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Tag: Sanremo 2023

Coldiretti: occhio su import animali da Germania con afta bovini

Coldiretti: occhio su import animali da Germania con afta boviniRoma, 14 gen. (askanews) – Con l’aumento lo scorso anno di quasi il 70% delle importazioni di animali vivi dalla Germania, tra mucche, pecore e maiali, è importante tenere alta la guardia contro i rischi legati alla diffusione dell’afta epizootica, a partire da un aumento dei controlli alle frontiere. A lanciare l’allarme è la Coldiretti, dopo che il Regno Unito ha annunciato il bando temporaneo dell’import delle carni bovine, suine e ovine tedesche a causa dei recenti focolai della malattia riscontrati nel Paese teutonico.


Seppur non pericolosa per gli essere umani, l’afta epizootica – spiega in una nota Coldiretti – è una malattia devastante per gli animali, che si manifesta con vesciche dolorose sulla bocca, sulla lingua, sul muso e sulle zampe, rendendo difficile ai capi cibarsi o addirittura camminare e imponendone l’isolamento o l’abbattimento. “La diffusione di una nuova epidemia sarebbe un ulteriore colpo per gli allevatori italiani dopo un’annata tra le più difficili mai vissute, tra peste suina africana e lingua blu, arrivata peraltro proprio dal Nord Europa. Malattie che – ricorda Coldiretti – hanno causato gravissimi danni, con l’abbattimento di decine di migliaia di animali tra mucche, pecore e maiali mentre le restrizioni alla movimentazione hanno di fatto paralizzato la normale attività aziendale”.


Ma a pesare sono anche i focolai di influenza aviaria negli allevamenti avicoli, anche qui con pesanti ripercussioni per le aziende colpite. “Per tutelare gli allevatori italiani occorre dunque impedire – conclude Coldiretti – ogni rischio di diffusione dell’afta, effettuando controlli serrati sulle importazioni di animali vivi dall’estero, anche attraverso triangolazioni tra i Paesi”.

Al via concorso Opera La Pera tra tecnologia e ortofrutta

Al via concorso Opera La Pera tra tecnologia e ortofruttaRoma, 14 gen. (askanews) – E’ ai nastri di partenca il concorso a premi di Opera La Pera. Da domani, nei punti vendita di oltre venti insegne distributive italiane, i consumatori che acquisteranno le pere Opera potranno scoprire se hanno vinto uno dei premi in palio (Apple Watch Ultra 2 e AirPods), oltre a partecipare all’estrazione finale dell’iPhone 16 – 256GB nero. Il concorso continuerà fino al 13 febbraio 2025, ed è supportato da una campagna radiofonica e digital.


“Opera scende in campo con la sua marca, ma con questa inedita iniziativa porta un contributo positivo per la valorizzazione dell’intera categoria – spiega in una nota Manuel Manfredi, direttore di Opera La Pera – E lo fa con un concorso importante e innovativo, affiancando l’ortofrutta ai prodotti tecnologici più ambiti del momento. E’ un concorso costruito assieme ai nostri partner della Gdo che si inserisce in una finestra commerciale strategica: porta una ventata di novità e mette il consumatore al centro”. Le insegne e le aziende distributrici che hanno aderito all’iniziativa sono: Coop (con Coop Alleanza 3.0, Unicoop Firenze e Coop Consorzio Nord Ovest); MD; Iper Futura, Pick Up e Spesa Mia (Gda); Supermercati Poli e Supermercati Orvea (Seven); Oasi, Tigre e Tigre Amico (Magazzini Gabrielli); Mercatò, Mercatò big e Mercatò extra (Dimar); Sigma ed ECU (Realco); Nonna Isa e Sidis (Isa – Industria servizi agroalimentari); Il Superfrescato; Despar, Interspar ed Eurospar (Aspiag Service) e Decò – Gruppo Arena (Fratelli Arena).

