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Autore: Redazione StudioNews

Nobel per la medicina a Viktor Ambros e Gary Ruvkun

Nobel per la medicina a Viktor Ambros e Gary RuvkunRoma, 7 ott. (askanews) – L’Accademia di Svezia ha accordato il premio Nobel per la medicina congiuntamente a Viktor Ambros e Gary Ruvkun, entrambi statunitensi. Si tratta di due biologi molecolari, noti per la scoperta dei microRna e per avere messo in luce la loro funzione di regolazione dei geni.


“L’Assemblea per il Nobel presso l’Istituto Karolinska ha oggi deciso di premiare con il Premio Nobel per la fisiologia e la medicina congiuntamente Viktor Ambrose e Gary per la scoperta del microRNA e il suo ruolo nella regolazione post-trascrizionale”, ha detto Thomals Perlmann, segretario generale dell’Assemblea per il Nobel. “Viktor Ambrose è nato ad Hanover, New Hampshire, nel 1953 e il lavoro che ha portato al premio di oggi è stato realizzato presso l’Università di Harvard, mentre attualmente è un professore di Scienza naturale presso la Scuola medica dell’Università del Massachusetts”, ha detto ancora Perlmann.


“Gary Ruvkun – ha proseguito il segretario generale – è nato a Berkeley, California negli Usa, nel 1952. Il lavoro che ha portato alla al suo premio Nobel è stato condotto presso l’Ospedale generale del Massachusetts e presso la Scuola medica di Harvard”.

Libri, “Gli occhi del Male”: il primo libro di Max Proietti

Libri, “Gli occhi del Male”: il primo libro di Max ProiettiRoma, 7 ott. (askanews) – Da Martedì 22 ottobre sarà disponibile in tutte le librerie “Gli occhi del Male” il primo libro di Max Proietti, giovane fenomeno del true crime da migliaia di followers sul web tra i più amati e seguiti in Italia e non solo dagli appassionati del genere. Il libro in uscita per Electa Young, già disponibile in preorder in tutti gli store digitali, ci guida con una semplicità disarmante nel mondo del Male con la M maiuscola, aiutandoci a capire perché è in grado di ammaliare così tanto le nostre società.


Laureato in Scienze e tecniche psicologiche grazie al suo background da psicologo, Max in “Gli occhi del Male” riesce ad accompagnare il pubblico e i lettori di qualsiasi età, in una visita alla galleria degli orrori. Per questo libro, ha scelto dieci personaggi emblematici da Jeffrey Dahmer a Donato Bilancia, dalle Bestie di Satana a Ed Kemper solo per citarne alcuni, nel tentativo di spiegare la natura e l’essenza del serial killer, esorcizzando la paura che di solito ci scatena un male tanto profondo e insondabile. Tra fatti, dettagli e interpretazioni personali, questo libro sarà il compagno perfetto per una lettura a lume di candela, che però rimarrà nella mente di ognuno di noi molto più a lungo di una semplice storia dell’orrore. Del resto la realtà può rivelarsi spesso più creepy del creepy. “Ammettiamolo, siamo tutti affascinati dal true crime – dichiara Max Proietti – ci chiediamo da sempre quale sia il motivo per cui il Male con la M maiuscola sia in grado di ammaliarci così tanto, non smettiamo di provare brividi pensando al fatto che – certo – “il mostro è tra noi”, ma allo stesso tempo il suo operato è frutto di disturbi psicologici e traumi sociali che invece dalla nostra possono sembrare tanto lontani. Fatto sta che serial killer – più o meno cruenti, più o meno scientifici -, raptus di follia omicida e violenze apparentemente prive di ragione ci fanno perdere la testa. Sono molto felice di uscire con questa mia prima opera – prosegue Proietti – per me è un piccolo sogno che finalmente si realizza, un’emozione unica e un regalo che voglio dedicare a chi mi ha sempre supportato. L’idea del libro è nata dalla curiosità verso il confine sottile tra normalità e follia. Volevo raccontare non solo le storie dei criminali, ma anche indagare le motivazioni, le paure e i momenti di rottura che li hanno portati a oltrepassare quel limite. Per me rappresenta un viaggio nelle ombre dell’animo umano, un tentativo di svelare cosa si nasconde dietro il male. I lettori possono aspettarsi dieci racconti che li spingeranno a guardare oltre l’orrore superficiale, fino a toccare le profondità di vite segnate da scelte estreme e irreversibili”


