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Autore: Redazione StudioNews

50 anni di Kinder Sorpresa: Michele Ferrero e l’uovo di Pasqua ogni giorno

50 anni di Kinder Sorpresa: Michele Ferrero e l’uovo di Pasqua ogni giornoMilano, 15 ott. (askanews) – Kinder Sorpresa, l’ovetto al cioccolato con la sorpresa di casa Ferrero, compie 50 anni. Era il 1974 quando Michele Ferrero ideò questo ovetto che rendeva disponibile tutto l’anno una prodotto, riservato fino a quel momento, al periodo della Pasqua.


Presente in 80 Paesi nel mondo, oggi Kinder Sorpresa è diventato un prodotto iconico: ogni anno Ferrero, attraverso una divisione dedicata, crea circa 300 nuove sorprese, sviluppate con il supporto di esperti e dopo uno studio e rigorosi controlli di sicurezza. Dagli anni ’70, sono, infatti, tantissime le tipologie di sorprese presenti all’interno del barilotto giallo, oltre alle collezioni sviluppate internamente o tramite contratti di licenza: dalle figurine in metallo degli anni ’70, alle serie speciali dipinte a mano degli anni ’90, a tartallegre, happypotami, coccodritti, fino agli animali Natoons e i supereroi contemporanei per la gioia di bambini e collezionisti, che sono più di un milione in tutto il mondo. Per il 50esimo anniversario dalla sua invenzione, Ferrero ha organizzato un concorso che offre la possibilità a 50 persone, con la propria famiglia, di partecipare a un’inedita esperienza: insieme a un pacchetto viaggio ad Alba, i vincitori potranno visitare il laboratorio delle sorprese Kinder. Un luogo, normalmente non accessibile al pubblico, adiacente allo stabilimento produttivo, dove creativi, designer e ingegneri Ferrero progettano, realizzano e testano quotidianamente le sorprese. Questa possibilità è riservata a coloro che troveranno, all’interno della serie Kinder sorpresa Natoons, uno dei 50 kinderini dorati preparati per l’occasione.

”The Princess of the Night”, nuovo album di Vanessa Tagliabue Yorke

”The Princess of the Night”, nuovo album di Vanessa Tagliabue YorkeRoma, 15 ott. (askanews) – “The Princess of the Night” è il nuovo album di Vanessa Tagliabue Yorke, in uscita il 18 ottobre per Azzurra Music. Per il celebre trombettista jazz Enrico Rava, l’album è “come uno scrigno magico: lo apriamo per scoprire dodici meraviglie, che ci raccontano il mondo di Vanessa”. Perché Vanessa, ricorda Rava, è un’artista straordinaria: pittrice, scultrice, compositrice e soprattutto cantante con una voce unica capace di colpirci direttamente al cuore. La sua espressività e la sua capacità di trasmetterci le sue emozioni sono doti rarissime che ne fanno una grande interprete”.


L’album è una riflessione poetica sulla notte e i suoi misteri, ineffabile ed inquieta, silenziosa e oscura, un viaggio guidato dal talento della cantante che mostra in maniera sempre più evidente le notevoli doti di raffinata cantante, arrangiatrice e compositrice. 12 sono i brani che compongono l’album di cui ben 8 portano la firma di Vanessa Tagliabue, mentre le rivisitazioni dei 3 brani Ellingtoniani e di La Conga de Media Noche del compositore e pianista Ernesto Lecuona (con un testo originale della Tagliabue) assumono nuova veste grazie a suoi brillanti arrangiamenti.


Su tutto si erge la vocalità variegata della Tagliabue, intensa e ricca di colori e sfumature, e la disinvoltura e la naturalezza con la quale si confronta con lingue diverse per i suoi brani. Compagni di questa esplorazione notturna sono Giulio Scaramella al piano, Mauro Ottolini (trombone e conchiglie), Francesco Bearzatti clarinetto), Eva Impellizzeri (viola) e Salvatore Maiore (violoncello).


Una delle peculiarità del cd è che la copertina e la confezione non riportano nessuna informazione. In tempi di musica digitale, dove l’ascolto si fa caotico, frenetico e frammentato, spesso vengono meno le informazioni su titoli, autori e registrazioni sono omesse e vanno perdute assieme al senso dell’opera. Per recuperare la valenza culturale di un disco Vanessa come ultimo brano descrive come è avvenuta la registrazione e indica tutti coloro che hanno partecipato e che l’hanno resa possibile.

