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Autore: Redazione StudioNews

Zurich Bank, Donato Reginelli nominato nuovo Area manager Italia

Zurich Bank, Donato Reginelli nominato nuovo Area manager ItaliaMilano, 15 ott. (askanews) – Zurich Bank prosegue nel proprio percorso di crescita capillare sul territorio italiano con la nomina di Donato Reginelli a nuovo Area Manager. Reginelli, “professionista di grande competenza nel settore bancario e della consulenza finanziaria, rafforzerà ulteriormente la vicinanza della Banca alla clientela locale, seguendo importanti obiettivi di crescita e sviluppo commerciale”, riporta un comunicato.


Con oltre 30 anni di esperienza maturata interamente presso Banca Generali, dove ha ricoperto ruoli di rilievo, tra cui quello di District Manager, Reginelli porta in Zurich Bank “una profonda conoscenza del settore e una consolidata capacità di gestione delle relazioni con clienti di alto profilo”. Entrano con lui nella rete di Zurich Bank anche quattro consulenti finanziari ‘senior’ – Lorella Maraldi, Marco Maraldi, Maurizio Mauri e Maria Rita Moretti – che continueranno a supportare Reginelli anche in Zurich Bank. Un team “qualificato” che “conferma l’intenzione di Zurich Bank di consolidare la propria posizione nel mercato della consulenza finanziaria, ampliando ulteriormente la propria capacità di servire i clienti con un approccio personalizzato e ad alto valore aggiunto”. Grande soddisfazione è stata espressa da Federico Gerardini, Direttore Commerciale di Zurich Bank, che ha sottolineato il successo dell’operazione raggiunto grazie a un eccellente lavoro di squadra e al decisivo supporto del Recruiting Team guidato da Carlo Francesco Nicolini. “L’ingresso di Donato Reginelli e dei nuovi colleghi rappresenta un passo importante nel percorso di crescita di Zurich Bank”, ha commentato Gerardini.


Reginelli ha aggiunto: “Zurich Bank rappresenta un modello di eccellenza tanto per la qualità del servizio offerto quanto per il sistema valoriale su cui fonda tutte le proprie attività. Sono convinto che il suo assetto organizzativo sia il più adatto a rispondere alle esigenze di una clientela sempre più sofisticata e alla ricerca di consulenze finanziarie di alto livello. Sono entusiasta di iniziare questo percorso e determinato a contribuire in modo significativo alla crescita della banca”.

Hezbollah: non si può separare il Libano dalla Palestina

Hezbollah: non si può separare il Libano dalla PalestinaRoma, 15 ott. (askanews) – Il numero due di Hezbollah, Naim Qassem, ha dichiarato oggi che il conflitto in corso con Israele in Libano non può essere separato da quello nella Striscia di Gaza. “Ci è stato chiesto di accettare una zona cuscinetto di 10 chilometri per raggiungere un cessate il fuoco, ma abbiamo insistito sulla fine della guerra israeliana a Gaza”, ha detto in un discorso televisivo, il terzo tenuto dopo l’uccisione del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, il 27 settembre scorso.


Secondo Qassem “Israele rappresenta un pericolo reale per la regione” per cui “non possiamo separare il Libano dalla Palestina”, perchè gli Stati Uniti, “il demone più grande, vogliono un nuovo Medio Oriente”. “Siamo di fronte al pericolo di un nuovo Medio Oriente. Israele è il braccio armato e criminale del progetto del grande demonio – ha proseguito, secondo l’Orient Le Jour – Israele ha lasciato il Libano solo grazie alla resistenza. Nel 2006 il nemico fallì nella sua operazione. Il Libano rientra nel progetto espansionistico israeliano. Sosteniamo i palestinesi nel liberare la loro terra e proteggere la nostra”. Secondo il numero due di Hezbollah, “l’obiettivo della resistenza non è quello di essere presente in modo permanente lungo tutto il confine”, ma quello di “contrastare l’esercito nemico quando entra nel territorio” e “dato che Israele ha preso di mira tutto il Libano, abbiamo il diritto di prendere di mira tutto Israele”.


Quindi rivolgendosi a Israele, ha concluso: “Dico a Israele: la soluzione è un cessate il fuoco, nient’altro. Se volete continuare a sparare, noi continueremo. Dopo il cessate il fuoco i coloni potranno ritornare alle loro case. Dico agli israeliani: non credete ai vostri leader e a quello che dicono sulle nostre capacità. Se vi state chiedendo come sta Hezbollah, vi dico che è forte, nonostante i colpi subiti dopo i cercapersone. Abbiamo recuperato le nostre forze sul terreno e sostituito i quadri. Non uno solo dei nostri centri è vuoto”.

