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Autore: Redazione StudioNews

Centri Albania, Meloni: la sentenza è assolutamente irragionevole

Centri Albania, Meloni: la sentenza è assolutamente irragionevoleRoma, 23 ott. (askanews) – L’ordinanza che nega il trattenimento dei migranti in Albania “è assolutamente irragionevole” e “dettata da un approccio di visione diversa da quella del governo. Uno dei giudici che ha emesso le sentenze aveva pubblicamente dichiarato la propria contrarietà al protocollo Italia-Albania”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervistata dal direttore del ‘Tempo’ Tommaso Cerno nel corso della festa per gli 80 anni del quotidiano.


“La questione dell’Albania è strumentale, la questione riguarda la nostra possibilità di governare i flussi migratori”, ha aggiunto. “Avevo messo in conto gli ostacoli – ha aggiunto – li supereremo, il protocolo funzionerà. Non intendo consentire che una soluzione nel pieno rispetto del diritto internazionale, europeo e italiano venga smontata perchè c’è una parte della politica che non è d’accordo. Se ci saranno altri problemi continueremo a convocare il Cdm per risolvere i problemi. Ho preso un impegno con i cittadini e lavorerò notte e giorno per rispettarlo”, ha concluso.

Abi chiede di sostenere la fiducia e rassicura su tassi e costi

Abi chiede di sostenere la fiducia e rassicura su tassi e costiRoma, 23 ott. (askanews) – In questa fase la priorità per l’economia italiana è rinsaldare il clima di fiducia. E dall’Associazione bancaria italiana giungono rassicurazioni sia sui tassi, che continueranno a calare, sia sui costi per la clientela, che non saliranno a dispetto del “sacrificio” richiesto al settore dalla manovra di Bilancio in preparazione. A fare il punto della situazione sono stati il presidente, Antonio Patuelli, e il direttore generale, Marco Elio Rottigni, che oggi a Firenze hanno chiuso la due giorni di seminario dell’associazione.


“La prima esigenza dell’economia italiana, in cui banche sono determinanti, è favorire un clima di maggiore fiducia”, ha detto Patuelli, notando come “prossimamente” vi saranno diversi “eventi che dovrebbero dissipare se non altro delle incertezze”. Ha citato le elezioni presidenziali negli Usa – dopo “una campagna elettorale devastante” – e i voti del Parlamento europeo sulla nuova Commissione e i nuovi commissari Ue. E alle autorità europee e italiane quello che le banche italiane chiedono è “innanzitutto che vi sia stabilità del quadro normativo: il terremoto normativo europeo confidiamo si sia sedimentato con 10 anni di Unione bancaria – ha proseguito il presidente -. E anche quello italiano necessità di una stabilità di prospettiva, perché banche e imprese riescono a operare e investire se hanno un quadro stabile, laddove se vi è incertezza prevale l’attesa”.


“Abbiamo bisogno di certezza e semplificazione. Secondo, chiediamo realismo alla Unione europea, non velleitarismo: 10 anni hanno evidenziato che il terzo pilastro dell’Unione bancaria non si è realizzato per ataviche diffidenze. Il punto principale è non rimanere inerti, sarebbe un gravissimo errore”. Inoltre bisogna “realizzare codici europei di diritto bancario, utilissimo anche per far crescere dei giganti europei”. Il direttore generale ha ricordato il momento di profonda trasformazione che il sistema bancario sta attraversando e ha tracciato le dimensioni delle sfide alle porte, a cominciare da innovazione e digitalizzazione; cyber sicurezza e lotta ai crimini finanziari; tutela dei dati; regolamentazione e attuazione delle normative fiscali; cambiamenti climatici e sostenibilità.


Ma poi c’è anche la concorrenza che giunge da operatori finanziari che non fanno parte del settore tradizionale, a volte chiamate “non banche”, in precedenza settore bancario “ombra”, segmento che è lievitato anche per il moltiplicarsi di nuove realtà digitali. Alcune banche stanno creando partnership con Fintech per integrare soluzioni innovative nei loro servizi. Rottigni tuttavia ha voluto rimarcare la necessità di una concorrenza paritetica: “Non ci piace e non è corretto creare degli effetti distorsivi nell’offerta di un servizio, tra chi è obbligato a rispettare tutte le regole”, come le banche commerciali, “e alcuni che sono più liquidi” anche perché non tenuti a osservare le stesse normative.


