Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

All’IIC-New York la quinta edizione del Caruso Talent Prize

All’IIC-New York la quinta edizione del Caruso Talent PrizeRoma, 16 ott. (askanews) – Oltre 120 anni fa, Enrico Caruso esordì al Metropolitan Opera House. E così, ieri sera, per la prima volta dopo varie edizioni a Sorrento, a coronamento delle celebrazioni per i 150 anni dalla nascita del tenore napoletano, la consegna dei Caruso Tribute Prize, ideati da Dante Mariti e prodotti da Melos International, si è svolta all’Istituto Italiano di Cultura a New York, con il sostegno del Consolato Generale d’Italia. Quindici le persone premiate per aver contribuito alla diffusione del patrimonio italiano all’estero, dalla musica all’arte, al sociale.


Nel corso della serata, durante la consegna dei premi, registrata da Rai Italia, sono stati tanti i momenti di lirica per celebrare le famose arie cantate da Caruso, il primo artista nella storia a vendere più di un milione di dischi, con Vesti la giubba da Pagliacci, ripresa anche ieri sera. E ancora O’ Sole Mio e La donna è mobile interpretati dal tenore Alessandro Lora, tornato a New York dopo il concerto di successo dello scorso anno a Bryant Park. Anche il direttore dell’IIC-NY Fabio Finotti, che ha inaugurato la serata, ha ricevuto il Premio Caruso. “Promuovere la cultura italiana all’estero significa promuovere la bellezza – ha commentato Finotti – e la cerimonia di questa sera ne è la dimostrazione. Possiamo parlare di medicina, storia, arte, ma quando c’è la bellezza che coinvolge siamo veramente italiani.


Presente anche il Console Generale d’Italia Fabrizio Di Michele che ha definito il Premio Caruso “un ponte culturale a distanza di oltre cent’anni fra Italia e Stati Uniti”. Fra i premiati si annoverano: il tenore Fabio Armiliato che ha partecipato nel film To Rome With Love di Woody Allen, l’attore Gianni Russo che ha interpretato Il Padrino, la business woman Shantè Williams, anche sovrintendente della Carolina Opera, e la managing director del Metropolitan Opera So-Chung Shinn.


(Fonte Voce di New York)

Il vertice Ue-Paesi del Golfo si chiude con un successo

Il vertice Ue-Paesi del Golfo si chiude con un successoBruxelles, 16 ott. (askanews) – E’ andato sorprendentemente bene il primo vertice, svoltosi oggi a Bruxelles, tra l’Ue e il Consiglio di cooperazione dei Paesi del Golfo, finito con l’adozione (che non era scontata) di una lunga e articoalta dichiarazione congiunta.


I punti della dichiarazione che più si temeva di non riuscire a chiudere con successo erano quello sull’escalation del conflitto in Medio Oriente, e soprattutto quello sulla guerra russo-ucraina. Alla fine, sul Medio Oriente si sono registrate convergenze importanti sulla richiesta di cessate il fuoco immediato sia a Gaza che in Libano, sulla condanna degli attacchi israeliani alle forze di pace Onu dell’Unifil in Libano, sull’insistenza, e anzi il rilancio dell’impegno per la soluzione a due Stati come unica prospettiva di pace sostenibile per il conflitto israelo-palestinese. E sul richiamo alla necessità di rispettare il diritto internazionale e il diritto umanitario, di consentire l’accesso senza ostacoli della popolazione civile della Striscia di Gaza all’assistenza umanitaria, sulla protezione dei civili, soprattutto i bambini, e sulla condanna degli attacchi alle infrastrutture civili. Quello che manca, dal punto di vista europeo, è una menzione di Hamas e degli Hezbollah per il ruolo che hanno avuto in questa escalation, così come manca un richiamo all’operazione terroristica di Hamas del 7 ottobre dell’anno scorso, che ha scatenarto la reazione sproporzionata di Israele.


