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Autore: Redazione StudioNews

Energia, superato obiettivo stoccaggio gas, già al 95% nell’Ue

Energia, superato obiettivo stoccaggio gas, già al 95% nell’UeBruxelles, 31 ott. (askanews) – Gli impianti di stoccaggio di gas dell’Ue sono stati riempiti al 95%, oltrepassando l’obiettivo vincolante del 90%, da raggiungere ogni anno entro il primo novembre, come previsto nel regolamento sullo stoccaggio del gas adottato dagli Stati membri durante la crisi energetica causata dalla guerra russa in Ucraina. Lo riferisce una nota pubblicata oggi a Bruxelles dalla Commissione europea, riportando gli ultimi dati pubblicati da “Gas Infrastructure Europe”.


Il regolamento sullo stoccaggio del gas è volto a garantire una sufficiente sicurezza dell’approvvigionamento e stabilità del mercato per i mesi invernali. Attualmente, ci sono circa 100 miliardi di metri cubi di gas negli impianti di stoccaggio negli Stati membri, che rappresentano circa un terzo del consumo annuale di gas nell’Ue. “Quando la Russia ha invaso l’Ucraina e ha cercato di ricattare l’Europa usando le sue forniture di energia, abbiamo preso misure rapide per proteggerci da futuri shock di approvvigionamento. Questo lavoro – rileva Kadri Simson, commissaria europea per l’Energia, nella nota della Commissione – sta dando i suoi frutti, ed entriamo in questo inverno con un buon livello di gas negli impianti di stoccaggio in tutta l’Ue, forniture energetiche diversificate, una quota maggiore di energie rinnovabili e un rinnovato impegno per l’efficienza energetica e il risparmio energetico”.


“Questo ci mette in una posizione di forza per mantenere stabili le forniture e i prezzi questo inverno, e per continuare la nostra transizione, eliminando la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili russi”, conclude la commissaria.

Nella Ue le emissioni di gas serra sono diminuite dell’8,3% nel 2023

Nella Ue le emissioni di gas serra sono diminuite dell’8,3% nel 2023Bruxelles, 31 ott. (askanews) – Le emissioni di gas serra stanno diminuendo a un ritmo sostenuto nell’Ue, grazie alla crescita impressionante delle energie rinnovabili. E’ quanto risulta dal rapporto per il 2024 sui progressi dell’azione per il clima, pubblicato oggi a Bruxelles dalla Commissione europea.


Il rapporto mostra che le emissioni nette di gas serra sono diminuite dell’8,3% nel 2023 rispetto all’anno precedente. Si tratta del maggior calo annuale degli ultimi decenni, ad eccezione del 2020, quando il rallentamento dell’attività economica causato dalla pandemia di Covid-19 portò a una riduzione delle emissioni ancora più importante, del 9,8%. Le emissioni nette di gas serra sono ora inferiori del 37% rispetto ai livelli del 1990, mentre il Pil dell’Ue è aumentato del 68% nello stesso periodo, dimostrando, sottolinea la Commissione, “il continuo disaccoppiamento tra emissioni e crescita economica”.


Insomma, ha osservato il portavoce per le Politiche climatiche della Commissione, Tim McPie durante il briefing quotidiano per la stampa dell’Esecutivo comunitario oggi a Bruxelles, “siamo sulla buona strada per raggiungere i nostri obiettivi del 2030 per ridurre le emissioni di almeno il 55%, se questo slancio verrà mantenuto. Questi risultati positivi sono stati guidati in particolare dall’impressionante accelerazione nella riduzione delle emissioni generate dalla produzione di elettricità e dal riscaldamento, con un calo del 24% lo scorso anno. Anche i pozzi naturali di assorbimento del carbonio dell’Ue (ovvero la vegetazione e le foreste, ndr) sono cresciuti lo scorso anno, invertendo la tendenza al ribasso dell’ultimo decennio”. “Allo stesso tempo – ha aggiunto McPie -, non possiamo ignorare l’impatto che il cambiamento climatico sta già avendo in Europa: nel 2023 l’Europa ha sperimentato i suoi più grandi incendi boschivi e uno degli anni più umidi mai registrati, importanti ondate di calore marino e un continuo aumento delle temperature. Gli eventi catastrofici in Spagna di questa settimana ci ricordano nuovamente quanto possano essere devastanti tali impatti”.


