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Autore: Redazione StudioNews

IA e audiovisivo, Apulia Digital Experience dal 25 al 27 ottobre a Bari

IA e audiovisivo, Apulia Digital Experience dal 25 al 27 ottobre a BariRoma, 9 ott. (askanews) – Il mondo del cinema e dell’audiovisivo di fronte alla rivoluzionaria introduzione dell’Intelligenza Artificiale e all’avanzamento della tecnologia. Le trasformazioni in atto in tutte le fasi di realizzazione dei contenuti, dall’ideazione alla creazione fino alla distribuzione, sono al centro della seconda edizione di ADE, Apulia Digital Experience, conferenza internazionale dedicata all’innovazione digitale nelle industrie creative, a Bari dal 25 al 27 ottobre 2024 alla Apulia Film House (Fiera del Levante).


Sul tema attesi i panel Evolving landscapes: is technology nurturing vreativity?, con l’analisi degli scenari digitali connessi agli universi della creatività; AI in Film & Audiovisual, sulle opportunità e sulle sfide create dall’Intelligenza Artificiale; Movies in the Metaverse, Metaverse in the Movie theatre, su come i luoghi tradizionali del cinema si stanno adattando al cambiamento aprendosi a esperienze virtuali; The AI Act: Implications for the Film And Audiovisual industry, con uno sguardo alla regolamentazione, alle sfide future e alle recenti introduzioni nel sistema italiano di incentivi fiscali al settore. Quindi la tavola rotonda Building Global IPs, dedicata allo sviluppo delle IP di successo in universi multipiattaforma; i panel Building immersive storytelling: Vr, Ar & Metaverse sull’impatto delle tecnologie immersive sulla narrazione; Virtual production for Film and Audiovisual, dagli effetti visivi in real-time agli ambienti digitali, passando per la motion capture; Digital transformations: the new frontier of content sull’adattamento e sull’evoluzione del contenuto nell’era digitale; Technological advancement in Animation and Vfx sull’ottimizzazione dei processi e lo scouting di talenti, e ancora incontri sugli scenari digitali connessi agli universi della creatività, su come le innovazioni digitali stiano rimodellando il licensing e creino nuovi business per l’industria, sull’impatto delle tecnologie immersive sulla narrazione.


Due i contest in programma, il Digital licensing excellence awards, primo premio a livello globale che celebra i progetti di licensing digitale, e A visual storytelling of Puglia through AI, che promuove l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale per creare e produrre racconti innovativi sulle bellezze geografiche e sul patrimonio culturale. Tra gli ospiti che prenderanno parte ai lavori di ADE Derrick De Kerckhove, Maria Pia Rossignaud, Gennaro Coppola CEO One More Pictures and Vice President Unione Editori e Creators Digitali ANICA, Marina Lanfranconi, Principal of KPMG Intellectual Property, Media and Technology Practice, Diego Grammatico Business Development Executive, Games London, Daniele Lunazzi, Head of Product Marketing, Juventus Football Club, Omar Rashid, Immersive Film Director, Nicola Di Meo, CEO Unspace, Marco Lanzarone, Director of Digital Radio and Podcast Rai, Antonio Parente, Direttore Apulia Film Commission, Paola Furiosi, Director, PwC Legal, Euclide Della Vista, Presidente Fondazione ITS Apulia Digital Maker, Steve Manners, Licensing International UK, Alessia Auriemma, Metaverse Manager, PwC Italy.


Promosso da Rai e realizzato sotto la Direzione Artistica di Roberto Genovesi, Direttore del settore Progetti Speciali di Rai Com, Apulia Digital Experience è un evento organizzato da Rai Com e Apulia Film Commission e finanziato dalla Regione Puglia, nell’ambito dell’intervento “Promuovere il Cinema 2024” a valere su risorse POC Puglia 2014-2020, Azione 6.7.

Al Maxxi di Roma mostra “70 anni di Televisione, 100 anni di Radio”

Al Maxxi di Roma mostra “70 anni di Televisione, 100 anni di Radio”Roma, 9 ott. (askanews) – Il Museo MAXXI di Roma ospita la mostra “70 anni di Televisione, 100 anni di Radio”, aprendo le porte alla storia della radio e della tv. Dal 10 ottobre, fino al 3 dicembre 2024, sarà infatti possibile visitarla nello spazio extra MAXXI e ad ingresso gratuito.