“Desidererei che tutto il campo di gioco fosse lo stesso. Noi – ha aggiunto Rottigni – siamo aperti a tutti quelli che hanno una licenza bancaria e che svolgono la loro attività all’interno di regole condivise”. In primo piano in questi giorni resta il dibattito sulla manovra di Bilancio. Su questo Patuelli ha ribadito la posizione di no comment fino a quando non sarà disponibile “lo stampato” ufficiale con i correttivi apportati dal governo. Ma poi, incalzato dai giornalisti sull’articolato provvedimento di sospensione di due anni delle deduzioni sulle imposte differite attive (Dta), ha replicato che sebbene rappresenti “un sacrificio” per le banche, non dovrebbe portare ad aumenti di tariffe o costi nei servizi alla clientela, perché “sarà assorbito nei conti economici”, ha assicurato. Piuttosto andrebbe ridotta la tassazione sul risparmio (e non sulle attività speculative). Patuelli ha anche lanciato un richiamo: “le banche sono oggi un elemento essenziale per la prosperità e la solidità dell’economia italiana, io chiedo di sottrarre i temi bancari dalla propaganda politica. Sono organismi assai complessi e delicati, soprattutto con l’Unione bancaria europea e la Vigilanza unica”. Ma il richiamo non riguarda solo la politica italiana: in Europa “bisogna far crescere chi ha la possibilità di crescere e rispettare la assoluta indipendenza della Bce, come prevista e definita dai trattati Ue. Perché solo la Bce decide sulle autorizzazioni delle operazioni di mercato. E nessun Parlamento e nessun governo può interferire sulle procedure e le decisioni della Bce”. Un chiaro riferimento al caso UniCredit-Commerzbank, che il presidente Abi non ha menzionato esplicitamente. Intanto sul versante del credito all’economia “i tassi di mercato hanno anticipato e anticipano tutt’ora ulteriori riduzioni dei tassi della Bce. Ieri sera i tassi Euribor hanno segnato una riduzione record al 3,14%, e qui va fatto il confronto con tassi del 3,25% (depositi Bce) e del 3,40% (principali operazioni di rifinaziamento Bce). Quindi l’Euribor è già più basso di ambedue. E il tasso Irs a 10 anni ieri era ridotto al 2,43% – ha rassicurato Patuelli – un centinaio di punti base in meno” della media dei tassi ufficiali della Bce. Ma ci sono anche elementi di allerta. “Attenzione il Pnrr non è eterno, non mancano più diversi anni: mancano diversi mesi e io non faccio affidamento sulla possibilità di ottenere un rinvio delle scadenze, perché se non venisse concesso l’Italia, che ne è il maggiore beneficiario, non deve trovarsi in una situazione di impreparazione e di incapacità di spenderne le risorse”, ha detto. E nel frattempo “la Bce sta comprando sempre meno titoli di Stato, anche italiani, è vero l’asta di Btp di ieri è andata molto bene, ma attenzione. Perché la Bce che rinnova sempre meno titoli e che lo dichiara nel comunicato, da vari mesi, è una notizia che gira poco ma che ha un grandissimo rilievo bancario e finanziario”. Questa manovra farà sì “che si svilupperà ancora di più sul mercato una competizione sulla liquidità investita a tempo, certamente ne occorre di più per i titoli di Stato, perché meno la Bce ne compra più sarà il mercato che dovrà acquistarli. E parallelamente – ha proseguito – le banche di fronte alle attese di mutui per le famiglie e prestiti per le imprese avranno bisogno di più depositi a tempo, perché l’equilibrio della liquidità delle banche tra depositi e prestiti è fondamentale”.

