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Tag: Sanremo 2023

Teatro, il 28 dicembre va in scena ad Agrigento “Ciascuno a suo modo”

Teatro, il 28 dicembre va in scena ad Agrigento “Ciascuno a suo modo”Roma, 23 dic. (askanews) – “Lo spettatore dovrebbe essere partecipe come se fosse sul palco, sempre in allerta, come se da un momento all’altro dovesse essere chiamato in causa, deve sentire qualcosa di vivo scivolare dal palco al suo luogo protetto, è un legame erotico, vitale, a tratti inopportuno”. Le parole di Liv Ferracchiati raccontano il suo lavoro drammaturgico sul testo originario di Luigi Pirandello. “Ciascuno a suo modo. O la realtà che quasi non esiste” è il lavoro su cui il giovane e pluripremiato drammaturgo si è messo in gioco su invito di “Oltre le parole”, collettivo teatrale guidato dal direttore artistico Pascal La Delfa e che ha coinvolto sei compagnie teatrali italiane in sei regioni diverse. Conclude il percorso nazionale, iniziato a ottobre, la tappa di Agrigento, con la messa in scena della compagnia “I vetri Blu” diretta dalla regista favarese Ilenia Costanza.


“Nel tempo dei like facili e delle certezze prêt à porter, il testo di Pirandello appare oggi più che mai attuale e visionario: costringere lo spettatore a spostare il punto di osservazione; guardare la realtà diventa “come guardare le varie sfumature di un prisma” racconta il regista Pascal La Delfa. Il 28 dicembre il lavoro, con tutta la sua potenza, arriva nella città siciliana patria di Pirandello, e andrà in scena presso “Le fabbriche” (Fondazione Orestiadi), al centro della città, in linea con la precisa scelta del direttore artistico di utilizzare sempre spazi scenici “non canonici” per coinvolgere “anche il pubblico che non va a teatro”. Scritto e rappresentato esattamente cento anni fa, “Ciascuno a suo modo” è uno dei testi più significativi della poetica di Pirandello, da lui stesso definito il suo scritto più “ingarbugliato”, tanto che nel tempo è diventata una delle opere meno rappresentate del grande siciliano. Ferracchiati si lascia ispirare e cerca di districare la matassa, si muove a passi lievi sul testo originario. La messa in scena viene impreziosita dal cameo di Gianfranco Jannuzzo che arricchisce con la sua voce fuori campo la performance degli artisti Ilaria Bordenca, Romina Caruana, Enzo Piscopo, Stefano Trizzino: volti noti al pubblico teatrale, cinematografico e televisivo, e che per l’occasione tornano tutti insieme nella propria terra di origine dalle varie performance che li vedono spesso protagonisti sugli schermi e i palchi del resto d’Italia. La musica di Loren Vetro e la voce fuori campo di Marta Iacopini completano il ricco e variegato cast. Ma non è tutto: prima della pièce teatrale, “Le fabbriche” (meraviglioso spazio diretto dallo scrittore e critico cinematografico Beniamino Biondi), ospiteranno una sessione di lettura, ma di una lettura particolare, che ancora fa incontrare con potenza le ragioni degli altri: su ispirazione delle human library nate in Danimarca un quarto di secolo fa, chi arriva potrà scegliere un ‘libro vivente’ : ovvero cittadini locali, noti e meno noti, che racconteranno le proprie storie in un rapporto diretto ed esclusivo per uno spettatore/ascoltatore alla volta.


Un itinerario artistico completo, dunque, dove il gioco del teatro svolge il suo ruolo di relazione, di messa a fuoco di desideri, bisogni, paure, e dove la narrazione è rispecchiamento, caduta degli stereotipi, possibilità di pensarsi insieme. Per Pascal La Delfa, direttore artistico del progetto, siciliano di origine ma residente da anni a Roma, “il teatro è collettore di comunità e il progetto nasce dalla necessità e dalla bellezza di ri-portare il teatro in mezzo alle persone: la cultura come strumento di confronto con le parti più profonde di noi. Pirandello è più vivo e attuale che mai, e siamo lieti e orgogliosi di rendergli omaggio nella sua città, coinvolgendo artisti e spettatori locali in un progetto di respiro internazionale”.