Omaggio a Gian Maria Volonté a 30 anni dalla sua scomparsa

Omaggio a Gian Maria Volonté a 30 anni dalla sua scomparsaRoma, 15 ott. (askanews) – La Scuola Volonté e la Festa del Cinema di Roma ricordano Gian Maria Volonté, a trent’anni dalla scomparsa, con la proiezione del film “La mort de Mario Ricci” di Claude Goretta, che valse al grande attore italiano il Premio per la Migliore interpretazione maschile al Festival di Cannes del 1983.


L’evento si terrà giovedì 17 ottobre, alle 16.30, alla Casa del Cinema a Villa Borghese, nell’ambito del programma ufficiale della Festa. La proiezione sarà introdotta da Antonio Medici, coordinatore generale della Scuola Volonté, e dalle testimonianze dell’attrice Angelica Ippolito (Premio David di Donatello 1977), compagna di Volonté negli ultimi dieci anni della sua vita, e da Felice Laudadio, che nella sua lunga carriera nel cinema italiano (tra l’altro, è stato presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia e di Cinecittà Holding; ha diretto la Mostra del cinema di Venezia; è ideatore e direttore del Bif&st di Bari), ha avuto modo di stringere un rapporto professionale e privato con il grande attore. “La mort de Mario Ricci” ha circolato poco in Italia, e la Scuola ha accolto la proposta di ripresentarlo di Giovanna Gravina Volonté, ideatrice e direttrice artistica del festival dedicato al padre “La Valigia dell’Attore”, che dal 2003 si svolge nell’Isola della Maddalena. Il protagonista del film, il reporter televisivo Bernard Fontana (interpretato da Volonté) si reca in una cittadina svizzera per intervistare un famoso sociologo. Qui viene per caso a conoscenza della misteriosa morte di Mario Ricci, un lavoratore italiano immigrato coinvolto in un incidente stradale, e decide di indagare sul fatto. Emergono così tensioni e pregiudizi nascosti sotto l’apparente tranquillità della vita di provincia. Volonté aveva creduto molto nel personaggio propostogli da Goretta, come afferma in un’intervista apparsa sul settimanale Epoca: “Ho lavorato quasi due anni a questo film. Volevo arrivare in profondità a questo viaggio immobile, quasi senza gesti e senza parole, all’interno di un personaggio che ha coinciso con quello che sono io oggi”.


Gian Maria Volonté è morto il 6 dicembre 1994, durante le riprese del film “Lo sguardo di Ulisse” di Theo Angelopoulos. Quest’anno, in occasione del trentennale della scomparsa, vi sono state diverse iniziative di memoria, tra cui la mostra “Gian Maria Volonté 30”, con le foto di scena di Enrico Appetito, organizzata dall’omonimo Archivio nel marzo 2024 presso WEGIL, l’Hub culturale della Regione Lazio a Roma; il film “Volonté. L’uomo dai mille volti” di Francesco Zippel, presentato all’ultima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia; il festival “La Valigia dell’Attore”, la cui prima parte si è svolta a luglio, con l’assegnazione del Premio Volonté all’attrice Sonia Bergamasco, mentre la seconda parte è in programma dal 6 all’8 dicembre 2024, nell’isola della Maddalena, per chiudere idealmente un anno di iniziative dedicate al lavoro artistico e all’impegno civile di Gian Maria Volonté.

Amb. Usa Markell: io studio italiano, sfida è parte della bellezza

Amb. Usa Markell: io studio italiano, sfida è parte della bellezzaMilano, 15 ott. (askanews) – Nell’inedita veste di “studente di lingua italiana” Jack Markell, ambasciatore degli Stati Uniti d’America presso la Repubblica italiana e San Marino, offre su Instagram a tutti uno spaccato di come vanno le sue lezioni e tutta la simpatia che comunica chi ha il coraggio di imparare una lingua da zero. “Imparare l’italiano non è certo facile ma come molte cose nella vita, la sfida è parte della bellezza”, afferma il capomissione nella lingua di Dante, facendo a tutti gli auguri per la Settimana della Lingua italiana nel mondo. “Ogni parola sembra un’avventura” aggiunge decisamente fluente, con “That’s Amore” in sottofondo.