Pronta la guida “Vitae” 2025 di Ais: 20mila vini testati e 2.951 Cantine

Pronta la guida “Vitae” 2025 di Ais: 20mila vini testati e 2.951 CantineMilano, 23 ott. (askanews) – Una guida sempre più digitale, ricca di numeri e contenuti: è la guida ai Vini “Vitae” edizione 2025 a cura dell’Associazione Italiana Sommelier (Ais) che è stata illustrata oggi a Milano, prima della presentazione più completa annunciata per il 16 novembre alla Stazione Leopolda di Firenze dove sarà possibile anche degustare le referenze.


Quasi tremila (2.951) aziende nell’app (2.350 sull’edizione cartacea), con 452 “Gemme”, 2.326 vini con punteggio al di sopra di 90100, 169 vini “Cupido”, 204 segnalati per il rapporto tra valore e prezzo, 159 “passepartout”, complessivamente quasi 20mila degustati e valutati. Oltre sei i mesi di lavoro che ha visto il coinvolgimento di una redazione centrale, di 22 redazioni territoriali e di oltre mille collaboratori che redigono le schede, gestiscono le degustazioni e tutta la complessa organizzazione logistica che le supporta. “Vitae si rinnova per l’undicesima volta e con grande soddisfazione vede aumentare, di anno in anno, il numero delle aziende che credono nel progetto e si mettono in gioco, proponendo i propri vini alle commissioni di degustazione territoriali” ha spiegato il referente dell’edizione 2025, Nicola Bonera, aggiungendo che “nel corso del 2023 l’area formazione dell’Ais ha completato un’opera colossale, licenziando la nuova scheda analitico descrittiva per la degustazione del vino, con nuove fasce di valutazione che hanno consentito di aggiornare la modalità di assegnazione dei vari riconoscimenti. La ‘Gemma’ – ha chiosato – già simbolo dei vini coi punteggi migliori, da questa edizione simboleggerà tutte quelle etichette che meritano 94 o più più punti su 100, cioè la fascia dell’eccellenza”.


La traduzione del valore dei vini recensiti nella guida (il cui tema portante di quest’anno è il Mediterraneo) ancora una volta è affidata alle fasce di valutazione, identificate graficamente da una vite, e i suoi multipli. All’interno di “Vitae” sono inoltre presenti quattro simboli per identificare etichette che si sono distinte per una particolare caratteristica: “Tastevin”, “Gemma”, “Cuore” e “Bilancia”. Nella guida, che sull’app da quest’anno geolocalizzata è anche in inglese, prima del nome dell’azienda produttrice compare, infine, l’indicazione di una fascia di punteggio (ranking), che identifica il valore medio dell’azienda, elaborato sulla storicità della produzione, i riconoscimenti ottenuti, la costanza qualitativa espressa dai vini nel tempo. Riferiti all’azienda sono anche altri due simboli: il progetto “green”, identificato dall’icona della foglia, pone l’attenzione su aziende che, oltre a distinguersi per un dichiarato profilo sostenibile, investono risorse su un’iniziativa ben precisa e degna di nota; la “Virtus loci”, identificata dall’icona della torre, segnala luoghi o siti di valore storico, artistico o ambientale in cui risiede l’azienda vinicola, o che l’azienda stessa rappresenta o testimonia.


Ais ha infine annunciato che con questa edizione “si chiude un ciclo editoriale che vedrà la luce di un nuovo progetto il prossimo anno, con una attenzione particolare allo stile narrativo che contraddistingue i Sommelier Ais e, non ultimo, alla sostenibilità”.

Manovra, Marina Berlusconi: su banche provvedimento condivisibile

Manovra, Marina Berlusconi: su banche provvedimento condivisibileRoma, 23 ott. (askanews) – “Intanto resto fortemente negativa sulla logica degli extraprofitti, la trovo demagogica e dannosa per il mercato. Ma questo provvedimento deciso dal governo mi sembra un provvedimento condivisibile e di assoluto buon senso intanto perché è il frutto di un dialogo e di un accordo tra le parti coinvolte e tutela la credibilità del nostro sistema creditizio sul mercato e trovo che anche la decisione di destinare le risorse che verranno ricavate a un settore come la sanità sia una decisione molto giusta”. Lo ha detto Marina Berlusconi a margine dell’inaugurazione del Mondadori store a Roma in galleria Alberto Sordi.