La memoria di un Paese è una parte fondante della sua stessa identità e la Rai da 100 anni costituisce, custodisce, sviluppa, gran parte di questa memoria. Rappresentare la storia della radio e della tv italiane vuol dire raccontare l’autobiografia di una nazione, e questa mostra vuole essere un viaggio nella “memoria collettiva” condivisa da gran parte della popolazione italiana. La mostra a cura di Alessandro Nicosia con la collaborazione trasversale di diverse strutture della Rai – fra cui Direzione Teche, Direzione Produzione TV, Museo della Radio e della Televisione, Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica, Canone Beni Artistici e Accordi Istituzionali, Direzione Comunicazione – è organizzata e prodotta da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare sotto il patrocinio del Ministero della Cultura.


Dal 1924 ad oggi la comunicazione radiotelevisiva ha giocato un ruolo chiave nella creazione dell’identità nazionale e nell’evoluzione culturale del Paese. La Radio prima, la Televisione poi, sono entrate nelle case di tutti gli italiani portando con sé intrattenimento, cultura, informazione, sport e divulgazione scientifica, modellando e riflettendo i principali cambiamenti sociali degli ultimi cento anni.


La mostra rappresenta un vero e proprio excursus storico in cui vengono ripercorsi gli avvenimenti più rilevanti del nostro Paese ed il modo in cui sono stati raccontati agli italiani. Ogni decennio sarà raccontato tramite un filmato che ne ripercorrerà i momenti storici più rivelanti. La magia della mostra si apre con un’area sorprendente, piena di ricordi ed emozioni, in cui la storia della tv e della radio diventa interattiva, grazie alle installazioni del Museo della Radio e della Televisione Rai: due consolle multimediali attiveranno alcune radio e tv d’epoca, attraverso le quali si potranno ascoltare e visionare, a scelta, contenuti relativi ai momenti salienti dei primi 40 anni di storia del Paese, come il primo, storico annuncio radiofonico del 6 ottobre 1924.


Il percorso espositivo si sviluppa fra materiali audiovisivi, cartacei, fotografici, apparecchiature d’epoca, costumi, sale interattive ed allestimenti di set, unitamente ad opere d’arte di assoluto rilievo appartenenti alla collezione Rai. La Rai nel tempo ha saputo adattare mezzi e linguaggi al progresso tecnologico e sociale del Paese, pertanto lo sguardo non è solo rivolto al glorioso passato della Rai, l’esposizione rende protagonisti anche argomenti attuali: l’Intelligenza artificiale applicata al tema dell’ideazione e della produzione di prodotti audiovisivi. Approfondimenti utili per aumentare la consapevolezza e senso critico su tematiche e tecnologie emergenti che crescono e si diffondono a grande velocità. Con il supporto del Centro Ricerche, Innovazione Tecnologica e Sperimentazione RAI, un’area della mostra sarà dedicata ad illustrare i progetti internazionali dedicati all’intelligenza artificiale, e grazie alle tecnologie del Centro Ricerche, il pubblico si potrà cimentare in una divertente play ground che unisce scenari virtuali 3D e tecniche di realtà aumentata. Durante l’inaugurazione della mostra, sarà esposta anche la storica Fiat 1500 della Rai, anno 1966, che ha seguito per radio e tv il Giro d’Italia, sino agli anni Settanta. La vettura è “tornata in servizio”, grazie al Protocollo d’Intesa firmato da Rai con ASI – Automotoclub Storico Italiano che ha riconosciuto alla Fiat 1500 la Targa Oro n. 12610. L’esposizione proietta gli spettatori in un viaggio che si sviluppa, di decennio in decennio, fra il passato, il presente e il futuro del Servizio Pubblico Radio Televisivo, offrendo un percorso esperienziale unico, che lega le storie e la Storia in un unico emozionante racconto multisensoriale e multimediale.