E’ soprattutto nel paragrafo sulla Russia, comunque, che si registrano le sorprese positive maggiori. I paesi del Golfo non sono ostili alla Russia come l’Ue e l’Occidente, e sooprattutto non condividono le sanzioni economiche contro Mosca, che li danneggiano. Per questo, il testo della dichiarazione comune è particolarmente significativo per l’accento che mette sulla difesa del diritto internazionale, dei princìpi e del ruolo dell’Onu, del principio dell’inviolabilità della sovranità territoriale. “Riaffermiamo – si legge al punto 30 della dichiarazione – il nostro rispetto per la sovranità e l’integrità territoriale degli Stati e il loro impegno nei confronti dei principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite, del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario. In linea con la Carta delle Nazioni Unite, tutti gli Stati devono astenersi dalla minaccia o dall’uso della forza per cercare l’acquisizione territoriale contro l’integrità territoriale e la sovranità o l’indipendenza politica di qualsiasi Stato. Sottolineiamo l’importanza di sostenere tutti gli sforzi per facilitare l’esportazione di cereali e di tutti i rifornimenti alimentari e umanitari per contribuire al raggiungimento della sicurezza alimentare per i paesi colpiti”.


E al punto 32, Ue e paesi del Golfo ricordano “la risoluzione ES-11/1 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che ‘deplora nei termini più forti l’aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina in violazione dell’articolo 2 (4) della Carta’ e ‘chiede che la Federazione Russa ritiri immediatamente, completamente e incondizionatamente tutte le sue forze militari dal territorio dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale’”. “In linea con le risoluzioni adottate dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite ES-11/1, ES-11/2, ES 11/4 ed ES-11/6, – continua la dichiarazione – sottolineiamo la necessità di raggiungere, il più presto possibile, una pace globale, giusta e duratura in Ucraina, coerentemente con i principi della Carta delle Nazioni Unite. Riaffermiamo il nostro impegno per la sovranità, l’indipendenza, l’unità e l’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale, che si estendono alle sue acque territoriali”.


“Condanniamo gli attacchi contro i civili e le infrastrutture civili e critiche, in particolare nel settore energetico che, tra l’altro, aumenta i rischi per la sicurezza nucleare”, conclude il testo.

”Milano Wine Week”, Gordini: abbiamo avuto una risposta straordinaria

”Milano Wine Week”, Gordini: abbiamo avuto una risposta straordinariaMilano, 16 ott. (askanews) – “Quest’anno abbiamo registrato una risposta straordinaria, soprattutto da parte dei giovani: dei 50mila partecipanti, oltre il 50% erano under 35. Siamo già al lavoro per i progetti del 2025, con l’obiettivo di intensificare il coinvolgimento di operatori e pubblico internazionale. Inoltre con questa edizione abbiamo assistito ad una crescente domanda di vini di alta qualità, confermando il trend di ‘premiumizzazione’ del consumo di vino, sia in Italia che a livello globale. La nostra sfida è continuare a valorizzare il prodotto, rendendolo un’esperienza sempre più di qualità e allo stesso tempo accessibile e attraente per le nuove generazioni”. Questo il commento del presidente Federico Gordini sulla settima edizione della “Milano Wine Week” che si è chiusa il 13 ottobre dopo nove giorni di programmazione con oltre 200 eventi diffusi in città.


La prossima edizione della “Milano Wine Week” è in agenda dal 4 al 12 ottobre 2025, e per “Wine List”, la guida realizzata da cento sommelier italiani, è in preparazione un palinsesto che prevede tappe in diverse città italiane e un primo tour internazionale nel 2026. Novità anche per il programma di accelerazione “Wine in Action”, che l’anno prossimo vedrà lo sviluppo delle attività delle tre startup vincitrici e la costruzione del progetto per una nuova “call for innovation”. Infine MWW annuncia che si pensa anche alla quinta edizione del “Premio Carta Vini 2025”.

