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Autore: Redazione StudioNews

Accordo Azerbaigian-Vaticano per restauro basilica San Paolo

Accordo Azerbaigian-Vaticano per restauro basilica San PaoloRoma, 12 set. (askanews) – Il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e la Fondazione Heydar Aliyev hanno firmato oggi un accordo per la messa in sicurezza dei rivestimenti in marmo della Basilica di San Paolo Fuori le Mura. Il documento è stato firmato da Anar Alakbarov, Assistente del Presidente dell’Azerbaigian e Direttore esecutivo della Fondazione Heydar Aliyev, e dal Cardinale Fernando Vérgez Alzaga, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.


Si tratta di un progetto finanziato dalla Fondazione per la messa in sicurezza e la conservazione dei rivestimenti e apparati decorativi in marmo della Basilica di San Paolo Fuori le Mura, in previsione del prossimo Giubileo. L’intervento si è reso necessario per rendere sicuro il transito e il passaggio al pubblico all’interno della Basilica, in quanto i movimenti strutturali e la risalita capillare dell’acqua hanno portato a una condizione diffusa di degrado dei rivestimenti marmorei parietali e dei colonnati delle navate. Le opere di restauro riguarderanno i lavori per la messa in sicurezza delle superfici marmoree che decorano le navate ed il transetto della Basilica. Nel 2025, in occasione del Giubileo, si prevede che oltre 30 milioni di pellegrini visiteranno la Basilica.


Durante gli incontri con vari funzionari, tra cui il Cardinale Fernando Vérgez Alzaga, Anar Alakbarov ha discusso del rapporto tra l’Azerbaigian e la Santa Sede, nonché di progetti congiunti con la Fondazione Heydar Aliyev. Presente l’Ambasciatore della Repubblica dell’Azerbaigian presso la Santa Sede Ilgar Mukhtarov. Il rapporto tra la Fondazione Heydar Aliyev e la Santa Sede ha una lunga storia: la Fondazione ha già precedentemente contribuito al restauro di diversi monumenti di importanza storica in Vaticano ed è stata attivamente coinvolta nella protezione del suo patrimonio culturale.

Maltempo, allerta gialla per 13 regioni

Maltempo, allerta gialla per 13 regioniMilano, 12 set. (askanews) – Venerdì 13 settembre, Allerta gialla per maltempo, domani, sul territorio della Provincia Autonoma di Trento, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e su settori di Emilia-Romagna, Marche, Lazio e Sicilia. A comunicarlo è il Dipartimento della Protezione Civile che, sulla base delle previsioni disponibili, ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.


L’avviso prevede dalla serata di oggi, giovedì 12 settembre, precipitazioni da sparse a diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia, in particolare sui settori tirrenici delle quattro regioni. Dalla prime ore di domani, venerdì 13 settembre, previste precipitazioni sparse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Marche, Abruzzo, Molise e Puglia settentrionale, in particolare lungo le aree costiere. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. L’avviso prevede inoltre dalla serata di oggi, giovedì 12 settembre, venti di burrasca nord-occidentali sulla Sardegna, in successiva estensione a Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia, con mareggiate sulle coste esposte. Dalle prime ore di domani, venerdì 13 settembre, si prevedono venti da forti a burrasca dai quadranti settentrionali su Liguria, Piemonte, Lombardia e Trentino-Alto Adige, con raffiche di favonio nelle valli, nonché sui settori adriatici di Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia, con mareggiate sulle coste esposte.

Iniziato il processo per l’assassinio “Don Giovanni del Giappone”

Iniziato il processo per l’assassinio “Don Giovanni del Giappone”Roma, 12 set. (askanews) – In un’aula di tribunale di Wakayama, in Giappone, si sta svolgendo uno dei processi più clamorosi degli ultimi anni per il Sol levante. Si tratta del procedimento contro la 28enne Saki Sudo, accusata di aver ucciso il ricco anziano marito, che non era una persona qualunque ma quello che era soprannominato il “Don Giovanni del Giappone”.


