Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Unifil, Tajani: attacchi Israele violazione diritto internazionale

Unifil, Tajani: attacchi Israele violazione diritto internazionaleRoma, 20 ott. (askanews) – Per quanto riguarda Unifil “sarò molto chiaro con le controparti israeliane: ogni attacco ai soldati della missione deve essere considerato come una grave violazione del diritto internazionale umanitario e della Risoluzione 1701”. Lo ha riferito il Ministro degli esteri, Antonio Tajani, che domani sarà in missione in Israele e in Palestina.


Una nota della Farnesna precisa che il Ministro chiederà ulteriori assicurazioni per la sicurezza dei contingenti militari impiegati.

Giustizia, Santalucia(Anm): le toghe non cercano contrapposizione

Giustizia, Santalucia(Anm): le toghe non cercano contrapposizioneRoma, 20 ott. (askanews) – “Nessun magistrato né l’Associazione nazionale magistrati ha mai detto di voler ‘porre rimedio’ all’azione del presidente del Consiglio. Non cerchiamo alcuna contrapposizione con l’esecutivo, ma viviamo una grande preoccupazione per gli attacchi rivolti ad alcuni uffici giudiziari per il semplice fatto di aver deciso secondo legge e diritto”. Lo dichiara il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santalucia.


“I magistrati italiani – sottolnea- intendono soltanto poter onorare, nel quotidiano esercizio delle loro delicate funzioni, il mandato costituzionale di effettiva garanzia dei diritti delle persone. Rispetto alla mail di un collega diffusa dagli organi di stampa è opportuno sottolineare che quel messaggio poneva in evidenza la necessità di porre rimedio alle sole divisioni interne per difendere le prerogative della magistratura e della stessa giurisdizione. Indulgere in altre maliziose interpretazioni non contribuisce al rasserenamento del clima istituzionale”.

Vino, la famiglia Sartirano fa rinascere la Tenuta La Fiammenga

Vino, la famiglia Sartirano fa rinascere la Tenuta La FiammengaMilano, 20 ott. (askanews) – Paolo e Guido Sartirano danno nuova vita alla Tenuta La Fiammenga, storica Cantina di Cioccaro di Penango, con 25 ettari vitati a biologico sulle colline del Monferrato astigiano. I due cugini sono la quarta generazione della famiglia di produttori che nelle Langhe guidano Cantine San Silvestro a Novello e l’azienda agricola Costa di Bussia-Tenuta Arnulfo a Monforte d’Alba, sempre in provincia di Cuneo. “È stato amore a prima vista – spiegano – e la nostra ambizione è rivolta tanto al recupero e alla valorizzazione dei vigneti quanto alla ristrutturazione della cascina per potenziare l’accoglienza”.   Tra la fine del 1500 e l’inizio del 1600 la Tenuta fu di Pietro Jescot, commerciante fiammingo di tele, legato a diversi artisti locali dell’epoca, tra i quali Guglielmo Caccia detto il Moncalvo e i fratelli De Wespin, autori della Cappella del Paradiso del Santuario di Serralunga di Crea (Alessandria).


Dopo uno studio dei terreni affidato all’agronomo Carlo Arnulfo e un importante lavoro di reimpianto dei vigneti, nel progetto dei Sartirano, La Fiammenga “si trasformerà in una destinazione enologica, continuando ad essere un simbolo di come la storia, l’arte e la viticultura possano intrecciarsi per creare vini che non sono solo espressioni di un territorio ma anche testimoni di una ricca eredità culturale”. Le varietà coltivate sono le tradizionali Barbera, Grignolino e Freisa, accanto a Cabernet, Merlot, Sauvignon, Chardonnay e Pinot Nero. La tecnica di “vinificazione materica” ideata da Paolo Sartirano rappresenta un elemento chiave nella produzione dei vini della Tenuta: questo metodo prevede l’uso di tonnaux da 500 litri per una fermentazione lenta e macerazioni prolungate con il mosto in contatto con le bucce, ispirato alla cosiddetta vinificazione “a cappello sommerso”, storicamente praticata nel Monferrato . Fra i filari della Tenuta, si erge la “Coda di Balena”, il “Fossile numero 3” opera della giovane artista Giorgia Sanlorenzo, che emerge dalla terra narrando di un tempo in cui il mare baciava queste colline, e dove ha lasciato un tesoro di fossili.