A questo proposito, “il rapporto richiama anche l’attenzione sulla necessità di continuare il nostro lavoro con gli Stati membri sull’adattamento e sul rafforzamento della nostra resilienza al cambiamento climatico”, ha concluso il portavoce. Nella nota della Commissione sulla pubblicazione del rapporto, il commissario per l’Azione per il clima, Wopke Hoekstra, ricorda che “l’Ue è all’avanguardia nella transizione pulita, con un altro anno di forti riduzioni delle emissioni di gas serra nel 2023”, e “rappresenta ora il 6% delle emissioni globali”. Hoekstra sottolinea che in questo modo “stiamo dimostrando ancora una volta ai nostri partner internazionali che è possibile intraprendere azioni per il clima e allo stesso tempo investire nella crescita della nostra economia. Purtroppo, il rapporto mostra anche che il nostro lavoro deve continuare, in patria e all’estero, poiché vediamo i danni che il cambiamento climatico sta causando ai nostri cittadini”.


La Commissione rileva che “l’ultimo anno ha visto gli eventi più catastrofici” a causa dei cambiamenti climatici già in corso, e che “le emissioni globali non hanno ancora raggiunto il picco”. Per questo, “è necessaria un’azione continua per garantire che l’Ue raggiunga i suoi obiettivi per il 2030 e sia sulla buona strada per raggiungere il suo futuro obiettivo per il 2040 (che, come è già stato annunciato, consisterà in una riduzione delle emissioni del 90% rispetto al 1990, ndr) e l’obiettivo di zero emissioni al 2050”. Inoltre, “l’Ue deve inoltre continuare il suo impegno internazionale, a partire dalla COP29” la Conferenza delle parti della Convenzione Onu sul cambio climatico, prevista il mese prossimo a Baku, in Azerbaigian, “per garantire che anche i nostri partner nel mondo intraprendono le azioni necessarie”, conclude la nota della Commissione.

Ue, emissioni di gas serra -8,3% nel 2023 rispetto al 2022

Ue, emissioni di gas serra -8,3% nel 2023 rispetto al 2022Bruxelles, 31 ott. (askanews) – Le emissioni di gas serra stanno diminuendo a un ritmo sostenuto nell’Ue, grazie alla crescita impressionante delle energie rinnovabili. E’ quanto risulta dal rapporto per il 2024 sui progressi dell’azione per il clima, pubblicato oggi a Bruxelles dalla Commissione europea.


Il rapporto mostra che le emissioni nette di gas serra sono diminuite dell’8,3% nel 2023 rispetto all’anno precedente. Si tratta del maggior calo annuale degli ultimi decenni, ad eccezione del 2020, quando il rallentamento dell’attività economica causato dalla pandemia di Covid-19 portò a una riduzione delle emissioni ancora più importante, del 9,8%. Le emissioni nette di gas serra sono ora inferiori del 37% rispetto ai livelli del 1990, mentre il Pil dell’Ue è aumentato del 68% nello stesso periodo, dimostrando, sottolinea la Commissione, “il continuo disaccoppiamento tra emissioni e crescita economica”.


Insomma, ha osservato il portavoce per le Politiche climatiche della Commissione, Tim McPie durante il briefing quotidiano per la stampa dell’Esecutivo comunitario oggi a Bruxelles, “siamo sulla buona strada per raggiungere i nostri obiettivi del 2030 per ridurre le emissioni di almeno il 55%, se questo slancio verrà mantenuto. Questi risultati positivi sono stati guidati in particolare dall’impressionante accelerazione nella riduzione delle emissioni generate dalla produzione di elettricità e dal riscaldamento, con un calo del 24% lo scorso anno. Anche i pozzi naturali di assorbimento del carbonio dell’Ue (ovvero la vegetazione e le foreste, ndr) sono cresciuti lo scorso anno, invertendo la tendenza al ribasso dell’ultimo decennio”. “Allo stesso tempo – ha aggiunto McPie -, non possiamo ignorare l’impatto che il cambiamento climatico sta già avendo in Europa: nel 2023 l’Europa ha sperimentato i suoi più grandi incendi boschivi e uno degli anni più umidi mai registrati, importanti ondate di calore marino e un continuo aumento delle temperature. Gli eventi catastrofici in Spagna di questa settimana ci ricordano nuovamente quanto possano essere devastanti tali impatti”.