L’arte del whisky giapponese arriva in Italia in edizione limitata

L’arte del whisky giapponese arriva in Italia in edizione limitataRoma, 9 ott. (askanews) – L’arte del whisky giapponese arriva in Italia. Dopo aver celebrato, lo scorso anno, i 100 anni di attività di House of Suntory, iniziati con la fondazione della prima distilleria di whisky di malto in Giappone, arriva in Italia “Tsukuriwake 2024”, la nuova serie di quattro esclusivi whisky giapponesi in edizione limitata che comprende: Yamazaki Golden Promise, Yamazaki Islay Peated Malt, Yamazaki 18 Years Old Mizunara e Hakushu 18 Years Old Peated Malt. I quattro whisky sono da oggi disponibili in Italia in quantità limitate nel canale fuoricasa e nella grande distribuzione (La Rinascente) e sono distribuiti da Stock Spirits, la storica azienda italiana fondata a Trieste nel 1884.


Questa edizione limitata esplora la diversità, l’innovazione, l’artiginalita e l’arte del blending delle distillerie di Yamazaki e Hakushu. “Tsukuriwake” significa letteralmente “maestria attraverso la diversità della produzione”: con questa nuova serie, House of Suntory esplora sia i metodi tradizionali sia le innovazioni che consentono di creare whisky più raffinati, ma complessi, svelando, per la prima volta, la storia mai raccontata secondo cui Tsukuriwake va oltre la diversificazione dei whisky in più botti. La produzione dei quattro whisky vede infatti l’impiego di legno e acciaio inossidabile per la fermentazione, di 16 alambicchi di 7 diversi tipi e di cask realizzate con legno di diverse querce (tra cui quercia bianca, spagnola e giapponese) e di varie dimensioni. L’invecchiamento si basa sullo “Tsukurikomi”, processo che include anche la sperimentazione con differenti tipi di malto. Infine, a rendere unici questi whisky, conferendo loro una profondità e una complessità inconfondibili, sono un lungo periodo di maturazione e l’arte della miscelazione.


Culla di questi pregiati whisky sono la distilleria di Yamazaki, la prima e più antica distilleria di whisky di malto nella storia del Giappone, fondata nel 1923, e quella di Hakushu, fondata nel 1973.

Il Trio Chagall diventa Trio Concept e continua vincere premi

Il Trio Chagall diventa Trio Concept e continua vincere premiRoma, 7 ott. (askanews) – Nel 2013 dall’incontro adolescenziale di tre giovanissimi musicisti nasceva il Trio Chagall, che nel giro di 10 soli anni è diventato uno degli ensemble cameristici più premiati nella storia della musica italiana e non solo. Il nome “Trio Chagall”, frutto allora di una scelta casuale, oggi non racconta più la consapevolezza di sé di questo trio ancora ben lontano dai 30 anni ma già pronto ad una tournée importantissima che li vedrà esibirsi dalla Wigmore Hall di Londra al Concertgebouw di Amsterdam, dal ritorno a Verbier alla Konzerthaus di Berlino, ma anche Tonhalle di Zurigo ed Elbphilharmonie di Amburgo.


Il Trio Chagall ha deciso quindi di ribattezzarsi come “Trio Concept”, un nome che finalmente rispecchia l’idea di fare musica di questo ensemble giovanissimo, coeso, culturalmente maturo ma senza cinismo, bensì con tutto l’entusiasmo e la freschezza della loro età anagrafica. Con una pletora di premi internazionali di indiscusso prestigio mai ricevuti prima da ensemble italiani, e a volte di primati mondiali mai riconosciuti a ensemble così giovani, il Trio Chagall è oggi ormai una delle realtà musicali più consolidate e riconosciute del nostro paese, nonostante i tre componenti – Edoardo Grieco al violino, Francesco Massimino al violoncello e Lorenzo Nguyen al pianoforte – siano ancora ben lontani dai 30 anni.