Il ministro Lollobrigida firma il decreto sui vini dealcolati

Il ministro Lollobrigida firma il decreto sui vini dealcolatiRoma, 23 dic. (askanews) – Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha firmato oggi il decreto sui vini dealcolati e parzialmente dealcolati. Lo rende noto in un comunicato Federvini sottolineando che la firma “rappresenta un importante passo avanti per il settore vitivinicolo italiano”.


Il provvedimento, che disciplina le disposizioni nazionali sulla produzione di vino dealcolato o parzialmente dealcolato nel nostro Paese, arriva a seguito dell’intesa raggiunta presso la Conferenza Stato-Regioni sulla bozza del provvedimento messa a punto nei mesi scorsi dagli uffici di via XX Settembre. Il testo finale si caratterizza per alcune novità, alcune frutto del confronto con le Regioni, altre introdotte per tenere conto dei suggerimenti emersi nel corso dell’incontro tra il Ministro e i Presidenti delle Associazioni di settore il 26 novembre scorso, tra cui l’uso del descrittore “dealcolato” in luogo della non felice traduzione dall’inglese “dealcolizzato”.


“La firma del decreto, giunta entro l’anno come promesso dal Ministro Lollobrigida, è un risultato significativo per il comparto vitivinicolo italiano, in una cornice normativa che non lasciava molti margini di manovra – commenta la presidente di Federvini Micaela Pallini – Continueremo a lavorare per valorizzare la tradizione e il patrimonio enologico italiano anche attraverso l’introduzione di nuovi prodotti capaci di rispondere alle esigenze di un pubblico, soprattutto internazionale, sempre più attento e diversificato”. Federvini accoglie con favore questo nuovo quadro normativo, che rappresenta una base solida per lo sviluppo dei vini dealcolati, un segmento in espansione capace di attrarre nuovi consumatori e di consolidare la competitività del Made in Italy nel mondo.

Salute mentale, Maieusis: depressione e psicosi nuova pandemia per giovani

Salute mentale, Maieusis: depressione e psicosi nuova pandemia per giovaniRoma, 23 dic. (askanews) – “Depressione e psicosi colpiscono sempre più i giovani. Non bastano cicli di terapie riabilitative senza una società preparata a riaccogliere queste persone dando loro un’occasione reale di reinserimento e una speranza di futuro, superando anche l’isolamento e il dolore causato dallo stigma che la società attribuisce a chi soffre di problemi psichiatrici”. E’ questo l’appello lanciato dalla Comunità Maieusis che opera da anni nella regione Lazio nel settore della riabilitazione psichiatrica, con un metodo consolidato e risultati che hanno consentito a centinaia di ragazzi di tornare a vivere e a costruirsi un futuro.


“Le Istituzioni hanno il dovere di investire sulla salute mentale che dopo il covid è diventata la vera pandemia del terzo millennio”. Secondo le stime epidemiologiche, diffuse in occasione Giornata Mondiale della Salute Mentale che si celebra il 10 ottobre, a soffrire di disturbi psichici in Italia sarebbe almeno il 5% della popolazione, circa 3 milioni di persone, percentuale che sale al 10% se si includono anche i disturbi più lievi, come ad esempio gli attacchi di panico. Appena il 14% della spesa sanitaria globale è connessa ai disturbi neuropsichiatrici, inclusi depressione, psicosi e abuso di droghe e alcol. In particolare, nei Paesi in via di sviluppo circa il 75% delle persone affette da disturbi mentali non riceve alcun tipo di trattamento. In questo quadro drammatico, spiega Paola Marchetti, presidente di Confepi Salute “il ruolo delle comunità terapeutiche è fondamentale perché offrono un percorso di riabilitazione e reinserimento attraverso il metodo della comunità, decisivo anche per superare lo stigma sociale che si trovano a subire coloro che sono affetti da disturbi psichici. Su questi temi riteniamo che le Istituzioni debbano trovare presto maggiori investimenti, per non abbandonare al proprio destino milioni di giovani che hanno bisogno di assistenza”.