A questo proposito, “il rapporto richiama anche l’attenzione sulla necessità di continuare il nostro lavoro con gli Stati membri sull’adattamento e sul rafforzamento della nostra resilienza al cambiamento climatico”, ha concluso il portavoce. Nella nota della Commissione sulla pubblicazione del rapporto, il commissario per l’Azione per il clima, Wopke Hoekstra, ricorda che “l’Ue è all’avanguardia nella transizione pulita, con un altro anno di forti riduzioni delle emissioni di gas serra nel 2023”, e “rappresenta ora il 6% delle emissioni globali”. Hoekstra sottolinea che in questo modo “stiamo dimostrando ancora una volta ai nostri partner internazionali che è possibile intraprendere azioni per il clima e allo stesso tempo investire nella crescita della nostra economia. Purtroppo, il rapporto mostra anche che il nostro lavoro deve continuare, in patria e all’estero, poiché vediamo i danni che il cambiamento climatico sta causando ai nostri cittadini”.


La Commissione rileva che “l’ultimo anno ha visto gli eventi più catastrofici” a causa dei cambiamenti climatici già in corso, e che “le emissioni globali non hanno ancora raggiunto il picco”. Per questo, “è necessaria un’azione continua per garantire che l’Ue raggiunga i suoi obiettivi per il 2030 e sia sulla buona strada per raggiungere il suo futuro obiettivo per il 2040 (che, come è già stato annunciato, consisterà in una riduzione delle emissioni del 90% rispetto al 1990, ndr) e l’obiettivo di zero emissioni al 2050”. Inoltre, “l’Ue deve inoltre continuare il suo impegno internazionale, a partire dalla COP29” la Conferenza delle parti della Convenzione Onu sul cambio climatico, prevista il mese prossimo a Baku, in Azerbaigian, “per garantire che anche i nostri partner nel mondo intraprendono le azioni necessarie”, conclude la nota della Commissione.

Mattarella avverte: concetrazione ricchezza in poche mani pericolo per la democrazia

Mattarella avverte: concetrazione ricchezza in poche mani pericolo per la democraziaRoma, 31 ott. (askanews) – Occorre incoraggiare il risparmio perchè c’è il rischio si creino gravi disuguaglianze dovute all’aumento della povertà. E’ l’appello rivolto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla Giornata mondiale del Risparmio che quest’anno celebra il centenario del Congresso internazionale delle Casse di Risparmio.


L’intervento del capo dello Stato arriva dopo quelli di Giovanni Azzone, Presidente ACRI, di Antonio Patuelli, Presidente dell’ABI, di Fabio Panetta, Governatore della Banca d’Italia, e di Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia e delle Finanze, un discorso ampio sul significato profondo del valore del risparmio “per il futuro delle famiglie e delle imprese” che non a caso è stato inserito in Costituzione con lungimiranza. Un valore che va tutelato, di qui il richiamo a fare della “lotta all’inflazione e della tutela del valore reale risparmio “impegni prioritari per la nostra Repubblica”. “Le iniziative per incoraggiare il risparmio sono necessarie e benvenute”, dice il capo dello Stato secondo il quale “la prima condizione è che sia possibile risparmiare a livello individuale.Ma oggi, ce lo dicono i dati della Banca d’Italia, il 50 per cento della popolazione italiana continua a non essere in grado di risparmiare. Con gravi disuguaglianze, e l’aumento della povertà rischia di perpetuare questa condizione nel tempo”. Una preoccupazione accresciuta dalla constatazione che certi servizi offerti prima dal sistema di welfare si sono ridotti a causa di inferiori risorse finanziare e “spinte a una nuova privatizzazione”. Questo si riflette, naturalmente, “sull’ammontare complessivo delle somme che le famiglie possono risparmiare e ve ne è traccia anche nei recentissimi dati dei conti nazionali registrati dall’Istat”.


Ma non è solo alle famiglie che Mattarella guarda perchè il risparmio è “di primaria importanza per fare funzionare l’economia reale. Per finanziare il credito, il risparmio è fonte imprescindibile”. “Il ruolo delle banche”, dice ancora il Presidente “è essenziale, per proteggere il risparmio. Le Casse di Risparmio, oggi Fondazioni – ricorda -, hanno saputo accompagnarci per quasi due secoli in questo percorso. Oggi la loro funzione è, in parte mutata, ma non muta la loro missione: essere strumenti di alimentazione dell’inclusione sociale”. Il pericolo che Mattarella intravede già all’orizzonte è che “in economia, l’estrazione di risorse a beneficio di pochi, produce solo concentrazione di potere, che è l’esatto contrario della democrazia”, come ricordano “i tre premi Nobel per l’economia di quest’anno, Daron Acemoglu, Simon Johnson e James Robinson: solo i Paesi che orientano le proprie istituzioni economiche e politiche all’inclusione – anche quella finanziaria – sono in grado di prosperare nel lungo periodo”.

