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Autore: Redazione StudioNews

Lollobrigida: su Psa azione italiana considerata molto efficace

Lollobrigida: su Psa azione italiana considerata molto efficaceRoma, 10 dic. (askanews) – “Dobbiamo fare un salto di qualità sia in termini di risorse a disposizione degli allevatori sia per cambiare alcune regole sulla biosicurezza degli impianti o la lista dei prodotti che possono essere considerati immuni da rischi, commrcializzati o lavorati. Ci lavoriamo con la Germania”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, a margine dei lavori dell’Agrifish in corso a Bruxelles spiegando che è stato presentato un documento congiunto con la Germania sul problema della Psa, la peste suina africana e che “l’azione italiana è stata considerata molto seria ed efficace da Bruxelles”.

Lollobrigida: su Tea chiesta accelerazione, non sono Ogm

Lollobrigida: su Tea chiesta accelerazione, non sono OgmRoma, 10 dic. (askanews) – “Le nuove tecniche genomiche sono lo strumento per garantire un migliore uso dell’acqua, ridurre e forse anche azzerare gli agro-farmaci e non sono da confondere con gli organismi geneticamente modificati, come qualcuno tenta di fare”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, a margine dei lavori dell’Agrifish in corso a Bruxelles spiegando che l’Italia e molti altri paesi hanno chiesto una accelerazione sul dossier che riguarda le Tea.


“Mentre noi ci ragioniamo – ha aggiunto – nel resto del mondo già applicano queste tecnologie”. “Ieri e stanotte abbiamo trattato tanti punti anche su foreste, agricoltura, tecniche evolutive avanzate, droni in agricoltura per abattere l’uso dei pesticidi e aiutare a coltivare anche in territori difficlmente raggiungibili in passato – ha poi detto – l’Italia è protagonista nella innovazione tecnologica e se la legislazione Ue distingue i droni dagli aeromobili è qualcosa di significativo”.

PD: governo dice ancora no a soluzioni condivise per Grave di Ciano

PD: governo dice ancora no a soluzioni condivise per Grave di CianoMilano, 10 dic. (askanews) – “Il centrodestra parla due lingue differenti a Treviso e a Roma. A Treviso, così come per tutto il Veneto, reclama autonomia, ascolto di sindaci e territori mentre a Roma preferisce il più sordo centralismo. È questa l’unica spiegazione possibile per il no del Governo Meloni al mio Ordine del giorno alla Camera che chiedeva semplicemente di valutare gli interventi di sicurezza idraulica del Piave lungo tutta l’asta del fiume (non precludendo altre nuove localizzazioni rispetto alle già previste Grave di Ciano) e vagliando ogni soluzione utile anche alla luce degli sviluppi di ingegneria idraulica degli ultimi anni, riducendo al contempo gli immensi prelievi di ghiaia. Dando così la massima libertà di decisione alla neo commissaria Colaizzi”. Lo ha dichiarato la deputata dem Rachele Scarpa illustrando il suo Odg al DL Ambiente in sede di definitiva conversione a Montecitorio, che assorbiva il testo di un emendamento bocciato al Senato a firma dei senatori Fina e Martella.


“L’Odg di Scarpa raccoglie l’impegno del PD Veneto e del PD Provinciale di Treviso che reputa da sempre la questione della sicurezza del Piave come una questione nazionale” ha affermato Matteo Favero, responsabile Ambiente del PD Veneto, evidenziando che “abbiamo infatti da tempo lanciato l’allarme sul Piave con la richiesta di messa in sicurezza del suo medio corso partendo proprio dai fondi messi a disposizione dal governo di centrosinistra nel luglio 2016 per una progettazione nuova e condivisa insieme alle comunità locali, compresi i sindaci di ogni colore politico. Questo fiume – ha concluso – rappresenta non solo la nostra storia ma un tesoro ambientale nazionale da preservare e da far tornare a vivere. Non ci fermeremo qui”.

