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Tag: Sanremo 2023

Telefonata Yoon-Trump, presidente eletto propone incontro a breve

Telefonata Yoon-Trump, presidente eletto propone incontro a breveRoma, 7 nov. (askanews) – Nella telefonata con cui il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol si è congratulato con il presidente eletto degli Stati uniti Donald Trump, il prossimo leader americano ha proposto un incontro col numero uno di Seoul il “prima possibile”. Lo ha comunicato oggi l’ufficio presidenziale sudcoreano.


“Il presidente eletto Donald Trump ha espresso il desiderio di incontrare il presidente Yoon il prima possibile. Collaboreremo per concordare una data per l’incontro attraverso discussioni” si legge nella dichiarazione dell’ufficio di Yoon. Yoon e Trump hanno discusso anche della cooperazione bilaterale e della collaborazione nella regione Asia-Pacifico, oltre al presunto coinvolgimento della Corea del Nord nel conflitto ucraino durante una conversazione di 12 minuti. Yoon ha espresso la speranza che il partenariato tra Stati uniti e Corea del Sud continui ad essere un’alleanza stretta che copra tutti gli aspetti della sicurezza e dell’economia, ha aggiunto la dichiarazione.


Il presidente sudcoreano e Trump hanno inoltre parlato delle ultime informazioni d’intelligence sul programma nucleare nordcoreano, sui lanci di missili balistici intercontinentali e di altri tipi di missili balistici da parte di Pyongyang, oltre che sul lancio di palloni che trasportano rifiuti e volantini verso la Corea del Sud.

Messaggio di Xi a Trump: congratulazioni, ma non contrapponiamoci

Messaggio di Xi a Trump: congratulazioni, ma non contrapponiamociRoma, 7 nov. (askanews) – Non c’è dubbio che il confronto strategico e commerciale con la Cina sarà uno dei punti focali della politica della prossima amministrazione Trump negli Stati uniti. E i primi passi tra le due potenze sono molto importanti. A Pechino ne sono consapevoli e, subito dopo la conferma elettorale che Donald Trump tornerà a risiedere alla Casa bianca, Xi Jinping si è mosso con insolita rapidità e ha inviato un messaggio di congratulazioni nel quale auspica collaborazione e non contrapposizione tra Washington e Pechino.


L’agenzia di stampa ufficiale cinese Xinhua, oggi, ha fornito dettagli sul contenuto del messaggio inviato dal presidente cinese a Trump. Questo ricalca i toni assunti dagli ufficiali di livello inferiore a caldo. Cina e Stati uniti “beneficeranno dalla cooperazione e perderanno dalla contrapposizione”, ha affermato il leader di Pechino, secondo la Xinhua. “Una relazione stabile, sana e sostenibile tra Cina e Stati uniti è nell’interesse comune dei due paesi e nelle aspettative della comunità internazionale” ha continuato il presidente cinese. “Si spera – ha detto ancora Xi – che le due parti mantengano i principi di rispetto reciproco, coesistenza pacifica e cooperazione vantaggiosa per entrambe, rafforzino il dialogo e la comunicazione, gestiscano adeguatamente le differenze, espandano la cooperazione reciprocamente vantaggiosa e trovino un modo corretto per Cina e Stati Uniti di convivere”. Il tenore del messaggio fa trasparire la preoccupazione di Pechino. Donald Trump, nel suo primo mandato, ha spinto con forza la contrapposizione sino-americana, in particolare innescando una guerra commerciale con la Cina con l’introduzione di dazi e con restrizioni a importanti marchi cinesi, come per esempio la Huawei. Anche nella campagna elettorale appena conclusa, ha fatto trasparire una volontà di continuare sulla strada del “disaccoppiamento” tra le economie delle due principali potenze economiche e ha minacciato di imporre dazi del 60% su tutte le importazioni cinesi.