Giubileo, inaugurato il sottopasso e il tunnel di piazza Pia a Roma

Giubileo, inaugurato il sottopasso e il tunnel di piazza Pia a RomaRoma, 23 dic. (askanews) – “Ci credevano in pochi ma ce l’abbiamo fatta. Abbiamo superato ostacoli incredibili, e sotto la direzione dell’Anas hanno lavorato 110 maestranze h24.l per 450 giorni. Un poderoso sforzo collettivo per uno straordinario risultato. Una sfida temeraria perché siamo costretti a partire in forte ritardo. Abbiamo ritenuto di non perdere l’occasione di un’opera straordinaria. Esprimo un pensiero a una persona che per primo ha creduto a questo progetto e mi ha incoraggiato, Maurizio Pucci. Grazie al coordinamento del sottosegretario Mantovano che ha coordinato i nostri sforzi. Abbiamo visto all’opera il meglio della capacità tecnica italiana e ringrazio le organizzazioni sindacali che vi hanno aiutato a lavorare in legalità e sicurezza”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, inaugurando sottopasso di Piazza Pia, tra Castel Sant’Angelo e la basilica di San Pietro.


“Fra qualche ora Roma aprirà le sue porte ancor più di quanto non faccia ogni giorno ai pellegrini. In questi due anni abbiamo lavorato tutti bene per far sì che la città eterna sia all’altezza del compito”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso della cerimonia di inaugurazione del restyling di piazza Pia, a Roma, opera legata ai lavori per il Giubileo. Il nuovo sottopasso automobilistico e la pedonalizzazione della piazza fra Castel Sant’Angelo e la basilica di San Pietro rappresentano, ha sottolineato, “l’opera più imponente, costata 85 milioni di euro, creerà uno spazio per 150mila persone in vista degli eventi giubilari. Abbiamo contemporaneamente lavorato al potenziamento dei servizi essenziali, a partire dai pronto soccorso”. La premier ha rivendicato “lo spirito di collaborazione” che ha animato “tutti i soggetti coinvolti”. A giudizio di Giorgia Meloni fondamentale per il raggiungimento del risultato è stato “il metodo che questo governo ha utilizzato: abbiamo messo in campo una cabina di regia capace di affrontare in tempo reale gli ostacoli che via si presentavano”.


Ricordando il ritrovamento, nel corso dei lavori di scavo, di una villa romana che è stata smontata e trasferita senza fermare il cantiere, Meloni ha parlato di “un piccolo miracolo civile. Possiamo chiamarlo il metodo Giubileo. La pubblica amministrazione sa farlo quando ci sono i grandi obiettivi ma penso si possa anche sui piccoli obiettivi del lavoro quotidiano”. “Quello di oggi è l’esempio che se le forze politiche, tutte insieme, le forze sociali e imprenditoriali remano nella stessa direzione, l’Italia non ha nulla da imparare da nessuno. L’importante è che tutti remino nella stessa direzione”. Lo ha detto il vice premier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, all’inaugurazione del nuovo assetto di Piazza Pia a Roma e del prolungamento del sottopasso di Lungotevere in Sassia.

In Puglia annata agraria tra luci e ombre a causa siccità

In Puglia annata agraria tra luci e ombre a causa siccitàRoma, 23 dic. (askanews) – L’agricoltura pugliese nel 2024 supera i 4 miliardi di euro, guadagnando il 5% di Produzione Lorda Vendibile rispetto all’anno precedente, grazie alle ottime performance del settore olivicolo e oleario e dell’uva da tavola che hanno compensato le forti perdite registrate dal comparto cerealicolo, dalla frutta soprattutto dagli agrumi e dalle piante industriali, a causa della siccità e dei 154 eventi estremi che hanno falcidiato i campi. E’ quanto emerge dall’analisi dei dati settore per settore di Coldiretti Puglia, diffusa in occasione del bilancio dell’annata agraria di fine anno.


Una agricoltura resiliente quella pugliese, che sta resistendo alle avversità climatiche e geopolitiche, spiega Coldiretti Puglia, contenendo le perdite anche sul fronte delle cessazioni, considerato che perde nel 2024 lo 0,03% delle aziende nei settori dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca, secondo i dati relativi al terzo trimestre di Movimprese. L’aumento in valore dell’agroalimentare pugliese è determinato principalmente dall’andamento del settore olivicolo e oleario, con il raccolto delle olive in Puglia crollato del 40% rispetto all’anno precedente a causa della siccità e della campagna di scarica, ma con un valore unitario delle olive che ha sfondato quota 1 miliardo di euro, ma anche il valore dell’olio risulta elevato.