Kosuke Nozaki era famoso per aver pubblicato un’autobiografia intitolata “Don Giovanni di Kishu: L’uomo che ha dato 3 miliardi di yen a 4.000 belle donne” nel 2016, paragonandosi al leggendario seduttore spagnolo. Kishu è il nome storico per la regione della prefettura in cui viveva e 3 miliardi di yen corrispondono a poco meno di 20 milioni di euro. Nozaki era il ricco proprietario di una società che produceva alcolici e di un’altra attività che operava nel settore finanziario e immobiliare. Uno, insomma, che non aveva problemi economici. Nel 2016 aveva raccontato nel suo libro, che era assurto a immediata, come era stato in grado di spendere una cifra-monstre in regali alle “4.000 donne” della sua vita. Questa pubblicazione l’aveva portato in televisione e quindi lo aveva reso famoso, a 75 anni.


Poi però aveva incontrato la giovane Saki Sudo e l’aveva sposata nel 2018. Lui 77 anni, lei 22. E, nell’accordo matrimoniale, era inserito anche il fatto che alla moglie doveva spettare 1 milione di yen (6.400 euro) al mese, neanche troppo in fondo. Peccato che, secondo la ricostruzione portata oggi in tribunale, “Don Giovanni” non fosse soddisfatto della scarsa presenza della giovane moglie, la quale viaggiava un po’ troppo spesso a Tokyo. E, quindi, avesse deciso di divorziare. Fu in quel contesto che il corpo di Nozaki fu trovato senza vita a giugno 2018. Tre anni dopo la giovane moglie fu arrestata, con l’accusa di averlo assassinato. Le prove? Innanzitutto, a quanto sostiene l’accusa, Sudo da febbraio ricercava sui motori di ricerca internet parole chiave come “crimine perfetto”, “uccidere”, “droga”. Inoltre sarebbe riuscita ad acquistare 3 grammi di uno stimolante da uno spacciatore, una dose che poteva essere letale.


Sudo ha dichiarato di aver trovato Nozaki collassato nella loro casa, secondo le fonti investigative. L’autopsia ha confermato come causa della sua morte un’intossicazione acuta da stimolanti, ma sul corpo dell’uomo non sono stati trovati segni di aghi. E, ancora, le telecamere di sicurezza della casa non mostrano che altre persone siano entrate o uscite quando l’uomo è morto. Da queste considerazioni, la ricostruzione fatta dall’accusa: Sudo fatto assumere al marito lo stimolante a sua insaputa.


Le prove, in realtà, sono esclusivamente circostanziali e, quindi, la corte è chiamata a esprimere una sentenza sulla base di un materiale sdrucciolevole. E’ anche vero, però, che il sistema giudiziario giapponese tende spesso a favorire l’accusa rispetto al diritto di difesa. Sudo, dal canto suo, oggi si è dichiarata del tutto innocente. “Non l’ho ucciso – ha detto durante l’udienza – né gli ho mai fatto ingerire alcuna droga stimolante”. La sentenza è attesa per il 12 dicembre. Oltre all’opinione pubblica, ci sono anche diversi spettatori interessati nella famiglia, visto che va decisa anche la sorte di un’eredità da 13 miliardi di yen, più di 80 milioni di euro che “Don Giovanni” non ha fatto in tempo a sperperare.

Zakia Attanasio: basta clamore mediatico, Luca uomo delle Istituzioni

Zakia Attanasio: basta clamore mediatico, Luca uomo delle IstituzioniRoma, 12 set. (askanews) – “Luca uomo delle Istituzioni, mai avrebbe accettato questo vento di contestazione nei confronti del Governo italiano”: lo afferma la moglie dell’ambasciatore italiano ucciso nella Repubblica Democratica del Congo, Zakia Attanasio, in riferimento alla conferenza ‘Non c’è pace senza giustizia, Verità per Luca Attanasio, Vittorio Iacovacci e Mustapha Milambo’, che si è svolta oggi presso la sala stampa della Camera dei Deputati e organizzata dall’Associazione Amici di Luca Attanasio. “Rendo noto che sono totalmente estranea all’iniziativa in questione e prendo le distanze da quanto emerso nel corso di detto evento. Rispetto il desiderio di verità di chi ha dato impulso a questa e ad altre iniziative del medesimo tenore, perché non appagato dalle sentenze rese in Congo e, più di recente, dal Tribunale di Roma. Questo desiderio – sottolinea Zakia – è anche il mio. Chi ha conosciuto Luca Attanasio sa, però, che proprio per il suo profilo di alto rappresentante delle Istituzioni mai avrebbe accettato questo vento di contestazione nei confronti del Governo italiano. Mai avrebbe pensato di mettere in discussione il superiore interesse all’equilibrio dei rapporti fra l’Italia e le organizzazioni internazionali di cui fa parte. Mai avrebbe voluto che fossero oggetto di critica il Ministero degli Esteri e i suoi stessi funzionari – aggiunge la moglie dell’ambasciatore – ai quali si contestano dichiarazioni rese sotto giuramento nel processo, poi conclusosi con la declaratoria del difetto di giurisdizione in conseguenza dell’accertamento dell’immunità diplomatica riconosciuta agli imputati”.


