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Autore: Redazione StudioNews

Cinema, dal 12 novembre l’11esimo Italian Film Festival Berlin

Cinema, dal 12 novembre l’11esimo Italian Film Festival BerlinRoma, 29 ott. (askanews) – Il cinema e la cultura italiani tornano protagonisti nella capitale tedesca grazie all’undicesima edizione dell’Italian Film Festival Berlin. L’appuntamento è dal 12 al 17 novembre 2024 nella tradizionale sede della Kulturbrauerei di Prenzlauer Berg che ospiterà al suo interno sia il programma cinematografico presso il Cinestar, sia il concerto conclusivo alla Kesselhaus.


Cinque giorni di proiezioni e incontri: si parte martedì 12 novembre (ore 19.45) con Neri Marcorè che sarà a Berlino per presentare al pubblico del festival, in anteprima per la Germania, la sua opera d’esordio alla regia Zamora. Daniela Porto e Cristiano Bortone saranno al Kino in der Kulturbrauerei mercoledì 13 novembre (ore 19.45) per accompagnare la proiezione del loro film Il mio posto è qui. Giovedì 14 novembre (ore 19.45), l’atteso documentario di Andrea Paco Mariani e Luigi D’Alife Kissing Gorbaciov sulla storia del tour in Unione Sovietica del 1989 di alcune band italiane. Tra queste i CCCP e uno di loro – Fatur, l’Artista del popolo – sarà a Berlino per ricordare dal vivo quell’esperienza. Venerdì 15 novembre in programma una giornata dedicata a due dei più interessanti esordi cinematografici italiani dell’ultima stagione: saranno proiettati, infatti, Palazzina Laf di Michele Riondino (ore 17.15), vincitore di tre David di Donatello (miglior attore protagonista, Michele Riondino; miglior attore non protagonista, Elio Germano; migliore canzone originale, Diodato) e Felicità di Micaela Ramazzotti (ore 19.45, anteprima tedesca); l’attrice, regista e sceneggiatrice romana sarà in sala per presentare il film e incontrare il pubblico.


Il programma cinematografico si concluderà sabato 16 novembre con le ultime due proiezioni: Vangelo secondo Maria (ore 14.45, in collaborazione con il Circolo Sardo di Berlino) di Paolo Zucca e Cento domeniche (ore 19.45) di Antonio Albanese che sarà l’ospite della serata per presentare la sua quinta opera da regista che racconta una storia dolorosa e realistica sulla working class italiana. L’Italian Film Festival Berlin 2024 si concluderà con un evento speciale domenica 17 novembre: alla Kesselhaus della Kulturbrauerei in programma alle ore 19 il concerto Calibro 35 plays Morricone organizzato in collaborazione con BIS! (Berlin Italian Shows). L’omaggio della band (composta da Enrico Gabrielli, Massimo Martellotta e Fabio Rondanini) al grande musicista italiano, dopo la pubblicazione di due album e i live italiani, approda così anche nella capitale tedesca.


Nel corso della serata sarà annunciato il film vincitore del premio del pubblico Italian Screens – nato dalla collaborazione con Cinecittà, storico partner del festival – e assegnato sulla base dei voti espressi dagli spettatori. I biglietti per le proiezioni e gli incontri del festival potranno essere acquistati in prevendita on line sul sito dell’evento o alla cassa del Kino in der Kulturbrauerei. L’Italian Film Festival Berlin è organizzato dal Tuscia Film Fest in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Germania e l’Istituto Italiano di Cultura di Berlino e con il supporto della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura e di Cinecittà.