Ma la loro fama è ormai in rapida espansione in tutto il mondo grazie anche alla nomina come YCAT Artist nel ’23 dopo il trionfo alla Wigmore Hall di Londra, al primo premio alla prestigiosa “Schoenfeld International String Competition” di Harbin in Cina, alla nomina di ECHO Rising Star per la stagione 2025/2026 e come ensemble in residence della 31ª edizione del Verbier Festival, dove ha ricevuto il “Prix Yves Paternot”, il massimo riconoscimento della Verbier Festival Academy, assegnato al musicista più talentuoso e promettente dell’anno, tutti riconoscimenti mai attribuiti ad un ensemble cameristico italiano. Questa esplosione di attenzione da parte della comunità artistica internazionale per un trio nato davvero da un’amicizia adolescenziale a soli 13 anni, ha portato alla necessità di ripensare la propria identità, trovando un nome che finalmente corrisponda alla propria visione di fare musica insieme e non fosse invece il frutto di un’urgenza giovanile, così da proseguire nella fase matura del proprio percorso in piena armonia tra forma e contenuto.


Dopo lunga riflessione la scelta è caduta su Trio Concept, dove in ‘Concept’ si fonde la matrice pop-rock di unitarietà di messaggio e quella di estrema sintesi finale di un progetto o metaprogetto, in questo caso progetto di vita e d’arte, amicizia e musica, collettivo creativo e identità di gruppo nato per gioco nella Torino dei primi anni 2000 e oggi nuova prospettiva per il futuro, insieme. Così lo raccontano con una voce, come è giusto che sia nell’universo coeso della camera, i tre artisti: “Fin dall’inizio del nostro percorso, abbiamo affrontato il fare musica insieme con entusiasmo, passione e un pizzico di incoscienza e più di 10 anni fa, appena tredicenni, scegliemmo il nome Trio Chagall per accompagnarci in questo viaggio. Nonostante il forte legame affettivo, ci siamo resi conto di essere vincolati a canoni estetici che non ci rispecchiano completamente. Molte cose attorno a noi sono cambiate, ma non il nostro concetto di trio, come cuore pulsante della nostra vita musicale e fonte costante di ispirazione che rinnova il nostro rapporto quotidianamente. Da qui nasce l’idea di cambiare il nostro nome in Trio Concept, una decisione che riflette la nostra visione e il profondo legame con l’idea di trio, che ha sempre guidato il nostro modo di fare musica. Come diceva Michelangelo: ‘Non ha l’ottimo artista alcun concetto c’un marmo solo in sé non circonscriva’. Con questa stessa umiltà e dedizione, continuiamo a scolpire il nostro percorso musicale, cercando e riscoprendo i concetti e le idee dei capolavori che i grandi del passato ci hanno lasciato.”

Fertilità, l’importanza del supporto psicologico nel percorso di PMA

Fertilità, l’importanza del supporto psicologico nel percorso di PMARoma, 9 ott. (askanews) – Secondo i dati più recenti dell’Istituto Superiore di Sanità, in un anno oltre 86.000 coppie in Italia si sono sottoposte a trattamenti di fecondazione assistita, con circa 16.625 nascite, pari al 4,2% del totale dei nati (in Italia più di un bambino su 25 è nato grazie alla PMA nei 12 mesi). Un percorso non facile per le coppie, che ha anche dei risvolti psicologici rilevanti.


In occasione della Giornata mondiale della salute mentale (10 ottobre), Alma Res – Centro di Medicina della Riproduzione – vuole ricordare l’importanza del supporto psicologico per chi decide di ricorrere alla Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), per far sì che la persona esca dal proprio vissuto doloroso e riprenda – attraverso un percorso ad hoc – il timone della propria esperienza. La scoperta dell’infertilità, infatti, spesso fa piombare l’individuo e la sua relazione dentro un vortice di dolore e incredulità; viene vissuta come un imponente scoglio che si frappone tra la propria mente – che stava dando voce e slancio ad un forte desiderio vitale – e la momentanea impossibilità di realizzare il proprio progetto. La parte della coppia portatrice del problema di infertilità si sente colpevole e, dunque, l’impegno dello psicologo è volto a favorire e recuperare il linguaggio condiviso della coppia che il senso di colpa rischia di compromettere e logorare.