Manovra, Cgil: è un festival di tagli, porterà a sbattere il Paese

Manovra, Cgil: è un festival di tagli, porterà a sbattere il PaeseMilano, 23 ott. (askanews) – “Con una crescita del Pil dello zero virgola, diciannove mesi consecutivi di calo della produzione industriale, la povertà in aumento, l’economia sommersa in espansione, un lavoro sempre più precario, è stata varata una manovra di bilancio che non solo non risolverà alcun problema, ma peggiorerà ulteriormente la situazione”. Lo afferma, in una nota, la Cgil. “Il tutto è stato deciso in maniera arrogante e autoreferenziale, senza neppure confrontarsi con le forze sociali: scelta che non ha precedenti – ha sottolineato -. Di fronte a decisioni che non solo danneggiano le persone che rappresentiamo, ma porteranno a sbattere tutto il Paese, non possiamo restare a guardare. Andremo avanti con ogni iniziativa utile per determinare un cambiamento delle politiche economiche e sociali”.


“Un vero e proprio festival dei tagli al welfare universalistico, agli investimenti e ai servizi pubblici che si scaricherà per intero sulle fasce popolari, già brutalmente impoverite da un’inflazione da profitti che, tra le altre cose, ha determinato, negli ultimi 4 anni, la drammatica riduzione del potere d’acquisto dei salari e delle pensioni, mentre gli utili netti in molti settori sono decollati. Da lì – spiega la Cgil -, oltre che da una seria lotta all’evasione fiscale, che andavano recuperate le risorse necessarie a rispettare i parametri del nuovo Patto di Stabilità, cui l’esecutivo italiano ha purtroppo dato via libera nel Consiglio europeo”. “Si è scelto deliberatamente di non farlo, preferendo ridurre ulteriormente i dipendenti pubblici (a partire da insegnanti e personale scolastico), tagliare ancora una volta le risorse agli enti locali, rinunciare alle indispensabili assunzioni nella sanità, prevedere interventi peggiorativi in materia previdenziale, privarsi della stessa possibilità di mettere in campo politiche industriali in grado di invertire un declino produttivo sempre più evidente”, sottolinea ancora la Cgil. “E che le cose stiano così lo dichiara espressamente lo stesso Governo, che prevede, per i prossimi anni, un impatto sul Pil della sua politica economica tra 0,3 e 0,0 punti percentuali”.

Meloni: la mail del magistrato? La politica forte preoccupa molti

Meloni: la mail del magistrato? La politica forte preoccupa moltiRoma, 23 ott. (askanews) – La mail del giudice che criticava Giorgia Meloni “dice che non agisco per interesse personale ma per volontà politica. Una politica forte, che non ha scheletri nell’armadio, non ha una seconda agenda, non è condizionabile è un problema per molti, per tutti coloro che sulla debolezza della politica hanno costruito imperi. Io continuo a rispondere alla volontà popolare e a non farmi condizionare da nessuno rispetto a quello che ritengo giusto per dare risposte ai cittadini, nel rispetto delle leggi”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervistata dal direttore del ‘Tempo’ Tommaso Cerno nel corso della festa per gli 80 anni del quotidiano.

Meloni: mai parlato di complotto dei giudici,c’è menefreghismo per voto

Meloni: mai parlato di complotto dei giudici,c’è menefreghismo per votoRoma, 23 ott. (askanews) – “Non parlerei di complotto” dei giudici, “leggo di Meloni complottista ma io non ho mai parlato di complotti. Non credo che ci sia un disegno di sovvertire la volontà popolare ma un sostanziale menefreghismo rispetto alla volontà popolare: se vota ‘bene’ la democrazia è una risorsa ma se vota ‘male’ andranno corrette le decisioni del popolo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervistata dal direttore del ‘Tempo’ Tommaso Cerno nel corso della festa per gli 80 anni del quotidiano, a proposito della mail di un magistrato pubblicata proprio dal Tempo.