Giustizia, Donzelli (Fdi): le toghe rosse non fermeranno Meloni nè riforme

Giustizia, Donzelli (Fdi): le toghe rosse non fermeranno Meloni nè riformeRoma, 20 ott. (askanews) – – “Oggi Il Tempo pubblica una mail tra magistrati dal contenuto inequivocabile contro la Meloni e le riforme in programma: ‘Dobbiamo porre rimedio’. Alle 18 e 32 del 19 ottobre il sostituto procuratore della Cassazione, Marco Patarnello, esponente di spicco di Magistratura Democratica – la corrente di sinistra dei magistrati, presieduta da Silvia Albano, balzata agli onori delle cronache per aver sentenziato contro il trattenimento dei migranti in Libia- scrive una mail in cui lancia l’allarme ai colleghi sulle difficoltà che riscontrano a condizionare l’esecutivo”. Lo afferma in un video sui social il responsabile organizzazione di Fdi Giovanni Donzelli di Fdi in un video sui social.


“Meloni è un problema per le toghe rosse perchè non è ricattabile, non insegue interessi personali e vuole riformare la giustizia. E secondo Patarnello, i magistrati non sono abbastanza compatti nel combatterla.’Dobbiamo porre rimedio’. Care toghe rosse, il compito dei magistrati è quello di fermare mafiosi e criminali, non governi democratici.Ci hanno dato dei complottisti: nemmeno nei nostri incubi peggiori avremmo mai immaginato”. Donzelli auspica quindi che l’Anm si dissoci dal magistrato e he tutte le forze politiche siano solidali con Meloni: “Si tratta delle basi della nostra democrazia che non prevede scorciatoie giudiziarie rispetto a elezioni democratiche”, dichiara.


In ogni caso, “non ci fermeranno: non siamo ricattabili. Andremo avanti – conclude Donzelli- fino al termine del nostro mandato e poi ci faremo giudicare ma dal popolo italiano”.

Vino, “Alba Vitae”: Ais Veneto sostiene il progetto ‘My Ability’

Vino, “Alba Vitae”: Ais Veneto sostiene il progetto ‘My Ability’Milano, 20 ott. (askanews) – Giunge alla 14esima edizione “Alba Vitae”, l’iniziativa solidale dell’Associazione italiana sommelier (Ais) del Veneto. Quest’anno, la delegazione di Padova raccoglie il testimone di quella trevigiana e sceglie di supportare attraverso la vendita di 500 magnum il progetto “My Ability” del Gruppo Polis, realtà padovana composta da quattro cooperative, che all’interno della Fattoria Sociale Fuori di Campo aiuta le persone con diversi tipi di difficoltà ad allenare tutte quelle abilità relazionali funzionali all’inserimento (o re-inserimento) nel mondo del lavoro.   Il vino scelto è il “Borgo delle Casette 2020” dell’azienda di Baone (Padova) Il Filò delle Vigne, un blend di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Carmenère, disponibile sul sito ufficiale e nello store di Ais Veneto, presso le delegazioni Ais e nello store Comunian Vini.   “Siamo orgogliosi di proseguire questa iniziativa che incarna i valori più profondi dell’Associazione: la cultura enoica come mezzo per promuovere solidarietà e aiutare le comunità locali” afferma Gianpaolo Breda, presidente di Ais Veneto, rimarcando come “‘Alba Vitae’ dimostra come la passione per il mondo del vino possa diventare uno strumento di cambiamento, sostenendo realtà virtuose come il Gruppo Polis e contribuendo a progetti di grande valore umano e sociale”.   “Abbiamo avviato la fattoria sociale Fuori Di Campo perché fosse un luogo in cui i nostri beneficiari potessero mettersi alla prova e letteralmente ‘sporcarsi le mani’” spiega Roberto Baldo, tra i fondatori del gruppo e responsabile del progetto Fuori di Campo, aggiungendo che “il lavoro, in ogni sua forma, è da sempre per Gruppo Polis il principale strumento di inclusione sociale, soprattutto quando unisce gli aspetti professionali al rapporto della persona con la natura, il territorio, le radici. Siamo molto grati ad Ais Veneto per questa preziosa opportunità”.

Nuovo vino per Querceto di Castellina: un Cabernet Franc in purezza

Nuovo vino per Querceto di Castellina: un Cabernet Franc in purezzaMilano, 20 ott. (askanews) – A poco più di un quarto di secolo dalla nascita della Cantina e dopo cinque anni di lavoro, la senese Querceto di Castellina lancia “Jac”, il nuovo vino da uve 100% Cabernet Franc, nato da una selezione del vigneto “Belvedere”, 6,6 ettari di vigne di oltre vent’anni sulla parte finale di Castellina in Chianti, al confine con Radda, a pochi chilometri dalla provincia di Firenze.


