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Tag: Sanremo 2023

Formula1, Verstappen in pole a Suzuka

Formula1, Verstappen in pole a SuzukaRoma, 5 apr. (askanews) – Sarà Max Verstappen su Red Bull a partire in pole position nel GP del Giappone di Formula1, al via domattina (alle 7 ora italiana) a Suzuka. È la 41ª volta in carriera, la quarta di fila su questa pista, che l’olandese parte davanti a tutti: il campione del mondo in carica ha chiuso le qualifiche del sabato in 1’26″983, nuovo record della pista a Suzuka, davanti di un soffio rispetto alla McLaren di Lando Norris, secondo per soli 12 millesimi. Vicinissima anche l’altra McLaren di Oscar Piastri a 44 millesimi da Verstappen, in seconda fila col ferrarista Charles Leclerc che ha chiuso col 4° tempo a 0″335 dall’olandese. Solo ottava l’altra Ferrari di Lewis Hamilton a 0″627. Terza fila tutta Mercedes con Kimi Antonelli 6° a 0″572 preceduto dal compagno George Russell a 0″335 da Verstappen.

D-Orbit e Planetek annunciano un’unione strategica

D-Orbit e Planetek annunciano un’unione strategicaRoma, 5 apr. (askanews) – D-Orbit, leader mondiale nella logistica spaziale e nel trasporto orbitale, e Planetek Group, azienda di spicco nel settore dell’osservazione della Terra (EO), dell’analisi geospaziale e del software di missione, annunciano un’unione strategica. D-Orbit e Planetek, spiega una nota, pur esplorando nuovi modelli di business innovativi e sinergie tra le due aziende, manterranno la loro autonomia operativa, garantendo la continuazione delle loro strategie e operazioni. Questo traguardo permette a entrambe le aziende di arricchire le proprie competenze nelle applicazioni spaziali cloud-based, nell’elaborazione dei dati in orbita tramite intelligenza artificiale e nei servizi di scambio dati in tempo reale.


Nel corso degli anni, D-Orbit e Planetek hanno collaborato a diverse iniziative, tra cui la più recente è stata la prima missione di AI-eXpress, una tecnologia innovativa che sfrutta l’IA e la tecnologia blockchain per migliorare la reattività dei satelliti e consentire la trasmissione di analisi a bassa latenza. L’adozione di IA in orbita consente ai satelliti di prendere decisioni in autonomia, come l’identificazione dei dati utili o la regolazione delle operazioni in tempo reale, invece che attendendo istruzioni dalla Terra. Allo stesso tempo, la blockchain garantisce che le informazioni raccolte siano archiviate e condivise in modo sicuro, rendendo i dati spaziali più affidabili e accessibili. Questa operazione evidenzia la convinzione di D-Orbit nel valore strategico dei servizi di cloud computing spaziale e nel loro potenziale impatto su un’ampia gamma di settori. La vasta esperienza di Planetek nel campo dell’osservazione della Terra rafforzerà ulteriormente la capacità di D-Orbit di sviluppare e implementare soluzioni all’avanguardia per l’elaborazione e l’analisi dei dati direttamente nello spazio, anziché affidarsi esclusivamente all’infrastruttura terrestre, ridefinendo il modo in cui i dati satellitari vengono raccolti, gestiti e forniti in tempo quasi reale. “Abbiamo lavorato a lungo a questo traguardo, l’unione tra D-Orbit e Planetek”, ha dichiarato Luca Rossettini, Amministratore Delegato di D-Orbit. “Unendo i nostri punti di forza, non solo espandiamo la nostra portata tecnologica, ma rafforziamo anche il nostro impegno a rendere lo spazio più accessibile e sostenibile per migliorare la vita sulla Terra. I nostri valori condivisi, incentrati sull’idea di mettere le persone al primo posto, sono al centro di questa collaborazione, garantendo che l’innovazione sia guidata da una cultura forte e incentrata sulle persone, che valorizza i talenti e promuove il successo a lungo termine.”


