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Autore: Redazione StudioNews

Manovra, Mef: nessun aumento accise ma riallineamento diesel-benzina

Manovra, Mef: nessun aumento accise ma riallineamento diesel-benzinaRoma, 3 ott. (askanews) – “Del tutto fuorviante la notizia secondo la quale il Governo intende aumentare le accise sui carburanti. Sulla base degli impegni Pnrr, delle Raccomandazioni specifiche della Commissione europea e del Piano per la transizione ecologica approvato nel 2022, il Governo è tenuto ad adottare misure volte a ridurre i sussidi ambientali dannosi (Sad). In questo contesto, rientrano anche le minori accise che gravano sul gasolio rispetto a quelle sulla benzina, e pertanto è allo studio un meccanismo di allineamento tra i livelli delle rispettive accise”. Lo precisa il Ministero dell’Economia e delle Finanze in una nota. “In ogni caso – prosegue il Mef – in coerenza con l’impostazione di questo Governo, l’intervento non si tradurrà nella scelta semplicistica dell’innalzamento delle accise sul gasolio al livello di quelle della benzina, bensì in una rimodulazione delle due. Il Piano strutturale di bilancio di medio termine ha previsto che questo allineamento sarà definito nell’ambito delle misure attuative della delega fiscale”.

Al via “Planetary Health Festival” per fare punto su salute globale

Al via “Planetary Health Festival” per fare punto su salute globaleRoma, 3 ott. (askanews) – È con la consapevolezza di dover riequilibrare il rapporto uomo/sistemi naturali che nasce Planetary Health Festival (https://planetaryhealthfestival.it/), percorso orientato a catalizzare collaborazioni interdisciplinari e interprofessionali in tutti gli aspetti dell’economia, della società, della conoscenza e della salute. La mission del progetto, promosso da Healtival, società del gruppo Edra LSWR, con il patrocinio del Comune di Verona, sarà incoraggiare per i prossimi giorni (3-4-5 ottobre p.v.) consapevolezza e informazione circa la salute del pianeta, evidenziando il legame indissolubile tra salute umana, ambientale e animale. L’obiettivo finale sarà coinvolgere attivamente il cittadino nella promozione della propria salute e di quella del pianeta, attraverso un’opportunità unica di scambio e discussione per pianificare azioni future che uniscano conoscenze ambientali e sanitarie.


Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, presente alla sessione inaugurale, ha evidenziato la necessità di imprimere una visione olistica nel Sistema Salute: “Partecipo volentieri a questo festival, dedicato a un tema cruciale come la “planetary health”, la salute del terzo millennio. La pandemia ci ha insegnato quanto la salute umana sia strettamente connessa a quella animale e ambientale. Per questo, nella riforma del Ministero, abbiamo istituito un Dipartimento One Health, un approccio che sarà anche centrale nel prossimo G7 Salute ad Ancona. La salute va vista in maniera moderna e interconnessa. Oggi siamo più preparati, ma dobbiamo guardare attentamente ciò che avviene, non solo nell’umano, ma anche nel mondo animale, e non solo. Penso anche ai cambiamenti climatici: tutto quello che accade ha un impatto sulla salute. nell’ambiente che ci circonda per renderlo migliore perché ha tanto impatto sulla salute. Siamo a lavoro per garantire una sanità efficace e sostenibile”. In virtù dell’importanza dei temi, la prima edizione del festival potrà contare su 70 patrocini e sull’ospitalità del Comune di Verona che metterà 12 prestigiose sedi a disposizione delle sessioni convegnistiche e delle iniziative. Il Sindaco di Verona, Damiano Tommasi, ha dichiarato: “Verona ha una storia di transito, ma anche di stanzialità. Ha ospitato per anni, dai romani in poi, la sede dell’esercito e questo spiega le tante costruzioni militari presenti in città. Ma è anche un crocevia di popoli e di culture per la sua posizione e ha quindi questa natura di essere un luogo di incontri: quest’anno abbiamo avuto grandi eventi sul nostro territorio dal G7 alla visita di Papa Francesco. Per questo abbiamo pensato di ospitare il Planetary Health Festival nella nostra città: proprio per il significato che assume nella sua forma di spazio diffuso, aperto al dialogo e alla conoscenza”.