Il Premier libanese: “Gli Usa hanno assicurato che gli attacchi Idf su Beirut saranno ridotti”

Il Premier libanese: “Gli Usa hanno assicurato che gli attacchi Idf su Beirut saranno ridotti”Roma, 15 ott. (askanews) – Il primo ministro libanese Najib Mikati ha dichiarato ad Al Jazeera di aver “ricevuto garanzie americane” che gli attacchi israeliani a Beirut saranno ridotti. Mikati ha aggiunto che il suo governo vuole un cessate il fuoco e “l’attuazione della risoluzione Onu 1701”, che richiederebbe la fine della presenza di Hezbollah a sud del fiume Litani.


I media ebraici hanno riportato nei giorni scorsi che le pressioni degli Stati Uniti avevano portato Israele a ridurre gli attacchi contro obiettivi di Hezbollah nella capitale libanese.

Lollobrigida: Italia tra nazioni più efficienti in pagamenti Pac

Lollobrigida: Italia tra nazioni più efficienti in pagamenti PacRoma, 15 ott. (askanews) – “Grazie al lavoro svolto negli ultimi mesi dagli uffici di Agea e al direttore Fabio Vitale, che ha introdotto nuove procedure informatiche nel SIAN utilizzando tecnologie satellitari, algoritmi altamente specializzati e intelligenza artificiale, oggi Agea è in grado di erogare i pagamenti delle anticipazioni della PAC puntualmente il 16 ottobre”. Così in una nota il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.


“Un risultato importante che posiziona l’Italia tra le Nazioni più efficienti in Europa nell’elargizione dei pagamenti, sia per volume che per tempestività. Ora l’obiettivo è migliorare ulteriormente e potenziare gli interventi per consolidare il proprio ruolo di supporto agli agricoltori”, conclude il ministro.

Meloni fa appello alle opposizioni per Fitto, duro attacco a Sea Watch

Meloni fa appello alle opposizioni per Fitto, duro attacco a Sea WatchRoma, 15 ott. (askanews) – Giorgia Meloni ribadisce la condanna per gli attacchi israeliani alle basi Unifil, attacca frontalmente l’Ong Sea Watch e rivolge un appello direttamente all’opposizione perchè sostenga la nomina di Raffaele Fitto alla Commissione europea. La presidente del Consiglio prende la parola in Senato per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo – il primo dopo la designazione della nuova Commissione, che ancora deve passare il vaglio del Parlamento di Strasburgo – affrontando i principali temi dell’agenda.


La nuova legislatura europea, sottolinea, si apre all’insegna di “preoccupazione” e “incertezza” con davanti grandi “sfide”. La nomina di Fitto con deleghe “strategiche” e “di primissimo ordine”, per la premier, è “un notevole miglioramento per la nostra nazione rispetto alla composizione della commissione uscente, atteso che vedeva 4 vicepresidenti esecutivi e 7 vicepresidenti complessivi ma nessun italiano”. Questo, per lei, è prova della “ritrovata centralità” dell’Italia, a dispetto del “continuo mantra di un presunto isolamento internazionale”. Ma soprattutto è un “riconoscimento” per il Paese che dovrebbe “inorgoglire tutta la nazione, non solo i partiti della maggioranza” ed è per questo che Meloni auspica e chiede “di essere uniti” come ‘abbiamo fatto nella scorsa legislatura all’atto della nomina di Paolo Gentiloni” perchè “ci sono momenti in cui l’interesse nazionale deve prevalere su quello di parte” senza “distinguo” o “tentennamenti”. Dunque ben venga l’appoggio del Pd, che però – dice rivolgendosi nelle repliche ai banchi Dem – dovrebbe parlare con il gruppo dei Socialisti che “ha cercato di far spostare l’audizione di Fitto come ultimo tra i vicepresidenti e detto che il gruppo Socialisti europei non avrebbe accettato la vice presidenza esecutiva all’Italia”. Venendo alle priorità della prossima legislatura, visto il difficile contesto internazionale, l’Europa – per Meloni – deve “cambiare” e “ripensare completamente le sue priorità, il suo approccio, la sua postura”. I rapporti Letta e Draghi hanno mostrato la “perdita di ruolo” degli ultimi decenni, quando “troppo a lungo ci siamo crogiolati” in un mondo che è “finito”. Adesso occorre “scegliere finalmente, e con coraggio, che cosa vogliamo essere e dove vogliamo andare” e le alternative sono due: continuare a essere “un gigante burocratico” o “invertire radicalmente questa tendenza” sulla base dei principi di “proporzionalità” e “sussidiarietà”.