“Era il suo senso delle Istituzioni, quello che ispirava tutte le sue azioni – prosegue Zakia Attanasio -. Questo clamore mediatico spettacolarizza e appesantisce una drammatica vicenda, con polemiche che non aiutano neppure chi su di essa sta ancora lavorando. In queste polemiche ho sempre preferito non entrare e se oggi ho deciso di intervenire è solo perché sento che il mio silenzio sta lasciando spazio a un equivoco”. “Sono stata la moglie di Luca Attanasio e sono la madre delle sue figlie; ho condiviso con lui gran parte della sua esperienza da diplomatico: so chi era, so cosa pensava e so che giammai avrebbe messo qualcosa davanti all’interesse della sua Italia – conclude -. Da lui ho imparato questo senso e questo rispetto per le Istituzioni e per le decisioni di chi le governa, indipendentemente dall’area politica a cui appartenga. Preferirei che si parli di lui, dei suoi valori, del suo desiderio di unire e non di dividere; vorrei che al centro resti Luca, la sua statura, il suo essere servitore delle Istituzioni. Sento la responsabilità di fare in modo che la memoria pubblica di mio marito, del nostro Ambasciatore Luca Attanasio, sia preservata per quello che Lui è realmente stato e resti un patrimonio comune di tutto il popolo italiano”.

”Harry Potter e il principe Mezzosangue”, il film-concerto a dicembre

”Harry Potter e il principe Mezzosangue”, il film-concerto a dicembreRoma, 11 set. (askanews) – L’Orchestra Italiana del Cinema presenta in prima italiana “Harry Potter e il Principe Mezzosangue in Concerto”, sesto film della celebre saga in arrivo al Teatro Arcimboldi di Milano venerdì 13 e sabato 14 dicembre e all’Auditorium Conciliazione di Roma venerdì 27 e sabato 28 dicembre 2024.


Sul palco una straordinaria formazione di 80 musicisti che, sotto la direzione del Maestro Timothy Henty a Milano e del Maestro Caleb Young a Roma, eseguirà l’indimenticabile colonna sonora di Nicholas Hooper dal vivo, in perfetto sincrono con la proiezione dell’intero film, in alta definizione su uno schermo di 12 metri e con i dialoghi in italiano. Le date italiane sono presentate in esclusiva nazionale da Music Village/Forum Studios con la produzione esecutiva di Marco Patrignani.


Un evento in anteprima assoluta per l’Italia, in attesa del Roma Film Music Festival, la manifestazione internazionale dedicata al mondo delle colonne sonore e ai suoi protagonisti che vedrà la sua quarta edizione a Roma dal 7 al 12 aprile 2025. Warner Bros. Discovery Global Themed Entertainment e CineConcerts firmano la serie di concerti targati Harry Potter e l’unico tour ufficiale. Dal debutto mondiale di “Harry Potter e la Pietra Filosofale in Concerto” nel 2016, più di 3 milioni di fan hanno vissuto questa esperienza magica, con oltre 2.973 spettacoli programmati in più di 48 paesi fino al 2025.