Il Gruppo Pini rileva le attività di Vismara per piano rilancio

Il Gruppo Pini rileva le attività di Vismara per piano rilancioRoma, 14 gen. (askanews) – Pini Italia oggi, 14 gennaio, si è aggiudicato all’asta pubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia l’acquisto della partecipazione totalitaria nella Vismara 1898 S.r.l., società nella quale sarà conferita con effetto dal 17 gennaio 2025, il ramo d’azienda della Vismara della produzione e commercializzazione dei prodotti relativi allo stabilimento di Casatenovo.


L’operazione, spiega il Gruppo Pini in una nota, “permette la salvaguardia di tutta la forza lavoro impiegata presso l’azienda, pari a 162 dipendenti” e si configura come un nuovo inizio per Vismara dopo il difficile periodo trascorso negli ultimi anni. Ora, nel futuro della nuova società costituita, che raccoglie l’eredità di un’azienda con un fatturato pari a 62 milioni di euro, c’è un piano di rilancio che prevede importanti investimenti mirati a una crescita strutturale dell’azienda, che interesserà la parte di produzione e di vendita: un focus sempre più importante verrà rivolto al mercato internazionale, in particolare quello statunitense, grazie all’inserimento dell’azienda in un sistema di filiera capillare guidato dal Gruppo Pini, che ha all’attivo 10 centri produttivi, 8 in Italia e 2 all’estero. Con questa operazione, il Gruppo Pini “conferma il proprio impegno alla valorizzazione di aziende storiche simbolo del Made In Italy”. Vismara, fondata nel 1898, è infatti iscritta nel registro speciale dei “Marchi storici di interesse nazionale” del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.


“Questa operazione rappresenta un altro tassello importante per il nostro Gruppo che ormai da anni si sta focalizzando su una crescita strutturata nei prodotti di filiera di alta qualità, avendo rilevato prima Ferrarini e ora Vismara: due marchi storici simbolo dell’eccellenza agroalimentare italiana. Questi sono i pilastri fondamentali per lo sviluppo che intendiamo portare avanti unendo innovazione, sostenibilità e continua attenzione alla filiera e alla qualità del prodotto”, ha dichiarato Roberto Pini, presidente di Pini Italia.

Da Venezia per la Parigi-Dakar con una Panda 4×4 del 1980

Da Venezia per la Parigi-Dakar con una Panda 4×4 del 1980Roma, 14 gen. (askanews) – La Parigi-Dakar, una delle competizioni più leggendarie e impegnative al mondo, è da sempre sinonimo di motori potenti, mezzi specializzati e team tecnici alle spalle. Questa volta, però, a sfidare il deserto e le insidie del percorso in un tour che durerà una ventina di giorni, saranno due amici veneziani a bordo di una Fiat Panda 4×4 del 1980, appositamente preparata per l’esperienza.


Vladimir Grigoriev, trentenne, e un suo coetaneo – che per ragioni di privacy desidera rimanere anonimo – entrambi sportivi, appassionati di viaggi avventurosi e prove estreme, hanno deciso di trasformare un’idea, nata quasi per gioco, in realtà concreta, tanto che la partenza è già fissata in calendario per venerdì 24 gennaio 2025. Un sogno che diventa realtà “Era un nostro sogno nel cassetto partecipare alla Parigi-Dakar – racconta Vladimir, imprenditore della ristorazione nella città lagunare – tuttavia, con poco budget e senza grandi sponsor, diventava un’impresa ancor più ardua. Poi abbiamo deciso di provarci ugualmente, con quello che abbiamo, e la fortuna si è messa dalla nostra parte. Da un cercatore di tartufi del centro Italia abbiamo acquistato la Panda storica, e un media partner locale si è fatto avanti per sostenerci. Siccome la nostra partenza sarà da Venezia, il portale www.veniceinsiderguide.com ci supporterà economicamente in cambio del loro logo sulla Panda”.