Lollobrigida: riequilibrare proposta Ue pesca, marinerie sfinite

Lollobrigida: riequilibrare proposta Ue pesca, marinerie sfiniteRoma, 10 dic. (askanews) – “Da due giorni dialoghiamo sulla pesca nel Mediterraneo per garantire ai pescatori reddito e pari opportunità con i paesi terzi che attingono nel Mediterraneo. Il dato della proposta europea va riequilibrato: c’è la volontà comune di arrivare a un accordo ma si deve concordare la redditività del sistema pesca con la riduzione degli sforzi di pesca”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, a margine della riunione dell’Agrifish in corso a Bruxelles commentando le misure annunciate oggi dalla Commissione Europea sull’agricoltura.


Sul nodo della pesca nel mar Mediterraneo sono quindi “in corso continue riunioni tecniche e politiche, e c’è l’indirizzo di tre nazioni inmportanti, Italia, Francia e Spagna, poi sostenuto anche da altre che chiedono di evitare ulteriori drammatiche riduzioni”, ha proseguito il ministro. “La pesca – ha sottolineato ancora il ministro – è un settore che va tutelato per tante ragioni, l’Italia pesca solo nel Mediterraneo e se le marineria si riducono del 50% in 30 anni e del 23% in 10 anni ci si deve chiedere cosa è accaduto. Evidentemente le regole europee sono state così rigide da impedire loro di fare il proprio mestiere, di conseguenza il nostro import di pesce è aumentato e il pesce è stato pescato dal nostro mare Mediterraneo da paesi terzi e da altri luoghi in cui non ci sono le stesse regole”.


“Abbiamo sottolineato che le nostre marinerie sono sfinite – ha concluso Lollobrigida – e abbiamo trovato grande comprensione da parte del Commissario Costas Kadis. Si partiva da una proposta della Commissione che era stata formulata prima dell’insediamento della Commissione stessa e che deve essere riformulata. Abbiamo fatto grandi passi avanti in queste ore ma non siamo ancora arrivati a un punto di equilibrio giusto per le nostre marinerie: si deve dare un segnale di inversione di tendenza molto puntuale”.

Lollobrigida: misure Ue per settore agricolo sono primo segnale

Lollobrigida: misure Ue per settore agricolo sono primo segnaleRoma, 10 dic. (askanews) – “Tutti i provvedimenti di questa natura sono bene accolti, è un primo segnale rispetto alle richieste degli agricoltori europei per riavere una centralità che meritano”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, a margine della riunione dell’Agrifish in corso a Bruxelles commentando le misure annunciate oggi dalla Commissione Europea sull’agricoltura.


“Siamo orientati ad approfondire gli aspetti di queste proposte con un confronto con le nostre associazioni, ne ho incontrate molte in questi giorni – ha aggiunto – ho incontrato anche Giansanti di Confagricoltura e del Copa Cogeca e Prandini di Coldiretti. C’è un quadro nuovo in Europa che ho constatato anche in queste ore nelle relazioni con molti commissari. Ho dialogato anche con il commissario Hansen e ho trovato grandi punti di raccordo sugli indirizzi per il prossimo quinquennio”.

Oggi tappa Agronetwork sul riso con Confagri Biella e Vercelli

Oggi tappa Agronetwork sul riso con Confagri Biella e VercelliRoma, 10 dic. (askanews) – Il Salone degli Affreschi di Vercelli ha ospitato oggi l’evento dedicato al riso nell’ambito del tour di Agronetwork “L’oro in bocca”, finalizzato alla promozione dei prodotti agroalimentari e dei territori. L’incontro, realizzato insieme a Confagricoltura Vercelli e Biella, non poteva aver sede migliore. La zona detiene il primato di provincia più risicola d’Italia, la cosiddetta “Capitale Europea del Riso”, con una superficie di oltre 70.000 ettari di risaia.