A MagiLand tre serate per celebrare Halloween

A MagiLand tre serate per celebrare HalloweenRoma, 29 ott. (askanews) – Quello di MagicLand, il parco divertimenti più grande del centro-sud Italia, è un Halloween senza precedenti, con un mix di eventi e attività spettacolari che si svolgeranno fino al 3 novembre. Tra le proposte imperdibili spiccano le tre serate del 31 ottobre, 1° novembre e 2 novembre, che offriranno uno spettacolo unico tra musica, effetti speciali e atmosfere da brivido per far vivere ai visitatori una festa indimenticabile. 31 ottobre: Horror Movie Show – Un viaggio nei classici dell’horror cinematografico Nella notte di Halloween, il 31 ottobre, MagicLand dà il via alla sua serie di serate con l’Horror Movie Show, un evento da brivido che inizierà alle 22:00. Il pubblico sarà immerso nelle atmosfere più spaventose del cinema horror, grazie a effetti speciali mozzafiato e a un ledwall interattivo. Le scene iconiche del film come It, The Ring, Scream, Nightmare – Dal profondo della notte faranno da cornice al dj set di Ulisse Marciano con special guest il giovane Joe C e la fantastica vocalist Kristal.


1° novembre: Scary Robot Night – L’incontro tra futuro e terrore La notte del 1° novembre MagicLand propone la Scary Robot Night, un evento senza precedenti in cui giganti metallici animati prenderanno vita tra fumo e luci, creando uno spettacolo mozzafiato. Direttamente dallo Zoo di 105, Pippo Palmieri guiderà l’intrattenimento con un dj set da togliere il fiato. Gli ospiti saranno catapultati in un’atmosfera futuristica e spettrale allo stesso tempo.2 novembre: Il Circo degli Orrori – Tra visioni oniriche e performance straordinarie Il 2 novembre si chiude in bellezza con Il Circo degli Orrori, una serata straordinaria grazie alla presenza di Manuel Ribeca, famoso dj di La Troya Ibiza, e alla drag queen Wiky Visionaire, accompagnata dalla performer Valentina Tafferini del Cirque du Soleil. Insieme, daranno vita a uno spettacolo che unirà paura e intrattenimento in una performance elettrizzante e surreale, dove ogni logica sarà sfidata.


Per tutte e tre le serate, le attrazioni di MagicLand resteranno aperte fino a mezzanotte, offrendo ai visitatori un’esperienza di Halloween completa. Tante attività per un Halloween unico Il parco propone ben 20 attrazioni a tema per ogni età, con 6 horror house, percorsi per famiglie, spettacoli teatrali, parate, animazioni itineranti e spettacoli interattivi come Alice in Horrorland , una versione rivisitata della la fiaba di Lewis Carroll.Grande novità di quest’anno, il Día de Muertos, realizzato in collaborazione con l’Ambasciata del Messico, porta in scena un’esclusiva celebrazione della tradizione messicana che trasforma MagicLand in un coloratissimo Regno dei Morti. L’area del Vecchio West si riempie di calaveras, decorazioni, giochi e musica messicana, mentre il labirinto tematico Fiesta de los Muertos trasporta i visitatori nel cuore di questa festa millenaria.


C’è poi l’Isola delle Zucche, con laboratori creativi, meet & greet e percorsi autunnali adatti a tutte le età. Infine, durante le giornate si susseguono parate itineranti e animazioni speciali, come la Funeral Parade e la Psycho Emergency, che tutto il periodo. 

Tajani: dispiace la decisione di Israele sull’Unrwa, indebolisce l’Onu

Tajani: dispiace la decisione di Israele sull’Unrwa, indebolisce l’OnuLubiana, 29 ott. (askanews) – Quella di Israele sull’Unrwa “è una decisione che rischia di indebolire il ruolo delle Nazioni Unite”. Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del Comitato ministeriale Italia-Slovenia a Lubiana. “Ci dispiace che sia stata fatta questa scelta, anche se comprendiamo alcune delle ragioni che hanno provocato la reazione di Israele. C’erano troppi militanti di Hamas che hanno partecipato alla strage del 7 ottobre del 2023 tra coloro che rappresentavano l’Unrwa. Questo mi auguro che non accada mai più. Siamo convinti che non accadrà”, ha aggiunto Tajani.

Nucleare, online il Bilancio di sostenibilità 2023 di Sogin

Nucleare, online il Bilancio di sostenibilità 2023 di SoginRoma, 29 ott. (askanews) – E’ online, sui siti sogin.it e nucleco.it, il Bilancio di sostenibilità 2023 del Gruppo Sogin. Si tratta di uno strumento volontario attraverso il quale il Gruppo comunica a tutti gli stakeholder le principali attività svolte, i dati più significativi e gli obiettivi raggiunti.