Mic,Meloni: in Fdi c’era nervosismo per Spano ma non me ne sono occupata

Mic,Meloni: in Fdi c’era nervosismo per Spano ma non me ne sono occupataRoma, 23 ott. (askanews) – “Non ho incontrato Giuli e ho capito abbastanza poco della vicenda, tendenzialmente non me ne sono occupata. Seguo quel che esce sui giornali, quando si parlava della nomina di questa persona (Spano, ndr) c’è stata anche una polemica, da Fdi mi dissero che c’era nervosismo per questa nomina. E io ho detto: parlatene con il ministro, perchè è il ministro che fa le nomine e si deve assumere le responsabilità di quel che fa. Apprendo che ci sarebbe una specie di presunto conflitto di interessi tra Spano e un’altra persona che risale al Maxxi, risale ai tempi della gestione di Melandri. Nessuna di queste persone è stata nominata da Giuli, bene, ma bisogna chiedere conto a chi governava il Maxxi quando è accaduto. Perché si dice adesso? Se lavori con quello di destra tutto è più complicato. Ho altro di cui occuparmi”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervistata dal direttore del ‘Tempo’ Tommaso Cerno nel corso della festa per gli 80 anni del quotidiano.

La festa di Halloween più grande d’Italia è a Cinecittà World

La festa di Halloween più grande d’Italia è a Cinecittà WorldRoma, 23 ott. (askanews) – Tra brividi, zucche e divertimento senza fine, a Cinecittà World esplode la festa con le tre Halloween Nights del 31 Ottobre, 1 e 2 Novembre. Dalle 11 fino al mattino, tra feste in maschera, cene a tema e spettacoli, nel Parco divertimenti di Roma andrà in scena il Party di Halloween più grande d’Italia con 40 attrazioni, 7 padiglioni musicali tra concerti e DJ Set, la Parata di Halloween e la paurosa Zombie Walk.


La notte di Halloween si festeggia con un festival Trap, Rap, Hip-Hop con tanti protagonisti come Noyz Narcos, Frah Quintale, Flaza, Spender e Damianito, un concerto/DJ Set unico in Italia come Symphony of Caos, che ospita sul palco un’orchestra sinfonica con coro e DJ Set/performer, in uno show ricco di spettacolari effetti speciali. Gli studenti si divertiranno nell’ Halloween Resurrection, con il rapper Kid Yugi. Per ballare i ritmi caldi del reggaeton, direttamente da Ibiza, c’è il Party Señorita, mentre per i nostalgici del revival anni 90 arriva la festa con Gigi l’Altro. Le cene saranno animate da artisti e mangiafuoco del Circo nero, dal casinò party, con veri tavoli da gioco, il Far West dall’esperienza immersiva Disclosure Rome. Già dall’ingresso al parco si respira un’atmosfera suggestiva nella Halloween Street con la Zombie Walk, la parata dei carri di Halloween, il labirinto di zucche per i bambini, le bare il Cimitero del Cinema e…il tuo funerale!


Già, chi non ha mai pensato: “Come sarà il mio funerale”? Ora è possibile scoprirlo da un punto di vista privilegiato: …la propria bara. Si potrà celebrare il proprio funerale, da vivo, con una cerimonia completa di carro funebre. Così Stefano Cigarini, AD di Cinecittà World: “Halloween è tempo di emozioni forti e humor nero: Cinecittà World offre, su prenotazione, l’opportunità di vivere l’inquietante confine tra la vita e la morte: i partecipanti “festeggeranno” il loro trapasso, ma da vivi!” È proprio un caso di…divertimento da morire! Le 17 attrazioni da paura di Halloween includono la novità assoluta di U571 Escape, la prima escape room ambientata in un vero sommergibile della Seconda Guerra Mondiale, la Horror House in cui si attraversano i set dei film Horror più famosi della storia, Inferno la più grande montagna russa indoor in Italia, che sfreccia tra i gironi danteschi, il brivido del Risveglio dei Morti Viventi al padiglione Cinetour, la follia pura nei sotterranei di Manikomio, o il pernotto da paura nell’Ostello Maledetto – Il terrore viene dall’Oriente dove, nel corso della notte, tutto può accadere.