“In un certo senso Harry Potter lo abbiamo visto crescere, e noi siamo cresciuti con lui”, ricorda Marco Patrignani, Founder e Presidente dell’Orchestra Italiana del Cinema e Direttore Artistico del Roma Film Music Festival. “La nostra orchestra è la prima realtà in assoluto specializzata in questo genere di concerti, dove sensibilità artistica e perizia tecnica si fondono per regalare emozioni uniche agli spettatori di tutte le età. È anche grazie al grande successo del format del cineconcerto – sperimentato nel tempo anche su altri blockbuster – che tre anni fa è nato il Roma Film Music Festival, di cui ad Aprile 2025 celebreremo la quarta edizione”. Nominata per il GrammyAward nel 2010, la colonna sonora di Nicholas Hooper ritorna in questo capitolo di Harry Potter debuttando al ventinovesimo posto nella classifica di Billboard 200, diventando così la colonna sonora più alta in classifica di tutta la saga di Hogwarts. Considerata “emotivamente travolgente” da Variety, presenta motivi unici e straordinari che ben rappresentano la grandezza e la portata del Mondo Magico.


Justin Freer, Presidente di CineConcerts e Produttore/Direttore della serie di concerti dei film di Harry Potter, spiega: “La serie di film di Harry Potter è un fenomeno culturale unico nella vita che continua a deliziare milioni di fan in tutto il mondo. È con grande piacere che offriamo ai fan, per la prima volta, l’opportunità di sperimentare le colonne sonore premiate eseguite dal vivo da un’orchestra sinfonica, mentre il film viene proiettato simultaneamente su grande schermo. Questo è davvero un evento indimenticabile”. Brady Beaubien di CineConcerts e Produttore di Concerti per la serie di concerti dei film di Harry Potter ha aggiunto: “Harry Potter è sinonimo di emozione in tutto il mondo e speriamo che, eseguendo questa incredibile musica insieme al film completo, il pubblico possa godere nel ritornare al Mondo Magico”.

Oxfam, oltre 100mila cittadini chiedono cessate il fuoco a Gaza

Oxfam, oltre 100mila cittadini chiedono cessate il fuoco a GazaRoma, 12 set. (askanews) – Consegnate oggi, presso il Ministero degli Esteri a Roma, le firme raccolte in Italia da Oxfam, con cui oltre 100 mila cittadini chiedono al Governo e alla comunità internazionale di impegnarsi per raggiungere un immediato cessate il fuoco a Gaza e porre fine all’invio a Israele di armi, spesso usate per colpire civili e infrastrutture essenziali.


A ricevere la delegazione dell’organizzazione umanitaria – impegnata nell’ultimo anno per soccorrere la popolazione colpita dalla catastrofe umanitaria in corso – è stato l’Ambasciatore Pasquale Ferrara, Direttore Generale per gli Affari Politici e di Sicurezza. ”La consegna di queste firme rappresenta molto più di un semplice gesto simbolico. Ogni firma raccolta è un atto di solidarietà verso la popolazione di Gaza e della Cisgiordania, una chiara ed esplicita richiesta affinché il Governo italiano intensifichi la sua pressione sulle parti coinvolte per un immediato cessate il fuoco. Quello che abbiamo di fronte è un conflitto, che sta generando la più grave crisi umanitaria del XXI secolo. – ha commentato Emilia Romano, Presidente di Oxfam Italia – Nella Striscia di Gaza sono in corso da mesi sfollamenti forzati, bombardamenti indiscriminati e l’uso della fame e della sete come armi di guerra. L’Italia può e deve fare di più per porre fine alle morti e alla distruzione, garantire un accesso adeguato degli aiuti umanitari e assicurare il rilascio sicuro degli ostaggi in mano ai gruppi armati palestinesi e dei palestinesi detenuti illegalmente da Israele”. “L’incontro, durato circa un’ora, si è svolto in un clima di ascolto reciproco dove si è potuto discutere dello stato di avanzamento di tutte le richieste politiche contenute nelle petizioni. – ha aggiunto Romano – In particolare ci è stato assicurato che delle prime risposte verranno date oggi dal Ministro Tajani durante il question time al Senato e che si stanno preparando delle azioni diplomatiche rilevanti in vista della ministeriale esteri del G7 a novembre”.