Il Bilancio di Sostenibilità è il principale strumento di rendicontazione attraverso il quale Sogin illustra annualmente la propria performance economica, sociale e ambientale, incluso il contributo al raggiungimento di undici dei diciassette Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. “Questo documento, che Sogin pubblica fin dal 2005 – si legge in una nota -, conferma il suo impegno costante a lavorare nel settore nucleare e della gestione dei rifiuti radioattivi in modo sostenibile e attento all’ambiente”.


Una delle novità più rilevanti del 2023 è l’approvazione del primo Piano di sostenibilità del Gruppo che mira a integrare la sostenibilità nelle attività della Società, promuovendo un modello di sviluppo basato sull’economia circolare. Il Piano si propone di valorizzare le competenze distintive e di coinvolgere sempre di più i territori nei quali il Gruppo Sogin opera, con l’obiettivo di generare un valore condiviso e contribuire allo sviluppo sostenibile del Paese. Il documento presenta inoltre le principali attività svolte nell’anno e le azioni avviate per sostenere la strategia di economia circolare della Società che si basano sulla minimizzazione dei rifiuti radioattivi, sull’efficientamento dei consumi energetici, sull’invio a recupero dei rifiuti convenzionali prodotti dagli smantellamenti e sul riutilizzo di edifici d’impianto, per non costruirne di nuovi.


“I risultati raggiunti nel 2023 sono frutto del lavoro delle circa mille persone di Sogin e Nucleco, che rappresentano in Italia il più significativo presidio di competenze in ambito nucleare e ambientale – conclude la nota -. Un primato riconosciuto dalle principali organizzazioni internazionali di settore come confermano le partecipazioni a numerosi eventi e gruppi di lavoro. Un know-how di competenze ed esperienze che, negli anni, il Gruppo ha saputo mantenere, aggiornare e trasferire con appositi percorsi formativi assicurati dalla Radwaste Management School di Sogin”.

Cinema, “Cose che accadono sulla terra” al Festival dei Popoli

Cinema, “Cose che accadono sulla terra” al Festival dei PopoliRoma, 29 ott. (askanews) – Il 3 novembre il docufilm “Cose che accadono sulla terra” inaugurerà il concorso italiano del Festival dei Popoli di Firenze e il 15 novembre farà il suo debutto internazionale al Festival IDFA di Amsterdam. Poi il documentario proseguirà il tour nelle sale cinematografiche italiane, a partire dal 5 novembre.


Michele Cinque, regista del pluripremiato “Iuventa”, co-sceneggiatore e produttore creativo del lungometraggio di Netflix, attualmente in lavorazione, ispirato alla storia dell’ong tedesca Jugend Rettet, torna a dirigere un documentario per il cinema su un altro tema urgente: il rapporto tra uomo e natura ai tempi della crisi climatica. A 50 km dal Grande Raccordo Anulare, nel “selvaggio west italiano” dei Monti della Tolfa, una famiglia di cowboys ha una missione: continuare ad allevare il proprio bestiame e difenderlo dagli attacchi dei lupi, senza però compromettere l’equilibrio dell’ecosistema. Narrato al femminile e girato nell’arco di due anni, il film esplora il profondo legame tra madre e figlia. Brianna, una bambina di 6 anni, in un dialogo con la madre Francesca, si interroga sulla sua vita e sul suo futuro, rivelando, col suo sguardo innocente e originale, alcuni temi urgenti con cui il lo spettatore è chiamato a fare i conti. Francesca e Giulio, che gestiscono oltre 1.000 ettari, si sono accorti che ormai anche il pascolo brado, una pratica tramandata dai cowboy italiani, i butteri, non è più sostenibile e che la sopravvivenza dei loro animali è strettamente legata alla salute del suolo.