Uno dei temi su cui, per Meloni, occorre cambiare è quello del Green Deal, segnato da un “approccio ideologico” con “effetti disastrosi” perchè “inseguire la decarbonizzazione al prezzo della deindustrializzazione è, semplicemente, un suicidio”. In questo quadro è una “follia” l’addio al motore endotermico entro il 2035 e l’obiettivo è “riaprire la partita”. Per perseguire e raggiungere gli obiettivi della transizione e del rilancio della competitività, come scrive Draghi, con cui “non posso che essere d’accordo” – ribadisce – servono “maggiori risorse pubbliche e private, da investimenti adeguati e da un piano coerente per raggiungerli” aprendo un “dibattito soprattutto sugli strumenti finanziari necessari a sostenere questo percorso. Un dibattito nel quale dovremo essere pronti a verificare la possibilità di nuovi strumenti di debito comune, così come a lavorare per riuscire finalmente a mobilitare adeguatamente il capitale privato”. Ribadendo il sostegno all’Ucraina per arrivare a una “pace giusta”, Meloni ha espresso la convinzione che “quanto accade in Medio Oriente sia figlio anche di questa destabilizzazione”. Dunque c’è “preoccupazione” per quanto accade in Libano, dove si recherà a breve, per gli attacchi “inaccettabili” alle basi Unifil da parte di Israele. Lo ha detto nella telefonata di domenica a Benjamin Netanyahu da cui “pretendiamo che venga garantita la sicurezza dei nostri soldati”. Del resto, ammette nella replica, “siamo amici di Israele ma non vuol dire ovviamente che io sia d’accordo con tutte le sue scelte”. Dunque “difendiamo il diritto di Israele a vivere in pace e in sicurezza, ma ribadiamo la necessità che questo avvenga nel rispetto del diritto internazionale umanitario perché non siamo insensibili di fronte all’enorme tributo di vittime civili innocenti a Gaza, che non a caso sono state dall’inizio al centro del nostro lavoro”. Nella replica, Meloni chiarisce anche la posizione italiana sulla fornitura di armi a Tel Aviv: “Dopo l’avvio delle operazioni israeliane a Gaza il governo ha sospeso immediatamente la concessione di ogni nuova licenza di esportazione” mentre quelle precedenti al 7 ottobre “sono state tutte analizzate caso per caso”.


Altro tema al centro dell’intervento la questione dei migranti, su cui c’è un “approccio” diverso dell’Europa “grazie soprattutto all’impulso” dato dall’Italia che è “diventata un modello da seguire”. L’impostazione dell’esecutivo ha una “efficacia – per Meloni – che i numeri raccontano meglio delle parole. Nel 2024 la percentuale di sbarchi di immigrati illegali è diminuita del 60% rispetto al 2023 e del 30% rispetto al 2022”. Ringraziando “il ministro Salvini e soprattutto la Guardia Costiera italiana per il suo straordinario lavoro”, Meloni attacca duramente la Ong Sea Watch: “Considero vergognoso che definisca le guardie costiere ‘i veri trafficanti di uomini’, volendo delegittimare tutte quelle degli Stati del nord Africa, e magari anche quella italiana, in modo da dare via libera agli scafisti che questa ONG descrive invece come ‘innocenti’, che si sarebbero ritrovati casualmente a guidare imbarcazioni piene di immigrati illegali. Sono dichiarazioni indegne, che gettano la maschera sul ruolo giocato da alcune ONG e sulle responsabilità di chi le finanzia”. Meloni difende anche i centri in Albania (per i quali oggi sono partiti i primi 16 migranti), “una strada nuova, coraggiosa, inedita, ma che rispecchia perfettamente lo spirito europeo e che ha tutte le carte in regola per essere percorsa anche con altre Nazioni extra-Ue”, la definisce. A questa strategia si unisce quella del Piano Mattei e dell’attenzione all’Africa. “Non è un segreto per nessuno – argomenta – che non siamo gli unici a guardare all’Africa e che ci sono altri attori – Russia e Cina in testa, ma non solo – che portano avanti le proprie strategie, spesso con un approccio molto più assertivo del nostro. Rimango convinta che, nel rapporto con le Nazioni africane, noi rimaniamo potenzialmente più competitivi, perché la nostra sfida non è alimentare il caos per tentare di depredare l’Africa delle proprie risorse, ma consentire ai Paesi africani di utilizzare quelle risorse, per poter vivere di ciò che hanno, con Governi stabili e società prospere”.


