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Tag: Sanremo 2023

Una flora virtuale “per sempre”: il progetto Fioriture Sintetiche

Una flora virtuale “per sempre”: il progetto Fioriture SinteticheMilano, 8 gen. (askanews) – Vasi tradizionali che accolgono schermi digitali animati da una flora virtuale: Fioriture Sintetiche – il nuovo progetto nato dall’idea di Matteo Mandelli in collaborazione con Luca Baldocchi – ambisce a ridefinire i confini tra natura e tecnologia, invitando a riflettere sulla tensione umana verso l’eternità. Curato da Alisia Viola, il lavoro fonde immagini reali e intelligenza artificiale, proponendo una meditazione profonda sulla fragilità dell’ecosistema e sul ruolo trasformativo dell’arte.


Ogni fiore digitale prende vita da fotografie raccolte durante un viaggio lungo un anno, rielaborate per trasformarsi in creazioni artificiali che intrecciano realtà e immaginazione. Questo processo creativo trasforma la natura effimera del fiore in un simbolo eterno, evocando il complesso rapporto tra uomo e natura. Le opere instaurano un dialogo intimo tra organico e digitale, microcosmi dove tradizione e tecnologia si incontrano. I vasi, realizzati in terracotta con finiture che richiamano il passare del tempo, custodiscono schermi digitali che proiettano fiori in costante evoluzione. La presenza visibile dei componenti elettronici crea un contrasto potente con l’aspetto naturale del vaso, invitando a riflettere sulla tensione tra passato e futuro, fragilità ed eternità. Con un linguaggio innovativo che intreccia fisico e digitale, reale e virtuale, Fioriture Sintetiche affronta temi cruciali come il cambiamento climatico e la responsabilità collettiva. L’opera, al contempo poetica e critica, sottolinea l’urgenza di ripensare la nostra relazione con l’ambiente attraverso lo sguardo visionario dell’arte. In questo modo, grazie a un approccio sperimentale e dirompente, Mandelli e Baldocchi creano un’esperienza immersiva che non si limita alla contemplazione, ma stimola interrogativi profondi sul futuro della natura e sul nostro ruolo nella sua preservazione.


“La digitalizzazione dei fiori reali diventa un tentativo di preservare ciò che è sull’orlo della scomparsa. È un atto di testimonianza e, al contempo, un’espressione di speranza. La tecnologia, spesso considerata antagonista della natura, qui si rivela un medium di conservazione e memoria, capace di restituire una nuova dimensione di esistenza a ciò che è destinato a dissolversi”, hanno spiegato Mandelli e Baldocchi. “Gli artisti vanno oltre la rappresentazione del mondo naturale, facendosi portavoce di una reinterpretazione simbolica che trasforma la natura in un emblema di resilienza e adattamento, capace di immaginare nuove forme di continuità anche attraverso modalità non convenzionali. “Gli artisti vanno oltre la rappresentazione del mondo naturale, facendosi portavoce di una reinterpretazione simbolica che trasforma la natura in un emblema di resilienza e adattamento, capace di immaginare nuove forme di continuità anche attraverso modalità non convenzionali. Una ricerca inedita che invita a considerare la possibilità di un futuro in cui natura e tecnologia non siano in opposizione, ma parte di un nuovo equilibrio estetico ed esistenziale”, ha aggiunto Alisia Viola.


