Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Vannacci, partito può attendere: sto nella Lega ma non lo escludo

Vannacci, partito può attendere: sto nella Lega ma non lo escludodall’inviata Lucia Conte Viterbo, 19 set. (askanews) – Il partito di Vannacci per ora può attendere. Il generale eletto europarlamentare con la Lega non lo esclude “perché io non escludo mai nulla” ma, alle circa trecento persone radunate a Viterbo in occasione della prima festa dell’associazione ‘Noi con Vannacci’, chiarisce: “Io oggi sono nella Lega: chi si consolida attorno a me vuol dire che condivide quello che dico e quindi condivide il fatto che io sia nella Lega”.


“Non siamo qui – ha chiarito – per fare un partito, ma per fare una bellissima riunione di gente che mostra empatia con quello che stiamo facendo in ambito europeo e nazionale e che io porterò avanti a tutti i costi. Nella questione del partito ci spera la stampa, sperano si crei una breccia tra me e Salvini”. Una delusione per la platea dei 300 sostenitori presenti che aveva risposto con un fragoroso “Sì” alla domanda della giornalista Claudia Conte “Voi siete pronti a un partito?”. Una doccia fredda per gli ex parlamentari della Lega presenti che, sia negli interventi dal palco che nei capannelli a margine dei lavori, non hanno fatto mistero di attendere una discesa in campo da leader del generale: “Aspettiamo che Vannacci prenda la sua strada da solo: abbiamo bisogno di un Vannacci libero. Si prenderà il suo tempo, lui è uno stratega ma noi lo aspettiamo”, ha detto Edouard Ballaman che definisce Vannacci “un leader come non l’avevamo da decenni. Se non ci mettiamo tutto l’impegno oggi, se non gli diamo tutto l’appoggio oggi, siamo dei criminali”. Con lui anche altri ex della Lega: Giuseppe Bellachioma, Vito Comencini, William De Vecchis. Forse una delusione anche per Gianni Alemanno che, coi dirigenti del suo movimento Indipendenza!, era venuto a vedere senza risparmiare elogi nel suo saluto dal palco: “Vannacci è l’elemento di novità di questo ultimo anno, sta riempendo un vuoto che si è creato. Non sappiamo che intenzioni ha, immagino abbia impegni ha con la Lega, seguiamo con attenzione”.


In effetti gli animatori delle due associazioni che ruotano intorno al generale ‘Noi con Vannacci’ e ‘Il mondo al contrario’, evidentemente consapevoli dei numeri e delle forze che sono in grado di mobilitare, hanno mostrato sin da subito prudenza: “Non è una festa per un partito ma per una persona”, ha detto l’ex senatore della Lega Umberto Fusco, organizzatore dell’evento di oggi. “Non è il partito Vannacci ma il progetto dei sostenitori di Vannacci. È prematuro parlare di questo. Siamo a un livello embrionale. Di un movimento culturale. Non dobbiamo far paura a qualcuno. Appoggiamo un eletto della Lega quindi questo va a beneficio della Lega stessa”, si è schermito Fabio Filomeni, già tenente colonnello, oggi presidente dell’associazione ‘Il mondo al Contrario’, nonostante sia confermato che il prossimo 23 novembre a Marina di Grosseto alla presenza di Vannacci l’associazione culturale diventerà un movimento politico dopo un’assemblea e un cambio di statuto. Dopo una prima giornata sottotono – ieri all’arena sportiva che l’ex senatore Umberto Fusco aveva scelto per il raduno dei vannacciani c’erano una cinquantina di persone – e un avvio oggi con la sala dell’auditorium dell’Hotel Terme Salus semivuota, alle 19, le circa trecento sedie si sono riempite di sostenitori del generale. Vannacci è arrivato direttamente dall’aeroporto di Fiumicino, dopo un volo da Strasburgo, ha fatto finta di evitare le decine di telecamere che lo attendevano per la “battuta per i Tg delle 20” ma poi si è concesso generosamente condendo le sue dichiarazioni di attacchi a La7, ai “giornalisti di sinistra con la barba incolta a metà tra Che Guevara e Fidel Castro” ma anche ai cronisti – chiamandoli per nome a più riprese – di Repubblica, Stampa, Giornale, Dire che hanno scritto di lui.