La Fiat Panda 4×4 vintage che guideranno i due amici coprendo i quasi 6000 chilometri del tragitto non è paragonabile ai bolidi da rally che normalmente affrontano la Parigi-Dakar: è piccola e leggera ma allo stesso tempo ha fama di auto robusta, affidabile e indistruttibile. Con le ultime revisioni apportate a carrozzeria e meccanica, l’utilitaria può sicuramente farcela. I due amici hanno passato mesi a lavorare sul mezzo nel loro garage a Mestre. “Abbiamo rinforzato le sospensioni, aggiunto protezioni al motore e ai filtri dell’aria per la sabbia, montato pneumatici speciali. Avremo con noi un frigo per l’acqua fresca, derrate alimentari a sufficienza e una tenda da tetto per quando dovremo fermarci a dormire lungo il tragitto”, spiegano i due amici. Insomma, una pianificazione accurata nei minimi dettagli, fra documentazione necessaria, calcoli di andatura di viaggio e soste, condizioni climatiche variabili dal Mediterraneo al Sahara e paesaggi spettacolari da attraversare.


Da Venezia al deserto: un viaggio di quasi 6 mila km La partenza è fissata dunque per venerdì 24 gennaio 2025 direttamente da Venezia. I due amici attraverseranno l’Alta Italia per raggiungere la Francia, da dove inizierà ufficialmente la loro sfida, oltrepassando lo stretto di Gibilterra. Non parteciperanno come concorrenti alla Parigi-Dakar, bensì seguiranno il percorso parallelo della categoria auto dedicata agli appassionati. “Non abbiamo ambizioni di dimostrare qualcosa: vogliamo solo arrivare fino in fondo per il nostro piacere personale e per far sapere che anche con un’auto umile si possono vivere avventure entusiasmanti”. La notizia di questa impresa ha già suscitato curiosità e simpatia tra i veneziani. “Stiamo ricevendo numerosi messaggi di incoraggiamento – dicono i due amici – ed è bello sentire il supporto di chi crede nei sogni, anche se sembrano folli”, raccontano ancora i due amici che stanno mettendo a punto le ultime formalità prima della partenza.


Oltre a sfidare loro stessi con una prova adrenalinica fra dune di sabbia e terreni rocciosi per esplorare il loro spirito di resistenza, i due coetanei hanno deciso di dedicare questa avventura a una causa benefica e umanitaria a sostegno delle popolazioni che vivono nei villaggi del Senegal. “Questa è una di quelle esperienze che, da nonni, racconteremo con emozione ai nostri nipoti» – conclude Vladimir che promette di pubblicare sui social qualche tappa della mitica competizione su lunga distanza. «La Panda non tornerà a casa, perché il nostro rientro sarà con volo aereo al termine del tour – ma se arriveremo nella capitale del Senegal con il sorriso, per noi sarà stata già quella una vittoria incredibile”.

Incendi a Los Angeles, allerta per 13 milioni di persone. Il governatore della California attacca Trump

Incendi a Los Angeles, allerta per 13 milioni di persone. Il governatore della California attacca TrumpNew York, 14 gen. (askanews) – Raffiche di vento che superano i 110 chilometri orari stanno sferzando questa mattina anche la California meridionale, creando le condizioni per nuovi incendi. Le fosche previsioni del National Weather Service, il servizio meteo nazionale, spiegano che proprio i venti ostacoleranno i voli dei canadair e il lavoro di contenimento dei fuochi messo in atto dai pompieri.


La contea di Los Angeles continua a bruciare e durante la notte ulteriori ordini di evacuazione sono stati emessi nella contea di Ventura, a nord-ovest della città, mentre un incendio vicino alla città di Oxnard, martedì mattina continua ad essere allo 0% di contenimento. Circa 13 milioni di persone sono sotto allerta incendio, mentre i vigili del fuoco hanno trascorso il lunedì a creare linee di contenimento attorno agli incendi di Palisades ed Eaton. Decine di camion di pompieri e dell’acqua sono stati posizionati nel quartiere Riviera, per timore che i venti violenti possano spingere l’incendio di Palisades verso Brentwood e Bel-Air, dove risiedono tanti vip del mondo del cinema e della musica.Lunedì il presidente Biden ha dichiarato di aver attivato 500 Marines statunitensi per essere pronti ad aiutare con le operazioni di ricerca e soccorso e con la distribuzione di cibo e acqua. “Voglio essere chiaro. Non aspettiamo che quegli incendi siano finiti per iniziare ad aiutare le vittime”, ha dichiarato il presidente durante un briefing nello Studio Ovale, annunciando che le persone colpite dagli incendi riceveranno un pagamento una tantum di 770 dollari in modo che possano acquistare articoli di prima necessità come acqua, latte in polvere e farmaci.