Secondo l’International Panel on Climate Change, attualmente il 30% dei suoli mondiali è degradato e si prevede un incremento fino al 90% nel 2050, con gravissime conseguenze nella produzione alimentare globale. Di fronte alla desertificazione del proprio territorio e alla perdita di molti capi per la siccità, Francesca e Giulio, decidono di intraprendere una rivoluzione verde applicando la teoria del pascolo rigenerativo. Già molto diffusa in diverse aree siccitose in Australia, in Africa e Stati Uniti, questa tecnica di pascolo, invece di utilizzare l’assistenza di fertilizzanti di sintesi e dell’agricoltura intensiva, ottimizza il rapporto tra suolo, piante e animali con mutui benefici per l’ecosistema. L’idea è semplice: imitare il comportamento dei grandi erbivori selvatici, che migrano costantemente per l’effetto delle stagioni e della predazione. Il movimento continuo dei pascoli accelera il ciclo di formazione dell’humus, favorendo la rigenerazione dei suoli e il sequestro del carbonio. Questa pratica, secondo la Royal Society, l’associazione scientifica britannica, è una soluzione a basso costo e a basso contenuto tecnologico che può contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici riducendo le emissioni di gas serra associate all’agricoltura convenzionale. La piccola rivoluzione di Francesca e Giulio, come quelle di migliaia di allevatori in tutto il mondo che si oppongono alle pratiche intensive, testimonia che se usati nel modo corretto gli erbivori possono diventare un alleato nella mitigazione degli effetti del cambiamento climatico.


“Cose che Accadono sulla Terra” si confronta anche con un’altra tematica di estrema attualità, la presenza dei lupi, nei giorni in cui la Commissione Europea sta discutendo la revisione dello status di protezione del predatore, la cui popolazione è stimata in circa 20.000 esemplari in Europa, di cui 3.300 solo in Italia, 950 nelle regioni alpine e 2.400 nel resto della penisola. Nel film di Michele Cinque, il lupo è un antagonista per la famiglia di allevatori ma nel corso della narrazione diventa, in un gioco di specchi, una metafora dell’uomo stesso. La presenza del lupo risveglia paure ancestrali ma anche la nostra appartenenza al mondo animale e la nostra responsabilità nella sua salvaguardia.

Conto a rovescia per la Michelin, 16 i nuovi Bib Gourmand in guida

Conto a rovescia per la Michelin, 16 i nuovi Bib Gourmand in guidaRoma, 29 ott. (askanews) – Sono 16 i nuovi ristoranti Bib Gourmand nella settantesima edizione guida Michelin Italia 2025 che sarà presentata il prossimo 5 novembre al Teatro Pavarotti-Freni di Modena. Nove delle 16 novità 2025 sono ristoranti selezionati e inseriti nella Guida Michelin in corso d’anno e oggi, ricevono la distinzione del Bib Gourmand. Attualmente, quindi, le regioni con più Bib Gourmand sono: Emilia-Romagna con 33 bib, Piemonte con 31 bib, Lombardia con 25 bib, Toscana con 25 bib e Veneto con 18.


“Tra le novità della selezione 2025 troviamo il Ronchi Rò di Dolegna del Collio, un’antica cascina situata sul confine sloveno, che propone una cucina ispirata ai piatti tradizionali della regione e promuove i produttori e i fornitori artigianali locali – spiega Sergio Lovrinovich, direttore della Guida Michelin Italia – A Podenzano troviamo poi l’Ostreria Fratelli Pavesi, che offre piatti della tradizione piacentina talvolta anche in veste moderna mentre, a Teramo, trova spazio la cucina internazionale di Oishi, che unisce alla cucina giapponese i prodotti del mediterraneo. Infine, Bro’s Trattoria a Scorrano, Lecce, dove il must è il forno a legna nel quale si cuociono quasi tutte le specialità presenti nel menu giornaliero: ricette rigorosamente tradizionali, da accompagnare con le pucce salentine, il tipico pane locale, e ottimi antipasti”. Il 5 novembre si scopriranno i nuovi ristoranti Stellati, le nuove Stelle Verdi ma anche i Premi Speciali Michelin, nati per celebrare la diversità dei mestieri dell’industria della ristorazione e i ristoranti premiati con il riconoscimento lanciato durante la scorsa edizione: il premio Passion Dessert, nato per premiare l’alta qualità delle esperienze proposte attraverso i dolci ai propri clienti.