Con Fioriture Sintetiche, Matteo Mandelli e Luca Baldocchi esplorano una delle grandi domande della contemporaneità: come conciliare il progresso tecnologico con la salvaguardia della natura? In un contesto globale segnato da crisi ecologiche e rapide trasformazioni, questo progetto artistico si propone di trasformare la distruzione in creazione, offrendo una nuova prospettiva sul rapporto tra uomo, ambiente e innovazione. Le opere, concepite come microcosmi visivi, uniscono il mondo organico e quello digitale in una sintesi potente. I fiori virtuali, reinterpretati attraverso un sofisticato processo di intelligenza artificiale, evocano un memento mori contemporaneo, simbolo della fragilità della vita in bilico tra bellezza effimera ed eternità artificiale. Fioriture Sintetiche non è solo un’esperienza visiva. Integra una piattaforma digitale che permette al pubblico di scambiare fiori virtuali, creando un’interazione collettiva. Questo approccio va oltre l’arte tradizionale, offrendo uno spazio per riflettere sul ruolo di ciascuno nella sfida globale per la sostenibilità. Il progetto si distingue anche per il suo carattere itinerante e dinamico. Dopo il debutto a Cremona, Fioriture Sintetiche farà tappa a Londra a marzo e a Napoli a maggio, per poi proseguire verso altre città italiane ed estere, che verranno annunciate nel corso dell’anno. Ogni esposizione, concepita come un’installazione site-specific, trasformerà l’opera per dialogare con il contesto circostante, rafforzando la sua identità come ecosistema artistico in continua evoluzione.

Spazio, Mocerino (Netgroup): Italia in prima linea con Centro Fucino

Spazio, Mocerino (Netgroup): Italia in prima linea con Centro FucinoRoma, 8 gen. (askanews) – “In Europa è in essere un progetto serio per costruire una rete satellitare come Iris 2 che ha un’architettura innovativa. L’Europa è un po’ in ritardo ma la sua autonomia sulle comunicazioni resta strategica: Iris 2 garantisce una copertura europea coinvolgendo le tecnologie dei paesi membri. In questo ambito l’Italia gioca un ruolo strategico e di primo piano con il centro spaziale del Fucino: il nostro Paese è una garanzia con la sua storia di grande tecnologia satellitare e può contribuire al progetto europeo con una propria visione”. Lo ha detto l’esperto di cybersicurezza Giuseppe Mocerino, presidente di Netgroup, ai microfoni di Radio Radicale.


“Progetti come Iris 2 – aggiunge – sono importanti perché consentono di creare le basi per sviluppare una visione propria della società e un sistema autonomo di messa in sicurezza delle informazioni. Questo significa sovranità digitale”.

Nordcorea, media non danno conto del compleano di Kim Jong Un

Nordcorea, media non danno conto del compleano di Kim Jong UnRoma, 8 gen. (askanews) – La dottrina politica della Corea del Nord sta subendo dei cambiamenti, che però sembrano essere più lenti di quanto ci si attendesse. Per esempio, molti osservatori prevedevano che oggi, per la prima volta, i media statali di Pyongyang avrebbero ufficialmente festeggiato il compleanno del leader supremo Kim Jong Un come segnale di una minore dipendenza dalle simbologie degli antenati, cioè dalle figure del nonno Kim Il Sung, fondatore della Repubblica popolare democratica di Corea, e del padre Kim Jong Il, secondo leader nordcoreano.


La Corea del Nord non ha ufficialmente designato come festa il giorno del compleanno di Kim, che si sa essere nato l’8 gennaio, come una festa nazionale, mentre lo sono i compleanni di Kim Il Sung e di Kim Jong Il. Oggi il Rodong sinmun, organo ufficiale del Partito dei lavoratori coreani, ha pubblicato in prima pagina la notizia della presenza di Kim all’inaugurazione di alcune fabbriche. Neanche l’agenzia di stampa ufficiale KCNA ha dato conto del compleanno di Kim.


Gli esperti pensavano che i media ufficiali avrebbero santificato il compleanno di Kim, perché ultimamente la campagna di culto della personalità per il leader sta diventando più massiccia, mentre sta diminuendo il culto dei suoi predecessori. Dall’inizio dell’anno scorso i media statali non parlano se non raramente del “Giorno del sole” per il 15 aprile, compleanno ufficiale di Kim Il Sung. Ancor più importante il fatto che la Corea del Nord ha smesso di usare il calendario basato sulla dottrina di stato “juche” (autosufficienza), teoria elaborata dal nonno di Kim, per indicare lo scorrere degli anni.