Grazie alla sua innata capacità di scavare nella psiche umana e attraverso affascinati analisi dettagliate su casi celebri e misteri irrisolti, Max è diventato celebre per gli esclusivi contenuti true crime che propone sui social, diventando in brevissimo tempo un punto di riferimento per gli appassionati del genere e non solo. Attraverso approfondite ricerche, un’attenzione scrupolosa ai dettagli e soprattutto un amore innato per la sua città, si diletta anche a portare alla luce le vicende e i personaggi che hanno plasmato l’antica Roma, offrendo al pubblico moderne interpretazioni e riflessioni sulla grandezza di una delle civiltà più influenti della storia. Max, creator del roster di 2WATCH, ha saputo trasformare la sua passione per la psicologia in un ponte accessibile e avvincente tra la ricerca accademica e il grande pubblico, offrendo spunti di riflessione e consigli pratici su tematiche legate alla mente umana, alle emozioni e al benessere psicologico. Anche in “Gli occhi del Male” esce la sua straordinaria capacità di tradurre concetti complessi in linguaggio semplice e coinvolgente, rendendo la psicologia accessibile a tutti, incoraggiando una maggiore consapevolezza e comprensione di sé stessi e degli altri.

7 Ottobre,Meloni a Sinagoga Roma: aggressione disumana, preoccupa antisemitismo

7 Ottobre,Meloni a Sinagoga Roma: aggressione disumana, preoccupa antisemitismoRoma, 7 ott. (askanews) – “Il 7 ottobre 2023 il popolo israeliano ha vissuto una delle pagine più drammatiche della sua storia. Non dimentichiamo la disumana aggressione perpetrata un anno fa da Hamas. Abbiamo sempre negli occhi il massacro di migliaia di civili inermi, donne e bambini compresi, e il vilipendio dei loro corpi, mostrati al mondo senza alcuna pietà. Il nostro pensiero è rivolto costantemente agli ostaggi, strappati alle loro famiglie e ai loro cari, e che ancora oggi attendono di tornare a casa”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, presente oggi alla Sinagoga di Roma per la cerimonia di commemorazione dell’attacco del 7 ottobre.


“Ricordare e condannare con forza ciò che è successo un anno fa non è un mero rituale – aggiunge – ma il presupposto di ogni azione politica che dobbiamo condurre per riportare la pace in Medio Oriente, perché la reticenza che sempre più spesso si incontra nel farlo tradisce un antisemitismo latente e dilagante che deve preoccupare tutti. E le manifestazioni pubbliche di questi ultimi giorni lo hanno, purtroppo, confermato”. “In questa giornata, ribadiamo il legittimo diritto di Israele a difendersi e a vivere in sicurezza nei propri confini, ma anche la necessità che questo sia esercitato nel rispetto del diritto internazionale umanitario. Non possiamo, infatti, restare insensibili davanti all’enorme tributo di vittime civili innocenti a Gaza, vittime due volte: prima del cinismo di Hamas, che le utilizza come scudi umani, e poi delle operazioni militari israeliane. Le conseguenze dell’attacco di Hamas hanno scatenato un’escalation su base regionale che potrebbe avere esiti imprevedibili. È dovere di tutti riportare il dialogo, lavorando per arrivare ad una de-escalation. L’Italia, anche in qualità di Presidente di turno del G7, continuerà ad impegnarsi per un cessate il fuoco immediato a Gaza, per il rilascio degli ostaggi israeliani e per la stabilizzazione del confine israelo-libanese, attraverso la piena applicazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite. Confermiamo il nostro sostegno a tutti gli sforzi di mediazione portati avanti, e il nostro impegno per lavorare ad una soluzione politica duratura, basata sulla prospettiva dei due Stati”, conclude Meloni.