Il messaggio di Xi è stato piuttosto rapido, rispetto ai precedenti. Quattro anni fa, le congratulazioni a Joe Biden erano arrivate due settimane dopo le elezioni presidenziali, anche se con contenuti sostanzialmente simili. Pechino non vuol perdere tempo e sembra interessata a intrecciare una conversazione il prima possibile. Oltre a Xi, diversi altri alti funzionari cinesi hanno inviato messaggi a Trump e al suo staff. Tra questi, l’ambasciatore cinese negli Usa Xie Feng, che avrà un ruolo chiave in questa fase di transizione. E oggi anche il vicepresidente cinese Han Zheng si è congratulato col suo futuro omologo americano JD Vance.


Il leader cinese si è unito a una lunga lista di leader mondiali che hanno fatto gli auguri a Trump per la sua vittoria elettorale. E, anche nella regione dell’Asia orientale, è stata una corsa a prendere il telefono per chiamare il presidente eletto. Il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ha concordato con Trump un incontro il più presto possibile, seguendo una linea che si dimostrò vincente al primo mandato di Trump, quando premier giapponese era l’ora defunto Shinzo Abe. Anche il numero uno sudcoreano Yoon Suk Yeol ha già avuto un abboccamento con Trump, mentre non ci sono segnali dalla Corea del Nord di Kim Jong Un, che ebbe un momento di disgelo con gli Usa proprio durante la prima presidenza Trump, poi terminato in una bolla di sapone. Dall’Asia sudorientale si sono fatti sentire dal presidente eletto diversi leader, tra i quali il filippino Ferdinand Marcos Jr. Non sono mancate le telefonate dall’India del primo ministro Narendra Modi e dall’Australia del premier Anthony Albanese.

Torino, gli spazi di Mario Merz e un nuovo video 3D di Gaillard

Torino, gli spazi di Mario Merz e un nuovo video 3D di GaillardTorino, 7 nov. (askanews) – Nella settimana di Artissima a Torino si inaugurano molte mostre, una delle più forti è il secondo capitolo che la Fondazione Merz dedica proprio a Mario Merz in vista del centenario della nascita dell’artista, che cade il 1 gennaio 2025. “Qualcosa che toglie il peso che mantiene l’assurdità e la leggerezza della favola”, questo il titolo dell’esposizione, raccoglie disegni, tele, ma soprattutto igloo e tavoli che negli spazi del museo vogliono abitare la sensazione del fare esperienza dell’essere al mondo. Merz ha sempre creduto che l’artista dovesse abitare il luogo, non solo esporvi le proprie opere, e questa intenzione si percepisce da subito.


Seguendo la lezione dell’antropologo Lévi-Strauss, il lavoro di Mario Merz continua, anche oggi, a inseguire la natura profonda che si cela dietro i modelli, per arrivare alle leggi che stanno alla base del pensiero umano. In questo senso i tavoli, forse anche più degli igloo, svolgono il ruolo di struttura fondamentale sulla quale apparecchiare l’accoglienza e le risposte ai bisogni essenziali. Temi che restano di bruciante attualità, e che qui continuano a trasmettere emozioni. Alle OGR è invece ospitata una personale di Cyprien Gaillard, “Retinal Rivalry”, curata da Samuele Piazza, costruita intorno al video che dà il titolo alla mostra e prosegue la ricerca sulle immagini stereoscopiche in movimento e il loro potenziale scultoreo, spettrale e psichedelico. Un’opera che utilizza la cinematografia 3D e tecniche di ripresa e proiezione a elevata frequenza di fotogrammi per indagare l’ambiente architettonico della Germania. Una co-produzione tra le OGR e musei molto importanti come la Fondation Beyeler di Basilea e la Haus Der Kunst di Monaco di Baviera.

Borgo Conventi arricchisce linea Cru con il “Pinot Nero Collio Doc 2021″

Borgo Conventi arricchisce linea Cru con il “Pinot Nero Collio Doc 2021″Milano, 7 nov. (askanews) – La storica Tenuta Borgo Conventi di Farra d’Isonzo (Gorizia) presenta il suo primo Pinot Nero, “Euda” che si affianca al “Braida Nuova” e a “Luna di Ponca Collio Bianco Doc” arricchendo la linea Crù. Si tratta di un Collio Doc dell’annata 2021 progettato e realizzato assieme al celebre enologo Riccardo Cotarella che da oltre vent’anni collabora con la famiglia Moretti Polegato (Villa Sandi) che ha acquisito la Cantina friulana nel 2019 dalla famiglia Folonari.