“Già nella fase della diagnosi, la persona inizia a sentirsi schiacciata, a perdere interesse nella propria quotidianità, a percepirsi inerme. Comincia così un vissuto di graduale perdita di interesse e di efficacia sulle cose e tale vissuto può tendere ad incrementarsi durante il trattamento della PMA – afferma il dott. Marco Callopoli, psicoterapeuta di Alma Res – Lungo il percorso si affrontano tante prove, a cominciare dai molti accertamenti medici che vengono richiesti, alla difficoltà di reperire informazioni chiare, alla fatica di parlarne con amici e parenti, al sentimento di isolamento sociale che può manifestarsi. Tutto ciò spoglia l’individuo dalla possibilità di sentirsi soggetto, la sensazione prevalente sarà quella di sentirsi una rotella dentro un ingranaggio, impoverendo così la propositività e propulsività utili a determinare i nostri eventi”. Poter condividere le proprie emozioni corrisponde ad affrontare i vissuti negativi che assediano la mente, inibendo una funzione vitale che, invece, così si riattiva animando parti dinamiche di sé. Grazie all’esperienza dei colloqui con lo psicologo, la coppia può tornare a percepirsi protagonista del proprio percorso di PMA e non più vittima di una diagnosi imprevista. Consapevole dell’importanza del supporto psicologico, Alma Res mette a disposizione di tutte le coppie che effettuano un percorso di PMA, in maniera totalmente gratuita, la professionalità di uno psicoterapeuta che aiuti ad alleviare il senso di inadeguatezza e ad esteriorizzare alcune quote d’angoscia; uno spazio d’ascolto dedicato, inoltre, consente di ridurre i picchi di stress, permettendo alla persona di percepire una maggiore stabilità ed equilibrio durante il percorso.

XFarm Technologies chiude round da 36 milioni guidato da Partech

XFarm Technologies chiude round da 36 milioni guidato da PartechMilano, 9 ott. (askanews) – XFarm Technologies, la tech company che supporta il lavoro di 450mila aziende agricole, annuncia la chiusura di un round di Serie C da 36 milioni di euro. A guidare il nuovo round, che segue il round di Serie B da 17 milioni del 2022 e il primo round da 3 milioni nel 2019, la società globale di investimenti nel settore tecnologico Partech, attraverso il suo Impact Growth Fund, che ha come obiettivo quello di far scalare i leader tecnologici europei di impatto che operano per risolvere sfide ambientali e sociali.


Il round vede anche la partecipazione di Mouro Capital, una società di venture capital con sede a Londra che persegue opportunità di investimento nel settore fintech in fase di crescita in Europa, Nordamerica e America Latina. Anche Swisscom Ventures, United Ventures e tutti gli investitori istituzionali dei round precedenti hanno partecipato, rinnovando la propria fiducia in xFarm Technologies sulla base dei significativi risultati raggiunti negli ultimi due anni. “Questo è un momento di profondi cambiamenti e grandi sfide per l’industria agroalimentare a livello globale. In xFarm Technologies vogliamo continuare a fornire gli strumenti più efficaci ed avanzati per affrontare questo scenario, con ulteriori investimenti in R&D e innovazione, tecnologie all’avanguardia nell’intelligenza climatica e nell’IA per il supporto agronomico, e con un focus su sostenibilità e Agricoltura Rigenerativa”, ha detto Matteo Vanotti, ceo di xFarm Technologies.

Festa Roma, domani omaggio di Alice nella città a Christopher Reeve

Festa Roma, domani omaggio di Alice nella città a Christopher ReeveRoma, 9 ott. (askanews) – Domani a Roma l’omaggio di Alice nella città al grande attore e attivista Christopher Reeve, in occasione del ventesimo anniversario della sua morte, con la proiezione speciale dell’atteso documentario “Super/Man: The Christopher Reeve Story” alle ore 20.30 al Cinema Adriano di Roma alla presenza dei due registi Ian Bonhote e Peter Ettedgui e di Matthew Reeve, figlio di Christopher Reeve.


“Super/Man: The Christopher Reeve Story” offre un ritratto intimo della vita di Reeve, con immagini inedite, interviste ai tre figli William, Matthew e Alexandra e testimonianze di grandi attori hollywoodiani che erano colleghi e amici di Reeve come Susan Sarandon, Glenn Close e Robin Williams, al quale era legatissimo, che ne descrivono il percorso personale e professionale. L’evento è organizzato in collaborazione con Warner Bros. Discovery e con l’Assessorato Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale ed è parte del ciclo “Aspettando Alice” che anticipa la 22esima edizione di Alice nella città, la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, in programma dal 16 al 27 ottobre 2024.