MotoGp, Martin e Bagnaia: “Non si gareggi a Valencia”

MotoGp, Martin e Bagnaia: “Non si gareggi a Valencia”Roma, 31 ott. (askanews) – Sepang può decidere il motomondiale 2024. Una manciata di punti, diciassette, separa il Leader del mondiale, lo spagnolo Jorge Martin e il due volte iridato Pecco Bagnaia in veste di inseguitore. Ma alla vigilia del Gp della Malesia è la situazione in Spagna a preoccupare il circus. A Valencia è in programma l’ultimo Gp di Stagione tra due settimane ma, considerata la situazione, nessuno ha voglia di andare a festeggiare lì dove non c’è nulla da festeggiare. Tutti mostrano grande solidarietà con la popolazione colpita dall’alluvione. Ma ci si interroga anche sulla possibilità di disputare in Spagna l’ultima gara o, in alternativa, sulla sostituzione con un’altra pista. Martin esprime la sua opinione: “Sarebbe più logico gareggiare da un’altra parte”. Poi scherza: “Non vorrei che si optasse per Assen come gara finale perché Pecco è forte su quella pista”. Bagnaia puntualizza: “Dovrebbe essere una festa il GP, ma così non ci sono le condizioni. Non sarebbe giusto girare a Valencia, ma non sono io a decidere. Ci sono varie opzioni. Circuito alternativo? Ad Assen fa freddo, magari al Mugello (sorride ndr.)”. Intanto si pensa a Sepang. Jorge Martin si presenta in Malesia col primo teorico match point. Lo spagnolo del team Ducati Pramac si mostra sicuro: “Mi sento fiducioso nel mio lavoro. La scorsa stagione ero davvero nervoso. Avevo difficoltà a gestire la pressione. Quest’anno sono migliorato parecchio. Mi sto godendo il momento. So di poter perdere, ma anche di poter vincere. Nel 2023 mi è sfuggito il titolo, ma non è crollato il mondo. Mi sono sempre sentito l’outsider. Sono semplicemente più maturo grazie anche alla sofferenza e alla sconfitta”. Martin omaggia il rivale: “Imparo da 10 anni guardandolo. Pecco è più forte in frenata e io vado meglio in uscita. Penso di essermi avvicinato a lui. Ora, però, non è più tempo di commettere errori”. Francesco Bagnaia arriva a Sepang con l’obiettivo di accorciare ancora il gap da Martin. Il pilota Ducati racconta le sue sensazioni: “È un weekend importantissimo. Sappiamo cosa abbiamo sbagliato sabato in Thailandia. La pressione c’è sempre, ma è bello trovarsi in questa situazione”. Bagnaia aggiunge: “In questo momento Jorge si trova in vantaggio, ma so che non è facile. Siamo in una fase del campionato in cui devo rischiare più di lui. Per avere chance nell’ultimo GP dovremo avere al massimo 10 punti di vantaggio”. Pecco traccia un confronto con le scorse stagioni: “Ogni anno fa storia a sé: nel 2022 ho rimontato, mentre nel 2023 ho perso punti dopo l’incidente di Barcellona. Il potenziale c’è anche quest’anno. Non ho migliorato sotto l’aspetto degli errori, ma mi sono goduto di più determinati momenti. Indimenticabili i weekend di Assen e Mugello”.