Fabrizio Colica e Antonio Giuliani, riparte stagione al Nuovo Orione

Fabrizio Colica e Antonio Giuliani, riparte stagione al Nuovo OrioneRoma, 11 set. (askanews) – Il 19 settembre il Nuovo Teatro Orione a Roma apre le sue porte al pubblico per presentare la stagione teatrale 2024/2025 “Oltre – Nuovi confini”, la più fitta e variegata mai annunciata all’Orione, che si presenta come un vero cambio di passo: 14 spettacoli di cui 4 produzioni originali, più di 150 artisti coinvolti tra anteprime nazionali e format innovativi che vanno incontro a tutti i gusti e tutte le età, tra performance inedite e creator che per la prima volta escono dalla dimensione digital per salire sul palco.


Spettacoli ed esperienze si alterneranno fra il grande palcoscenico e Scena, un foyer tutto rinnovato che per tre giorni a settimana (lunedì, martedì e mercoledì) diventerà un social club, un locale aperto a tutti con la giusta atmosfera e una sua programmazione inedita fatta di arte, musica, talk, performance attoriali e tanti altri eventi. La stagione del Nuovo Teatro Orione, che vedrà protagonisti Fabrizio Colica (Le Coliche), Antonio Giuliani, Claudia Gusmano e molti altri, sarà presentata con un evento di lancio aperto al pubblico, a partire dalle ore 18. Parteciperanno i direttori artistici Carlo Oldani, Claudio Romano Politi e Gabriele Figus, i produttori e il cast artistico dei vari spettacoli in programma. Dalle 19 via libera allo START party, fra drink, dj set e buon cibo che accompagneranno gli ospiti alla scoperta del nuovo posizionamento del Teatro, per una serata di networking e divertimento.


La proposta culturale multi sfaccettata del Nuovo Teatro Orione vede fra i primi titoli “Arancione”, al via il 2 novembre, spettacolo scritto, diretto e interpretato da Fabrizio Colica, protagonista con il fratello del duo comico “Le Coliche”: questo è solo il primo appuntamento di una stagione che punta sulla produzione di nuovi format, come il live podcast #nofilter, dove intervistatrice (la speaker di RDS Francesca Romana D’Andrea) e ospite si siedono in abiti da casa nel salotto dell’Orione e parlano di tutto senza filtri (fra le prime ospiti, l’attrice e comica Angelica Massera) e su esperienze inedite, come il particolarissimo Food Ensemble, una performance live di musica e cucina da vivere come un concerto e da gustare come una cena, sul palco e per pochi fortunati. Fra le novità del Nuovo Teatro Orione ci saranno anche Divengers, 5 tra i più popolari influencer e divulgatori scientifici della scena social italiana – Virginia Benzi (Quantum Girl); Matteo Alviani (Dexter); Erik Viotti (Il Prof di Montagna), Vincenzo Mauro (3minuticolprof) e Riccardo Azzali (filosofiascienza) – che accompagneranno lo spettatore in un viaggio di 100 minuti nella scienza, prendendo le mosse dalla celebre frase di Einstein, capovolgendone il significato, e provando a guardarla da una prospettiva completamente diversa (Dio gioca a dadi, 21 settembre).


A febbraio 2025 saliranno sul palco anche i protagonisti di “Compagni di scuola”, spettacolo tratto dal celebre film di Carlo Verdone. Oltre agli spettacoli sul palco, accompagnati da workshop di recitazione e musical, vivace anche l’attività nel foyer Scena | Social Club, che ospiterà eventi settimanali con musica, performance, mostre ed eventi capaci di suscitare curiosità e promuovere l’aggregazione, trasformandosi in un vero punto di ritrovo per il quartiere, come il podcast – rigorosamente live – “Unboxing” di Psicologacruda e Lorenzo Maragoni, che inizia il 9 ottobre e durante il quale il pubblico ha la possibilità di porre domande anonime a lei come psicologa e sessuologa, e lui come stand up comedian e poeta.