“Insieme, D-Orbit e Planetek mirano a ridefinire il modo in cui le informazioni spaziali sono accessibili, analizzate ed utilizzate per risolvere le sfide globali, dal monitoraggio ambientale e la pianificazione urbana, alla sicurezza nazionale e la risposta alle catastrofi”, ha dichiarato Giovanni Sylos Labini, Amministratore Delegato di Planetek Italia. “Questa unione comporta nuove prospettive significative per Planetek Hellas e rafforza la nostra posizione di leader nel settore spaziale in Grecia, coprendo l’intera catena del valore da monte a valle”, ha dichiarato Stelios Bollanos, Amministratore Delegato di Planetek Hellas. “Il consolidamento dell’industria spaziale e delle competenze orientate ai servizi è oggi più che mai fondamentale. L’unione tra D-Orbit e Planetek rappresenta un passo decisivo in questa direzione. Insieme, offriremo ai nostri clienti un punto di riferimento unico per i servizi di assistenza, in-orbit servicing e gestione dei big data nello spazio, introducendo al contempo un nuovo modello di collaborazione. Un’evoluzione che genererà valore per tutti i nostri stakeholder”, ha commentato Simonetta Di Pippo, Presidente del Consiglio di Amministrazione di D-Orbit. Con questa operazione, D-Orbit ha acquisito il 100% delle azioni di Planetek, rendendo gli azionisti di Planetek parte dell’azionariato di D-Orbit. L’attuale organizzazione aziendale rimarrà invariata per garantire la continuità delle operazioni. D-Orbit opera a livello globale, con uffici in Italia, Portogallo, Regno Unito, Grecia e Stati Uniti. Planetek estende il suo raggio d’azione con due società spin-off, GAP s.r.l. e GEO-K s.r.l., e la sua consolidata filiale in Grecia, Planetek Hellas. Insieme, le due società amplieranno il loro portafoglio in modo da avvantaggiare l’intero ecosistema, dai settori governativo, della sicurezza, commerciale e ambientale, alla più ampia comunità spaziale.

Successo per Krateo Platform2Platform a Londra

Successo per Krateo Platform2Platform a LondraRoma, 5 apr. (askanews) – Si è concluso con grande successo Platform2Platform, l’evento promosso da Krateo PlatformOps, orientato alla scoperta delle ultime tendenze nell’ambito del Cloud Native e nel Platform Engineering.


L’evento, svoltosi il 2 e 3 aprile presso il Good Hotel di Londra, si è tenuto in concomitanza con KubeCon 2025, la conferenza di punta della Cloud Native Computing Foundation, che ogni anno riunisce aziende, organizzazioni ed esperti del settore impegnati nello sviluppo di tecnologie cloud native. In questo scenario, Platform2Platform ha offerto due giornate di approfondimenti tecnici, dibattiti e dimostrazioni pratiche rivolte a ingegneri, architetti di sistema e professionisti del cloud native. Tra i momenti più attesi, la registrazione dal vivo di un podcast con ospiti di spicco del settore, che ha offerto spunti unici e conversazioni stimolanti. L’evento ha rappresentato anche un’importante occasione di networking, permettendo ai partecipanti di incontrare il team di Krateo e confrontarsi con esperti specializzati nelle tecnologie cloud native in un ambiente dinamico e collaborativo. L’evento Platform2Platform ha inoltre messo in evidenza l’interesse crescente da parte delle aziende per soluzioni innovative nella gestione e ottimizzazione delle proprie infrastrutture tecnologiche. Le organizzazioni che operano in ambienti cloud complessi si trovano spesso ad affrontare sfide nella gestione delle risorse, con costi elevati e inefficienze operative. In risposta a queste criticità, si distingue la piattaforma Krateo PlatformOps di Krateo, una soluzione open-source pensata per affrontare direttamente i problemi di gestione delle risorse, ottimizzando il processo di creazione, gestione e automazione su qualsiasi infrastruttura, sia essa in cloud o on-premise. In particolare, integrando i principi di FinOps e GreenOps, Krateo aiuta le aziende a ottimizzare i costi e ridurre l’impatto ambientale, garantendo un’allocazione efficiente delle risorse. Grazie al suo portale self-service, i team possono creare ambienti di test o distribuire nuove applicazioni con pochi click, accelerando i processi di sviluppo e innovazione.


“L’adozione di tecnologie cloud native nel 2025 sarà il catalizzatore per l’espansione dell’intelligenza artificiale, permettendo alle aziende di scalare rapidamente, innovare continuamente e trasformare i dati in valore concreto” – afferma Giulio Covassi, CEO di Krateo. “Krateo PlatformOps si prefigge il ruolo di direttore d’orchestra del vostro IT, orchestrando tecnologie passate, presenti e future”.

Dazi, Tajani: il primo obiettivo è ridurre al 10% quelli Usa

Dazi, Tajani: il primo obiettivo è ridurre al 10% quelli UsaRoma, 5 apr. (askanews) – “Noi non siamo per la guerra commerciale. Se poi diventa indispensabile intervenire e dare un segnale politico, allora quello lo si potrà dare, ma non in un’ottica di escalation. Il primo obiettivo potrebbe essere la riduzione dal 20 al 10% dei dazi americani per poi arrivare a dazi zero-dazi zero”. Lo ha affermato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondendo, al suo arrivo al Palazzo dei congressi di Roma per il Consiglio nazionale del partito, a una domanda su come affrontare i dazi imposti dagli Usa all’Unione europea.