In 2024 boom export al 40% per cocomero a buccia nera

In 2024 boom export al 40% per cocomero a buccia neraRoma, 7 ott. (askanews) – Campagna di commercializzazione 2024 positiva per il cocomero a buccia nera made in Italy “Dolce Passione”. Iniziata nei primi mesi di maggio e terminata verso la metà di settembre, dopo 39 settimane di prodotto, la campagna ha visto circa 18mila tonnellate prodotte sui 300 ettari previsti in fase di programmazione. “La campagna di commercializzazione è partita un po’ in sordina per effetto delle basse temperature delle aree di produzione precoci che hanno ridotto le rese mentre il clima piuttosto freddo di maggio e giugno del Nord Europa ha inizialmente penalizzato il mercato – spiega il direttore del Consorzio Luciano Trentini – Le vendite si sono poi brillantemente riscattate per effetto delle elevate temperature dei mesi di luglio, agosto, fino ad oltre la metà settembre”.


A livello geografico la produzione ha interessato il sud e le Isole per 20%, il centro Italia per il 25%, il Nord Italia per il 55%”. È sul fronte dell’export che Dolce Passione ha ottenuto un vero e proprio balzo in avanti. “La quantità di cocomero commercializzata nel 2024 nei mercati del Nord Europa, le Repubbliche Baltiche e negli Emirati Arabi Uniti ha superato il 40% della produzione complessiva. La rimanente quota del 60% è stata distribuita sul mercato italiano e indirizzata soprattutto verso la Gdo”. Proprio in Gdo il Consorzio ha messo a disposizione della clientela dei banchi refrigerati a marchio Dolce Passione all’interno dei quali era disponibile il prodotto già tagliato, mantenuto a temperatura controllata per garantire la catena del freddo indispensabile al mantenimento della qualità dei frutti. L’operazione si è rivelata vincente tanto da rappresentare il 15% della quantità complessiva nella Gdo.


Trentini infine delinea gli obiettivi per i mesi a venire. “Per il 2025 prevediamo di coltivare una superficie che si avvicina ai 400 ettari per consentire un consolidamento nel mercato. Contestualmente si intensifica la nostra presenza nei contesti fieristici con la partecipazione a Marca 2025 in gennaio, Macfrut nel maggio prossimo, mentre a Fruit Logistica avremo l’occasione di incontrare i clienti esteri in un evento che intendiamo realizzare all’interno della fiera, al quale stiamo lavorando”.

Giappone, governo Ishiba preso in giro per foto ufficiale ritoccata

Giappone, governo Ishiba preso in giro per foto ufficiale ritoccataRoma, 7 ott. (askanews) – Pantaloni cadenti, camicie che fuoriescono dispettose dalle cinture, sguardi a pesce lesso. Le foto ufficiali sono una jattura: la perfezione non è di questo mondo, ma gli sfottò e le critiche sui social network lo sono eccome. Pure troppo, avranno pensato bene gli spin doctor del nuovo primo ministro giapponese Shigeru Ishiba, che hanno modificato la prima foto ufficiale del governo, ma è andata loro male, perché sono stati “sgamati”.


Oggi il capo di gabinetto, nonché portavoce del governo, Yoshimasa Hayashi ha dovuto ammettere nella quotidiana conferenza stampa che, sì, “è stata fatta una leggera modifica” alla foto ufficiale, che mostra i membri del governo sulla scalinata del Kantei, la Residenza ufficiale del primo ministro. D’altronde, ha spiegato Hayashi, “le foto di gruppo durante gli eventi ufficiali dell’Ufficio del primo ministro, come nel caso di un rimpasto di governo, saranno conservate per sempre come ricordi, quindi è consuetudine fare lievi modifiche a queste foto”.


Ma come si è capito che la foto era stata ritoccata? Il problema è che, oltre alla foto ufficiale, ci sono immagini scattate dai media, le quali non hanno subito editing. E, quindi, il primo ministro appare con un pezzo di camicia bianca del tight che fuoriesce dai pantaloni. E altrettanto accade al ministro della Difesa Gen Natakatani. Nella foto ufficiale rilasciata dall’ufficio di Ishiba, queste imperfezioni erano misteriosamente scomparse. Ma l’occhio vigile degli utenti dei social ha immediatamente rimarcato le differenze e sono partiti gli sfottò. “Questo è più orribile di una foto di gruppo di un qualche tipo di club per anziani in gita a una sorgente termale. È totalmente imbarazzante”, ha scritto un utente su X. Un altro utente, ha ironizzato scrivendo di voler vedere “la foto di gruppo del Gabinetto Ishiba con tutti abbigliati in cosplay come personaggi di Dragon Ball”, facendo riferimento a una nota foto in cui si vede l’attuale primo ministro con un costume piuttosto comico del personaggio degli “anime”.