Un teatro storico, che nasce negli anni ’50 e che tante volte in questi settant’anni ha cambiato pelle: opera, posa, cinema e televisione. Quella del Teatro Orione è una storia fatta di icone, di attori-simbolo come Ugo Tognazzi e Gigi Proietti e di rivoluzioni artistiche che, decennio dopo decennio, hanno raccontato le diverse facce dell’intrattenimento teatrale romano. Con la direzione artistica di Carlo Oldani, Claudio Romano Politi e Gabriele Figus, il Nuovo Teatro Orione vuole presentarsi al pubblico con una identità ibrida, label free, non più come teatro bensì come spazio polifunzionale, premiando l’inedito e mettendo a disposizione dell’arte, della cultura e dell’aggregazione, una piattaforma – con doppio palco e spazio off – aperta 7 giorni su 7.

Aeropazio, Barabotti(Lega): Stato e Regioni pronti a fare sistema

Aeropazio, Barabotti(Lega): Stato e Regioni pronti a fare sistemaMilano, 12 set. (askanews) – “Le 14 regioni italiane che compongono il cluster tecnologico nazionale per l’aerospazio condividono visione e priorità rispetto alla sfida che il sistema Paese raccoglierà con la legge sullo spazio”. Così in una nota il deputato della Lega Andrea Barabotti, che ha aperto i lavori mattutini del tavolo sui distretti regionali degli Stati Generali della Space Economy.


“Mai come oggi questa la corsa avrà effetti concreti sulla vita delle nostre imprese e dei nostri cittadini. Imprese grandi, medie e piccole hanno già trovato una nuova centralità in questo settore e il governo italiano ha deciso di investire come mai prima d’ora, per rafforzare la nostra posizione nell’ambito dell’Agenzia Spaziale Europea” ha aggiunto. “Questo sforzo collettivo pubblico e privato sarà assistito da regole certe per valorizzare le nostre eccellenze, qualificare sempre di più il lavoro dei nostri distretti e regolare in modo snello alcuni aspetti della competizione spaziale. Dal tavolo odierno emerge la consapevolezza che su questo fronte l’Italia saprà fare sistema e ritagliarsi un rinnovato ruolo da protagonista” ha concluso Barabotti.

Nordcorea lancia raffica di missili a corto raggio verso il mare

Nordcorea lancia raffica di missili a corto raggio verso il mareRoma, 12 set. (askanews) – La Corea del Nord oggi ha effettuato lanci di diversi missili balistici a corto raggio verso il Mar del Giappone.Lo riferisce il Comando congiunto sudcoreano, dopo che stamani era stata rilevata l’attività.


Una settimana fa Pyongyang aveva annunciato che Corea del Sud e Stati uniti avrbbero pagato “a caro prezzo” le loro manovre militari congiunte. “I missili nordcoreani hanno volato per circa 360 chilometri e sono atterrati nel Mar dell’Est” ha dichiarato il comando militare sudcoreano. Ha affermato di aver rilevato i missili lanciati dall’area di Pyongyang alle 7:10 (locali) del mattino, ma non ha fornito ulteriori dettagli, come il numero esatto di missili lanciati.


La distanza coperta dai missili, se fossero stati lanciati verso sud e non verso il mare, sarebbe sufficiente a colpire importanti città sudcoreane come Seoul e Daejeon, oltre a strutture militari chiave a Gyeryong e Gunsan. L’esercito sudcoreano ha condannato l’ultimo lancio come un “atto provocatorio” che minaccia gravemente la pace e la stabilità della penisola coreana e ha promesso una risposta ferma. “Mentre monitoriamo da vicino le varie attività della Corea del Nord con una solida postura di difesa combinata tra Corea del Sud e Stati uniti, manterremo capacità e posture schiaccianti per rispondere a qualsiasi provocazione,” ha dichiaratoancora iul comando sudcoreano.


Il lancio è avvenuto dopo che, la scorsa settimana, la Corea del Nord ha dichiarato che la Corea del Sud e gli Stati Uniti avrebbero dovuto “pagare un caro prezzo” per quelle che ha definito “esercitazioni di guerra provocatorie”, facendo riferimento all’esercitazione congiunta estiva “Ulchi Freedom Shield”. Il lancio è avvenuto anche poche ore dopo che la Corea del Nord ha inviato un altro gruppo di palloni sospetti contenenti spazzatura verso il sud mercoledì sera. Circa 20 palloni sono stati fatti volare, ma non sono riusciti a superare la Linea di demarcazione militare, secondo il comando sudcoreano.