Sei giovani autistici assunti da Barilla nello stabilimento di Foggia

Sei giovani autistici assunti da Barilla nello stabilimento di FoggiaMilano, 5 apr. (askanews) – Sei giovani autistici tra i 20 e i 30 anni sono stati assunti nello stabilimento Barilla di Foggia per occuparsi della gestione dello spaccio aziendale. E’ questo il nuovo traguardo raggiunto dalla collaborazione tra Barilla, con la sua sede di Foggia, e iFun, associazione di genitori di bambini e ragazzi autistici attiva da oltre dieci anni sul territorio. Un percorso di inclusione e sensibilizzazione che, iniziato due anni fa con la creazione dell’Employee resource group (Erg) “ThisAbility”, ha portato ora a questa assunzione.


Gli Erg di Barilla sono gruppi di volontari organizzati e formati all’interno dell’azienda per promuovere una cultura aziendale sempre più inclusiva. A fine 2023 l’azienda di Parma ha donato un pulmino all’associazione, a nome delle persone dello stabilimento di Foggia, per facilitare gli spostamenti quotidiani dei ragazzi e delle loro famiglie. Nel corso degli ultimi due anni, la collaborazione ha continuato a crescere attraverso eventi, workshop e attività condivise tra lo stabilimento e la comunità locale. Dal 26 marzo di quest’anno, grazie alla partnership con una cooperativa sociale di tipo B, sei ragazzi autistici sono stati assunti per lavorare nello spaccio aziendale. Affiancati dai loro tutor, questi giovani lavorano alla preparazione dei pacchi di pasta destinati ai dipendenti dello stabilimento, compiendo così un significativo passo verso l’autonomia e l’inclusione lavorativa.


“Lavoratori, non più fragili o disabili. Lavoratori, persone, anime, dignitosamente dentro questo mondo senza stare alla finestra a vedere la vita che passa per gli altri. Senza essere in questa perenne sala d’attesa”, sottolinea Maurizio Alloggio, presidente di iFun e padre di Antonio. “Con questo progetto proseguiamo quella che dovrebbe essere la missione di ogni impresa che vuole essere virtuosa – aggiunge Francesco Grieco, plant director dello stabilimento Barilla di Foggia – contribuire in modo significativo al benessere della comunità”. Lo stabilimento Barilla di Foggia, attivo da circa 40 anni, impiega circa 200 persone a tempo indeterminato e, con una capacità produttiva di oltre 210.000 tonnellate di pasta, rappresenta uno dei principali siti produttivi del gruppo.

Governo, Tajani: non farei mai parte di esecutivo anti-Ue

Governo, Tajani: non farei mai parte di esecutivo anti-UeRoma, 5 apr. (askanews) – “Sia chiaro che noi difendiamo l’Europa, continueremo a difenderla, l’Europa è la nostra casa, io non farei mai parte di un governo antieuropeo quindi questo deve essere chiaro, per fortuna mi pare che il presidente del consiglio Meloni abbia fatto sempre scelte a difesa dell’Unione europea”. Lo ha affermato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondendo, al suo arrivo al Palazzo dei congressi di Roma dove a breve prenderà il via il Consiglio nazionale del partito, a una domanda sull’atteggiamento della Lega, spesso ostile all’Unione europea.

Dazi, Tajani: solo la Commissione Ue può trattare con gli Usa

Dazi, Tajani: solo la Commissione Ue può trattare con gli UsaRoma, 5 apr. (askanews) – “Io non faccio polemiche con nessuno, dico soltanto che è competente soltanto la Commissione europea a trattare con gli Stati Uniti in materia commerciale perché la competenza della Commissione europea è esclusiva, quindi non tocca a noi trattare, noi possiamo fare altro tipo di trattative. Un conto è una trattativa per un piano di export, ma la trattativa sui dazi normativa la fa soltanto la Commissione europea, questi sono i trattati. Sono le regole, quindi quando si parla bisogna ben conoscere le regole e sapere qual è il diritto”. Lo ha affermato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondendo, al suo arrivo al Palazzo dei congressi di Roma dove a breve prenderà il via il Consiglio nazionale del partito, a una domanda sull’atteggiamento della Lega, che continua a invocare una trattativa bilaterale tra Italia e Stati Uniti in materia di dazi.