Meloni alla sinagoga di Roma: Israele si difenda ma rispetti il diritto

Meloni alla sinagoga di Roma: Israele si difenda ma rispetti il dirittoRoma, 7 ott. (askanews) – “In questa giornata ribadiamo il legittimo diritto di Israele a difendersi e a vivere in sicurezza nei propri confini, ma anche la necessità che questo sia esercitato nel rispetto del diritto internazionale umanitario. Non possiamo, infatti, restare insensibili davanti all’enorme tributo di vittime civili innocenti a Gaza, vittime due volte: prima del cinismo di Hamas, che le utilizza come scudi umani, e poi delle operazioni militari israeliane”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, oggi alla Sinagoga di Roma alla cerimonia commemorativa a un anno dall’attacco del 7 ottobre.


“Il 7 ottobre 2023 il popolo israeliano ha vissuto una delle pagine più drammatiche della sua storia. Non dimentichiamo la disumana aggressione perpetrata un anno fa da Hamas. Abbiamo sempre negli occhi il massacro di migliaia di civili inermi, donne e bambini compresi, e il vilipendio dei loro corpi, mostrati al mondo senza alcuna pietà. Il nostro pensiero è rivolto costantemente agli ostaggi, strappati alle loro famiglie e ai loro cari, e che ancora oggi attendono di tornare a casa”, ha anche detto Meloni. “Ricordare e condannare con forza ciò che è successo un anno fa non è un mero rituale, ma il presupposto di ogni azione politica che dobbiamo condurre per riportare la pace in Medio Oriente, perché la reticenza che sempre più spesso si incontra nel farlo tradisce un antisemitismo latente e dilagante che deve preoccupare tutti. E le manifestazioni pubbliche di questi ultimi giorni lo hanno, purtroppo, confermato”, così anche la presidente del Consiglio.


“Le conseguenze dell’attacco di Hamas hanno scatenato un’escalation su base regionale che potrebbe avere esiti imprevedibili. È dovere di tutti riportare il dialogo, lavorando per arrivare ad una de-escalation”, così anche Meloni, che ha proseguito. “L’Italia, anche in qualità di Presidente di turno del G7 – aggiunge – continuerà ad impegnarsi per un cessate il fuoco immediato a Gaza, per il rilascio degli ostaggi israeliani e per la stabilizzazione del confine israelo-libanese, attraverso la piena applicazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite. Confermiamo il nostro sostegno a tutti gli sforzi di mediazione portati avanti, e il nostro impegno per lavorare ad una soluzione politica duratura, basata sulla prospettiva dei due Stati”.

Nobel letteratura, Cartarescu in pole position, Millahuser outsider

Nobel letteratura, Cartarescu in pole position, Millahuser outsiderRoma, 7 ott. (askanews) – Giovedì 10 ottobre l’Accademia Svedese annuncerà a Stoccolma il vincitore del premio Nobel per la letteratura e come sempre sui media – e sui siti di scommesse – si moltiplicano voci e indiscrezioni sul possibile vincitore. Secondo alcune fonti del mondo dell’editoria, il favorito potrebbe essere il romeno Mircea Cartarescu, l’autore di Solenoide (Il Saggiatore) e Melancolia (La Nave di Teseo). Prende quota però anche il nome di un oustider, lo statunitense Steven Millahuser (Mondadori ha da poco pubblicato “La Notte dell’incanto” e ripreso il suo vecchio romanzo premio Pulitzer “Martin Dressler”). Altre fonti, anche alla luce della situazione geopolitica, rilanciano invece il nome di Salman Rushdie (il suo ultimo libro – Coltello – è un memoir sull’attentato subito due estati fa). I bookmaker però la pensano diversamente e sembrano orientati a dare credito alla pista che porterebbe il Nobel in Cina con la scrittrice Can Xue (che in Italia viene pubblicata da Utopia, il suo ultimo libro è “La strada di fango giallo”). E resta sempre valida l’ipotesi Claudio Magris: il nome dello scrittore triestino circola da anni ma non è detto che sia stato dimenticato.