Anche se l’Italia non è tradizionalmente conosciuta come una nazione di coltivatori di riso al pari di Cina o Giappone, il nostro Paese vanta una lunga storia, una produzione di eccellenza di questo cereale, valorizzato nelle ricette locali ormai celebri in tutto il mondo. Le superfici destinate al riso in Italia ricoprono circa 220 mila ettari. Il Piemonte occupa il 51,9% della superficie totale. La Lombardia segue da vicino, contribuendo al 42,5%. Seguono il Veneto, l’Emilia-Romagna e la Sardegna. L’Italia, con 1,4 milioni di tonnellate annue, è il principale produttore di riso in tutta Europa con un numero significativamente superiore (3,5 volte la Spagna e quasi 6 volte la Grecia, seconda e terza) rispetto agli altri Paesi, e che, pur collocandosi al trentasettesimo posto a livello mondiale, risulta settimo per esportazioni in valore, dato che riflette la preferenza per le varietà speciali e l’alta qualità del riso italiano.


I principali destinatari delle esportazioni sono i Paesi europei, Germania e Francia in testa, con una percentuale significativa del totale, rispettivamente il 22,5% e il 21,6%. Regno Unito, Paesi Bassi e Belgio seguono da vicino, mostrando un interesse considerevole per il riso italiano. Infine, Austria, Svizzera e Spagna contribuiscono a completare il quadro delle esportazioni del nostro riso. Nel 2023 l’Italia ha esportato riso per 895 milioni di euro, confermandosi un comparto agricolo forte e competitivo, che è tuttavia chiamato ad affrontare molteplici sfide e criticità. Da un lato, infatti, il significativo aumento delle importazioni in Europa di riso dai Paesi asiatici desta notevole preoccupazione, dall’altro, altrettanto allarmante è la volatilità dei prezzi legata a molti fattori, non ultimi i cambiamenti climatici con periodi prolungati di siccità alternati a eccessi di piogge e, non di meno, alla carenza di un’efficace organizzazione della filiera. Una seria programmazione tra tutti gli attori, dal produttore di semi alla grande distribuzione, consentirebbe di stabilizzare i prezzi.


“La risicoltura vercellese – afferma Benedetto Coppo, presidente di Confagricoltura Vercelli e Biella, – è a una svolta. I crescenti costi di produzione, i sempre maggiori adempimenti amministrativi e ambientali e la necessità di fornire al consumatore un prodotto di qualità sempre migliore, pongono la necessità di percorrere nuove strade commerciali e organizzative”. “I contratti di filiera con le riserie ricadenti nel triangolo del riso (Vercelli, Novara e Pavia) possono rappresentare un buon punto di inizio per raggiungere nuovi obiettivi di qualità, sostenibilità e profittabilità, garantendo anche la tutela del famoso ‘mare a quadretti’ che tutto il mondo ci invidia – prosegue – Le aziende agricole di Confagricoltura Vercelli e Biella coltivano circa 40.000 ettari in totale. L’alta specificità, l’elevata propensione all’innovazione delle nostre aziende e la forte rappresentatività del territorio, posizionano Confagricoltura Vercelli e Biella come un interlocutore primario del settore risicolo regionale e nazionale”.


Il comparto costituisce un caso esemplare di innovazione nella tradizione; macchinari e attrezzature si sono sempre più rinnovati e adeguati al fine di facilitare la gestione delle coltivazioni, ridurre i costi e favorire la tutela del paesaggio e dell’ambiente. La risaia è un sistema complesso che, con il suo “mare a scacchi” protegge la biodiversità dell’ecosistema attraverso una corretta gestione delle risorse idriche, coniugando in tal modo la sostenibilità economica e quella ambientale. Il riso è anche un importantissimo alleato della nostra salute, come ha ribadito nel suo intervento la presidente di Agronetwork Sara Farnetti, medico nutrizionista: “il riso italiano offre numerosi benefici nutrizionali grazie alla sua digeribilità e all’assenza di glutine. E’ importante saper scegliere risi di qualità per massimizzare i vantaggi per la salute. Il riso italiano si distingue per le sue varietà pregiate che offrono caratteristiche nutrizionali superiori rispetto alla maggior parte delle varietà estere. Inoltre, il riso italiano, che è spesso coltivato con metodi che valorizzano la biodiversità, è un alimento sicuro e ricco di micronutrienti”. “La programmazione della filiera, anche per il settore del riso, può avvantaggiare sia l’industria trasformatrice, che può avere garanzie sulle varietà più richieste dal mercato, sia l’agricoltore, che può avere certezze sul prezzo e sul ritiro del prodotto, orientando le semine in base alla domanda – ha affermato il vicepresidente di Confagricoltura, Luca Brondelli di Brondello, a cui sono state affidate le conclusioni dell’incontro – Per quanto riguarda il Mercosur, così com’è attualmente, penalizza diversi comparti dell’agricoltura italiana, tra cui il riso. Sicuramente bisognerà trattare con la presidente von der Leyen che ha fatto delle promesse molto precise in sede di campagna elettorale nei confronti degli agricoltori europei”. Agronetwork ha infine colto l’occasione per rilanciare il tour ‘L’oro in bocca’ anche in vista del 2025 con altri appuntamenti finalizzati a provuovere le eccellenze agroalimentri italiane.