“Il ritmo musicale, i gesti delle mani: tutto rende questa lingua così vivace”, aggiunge l’ambasciatore, dimostrando di non trascurare la gestualità. Il capo missione definisce l’italiano la lingua “dell’arte, della musica, della famiglia e della tradizione”. “Sono onorato di studiarla e imparare ogni giorno qualcosa di più”. E alla fine, pur sapendo di dover lavorare ancora a lungo sui verbi irregolari, l’ambasciatore Markell conclude: “se fosse perfetto, non sarei uno studente”.


Iniziata il 14 ottobre, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, si sta svolgeno la XXIV Settimana della Lingua Italiana nel Mondo (SLIM), la principale rassegna di promozione della lingua italiana su scala globale. Organizzata dalla rete diplomatico-consolare e degli Istituti Italiani di Cultura in collaborazione con i nostri principali partner della promozione linguistica (MiC, MIM, MUR, CePeLL, Governo della Confederazione Elvetica, Accademia della Crusca, CGIE, Comunità Radiotelevisiva Italofona, Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, RAI Italia e Società Dante Alighieri), la Settimana quest’anno ha come tema: “L’italiano e il libro: il mondo fra le righe”.

Lorenzo Serafini direttore creativo del brand Alberta Ferretti

Lorenzo Serafini direttore creativo del brand Alberta FerrettiMilano, 15 ott. (askanews) – Lorenzo Serafini è stato nominato direttore creativo del brand Alberta Ferretti. Il suo debutto in passerella con il marchio è previsto nel febbraio 2025. Lo comunica una nota di Aeffe, società del lusso quotata a Piazza Affari che opera coi marchi Alberta Ferretti, Philosophy di Lorenzo Serafini, Moschino e Pollini. Serafini, che si è unito al gruppo Aeffe nel 2014 come direttore creativo del brand Philosophy di Lorenzo Serafini, succede in questa nuova avventura alla fondatrice del marchio, Alberta Ferretti, che ha annunciato il suo ritiro dalle passerelle a settembre.


“Sono felice di comunicare che Lorenzo sarà il mio successore alla guida del brand che porta il mio nome. In un momento di grandi cambiamenti nel mondo della moda, credo fortemente che Lorenzo abbia tutte le caratteristiche necessarie per accogliere questa sfida: creatività, uno spiccato senso estetico, professionalità, competenza”, ha commentato Alberta Ferretti, vice presidente di Aeffe, il cui contratto di consulenza stilistica sarà risolto alla data dal 31 dicembre 2024. “Dieci anni fa ho affidato a Lorenzo la linea Philosophy che ha saputo far crescere in un brand di successo. Ora è per lui il momento di scrivere un nuovo capitolo del marchio Alberta Ferretti, la cui natura più autentica è affine al suo sentire. Leggerezza, femminilità, sensualità sono già parole che appartengono al vocabolario espressivo di Lorenzo, e che saprà declinare meravigliosamente nel mondo di Alberta Ferretti”. “Con entusiasmo e gratitudine accolgo questa nuova opportunità professionale, che mi è stata offerta dalla famiglia Ferretti”, ha dichiarato Serafini. “Sono onorato che Alberta mi abbia scelto come suo successore. Raccolgo un’eredità importante e prestigiosa, di cui farò tesoro per scrivere un nuovo capitolo del brand Alberta Ferretti”.


Aeffe ha definito, in accordo con Serafini e interpretando le esigenze del mercato attuale, una nuova strategia che prevede a partire dalla stagione autunno/inverno 2025 l’integrazione della linea Philosophy all’interno del brand Alberta Ferretti con l’obiettivo di garantire ulteriore appeal e forza al nuovo corso. Per quanto riguarda la linea Kids, rimane in essere l’accordo di licenza di produzione e distribuzione con l’azienda Monnalisa.

Una “nuova città ideale” nella ex Falck di Sesto San Giovanni

Una “nuova città ideale” nella ex Falck di Sesto San GiovanniMilano, 15 ott. (askanews) – “Con questo intervento, consentitemi di usare questa terminologia, si sta cercando di realizzare una nuova città ideale”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo, a Sesto San Giovanni, alla presentazione del nuovo polo urbano Unione Zero. “Ho sempre sostenuto – ha aggiunto il governatore – che bisogna guardare avanti e puntare su aree urbane ben organizzate, dotate di servizi e infrastrutture adeguate. In questo sito si sta realizzando la più grande opera di rigenerazione urbana a livello europeo. Un intervento che va nella direzione di recuperare e dare un senso a un’intera porzione di territorio”.