Coltivare un vitigno difficile come il Pinot Nero in questa splendida mezzaluna in provincia di Gorizia celebre soprattutto per i suoi grandi bianchi, è una scommessa coraggiosa praticata da un pugno di viticoltori più o meno in 13 ettari complessivi sui circa 1.500 del Collio. “Euda” è ottenuto da uve selezionate in un vigneto di appena un ettaro a Dolegna, nell’area più a Nord della Doc Collio, al confine con la Slovenia, dove il suolo è caratterizzato dalla disgregazione di marne e arenarie stratificate ed è tendenzialmente argilloso. Dopo una macerazione prefermentativa a freddo sulle bucce, inzia la fermentazione in acciaio che poi si conclude in barriques di rovere francese, quindi affina circa un anno sempre nelle piccole botti e poi in bottiglia. Vino di fascia alta prodotto complessivamente in 1.800 bottiglie, è destinato esclusivamente ad un circuito selezionato di ristoranti ed enoteche. “Siamo orgogliosi di presentare la nuova etichetta: un vino pregiato, dalla forte personalità, che prosegue la tradizione di eccellenza della Cantina” ha dichiarato Giancarlo Moretti Polegato, sottolineando che “il nostro obiettivo è quello di continuare a produrre vini eccezionali, con rispetto e amorevole cura per ogni dettaglio, trasferendo in ogni bottiglia i sapori, i colori e i profumi straordinari di questa terra”.


Euda è il diminutivo di Eudaimonia, “la felicità intesa in senso filosofico come fine ultimo dell’esistenza, una condizione dell’anima attribuita ad Amedeo Modigliani, cui è ispirata l’etichetta che raffigura un volto senza età, realizzato con una microincisione su lamina grigia con un effetto tattile progettata dal designer Massimiliano Gosparini per Tonutti Tecniche Grafiche, che ha vinto il premio “Best Excellence in Embellishment” al Vinitaly Design Award 2024.

Tajani: Trump è un amico sicuro dell’Italia

Tajani: Trump è un amico sicuro dell’ItaliaRoma, 7 nov. (askanews) – Donald Trump? E’ un “amico sicuro dell’Italia” e gli italo-americani sono un “legame potente” con il nuovo presidente degli Stati uniti. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista pubblicata oggi sul Corriere della Sera.


“Gli Usa sono una grande democrazia. Sono contento che il popolo degli Stati Uniti abbia deciso con chiarezza a chi affidarsi per i prossimi 4 anni”, ha detto Tajani.“Sono contento che la decisione sia stata presa in maniera pacifica, serena, al momento senza scontri. Il nuovo presidente è stato eletto con una chiara maggioranza di elettori votanti e di grandi elettori: non c’è incertezza su cosa hanno scelto gli americani”, ha continuato il vicepremier.


Trump, secondo Tajani, “è un amico sicuro dell’Italia, e gli italo-americani sono un legame potente fra la nostra nazione e il nuovo presidente. Sono sicuro che il governo italiano e la nuova amministrazione americana sapranno lavorare insieme per proteggere i nostri popoli”.Preoccupa, tuttavia, il rischio che Trump innalzi i dazi provocando una guerra commerciale. “Dovremo evitare uno scontro sui dazi, parlando e negoziando: l’interscambio Ue-Usa nel 2023 ha sfiorato gli 850 miliardi di euro, con un saldo commerciale a favore dell’Europa di 156 miliardi di euro. La sola Italia ha avuto nel 2023 un saldo positivo di 40 miliardi di euro, gli Usa sono il nostro secondo mercato dopo la Germania”, ha ricordato Tajani. “L’export – ha proseguito – è la vita stessa dell’Italia. Trump ha sempre dimostrato di guardare con occhio attento all’Italia, già in passato ha fatto scelte diverse per noi rispetto ad altri Paesi”.