Intanto il Wall Street Journal ha fatto trapelare che lo speaker della Camera Michael Johnson vorrebbe legare l’approvazione degli aiuti a Los Angeles all’impegno dei democratici di approvare l’innalzamento del tetto del debito che permetterebbe al presidente eletto Donald Trump di tagliare le tasse, senza tagliare la spesa pubblica: decisione che lo renderebbe impopolare.Mentre si comincia la conta dei danni, che segnala oltre 16.500 strutture distrutte AccuWeather prevede che le perdite economiche totali derivanti dal disastro varieranno tra i 135 e i 150 miliardi di dollari, a cui va aggiunto un aumento dei costi assicurativi per i proprietari della case ancora in piedi.


Intanto alcune vittime dell’incendio di Eaton, che ha provocato 16 morti, hanno fatto causa alla Southern California Edison, la compagnia elettrica locale accusata di aver innescato l’incendio a causa dei suoi pali elettrici insicuri. Lunedì sera, la società ha interrotto l’alimentazione elettrica di 60.000 clienti proprio per evitare rischi. Anche il Dipartimento di acqua ed energia di Los Angeles, la più grande utility municipale della nazione, ha avvertito che potrebbe interrompere l’alimentazione elettrica nelle aree ad alto rischio di incendi come misura di sicurezza.Per contrastare la disinformazione e le teorie della cospirazione, sia contro le compagnie elettriche che le amministrazioni locali, il governatore della California, Gavin Newsom, esponente dei democratici, ha lanciato il sito californiafirefacts.com. Secondo Newsom, Fox News, Donald Trump e X (ex-Twitter) diffondono notizie false, come l’accusa che avrebbe tagliato 100 milioni di dollari dal budget antincendi: una “bugia ridicola” per il governatore. Il sito chiarisce che, dal 2019, il numero di vigili del fuoco CalFIRE è quasi raddoppiato e il budget è passato da 2 a 3,8 miliardi di dollari. Dal canto suo il presidente eletto Donald Trump sta pianificando di visitare Los Angeles già dalla prossima settimana per vedere di persona i danni provocati dagli incendi e valutare le necessità per il soccorso e la ricostruzione. A dichiararlo è il Wall Street Journal che ha sentito persone vicine al presidente.


Mentre Los Angeles lotta contro gli incendi che hanno causato la morte di 24 persone e lo sfollamento di migliaia di persone, Hollywood si interroga su come gestire l’incombente stagione dei premi. L’Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha già posticipato per la seconda volta l’annuncio delle nomination agli Oscar al 23 gennaio. Posticipata al 17 gennaio la data di votazione finale, poiché alcuni membri dell’Academy hanno perso la casa e molti non hanno elettricità o un computer per votare. Inoltre lo stesso Dolby Theatre, sede degli Oscar, è stato temporaneamente sottoposto a ordini di evacuazione. Alcuni attori hanno proposto di utilizzare la cerimonia di premiazione, per ora prevista il 2 marzo, per lanciare una raccolta fondi.I membri della Recording Academy hanno invece confermato per il 2 febbraio la 67ma edizione dei Grammy, come già previsto. La scorsa settimana i membri dell’associazione che premia i migliori artisti in campo musicale hanno lanciato una raccolta fondi che ha già raggiunto 2 milioni di dollari, distribuiti immediatamente per aiuti d’emergenza. La cantante Beyonce, attraverso la sua fondazione ha già destinato 2,5 milioni di dollari per le vittime dell’incendio di Eaton. 