“Grazie alle tante persone che sono qui a questa manifestazione. Il flop di questo evento è una falsificazione della stampa”, ha esordito poi dal palco intervistato dalla giornalista Claudia Conte. Un colloquio di un’ora e mezza a tutto campo sui temi che lo hanno consacrato nell’ultimo anno. Al termine bagno di folla e firmacopie dei suoi libri in vendita oggi a venti euro all’ingresso della sala meeting. “Chi mi ama mi segua”, ha concluso.

Picasso straniero e immigrato, a Palazzo Reale una mostra politica

Picasso straniero e immigrato, a Palazzo Reale una mostra politicaMilano, 19 set. (askanews) – Raccontare Pablo Picasso partendo dalla sua condizione di di immigrato, rifiutato, censurato dalla nazione che poi lo ha visto crescere e raggiungere il successo: la Francia. Parte da qui, ed è un approccio politicamente significativo, l’esposizione di Palazzo Reale a Milano, “Picasso – Lo straniero”, realizzata in collaborazione con il Museo Picasso di Parigi. “Io penso che la storia dell’arte – ha detto ad askanews Annie Cohen-Solal, curatrice della mostra con Cécile Debray – si debba fare in una maniera sociale, perché dietro i 90 capolavori che abbiamo qui dal Museo Picasso di Parigi, c’è anche una storia che sta dietro la creazione artistica. Ogni artista è un essere umano, ogni artista è inserito in una società. Si vede la faccia di Picasso schedato dalla polizia, tenuto sotto controllo dalla polizia come un delinquente, davanti al Minotauro cieco che lui ha disegnato per svelare come si sentiva, molto molto vulnerabile, una ferita che nessuno sapeva. Perché la bellezza della storia di Picasso è che lui non si è mai lamentato”.


L’esposizione, che fin da subito trasmette la sensazione di guardare a Picasso in modo diverso, accosta grandi dipinti e sculture a documenti sulla vita dell’artista spagnolo, e prova a risanare le ferite dei rifiuti e delle discriminazioni subite, appunto, da straniero. E il tema non potrebbe essere più contemporaneo. “È un Picasso che fa riflettere anche una volta usciti dalla mostra – Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Milano -. È un’esposizione che ha un valore storico molto importante, questo è il motivo per cui abbiamo scelto di inserirla all’interno della programmazione, non tanto per avere il grande nome di Picasso, che già di per sé porta pubblico e attenzioni verso Palazzo Reale, ma proprio per la valenza politica e storica che ha questa mostra”. Una valenza che, inevitabilmente, diventa etica, oltre che artistica e che informa tutto il progetto, che poggia anche sulla mostra “Picasso – Poesia e salvezza”, allestita a Palazzo Te a Mantova. E tra gli sponsor dell’esposizione c’è BPER Banca. “Investire in cultura per noi di BPER – ha spiegato Serena Morgagni, responsabile della comunicazione del gruppo – significa principalmente investire sulle persone, investire nella collettività: la cultura è qualcosa che unisce. Questa mostra di Picasso ci ha affascinati, ci ha interessati da subito, non solo per il valore ovviamente straordinario dell’artista, che ha rivoluzionato l’arte del Novecento, ma perché questa mostra ha messo sullo stesso piano l’artista e l’uomo. Picasso è riuscito a esprime con grande libertà il proprio talento, il proprio pensiero, a stravolto alle regole dell’estetica ma non solo, anche tante volte del sociale, quindi una grande libertà, quindi la forza della cultura ci deve insegnare questo, che possiamo essere noi stessi e lasciare gli altri essere se stessi e insieme programmare un futuro possibilmente migliore”.


Prodotta da Palazzo Reale e Marsilio Arte, la mostra milanese è aperta al pubblico fino al 2 febbraio 2025.

Maltempo, Bonaccini: da governo punto più basso senso istituzionale

Maltempo, Bonaccini: da governo punto più basso senso istituzionaleRoma, 19 set. (askanews) – “Attaccare frontalmente i nostri sindaci e i nostri amministratori regionali mentre l’emergenza è ancora in corso e il sistema di protezione civile è impegnato a soccorrere le persone, significa non avere rispetto né delle comunità alluvionate, né delle istituzioni. Se a farlo sono poi il ministro Musumeci e il viceministro Bignami, per il Governo, che dovrebbe assicurare sostegno e leale collaborazione, allora siamo precipitati nel punto più basso del senso istituzionale”. Lo scrive sui social l’europarlamentare Pd Stefano Bonaccini, ex presidente della Regione Emilia Romagna.