La siccità non ha inciso sensibilmente solo sull’uva, per cui si registrano performance ottime dell’uva da tavola, con un leggero aumento delle produzioni e con mercati che hanno risposto molto bene rispetto all’offerta di apirene ma anche delle uve con semi pugliesi, con una PLV di quasi 643 milioni di euro. Anche l’uva da vino ha tenuto, dopo la disastrosa campagna dell’anno scorso a causa della peronospora, con i prezzi che nonostante le difficoltà iniziali non sono crollati, anche grazie alle prime risposte alle modifiche dei disciplinarti delle IGP, ma restano le preoccupazioni per l’andamento di mercato dei vini rossi. Agonia lenta e al momento introvertibile per il settore lattiero, con altre 13 stalle chiuse in Puglia da dicembre 2023 a giugno 2024, una perdita incolmabile causata dall’aumento dei costi di produzione e gestione, “a cui non corrisponde più una equa remunerazione del prezzo del latte alla stalla, che non può andare sotto i costi di produzione calcolati da Ismea, quando nella forbice tra produzione e consumo ci sono margini da recuperare per garantire un prezzo giusto e onesto che tenga conto dei costi degli allevatori e la necessaria qualità da assicurare ai consumatori”, conclude Coldiretti Puglia.

Nasce a Palermo la Federazione Strade vino olio sapori di Sicilia

Nasce a Palermo la Federazione Strade vino olio sapori di SiciliaRoma, 23 dic. (askanews) – Fare rete per avere una voce sola nel confronto con le istituzioni e per lavorare insieme su progetti comuni di ampio respiro e nel lungo periodo. Con questa visione nasce la Federazione Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori di Sicilia, che riunisce sotto un’unica sigla la Strada del Vino di Marsala – Terre d’Occidente, la Strada del Vino e dei Sapori dell’Etna, la Strada del Vino Terre Sicane, la Strada del Vino e dei Sapori Val di Mazara, la Strada del Vino e dei Sapori del Valdinoto, la Strada del Vino e dei Sapori della Valle dei Templi e la Strada del Vino Cerasuolo di Vittoria dal Barocco al Liberty.


Al timone del neonato soggetto, che avrà il proprio quartier generale a Palermo nella sede dell’Irvo (Istituto Regionale del Vino e dell’Olio), ci sarà un Consiglio direttivo composto dal presidente Salvatore Lombardo, dalla vicepresidente Luigia Sergio, dalla direttrice Marika Mannino e dai consiglieri Gina Russo, Gregorio Sparacino, Mario Tumbiolo, Luigi Bonsignore e Marco Domenico Parisi. “Siamo partiti dal concetto che stare uniti è sempre meglio che stare da soli con l’obiettivo di risvegliare l’attenzione delle istituzioni – spiega il presidente Salvatore Lombardo – Anche perché le Strade del Vino sono nate da una legge regionale nel 2002 che prevede la collaborazione con la Regione e con gli enti locali interessati per l’inserimento delle Strade nei diversi strumenti di promozione turistica. È il momento di ricominciare, come sta accadendo adesso, ad avere un’interlocuzione che può essere utile non solo alle Strade, che ovviamente non vendono vino ma valorizzano il territorio, ma anche alle stesse istituzioni. Cercheremo al più presto di portare avanti una politica unitaria a livello nazionale ma anche a livello europeo, dove spesso si evidenzia un gap nei confronti di altri organismi che svolgono analoga funzione nostra. Al momento – conclude – siamo sette Strade ma siamo aperti, ovviamente, a nuove adesioni”.

Giubileo, Meloni: cantiere Piazza Pia piccolo miracolo civile

Giubileo, Meloni: cantiere Piazza Pia piccolo miracolo civileRoma, 23 dic. (askanews) – “Fra qualche ora Roma aprirà le sue porte ancor più di quanto non faccia ogni giorno ai pellegrini. In questi due anni abbiamo lavorato tutti bene per far sì che la città eterna sia all’altezza del compito”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso della cerimonia di inaugurazione del restyling di piazza Pia, a Roma, opera legata ai lavori per il Giubileo.