Nel mantovano torna l’incubo aviaria: 16 positività da ottobre

Nel mantovano torna l’incubo aviaria: 16 positività da ottobreRoma, 14 gen. (askanews) – È partita da est, dalle zone di Venezia, Udine, Ferrara e Treviso ed è arrivata nelle province di di Mantova e Verona la nuova ondata del virus dell’influenza aviaria, in particolare il sottotipo H5N1, che sta destando grosse preoccupazioni tra gli allevatori avicoli del nord-est del mantovano, con numerose positività già riscontrate dai veterinari.


Secondo i numeri forniti dall’Istituto Zooprofilattico delle Venezie da metà ottobre ad oggi nel mantovano, riporta Confagricoltura Mantova in una nota, sono stati 16 i casi rilevati, con le galline ovaiole (11 casi) come specie più colpita, seguita dai tacchini da carne (3 casi), dai broiler e dalle anatre, con un caso per tipo. La prima positività della nuova ondata è stata rilevata l’11 novembre, le più recenti invece risalgono al 5 gennaio scorso, ma i dati sono in costante aggiornamento. Le misure di contenimento naturalmente sono già state messe in campo, con l’istituzione di zone di protezione, zone di sorveglianza e, soprattutto, con l’abbattimento dei capi coinvolti dall’infezione.


“Questa nuova ondata – spiega Alberto Cortesi, presidente di Confagricoltura Mantova – ci preoccupa, anche alla luce del fatto che i nostri allevatori, nonostante l’altissimo grado di biosicurezza, sono alla mercè di vettori esterni, come gli uccelli selvatici, e di tempi lunghi nell’erogazione dei ristori in caso di abbattimenti. Occorre mantenere altissima l’attenzione”. In particolare, le misure di biosicurezza all’interno degli allevamenti “devono essere seguite pedissequamente, e anzi rafforzate ove possibile. Tutto quello che può essere fatto in materia, va assolutamente messo in pratica”. E a preoccupare non è solo l’aviaria, ma anche patologie come la Psa (suini), la Bluetongue (bovini) o anche l’afta epizootica, un cui caso è stato recentemente riscontrato in un allevamento di bufali in Germania.

TellyWine: la prima web-app che offre informazioni su ogni vino

TellyWine: la prima web-app che offre informazioni su ogni vinoMilano, 14 gen. (askanews) – Sarà lanciata a Vinitaly 2025, che andrà in scena a Veronafiere dal 6 al 9 aprile, la versione d’esordio di TellyWine, la prima web-app “in grado di raccontare e promuovere i vini e le Cantine italiane”. Il progetto nasce dall’omonima start-up “grazie ad un pool di professionisti qualificati nel settore del vino, del management e del marketing che hanno unito le competenze per strutturare un sistema intuitivo per fornire informazioni sulle oltre 420mila etichette di vino prodotte ogni anno in Italia”.


TellyWine si rivolge sia ad esperti assaggiatori e wine-lovers, sia per chi si approccia per la prima volta al mondo del vino italiano ed offre in tempo reale informazioni su ogni vino “che vanno ben oltre quanto riportato per Legge in etichetta”. L’intuizione di voler strutturare un sistema applicativo digitale è stata di Ivano Valmori, founder di TellyWine che, con il supporto di una rete di istituzioni, enti ed associazioni e al contributo di enoteche regionali, Cantine, distributori, ristoranti e rivendite lavora al progetto già dal 2018. La web-app, che ad oggi è in fase di test, è strutturata su quattro pilastri: intelligenza artificiale (AI), realtà aumentata (AR), riconoscimento ed interpretazione di testi (OCR), interazione con una base di conoscenza basata sulle Leggi nazionali e i Disciplinari di produzione. I suoi ideatori sostengono che già nella prima versione, TellyWine “è in grado di riconoscere qualsiasi vino prodotto in Italia, indipendentemente dal suo posizionamento nella piramide della qualità (Docg, Doc-Dop, Igt-Igp, vino varietale o vino generico) e indipendentemente dall’adesione della singola Cantina all’iniziativa”. Fatto questo che “rende autonomo il consumatore nelle proprie scelte, supportandolo con una serie di informazioni aggiornate, affidabili ed immediate”.