Folla e commozione ai funerali di Matilde Lorenzi

Folla e commozione ai funerali di Matilde LorenziRoma, 31 ott. (askanews) – Tanta commozione e tanta partecipazione ai funerali di Matilde Lorenzi, la giovanissima promessa dello sci azzurro morta martedì dopo una brutta caduta in allenamento in Val Senales. Una grande folla si è radunata questa mattina davanti alla chiesa di San Lorenzo a Giaveno, in Piemonte, e ha accolto e il feretro di “Matildina”. Accanto all’altare uno sci, portato dalla sorella Lucrezia, su cui c’è scritto il nome di Matilde Lorenzi. In prima fila la nonna materna di Matilde, nonna Rosina: “Il Signore ci ha portato via una meraviglia”, dice in lacrime. Con lei la mamma, il padre, i fratelli e il fidanzato della 19enne in lacrime. Sulla bara un cuscino di rose rosse e bianche. Presenti ai funerali anche il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, e la sottosegretaria alla Difesa con delega alla promozione e al coordinamento delle attività sportive militari, Isabella Rauti, il sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito Salvatore Camporeale e il comandante delle truppe alpine Michele Risi. I rappresentati dell’Esercito con cui Matilde era tesserata. Su un cuscino, vicino alla bara, c’è il suo cappello da alpina.. Ci sono tanti giovani, molti con indosso la tuta delle diverse società sportive. Al braccio una fascia con il nome di Matilde. I funerali vengono celebrati da monsignor Alessandro Giraudo, vescovo ausiliare di Torino. Lutto cittadino nel paese che conta circa 17mila abitanti. “Ci lasci un vuoto immenso, devastante, mi manca l’aria da lunedì. Sono sicura che sarai proprio tu a guidarmi nelle mie scelte. Sono immensamente grata di averti avuta come sorella. Buona discesa libera Matildina”. Così in lacrime la sorella di Matilde Lorenzi, Lucrezia, ha letto una lettera durante i funerali per la 19enne. “Hai voluto arrivare di fretta, il 15 novembre 2004: eri nata velocemente e adesso hai deciso di andartene via di fretta. Voglio solo ringraziarti, perché io e papà abbiamo avuto la fortuna di essere stati scelti da te come genitori” le parole pronunciate dalla mamma di Matilde Lorenzi, Elena. “Eri riservata – ha proseguito la madre, rivolgendosi ancora alla figlia in chiesa – ti aprivi con calma, ci hai donato tantissimo. Te ne siamo grati. Devi continuare a sciare là dove sei. Ti adoro. Grazie Matilde”. Il padre Adolfo è tornato a parlare del progetto per aumentare la sicurezza sulle piste, come fin dai primi momenti dopo l’incidente. “Matilde con la sua scomparsa – ha ribadito – ci hai chiamato a fare un duro lavoro, che dovrà essere fatto da tutti, insieme. Per questo busseremo a tutte le porte. Il progetto che porteremo avanti la manterrà in vita per tutti noi”. E la locandina con i dettagli per il progetto è stata diffusa proprio in questa giornata in paese. Per il progetto di sicurezza sulle piste da sci in memoria di Matilde, è stata diffusa una locandina. Con lo slogan #Matildina4safety e una sua foto di gara, viene dunque lanciata la “Raccolta fondi: più sicurezza in pista”, che il padre della ragazza, fin da subito ha annunciato di volere aprire. (Foto Federazione Italiana Sport Invernali).

Presentato in Senato Rapporto DEKRA sulla Sicurezza Stradale 2024

Presentato in Senato Rapporto DEKRA sulla Sicurezza Stradale 2024Roma, 31 ott. (askanews) – Garantire spazi di circolazione più sicuri e adottare un approccio integrato alla mobilità, che combini tecnologia, progettazione stradale e responsabilità individuale con l’obiettivo finale di avere una strada autoesplicativa, in grado di ridurre al minimo il rischio di incidenti, promuovendo un comportamento responsabile tra tutti gli utenti della strada. È questo il focus emerso dal Rapporto DEKRA sulla Sicurezza Stradale 2024 dal titolo “Spazi di circolazione per le persone” presentato al Senato.