 

La Germania verso il voto anticipato

La Germania verso il voto anticipatoMilano, 7 nov. (askanews) – Germania a un passo da elezioni legislative anticipate dopo il siluramente del ministro delle finanze, il liberale Christian Lindner, su decisione del Cancelliere, Olaf Scholz. La maggioranza di governo, che si regge su una coalizione “semaforo” composta da socialdemocratici, verdi e liberali, sembra infatti arrivata al capolinea.


“Abbiamo bisogno di un governo efficace che abbia la forza di prendere le decisioni necessarie per il nostro Paese. Questo è ciò di cui mi sono preoccupato negli ultimi tre anni. Questo è ciò che mi preoccupa adesso” ha detto Scholz in un video pubblicato sui social. “Ho chiesto al presidente federale di destituire il ministro delle finanze. Chiunque si rifiuti di trovare una soluzione a questa situazione agisce in modo irresponsabile. Non esiste alcuna base di fiducia. Ho prestato giuramento: terrò sempre presente il benessere di tutto il nostro Paese” ha aggiunto il cancelliere.


“Questo o/o è veleno. O la sicurezza o la coesione, il sostegno all’Ucraina o l’investimento nel futuro della Germania: creare questa dicotomia è sbagliato, pericoloso e del tutto inutile. Non darò ai cittadini questa scelta” ha continuato.

Usa2024, Ishiba sente Trump: avremo presto un incontro

Usa2024, Ishiba sente Trump: avremo presto un incontroRoma, 7 nov. (askanews) – Il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba, che cerca lunedì una conferma nel voto parlamentare per la premiership dopo una forte flessione elettorale nelle recenti elezioni politiche per la camera bassa, ha sentito per telefono il presidente eletto Usa Donald Trump e i due hanno concordato che si incontreranno presto. Lo ha detto lo stesso Ishiba, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Kyodo.


“Oggi ho avuto una telefonata con il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, che è durata circa cinque minuti. Nel corso della conversazione, gli ho fatto sinceri complimenti per la sua vittoria e ho detto che rispetto il fatto che il suo appello a ‘Rendere di nuovo grande l’America’ trovi riscontro in un gran numero di cittadini statunitensi” ha detto Ishiba in una conferenza stampa. “Ho avuto l’impressione di una persona amichevole. Ho sentito che, parlando con lui, posso esprimermi onestamente, senza mascherare o abbellire le mie parole”, ha aggiunto il primo ministro nipponico. Il Giappone, quarta potenza economica mondiale dopo Usa, Cina e Germania, è il principale alleato in Asia orientale degli Stati uniti. Ishiba, diventato primo ministro all’inizio di ottobre, ha proposto di creare una versione asiatica della Nato e di rivedere l’accordo bilaterale che definisce lo status delle forze statunitensi stanziate in Giappone, una questione delicata.


Durante il suo primo mandato come presidente degli Stati Uniti, Trump aveva costruito un rapporto personale con l’allora primo ministro giapponese Shinzo Abe, che aveva sottolineato l’importanza dell’alleanza di sicurezza a lungo termine in risposta all’assertività crescente della Cina e allo sviluppo nucleare e missilistico della Corea del Nord. Abe si era recato come primo leader straniero alla Trump Tower a New York nel 2016 per incontrare Trump quando era presidente eletto, aprendo la strada a una relazione personale più profonda. Il governo giapponese punta a organizzare un incontro di persona tra Ishiba e Trump il prima possibile, hanno riferito alcuni funzionari. Durante la conversazione di circa cinque minuti, Ishiba e Trump non hanno discusso della possibilità che il Giappone aumenti ulteriormente la spesa per la difesa o si faccia carico di una maggiore quota dei costi delle basi militari statunitensi in Giappone.


Ishiba ha dichiarato di voler discutere i modi per rafforzare l’alleanza bilaterale su vari fronti, inclusa una maggiore interoperabilità tra le Forze di Autodifesa giapponesi e l’esercito statunitense.