La questione del compleanno di Kim Jong Un contiene un problema. Secondo alcuni esperti, Pyongyang teme che porre l’enfasi sul compleanno di Kim potrebbe mettere in evidenza la vicenda di Ko Yong Hui, che originariamente viveva in Giappone e diede alla luce il leader senza essersi sposata ufficialmente con Kim Jong Il. Alcuni esperti in Corea del Sud valutano che le riserve del Nord riguardo al compleanno di Kim possano essere mirate a distrarre l’attenzione pubblica dalla madre del leader, Ko Yong-hui, originariamente residente in Giappone e successivamente trasferitasi in Corea del Nord, dove diede alla luce Kim senza un matrimonio ufficiale con Kim Jong-il.


Ko Young-hui era una ballerina nata a Osaka da genitori coreani, andata in Corea del Nord nei primi anni ’60 nell’ambito di un piano di rientro di massa di coreani dal Sol levante. Dopo aver lavorato per la compagnia statale Mansudae Yesuldan come ballerina, conobbe l’allora figlio del leader supremo, Kim Jong Il, nel 1972. La coppia fece tre figli. Si presume che la donna, morta per probabile tumore al seno, sia sepolta a Parigi. La madre di Kim Jong Un apparteneva, nel sistema gerarchico-sociale songbun, a una classe piuttosto bassa. Questo ha reso impossibile creare attorno alla donna un culto della personalità simile a quello associato alla madre di Kim il Sung, Kang Pan Sok, e a Kim Jong Suk, madre di di Kim Jong Il e moglie di Kim Il Sung. La Corea del Nord attribuisce grande importanza alla linea di sangue del Monte Paektu della famiglia Kim come base del suo potere ereditario. La data del compleanno di Kim Jong Un è stata scoperta per la prima volta nel 2014, quando la KCNA descrisse una visita in Corea del Nord da parte dell’ex giocatore di basket professionista americano Dennis Rodman quell’anno come avvenuta in occasione del compleanno di Kim.

Treni, in Lombardia passeggeri quotidiani su convogli Trenord +7%

Treni, in Lombardia passeggeri quotidiani su convogli Trenord +7%Milano, 8 gen. (askanews) – In Lombardia nel 2024 è cresciuto del 7% il numero dei passeggeri quotidiani sui convogli del servizio ferroviario regionale gestito da Trenord e sono aumentati i viaggiatori il sabato e festivi. “È stato un anno importante per il trasporto ferroviario in Lombardia, confermando il ruolo della nostra regione come leader della mobilità sostenibile in Italia. Con oltre 200 milioni di viaggi registrati sui treni regionali, abbiamo assistito a una crescita significativa dei passeggeri, sia nei giorni feriali che nei weekend, segno di un sistema ferroviario sempre più utile e strategico per cittadini e turisti. L’aumento del 7% dei passeggeri giornalieri rispetto al 2023, con picchi del 9% sulle linee Regio Express e Regionali, dimostra l’efficacia degli investimenti e delle politiche messe in campo per migliorare il servizio” ha commentato in una nota l’assessore regionale ai trasporti e mobilità sostenibile, Franco Lucente.


“Anche le linee suburbane, fondamentali per collegare Milano con il territorio circostante, hanno registrato un incremento significativo, trainato da collegamenti come la S5 Varese-Milano-Treviglio e la S8 Lecco-Milano, che hanno visto aumenti rispettivamente del 4% e del 15%” ha aggiunto. “Siamo facendo il possibile – ha continuato l’assessore regionali ai trasporti – per migliorare ulteriormente efficienza e puntualità con treni nuovi e lavori infrastrutturali importanti. Nel 2024, dopo alcuni mesi di difficoltà dovuti ad una serie di fattori, tra i quali eventi calamitosi, lavori infrastrutturali e guasti ai convogli, nell’ultimo periodo dell’anno le performance sono notevolmente migliorate, anche se sappiamo che dobbiamo ulteriormente crescere per raggiungere gli standard preventivati. Guardiamo al futuro con l’obiettivo di rendere il trasporto pubblico ancora più accessibile, capillare ed ecologico, consolidando il primato lombardo nella mobilità green”.