Il Rapporto evidenzia l’importanza di progettare spazi stradali sicuri, sia nelle aree urbane sia nella viabilità extraurbana, al fine di ridurre gli incidenti e, in particolare, il numero di vittime e feriti a livello globale. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno 1,2 milioni di persone perdono la vita sulle strade, con ben 50 milioni che subiscono ferite o disabilità permanenti. Le cause principali sono riconducibili a fattori come la velocità, l’obsolescenza delle reti stradali e il comportamento umano, responsabile di oltre il 90% degli incidenti.   Sulle strade italiane, secondo i dati Aci-Istat, nel 2023 si sono registrati 166.525 incidenti con lesioni a persone che hanno causato 3.039 decessi, per una media di 456 incidenti e 8,3 morti ogni giorno. Emerge un lieve calo nel numero delle vittime ma aumentano, seppure in misura contenuta, incidenti e feriti. Venezia (+26 morti), Bologna (+21) e Milano e Reggio Calabria (+20) sono le Province nelle quali si sono registrati gli incrementi maggiori in valori assoluti di decessi sulle strade. Roma e Latina, invece, fanno del Lazio la Regione con il più alto aumento di morti rispetto al 2019 (+51), anno prima della pandemia di Covid-19. Padova (-26 morti), Novara (-23), Alessandria e Torino (-19) sono, invece, le Province nelle quali si è registrata la diminuzione più significativa del numero dei morti.   Nel Rapporto DEKRA si sottolinea l’esigenza di un approccio integrato per affrontare le criticità della mobilità, mettendo al centro la sicurezza degli utenti, grazie a infrastrutture progettate adeguatamente e all’uso di tecnologie avanzate come 5G e Intelligenza Artificiale (IA). Queste tecnologie consentiranno ai veicoli di scambiare dati in tempo reale con le infrastrutture, migliorando la sicurezza stradale, ottimizzando i flussi di traffico e riducendo le emissioni. L’IA potrà identificare situazioni di rischio e intervenire, ad esempio attivando frenate d’emergenza. Tuttavia, occorre sviluppare politiche pubbliche per garantire trasparenza, protezione dei dati e sicurezza.   Come emerge dal Rapporto, i limiti di velocità, in particolare le zone a 30 km/h, possono ridurre il numero di incidenti e sono tra le misure infrastrutturali più significative. Diversi studi mostrano, infatti, che una riduzione anche di 1 km/h nella velocità media potrebbe salvare 2.100 vite all’anno.   Come già evidenziato nei precedenti Rapporti DEKRA sulla sicurezza stradale, non va dimenticata una condizione: per fare in modo che nella circolazione stradale le situazioni di pericolo non si vengano nemmeno a creare, rimangono imprescindibili un comportamento responsabile, la corretta valutazione delle proprie capacità e un’elevata accettazione delle regole da parte di tutti gli utenti della strada. L’obiettivo deve sempre essere una strada autoesplicativa e in grado di perdonare gli errori. L’utente deve riconoscere autonomamente, in base alla conformazione della strada, qual è il comportamento di guida e la velocità che gli vengono richiesti e, al contempo, la strada deve offrire sufficienti riserve di sicurezza.   Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha programmato investimenti significativi nel settore della sicurezza stradale, con 200 miliardi di euro previsti per il decennio 2023-2032. Questo piano include oltre 1.350 cantieri per la manutenzione delle strade e nuove opere. Inoltre, il Disegno di legge in corso di approvazione prevede misure più severe contro chi guida in stato di ebbrezza e il rafforzamento dei controlli sui limiti di velocità.    Nel corso dell’evento si è tenuta la cerimonia di assegnazione della settima edizione del Premio Internazionale “DEKRA Road Safety Award 2024”, che quest’anno DEKRA assegna all’Ingegner Elisabetta Pellegrini, nella veste di prima donna che ricopre il ruolo di Responsabile della Struttura Tecnica di Missione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in virtù dell’azione determinante nei vari ambiti della sicurezza stradale.   Per Francesco Paolo Sisto, Viceministro della Giustizia, ‘il Governo sta attenzionando costantemente il tema drammatico degli incidenti stradali, puntando sul rafforzamento della prevenzione attraverso l’aggiornamento delle norme e la manutenzione delle infrastrutture. In questa prospettiva, il nuovo Codice della strada è una risposta importante a tutela della sicurezza di tutti. L’educazione stradale, a partire dai più piccoli, è centrale per favorire una maggiore responsabilizzazione. Sotto questo profilo, assume un ruolo particolarmente significativo la formazione attraverso la realtà virtuale e le nuove tecnologie come l’Intelligenza Artificiale’.   Secondo Toni Purcaro, Executive Vice President di DEKRA Group e Presidente di DEKRA Italia: ‘Il Rapporto DEKRA sulla Sicurezza Stradale 2024 evidenzia come la qualità e lo stato delle infrastrutture stradali siano cruciali per ridurre gli incidenti. La crescente interconnessione tra veicoli e infrastrutture, supportata da tecnologie avanzate come il 5G e l’Intelligenza Artificiale, offre opportunità senza precedenti per una gestione più efficiente e sicura del traffico. Investendo in ricerca e sviluppo sulle infrastrutture stradali, possiamo sperare in un futuro in cui gli incidenti sulle strade saranno ridotti al minimo, creando in tal modo le condizioni affinché la ‘Vision zero’ non sia solo una visione cui tendere, ma un obiettivo realistico da raggiungere’. Andrea Paganella, Segretario di Presidenza del Senato della Repubblica, ha efvidenziato: “Avere un’adeguata e, al tempo stesso, affidabile infrastruttura stradale, sia essa cittadina, nazionale o europea, contribuisce a soddisfare un principio alla base di ogni mobilità contemporanea, ovvero quello di permettere a tutti gli utenti, indipendentemente dal mezzo che utilizzano, di poter godere di uno spazio di movimento pensato, progettato e sicuro”.   Salvatore Deidda, Presidente della Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera dei Deputati, ha affermato: “È urgente approvare il nuovo Codice della strada, dove abbiamo voluto rimarcare alcuni punti fermi, come la regolamentazione della circolazione stradale e la disposizione delle piste ciclabili, rimarcando l’importanza di un messaggio di prudenza e attenzione sulle strade. Cerchiamo di fare formazione a partire dalle scuole. Occorre instaurare una rinnovata cultura della prevenzione e portare avanti misure che riescano a dare risposte al grande obiettivo della sicurezza stradale. È necessario, inoltre, un impegno importante per rinnovare le nostre infrastrutture stradali”.   Elisabetta Pellegrini, Responsabile della Struttura Tecnica di Missione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha dichiarato: “L’approccio che il MIT ha sul tema della sicurezza stradale è multidisciplinare a partire dagli interventi sulle infrastrutture. In proposito operiamo a stretto contatto con i gestori e i concessionari delle linee come Anas e Autostrade per l’acquisizione dei dati e la corretta allocazione delle risorse per la realizzazione degli interventi. Riteniamo che una lettura coerente e coordinata dei dati sui flussi di traffico e sull’incidentalità sia fondamentale per gestire al meglio le infrastrutture e comprendere le criticità”.   Per Davide Bordoni, Consigliere Del Vicepresidente Del Consiglio Dei Ministri, Matteo Salvini: “Il Rapporto pone al centro dell’attenzione un concetto chiave: lo spazio di circolazione non è solo una superficie su cui muoversi, ma un luogo da progettare, un’area in cui coniugare sicurezza e mobilità in modo sostenibile e innovativo. In tale contesto, le infrastrutture intelligenti rappresentano una delle grandi sfide del nostro tempo, non solo per l’Italia, ma per tutto il mondo e possono trasformare radicalmente il sistema di mobilità, con grandi vantaggi in termini di sicurezza, efficienza e sostenibilità. Le tecnologie di comunicazione come il 5G e l’Intelligenza Artificiale rivoluzioneranno la nostra capacità di gestire i flussi di traffico e di prevedere situazioni di pericolo e, per tale ragione, è importante investire nelle infrastrutture, secondo un approccio lungimirante, per migliorare la qualità della vita dei cittadini italiani, rafforzando anche la competitività del nostro Paese”.   Secondo Massimiliano Arces, Executive Director – QHSE Autostrade per l’Italia: “La sicurezza degli utenti e degli operatori su strada è una sfida che richiede un impegno corale, un valore imprescindibile della nostra organizzazione. Le persone del Gruppo Aspi sono impegnate ogni giorno per migliorare la sicurezza dei viaggiatori, in prima linea con la Polizia Stradale, le Autorità, le Organizzazioni sindacali e datoriali e le associazioni di categoria. Crediamo che gli ambiziosi obiettivi che ci siamo posti si possano raggiungere con un approccio integrato tra progettazione, analisi e nuove tecnologie. Senza dimenticare il ruolo fondamentale del fattore umano: solo con un lavoro sapiente e mirato di formazione e sensibilizzazione si potrà rafforzare la cultura della sicurezza e vincere questa importante sfida”.   All’evento hanno inoltre preso parte Andrea Casu, Vicepresidente della Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera dei Deputati; Santo Puccia, Direttore del Servizio Polizia Stradale, delegato dal Capo della Polizia Prefetto Vittorio Pisani; Giancarlo Fisichella, ex pilota Formula 1 e Ambassador Driver Scuderia Ferrari; Luigi Di Matteo, Area Professionale Tecnica ACI, delegato dal Presidente Angelo Sticchi Damiani; Roberto Mastrangelo, Responsabile Gestione Rete Anas; Antonio Ragonesi, Responsabile Area Sicurezza e Legalità ANCI.