Al timone del comitato scientifico del Festival un panel di esperti di primo piano tra cui Walter Ricciardi, docente di Igiene e Medicina Preventiva presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma e Presidente del Comitato Scientifico: “Non ci dobbiamo rassegnare, anche se viviamo in un mondo in tempesta. Oggi voglio soffermarmi su problemi urgenti: il cambiamento climatico e il collasso della biodiversità. Queste sono tra le più importanti sfide globali che minacciano il futuro delle nostre comunità e del pianeta stesso. Dobbiamo agire con decisione, perché la nostra capacità di affrontare queste crisi definirà non solo la qualità della vita di oggi, ma anche il mondo che lasceremo alle generazioni future”.

Biden: oggi non sono previste rappresaglie di Israele sull’Iran

Biden: oggi non sono previste rappresaglie di Israele sull’IranNew York, 3 ott. (askanews) – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, prima di salire a bordo dell’aereo che lo condurrà oggi a visitare le aree della Florida e della Georgia devastate dall’uragano Helena ha risposto ai giornalisti sulla situazione in Medio Oriente.


Sulla possibilità di un sostegno Usa all’attacco di Israele alle riserve petrolifere iraniane come rappresaglia per il massiccio attacco missilistico di martedì, Biden ha detto: “Ne stiamo discutendo” ma “non succederà nulla oggi; ne parleremo più tardi”. Il presidente ha rifiutato di spiegare quali sanzioni gli Stati Uniti stanno prendendo in considerazione contro l’Iran, dicendo che prima di comunicarlo ai giornalisti lo comunicherà agli iraniani. Ha poi aggiunto che non c’erano aggiornamenti da condividere sugli ostaggi ancora detenuti a Gaza.

Riduzione orario lavoro, pdl unitaria Schlein-Conte-Fratoianni-Bonelli

Riduzione orario lavoro, pdl unitaria Schlein-Conte-Fratoianni-BonelliRoma, 3 ott. (askanews) – “Lavorare meglio, vivere meglio. La proposta unitaria che abbiamo depositato alla Camera sulla riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario parla del futuro dell’Italia”. Lo affermano Nicola Fratoianni, Giuseppe Conte, Angelo Bonelli ed Elly Schlein annunciando la presentazione di una proposta di legge dei gruppi parlamentari Avs, M5S e Pd per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario.


“Crediamo – affermano in una dichiarazione congiunta i leader dell’opposizione di centrosinistra- che sia ora di aprire questa discussione, perché anche solo un posto di lavoro in più, un’ora o un giorno in più di tempo liberato conta. Per questo chiediamo di avviare, come avvenuto in altri Paesi europei, un triennio di sostegno incentivato – con il concorso decisivo delle parti sociali – con l’obiettivo di arrivare al 2028 a una riduzione complessiva dell’orario”. “Vogliamo difendere l’occupazione – proseguono- davanti alla rivoluzione tecnologica che rischia di bruciare migliaia di posti di lavoro. Ma non solo: crediamo che il lavoro debba essere ripensato mettendo al centro la felicità di ciascuno, il diritto di tutte le persone non solo a un lavoro dignitoso e di qualità, ma anche alla fruizione del tempo libero, alla cura degli affetti, della socialità, della partecipazione civica”.


“In Italia – affermano ancora -si lavora troppo o troppo poco, vogliamo perciò stimolare – innanzitutto partendo dalle piccole imprese – una nuova stagione di contratti che prevedano una redistribuzione del lavoro e una diversa conciliazione tra tempi di vita e lavoro, che liberino lo spazio anche per la formazione come diritto soggettivo, che sostengano la produttività, il cui principale ostacolo è proprio il ricorso al lavoro precario, sottopagato, dai carichi insostenibili e la scarsa propensione all’innovazione di processo e di prodotto. Un provvedimento che ha un doppio dividendo: occupazionale e ambientale, perché ridurre l’orario di lavoro significa anche parlare di conversione ecologica dell’economia.” “La maggioranza accetti un confronto nel merito della nostra proposta. Ridurre l’orario di lavoro significa proiettare il nostro sistema produttivo in una prospettiva di giustizia, redistribuzione, libertà, sostenibilità”,concludono Schlein Conte Fratoianni e Bonelli-

D’Eramo (Masaf): concorso idee per marchio biologico italiano

D’Eramo (Masaf): concorso idee per marchio biologico italianoRoma, 3 ott. (askanews) – “Abbiamo mantenuto l’impegno preso con i rappresentanti del settore ed entro i tempi prospettati è stato indetto il concorso di idee per la creazione del marchio Biologico italiano. Auspichiamo ora che ci sia la più ampia partecipazione e di poter avere il marchio vincitore già entro la fine dell’anno”. Con queste parole il sottosegretario all’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Luigi D’Eramo, commenta l’indizione di gara da parte del Masaf del concorso di idee per il marchio “Biologico italiano”, come previsto dalla legge n. 23 del 9 marzo 2022.