A Roma torna la Rome Future Week 2024

A Roma torna la Rome Future Week 2024Roma, 12 set. (askanews) – Dopo una prima edizione di ampio respiro e grande successo di pubblico è pronta a tornare la Rome Future Week®, iniziativa ideata da Michele Franzese e SCAI Comunicazione e fortemente voluta dall’Assessora alle Attività Produttive e Pari Opportunità di Roma Capitale, Monica Lucarelli, con l’obiettivo di scrivere la parola “futuro” sul libro ideale della Capitale. Roma, una città eterna e millenaria, ma che conserva il suo tratto visionario, dove l’innovazione di Rome Future Week® trova la sua collocazione ideale.


“Quello sul futuro e le nuove tecnologie è troppo spesso un confronto che avviene tra grandi player dell’economia o enti con grandi risorse – ha dichiarato l’Assessora alle Attività Produttive e Pari Opportunità di Roma Capitale, Monica Lucarelli – Noi abbiamo invece voluto supportare un evento che avesse l’intento, la forza e il linguaggio adeguato a portare questo dibattito tra la gente attraverso il coinvolgimento di associazioni, università, centri ricerca, perché il futuro e soprattutto il modo in cui viene determinato riguarda tutti noi”. La Rome Future Week® è infatti un appuntamento imperdibile nel panorama dell’innovazione e della tecnologia ed è aperto a tutti. Dal 16 al 22 settembre Roma si trasformerà in un hub di creatività e progresso, ospitando più di 400 eventi che spaziano dall’intelligenza artificiale al metaverso, dal mondo delle startup all’open innovation, dalla space economy alla mobilità sostenibile.


Come ha dichiarato Michele Franzese, ideatore e organizzatore dell’evento: ” Rome Future Week nasce come una provocazione perché abbiamo voluto portare il confronto sul futuro nella città icona della storia e quindi emblema del passato. Oltre 400 eventi, distribuiti in 260 location, 20 grandi temi (primo tra tutti l’AI) e un’organizzazione che coinvolge oltre 6000 persone, porteranno un’ondata di futuro in ogni angolo della città con l’obiettivo di coinvolgere quanto più possibile la cittadinanza con un’attenzione particolare per i giovani”. La Conferenza Stampa è stata l’occasione per presentare il ricco programma degli eventi, tra cui: hackathon, tavole rotonde, conferenze e workshop, che coinvolgeranno istituzioni, aziende, investitori e centri di ricerca, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo economico e sociale della città, stimolando la crescita di un ecosistema che possa attrarre anche investimenti e talenti.


Hanno inoltre preso parte alla tavola di presentazione: Carlo Corazza, Capo dell’Ufficio del Parlamento Europeo in Italia, che ha patrocinato RFW; Irene Baldriga, Delegata per il Public Engagement della Sapienza Università di Roma, che oltre ad aver patrocinato RFW ospiterà diverse iniziative nel corso della settimana; Floriana Ferrara, IBM CSR Country Manager IBM che, offrendo ai giovani corsi sull’Intelligenza Artificiale, ha contribuito al progetto Future Explorer. Ancora, Fabrizio Faltoni, Presidente FORD Italia, Claudia Rutigliano, Scientific Coordinator Fondazione MSD, promotrice di un evento su un tema significativo come quello dell’inclusività delle cure, Alfredo Maria Becchetti, Presidente di Infratel, società che ha organizzato un importante evento sull’AI e Romolo Guasco, Direttore Confcommercio Roma, main partner del progetto RFW. Proprio lui ha precisato come Confcommercio, main partner del progetto RFW, abbia “sposato questa importante iniziativa già nella prima edizione e è diventando quest’anno main partner, sostanzialmente per due ragioni. Da una parte riteniamo che ci sia un grande bisogno di innovazione nel commercio, soprattutto per quanto riguarda i processi che vanno a migliorare quello che viene definito il pluralismo del sistema della distribuzione commerciale. Dall’altra – conclude – perché non c’è innovazione senza una corretta definizione dei rapporti di lavoro attraverso i contratti collettivi di lavoro, che Confcommercio ha recentemente rinnovato, e proprio di questo parleremo in alcuni degli eventi organizzati all’interno di Rome Future Week”.