A studio fiorentino Archea premio ‘Architect of the Year’

A studio fiorentino Archea premio ‘Architect of the Year’Roma, 31 ott. (askanews) – Al Milestone Forum 2024 di Shanghai è stato conferito all’Architetto Giovanni Polazzi e allo studio Archea Associati di Firenze il prestigioso premio di “Architect of the Year”.


“Questo riconoscimento – si legge in una nota – celebra la capacità dello Studio Archea di portare avanti una visione dell’architettura che abbraccia non solo l’estetica e la tecnica, ma anche l’emozione e l’identità, contribuendo a definire nuovi standard nel mondo dell’architettura contemporanea e lasciando un’impronta duratura nei contesti urbani in cui operano”. Giovanni Polazzi ha incentrato la sua presentazione sul tema ‘Lo Spazio delle Emozioni’, illustrando “il potenziale dell’architettura come veicolo di comprensione e di espressione delle caratteristiche uniche di ogni città, portando come esempio cinque progetti rilevanti realizzati dallo studio Archea Associati: in Italia, a Bargino, il celebre progetto Antinori nel Chianti Classico; in Vietnam, a Phú Quoc, il suggestivo ponte pedonale Kiss Bridge; l’Air Albania Stadium a Tirana, in Albania; infine ECEPDI, nuovo headquarters di East China Electric Power Design Institute a Shanghai. Attraverso questi progetti, lo studio ha dimostrato come ogni luogo possegga un insieme peculiare di elementi – dal paesaggio alle tradizioni, dalla cultura alla comunità locale – che l’architettura è chiamata a rispettare e interpretare. Giovanni Polazzi ha sottolineato come sia proprio l’interazione di questi elementi a dare vita ad edifici capaci di evocare emozioni profonde e di riflettere l’anima autentica di ciascuna città”.