“Dopo l’alluvione del maggio 2023, mai registrata nella storia per quantità d’acqua caduta, come tutti sanno il Governo decise di non ascoltare il territorio e di accentrare nelle proprie mani la ricostruzione: ma con quale faccia gli esponenti dello stesso Governo e dello stesso partito scaricano oggi le responsabilità sugli amministratori locali? Dopo aver promesso il 100% il rimborso dei danni a cittadini, famiglie e imprese, i quali hanno ricevuto invece nulla. O dopo aver ricevuto dall’Unione Europea un miliardo e duecento milioni di euro da PNRR, per la ricostruzione pubblica, che ai nostri sindaci non sono mai arrivati?”, aggiunge Bonaccini. “L’intento è chiaro: accendere polemiche in chiave elettorale per le prossime regionali, così come fecero in previsione delle elezioni amministrative ed europee dello scorso giugno. Un grazie immenso a tutti coloro che si stanno prodigando a soccorrere e assistere le comunità colpite. Forza Emilia-Romagna, ti risolleverai anche questa volta”, conclude.

Maltempo, Schlein: dalla destra sciacallaggio senza precedenti

Maltempo, Schlein: dalla destra sciacallaggio senza precedentiRoma, 19 set. (askanews) – “Mentre gli amministratori dell’Emilia Romagna hanno passato la notte a gestire l’emergenza, la destra di governo – comoda comoda da Roma – preparava lo sciacallaggio a cui stiamo assistendo. Uno sciacallaggio senza precedenti per meri fini elettorali”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein al Tg3, parlando delle polemiche del centrodestra sull’alluvione.


“Tutti i fondi del commissario – ha precisato – sono stati già impegnati, la regione ha avviato 402 interventi di ripristino, di cui 130 già completi e 158 che sono in corso. Sono gli ultimi che possono parlare. Ce la ricordiamo tutti Giorgia Meloni con gli stivali nel fango a fare un’inutile passerella più di un anno fa, a promettere ristori al 100% che non sono mai arrivati alle imprese e alle famiglie”.

G7, Usa stanziano 1 mln usd per tutela patrimonio culturale Ucraina

G7, Usa stanziano 1 mln usd per tutela patrimonio culturale UcrainaNapoli, 19 set. (askanews) – “Gli Stati Uniti sono orgogliosi di stare al fianco dell’Ucraina nella difesa del suo patrimonio culturale e continueranno a farlo in futuro”. A margine della riunione Ministeriale Cultura del G7 a Napoli, Lee Satterfield, sottosegretario di Stato per la Diplomazia Pubblica e gli Affari Pubblici, ha annunciato una nuova donazione di 1 milione di dollari attraverso la Ukraine Cultural Heritage Response Initiative (l’Iniziativa di Soccorso al Patrimonio Culturale dell’Ucraina), a favore del Centro Internazionale per lo Studio della Conservazione e del Restauro dei Beni Culturali (ICCROM).


Tale donazione – in una giornata peraltro simbolica per Napoli stessa, visto che la città festeggia il suo santo patrono San Gennaro – sosterrà la prossima fase di un progetto pluriennale volto ad aiutare l’Ucraina a migliorare la gestione dei rischi e delle emergenze relative al proprio patrimonio culturale. “Gli ucraini stanno lottando per i diritti umani e le libertà che tutti abbiamo a cuore. E stanno combattendo concretamente per la propria identità come cultura distinta e unica, che Vladimir Putin ha negato – un diniego che ha usato per giustificare la sua brutale invasione su larga scala. Questo finanziamento sosterrà gli eroici sforzi degli ucraini per proteggere e preservare il loro patrimonio culturale”, ha dichiarato la sottosegretaria Satterfield. A siglare il documento con Satterfield la direttrice generale dell’ICCROM Aruna Francesca Maria Gujral.