Sono oltre 30 i parametri forniti: informazioni di base sul vino, posizionamento nella piramide della qualità, colore, effervescenza, livello di zuccheri, uvaggio previsto da disciplinare, spiegazione delle eventuali menzioni, personalizzazione del calcolo alcolemico per rispettare la soglia di legge, informazioni nutrizionali e calorie apportate, numero di bicchieri ottenibili dalla bottiglia, spiegazione dei singoli loghi presenti nelle etichette (per lo più del tutto sconosciuti per il consumatore finale), zona di produzione, localizzazione della cantina e distanza tra luogo di produzione e luogo di scelta/acquisto/consumo. Dopo la prima fase di test questa web-app permetterà di supportare le cantine nel racconto di ogni loro vino. “L’obiettivo è di trasformare ogni bottiglia in un vero e proprio ambasciatore della Cantina, senza che la Cantina debba cambiare nulla nel proprio ciclo produttivo e di etichettatura” ha spiegato Valmori, aggiungendo che “oltre a riconoscere tutti i vini, già nella prima versione TellyWine permetterà all’utilizzatore di gestire la propria cantina personale e di crearsi l’archivio di tutte le degustazioni fatte, con la possibilità di assegnare un proprio punteggio e parere personale ad ogni vino (che resterà personale e non sarà divulgato o condiviso) e ricordare in quale occasione quel vino è stato scelto, acquistato o degustato”.

Gruppo Pini rileva le attività di Vismara, al via piano di rilancio

Gruppo Pini rileva le attività di Vismara, al via piano di rilancioMilano, 14 gen. (askanews) – Il gruppo Pini rileva le attività di Vismara: l’operazione permette la salvaguardia di tutti i posti di lavoro e un piano di investimenti mirato alla crescita organica dell’azienda.


Pini Italia si è aggiudicata all’asta pubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia l’acquisto della partecipazione totalitaria nella Vismara 1898, società nella quale è stato conferito il ramo d’azienda della Vismara avente ad oggetto la produzione e la commercializzazione dei prodotti relativi allo stabilimento di Casatenovo. L’operazione, che permette la salvaguardia di tutta la forza lavoro impiegata presso l’azienda, pari a 162 dipendenti, si configura come un nuovo inizio per Vismara dopo il difficile periodo trascorso negli ultimi anni. Ora, nel futuro della nuova società costituita, che raccoglie l’eredità di un’azienda con un fatturato pari a 62 milioni di euro, c’è un piano di rilancio che prevede importanti investimenti mirati a una crescita strutturale dell’azienda, che interesserà la parte di produzione e di vendita: un focus sempre più importante verrà rivolto al mercato internazionale, in particolare quello statunitense, grazie all’inserimento dell’azienda in un sistema di filiera capillare guidato dal Gruppo Pini, che ha all’attivo 10 centri produttivi, 8 in Italia e 2 all’estero. Con questa operazione, il Gruppo Pini conferma il proprio impegno alla valorizzazione di aziende storiche simbolo del Made In Italy – Vismara, fondata nel 1898, è iscritta nel registro speciale dei “Marchi storici di interesse nazionale” del Ministero delle Imprese e del Made in Italy – che rappresentano anche al di fuori dei confini nazionali la qualità dell’agroalimentare italiano. “Questa operazione rappresenta un altro tassello importante per il nostro gruppo che ormai da anni si sta focalizzando su una crescita strutturata nei prodotti di filiera di alta qualità, avendo rilevato prima Ferrarini e ora Vismara: due marchi storici simbolo dell’eccellenza agroalimentare italiana”, ha dichiarato Roberto Pini, presidente di Pini Italia. “Questi sono i pilastri fondamentali per lo sviluppo che intendiamo portare avanti unendo innovazione, sostenibilità e continua attenzione alla filiera e alla qualità del prodotto”.