Dazi, Giorgetti: sangue freddo e no panico, serve approccio pragmatico

Dazi, Giorgetti: sangue freddo e no panico, serve approccio pragmaticoCernobbio (Co), 5 apr. (askanews) – “Noi siamo impegnati a quella che potremmo definire una de-escalation con l’amministrazione Usa: il messaggio a mio giudizio è che non bisogna pigiare il pulsante, il bottone del panico”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso del suo intervento al forum Ambrosetti, parlando della guerra dei dazi innescata dal presidente Trump.


“Chiaramente le Borse agiscono in modo razionale e talvolta irrazionale, seguendo altri tipi di istinti – ha proseguito -. Quello che noi come governo dobbiamo fare è mantenere il sangue freddo, valutare esattamente gli impatti ed evitare di partire con una politica dei contro-dazi che sarebbe dannosa per tutti e soprattuto per noi. Questo approccio pragmatico e razionale lo porteremo a livello europeo”.

Heineken lancia Bar dating, una web app per provare nuovi locali

Heineken lancia Bar dating, una web app per provare nuovi localiMilano, 5 apr. (askanews) – Scoprire nuovi bar esattamente come avviene con il meccanismo delle app di incontri, lo swipe. L’idea è di Heineken che ha unito il mondo del dating a quello dei bar in una webapp per spingere i giovani a lasciarsi conquistare da nuovi locali.


Secondo un sondaggio commissionato da Heineken a OnePoll, oltre 7 giovani su 10 (73%) tendono a tornare sempre negli stessi locali quando escono con gli amici, nonostante il 49% dichiari di amare la varietà e il desiderio di esplorare nuove connessioni. Cosa li frena? Il 20% teme di scegliere un posto che potrebbe non piacere al gruppo, il 18% è scoraggiato dal cercare di mettere tutti d’accordo e il 15% si sente sopraffatto dalla quantità di opzioni disponibili. Così la metà dei giovani giudicano la propria vita sociale poco appagante e dinamica e il 20% ammette che manca quella “scintilla” alle proprie serate. Ma c’è voglia di cambiare. Tra i 18-34enni, prima vera generazione di nativi digitali, il 58% vorrebbe scoprire nuovi locali come avviene con gli appuntamenti: con uno swipe. Non a caso, il bar si conferma il posto preferito per fare nuove conoscenze. In questo scenario, emerge forte anche la voglia di rinnovarsi: quasi la metà (48%) crede che le esperienze non debbano limitarsi sempre agli stessi posti e alle stesse persone, mentre 1 su 3 (31%) è convinto che scoprire nuovi locali renderebbe la propria vita sociale più stimolante e ricca di opportunità.


“Sappiamo che i giovani italiani si sentono spesso bloccati nella loro bolla sociale. Indecisione e opinioni contrastanti li portano a tornare sempre negli stessi posti, con le stesse persone – afferma Michela Filippi, marketing director di Heineken Italia – Bar Dating vuole rompere questo schema rendendo più facile che mai scoprire nuovi locali, vivere nuove esperienze e uscire dalla propria comfort zone. Non significa dover dire addio al proprio locale preferito, ma semplicemente esplorare di più per una vita sociale più stimolante ed appagante”. Per il lancio della web app, Heineken ha scelto il conduttore tv e digital creator, Tommaso Zorzi come ambassador e organizzato eventi a Roma e Milano nei weekend del 9-10 e 16-17 maggio.

Dazi, Meloni: dal panico i danni più gravi. Lunedì task force a palazzo Chigi

Dazi, Meloni: dal panico i danni più gravi. Lunedì task force a palazzo ChigiRoma, 4 apr. (askanews) – “Il panico e l’allarmismo possono causare danni ben maggiori di quelli strettamente connessi con i dazi”. Nella giornata in cui le borse europee registrano le peggiori performance da cinque anni a questa parte (e Milano risulta la peggiore (-6,5%), la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha spiegato ai colleghi riuniti a Palazzo Chigi per il Cdm la ragione per cui bisogna tenere i nervi saldi e non alimentare il panico sui mercati e tra i cittadini. “Pochi giorni fa – ha ricordato la premier – la presidente della Bce Christine Lagarde ha detto che ‘un dazio statunitense del 25% sulle importazioni dall’Europa ridurrebbe la crescita dell’area euro di circa 0,3 punti percentuali nel primo anno. Quindi, dei dazi al 20% dovrebbero portare a una riduzione del Pil europeo inferiore allo 0,3% finora stimato. E’ certamente un impatto significativo – ha ammesso la premier -, ma di un ordine di grandezza affrontabile.