In termini concreti, le uniche certezze sono le quote decise dalle società di scommesse. Il sito “Nicer Odds” ha messo a confronto tutte le quote dei vari boomakers e stilato una classifica in punti percentuali. Oltre a quelli già citati tornano in pista il francese Michel Houllebecq, gli americani Thomas Pynchon e Don de Lillo, l’anglo indiano Salman Rshdie, l’argentino Cesar Aira e – immancabile – il giapponese Haruki Murakami e la scrittrice giamaicana Jamaica Kinkaid. Di seguito la classifica stilata dal sito, con le cifre più basse che ovviamente corrispondono alle più alte probabilità di vittoria stimate.


Can Xue – 5.00 Gerald Murnane – 6.00 Anne Carson – 7.00 Lyudmila Ulitskaya – 8.50 Mircea Cartarescu – 9.50 Thomas Pynchon – 11.00 César Aira – 13.00 Ngugi Wa Thiong’o – 13.00 Haruki Murakami – 15.00 László Krasznahorkai – 15.00 Michel Houellebecq – 15.00 Pierre Michon – 17.00 Raul Zurita – 17.00 Jamaica Kincaid – 19.00 Salman Rushdie – 19.00

Euricon investe in Pakistan in struttura per export Riso basmati

Euricon investe in Pakistan in struttura per export Riso basmatiRoma, 7 ott. (askanews) – Euricom S.p.A. ha ricevuto l’autorizzazione antitrust per formare una partnership 50:50 con Fatima Rice Mills (Pvt), diventando una delle prime società straniere a stabilire una base per la produzione di riso per l’esportazione in Pakistan. Le condizioni dell’operazione non sono note. La transazione dovrebbe essere completata entro il 31 dicembre 2024.


Nell’ambito della transazione, Euricom acquisirà il 50% del capitale azionario di Fatima Euricom (Pvt), mentre Fatima controllera’ il restante 50%. Fatima Euricom è proprietaria della più moderna riseria per la lavorazione del riso basmati in Pakistan. Circa l’80% delle importazioni europee di basmati proviene dal Pakistan. Questa transazione pone Euricom come l’unico grande operatore nel settore del riso con un partner locale e una base per l’esportazione in Pakistan. In quanto operatore leader nel settore del riso e con una crescente domanda di riso basmati, Euricom aiuterà la JV ad accedere non solo all’Unione Europea, ma anche al Regno Unito e ad altri mercati internazionali. “Lavoriamo con Fatima da 15 anni, avendo costruito una forte partnership – ha detto Bruno Sempio, Ppresidente di Euricom – che ha permesso ai consumatori europei di gustare un riso basmati di alta qualità. Questa partnership ci aiuterà a rafforzare il nostro controllo sulla catena di approvvigionamento del basmati e raggiungere un maggior grado di integrazione verticale, saremo quindi più efficaci nel garantire l’approvvigionamento e nell’attuare pratiche etiche e sostenibili”.


Fatima ha sede nel Punjab, in Pakistan. Fatima gestisce due riserie, una indipendente che serve tutti i suoi clienti e la seconda sotto la JV. L’azienda ha sviluppato una rete forte e ampia di oltre 500 agricoltori nella regione del Punjab & Sindh, fornendo consulenza e supervisione sulle migliori pratiche agricole che soddisfano i più rigorosi requisiti di qualità per l’esportazione. Fatima ha una forza lavoro di circa 500 dipendenti nei suoi due stabilimenti.

Campagna mais complessa causa clima: rese più basse del 25%

Campagna mais complessa causa clima: rese più basse del 25%Roma, 7 ott. (askanews) – E’ una campagna difficile per il mais quella 2024-25: la semina è partita tardi, con almeno un mese di ritardo, in alcune zone addirittura di due mesi. Per questa ragione, il raccolto è ancora in corso ma, ad oggi, appare evidente che la riduzione delle rese sarà di almeno il 25%. In media, la produzione di mais per uso alimentare si attesta su un milione di tonnellate. Quest’anno, invece, le quantità non dovrebbero superare le 600mila tonnellate. Lo rende noto Massimiliano Carraro, presidente di Ailma, l’associazione italiana lavorazioni del mais alimentare, che rappresenta i produttori di farine proteiche e vegetali all’interno di Assitol (Confindustria) e fa il bilancio delle difficili condizioni in cui ha preso avvio il raccolto e la trasformazione del cereale, quest’anno all’insegna delle criticità.