Cia: bene proposte Comm. Ue su equo compenso per filiera agricola

Cia: bene proposte Comm. Ue su equo compenso per filiera agricolaRoma, 10 dic. (askanews) – Il riconoscimento del giusto valore a ogni prodotto agricolo e, quindi, un intervento concreto sulla filiera agroalimentare con politiche per il riequilibrio e la trasparenza nei rapporti commerciali e nella formazione dei prezzi; sostenendo davvero l’aggregazione, accanto alla riforma della Direttiva sulle pratiche sleali, è quanto Cia-Agricoltori Italiani chiede da tempo e ha ribadito anche nel documento per la sua recente Assemblea nazionale.


Il presidente nazionale, Cristiano Fini, esprime quindi interesse per quanto formulato dalla Commissione e auspica che le proposte arrivate oggi, e annunciate dalla presidente von der Leyen nel corso degli Agrifood Days a Bruxelles, prendano la strada della concretezza. “Gli agricoltori hanno senso pratico e buona memoria – incalza Fini – Rafforzare la posizione del comparto nella filiera alimentare vuol dire garantire loro maggiori tutele sul mercato e il rispetto di quel principio di reciprocità senza il quale è inutile parlare di competitività”.


“Per questo – aggiunge – approfondiremo tutte le proposte avanzate per un nuovo regolamento sull’applicazione transfrontaliera delle norme contro le pratiche commerciali sleali e di modifiche al Regolamento Ocm. Lavoreremo per assicurare un ruolo più incisivo e una gestione più democratica delle Op, ricordando ulteriormente che serve un Osservatorio Ue su costi, prezzi e marginalità. Sul fronte delle risorse, decisive per ogni azione, importante, infine, che la Bei abbia annunciato l’arrivo di tre miliardi di euro per gli investimenti agroalimentari, soprattutto da parte dei giovani”.

Associazione vera pizza napoletana sbarca a Santiago del Cile

Associazione vera pizza napoletana sbarca a Santiago del CileRoma, 10 dic. (askanews) – L’associazione verace pizza napoletana (Avpn), che conta oltre 1100 pizzerie associate in ben 60 Paesi, amplia i suoi confini con la nuova delegazione Latinoamerica a Santiago del Cile.


Latinoamerica include tutti i Paesi americani di lingua ispanica ed è la quinta delegazione istituita dall’Associazione dopo VPN Americas, che comprende Usa e Canada, AVPN Giappone, AVPN Brasil e AVPN Australasia, in rappresentanza del continente oceanico. La nuova sede è stata costituita da Antonio Pace, presidente dell’Associazione, alla presenza dell’ambasciatrice Valeria Biagiotti e ha visto la partecipazione del direttore generale Stefano Auricchio, del direttore marketing dell’Associazione Gianluca Liccardo, di Andrè Guidon, presidente della delegazione Brasile e di Peterson Secco direttore AVPN School Canela. “La nuova delegazione avrà il compito di promuovere la Vera Pizza Napoletana nei Paesi dell’America Latina – ha sottolineato Pace, – Un altro passo storico che abbiamo avuto il piacere di celebrare in una cornice d’eccezione come la Casa degli Spiriti e che conferma il nostro spirito internazionale e la nostra missione di valorizzare la cultura della Verace Pizza Napoletana in ogni angolo del globo”.