Alla cerimonia di Napoli hanno partecipato il Console Generale degli Stati Uniti a Napoli Tracy Roberts-Pounds, il Console Generale ucraino a Napoli Maksym Kovalenko e l’Ambasciatore degli Stati Uniti presso le Agenzie delle Nazioni Unite a Roma Jeffrey Prescott. “Questa ulteriore sovvenzione, una delle più cospicue mai concesse, crea una grande opportunità per accelerare il lavoro di risposta alle emergenze e di recupero che l’ICCROM sta svolgendo in Ucraina. La partnership tra gli Stati Uniti, l’ICCROM e l’Ucraina è una parte vitale dell’impegno volto a preservare l’identità culturale e il patrimonio storico dell’Ucraina. Gli Stati Uniti continuano a sostenere con forza l’ICCROM e il suo mandato di preservare il patrimonio culturale in tutto il mondo”, ha dichiarato l’Ambasciatore Prescott.


Non è la prima volta che la Russia cerca di distruggere lo “spirito di identità” e l’identità culturale dell’Ucraina: “sono 300 anni”, ha detto il Console generale ucraino a Napoli Maksym Kovalenko. “L’Ucraina sta combattendo l’invasione russa su tutti i fronti. Il fronte culturale non fa eccezione. Il sostegno della comunità internazionale ci permette di rispondere alle sfide della guerra e, nonostante le circostanze, di sviluppare una strategia a lungo termine per la conservazione e il restauro del nostro patrimonio culturale”, ha dichiarato. La cifra stanziata da Washington è importante. Ma è importante anche il valore dell’impegno di singoli Paesi, con decisioni di questo genere. “Tutte le cifre sono importanti”, ha detto il console ucraino che poi, parlando a margine della firma, ha ricordato un’iniziativa realizzata a Pompei per la Cattedrale di Odessa.


Importanti sicuramente i risultati della partnership AFCP-ICCROM degli Stati Uniti per la salvaguardia del patrimonio culturale in Ucraina, messo in serio pericolo dalla guerra scatenata dall’invasione russa. Dall’inizio del conflitto in Ucraina nel 2022, l’ICCROM, attraverso il suo programma First Aid and Resilience for Cultural Heritage in Times of Crisis (FAR), ha lavorato per proteggere il patrimonio culturale del paese. Nel 2023, in collaborazione con il ministero della Cultura e della Politica dell’informazione dell’Ucraina (MCIP), il Museo Maidan, l’Agenzia per la resilienza culturale (ACURE) e l’Heritage Emergency Rescue Initiative (HERI), e in partnership con l’Ambassador’s Fund for Cultural Preservation (AFCP) del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, l’ICCROM ha formato un team forte di 25 professionisti diversi provenienti da cinque oblast’ (regioni) a rischio per condurre una valutazione in loco dei danni e dei rischi per il patrimonio. Per aiutare chi decide a identificare le priorità di intervento per i siti del patrimonio danneggiati, questo progetto sta ora sviluppando una mappa geospaziale del rischio per il patrimonio culturale, la prima nel suo genere, che triangola i dati da varie fonti e aiuta a determinare i livelli di rischio da diversi pericoli significativi per il patrimonio. Sulla base dei risultati positivi della partnership tra il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e l’ICCROM e sfruttando i risultati ottenuti tramite una sovvenzione iniziale (circa 250.000 di dollari ), il nuovo progetto di 30 mesi (da un milione di dollari ) “Resilient Heritage – Strengthening Capacities for Risk Reduction, Emergency Response, and Sustainable Recovery for Heritage in Ukraine” è stato generosamente finanziato dall’Ambassador’s Fund for Cultural Preservation (AFCP) del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti per creare un quadro nazionale per la riduzione del rischio e la gestione delle emergenze del patrimonio in Ucraina. Il progetto si concentra sul rafforzamento della cooperazione tra custodi del patrimonio, enti governativi e amministrazioni locali per migliorare le strategie di preparazione e risposta per la protezione dei siti e delle collezioni del patrimonio. Mira inoltre a sviluppare misure pratiche per la ripresa post-conflitto, assicurando che siano messe in atto le capacità e i meccanismi istituzionali necessari per coinvolgere le comunità locali negli sforzi di ripresa culturale e di rafforzamento della resilienza.

Cultura, impresa, comunità: a Bergamo il festival Public Square

Cultura, impresa, comunità: a Bergamo il festival Public SquareBergamo, 19 set. (askanews) – Un festival diffuso che vuole affrontare i temi della cultura e dell’impresa, dell’innovazione nell’educazione e della valorizzazione dello spazio pubblico, delle reti di collaborazione e delle professioni culturali. SQUARE Studio, impresa culturale e creativa, presenta Public Square una due giorni di incontri, performance e workshop a Bergamo il 28 e 29 settembre.