“Obiettivo del marchio – ricorda il sottosegretario – è promuovere la qualità e l’autenticità dei prodotti biologici nazionali, rafforzando la riconoscibilità del settore sul mercato interno ed internazionale. Sarà un ulteriore strumento – aggiunge D’Eramo – per valorizzare e far crescere le produzioni agricole bio nazionali, rafforzando le nostre filiere e la leadership internazionale dell’Italia, tutelando al tempo stesso il settore dal forte aumento delle importazioni dall’estero”. Tra le caratteristiche richieste, il marchio dovrà essere originale, inedito, con una forte efficacia comunicativa e di creatività. Il regolamento del concorso è pubblicato sul sito del Masaf. Per partecipare le proposte dovranno pervenire via pec all’indirizzo aoo.pqa@pec.masaf.gov.it entro e non oltre il 21 ottobre 2024.

Aviaria, primo focolaio autunnale in allevamento tacchini a Mira

Aviaria, primo focolaio autunnale in allevamento tacchini a MiraRoma, 3 ott. (askanews) – Torna tra gli allevatori veneti il timore dell’influenza aviaria dopo la notizia del primo focolaio autunnale che ha colpito un allevamento di tacchini a Mira, provincia di Venezia, datato primo ottobre dall’Istituto Zooprofilattico sperimentale delle Venezie. Il caso per ora è unico e riguarda una zona isolata, ma per il settore è una spia da non sottovalutare.


“Pare che l’influenza aviaria sia ormai un appuntamento fisso dell’autunno – sottolinea Michele Barbetta, presidente del settore avicolo di Confagricoltura Veneto – Quest’anno è arrivato in anticipo di un mese rispetto all’anno scorso, probabilmente perché il freddo è arrivato presto e di conseguenza gli uccelli migratori lo hanno portato prima. Di fatto constatiamo che con questo virus dobbiamo convivere e per noi allevatori è una spada di Damocle che pesa”. Lo scorso 20 settembre i servizi veterinari della Regione hanno adottato nuove misure di prevenzione, che prevedono la chiusura di tutto il pollame degli allevamenti all’aperto, il divieto di partecipazione a fiere e disposizioni specifiche per l’accasamento dei tacchini. “Tutti gli allevamenti si sono adeguati alle biosicurezze, ma dobbiamo continuare a vigilare per evitare possibili contagi. Raccomandiamo perciò agli allevatori veneti di seguire scrupolosamente tutte le indicazioni, con controlli accurati degli spazi ma anche del mangime e della pollina”, prosegue.


Diego Zoccante, presidente degli avicoltori di Confagricoltura Verona e dell’Ava, l’Associazione veneta allevatori, spiega che risulta difficile fare programmazione per un settore che vive nell’incubo aviaria: “i nuovi decreti impongono accasamenti raggruppati, che creano sfasamenti nella produzione. Ricordo che ci sono produttori in stand by da mesi e che i fermi programmati pesano sulle spalle degli allevatori, senza contare che veniamo da anni in cui si è lavorato al 50%. Per noi – prosegue – non è più possibile pensare a stop non indennizzati, tanto più che solo in questi giorni stiamo ricevendo i ristori relativi all’aviaria del 2022. Riuscire a tirare avanti è sempre più difficile. Da tempo si parla di una sperimentazione riguardante i tacchini, così come la Francia sta sperimentando un vaccino sulle anatre. Ora bisogna passare ai fatti, perché abbiamo bisogno di ritornare a lavorare con serenità”. Secondo i dati di Veneto Agricoltura, in regione ci sono 788 allevamenti di pollo da carne. di cui 434, oltre la metà, è ubicato nella provincia di Verona. Aumentano gli allevamenti di tacchini, che risultano 432 (+8%), con capacità di accasamento maggiore di 500 capi. Di questi, ben 300 si trovano nel Veronese. Il valore regionale della produzione calcolato dall’Istat ammonta a 976 milioni: -8%, principalmente per il calo delle quotazioni. Il Veneto rimane leader nazionale del comparto. A livello provinciale, Verona continua a primeggiare saldamente col 50% della produzione regionale; a seguire Padova, Venezia, Treviso e Vicenza.