Confcooperative: preoccupa trasformazione Terre D’Oltrepò in Spa

Confcooperative: preoccupa trasformazione Terre D’Oltrepò in SpaRoma, 29 ott. (askanews) – Preoccupa il mondo cooperativo la notizia della trasformazione della cantina cooperativa Terre D’Oltrepò in una Spa. Giovanni Carrara, presidente di Confcooperative Milano e dei Navigli, in una nota esprime “forte preoccupazione per le recenti decisioni che coinvolgono la cooperativa Terre d’Oltrepò. La cooperazione deve agire come strumento a sostegno dei viticoltori, delle loro imprese e del loro reddito. Oggi, alla luce dei fatti, non sappiamo se accadrà. Riteniamo che il piano di costituire una Spa, seppur controllata dalla cooperativa, debba essere portato avanti nel pieno consenso e consapevolezza della base sociale. Il tema sta nel proteggere il valore dell’impresa cooperativa e il lavoro dei viticoltori dell’Oltrepò Pavese”.


Secondo Confcooperative i soci “devono poter comprendere a fondo gli obiettivi della nuova Spa, gli asset trasferiti e il loro valore, certificato da una perizia giurata ascrivibile, sia civilmente che idealmente, alla proprietà di tutti i soci. Oltre agli aspetti burocratici e amministrativi, vi è una dimensione strategica e di governance cruciale per la filiera vitivinicola lombarda, che Confcooperative ha finora tutelato con la sua rigorosa attività di rappresentanza, vigilanza e controllo”. “Non vogliamo entrare nel merito delle strategie aziendali della cantina di costituire una Spa, di questo si sta occupando Fondosviluppo Spa socio sovventore di nostra espressione, tuttavia – ha ribadito Carrara – non possiamo non lanciare un segnale di allerta, condivisa anche da altri stakeholder, guardando alle crescenti tensioni imprenditoriali, economiche e mediatiche, frutto delle note e complesse vicende della cantina, dalle indagini giudiziarie ai repentini cambi di governance e di strategia, fino a quest’ultimo progetto”.

Consorzio Speck Alto Adige Igp lancia nuova campagna in tv

Consorzio Speck Alto Adige Igp lancia nuova campagna in tvRoma, 29 ott. (askanews) – Il Consorzio dello Speck Alto Adige IGP lancia una nuova campagna tv firmata Grey Italia per raccontare l’eccellenza altoatesina come un secondo piatto inaspettato, versatile e sicuro. Si tratta della prima campagna tv dopo 20 anni, che riporta l’eccellenza altoatesina sugli schermi delle principali emittenti televisive italiane. Il claim è il “secondo che non ti aSPECKti” e la campagna nasce con l’obiettivo di riposizionare lo Speck Alto Adige IGP per educare al mangiare sano e di qualità, coinvolgendo anche il target più giovane, che ha una forte cultura alimentare, fa scelte di acquisto consapevoli e informate, e che legge le etichette per scegliere prodotti che siano equilibrati da un punto di vista nutrizionali.


“Siamo orgogliosi di lanciare la nuova campagna dedicata allo Speck Alto Adige IGP che, dopo tanti anni, torna a far parlare di sé e delle sue caratteristiche. Oggi, più che mai, lo Speck Alto Adige IGP si presenta con un nuovo ruolo: non più quello di semplice ingrediente, ma un vero protagonista della tavola. Grazie al gusto delicato ed alle valenze nutrizionali lo Speck Alto Adige IGP si presta ad essere l’antipasto, il secondo o la merenda adatta a tutta la famiglia, anche ai più attenti all’alimentazione come sono gli sportivi”, commenta il presidente del Consorzio Tutela Speck Alto Adige Paul Recla.

Dossieraggio, i pm di Roma indagano su “squadra Fiore”

Dossieraggio, i pm di Roma indagano su “squadra Fiore”Roma, 29 ott. (askanews) – Accesso abusivo a un sistema informatico, violazioni relative alla privacy ed esercizio abusivo della professione. Per questi reati gli inquirenti della Procura di Roma hanno aperto un fascicolo di indagine, al momento senza indagati, nell’ambito di un’inchiesta parallela a quella di Milano sulla attività di dossieraggio illegale.