Il nuovo sottopasso automobilistico e la pedonalizzazione della piazza fra Castel Sant’Angelo e la basilica di San Pietro rappresentano, ha sottolineato, “l’opera più imponente, costata 85 milioni di euro, creerà uno spazio per 150mila persone in vista degli eventi giubilari. Abbiamo contemporaneamente lavorato al potenziamento dei servizi essenziali, a partire dai pronto soccorso”. La premier ha rivendicato “lo spirito di collaborazione” che ha animato “tutti i soggetti coinvolti”. A giudizio di Giorgia Meloni fondamentale per il raggiungimento del risultato è stato “il metodo che questo governo ha utilizzato: abbiamo messo in campo una cabina di regia capace di affrontare in tempo reale gli ostacoli che via si presentavano”. Ricordando il ritrovamento, nel corso dei lavori di scavo, di una villa romana che è stata smontata e trasferita senza fermare il cantiere, Meloni ha parlato di “un piccolo miracolo civile. Possiamo chiamarlo il metodo Giubileo. La pubblica amministrazione sa farlo quando ci sono i grandi obiettivi ma penso si possa anche sui piccoli obiettivi del lavoro quotidiano”.

Biden a fine mandato ha commutato le pene di morte federali in ergastoli

Biden a fine mandato ha commutato le pene di morte federali in ergastoliRoma, 23 dic. (askanews) – Il presidente degli Stati uniti Joe Biden, a fine mandato, ha commutato oggi le sentenze di quasi tutti i prigionieri nei bracci della morte federali, risparmiando la vita di 37 uomini, un mese prima del ritorno di Donald Trump tornerà alla Casa bianca, con la promessa di riavviare le esecuzioni federali. Lo riferisce il New York Times.


“Sono più convinto che mai che dobbiamo fermare l’uso della pena di morte a livello federale”, ha detto Biden in una dichiarazione. “In buona coscienza, non posso fare un passo indietro e lasciare che una nuova amministrazione riprenda le esecuzioni che ho fermato”. Coloro che sono stati colpiti dall’azione di Biden, tutti quelli che hanno subito una condanna federale per omicidio, sconteranno l’ergastolo senza la possibilità di libertà vigilata invece di affrontare l’esecuzione. Solo tre detenuti, ognuno dei quali ha compiuto famigerati omicidi di massa, rimarranno nel braccio della morte federale.


Il presidente ha fatto una campagna nel 2020 per porre fine alla pena di morte federale, ma la legislazione non è stata approvata nel Congresso. Dei 37 detenuti le cui sentenze sono state commutate, 15 sono bianchi, 15 sono neri, sei sono latini e uno è asiatico. Sono stati condannati in 16 stati, tra cui tre che hanno abolito la pena di morte a livello statale.


Durante la sua amministrazione, Biden ha ordinato al Dipartimento di Giustizia di emettere una moratoria sulle esecuzioni federali. I tre per i quali la commutazione della pena non si può applicare sono Robert D. Bowers, che nel 2018 ha ucciso 11 fedeli alla “Tree of Life Synagogue” di Pittsburgh; Dylann Roof, il suprematista bianco che nel 2015 ha aperto il fuoco sui parrocchiani neri in una chiesa di Charleston, uccidendo nove persone; Dzhokhar Tsarnaev, uno dei due fratelli che hanno eseguito l’attentato alla maratona di Boston nel 2013, in cui sono morte tre persone.

Coldiretti Puglia chiede misure sostegno ad hoc per crisi grano

Coldiretti Puglia chiede misure sostegno ad hoc per crisi granoRoma, 23 dic. (askanews) – In Puglia le performance straordinarie del settore olivicolo e dell’uva da tavola hanno compensato l’andamento da profondo rosso dei comparti che hanno fortemente risentito degli effetti della siccità, come la frutta, in particolare gli agrumi che sono andati al macero per la mancanza di acqua, ma anche del grano. Ma a preoccupare è la crisi del settore cerealicolo colpito dalla siccità “ma anche da eventi estremi a macchia di leopardo”, denuncia Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia, nel sottolineare che “il rischio concreto è dovuto all’abbassamento del valore del quintale di grano, a causa delle importazioni selvagge dall’estero e della scarsa valorizzazione del prodotto regionale, per cui abbiamo chiesto alla Regione una misura di sostegno ad hoc per i cerealicoltori”.