Usa2024, Harris: non abbandoneremo mai lotta per la democrazia

Usa2024, Harris: non abbandoneremo mai lotta per la democraziaMilano, 7 nov. (askanews) – “Non abbandoneremo mai la lotta per proteggere le scuole e le strade dalla violenza con le armi e non abbandoneremo mai la lotta per la nostra democrazia, per lo Stato di diritto, per una giustizia eguale e per la sacra idea che per ciascuno di noi, indipendentemente da chi siamo o da dove abbiamo iniziato, certi diritti fondamentali e libertà devono essere rispettati e mantenuti”. Lo ha detto la vicepresidente degli Usa, Kamala Harris, parlando a suoi sostenitori a Washington, nella sua prima apparizione dopo la sconfitta da parte di Donald Trump alle elezioni presidenziali.


“Non abbandonerò mai la lotta per un futuro in cui gli americani possono perseguire i loro sogni, le loro ambizioni, le loro aspirazioni, dove le donne americane hanno la libertà di prendere decisioni sul proprio corpo senza che sia il governo a dire loro cosa fare, non ci arrenderemo mai” ha aggiunto.“Oggi ho parlato con il presidente eletto Trump congratulandomi con lui per la vittoria, dicendogli anche che noi lo aiuteremo nella transizione e che ci impegneremo in un trasferimento pacifico dei poteri”, ma “pur concedendo questo risultato non abbandono la lotta che ha alimentato questa campagna, la lotta per la libertà, per le opportunità, per la giustizia e per la dignità di tutte le persone, per gli ideali che sono il cuore della nostra nazione” ha continuato Harris.


“Io so che molti pensano che stiamo entrando in un periodo oscuro, ma a beneficio di tutti noi non è così perché in America sentiamo in cielo la luce di miliardi e miliardi di stelle, la luce dell’ottimismo, della fede, della verità e del servizio. Che questo lavoro ci guidi anche dinnanzi a dei passi indietro verso la promessa straordinaria degli Stati Uniti d’America” ha concluso. 

Usa2024, Harris: non abbandono lotta per libertà e giustizia

Usa2024, Harris: non abbandono lotta per libertà e giustiziaMilano, 6 nov. (askanews) – “Oggi ho parlato con il presidente eletto Trump congratulandomi con lui per la vittoria, dicendogli anche che noi lo aiuteremo nella transizione e che ci impegneremo in un trasferimento pacifico dei poteri”, ma “pur concedendo questo risultato non abbandono la lotta che ha alimentato questa campagna, la lotta per la libertà, per le opportunità, per la giustizia e per la dignità di tutte le persone, per gli ideali che sono il cuore della nostra nazione”. Lo ha detto la vicepresidente degli Usa, Kamala Harris, parlando a suoi sostenitori a Washington, nella sua prima apparizione dopo la sconfitta da parte di Donald Trump alle elezioni presidenziali.

Telefonata Meloni-Trump, P.Chigi: confermata solida alleanza

Telefonata Meloni-Trump, P.Chigi: confermata solida alleanzaMilano, 6 nov. (askanews) – Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto stasera un primo colloquio telefonico con il presidente-eletto degli Stati Uniti d’America, Donald J. Trump, per congratularsi della vittoria elettorale. Lo ha riferito Palazzo Chigi in una nota. La conversazione, ha fatto sapere il governo italiano, “ha costituito l’occasione per confermare la solida alleanza, il partenariato strategico e la profonda e storica amicizia che da sempre legano Roma e Washington”.


Nel corso della telefonata Meloni e Trump “hanno espresso la volontà di lavorare in stretto coordinamento su tutti i principali dossier internazionali, a partire dalla guerra in Ucraina e dalla crisi in Medio Oriente, con l’obiettivo comune di promuovere stabilità e sicurezza, anche nel quadro dei rapporti con l’Unione europea”. “In conclusione, hanno affermato l’intenzione di proseguire il percorso di rafforzamento delle già eccellenti relazioni bilaterali, fondate su valori e principi condivisi, concordando sull’opportunità di mantenersi in stretto contatto” si legge ancora nella nota.