Nella replica, c’è anche un duro battibecco con il M5s: “Anche volendo il governo non potrebbe gettare i soldi dalla finestra perchè li avete gettati tutti voi”, accusa alzando la voce. E poi ironizza: “Il giorno che mi faccio spiegare cosa ho detto da un esponente del Movimento Cinque stelle mi dimetto”.

Rai: “Ogni libro è un viaggio”. La metro si colora di parole

Rai: “Ogni libro è un viaggio”. La metro si colora di paroleRoma, 15 ott. (askanews) – È stato presentato questa mattina il treno della linea A della metropolitana di Roma completamente dedicato alla lettura: “Ogni Libro è un Viaggio”. Il progetto RAI – CEPELL, il Centro per il Libro e la Lettura del Ministero della Cultura, con la collaborazione di ATAC, è nato con l’obiettivo di trasformare i momenti di transito quotidiano in opportunità di lettura, offrendo un’alternativa all’uso passivo dei cellulari. L’iniziativa mira a promuovere la lettura sui mezzi pubblici della nostra città. L’operazione coinvolge un intero treno della linea A della metropolitana di Roma, composto da 6 vagoni tematici. Ogni vagone è un’immersione in un genere letterario diverso, i viaggiatori sono circondati da citazioni di grandi autori che decorano l’interno del treno: trovano delle card, contenenti brevi testi o estratti di opere che potranno staccare e portare via con sé.


Il viaggio in metropolitana anticipa lo spot, realizzato dalla Direzione Comunicazione della Rai, che verrà presentato il 16 ottobre a Francoforte in occasione della Fiera Internazionale del Libro e che intende promuovere ed incentivare il piacere della lettura anche durante i tempi del viaggio. Lo spot radio e tv sarà in onda per due settimane a partire dal 17 ottobre sui canali Rai.

Pentagono: arrivati in Israele componenti e militari Usa per il sistema antimissile Thaad

Pentagono: arrivati in Israele componenti e militari Usa per il sistema antimissile ThaadRoma, 15 ott. (askanews) – Un team avanzato di personale militare statunitense e i componenti iniziali necessari per far funzionare il sistema di difesa antimissile balistico THAAD sono arrivati in Israele, ha affermato il Pentagono in una dichiarazione che sottolinea che l’arrivo è avvenuto ieri.


Personale militare statunitense aggiuntivo e componenti della batteria THAAD continueranno ad arrivare in Israele nei prossimi giorni e il sistema sarà pienamente operativo nel prossimo futuro, ha aggiunto il Pentagono. “L’impiego della batteria THAAD in Israele sottolinea l’impegno degli Stati Uniti per la difesa di Israele e per difendere gli americani in Israele da eventuali attacchi missilistici balistici da parte dell’Iran”, ha aggiunto il Pentagono.

Usa 2024, a 3 settimane dal voto Harris e Trump ancora testa a testa

Usa 2024, a 3 settimane dal voto Harris e Trump ancora testa a testaRoma, 15 ott. (askanews) – La candidata democratica alla presidenza Kamala Harris e il rivale repubblicano Donald Trump sono impegnati in una serrata corsa presidenziale a tre settimane dal giorno delle elezioni, e il vantaggio medio in sette stati potenzialmente decisivi è inferiore all’1%, quindi ampiamente inferire al margine d’errore.


Harris è in vantaggio dell’1,7% a livello nazionale (49,1% – 47,4%), secondo la media dei dieci sondaggi più recenti pubblicati da Real Clear Politics (RCP). La media RCP a questo punto della corsa presidenziale del 2020 vedeva il candidato democratico Joe Biden in vantaggio del 9,2% e nel 2016 Hillary Clinton in vantaggio del 6,7%. Lunedì, il consigliere di Harris David Plouffe ha affermato che la corsa è effettivamente in parità in tutti e sette gli stati indecisi e che i sondaggi che mostravano il vicepresidente in vantaggio il mese scorso “non erano reali”.