Gallerie d’Italia, a Torino la natura americana di Mitch Epstein

Gallerie d’Italia, a Torino la natura americana di Mitch EpsteinMilano, 16 ott. (askanews) – Intesa Sanpaolo apre al pubblico dal 17 ottobre 2024 al 2 marzo 2025 alle Gallerie d’Italia – Torino la mostra “MITCH EPSTEIN. AMERICAN NATURE”, la più importante retrospettiva del fotografo americano. L’esposizione, curata da Brian Wallis (CPW – Center for Photography at Woodstock), presenta per la prima volta riunite le serie fotografiche più significative degli ultimi vent’anni di Mitch Epstein in cui esplora i conflitti tra la società americana e la natura selvaggia nel contesto del cambiamento climatico globale: American Power, Property Rights e Old Growth.


In American Power l’artista si concentra su come le nazioni e gli interessi privati sfruttano la natura, documentando l’impatto della produzione e del consumo di energia sul paesaggio e sulla popolazione degli Stati Uniti. Dal 2003 al 2008 Epstein ha viaggiato per il Paese per fotografare i siti di produzione di combustibili fossili e di energia nucleare, nonché le comunità che vivono accanto ad essi. Nella serie fotografica Property Rights, Mitch Epstein si domanda a chi appartenga la terra e chi ha il diritto di sfruttarne o saccheggiarne le risorse. Queste fotografie indagano le complesse dinamiche della proprietà terriera in un paese basato sull’espansione coloniale e sullo sviluppo industriale. Epstein ha iniziato la serie Property Rights nella riserva Sioux di Standing Rock nel 2017. Le sue conversazioni e le sessioni di ritratti con gli anziani nativi lo hanno ispirato a cercare altri conflitti fondiari, in cui la gente comune ha creato movimenti straordinari per difendere la terra dalle acquisizioni da parte del governo e delle imprese.


L’ultima opera di Epstein, Old Growth – di cui si presenta in anteprima una parte commissionata da Intesa Sanpaolo – celebra le antiche foreste sopravvissute in regioni remote degli Stati Uniti. La quasi totalità delle antiche foreste americane, circa il 95%, è stato infatti distrutto nel secolo scorso. Epstein ha deciso di fotografare singoli alberi e biosistemi interdipendenti che sono sopravvissuti per secoli, molti per millenni. Le sue fotografie, di grande formato, immergono i visitatori in una natura selvaggia primordiale non alterata dagli esseri umani, celebrando la maestosità e la resilienza di questi antichi regni viventi ed evidenziando ciò che l’uomo rischia di perdere a causa della crisi climatica. Oltre a queste tre serie fotografiche, alla produzione fotografica di Epstein, nella sala immersiva delle Gallerie d’Italia – Torino, sarà presentato in anteprima il progetto originale di Mitch Epstein Forest Waves, un’installazione video e sonora delle quattro stagioni nelle foreste del Berkshire. Il video dei boschi che circonderà gli spettatori è accompagnato da una colonna sonora ipnotica dei musicisti Mike Tamburo e Samer Ghadry, registrata in quelle stesse foreste. L’Arena delle Gallerie d’Italia – Torino ospiterà inoltre il cortometraggio di Epstein Darius Kinsey: Clear Cut, una raccolta visivamente avvincente di fotogrammi del fotografo di inizio XX secolo Darius Kinsey (1859-1945), che mostra eroici taglialegna in posa accanto a enormi alberi abbattuti nel nord-ovest americano. La proiezione è impostata sulla musica scritta da David Lang ed eseguita dalla violoncellista e cantante Maya Beiser. Insieme, queste due installazioni sono un omaggio alla natura selvaggia americana, un inno a ciò che resta e un’elegia per ciò che è stato distrutto.


“Le fotografie di Mitch Epstein – ha detto Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo – raccontano la bellezza e la fragilità della “natura americana” e in quelle opere spettacolari leggiamo indiscutibilmente l’obbligo di prenderci cura del pianeta. Lavorare con i più grandi fotografi al mondo significa ragionare sull’attualità grazie a un punto di vista privilegiato. Alcune immagini rimarranno per sempre nella nostra memoria per la loro eleganza, delicatezza e forza”.