Innovazione, Rome Future Week® premiata ai Pinnacle Awards 2024

Innovazione, Rome Future Week® premiata ai Pinnacle Awards 2024Roma, 3 ott. (askanews) – Rome Future Week® ha conquistato il prestigioso Bronze Award nella categoria Best New Festival or Event, nell’ambito degli IFEA/Haas & Wilkerson Pinnacle Awards 2024: il premio, organizzato e promosso dalle più importanti associazioni di settore a livello mondiale, costituisce un riconoscimento di eccellenza per gli organizzatori di eventi e festival, che vi concorrono da ogni parte del globo. Inoltre, il successo della kermesse assume un significato ancora maggiore se si considera che la Rome Future Week è l’unico festival italiano a essere premiato in un contesto internazionale e uno dei pochissimi europei ad aver ottenuto un riconoscimento tra i migliori eventi al mondo. Il premio, inoltre, certifica l’eccellenza organizzativa e l’impatto innovativo del festival, che si distingue per la capacità di raccontare il futuro e l’innovazione da una prospettiva unica, coinvolgendo pubblico e istituzioni.


“Ricevere questo riconoscimento ai Pinnacle Awards 2024 è un grande traguardo per Roma e per l’Italia. La Rome Future Week ha confermato che la nostra città può essere un faro per l’innovazione e il futuro. Questo Bronze Award nella categoria Best New Festival or Event celebra il lavoro di squadra, l’impegno e la capacità di fare rete che caratterizzano Roma, rendendola protagonista su temi cruciali come tecnologia, sostenibilità e digitalizzazione.” Ha dichiarato Monica Lucarelli Assessora alle Attività Produttive e Pari Opportunità di Roma Capitale Alessandra Santoro, CEO di Scai Comunicazione, impresa ideatrice dell’evento, ha dichiarato: “Essere premiati dall’International Festivals & Events Association ai Pinnacle Awards 2024, selezionati all’interno di una platea internazionale di partecipanti, non solo conferma il valore di Rome Future Week, ma dimostra che Roma, insieme al resto del nostro Paese, può essere un centro globale per il dialogo sull’innovazione.”


La seconda edizione della Rome Future Week si è conclusa con numeri straordinari: 60.000 partecipanti, 10 milioni di visualizzazioni sui social, 1.000 speaker e 400 eventi distribuiti in oltre 160 location in tutta Roma. L’evento – che ha ricevuto il supporto di Roma Capitale, dell’Assessorato alle Attività Produttive e Pari Opportunità, e di quattro ministeri, oltre al patrocinio del Parlamento Europeo -, nonostante un budget non comparabile con altre manifestazioni festivaliere di altre nazioni, è riuscito a distinguersi per l’originalità dei contenuti proposti, che hanno saputo attrarre l’attenzione internazionale. La città di Roma, con la sua ricchezza archeologica e storica millenaria e grazie al faro acceso da Rome Future Week, è divenuta un polo importante di tecnologia ed innovazione, riconosciuta non solo dalle migliaia di partecipanti, ma anche dai prestigiosi Pinnacle Awards 2024. L’obiettivo della Rome Future Week è stato chiaro sin dall’inizio: creare una piattaforma che permetta alla città di Roma di riflettere e dialogare su temi cruciali come la digitalizzazione, la sostenibilità e l’innovazione, coinvolgendo una rete di istituzioni, startup e cittadini. Questa seconda edizione ha consolidato ulteriormente il suo ruolo come evento di riferimento nazionale.


Rome Future Week® non si ferma qui: la prossima edizione è già in programma per il 15-21 settembre 2025, e promette di continuare a crescere e a innovare, puntando sempre più in alto.

Al via in Sardegna la prima filiera birra 100% made in Sardinia

Al via in Sardegna la prima filiera birra 100% made in SardiniaRoma, 3 ott. (askanews) – Parte in Sardegna il primo progetto di filiera per una birra 100% made in Sardina, letteralmente dal campo al bicchiere. Si tratta di un progetto pilota voluto da Coldiretti e dal Consorzio Birra Italiana che rilancia la produzione brassicola sull’isola e crea un modello replicabile in altre regioni. L’iniziativa, che coinvolge 20 birrifici locali, un produttore di luppolo e una cooperativa di produttori di cereali e ha l’obiettivo di rendere la filiera della birra sarda sempre più sostenibile e integrata, con una remunerazione che sia davvero etica.