La proiezione con i due registi e Matthew Reeve sarà anche l’occasione per far conoscere al pubblico italiano la Christopher and Dana Reeve Foundation dedicata alla cura delle lesioni al midollo spinale attraverso la promozione di ricerche innovative e il miglioramento della qualità della vita delle persone e delle famiglie affette da paralisi. Dopo l’incidente che lo ha reso tetraplegico, Christopher Reeve è diventato un leader carismatico e un attivista nella ricerca di una cura per le lesioni al midollo spinale, oltre che un appassionato sostenitore dei diritti e dell’assistenza ai disabili, il tutto continuando la sua carriera nel cinema, sia davanti che dietro la cinepresa, e dedicandosi sempre alla sua amata famiglia.


In considerazione dell’alto valore del documentario e dell’insegnamento trasmesso dall’attore con il suo impegno, l’Assessorato e Alice nella città hanno voluto riservare una sala dell’Adriano agli studenti delle scuole di cinema e delle accademie della Capitale, tra le quali Officina Pasolini – CIVIS, IED, Centro Sperimentale di Cinematografia, Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté, Naba – Accademia delle Belle Arti, Accademia Costume e Moda, Accademia Koefia, l’Università La Sapienza e il Liceo Mamiani. All’evento parteciperà anche l’Associazione Sportiva dilettantistica Roma Calcio Amputati nata dal sogno “impossibile” di Arturo Mariani di indossare la maglia giallorossa della As Roma, la squadra per la quale fa il tifo. Nato con una gamba sola, Arturo Mariani ha sempre coltivato la passione per il calcio e inseguito quel desiderio. Con la Nazionale Italiana di Calcio Amputati, ha disputato un Mondiale in Messico e due Europei.


Alice nella città ha scelto di sostenere con una donazione il progetto dell’Academy ProAbile, che ha l’obiettivo di creare un nuovo modo di pensare, basato su inclusione, rispetto e il diritto per ogni singola persona di essere accettata e accolta indipendentemente dalla sua capacità o disabilità. Il progetto è patrocinato da alcuni importanti partners, tra cui Comitato Italiano Paralimpico, Comitato regionale del Lazio, OPES – Rete Associativa Nazionale di Terzo Settore ed Ente di Promozione Sportiva riconosciuto da CONI e CIP. Il film sarà distribuito nelle sale italiane da Warner Bros. Pictures dal 10 ottobre.

Israele: chiudere gli ospedali a Nord di Gaza. Lettera di 130 soldati: non combattiamo

Israele: chiudere gli ospedali a Nord di Gaza. Lettera di 130 soldati: non combattiamoRoma, 9 ott. (askanews) – Le forze armate israeliane hanno ordinato la chiusura di vari ospedali nel nord della Striscia di Gaza, fra cui il Adwan, l’ospedale Indonesiano e quello di al-Awda. Come riporta il quotidiano britannico The Guardian, tra sabato e domenica l’Idf ha ordinato l’evacuazione di diverse zone della parte settentrionale e centrale della Striscia, compresa l’area di Khan Younis.


Intanto, in una lettera aperta inviata oggi, mercoledì 9 ottobre, al premier israeliano Benyamin Netanyahu e al suo ministro della Difesa Yoav Gallant, 130 ufficiali e soldati dello stato ebraico “riservisti e di carriera” hanno invitato i loro leader a “firmare subito un accordo per salvare gli ostaggi vivi”, altrimenti “non continueranno a servire” il Paese. “Non possiamo continuare in queste circostanze. La guerra a Gaza condanna a morte i nostri fratelli e sorelle rapiti”, hanno scritto in questa lettera indirizzata anche al capo di stato maggiore delle Forze Armate, Herzi Halevi.Mentre un uomo e una donna sono stati uccisi a Kiryat Shmona, una città di confine nel nord-est di Israele, secondo il servizio di emergenza israeliano, Mda, citato dai media locali. Le forze di difesa israeliane hanno riferito che almeno 20 razzi sono stati lanciati nella zona e anche il movimento sciita libanese Hezbollah ha confermato di avere preso di mira la città.