Unione Zero è un polo urbano dinamico e attrattivo con una forte vocazione sostenibile. Il progetto di rigenerazione nasce in prossimità della nuova Città della Salute e della Ricerca e ha l’obiettivo di ‘ricucire’ le ex aree Falck con il resto del territorio di Sesto San Giovanni. Il cantiere prevede un investimento di 220 milioni di euro, 36 mesi di lavori e una media di circa 300 maestranze specializzate al giorno per la realizzazione di tre edifici. Questa prima fase include lo sviluppo di un immobile direzionale di circa 48.000 metri quadrati, che ospiterà i nuovi uffici di Intesa Sanpaolo (consegna prevista entro la fine del 2027), un ulteriore edificio uffici di 45.000 metri quadrati con possibilità di locazione anche multi-tenant e uno studentato di circa 39.000 metri quadrati e 700 posti letto. “Da tempo – ha concluso Fontana – riteniamo che il futuro della Lombardia debba essere quello di una grande smartland, senza territori di serie A e di serie B, dove tutti possano avere le stesse condizioni di sviluppo”.

Fibercop, Ferraris: deal con Open Fiber? Spetta a soci

Fibercop, Ferraris: deal con Open Fiber? Spetta a sociCernobbio (Co), 15 ott. (askanews) – Di una fusione Fibercop-Open Fiber “sono gli azionisti che hanno il ruolo e la responsabilità di valutare queste iniziative. Ci sono aspetti regolatori, finanziari ed economici che vanno valutati”. Lo ha detto Luigi Ferraris, amministratore delegato di Fibercop, a chi gli chiedeva di un eventuale deal con Open Fiber. “Sono molto focalizzato sull’avvio della società, che è una sorta di grande startup che va velocemente portata a regime”, ha aggiunto a margine di ComoLake in corso a Cernobbio (Como). “Bisogna realizzare gli investimenti, focalizzarsi sull’abbrivio di una crescita grazie ai soci nuovi ci hanno dato con un investimento importante”, ha concluso il top manager.

A Lecce il premio Manibus, tra eccellenze artigianato e Made in Italy

A Lecce il premio Manibus, tra eccellenze artigianato e Made in ItalyRoma, 15 ott. (askanews) – Torna il Premio Internazionale Manibus, sotto la guida del direttore artistico Nicola Miulli, che premierà le eccellenze dell’artigianato, nazionali e internazionali, e i grandi nomi legati alla valorizzazione della cultura e del “Made in Italy”. La cerimonia di premiazione, prodotta da Nicola Miulli Creations e cofinanziata da Regione Puglia e Agenzia Regionale del Turismo Pugliapromozione, con il contributo di direzione Regionale Musei Puglia e in media partnership con Radio Norba, si terrà sabato 19 ottobre 2024 alle 18.30 nel Teatro Paisiello di Lecce.


La serata, che andrà in onda il 2 novembre alle 23.15 su Telenorba e successivamente su TGN24 e Teledue, sarà condotta da Livio Beshir, conduttore della trasmissione Linea Verde di Rai Uno, e Alina Liccione, conduttrice televisiva di Telenorba. A Mariella Vitucci, invece, il compito di condurre le interviste ufficiali nel backstage, mentre a Ciro Fucci quello di animare il red carpet. Guest star d’eccezione sarà il cantante Michele Zarrillo, che interverrà presentando alcuni dei suoi grandi successi. Nell’ambito del Premio Internazionale Manibus, sarà ospitata una grande mostra personale di Enrico Dicò, “Dreams in the dark”, visitabile da domenica 20 ottobre (vernissage alle 11) a sabato 30 novembre 2024 presso il Castello Carlo V di Lecce. Un’esposizione che racconta il suo lavoro attraverso una selezione di opere che celebrano la capacità di coniugare sperimentazione materica e talento creativo.


