Ucraina, Macron: Putin non vuole pace e non è pronto a negoziarlaRoma, 17 nov. (askanews) – Il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron ha ricordato che l’Europa deve rimanere “unita agli ucraini” per cercare “una vera pace che non sia la capitolazione dell’Ucraina”. A Buenos Aires per incontrare il presidente argentino Javier Milei, Macron ha spiegato che Vladimir Putin “non vuole la pace e non è pronto a negoziarla” assicurando “che non ha mai escluso di parlargli”. La priorità resta “equipaggiare, sostenere e consentire all’Ucraina di resistere”.
Padel, all’Open Fitp di Como trionfano Abbate e GraziottiRoma, 17 nov. (askanews) – Giulio Graziotti e Flavio Abbate hanno vinto la tappa finale della Mediolanum Padel Cup, a Como, bissando il successo ottenuto a Roma a inizio ottobre. Seconda vittoria anche per Chiara Pappacena, che dopo il successo nella capitale insieme a Giorgia Marchetti, si è ripetuta stavolta con Giulia Sussarello, compagna di nazionale e originaria proprio di Como. Abbate e Graziotti – si legge in una nota – hanno vinto il duello con gli argentini Fabian Oviedo e Santino Giuliani, in una finale altamente spettacolare per valore tecnico, chiusa in due set (6-3 6-4). Una conferma per la talentuosa coppia italiana, in una stagione in cui hanno centrato cinque successi nel circuito internazionale Cupra Fip Tour. Poco prima, la forza di Pappacena e Sussarello si era sprigionata in una finale vinta con un doppio 6-0 su Giaquinta-Pasini che, oltre al valore tecnico delle avversarie, hanno pagato la maratona di due ore e mezza in semifinale contro Zanchetta-Petrelli. Perfette in ogni soluzione Pappacena e Sussarello, che hanno giocato un padel particolarmente preciso e aggressivo. Alla fine, Sussarello è l’immagine della felicità: “Bellissimo vincere qui a Como, a casa mia, con mio figlio Andrea lì fuori, mia mamma e il mio compagno Francesco a fare il tifo per me – ha detto Sussarello – Quando sei numero uno del tabellone c’è sempre un po’ di pressione ma qui ce n’era un po’ di più per il fatto di giocare a casa mia”. Felice anche Pappacena: “Con Giulia ci intendiamo a occhi chiusi, dentro e fuori dal campo”. Poi il microfono è per Abbate e Graziotti. Il primo: “Torneo perfetto: bello vincere in un ambiente così e con tutto questo pubblico”. Graziotti racconta l’anno ‘on fire’ con il compagno: “Pronti via, abbiamo cominciato a giocare insieme e sono arrivati subito i risultati, questo ci ha dato fiducia e abbiamo vissuto un 2024 fantastico che fa da trampolino per il futuro. Vero, abbiamo vinto due tappe della Mediolanum e aspettiamo l’anno prossimo per fare ‘non c’è due senza tre”, ha concluso l’azzurro.
Meloni a Lula: imprese italiane investiranno 40 miliardi in BrasileRio de Janeiro, 17 nov. (askanews) – Nel corso dell’incontro bilaterale con il presidente del Brasile Luiz Inacio Lula da Silva, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ricordato che “le imprese italiane hanno intenzione di investire 40 miliardi di euro in Brasile” e ha parlato di “aggiornare gli accordi di partenariato e di cooperazione economica tra i due Paesi”. È quanto si legge in una nota del governo brasiliano.
Meloni e Lula “hanno parlato anche del tema dell’Enel, società a capitale misto a partecipazione dello Stato italiano, e della necessità di progredire nel miglioramento del servizio fornito dall’azienda, soprattutto a San Paolo”. Lula, prosegue la nota, ha spiegato le priorità della presidenza brasiliana nel G20 e ha invitato la Meloni, dopo la sua partecipazione al G20, a compiere una nuova visita in Brasile nel prossimo futuro, promuovendo un incontro d’affari tra i due Paesi.
Meloni ha ricordato che in Brasile ci sono 800.000 cittadini italiani e 30 milioni di discendenti di italiani e, quindi, “questo primo viaggio in America Latina non esaurisce la necessità di una nuova visita in Brasile”.
G20, Meloni-Lula: si lavora a piano azione partenariato strategicoRio de Janeiro, 17 nov. (askanews) – Nel corso del bilaterale di oggi a Rio de Janeiro, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva hanno discusso sull’opportunità di concludere un nuovo Piano d’Azione del Partenariato Strategico Italia-Brasile per il quinquennio 2025-2030.