Le verifiche dei magistrati – secondo quanto si apprende – sarebbero state avviate nella primavera scorsa. In questo ambito sarebbe emersa una rete di committenti anche esteri. Le indagini della Capitale e del capoluogo lombardo sono coordinate dalla Procura Nazionale Antimafia ed Amtoterrorismo. Delega investigativa è stata data alla Polizia Postale. Nei giorni scorsi il sito Today.it aveva ricostruito la vicenda di una presunta rete di ‘spie’, che avrebbe una sede in un quartiere del nord-est della Capitale. In quegli uffici – si ricorda – ci sarebbe stato un incontro con Samuele Calamucci, il professionista al centro dell’indagine milanese insieme con l’ex poliziotto Carmine Gallo.

Progetto “Un Albero per la Salute”, sanità sempre più One Health

Progetto “Un Albero per la Salute”, sanità sempre più One HealthRoma, 29 ott. (askanews) – Il cambiamento climatico rappresenta un problema ed una sfida importante per il nostro tempo. L’aumento della temperatura globale è correlata con l’aumento dei gas serra nell’atmosfera ed in particolare con emissioni di CO2 che nell’ultimo ventennio sono aumentate in maniera significativa. Il cambiamento dei cicli delle precipitazioni e delle temperature interessano anche i boschi, le superfici agricole, le regioni montane così come le piante, gli animali e le persone che vi vivono. E nello specifico il settore sanitario è responsabile di circa il 5% delle emissioni globali di CO2 che sono in costante crescita. Per questo gli ospedali anche attraverso processi di digitalizzazione e di implementazione tecnologica, ma non solo, sempre maggiori nella Sanità, non possono prescindere da opportune strategie tese a perseguire gli obiettivi di sostenibilità della salute collettiva secondo la visione olistica One Health.


Su queste basi è nato l’anno scorso il progetto ‘Un Albero per la Salute’ della Fadoi (Federazione dei medici internisti ospedalieri) e del Comando Carabinieri per la Tutela della Biodiversità che rientra nell’ambito del progetto dell’Arma “Un albero per il futuro”, realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente. In questa seconda edizione, presentata oggi a Roma presso “l’Ospedale Isola Tiberina – Gemelli Isola”, il progetto nazionale ha previsto la donazione e la messa a dimora (dopo i trenta del 2023) in 32 Ospedali Italiani di altrettanti giovani alberi da parte dei Carabinieri per la Tutela della Biodiversità. Ogni pianta potrà essere geolocalizzata fotografando uno speciale cartellino e sarà possibile seguirne la crescita su un sito web, apprezzando anche il risparmio di anidride carbonica (CO2). La durata complessiva del progetto sarà di 3 anni. Inoltre, durante l’evento sono stati donati a due scolaresche dei giovani alberi per sensibilizzare i ragazzi all’educazione alla tutela dell’ambiente.


“L’iniziativa ‘Un Albero per la Salute’ – spiega il Gen. D. Antonio Danilo Mostacchi, Comandante dei Carabinieri per la Tutela della Biodiversità – che riconosce una ‘unica salute’ (One Health) basata sull’interconnessione e l’indissolubile legame che unisce esseri umani, animali ed ecosistemi ambientali, promossa e sviluppata dall’Arma dei Carabinieri in collaborazione con la FADOI, si innesta nel progetto ‘Un Albero per il Futuro’ con l’obiettivo di mettere a dimora migliaia di alberi non solo nelle scuole italiane ma anche all’interno degli ospedali e delle strutture sanitarie del territorio nazionale, per il ‘significativo’ contributo alle attività di contenimento dei temibili effetti dei cambiamenti climatici”. “Come Fadoi – spiega il Presidente Fadoi, Francesco Dentali – abbiamo nel nostro Statuto tra gli scopi Istituzionali quello del miglioramento e la definizione dei percorsi assistenziali e delle iniziative di educazione sanitaria. L’educazione sanitaria non ha solo una finalità comunicativa, informativa ma consiste nell’intervenire precocemente sui comportamenti, abitudini, azioni riguardanti le condizioni sociali, economiche ed ambientali che hanno un impatto sulla salute del singolo e della comunità. Ed è proprio in quest’ottica che, come Fadoi, riteniamo fondamentale sviluppare una maggiore consapevolezza dell’approccio olistico One Health secondo cui la salute delle persone e la salute dell’ecosistema sono legate indissolubilmente e si influenzano reciprocamente. Queste sono le basi su cui nasce il progetto ‘Un Albero per la Salute’ che con soddisfazione stiamo portando avanti insieme al Comando Carabinieri per Tutela della Biodiversità”.