FT: Ue temporeggia su multe a big tech Usa in vista di arrivo Trump

FT: Ue temporeggia su multe a big tech Usa in vista di arrivo TrumpRoma, 14 gen. (askanews) – Gli uffici della Commissione europea e le autorità dell’Unione starebbero prendendo tempo su tutte le decisioni e le possibili sanzioni contro i giganti digitali degli Stati Uniti, come Apple, Meta (Facebook) e Google, mentre si procede a una rivalutazione delle procedure in corso in vista dell’imminente insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. Lo riporta il financial Times, citando una serie di fonti europee anonime informate di questi temi.


Il timore che frenerebbe la Ue è che al ritorno di Trump, sollecitato su questi temi dalle Big Tech Usa, scatti una nuova fase di attriti con Washington. Ma dalla Commissione europea hanno smentito seccamente queste ricostruzioni. Due delle fonti menzionate dal quotidiano Gb affermano che le autorità e gli uffici Ue sarebbero in attesa di “indicazioni politiche”, prima di procedere a finalizzare decisioni sui casi riguardanti Google, Apple e Meta. Alcune di queste procedure sono nelle fasi preliminari, altre sono ad uno stadio più avanzato e avrebbero potuto portare a decisioni già sul finale dello scorso anno.


Prima della vittoria di Trump, rileva il Ft, le autorità europee stavano operando aggressivamente contro i giganti digitali statunitensi, facendo leva su una serie di normative tra cui il Digital Markets Act. Ma ora, con la nuova Commissione si vuole riesaminare il quadro, mentre salgono le pressioni negli Usa affinché Trump intervenga per smorzare queste misure. La scorsa settimana, Mark Zuckerberg, il magnate che controlla Meta, si è espresso in tal senso lamentando che negli ultimi 20 le autorità europee hanno costretto i gruppi tecnologici Usa a pagare “oltre 30 miliardi di dollari” in sanzioni. E non si tratta certo del più vicino al presidente eletto, come invece Elon Musk, patron di X, oltre che di Tesla e Space X, che fino a poche settimane fa era bersagliato dalle bordate dell’allora eurocommissario francese, poi dimessosi, Therry Breton.


Interpellati su queste ricostruzioni, oggi i portavoce della Commissione europea hanno smentito che vi siano ritardi deliberati nelle procedure, aggiungendo che non si è ancora giunti alla fase delle “indicazioni politiche” e che le complessità tecniche delle decisioni richiedono tempo. I lavori preparatori giuridici in base ai quali finalizzare le decisioni, viene rimarcato da Bruxelles, non sono ancora completati.

Fipe: bene stretta su recensioni false in Dl sulle Pmi

Fipe: bene stretta su recensioni false in Dl sulle PmiRoma, 14 gen. (askanews) – La Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe) raccoglie con favore la stretta sulle recensioni online prevista dal Disegno di Legge sulle PMI, in discussione oggi in Consiglio dei Ministri. La proposta normativa, secondo Fipe, rappresenta un “passo avanti decisivo” nella lotta contro le recensioni false, una battaglia storica della Federazione a tutela della reputazione e della credibilità degli esercizi pubblici italiani.


“La piaga delle recensioni false ha per troppo tempo messo sotto scacco il settore della ristorazione e in generale dei pubblici esercizi, creando danni economici e compromettendo la fiducia dei consumatori”, spiega in una nota Roberto Calugi, direttore generale di Fipe-Confcommercio. “Non è più tollerabile che attività imprenditoriali subiscano le conseguenze di giudizi fraudolenti o non veritieri, che spesso si traducono in concorrenza sleale e pubblicità occulta. La proposta contenuta nel DL PMI è un segnale importante che accogliamo con entusiasmo e che, se adeguatamente attuata, potrà finalmente garantire maggiore trasparenza e correttezza nel sistema delle recensioni online”, conclude. La Federazione sottolinea anche l’importanza di strumenti normativi che non solo impediscano l’utilizzo di recensioni false, ma che garantiscano anche il diritto di replica e la possibilità di richiedere la rimozione di contenuti ingannevoli o non pertinenti e si impegna a collaborare con le autorità competenti per la definizione e l’applicazione delle nuove regole, sostenendo la necessità di un sistema che tuteli sia le imprese che i consumatori, promuovendo un’informazione trasparente e autentica.