Aprirà sabato 26 ottobre, invece, la collettiva “Manibus Experience – Racconti di Puglia”, visitabile sino al 30 novembre 2024 presso il Castello di Copertino. Sarà un’opportunità per scoprire e celebrare l’artigianato e il design pugliese con sette grandi eccellenze locali: i preziosi di Orafi Moramarco, la moda sostenibile di Le Naty, le creazioni di design di Dimarmo, le luminarie di Parisi 1876, i liuti di Antonio Dattis, le sculture di Raffaele Gentile, i mosaici di Pietro Quattromini. Il calendario si arricchisce e si conclude con gli incontri tematici di Manibus Masterclass: ad inaugurare il ciclo di appuntamenti sarà, giovedì 24 ottobre, il costumista Luigi Spezzacatene. “Un appuntamento che riconosce il valore e la tenacia di investire nelle proprie capacità, di difendere la tradizione, con uno sguardo vigile su innovazione e nuove tecnologie – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano -. E la nostra Regione, come dimostrato in diversi settori, è fucina di talenti, di giovani eccellenze che sono l’orgoglio della nostra terra. Questo riconoscimento, in particolar modo, premia l’arte del saper fare, del creare, del trasformare la materia attraverso la creatività. E sarà la città di Lecce, ricca di cultura e bellezza, a celebrare l’artigianalità. Abbiamo un’idea di futuro per la nostra Regione che abbia a cuore, che valorizzi, esalti le nostre tradizioni, le arti e i nostri mestieri più antichi. Ci stiamo riuscendo anche attraverso azioni di supporto all’internazionalizzazione, che fanno crescere le relazioni commerciali e attraverso misure mirate per far sì che un settore come l’artigianato sia tramandato ai giovani con la formazione e idee innovative. Grazie agli organizzatori e tutti i protagonisti dell’evento che, sono certo, daranno lustro alla manifestazione ma anche a tutta quanta la nostra Regione”.


“Promuovere l’autenticità del made in Italy e in particolare del made in Puglia è da qualche anno un obiettivo centrale delle politiche regionali – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci – Un obiettivo che stiamo perseguendo con azioni mirate da una parte a valorizzare il settore manifatturiero del tessile, abbigliamento, calzaturiero e quelli dell’artigianato e del design, dall’altro a fornire strumenti e misure regionali utili per innovare, investire sulle competenze e sbarcare su mercati internazionali. Per questa ragione, siamo lieti di collaborare a questa iniziativa che intende dare visibilità e promuovere progettualità d’eccellenza che tanto raccontano del talenti della nostra regione”. “‘Manibus’, che significa proprio fare con le mani, è evocativo di un impegno bello e importante anche di carattere culturale, oltre che economico – ha concluso la sindaca di Lecce Adriana Poli Bortone – Come amministrazione comunale apprezziamo molto questo premio internazionale che mira a recuperae il tema dell’artigianato, un settore che per tanto tempo è stato messo da parte perdendo, così, non solo filoni di storia, di tradizione, di radici ma anche di economia, e che invece va sicuramente recuperato. Tra gli obiettivi del nostro programma c’è proprio la valorizzazione dell’artigianato, intendendo non solo il recupero dell’artigianato di tradizione ma la valorizzazione anche dell’artigianato locale moderno e contemporaneo, che è una forma espressiva della creatività dei nostri giovani ma anche dei meno giovani. A questi ultimi ci piace rivolgere l’appello ad incentivare i ragazzi a proseguire in questa attività; mentre invitiamo i giovani ad accostarsi all’artigianato: è un mestiere che appartiene alla storia dell’umanità e che va mantenuto perchè può dare le stesse soddisfazioni di altre professioni, di altri mestieri. o forse anche di più”.


“Manibus Premio Internazionale si conferma un traghettatore delle eccellenze dell’artigianato e dell’industria italiana oltre i confini nazionali, esaltando il valore del Made in Italy – ha dichiarato il direttore artistico Nicola Miulli – Attraverso il dialogo creativo si rafforza l’importanza di tramandare questo patrimonio di competenze e tradizioni, affermando con forza che il saper fare italiano è una risorsa da proteggere e promuovere”. Questi i patrocini: Commissione Italiana per l’UNESCO – Corpo Consolare di Puglia e Basilicata – Città di Lecce, Città di Copertino, Accademia di Belle Arti di Lecce – Polo Biblio Museale di Lecce – Confindustria Puglia – Confartigianato Imprese Puglia- CNA Puglia.

Consorzio MelaPiù punta su sostenibilità e sull’Igp per la Fuji

Consorzio MelaPiù punta su sostenibilità e sull’Igp per la FujiRoma, 15 ott. (askanews) – Il Consorzio MelaPiù punta sulla sostenibilità e vuole ottenere l’Igp per la varieta Fuji, in modo da tutelare la peculiarità di questo prodotto made in Emilia Romagna. Il Consorzio, con epicentro operativo a Ferrara e il cuore della produzione in Emilia-Romagna nelle province di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Bologna, festeggia 30 anni. Nato per iniziativa di un gruppo di produttori che hanno fatto propria questa tradizione, ampliandola con la loro esperienza maturata nella coltivazione della mela Fuji nella pianura emiliano romagnola.