Dal 2010 al 2020 le aziende agricole sono passate da 271.754 a 191.430 in Puglia, che resta la regione più agricola d’Italia con 1,3 milioni di ettari coltivati, secondo l’ultimo censimento Istat. “Con il numero delle aziende di agricoltura, silvicoltura e pesca che cala, Coldiretti chiede un intervento urgente a sostegno del settore, a partire dalle scelte di politica europea”, dice Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia, sottolineando che “un passo avanti importante è arrivato dalla decisione della Commissione Europea di accogliere una delle richieste avanzate dalla Coldiretti nel corso delle sue mobilitazioni a Bruxelles, con la modifica del regolamento “de minimis” per il settore agricolo, gli aiuti di piccola entità che non hanno alcun impatto sugli scambi nel mercato unico”, aggiunge Piccioni. Il nuovo regolamento raddoppia la soglia ad azienda (da 25mila a 50mila euro in tre anni) dando la possibilità agli Stati di erogarli senza doverli notificare alla Commissione e incorrere nel rischio di procedure di infrazione per distorsioni della concorrenza. Una misura importante anche per i suoi effetti sul Fondo emergenza agricole, poiché aumenterà le possibilità per i governi di sostenere le filiere in crisi.

A Roma a marzo la prossima tappa della festa del Bio

A Roma a marzo la prossima tappa della festa del BioRoma, 23 dic. (askanews) – Le scelte alimentari hanno un ruolo determinante per la salute delle persone, la tutela degli ecosistemi ambientali e la mitigazione dei cambiamenti climatici. Questo il messaggio lanciato dalla tappa milanese della settima edizione della Festa del BIO, che ha sottolineato il valore del biologico come elemento chiave per costruire un futuro sostenibile; un modello virtuoso, essenziale per preservare le risorse naturali a beneficio delle generazioni future. Tra le richieste principali, quella di rivedere l’IVA per agevolare i consumi.


Durante la giornata di confronto tra esperti, ricercatori, nutrizionisti e agricoltori sul futuro dell’agricoltura e dell’alimentazione, è emerso con chiarezza il ruolo fondamentale della transizione agroecologica, di cui il biologico e il biodinamico rappresentano le punte di eccellenza. Alla Festa del BIO è stata sottolineata l’importanza dell’educazione alimentare per promuovere scelte più consapevoli, incentivando il consumo di cibi di prossimità, la riduzione della carne e il contrasto agli sprechi alimentari. “La rapida evoluzione della crisi climatica conferma la necessità e l’urgenza di un cambiamento radicale nel modello di agricoltura e nelle scelte alimentari – ha evidenziato Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio – Secondo i dati presentati recentemente da Nomisma, molte delle produzioni del nostro Paese hanno subito cali produttivi che superano in diversi casi anche il 30%, soprattutto al centro e al sud, a causa della crisi climatica. Non abbiamo più tempo. Per tutelare le nostre produzioni agricole occorre agire subito e accelerare la transizione verso l’agroecologia per centrare ancora più rapidamente gli obiettivi del Green Deal, che puntano a raggiungere il 25% di superficie coltivata a biologico in EU entro il 2030”.


“Per cambiare il modello di produzione è indispensabile, però, modificare anche il modo di consumare – ha proseguito – per questo riteniamo fondamentale sensibilizzare i cittadini e far comprendere che quando scegliamo un cibo scegliamo anche il metodo con cui viene coltivato. Puntare al prezzo più basso comporta una compromissione dei diritti dei lavoratori, la riduzione del reddito degli agricoltori aprendo di fatto al lavoro nero. La sostenibilità ambientale non è in contrasto con quella economica e sociale, al contrario tutto rientra in un processo coerente e integrato”. “L’introduzione dell’educazione alimentare nelle scuole è per noi fondamentale – ha ricordato Barbara Nappini, presidente Slow Food Italia – È urgente cambiare modello e riconoscere il valore di un’agricoltura integrata con gli ecosistemi: per noi la strada è il biologico e l’agroecologia. Per costruire un futuro più equo e sostenibile è estremamente importante sensibilizzare le nuove generazioni sul legame tra cibo, ambiente e giustizia sociale”.


“In Italia, le superfici agricole dedicate al biologico sono in crescita, sostenute da politiche che incentivano la transizione agroecologica, con risultati più evidenti nelle piccole e medie aziende – ha sottolineato Nicoletta Maffini, presidente AssoBio – Tuttavia, nelle grandi imprese, situate soprattutto in Piemonte, Lombardia e Veneto, l’agricoltura biologica non è ancora sufficientemente diffusa. Però, il punto principale riguarda i consumi: nel nostro Paese permane uno scetticismo legato ai controlli, che rende imprescindibile una comunicazione più chiara ed efficace sui benefici del biologico. L’agricoltura biologica rappresenta una risposta concreta che rispetta e rigenera i terreni, duramente sfruttati nei decenni precedenti dall’agricoltura intensiva, che ha causato gravi danni ambientali”.