“Public Square – ha spiegato ad askanews Tomaso Pirotta, Art Director & Communication Manager di Square Studio – proprio come dice anche il nome stesso, ci offre la possibilità di estendere anche agli altri l’invito a conoscere chi siamo noi, a conoscere ciò che facciamo tramite attività concrete che permettano realmente e concretamente di conoscere e di entrare anche in maniera viscerale nei temi che noi affrontiamo, non soltanto nei temi ma anche nel modo in cui noi li affrontiamo”. A seguito di Bergamo Brescia Capitale della Cultura Italiana 2023, Square Studio vuole continuare a tenere questo territorio al centro di azioni e attività artistico-culturali. “Abbiamo creato questo festival – ha aggiunto Pirotta – per poter restituire la città di Bergamo un qualcosa. Qualcosa che noi abbiamo toccato con mano nell’arco di questi anni di impresa e che in questo caso specifico era un po’ il motore che muoveva le cose. Difatti le quattro attività che presentiamo sono riassuntive di tutto quello che ci caratterizza”.


Public Square, nella sua prima edizione tratterà, attraverso un approccio orizzontale, tre ampie tematiche: l’arte pubblica, la cultura d’impresa e la rigenerazione culturale. Con una prospettiva che guarda anche agli anni a venire. “L’idea è che questo festival possa svilupparsi anche negli anni a seguire – ci ha detto Francesca Rossi Minelli, Project artists manager & Account di Square Studio – gli obiettivi che ci siano dati sono obiettivi che vogliamo raggiungere in parte durante questa prima edizione, ma anche poi negli anni successivi. L’idea è un po’ quella di andare a promuovere degli obiettivi educativi che possano essere innovativi per lo sviluppo di nuove competenze a livello artistico culturale, cercare di coinvolgere la comunità in quello che è un dialogo attivo sullo stato dell’arte e su l’importanza di fruire le pratiche culturali e la cultura in maniera quotidiana”.


Importante poi anche la volontà di sostenere le azioni degli artisti, a livello transdisciplinare e transgenerazionale. La dimensione territoriale, poi è sempre al centro dei ragionamenti. “Un altro dei nostri obiettivi – ha concluso Rossi Minelli – è quello di andare a implementare un sistema capillare di relazioni che possano supportare sia questa iniziativa ma in maniera più generale possibile il welfare pubblico in ambito culturale”. Public Square è inoltre patrocinato dal Comune e dalla Provincia di Bergamo, oltre che da Confindustria e altri soggetti economici e accademici della città.


Il festival è stato sostenuto da aziende e persone che hanno sposato le idee e le azioni di Square Studio sul territorio di Bergamo, in particolare il main sponsor Bonaldi, e i partner Neoncolor e Ferretti Group.

Mercato centrale debutta all’estero: inaugurata la sede di Melbourne

Mercato centrale debutta all’estero: inaugurata la sede di MelbourneMilano, 19 set. (askanews) – Ventitrè botteghe artigiane per oltre 3.500 metri quadrati distribuiti su tre piani nella cornice in stile Art Déco del McPherson’s Building, edificio del 1937 portato a nuova vita: apre oggi il Mercato Centrale Melbourne, prima tappa fuori dall’Italia per il progetto firmato da Umberto Montano, imprenditore con oltre quarant’anni di esperienza che si è associato al gruppo Human Company della famiglia Cardini-Vannucchi, punto di riferimento nel turismo all’aria aperta in Italia.


Partito da Firenze il 23 aprile 2014 e arrivato poi a Roma, Torino e Milano con oltre 14 milioni visitatori l’anno, in occasione del suo decennale Mercato Centrale guarda al futuro e sbarca nel cuore di Melbourne, in partnership con l’imprenditore australiano Eddie Muto, già proprietario del gruppo Barman & Larder e noto in Australia per aver lanciato diversi format dell’ospitalità e della ristorazione. A fare da cornice è lo storico McPherson’s Building opera degli architetti S.P. Calder, Reid e Pearson (1937) al 546 di Collins St. nel fulcro del distretto degli affari della metropoli, per un progetto che punta a rigenerare luoghi e spazi, grazie a un’esperienza sempre nuova e in connessione con il tessuto urbano.


