governatore uscente Stefano Bonaccini ed il Sindaco di Bologna Matteo Lepore sono i primi ad avere  raggiunto de Pascale, sindaco di Ravenna e festeggiare con lui al suo comitato elettorale la vittoria schiacciante sulla candidata del
centrodestra e l’affermazione del Pd che resta primo partito della Regione con un consenso intorno al 40%.