Cecilia Sala, Nordio a Chigi incontra Mantovano: “non su Abedini”

Cecilia Sala, Nordio a Chigi incontra Mantovano: “non su Abedini”Roma, 8 gen. (askanews) – L’incontro a Palazzo Chigi con il sottosegretario ALfredo Mantovano “non aveva a che vedere con la liberazione di cui siamo esultanti” di Cecilia Sala né la questione di Mohammaed Abedini ma la separazione delle carriere. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio, uscendo da Palazzo Chigi.


“Abbiamo – ha aggiunto – un trattato di estradizione con gli Usa, che va valutato secondo i parametri giuridici. Ma attualmente la mia principale preoccupazione è la separazione delle carriere”.

Usa,Trump sta valutando di dichiarare un’emergenza economica nazionale per imporre i dazi

Usa,Trump sta valutando di dichiarare un’emergenza economica nazionale per imporre i daziNew York, 08 gen. (askanews) – Il presidente eletto Donald Trump sta valutando di dichiarare un’emergenza economica nazionale per implementare le sue politiche sui dazi e imporle su larga scala. A riportarlo è la Cnn che ha sentito fonti vicine al presidente eletto.


Una dichiarazione di questa natura darà a Trump, attraverso l’International Economic Emergency Powers Act, il potere di istituire un programma di dazi diffuso, consentendogli di supervisionare le importazioni. Le fonti della CNN hanno osservato che non è stata ancora presa una decisione definitiva sull’emergenza nazionale, mentre si stanno valutando soluzioni alternative che potrebbero limitare l’imposizione di dazi solo in specifiche aree del commercio statunitense.

Nihon Hidankyo delusa per incontro con premier giapponese Ishiba

Nihon Hidankyo delusa per incontro con premier giapponese IshibaRoma, 8 gen. (askanews) – Nihon Hidankyo – l’organizzazione giapponese dei sopravvissuti ai bombardamenti atomici premio Nobel per la Pace 2024 – ha espresso oggi delusione dopo un incontro con il primo ministro nipponico Shigeru Ishiba nel quale ha chiesto che Tokyo sottoscriva il trattato per la proibizione delle armi nucleari. Lo riferisce l’agenzia di stampa Kyodo.


Il co-presidente del gruppo Terumi Tanaka ha riferito che l’incontro di circa 30 minuti con il primo ministro, organizzato per congratularsi con il gruppo per il Nobel, “non ha portato risultati”. Un altro partecipante, Toshiyuki Mimaki, ha definito il riserbo di Ishiba “deplorevole”. Il portavoce del governo, Yoshimasa Hayashi, ha dichiarato che l’esecutivo esaminerà come adottare un approccio “realistico e pratico” in risposta all’appello del gruppo affinché il Giappone, l’unico paese al mondo ad aver subito attacchi nucleari, partecipi alla riunione dei firmatari del Trattato Onu sulla proibizione delle armi nucleari, previsto a marzo a New York.


“E’ stata piuttosto un’occasione in cui il primo ministro ha spiegato le sue opinioni sulla difesa e la sicurezza, e non abbiamo avuto tempo per replicare. Chiediamo al governo di organizzare un altro incontro” ha dichiarato Tanaka ai giornalisti. Quest’anno ricorre l’ottantesimo anniversario dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki, avvenuti nei giorni finali della Seconda guerra mondiale.