“I cambiamenti climatici, il riscaldamento globale, la perdita di biodiversità, l’antibiotico-resistenza e l’inquinamento atmosferico, che rappresenta il principale fattore di rischio ambientale per la salute, confermano la necessità di guardare al domani con una visione One Health, implementando un approccio integrato, inclusivo e multidisciplinare per tutelare la salute degli ecosistemi e di tutti gli esseri viventi. L’idea del progetto va proprio in questo senso e ha l’obiettivo di creare un bosco diffuso davanti agli ospedali italiani”, sottolinea il Presidente della Fondazione Fadoi, Dario Manfellotto. “La salute dell’ambiente e quella delle persone sono profondamente legate. L’Ospedale Isola Tiberina – afferma Daniele Piacentini, Direttore Generale – intende contribuire a sensibilizzare maggiormente sull’importanza di prendersi cura dell’ambiente, considerando questa azione una componente essenziale della cura di noi stessi. A tal proposito, uno degli obiettivi del piano di rilancio che stiamo portando avanti, grazie al supporto e alla dedizione di tutto il personale, è ridefinire i percorsi di assistenza e cura dei pazienti, prestando particolare attenzione nel percorso terapeutico anche agli spazi destinati alla accoglienza e alla cura dove l’arte, la storia e le piante sono protagoniste e parti di un ecosistema salute”.


La FADOI è la Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti che nasce nel 1995 con l’intento di promuovere lo sviluppo delle conoscenze medico-scientifiche e della ricerca clinica nell’ambito della Medicina Interna. La FADOI come da suo Statuto ha tra gli scopi Istituzionali il miglioramento e la definizione dei percorsi assistenziali e delle iniziative di educazione sanitaria. L’educazione sanitaria non ha solo una finalità comunicativa, informativa ma consiste nell’intervenire precocemente sui comportamenti, abitudini, azioni riguardanti le condizioni sociali, economiche ed ambientali che hanno un impatto sulla salute del singolo e della comunità. In quest’ottica la FADOI ritiene fondamentale sviluppare una maggiore consapevolezza dell’approccio olistico One Health secondo cui la salute delle persone e salute dell’ecosistema sono legate indissolubilmente e si influenzano reciprocamente. Il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri opera a tutela della qualità della vita e di un uso sostenibile degli ecosistemi del nostro Paese con la consapevolezza di quanto tutto ciò sia fondamentale per l’uomo e per gli altri esseri viventi. L’Arma dei Carabinieri ha il compito e la mission anche dell’educazione ambientale. Dalla consapevolezza e dalla importanza dei problemi ambientali sempre piu? pressanti per la società e per il mondo, nasce la collaborazione e la condivisione trasversale tra attori istituzionali e sociali del Paese finalizzate alla risoluzione delle delicate problematiche generate. L’Ospedale Isola Tiberina – Gemelli Isola con la nuova gestione, resa possibile dal 1° settembre 2022 grazie alla Fondazione per la Sanità Cattolica, istituita per volontà del Santo Padre Francesco nell’ottobre dello scorso anno, alla Fondazione Leonardo Del Vecchio, che insieme hanno dato vita alla SIT, Sanità Isola Tiberina, ha consentito di avviare un progetto di rilancio dell’Ospedale, gestito dalla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS attraverso la società benefit Gemelli Isola. L’Ospedale punta ad essere in un polo di riferimento per la sanità, un risultato che sarà frutto dell’integrazione della tradizione del Fatebenefratelli con il know how della Fondazione Policlinico Gemelli. Innovazione e tradizione sono le due linee di indirizzo di questa operazione che si inserisce nel solco della storia secolare dell’Ospedale.