Dossieraggio, l’ex superpoliziottto e l’hacker non rispondono al gip di Milano ma “chiariranno tutto”

Dossieraggio, l’ex superpoliziottto e l’hacker non rispondono al gip di Milano ma “chiariranno tutto”Milano, 31 ott. (askanews) – Hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere, limitandosi a una serie di dichiarazioni spontanee, l’ex superpoliziotto Carmine Gallo e l’hacker Nunzio Samuele Calamucci, finiti agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta milanese sulla presunta attività di dossieraggio della società Equalize che fa capo al presidente della Fondazione Fiera di Milano Enrico Pazzali (autosospeso dall’incarico). Nessuno di loro ha risposto alle domande del gip Fabrizio Filici, al pari degli altri due indagati (l’investigatore privato Massimiliano Camponovo e il perito Giulio Cornelli) finiti agli arresti domiciliari. Si è invece fatto interrogare dal giudice il poliziotto (colpito da interdittiva e pertanto attualmente sospeso dal servizio) Marco Malerba che avrebbe ammesso di aver effettuato accessi abusivi in banche dati riservate prelevando dati per conto di Gallo, suo ex superiore al commissariato di Rho-Pero.


Per gli avvocati Antonella Augimeri e Paolo Simonetti, difensori di Gallo, l’ex superpoliziotto intende comunque chiarire tutto. La scelta di avvalersi della facoltà di non rispondere, sottolineano, “risponde all’esigenza di poter instaurare un proficuo confronto con gli inquirenti solo in un momento storico in cui le parti processuali hanno piena cognizione di tutti gli atti”. L’ex superpoliziotto ha reso dichiarazioni spontanee manifestando “la sua intenzione di confrontarsi con i capi di incolpazione non appena avrà un quadro completo e chiaro delle attività inquirenti”. Concluso l’interrogatorio, Gallo è stato preso d’assalto da giornalisti e telecamere senza però rispondere alle loro domande. “Così è la vita”, si è limitato a dire a chi gli aveva chiesto quale fosse l’effetto di presentarsi in Tribunale in veste di indagato anzichè di investigatore. Stessa linea difensiva anche per Calamucci, pure lui difeso dagli avvocati Augimeri e Simonetti: l’hacker del cosiddetto “gruppo via Pattari 6” (dall’indirizzo della società Equalize) non ha risposto al gip ma “ha precisato la sua volontà di chiarire la posizione processuale non appena si andrà a delineare un quadro completo ed univoco delle attività inquirenti”. Anche Calamucci ha resto dichiarazioni spontanee sottolineando che alcune accuse che gli sono contestate “sono empiricamente non realizzabili”. Calamucci, assicurano ancora i due legali, “si confronterà con gli inquirenti nella ricostruzione del mosaico processuale, non appena saranno conosciuti gli atti attraverso i quali sono stati formulati i numerosi capi di incolpazione”.

Hamas rifiuta la proposta di un tregua breve a Gaza

Hamas rifiuta la proposta di un tregua breve a GazaRoma, 31 ott. (askanews) – Hamas rifiuta qualsiasi proposta di sospensione temporanea di oltre un anno di combattimenti a Gaza, scatenati dall’assalto del 7 ottobre, e insiste su un cessate-il-fuoco duraturo. Lo ha dichiarato un alto funzionario del movimento integralista islamico palestinese.


“L’idea di una pausa temporanea nella guerra, per poi riprendere l’aggressione in un secondo momento, è qualcosa su cui abbiamo già espresso la nostra posizione. Hamas sostiene una fine permanente della guerra, non una temporanea”, ha dichiarato Taher al-Nunu, un alto dirigente dell’organizzazione. I mediatori che cercano di mediare un accordo sugli ostaggi e il cessate il fuoco dovrebbero proporre ad Hamas una tregua di “meno di un mese”, ha dichiarato alla France Presse una fonte a conoscenza dei colloqui.