Buchmesse, oggi Zecchi, Tamaro, Rovelli e Boeri sul palco

Buchmesse, oggi Zecchi, Tamaro, Rovelli e Boeri sul palcoFrancoforte, 16 ott. (askanews) – Prima giornata ufficiale alla Buchmesse di Francoforte, con l’Italia Paese Ospite d’onore. Diversi gli eventi già andati in scena. Nell’incontro “La bellezza delle parole”, presentato dal giornalista Luigi Mascheroni, Stefano Zecchi ha detto che bisognerebbe salvare la bellezza del mondo perché ora non c’è niente più sotto attacco dell’idea di bellezza che viene citata a sproposito, sbandierata senza motivo e attorno alla quale si costruisce una retorica che che fa solo del male all’idea stessa di bellezza. Secondo Zecchi se c’è un impegno che un uomo di cultura e anche un politico deve assumersi è quello di preoccuparsi dell’educazione alla bellezza delle nuove generazioni. Gli adulti – ha aggiunto il filosofo – ormai sono quelli che non hanno il senso della bellezza, ma si può ancora lavorare molto sui giovani, per educarli a distinguere ciò che è bello ciò che vale, ciò che è prezioso da ciò che effimero, ciò che è solo provocazione e ciò che è pura blasfemia, ciò che è semplice semplicemente brutto.


Susanna Tamaro, altra testimonial dell’Italia alla cerimonia inaugurale, ha invece affrontato il tema delle bellezza che si costruisce e si coltiva attraverso le parole, che devono essere quanto di più curato possibile. Per la scrittrice la bellezza la si coltiva anche scegliendo il linguaggio giusto, la forma giusta, le parole giuste. Qualsiasi scrittore ha il dovere oltre che il diritto di usare le parole che vuole, ma il dovere di usare sempre parole migliori e più efficaci, più precise nel descrivere ciò che si ha in mente. Nell’incontro Rovelli-Epicoco, moderato da Nico Spuntoni, è andato in scena il dialogo tra un teologo e uno scienziato che si è definito “serenamente ateo”. L’apocalisse per Rovelli è il pericolo della catastrofe planetaria per la corsa alle armi e per i cambiamenti climatici. Rovelli ha detto che, con stupore, si trova molto vicino alla Chiesa cattolica in controtendenza con chi invece la critica. Rovelli ha parlato di un’esigenza di vicinanza di valori, una voglia di ascolto che deve prevalere alla logica opposta della voglia di scontro. Epicoco, da parte sua, ha sostenuto che Cristo pone il suo magistero sempre come qualcosa di polemico rispetto a ciò che è accettato per l’uomo. Qualcosa di politicamente scorretto. Se il cristianesimo perdesse questa attitudine perderebbe sua caratteristica principale. C’è una fedeltà di fondo a dire ciò che è giusto”.


Nell’incontro tra Stefano Boeri e Giovanni Agosti, sempre con Mascheroni, si è parlato di spazio pubblico. “Dobbiamo riscoprire le migliaia di piazze che punteggiano l’Italia; non solo quelle più famose. Non dimentichiamo che l’Italia ha 5.000 borghi nella dorsale appenninica, di cui 2.500 abbandonati o semi abbandonati. E non c’è ne uno che non abbia una piazza dove ci sia municipio, una chiesa e molto spesso una o più opere d’arte straordinarie” ha detto Boeri, che ha aggiunto: “È enormemente più interessante vedere le cose nei contesti che le hanno prodotte, piuttosto che in nuovi contesti, pur legittimi come quelli dei musei . Quindi riuscire a mantenere le opere nei loro contesti, saperle restaurare e aumentarne la diffusione e la conoscenza è la grandissima sfida del nostro tempo”.

Lagarde: l’Europa deve imparare a restare in piedi e a resistere

Lagarde: l’Europa deve imparare a restare in piedi e a resistereRoma, 16 ott. (askanews) – Nel mondo incerto di oggi, l’Europa deve imparare a “restare in piedi e resistere”. E può farlo guardando alla Slovenia come esempio di come si possano superare le sfide che si presentano. Innanzitutto, bisogna “lavorare duramente per gettare le basi del successo. E poi, come nelle canzoni tradizionali di Vlado Kreslin, ‘tutto è possibile’”. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde nel suo intervento a Lubiana, alla cena di gala organizzata dalla Banca slovena in occasione della trasferta del Consiglio direttivo.