Durante la costituzione sono stati nominati il coordinatore della Delegazione Gonzalo Garay Varo; il Brand Ambassador Argentina Nestor Gattorna; il Brand Ambassador Colombia Andrea Bornacelli; il Brand Ambassador Ecuador Carlos Recalde Moreno e il Brand Ambassador Repubblica Dominicana Francesco Curcio.

Piazza Duomo di Crippa III miglior ristorante di verdure al mondo

Piazza Duomo di Crippa III miglior ristorante di verdure al mondoRoma, 10 dic. (askanews) – Il ristorante italiano Piazza Duomo dello chef Enrico Crippa ad Alba è il terzo miglior ristorante di verdure al mondo. Il ristorante spagnolo El Invernadero è il nuovo numero uno. Il ristorante Il Mirto riceve il Discovery Award in Italia. Lo ha annunciato We’re Smart, punto di riferimento nel mondo culinario della frutta e della verdura, in occasione della premiazione annuale dei migliori ristoranti di verdure. La cerimonia di premiazione di quest’anno si è svolta a Valencia, capitale europea verde del 2024. In concomitanza, è stata presentata anche la nuova Guida Verde, con oltre 1.300 ristoranti vegetali tra i migliori al mondo.


Ben 11 ristoranti italiani di verdure figurano nella Top 100 della We’re Smart Green Guide 2024, la principale guida culinaria che recensisce i migliori ristoranti di verdure al mondo con un numero di ravanelli da uno a cinque.

Arriva GustAbile, l’olio pugliese inclusivo

Arriva GustAbile, l’olio pugliese inclusivoRoma, 10 dic. (askanews) – Si chiama GustAbile ed è il nuovo marchio di olio inclusivo nato nell’ambito di “Coltivando abilità”, il progetto promosso dalla Tersan Puglia di Modugno (Bari) insieme alle cooperative sociali Must e Zip.h per supportare la crescita personale e l’inclusione lavorativa di ragazzi con disabilità, promuovendo pratiche agricole sostenibili e rispettose dell’ambiente.


Ideato dal Comitato B Corp Junior, nato durante il percorso che ha condotto Tersan Puglia a divenire la prima ‘B Corp’ in Europa nel settore del compostaggio dei rifiuti organici, e sviluppato dai dipendenti dell’azienda, il progetto prevede programmi di formazione in agricoltura dedicati a ragazzi con disabilità oltre che la trasformazione e commercializzazione dei prodotti ottenuti dalla coltivazione di ulivi, mandorli e pistacchi presenti nei 40 ettari dell’azienda agricola ‘Macchie di Russo’ di Tersan Puglia. In questa prima fase l’iniziativa ha coinvolto sette ragazzi che, affiancati dagli operatori delle due cooperative partner e sotto la guida di agronomi e tecnici di Tersan Puglia, hanno intrapreso un percorso di formazione con una prima parte teorica in cui hanno potuto apprendere che cosa è il compostaggio, come funziona il ciclo di vita degli ulivi e quali sono i benefici dell’uso del fertilizzante biologico su questa coltura; successivamente, i ragazzi si sono dedicati al lavoro sul campo, partecipando alla raccolta e al processo di trasformazione delle olive in olio, fino all’etichettatura e al confezionamento delle bottiglie.


In particolare, 10 giornate sono state dedicate alla raccolta di circa 43 quintali di olive (delle cultivar ‘coratina’ e ogliarola), conferite e lavorate nel frantoio per altre quattro giornate, fino alla fase del confezionamento e dell’etichettatura finale delle oltre mille bottiglie che sta vedendo tuttora impegnati i ragazzi; già tante le bottiglie vendute sul sito mustcooperativa.it, scelte da cittadini e imprese come doni natalizi all’insegna della solidarietà e dell’inclusione. Dopo il lancio dell’olio ‘GustAbile’, nel 2025 il progetto “Coltivando abilità” si concentrerà sulle altre colture, in particolare sulla raccolta, trasformazione e commercializzazione di mandorle e pistacchi.