Durante l’incontro presso l’ufficio del primo ministro, il gruppo ha sottolineato l’importanza che il Giappone assuma un ruolo guida per liberare il mondo dalle armi nucleari, secondo quanto riferito dal governo. Dopo la guerra, il Giappone ha stretto un’alleanza di sicurezza con gli Stati uniti, facendo affidamento sul loro “ombrello nucleare”, pur mantenendo il principio dei “3 no”: non possedere, produrre o permettere la presenza di armi nucleari sul proprio territorio.


Né il Giappone né gli Stati Uniti hanno aderito al trattato sulla proibizione delle armi nucleari, entrato in vigore nel 2021. La Germania, membro della Nato, ha partecipato agli incontri del trattato come osservatore.

Kiko Milano rafforza struttura organizzativa con due nomine nel lead team

Kiko Milano rafforza struttura organizzativa con due nomine nel lead teamMilano, 8 gen. (askanews) – Kiko Milano ha nominato Arnaud Goullin come chief commercial officer e Luca Bozzo, in qualità di chief corporate officer. Goullin sarà responsabile della definizione e dell’esecuzione della strategia commerciale dell’azienda in tutti i mercati gestiti direttamente da Kiko Milano, compresi i negozi al dettaglio e l’e-commerce. Con una vasta esperienza nei settori del lusso e del beauty in Asia, Europa e Nord America, e una expertise nell’attuazione di strategie di leadership commerciali finalizzate all’espansione di marchi globali, si legge in una nota, Goullin sarà fondamentale per ottimizzare e migliorare l’esperienza retail e digitale di Kiko Milano, con l’obiettivo di incrementare i ricavi attraverso tutti i punti di contatto commerciali.


Bozzo, invece, supervisionerà le principali funzioni aziendali, tra cui le risorse umane e i talenti, gli acquisti indiretti e le relazioni esterne. Con una vasta esperienza nel settore del lusso e dei beni di consumo, sarà fondamentale per gettare le basi per la costruzione di una comunità di talenti, assicurando che Kiko Milano attragga, sviluppi e trattenga i migliori professionisti del settore. Guiderà inoltre gli sforzi per far evolvere il modello operativo dell’azienda in un’organizzazione “glocal”. Con queste nuove nomine, spiega la nota, Kiko Milano rafforza il suo impegno ad accelerare la strategia di espansione globale e determinata a fornire costantemente un valore sempre superiore a clienti e azionisti. “Kiko Milano, con una crescita media annua del 25% nell’ultimo triennio, è uno dei brand in più rapida crescita nel beauty, consolidando la propria leadership globale – ha commentato Simone Dominici, Ceo di Kiko Milano – Ora, con l’ingresso di L Catterton nel nostro capitale, insieme al costante supporto della famiglia Percassi, proseguiamo nella missione di diventare il punto di riferimento per la comunità globale del beauty. Siamo molto orgogliosi che Arnaud e Luca siano entrati a far parte del nostro team. La loro visione strategica rafforzerà ulteriormente la posizione del marchio come leader del settore, attraverso l’innovazione commerciale e i servizi in tutti i nostri punti di contatto commerciale”.

Tv, su RaiPlay arriva il film “Sofia” di Meryem Benm’Barek

Tv, su RaiPlay arriva il film “Sofia” di Meryem Benm’BarekRoma, 8 gen. (askanews) – Sarà disponibile da sabato 11 gennaio in esclusiva su RaiPlay il film “Sofia”, opera prima della regista marocchina Meryem Benm’Barek, vincitrice a Cannes del premio Un Certain Regard per la migliore sceneggiatura nel 2018.