Nel congratularsi per il lavoro portato avanti dalla Presidenza brasiliana, informa Palazzo Chigi, Meloni ha espresso apprezzamento per la sinergia e la continuità assicurata dalle due Presidenze, quella italiana del G7 e quella brasiliana del G20, “sancita dalla condivisione delle priorità tematiche affrontate, a partire da sviluppo, transizione energetica e sicurezza alimentare”. Sul piano bilaterale, è stata manifestata la “comune volontà di continuare a lavorare per rafforzare il partenariato tra Roma e Brasilia, individuando i settori prioritari sui quali focalizzare l’attenzione, a partire da quello economico-commerciale, avvalendosi anche della collaborazione della storica presenza della numerosa Comunità italiana in Brasile. In questo ambito, sono state messe in luce le importanti opportunità nei settori dell’energia e dello sviluppo infrastrutturale”.
Tennis, Inalpi Arena completamente arancione per SinnerRoma, 17 nov. (askanews) – L’Inalpi Arena si veste completamente di arancione per la finale delle Atp Finals tra Jannik Sinner e Taylor Fritz. I torinesi questa mattina sono usciti di casa con sciarpe, piumini e berretti arancioni per celebrare il campione di San Candido. Nella centralissima via Roma le vetrine sono addobbate a tema, lo stesso in bar e ristoranti. Lunghe code davanti allo store dello sponsor tecnico di Sinner, dove in due giorni sono stati venduti circa 5.000 cappellini. Lo stadio del tennis è una bolgia e regala qualche momento di silenzio solo per la esibizione di Virginia Bocelli, terzogenita dodicenne del tenore Andrea Bocelli che prima si esibisce nel brano “You raise me up” e poi nell’inno nazionale. L’adrenalina sale e diventa autentica ovazione alla presentazione dei tennisti.
Ascolti TV, Ciao Maschio chiude con il botto, De Girolamo al 22,7%Roma, 17 nov. (askanews) – L’ultima puntata stagionale di Ciao Maschio chiude con un record di ascolti. Quella andata in onda ieri sera ha registrato il 22,7% di share con punte del 24% e 848.000 telespettatori medi. È, considerando l’intero palinsesto televisivo di seconda serata del sabato sera, il programma con lo share più alto di tutto il panorama.
Nel salotto della De Girolamo sedevano Pupi Avati, Giovanni Terzi e il prof. Antonino Tamburello che hanno approfondito il tema dell’amore e delle sue illusioni. Incursione speciale, per l’ultima puntata, dell’attore Francesco Procopio. Anche sui social la puntata ha riscosso molto successo, facendo risultare l’hastag #CiaoMaschio tra i più discussi della specifica fascia oraria.
Figlio Riina omaggia Totò: “Vivrà sempre”. Interviene ColosimoRoma, 17 nov. (askanews) – “Lui ha vissuto, vive e vivrà sempre in Noi e con Noi”. Così Salvo Riina, 47 anni, il terzogenito di Totò Riina, il capo dei capi della mafia siciliana, ricorda il padre, morto in carcere sette anni fa, il 17 novembre 2017, su Instagram. Nel post una cornice con la foto del boss accanto a un vaso con due fiori rossi.
Quasi seicento like e numerosi i commenti di approvazione: “Un vero uomo d’onore e di famiglia come non ne esistono più”, “Un grande uomo con i veri valori della famiglia: ognuno di noi combatte la propria guerra per la sua famiglia”, “Un grande uomo, non ne nascono più come lui sicuramente”, “Un uomo che sapeva cosa significa il rispetto, potete essere orgogliosi di vostro padre”, “Totò l’imbattibile, l’unico”. Sulla vicenda interviene la presidente della commissione Antimafia, Chiara Colosimo (Fdi): “Lo Stato ha vinto, Riina ha perso. Un uomo che si è contraddistinto per ferocia e malvagità; ha seminato tanto di quel sangue che nessuna ‘nostalgia’ potrà mai cancellare. ‘Totò è stato battuto’; e di lui non resta che il ricordo di un uomo in fuga, solo e braccato, che alla fine si è dovuto arrendere alla morsa degli inquirenti e delle forze dell’ordine che gli davano la caccia”, scrive su X.
Pioggia di bombe sull’Ucraina, ma Scholz difende la telefonata con PutinMilano, 17 nov. (askanews) – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha difeso la sua decisione di tenere un colloquio con il presidente russo Vladimir Putin, definendolo importante. “La conversazione è stata molto approfondita, ma ha anche contribuito a far capire che il punto di vista del presidente russo su questa guerra non è cambiato molto”, ha detto Scholz prima della sua partenza per il vertice del G20 a Rio. Questa ovviamente non è una buona notizia, il tutto dopo l’attacco devastante di questa notte sull’Ucraina, che a sua volta ha condannato fermamente la decisione del Cancelliere di parlare con Putin per la prima volta in due anni.