I bambini possono divertirsi nell’Hotel Transilvania, tra Dracula e Mostri vari, con il Truccabimbi di Halloween, lo spettacolo di magia Piccoli Brividi, cimentarsi in Dolcetto Giretto, dove ad ogni giro sulle giostre vinceranno dolci e leccornie o intagliare le Zucche di Halloween, nella Fattoria delle Zucche al a Roma World. Tra i vari eventi spiccano le giornate dedicate alla serie TV Stranger Things, 25-27 Ottobre, con set, selfie point, Meet & Greet con gli impersonator di Undi, Vecna e altri. Il 26 Ottobre e 2 Novembre infine arriva l’Escape Horror Night – Il rito del sangue, la più grande esperienza escape outdoor d’Italia: una notte intera fino all’alba nei boschi per liberare l’antico villaggio romano dalla maledizione da cui è infestato.

Primo incontro formale Xi-Modi in quattro anni

Primo incontro formale Xi-Modi in quattro anniRoma, 23 ott. (askanews) – Il presidente cinese Xi Jinping e il primo ministro indiano Narendra Modi hanno avuto oggi il loro primo faccia-a-faccia da quattro anni a questa parte, da quando cioè si è verificato uno scontro mortale tra soldati indiani e cinesi lungo il confine himalayano conteso tra i due paesi più popolosi del mondo. I due hanno auspicato una corretta gestione delle differenze e una crescita della reciproca fiducia.


I due leader si sono visti a margine della riunione annuale dei BRICS in corso a Kazan, in Russia, blocco del quale Cina e India sono due dei paesi fondatori. “È importante per entrambe le parti avere più comunicazione e cooperazione, gestire correttamente le differenze e i disaccordi, e facilitare reciprocamente il perseguimento delle proprie aspirazioni di sviluppo,” ha detto Xi a Modi, secondo il South China Morning Post. “E’ anche importante per entrambe le parti assumersi le proprie responsabilità internazionali, dare l’esempio per rafforzare la forza e l’unità dei paesi in via di sviluppo, e contribuire a promuovere la multipolarità e la democrazia nelle relazioni internazionali” ha aggiunto.


In un post sul suo account X dopo l’incontro, Modi ha scritto: “Le relazioni India-Cina sono importanti per i popoli dei nostri paesi e per la pace e la stabilità regionale e globale. La fiducia reciproca, il rispetto reciproco e la sensibilità reciproca guideranno le nostre relazioni bilaterali”. Due giorni fa Cina e India hanno raggiunto un accordo sulla sorveglianza del confine conteso, che dovrebbe contribuire a una de-escalation della situazione diventata tesa dopo gli scontri di giugno 2020.


“I due leader hanno accolto con favore l’accordo raggiunto tra le due parti attraverso un dialogo sostenuto nelle ultime settimane sia a livello diplomatico che militare,” ha dichiarato il ministro degli Esteri indiano Vikram Misri in una dichiarazione. “Il primo ministro Modi ha sottolineato l’importanza di non permettere che le differenze su questioni legate al confine disturbino la pace e la tranquillità ai nostri confini. I due leader hanno rilevato che i rappresentanti speciali sulla questione del confine India-Cina hanno un ruolo cruciale da svolgere nella risoluzione della questione del confine e per il mantenimento della pace e della tranquillità nelle aree di confine”. Xi e Modi si erano incontrati l’ultima volta di persona nel 2019, a margine di un altro vertice dei BRICS in Brasile. I due leader si erano visti brevemente in una cornice multilaterale anche al vertice del G20 del 2022 a Bali, in Indonesia, e al vertice dei BRICS del 2023 a Johannesburg, in Sudafrica, ma non avevano tenuto colloqui bilaterali formali.


Xi ha saltato il vertice del G20 ospitato a Nuova Delhi nel 2023, un segnale che Pechino e Nuova Delhi rimanevano ancora in disaccordo sulle questioni di confine. Le relazioni tra le due nazioni più popolose al mondo si sono deteriorate dopo il peggior scontro di confine degli ultimi sei decenni lungo il confine himalayano non risolto, il 15 giugno 2020. Almeno quattro soldati cinesi e 20 soldati indiani sono stati uccisi nello scontro nella valle di Galwan, tra il Ladakh controllato dall’India e l’Aksai Chin controllato dalla Cina.