“È una gara di margine di errore”, ha detto Plouffe in un podcast condotto da ex membri dello staff della Casa Bianca di Obama. “Qualsiasi sondaggio che mostri Kamala Harris in vantaggio di 4 o 5 punti in uno di questi sette stati, ignoratelo. Qualsiasi sondaggio che mostri Donald Trump in vantaggio in quel modo, ignoratelo”. I candidati stanno correndo per assicurarsi almeno 270 dei 538 voti elettorali con i risultati in sette stati che dovrebbero determinare il vincitore. Il divario medio nei sette stati è di un misero 0,7%, con Trump in vantaggio di un margine sottile in sei di essi. Harris ora è in vantaggio solo in uno stato indeciso, il Wisconsin, dello 0,3%.


Il premio più grande per uno stato indeciso, la Pennsylvania, rimane troppo vicino per essere definito. La scorsa settimana la media RCP indicava che la Pennsylvania era in parità, ma Trump ora ha un margine sottile dello 0,3%. Trump ha strappato il vantaggio a Harris nel Michigan (+0,9%) e nel Nevada (+0,2%). Trump ha perso un punto percentuale in Georgia negli ultimi dieci giorni, con un vantaggio sceso allo 0,5%. Trump è appena in testa in Arizona (+1%) e North Carolina (+0,5%).


Se le elezioni si fossero tenute oggi, Trump avrebbe avuto 302 voti elettorali contro i 236 di Harris, secondo la mappa RCP. Tuttavia, questo deve essere preso con le pinze considerando che le previsioni della mappa elettorale cambiano ogni giorno. Per quanto riguarda le competizioni che determineranno chi controllerà il Congresso, la mappa RCP rimane invariata. L’RCP ha ancora 32 gare alla Camera classificate come “incerte”, con i repubblicani che vincono 207 e i democratici 196. Se le elezioni si fossero tenute oggi, secondo le previsioni RCP, i repubblicani controllerebbero il Senato di 100 membri con 2 seggi, anche se 5 competizioni sono ancora considerate incerte.

Lollobrigida: Italia ad avanguardia in gestione forestale

Lollobrigida: Italia ad avanguardia in gestione forestaleRoma, 15 ott. (askanews) – La gestione forestale “è uno dei campi in cui l’Italia è avanguardia nel mondo a livello normativo e di ricerca, siamo infatti la prima Nazione ad essersi dotata di una Strategia forestale in Europa”. Lo ha detto oggi il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, intervenento presso l’Accademia Nazionale dei Lincei al convegno “Foreste per il mondo”, evento organizzato all’interno della Presidenza italiana del G7.


“Le foreste sono la testimonianza del rapporto millenario tra uomo e natura – ha detto – sono il luogo in cui si preserva la nostra biodiversità e, se gestite correttamente, sono una grande risorsa in grado di mettere insieme la sostenibilità ambientale con quella economica e sociale”. “Tanto ancora c’è da fare a tutela di questo immenso patrimonio che occupa oltre un terzo del territorio nazionale, ma la strada intrapresa è quella giusta e questo non può che renderci orgogliosi”, ha concluso il ministro dell’Agricoltura.

Copa Cogeca: essenziale riconoscere ruolo donne rurali in Ue

Copa Cogeca: essenziale riconoscere ruolo donne rurali in UeRoma, 15 ott. (askanews) – E’ “essenziale riconoscere il ruolo fondamentale che le donne contadine e le donne rurali svolgono nel plasmare i nostri sistemi alimentari, garantire la sicurezza alimentare e guidare lo sviluppo economico nelle aree rurali europee”. Così in una nota il Copa e la Cogeca che, in occasione della Giornata internazionale delle donne rurali, partecipano ancora una volta alla campagna Inspirers, che sottolinea il ruolo cruciale delle donne nell’agricoltura.


La campagna mira a sensibilizzare sui vari contributi delle donne nel settore agricolo e a incoraggiare una maggiore partecipazione delle donne in tutto il settore. Francesca Gironi, presidente del Comitato femminile di Copa e Cogeca, spiega: “cogliamo questa opportunità per celebrare la Giornata internazionale delle donne rurali per sottolineare che il loro potenziale rimane poco riconosciuto. Dobbiamo continuare a lavorare per garantire pari opportunità alle donne in tutti i settori dell’agricoltura”. Come parte della celebrazione, Copa e Cogeca, in collaborazione con Corteva Agriscience, pubblicheranno video con donne ispiratrici in agricoltura, dalle agricoltrici alle consulenti alle ricercatrici.