“La bontà della cucina italiana si fonda sulla tradizione e sull’artigianalità. L’ingrediente chiave è nelle mani di chi raccoglie, produce, impasta, cucina – commenta Umberto Montano, presidente e fondatore di Mercato Centrale – La manualità, la professionalità e la dedizione che ho riscontrato negli artigiani che hanno aderito al Mercato Centrale Melbourne sono eccezionali e stimolanti. È questo il filo conduttore che lega l’Italia a Melbourne in un progetto che vuole unire cittadini, visitatori, critici e appassionati attraverso l’esperienza del buon cibo. Il Mercato Centrale Melbourne sarà il più grande polo della cucina italiana in Australia”.

A febbraio Sana Food: la sana alimentazione incontra horeca a Bolognafiere

A febbraio Sana Food: la sana alimentazione incontra horeca a BolognafiereMilano, 19 set. (askanews) – Per la sua trentaseiesima edizione Sana, la storica fiera del biologico, cambia formula ed evolve in Sana Food. Il nuovo concept, in programma a BolognaFiere dal 23 al 25 febbraio 2025, si rivolgerà ai professionisti e agli operatori del fuori casa e del retail specializzato allargando lo sguardo a una alimentazione sana, che accanto al biologico parla di offerta veg, alimentazione funzionale o sportiva, anche fuori dalle mura domestiche (ristoranti, bar, osterie, autogrill, mense, servizi di catering e ristorazione).


“Abbiamo deciso di dividerla in due perchè la parte beauty si accompagnava meglio a Cosmoprof – ha spiegato Domenico Lunghi, direttore manifestazioni dirette di BolognaFiere – invece la parte food necessitava di una rivitalizzazione perchè nel frattempo il biologico è molto cambiato ed è passato a dialogare di più con la grande distribuzione che ha trovato un interlocutore in Marca (la fiera dedicata alla private label). A gennaio quindi le aziende avranno la possibilità di dialogare con la gdo mentre a febbraio il focur è l’horeca”. A dare impulso al format Sana Food, che sarà in contemporanea a Slow Wine Fair, l’evoluzione del mercato che, soprattutto per i consumi fuori casa – il valore recentemente censito del solo mercato food&bev di bar, ristoranti e osterie vale oltre 92 miliardi di euro nel 2023 (fonte: Rapporto Fipe Confcommercio) -, risponde a un aumento della domanda di prodotti sani e sostenibili, innovativi nella composizione e nella presentazione e, al contempo, rispettosi delle diverse tradizioni territoriali.


La tre giorni di Sana Food si annuncia come un viaggio nel mondo della sana alimentazione, dai piatti pronti ai menù gourmet, per offrire una panoramica completa delle proposte provenienti dalle principali realtà produttive, specialmente a filiera controllata e con volumi medio-piccoli. In continuità con Sana, il biologico e il biodinamico saranno il cuore anche di Sana Food, affiancati da ulteriori segmenti merceologici che completano il quadro della sana alimentazione, come i piatti vegetariani, offerta spesso presente nel menù biologici di molti esercizi. Per questo a febbraio tra gli espositori ci saranno anche produttori e distributori o rivenditori di prodotti vegetariani, vegani, plant based e dell’alimentazione funzionale (“free from” e “rich in”, alimenti per gli sportivi, la terza età e l’infanzia, per soggetti allergici, intolleranti, per chi ha adottato un particolare regime dietetico, etc.). “Il biologico sta registrando un incremento significativo nei consumi fuori casa, riflettendo la crescente consapevolezza dei consumatori verso scelte alimentari sostenibili e salutari – ha detto Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio – Gli ultimi dati mostrano un deciso aumento dell’utilizzo di alimenti bio in ristoranti, mense e strutture di ospitalità. Questo trend positivo è il risultato di un’evoluzione culturale che vede nel biologico non solo una scelta di qualità, ma anche un impegno per la tutela dell’ambiente, la mitigazione dei cambiamenti climatici, la conservazione della biodiversità e la crescita del benessere sociale. Come FederBio, siamo fortemente impegnati nel sostenere iniziative che promuovano una sempre maggiore diffusione del biologico anche nei canali Horeca e retail specializzato. Questo sforzo si innesta in un momento cruciale per il biologico, che punta a diventare il modello di riferimento dell’intero comparto agroalimentare italiano”.