Scholz ha assicurato all’Ucraina un sostegno continuo. Non ci sarà alcuna decisione sopra le teste dell’Ucraina per porre fine alla guerra, ha detto. Ma le sue parole stridono con le notizie di devastazione odierna e la violenza efferata dell’attacco. Numerose le voci contrarie alla telefonata, a fronte dei timori per la futura politica statunitense con l’imminente ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Oggi ha parlato il ministro degli Esteri finlandese Elina Valtonen: ha invitato gli alleati europei dell’Ucraina a mostrare moderazione nei confronti del Cremlino. “La cosa più importante è capire che non dovrebbe esserci un’altra corsa per l’attenzione al Cremlino. Il fatto che i capi di Stato europei facciano telefonate coordinate o meno con Putin non porterà a nulla”, ha dichiarato a “Europamagazin” della ARD. Sullo stesso tono il primo ministro polacco Donald Tusk ha messo in dubbio l’utilità dei colloqui con il presidente russo Vladimir Putin. “Nessuno fermerà Putin con le telefonate” ha scritto il primo ministro polacco Tusk su X. Peraltro questa mattina la Polonia, alleato Nato, si è svegliata a pochi chilometri dagli attacchi russi, ha schierato i suoi uomini vicino al confine e ha fatto alzare i caccia (suoi e “alleati”) in pattugliamento. Ad annunciarlo il Comando operativo delle forze armate polacche (DORSZ). “A causa del massiccio attacco della Federazione Russa con missili da crociera, missili balistici e veicoli aerei senza pilota contro oggetti situati, tra gli altri, nell’Ucraina occidentale, gli aerei polacchi e alleati hanno iniziato ad operare nel nostro spazio aereo” si legge in una nota rilasciata in mattinata dal Comando Operativo dei Reparti delle Forze Armate polacche. Quasi tre ore dopo è stata data l’informazione sulla fine delle attività di pattugliamento aereo. “Le forze e le risorse mobilitate sono tornate alle attività operative standard”, è stato scritto dopo poche ore.
Inoltre le centrali nucleari ucraine hanno ridotto la produzione di elettricità a causa dei bombardamenti russi, ha fatto sapere l’Aiea. A seguito dell’attacco missilistico del 17 novembre che ha messo ulteriormente “sotto pressione la sicurezza nucleare”, diverse sottostazioni delle centrali nucleari ucraine sono state danneggiate e la produzione di elettricità è stata ridotta, si legge nella dichiarazione del direttore generale dell’AIEA, Rafael Grossi. “L’attacco ha preso di mira le infrastrutture energetiche, aumentando ulteriormente i rischi per la sicurezza nucleare e fisica”, ha detto Grossi. La NATO a sua volta ha condannato i massicci attacchi della Russia contro molte regioni dell’Ucraina. L’agenzia di stampa tedesca Dpa ha aggiunto che un portavoce ha sottolineato come negli attacchi sono stati presi di mira i civili. L’alleanza sta dalla parte dell’Ucraina e gli alleati continueranno a contribuire al rafforzamento della capacità di difesa dell’Ucraina, ha detto il portavoce.
Infine oggi centinaia di russi in esilio si sono riuniti a Berlino per una manifestazione contro la guerra di aggressione russa in Ucraina e contro il leader del Cremlino Vladimir Putin. Rappresentanti di spicco dell’opposizione russa in esilio, tra cui Yulia Navalnaya (vedova di Aleksej Navalny), Ilya Yashin e Vladimir Kara-Mursa, hanno presenziato.
Papa: indagare se a Gaza è in atto un genocidio. Israele: 7 ottobre genocidaRoma, 17 nov. (askanews) -“A detta di alcuni esperti, ciò che sta accadendo a Gaza ha le caratteristiche di un genocidio. Bisognerebbe indagare con attenzione per determinare se s’inquadra nella definizione tecnica formulata da giuristi e organismi internazionali”. Lo dice Papa Francesco nel suo nuovo libro “La speranza non delude mai. Pellegrini verso un mondo migliore” di cui il quotidiano La Stampa ha anticipato oggi alcuni brani.