Il Franc è sempre stato un pallino di Jacopo Di Battista, proprietario di questa azienda biologica a conduzione familiare fondata nel 1945, tanto da battezzarlo con il nomignolo con cui lo chiamano gli amici, “Jac” appunto, che sull’etichetta compare insieme con un altro grande amore del produttore, quello per le automobili, con uno stilizzato omaggio al motore V8: “potenza ed equilibrio racchiusi in bottiglia”. Dunque questo “Toscana Igt Cabernet Franc 2021” tirato in appena 1.100 bottiglie, è un vino cercato e voluto, la prima prova di un vino del cuore con una sua bella personalità e un carattere non immediatamente riconducibili agli standard del vitigno, e distanti dagli altri Franc in purezza prodotti nelle province di Siena e Firenze. Anche per “Jac” (come per le altre sei referenze in catalogo), c’è la mano dell’enologa senese Gioia Cresti che coadiuva Di Battista fin dalla prima vendemmia nel 1998, e che nel Sangiovese del Chianti Classico “L’aura” e della Gran Selezione “Sei” ha raggiunto probabilmente i punti più alti. Ma il Franc “Jac”, come del resto il Merlot “Podalirio”, nel loro essere atipici mostrano di sapersi esprimere bene in questi terreni “super rocciosi” di (alta) collina tra i 460 e i 510 metri slm., lungo undici ettari vitati (sui 50 totali, compresi tre ad oliveto) che si fanno largo tra i boschi. Delle circa 45mila bottiglie complessivamente prodotte ogni anno, oltre l’80% prende la via dell’estero.


A fianco di Di Battista, tra i fondatori dell’associazione Viticoltori di Castellina in Chianti di cui oggi siede nel Cda, c’è la moglie Mary che si occupa del marketing e dell’ospitalità nei nove appartamenti e nella suite del grande complesso colonico quattrocentesco dell’agriturismo.

Giustizia,Bonelli: Governo Meloni porta Italia verso autoritarismo

Giustizia,Bonelli: Governo Meloni porta Italia verso autoritarismoRoma, 20 ott. (askanews) – “Un governo che decide multe per i giornalisti che pubblicano notizie, che abolisce l’abuso d’ufficio compromettendo inchieste delicate come quelle sulla corruzione, che demolisce lo strumento delle intercettazioni, facendo un grande favore a corrotti e mafiosi, e che manda in carcere studenti e lavoratori che protestano per la perdita del lavoro o per il degrado della scuola. Ora il governo vuole neutralizzare la magistratura, colpevole di aver applicato una sentenza della Corte di Giustizia UE, mentre il ministro della Giustizia minaccia provvedimenti contro i giudici,”. Lo dichiara il leader Avs Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde.


“La televisione di Stato si è trasformata nel megafono di questo governo, come dimostrato drammaticamente dal servizio del Tg1 di ieri sera con Salvini e come denunciato dal CDR della testata. Abbiamo superato ogni limite e siamo oltre al modello Orban: è necessaria una mobilitazione per difendere le nostre istituzioni democratiche,” conclude Bonelli.

M.O.,Meloni: serve sforzo Israele per accettare cessate il fuoco

M.O.,Meloni: serve sforzo Israele per accettare cessate il fuocoRoma, 20 ott. (askanews) – “Da parte libanese c’è stata adesione” per una proposta di cessate-il-fuoco in Medio Oriente, su cui adesso Israele “deve fare uno sforzo” e a tale riguardo “una finestra per provare a costruire una storia nuova” può essere rappresentata dall’uccisione del leader di Hamas, Yahya Sinwar. Lo ha affermato la presidente del Consiglio, Giorgia Melon, in alcune dichiarazioni raccolte da “In mezz’ora” su Rai3 durante la missione della premier in Libano e Giordania di ieri.


“Non ho fatto mistero di essere preoccupata dalla situazione mediorientale, di essere molto preoccupata. Ed è per questo credo che ciascuno di noi, chiunque può fare qualcosa, debba fare i massimi sforzi”, ha detto la premier, “Chiaramente noi abbiamo solo l’arma della diplomazia, però la diplomazia parte dal fatto che intanto devi sapere ascoltare gli altri, devi saperti fare ascoltare: per questo io sono venuta qui a parlare con il primo ministro libanese, parlo con Netanyahu molto spesso e con tutti i leader della regione. Ho parlato con Abdullah II di Giordania, con i Paesi del Golfo nell’ambito dell’incontro tra Unione Europea e Gcc”. “Io penso che la proposta di un cessate-il-fuoco, anche temporaneo, che l’Italia ha portato avanti insieme ad altri attori della comunità internazionale possa essere una chiave di volta”, ha sottolineato Meloni, “Noi sappiamo che da parte libanese c’è stata adesione per questa proposta, credo che adesso uno sforzo debba farlo Israele. E penso che quello che è accaduto con l’uccisione di Sinwar – e quindi del simbolo degli attacchi a Israele dello scorso 7 ottobre – oggettivamente possa offrire una finestra per provare a costruire una storia nuova”.