Secondo Lagarde “l’incertezza può creare opportunità”. E per l’Europa “il percorso di rinnovamento è inevitabilmente collegato con le nuove tecnologie, soprattutto la digitalizzazione”. Tuttavia queste ultime possono portare a ricadute disomogenee sui mercati del lavoro. “Molti in Europa sono preoccupati per le sfide di fronte a noi, come gli effetti dell’intelligenza artificiale sull’inclusione sociale. Ma dovremmo prendere esempio dalla Slovenia per ispirarci. Con l’approccio giusto – ha sostenuto – possiamo andare avanti e diventare più avanzati tecnologicamente assicurando il tempo stesso che tutti ne traggono benefici”.


L’incontro avviene a Lubiana per una delle riunioni che periodicamente portano i banchieri centrali dell’eurozona a rotazione nei paesi che utilizzano la valuta condivisa. Le decisioni di politica monetaria verranno comunicate alle 14 e 15 di domani, mezz’ora dopo la presidente terrà la consueta conferenza stampa esplicativa. L’attesa prevalente è che a seguito dei nuovi cali dell’inflazione e del contestuale indebolimento dell’economia, l’istituzione decida un ulteriore taglio ai tassi di interesse, da 25 punti base (0,25 punti percentuali), che sarebbe il terzo da quando, lo scorso giugno, ha iniziato a ridurre la restrizione monetaria. (fonte immagine: ECB 2024).

Tennis, Sinner strapazza Medvedev al “Six Kings Slam”

Tennis, Sinner strapazza Medvedev al “Six Kings Slam”Roma, 16 ott. (askanews) – Con l’ennesima prestazione maiuscola di questo 2024 Jannik Sinner apre “Six Kings Slam”, mega-esibizione in programma fino a sabato sul veloce indoor del “The Venue” di Riyadh, in Arabia Saudita. Nel primo match di giornata il 23enne di Sesto Pusteria, numero uno del mondo, ha liquidato per 6-0 6-3, in appena 69 minuti, Danil Medvedev, n.5 ATP.


Scenografia da kolossal hollywoodiano per l’esibizione più ricca di sempre (1,4 milioni di euro il “gettone” di partecipazione: 5,5 milioni di euro il premio per il vincitore…). Giochi di luce e trasposizioni virtuali ad accogliere l’ingresso in campo dell’azzurro, re del tennis mondiale, e del russo, n.5 del mondo. Nell’ultimo confronto, disputato la scorsa settimana nei quarti del “1000”, Jannik ha battuto nettamente Daniil pareggiando il conto dei confronti diretti (7-7).

Premio Letterario “Il Libro della Vita” annuncia terna finalista

Premio Letterario “Il Libro della Vita” annuncia terna finalistaRoma, 16 ott. (askanews) – La Basilica Palladiana è un luogo iconico non solo per Vicenza, ma per il mondo intero. Patrimonio Unesco e prezioso gioiello palladiano, è stata scelta con forza e passione da Vera Slepoj, stimata e conosciuta psicologa recentemente scomparsa, come palcoscenico della serata finale del Premio Letterario “Il libro della vita” da lei istituito assieme a Diego De Leo, presidente di De Leo Fund.


Il premio è nato per dare un concreto riconoscimento a romanzi o saggi che, promuovendo contenuti che danno valore positivo alla vita e all’esistenza, celebrano il meglio della letteratura contemporanea. Sabato 19 ottobre la Basilica sarà la splendida protagonista della nomina del vincitore del Premio, giunto alla sua seconda edizione e frutto della scelta di una selezionata giuria di letterati e giornalisti. Nella difficoltà di un’epoca travagliata da evoluzioni e contraddizioni, un libro può diventare un filo conduttore di valori significativi e importanti. Da questa consapevolezza è nato il Premio Letterario “Il Libro della Vita”: il contenuto importante che il Premio vuole celebrare è un testo ed un autore capaci di contribuire a delineare i principi, i contenuti, le interpretazioni, le riflessioni sul significato della vita. Tutto ciò nasce dalla casualità, ma al tempo stesso dalla consapevolezza dell’importanza di dare vita a un evento culturale dedicato alla letteratura che esalta il valore della vita, coinvolgendo figure di alto prestigio. Il Premio vedrà assegnato un riconoscimento ad un romanzo, o ad un saggio, pubblicato per la prima volta in volume cartaceo nel periodo dal 1° gennaio 2023 al 30 luglio 2024.