Molto diversa è la situazione che si potrebbe creare nel caso in cui si scatenassero panico e aspettative negative tra i consumatori, portando quindi ad una contrazione dei consumi e degli investimenti delle imprese. Il compito di tutte le Istituzioni, non solo del Governo, è quello di riportare l’intera discussione alla reale dimensione del problema”. Sotto accusa è la proposta, arrivata da più parti, di mettere subito in campo delle ritorsioni. Cosa che ha annunciato oggi la Cina, con controdazi del 34% su tutte le importazioni dagli Usa, e che ha scatenato l’ondata di panico sui mercati. La premier invece scommette su misure ‘ragionate’, da varare con calma, convinta che i dazi finiranno presto per rivelarsi un boomerang per gli Stati Uniti.


“La decisione dell’amministrazione Trump è sbagliata – ha ammesso Meloni -, perché le economie delle nazioni occidentali sono fortemente interconnesse e politiche protezionistiche così incisive danneggeranno non solo l’Ue ma anche gli Stati Uniti. Ciò detto – ha ribadito -, è importante non amplificare ulteriormente l’impatto reale che la decisione americana può avere”. Ad ogni modo, ha aggiunto la premier, “ho deciso di chiedere ai due vicepremier, al Ministro dell’Economia, dell’Industria, dell’Agricoltura, delle Politiche europee, di vederci lunedì pomeriggio e di portare, ciascuno per la propria competenza, uno studio sull’impatto che questa situazione può avere per la nostra economia. Lo stesso gruppo di lavoro del Governo, che da ora deve sentirsi prioritariamente impegnato sul tema, si confronterà anche con i rappresentanti delle categorie produttive, che sono stati convocati a Palazzo Chigi per martedì 8 aprile. Ci confronteremo anche con loro, per trovare le soluzioni migliori”.


“L’obiettivo – ha spiegato – è avere in tempo breve un’idea il più possibile chiara, per l’economia italiana e del quadro complessivo, dell’impatto e dei settori maggiormente danneggiati nei diversi scenari, una linea d’azione per sostenere quelle filiere, un set di proposte da portare in Europa su come affrontare e rispondere a questa crisi e una linea di negoziato con gli Stati Uniti. Ci troviamo davanti ad un’altra sfida complessa, ma abbiamo tutte le carte in regola per superare anche questa”, ha rassicurato. Parte della soluzione, secondo la premier, potrebbe venire da novità sul fronte dell’Unione europea. “Possiamo sfruttare la difficoltà per passi avanti importanti in una fase che lo richiede”, aveva detto la premier a margine della visita alla nave Vespucci nel porto di Ortona (Chieti). Per esempio “lavorando sulla competitività delle nostre imprese”. E poi, ha aggiunto c’è “un tema aperto rispetto al Patto di stabilità, c’è una norma che si chiama clausola generale di salvaguardia che prevede una sospensione, una deroga al Patto di stabilità. Forse dovremmo ragionare di quello, o di fare una valutazione ulteriore su come è stato indicato il Patto di stabilità”. E poi, ha concluso, “dovremmo ragionare di sospendere le norme del Grean Deal sull’automotive”.


Su come affrontare questa nuova tempesta Meloni ha avuto nel pomeriggio anche uno scambio di vedute col premier britannico Starmer. “I due Leader – ha fatto sapere Palazzo Chigi – hanno avuto uno scambio sugli ultimi sviluppi internazionali e sul continuo rafforzamento della eccellente cooperazione bilaterale, concordando di proseguire il coordinamento su tutti i temi di comune interesse e sulle principali sfide globali”. Intanto le opposizioni attaccano duramente la premier. “Meloni – ha detto ai microfoni del Tg1 il presidente del M5s Giuseppe Conte – è arrivata completamente impreparata ai dazi: la borsa crolla, sono a rischio migliaia di posti di lavoro. E notate la differenza: in Spagna” il premier “Sanchez vara un piano da 14 miliardi per le imprese”, mentre “in Italia Meloni dice che incontrerà gli imprenditori. La verità è che noi soluzioni o per le imprese, per l’export, per il caro bollette le abbiamo messe sul tavolo, ma Meloni le ha strappate”. Secondo la segretaria del Pd Elly Schlein “Meloni è stata fino a qui ambigua, ha usato il condizionale fino al minuto prima che Trump annunciasse quello che già da tempo aveva detto e non ha messo in campo ancora alcuna risposta. Ora è necessaria una risposta unitaria europea che sia mirata e proporzionata, ma è necessario anche aprire nuove relazioni commerciali e sul versante interno serve una risposta del governo che tuteli le imprese e le famiglie, come sta facendo la Spagna”.