 

Calcio, tentata rapina a Juan Jesus a Napoli: lo sfogo social

Calcio, tentata rapina a Juan Jesus a Napoli: lo sfogo socialRoma, 9 ott. (askanews) – Notte di paura e un duro sfogo social per il difensore brasiliano del Napoli Juan Jesus. Alcuni malviventi hanno tentato di rubare l’auto, un Suv, al 33enne difensore brasiliano del Napoli, una vita (sportiva) in Italia con le maglie di Inter e Roma. Juan Jesus ha denunciato tutto su instagram: ha pubblicato una prima storia alle 5.34 in cui ha mostrato le condizioni del suo Range Rover. Un vetro in frantumi e gli interni tutti rovinati. «Quello che è accaduto stanotte è soltanto la ciliegina sulla torta – ha scritto – Nell’arco di un mese ho trovato nella macchina ben 5 airtag (geolocalizzatore). Solo sapere che questi delinquenti sappiano dove vivo, non mi porta serenità. Purtroppo in una città così bella, non mi sentirò mai più al sicuro. So quanto i beni materiali siano secondari, ma sapere che un estraneo abbia violato una cosa mia personale mi fa veramente schifo». Un vero e proprio j’accuse dettato dalla rabbia e dalla frustrazione a causa del tentato furto.


Qualcosa di molto simile è accaduto poco tempo fa a David Neres. Il calciatore brasiliano del Napoli ha subito una rapina, mentre era nel van che lo conduceva in albergo assieme alla fidanzata, dopo Napoli-Parma, dello scorso 31 agosto. Gli è stato sottratto un orologio dal valore di 100mila euro.

Anicav: 75% conserve pomodoro bio vanno all’estero, annata 2024 in crescita

Anicav: 75% conserve pomodoro bio vanno all’estero, annata 2024 in crescitaMilano, 9 ott. (askanews) – Negli ultimi anni in Italia in media oltre l’8% degli ettari di pomodoro messi a coltura è stato destinato a biologico mentre la produzione ha rappresentato circa il 7% del totale del pomodoro trasformato. Dopo un 2023 caratterizzato da calo di produzione, in particolare nel bacino Nord dovuto essenzialmente alle avverse condizioni climatiche che hanno causato una importante riduzione delle rese agricole, la produzione 2024 è stata contraddistinta da un’ottima qualità del prodotto biologico per cui si stima una crescita della produzione. A diffondere i dati l’Associazione nazionale industriali conserve alimentari vegetali (Anicav) che proprio in questi giorni partecipa alla Nordic organic food fair, la più grande fiera di settore del nord Europa in corso a Stoccolma fino al 10 ottobre, nell’ambito del progetto “Red gold from europe – your organic and sustainable choice!”.


L’impegno di Anicav è quello di promuovere le conserve di pomodoro biologico valorizzandone le principali caratteristiche di sostenibilità, salubrità e gusto. Le conserve bio rappresentano, infatti, una produzione importante per la filiera del pomodoro da industria, anche in virtù della crescente consapevolezza dei consumatori verso la qualità dei prodotti che portano in tavola e la tutela dell’ambiente. Una tendenza evidente soprattutto nell’area nord europea e in particolare nei quattro Paesi target del progetto: Svezia, Germania, Olanda e Danimarca. “La Nordic organic food fair è certamente una grande vetrina internazionale per la valorizzazione dei nostri prodotti di eccellenza apprezzati in tutto il mondo – dichiara Giovanni De Angelis, direttore generale di Anicav – Circa il 75% delle produzioni italiane di pomodoro biologico è destinato alle esportazioni. Con questo tipo di attività puntiamo a promuoverne ancora di più il consumo incrementando ulteriormente la quota di mercato nei quattro paesi target. Anche il trend di consumo interno fa registrare una crescita ma sappiamo che la sfida del futuro sarà promuovere le produzioni bio tra i consumatori più giovani puntando su driver molto precisi, tra cui la fiducia nei processi di certificazione con conseguente aumento delle vendite, che a sua volta genererebbe un’auspicabile riduzione dei costi. Sarà, quindi, fondamentale porre in essere, anche con il coinvolgimento del Masaf, azioni di sostegno finalizzate allo sviluppo di un consumo sempre più consapevole”.