Calcio, quando l’anti-pirateria diventa un boomerang

Calcio, quando l’anti-pirateria diventa un boomerangRoma, 20 ott. (askanews) – Lo stop a Google Drive da parte di Piracy Shield, il sistema che ferma il pezzotto e abbatte i siti che trasmettono illegalmente le partite della Serie A, apre nuovi scenari nella lotta alla pirateria ma anche in questa dei siti dai quali si possono scaricare contenuti ma completamente legali. Funziona così: Piracy Shiled fu donata dalla Lega Serie A ad Agcom. I broadcaster segnalano alla stessa Agcom i siti che trasmettono illegalmente i loro contenuti. Questa segnalazione viene inoltrata ai provider internet che inibiscono quegli indirizzi. Sabato sera è il primo indirizzo ad essere bandito è stato il dominio che serve per scaricare i file da Google Drive che ha smesso di funzionare tra le 19 e le 22.15. Quando parte la segnalazione “urgente” con il sistema attuale il provider internet non ha alternative. Ma nella lista finiscono spesso domini in cui l’attività illegale si appoggia, e che certo non è né l’attività unica, né quella principale di quel dominio. Ma essere nella lista basta a subire il blocco. Da qui l’esigenza che ci si pone di aumentare l’elenco dei siti internet che possonok entrare in una white list che difende i siti sicuri.

Vino, Zonin 1821: pubblicato il Bilancio di sostenibilità 2023

Vino, Zonin 1821: pubblicato il Bilancio di sostenibilità 2023Milano, 20 ott. (askanews) – Zonin 1821 ha pubblicato sul sito aziendale il Bilancio di sostenibilità 2023 con l’obiettivo di rendicontare le attività svolte in materia di sostenibilità e di descrivere gli obiettivi raggiunti e i piani di miglioramento programmati. Lo ha annunciato lo stesso Gruppo vitivinicolo con sede a Gambellara (Vicenza), spiegando che il documento “poggia su tre pilastri principali, cultura aziendale, innovazione tecnologica e responsabilità sociale, sui quali si basa per promuovere uno sviluppo sostenibile in ogni suo aspetto: ambientale, economico e sociale”. Il Gruppo conta su oltre tremila ettari di cui circa 1.600 vitati in nove Tenute (sette in Italia a cui si aggiungono Barboursville negli Stati Uniti e Dos Almas in Cile), e nel 2023 ha fatturato circa 195 milioni di euro. Sempre secondo quanto rendicontato nel Bilancio di sostenibilità, “nelle società italiane di Zonin 1821 e nelle filiali inglesi e americane sono presenti 527 persone, a cui si affiancano 30 contratti di somministrazione”.


“Le aziende non hanno solo responsabilità ‘qui ed ora’ ma, come le famiglie e le istituzioni, devono contribuire, tramite il loro operato, ad esprimere valori di apertura ed alterità, tra i quali preservare le risorse, rispettare l’ambiente, garantire il benessere delle persone, favorire la parità di genere e valorizzare la diversità” ha affermato il presidente Domenico Zonin, aggiungendo che “ora più che mai, il mondo, la collettività e i consumatori chiedono alle aziende di prendere una posizione rispetto alle tematiche di sostenibilità: la sola logica del profitto senza limiti, l’irrefrenabile capitalismo dell’utile, non è più, per la collettività, sinonimo di buona imprenditorialità”. “Alle aziende è chiesto di esprimere responsabilità nel proprio operato e giustificare le proprie scelte: alla luce di questo, la sostenibilità non può essere concepita come un elemento aggiuntivo rispetto al fare impresa ma deve essere uno degli elementi fondanti il modello di business, la cultura aziendale e le scelte strategiche” ha proseguito Zonin, spiegando che “il percorso di promozione della sostenibilità non è facile e la via è lunga per la nostra società, pensiamo solo alla frequente evoluzione legislativa in tema di sostenibilità, si tratta di un percorso da fare insieme in cui ognuno, ogni azienda, ogni persona, nel suo piccolo, un passo alla volta, e con le proprie scelte, può lasciare un segno nel presente e fare la differenza per il futuro”.


“Il percorso di acquisizioni cominciato negli anni ’70 dalla mia famiglia – ha concluso il presidente – ha avuto come obiettivo quello di valorizzare e promuovere le culture vitivinicole italiane in ambito internazionale, ma anche custodire questi territori unici nel loro genere per le prossime generazioni”.