I finalisti di quest’anno sono: Anita Likmeta con “Le favole del comunismo” (Marsilio Editori). Nel libro l’autrice racconta con tenerezza ed ironia della sua infanzia e quella di un’intera generazione in Albania, paese stremato dalla dittatura e dalla povertà; Antonio Franchini con “Il fuoco che ti porti dentro” (Marsilio Editori) Finalista al Campiello. Il libro racconta la vita e la morte di Angela, madre dell’autore. Il romanzo è un’indagine nella vita, nelle passioni e negli odi di una donna dal carattere tormentato, alla ricerca di una spiegazione possibile ed Emanuele Trevi con “La casa del mago” (Ponte delle Grazie). L’autore è figlio di Mario Trevi, noto studioso e psicanalista. In questo libro, muovendosi tra autobiografia, riflessioni sul senso dei rapporti e dell’esistenza Trevi offre il suo libro più personale. A giudicare le opere letterarie sono state personalità ed eccellenze italiane legate al mondo della cultura come Mons. Vincenzo Paglia (Presidente onorario), Marina Valensise (Presidente della Giuria), Alessandra Kustermann, Maria Pia Garavaglia, Lamberto Iezzi, Don Renzo Pegoraro, Claudio Cutuli, Vincenzo Pepe e Filippo Scianna.

Maltempo in Liguria, Palazzo Chigi: premier segue la situazione ed è costantemente informata

Maltempo in Liguria, Palazzo Chigi: premier segue la situazione ed è costantemente informataBruxelles, 16 ott. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, da Bruxelles dove si trova per partecipare al vertice Ue-Paesi del Golfo e al Consiglio europeo, “segue con apprensione la grave situazione determinata dal maltempo che ha colpito la Liguria e alcune province del Nord Italia”. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.


Meloni ha sentito telefonicamente il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci e il capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano, ai quali ha chiesto di rimanere “costantemente informata”.

Fincantieri, Alì: nostre navi sono smart city galleggianti

Fincantieri, Alì: nostre navi sono smart city galleggiantiRoma, 16 ott. (askanews) – “Le navi costruite da Fincantieri sono delle smart city galleggianti e hanno una complessità tecnologica estremamente importante “. È quanto affermato da Daniele Alì, Vice President Cybersecurity di Fincantieri, secondo quanto riporta una nota intervenendo nel panel “L’IA tra tecnologie e perimetri di difesa”, tenutosi oggi nell’ambito della Como Lake Conference di Cernobbio.


“La nave – ha proseguito – è chiaramente soggetta, come ogni ‘sistema connesso’, a minacce cyber di tipo ‘opportunistico’, che colpiscono ubiquamente qualsiasi piattaforma agganciata a Internet. A queste si aggiungono alcune tipologie di compromissione più caratteristiche del dominio del mare, come ad esempio lo spoofing del segnale di posizionamento, che può indurre in errore i sistemi di navigazione e controllo della rotta, compromettendo l’operatività navale. Per via di questa complessità, abbiamo definito una strategia di sicurezza della piattaforma navale che segua l’intero ciclo di vita delle unità, partendo dalla fase di ingegneria funzionale fino alla costruzione in cantiere, secondo i moderni principi di ‘cyber security by design’. In aggiunta a questo, siamo in grado di supportare gli equipaggi nella fase di operatività delle imbarcazioni, coinvolgendoli in vere e proprie campagne di addestramento per la gestione delle crisi cyber di bordo, dotandoli di tecnologie e strumentazioni di plancia, in grado di evidenziare il materializzarsi di anomalie cyber all’interno dell’ecosistema nave”. (fonte immagine: Fincantieri).