“Sofia”, film drammatico dal crudo realismo e dalla forte componente sentimentale, vede come protagonisti gli attori Maha Alemi, Hamza Khafif, Sarah Perles, Lubna Azabal, Faouzi Bensaidi. È una pellicola di denuncia che tocca le corde profonde della percezione della donna, vittima in Marocco della cultura patriarcale. Per le leggi marocchine, tutte le persone di sesso opposto che abbiano una relazione sessuale fuori dal matrimonio sono punibili con il carcere. Sofia ha 20 anni e vive con i suoi genitori a Casablanca. Nessuno in famiglia sa che aspetta un figlio, avuto fuori dal matrimonio. È un po’ sgraziata e introversa; non le deve essere facile confrontarsi con la personalità della zia Leila (Lubna Azabal), della madre, e ancor più della cugina Lena (Sarah Perles), che è svelta d’intuito e disinvolta. Quest’ultima ha il padre francese che vive ad Anfa in una casa spettacolare sull’oceano, e se non bastasse è una brillante specializzanda in oncologia. Durante un pranzo di famiglia, Sofia ha violenti crampi allo stomaco. Per Lena, che viene in suo aiuto, è presto chiaro che la cugina è incinta, e che lei per prima ha ignorato i sintomi della gravidanza. Usando come scusa la necessità di recarsi in farmacia, Lena prende l’iniziativa di portare Sofia all’ospedale: grazie alle sue conoscenze, riesce a farla entrare e qui dà alla luce il bambino, fuori dal matrimonio, quindi illegalmente. Al momento del parto l’ospedale le lascia 24 ore per fornire i documenti del padre del bambino prima di avvisare le autorità.


La regista Meryem Benm’Barek ha dichiarato: “Quando ero adolescente, mia madre mi raccontò la storia sconvolgente di una ragazza che era stata accolta dai miei nonni. Aveva 17 anni e mia madre, che all’epoca era appena più grande di lei, una sera scoprì per puro caso che la ragazza era incinta, vicina al parto. Fu quindi necessario organizzare un matrimonio il più rapidamente possibile. Queste storie sono piuttosto comuni in Marocco, dove è vietato avere rapporti sessuali tra persone non sposate. Tutti hanno sentito parlare o conoscono qualcuno che ha sofferto per il rifiuto della gravidanza o per un bambino nato da genitori non sposati. È una situazione destinata a complicarsi perché sia la madre che il padre rischiano di essere perseguiti e condannati al carcere. Di conseguenza, il matrimonio è l’unica soluzione possibile”. “La storia è nata naturalmente chiedendomi come una tragedia come questa possa porre luce sui problemi della società, rivelando le varie crepe e lacune nel funzionamento di una società. Inoltre, è importante capire che in Marocco il matrimonio è ancora un segno di successo a cui tutti ambiscono – ha aggiunto – permette di stabilire la propria posizione sociale: per questo i matrimoni devono essere il più possibile sfarzosi, appariscenti e lussuosi. Siamo in una società di apparenze, dove l’immagine che si offre di sé e della propria famiglia è molto importante”.

Usa, Trump rilancia sull’annessione e posta una mappa con il Canada americano

Usa, Trump rilancia sull’annessione e posta una mappa con il Canada americanoRoma, 8 gen. (askanews) – “Ragazza, non sei più la governatrice del Canada, quindi non importa cosa dici”, ha scritto Elon Musk su X commentando la reazione di Justin Trudeau alle dichiarazioni di Donald Trump sulla Groenlandia.


In una conferenza stampa il presidente Usa eletto è tornato a parlare delle sue mire sul Canada, oltre che su Groenlandia e Panama: “Ne abbiamo bisogno per la nostra sicurezza nazionale”, ha detto. Trump è tornato ad auspicare che il Canada diventi il 55esimo Stato Usa. Poi su Truth social ha condiviso una mappa in cui il Canada come gli Stati Uniti è coperto dalla bandiera americana. Il primo ministro canadese uscente ha commentato le affermazioni di Trump sul possibile uso della “forza economica” per convincere il Canada, osservando che “non vi è la minima possibilità che il Canada diventi parte degli Stati Uniti”, cioè “è probabile come una “palla di neve nell’inferno”.


Dopodiché il rilancio del tycoon fondatore di SpaceX, che si riferisce a Trudeau chiamandolo “girl”, ragazza.