Grazie ai 60 ettari coltivati nell’autunno 2023 e raccolti nell’estate 2024, nonostante le sfide poste dagli incendi e dalla siccità, i primi risultati sono stati promettenti. La cooperativa di produttori agricoli, insieme al consorzio di filiera, ha fornito ai coltivatori locali sementi della stessa varietà e assistenza agronomica continua, garantendo un ciclo di produzione controllato e ottimizzato. L’orzo raccolto – continua Coldiretti – viene conferito alla cooperativa, che si occupa della sua pulizia e calibratura prima di inviarlo alla malteria. Una volta trasformato, il malto viene restituito e stoccato, pronto per essere utilizzato dai birrifici. Questo processo consente ai produttori agricoli di ottenere una remunerazione più alta rispetto ai prezzi della Borsa Merci di Bologna, mentre i birrifici riescono a ridurre i costi di trasporto della materia prima, sempre disponibile sul territorio. I prossimi passi del progetto prevedono una maggiore formazione degli agricoltori locali per affrontare le sfide agronomiche legate alla coltivazione dell’orzo e l’espansione delle superfici coltivate, con l’obiettivo di aumentare la produzione di malto per soddisfare la crescente domanda dei birrifici. Ma si pensa anche alla creazione di Strade della Birra sarda, anche come spinta per la promozione del birraturismo.


“Con questa iniziativa, la Sardegna si posiziona come avanguardia nel settore brassicolo nazionale, creando un modello di filiera che – sottolinea in una nota Coldiretti – non solo valorizza i prodotti locali, ma rafforza l’economia agricola e riduce l’impatto ambientale, confermando la centralità della sostenibilità e della collaborazione tra produttori e trasformatori”.

Masaf: pubblicato III decreto agevolazioni per la ristorazione

Masaf: pubblicato III decreto agevolazioni per la ristorazioneRoma, 3 ott. (askanews) – È stato pubblicato sul sito del Masaf il terzo decreto di concessione delle agevolazioni alle imprese operanti nei settori della ristorazione, pasticceria e gelateria, che hanno presentato domanda a valere sul Fondo di parte capitale per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano – Misura “Macchinari e beni strumentali” attraverso la piattaforma gestita da Invitalia.


Le imprese beneficiarie incluse nel terzo decreto di concessione sono 313 per un contributo concesso pari a circa 7 milioni di euro a fronte di investimenti generati di oltre 10 milioni di euro. Nelle prossime settimane verranno pubblicati ulteriori decreti di ammissione alle agevolazioni a favore di ulteriori imprese beneficiarie fino all’esaurimento della dotazione finanziaria complessiva pari a circa 56 milioni di euro.


“Ad oggi sono state concesse agevolazioni ad un totale di 1.378 imprese per oltre 29 milioni di euro di contributi a fronte di investimenti generati di oltre 45 milioni di euro per l’acquisto di macchinari professionali e di altri beni strumentali durevoli – commenta in una nota il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida – Attraverso questa misura rafforziamo la competitività del Sistema Italia e continuiamo a sostenere concretamente le imprese italiane che operano in questi settori simbolo del Made in Italy e che rappresentano una componente fondamentale del nostro tessuto produttivo e un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale”.

Manovra, Giorgetti: occorre il contributo di tutti, tasseremo i profitti di chi li ha fatti

Manovra, Giorgetti: occorre il contributo di tutti, tasseremo i profitti di chi li ha fattiMilano, 3 ott. (askanews) – Anche il settore della Difesa rientra tra quelli che, avendo beneficiato delle condizioni di mercato, saranno chiamati a dare il proprio “contributo” alla prossima manovra, non solo le banche. Lo ha spiegato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso di un’intervista a un evento di Bloomberg. “Esiste l’articolo 53 della Costituzione, dove tutti sono chiamati a contribuire per le loro possibilità alle necessità delle nazioni – ha spiegato -, e andare a tassare i profitti a chi li ha fatti, è uno sforzo che tutto il sistema paese deve fare. Ci rivolgiamo a tutti, prevalentemente taglieremo spese ma un concorso per quanto riguarda le entrare ci sarà”.


“Non ci sarà più la narrativa come in passato sugli extra profitti bancari dal momento che in quel momento le banche facevano più profitti. Paradossalmente, oggi l’industria di chi produce armi, con tutte queste guerre… uno può dire che va particolarmente bene, è una situazione di mercato favorevole, produce utili superiori”. “Sono convinto che alla fine troveremo una situazione equilibrata”, ha concluso Giorgetti.