“Il 7 ottobre 2023 c’è stato un massacro genocida di cittadini israeliani e da allora Israele ha esercitato il proprio diritto di autodifesa contro i tentativi provenienti da sette diversi fronti di uccidere i suoi cittadini. Qualsiasi tentativo di chiamare questa autodifesa con qualsiasi altro nome significa isolare lo Stato ebraico”. Lo ha scritto su X, dal canto suo, l’Ambasciata d’Israele presso la Santa Sede dopo la notizia delle parole del Pontefice, senza menzionarle esplicitamente.
Maxi attacco su Ucraina, ma Scholz difende sua telefonata con PutinMilano, 17 nov. (askanews) – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha difeso la sua decisione di tenere un colloquio con il presidente russo Vladimir Putin, definendolo importante. “La conversazione è stata molto approfondita, ma ha anche contribuito a far capire che il punto di vista del presidente russo su questa guerra non è cambiato molto”, ha detto Scholz prima della sua partenza per il vertice del G20 a Rio. Questa ovviamente non è una buona notizia, il tutto dopo l’attacco devastante di questa notte sull’Ucraina, che a sua volta ha condannato fermamente la decisione del Cancelliere di parlare con Putin per la prima volta in due anni.
Scholz ha assicurato all’Ucraina un sostegno continuo. Non ci sarà alcuna decisione sopra le teste dell’Ucraina per porre fine alla guerra, ha detto. Ma le sue parole stridono con le notizie di devastazione odierna e la violenza efferata dell’attacco. Numerose le voci contrarie alla telefonata, a fronte dei timori per la futura politica statunitense con l’imminente ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Oggi ha parlato il ministro degli Esteri finlandese Elina Valtonen: ha invitato gli alleati europei dell’Ucraina a mostrare moderazione nei confronti del Cremlino. “La cosa più importante è capire che non dovrebbe esserci un’altra corsa per l’attenzione al Cremlino. Il fatto che i capi di Stato europei facciano telefonate coordinate o meno con Putin non porterà a nulla”, ha dichiarato a “Europamagazin” della ARD. Sullo stesso tono il primo ministro polacco Donald Tusk ha messo in dubbio l’utilità dei colloqui con il presidente russo Vladimir Putin. “Nessuno fermerà Putin con le telefonate” ha scritto il primo ministro polacco Tusk su X. Peraltro questa mattina la Polonia, alleato Nato, si è svegliata a pochi chilometri dagli attacchi russi, ha schierato i suoi uomini vicino al confine e ha fatto alzare i caccia (suoi e “alleati”) in pattugliamento. Ad annunciarlo il Comando operativo delle forze armate polacche (DORSZ). “A causa del massiccio attacco della Federazione Russa con missili da crociera, missili balistici e veicoli aerei senza pilota contro oggetti situati, tra gli altri, nell’Ucraina occidentale, gli aerei polacchi e alleati hanno iniziato ad operare nel nostro spazio aereo” si legge in una nota rilasciata in mattinata dal Comando Operativo dei Reparti delle Forze Armate polacche. Quasi tre ore dopo è stata data l’informazione sulla fine delle attività di pattugliamento aereo. “Le forze e le risorse mobilitate sono tornate alle attività operative standard”, è stato scritto dopo poche ore.
Inoltre le centrali nucleari ucraine hanno ridotto la produzione di elettricità a causa dei bombardamenti russi, ha fatto sapere l’Aiea. A seguito dell’attacco missilistico del 17 novembre che ha messo ulteriormente “sotto pressione la sicurezza nucleare”, diverse sottostazioni delle centrali nucleari ucraine sono state danneggiate e la produzione di elettricità è stata ridotta, si legge nella dichiarazione del direttore generale dell’AIEA, Rafael Grossi. “L’attacco ha preso di mira le infrastrutture energetiche, aumentando ulteriormente i rischi per la sicurezza nucleare e fisica”, ha detto Grossi. La NATO a sua volta ha condannato i massicci attacchi della Russia contro molte regioni dell’Ucraina. L’agenzia di stampa tedesca Dpa ha aggiunto che un portavoce ha sottolineato come negli attacchi sono stati presi di mira i civili. L’alleanza sta dalla parte dell’Ucraina e gli alleati continueranno a contribuire al rafforzamento della capacità di difesa dell’Ucraina, ha detto il portavoce.
Infine oggi centinaia di russi in esilio si sono riuniti a Berlino per una manifestazione contro la guerra di aggressione russa in Ucraina e contro il leader del Cremlino Vladimir Putin. Rappresentanti di spicco dell’opposizione russa in esilio, tra cui Yulia Navalnaya (vedova di Aleksej Navalny), Ilya Yashin e Vladimir Kara-Mursa, hanno presenziato.