Dalle prime stime sul campo infatti emerge come l’alternarsi della siccità estiva da record con le piogge alluvionali influisca negativamente sui quantitativi e sulla qualità del raccolto. Ad impensierire il comparto, si aggiunge l’insorgere di agenti patogeni, legati all’alternanza tra siccità estiva e piogge alluvionali degli ultimi mesi. “Per garantire un prodotto sano e sicuro – spiega infatti Carraro – le aziende si vedono costrette a scartare significative quantità di mais che non rispondono ai nostri parametri di qualità stabiliti dalla normativa vigente, riducendo ancora di più la materia prima da destinare per usi alimentari”.


La preoccupazione è che, andando avanti con la campagna, la tendenza non migliori. “Allo stato la diminuzione delle rese è importante, ma non dimentichiamo che il raccolto, iniziando più tardi, è ancora in corso. Purtroppo le condizioni meteorologiche non ci stanno aiutando e temiamo che le cose possano peggiorare”, aggiunge Carraro. Il quadro attuale lascia quindi prevedere un ricorso ancora più significativo all’import, necessario già oggi per rispondere al fabbisogno del settore agroalimentare. Tuttavia se in Italia la campagna è decisamente complessa, anche nel resto d’Europa lo scenario presenta criticità analoghe. Nei Paesi dell’Est, grandi produttori di mais, il meteo altalenante tra caldo record e piogge intense ha provocato problematiche praticamente identiche.

Oltre 9mila iscritti a L’Eroica 2024, festa a Gaiole in Chianti

Oltre 9mila iscritti a L’Eroica 2024, festa a Gaiole in ChiantiRoma, 7 ott. (askanews) – I numeri de L’Eroica 2024 raccontano di un successo incredibile: 9016 iscritti, 8331 effettivamente a pedalare, il 41% stranieri, più di mille donne al via. Si potrebbe continuare con le migliaia di ribollite e pappa al pomodoro e uova fritte servite nei vari ristori. Oppure si potrebbe analizzare i report dei diversi percorsi; complessivamente sabato sui due percorsi più lunghi hanno pedalato 3618 ciclisti, domenica, sui tre percorsi 4713 ciclisti, vale a dire il 57% del totale.


I numeri però non raccontano la bellezza di questi due giorni a pedali, dei sorrisi nati sulle alture del Chianti, della fatica provata sulle pendenze della Val d’Orcia, del sudore versato lungo le strade bianche che attraversano i borghi. Sulle emozioni indimenticabili regalate dai rilievi argillosi, dalle file di cipressi che corrono lungo i sentieri e caratterizzano le vie naturali e antiche della provincia di Siena. Un mare di felicità mondiale (sono ben 52 i Paesi contati nell’elenco generale) che Giancarlo Brocci conferma: “Non avevamo bisogno di conferma. Non è solo la riprova del nove ma la riprova del 27, tante quante le edizioni de L’Eroica disputate finora. L’Entusiasmo della gente è contagioso e noi organizzatori siamo prigionieri di questa meravigliosa creatura e di questo mondo che si è creato attorno Gaiole in Chianti. Dobbiamo troppo a questa gente e siamo obbligati a lavorare fin d’ora alla prossima edizione”.


Franco Rossi, presidente di Eroica Italia asd: “L’Eroica è il risultato del lavoro di una grande squadra alla quale non manca mai il supporto delle autorità e delle amministrazioni che ricadono in Terra Eroica. La loro vicinanza ci conforta e aiuta moltissimo. Ringrazio i volontari; sono stati tutti bravissimi e generosi come sempre. Sono molto orgoglioso dei giovani protagonisti del progetto di crescita e sono particolarmente grato alla RAI. Le immagini trasmesse hanno consentito a tanti di ammirare il magnifico mondo de L’Eroica. Quest’anno c’è stata la preziosa disponibilità della radio ed è stato bellissimo vedere su strada la Fiat 1500 utilizzata per le riprese al Giro negli anni ’60 e ’70. In tantissimi hanno scelto di pedalare sul percorso dei “Cento anni della radio”. Come sempre la festa non è ancora finita e noi abbiamo già voglia di ricominciare”. E’ sera. A Gaiole in Chianti si ritirano gli striscioni, si spengono le luci. Finisce il lavoro dei mille volontari. Ma c’è già chi pensa al prossimo villaggio. Più grande, più bello, ancora più accogliente. Con il cuore, infatti, siamo già al primo week end di ottobre 2025.