Chiaro l’obiettivo del progetto: rilanciare, diffondere e affermare i valori eccellenti della melicoltura di pianura seguendo un rigido disciplinare di produzione orientato alla qualità. Un percorso oggi condiviso da sei soci, tutti con una lunga e importante esperienza nel settore ortofrutticolo, nel Consorzio MelaPiù: Afe Ferrara, Apo Conerpo, Cico, Patfrut, Apofruit, Minguzzi. Stamattina è stato fatto il punto sulle attività del Consorzio, presentando i progetti dei mesi a venire. “La nostra è stata una scommessa nel segno della qualità di prodotto premium e i risultati ci stanno dando ragione – ha spiegato Matteo Mazzoni, Presidente del Consorzio – Attualmente sei sono i soci per un areale di produzione di 500 ettari, dislocati tra ferrarese e Romagna, per una produzione di circa 18mila tonnellate. Abbiamo valorizzato una tradizione di produzione melicola che affonda nella notte dei tempi in questi territori, aggiungendoci il plus della varietà Fuji unica per croccantezza, calibri e bontà”.


Il progetto infatti ha interessato Fuji MelaPiù, varietà tardiva, ideale per la coltivazione negli ambienti di pianura dove le temperature rimangono più a lungo alte per tutto il mese di settembre. Raccolta alla fine di settembre, viene commercializzata da ottobre, con i picchi di vendita previsti per fine inverno-inizio primavera. A partire dallo scorso anno il progetto MelaPiù si è arricchito della varietà Gala, coltivata negli stessi areali regionali della Fuji. La sua campagna commerciale inizia in agosto per proseguire sino al mese di dicembre.

Coldiretti, Filiera Italia e Oim siglano patto anti-caporalato

Coldiretti, Filiera Italia e Oim siglano patto anti-caporalatoRoma, 15 ott. (askanews) – Un patto per la creazione di canali sicuri per la reperibilità di manodopera qualificata, capaci di far incontrare domanda e offerta, salvaguardando le esigenze delle aziende agricoli e la dignità e i diritti dei lavoratori, contro ogni forma di caporalato e sfruttamento. E’ l’obiettivo del Protocollo d’intesa sottoscritto da Coldiretti, Filiera Italia, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim) e E4Impact in occasione dell’incontro a Palazzo Rospigliosi a Roma sulla nuove sfide del lavoro in agricoltura.


Da un lato l’imprese agricola avrebbe certezza di poter disporre delle necessarie risorse in tempi certi e confacenti alle necessità, dall’altro il lavoratore sarebbe inserito nel contesto lavorativo nazionale godendo pienamente di tutti i diritti previsti dalla legislazione e dalla contrattazione collettiva di settore. In questo modo si eviterebbe anche il rischio per le imprese di diversi affidare a soggetti terzi, potendo contare su una rete assolutamente “trasparente”. Il documento è stato sottoscritto dal presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, Luigi Scordamaglia, Ad Filiera Italia, Laurence Hart, Direttore dell’Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim), e da Letizia Moratti, Presidente E4Impact, alla presenza del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone.


Coldiretti e Filiera Italia porterebbero la loro esperienza in fatto di internazionalizzazione e cooperazione sostenibile con progetti basati su un modello di intervento non predatorio e sostenibile, e che prevede tra le aree strategiche azioni mirate per la formazione dei lavoratori e delle imprese agricole e agroalimentare, finalizzati allo sviluppo occupazionale e imprenditoriale delle comunità locali. Da parte sua l’Oim promuoverebbe la mobilità e l’inclusione dei migranti, fornendo supporto alle autorità e alle controparti interessate a tutti i livelli, al fine di rafforzare la coesione sociale e lo sviluppo a beneficio di tutti. E4Impact è, invece, una fondazione impresa sociale che opera nell’ambito della cooperazione allo sviluppo e solidarietà internazionale implementando, specialmente nel contesto africano, percorsi di formazione a vantaggio di imprenditori capaci di generare un positivo impatto sociale.


Un primo esempio delle possibilità oggetto del protocollo è rappresentato dal progetto “Formazione e Orientamento per i Migranti in Agricoltura – Costa d’Avorio” di Cuneo promosso da Coldiretti che vede coinvolti Oim, Clirap associazione culturale di sostegno allo sviluppo dei Paesi africani, l’Association solidarité Paris-Bouaké ente che opera in progetti di sviluppo territoriale e del capitale umano in Costa d’Avorio ed il Cpia centro provinciale istruzione adulti di Cuneo.