Fisco, Leo: bonus Natale 100 euro netti

Fisco, Leo: bonus Natale 100 euro nettiRoma, 19 set. (askanews) – Il bonus Natale sarà anticipato al 2024 e la cifra di 100 euro “sarà netta”. Lo ha annunciato il viceministro dell’economia, Maurizio Leo, intervenendo a Telefisco del Sole 24 ore. Leo ha confermato che la misura sarà introdotta in un emendamento nel dl omnibus all’esame del Senato. Il viceministro ha poi aggiunto che per la prossima manovra il governo sta valutando ipotesi di riduzione delle tasse a favore del ceto medio, ma tutto dipenderà dalle risorse di copertura che sarà possibile individuare. Quello dell’alleggerimento dell’Irpef sul ceto medio “è un tema che ci sta molto a cuore. Bisognerà trovare risorse tra 2,5 e 4 miliardi” ha detto Leo precisando che le ipotesi prevedono l’abbassamento dal 35% al 33 % per il secondo scaglione tra 28.000 e 50.000 euro. “Se possibile – ha detto – vediamo di andare più in là, allargando lo scaglione a 60.000 euro e togliendo così 10.000 euro all’aliquota maggiore del 43%”. Leo ha tenuto a precisare che “serve prudenza” e che gli interventi saranno commisurati alle risorse disponibili.

Schieramenti italiani in ordine sparso nel voto Ue su armi contro la Russia

Schieramenti italiani in ordine sparso nel voto Ue su armi contro la RussiaRoma, 19 set. (askanews) – Partiti italiani in ordine sparso a Strasburgo sull’Ucraina, come da copione. Con coalizioni, di centrodestra e centrosinistra, ‘scoalizzate’ quando si tratta di parlare di armi occidentali da usare in territorio russo. E con spaccature in Forza Italia e mal di pancia nel Pd.


La risoluzione dell’europarlamento, approvata oggi a Strasburgo, chiede di confermare il sostegno a Kiev e anche di togliere le restrizioni esistenti per le forniture di armi e munizioni che in certi casi ne impediscono l’uso per attaccare obiettivi in territorio russo. Un tentativo è stato quello di non far passare il paragrafo 8 sull’uso delle armi in territorio russo, fallito. Poi si è trattato di votare la risoluzione complessiva contenente anche il paragrafo 8 sulle armi in territorio russo e le differenze si sono fatte ancora più evidenti. Nella maggioranza, Fratelli d’Italia ha detto sì alla risoluzione finale pur avendo votato, in prima battuta, contro l’uso delle armi in territorio russo (gli europarlamentari Magoni e Razza si erano espressi a favore ma una nota del partito ha comunicato che era stato un errore). Forza Italia ha votato per la prosecuzione del sostegno a Kiev ma si è spaccata sull’uso delle armi in territorio russo anche se il vicepremier Antonio Tajani, in una conferenza stampa, aveva dato la linea contraria all’uso delle armi oltre confine ucraino (Falcone, Salini e Princi hanno votato a favore delle armi, Dorfmann si è astenuto, De Meo, Tosi e Chinnici hanno votato contro. Tre gli assenti). La Lega invece si è schierata sia contro la conferma dell’aiuto a Kiev che contro l’uso delle armi in territorio russo, esprimendosi contro la risoluzione finale. Passando al ‘campo largo’, in casa dem l’indicazione è stata di esprimersi contro l’uso delle armi in territorio russo e così hanno fatto Benifei, Corrado, Decaro, Laureti, Ricci, Ruotolo, Strada, Zan, Zingaretti. Ma Giuseppina Picierno ed Elisabetta Gualmini hanno votato a favore. Da segnalare i numerosi assenti alla votazione: Tinagli, Bonaccini, Moretti, Nardella, Topo, Tramacere, Lupo, Maran. Gori e Nardella non erano a Strasburgo ma Gori ha puntualizzato che avrebbe votato a favore. Poi gli eurodeputati dem si sono espressi a favore sulla risoluzione finale, con l’astensione però di Cecilia Strada e Marco Tarquinio. Infine, M5s e Avs: voto compatto e contrario.