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Autore: Redazione StudioNews

Verso la 24esima Triennale, il primo forum sulle disuguaglianze

Verso la 24esima Triennale, il primo forum sulle disuguaglianzeMilano, 11 set. (askanews) – “È stata una giornata intensa, bellissima, anche perché abbiamo ospitato ospiti straordinari che arrivano da tutto il mondo e che ci hanno aiutato a capire meglio come affrontare un tema importante, direi quasi necessario, ma molto complesso come quello delle disuguaglianze. Disuguaglianze che si manifestano in modi diversi ovunque, nelle differenze tra ricchezza e povertà”, aspettative di vita diverse che ci sono in parti diverse del mondo, a volte anche nella testa città, disuguaglianze relative all’accesso ai servizi, all’accesso all’istruzione, alla scuola per esempio”. Così Stefano Boeri, presidente della Triennale Milano, ha raccontato ad askanews il primo forum dedicato ai temi e alle proposte della 24esima Esposizione Internazionale, dal titolo “Inequalities”.


“Questa mattina – ha aggiunto Boeri – abbiamo avuto una straordinaria introduzione di Richard Sennett, che è uno sociologo tra i più noti nel mondo, e al pomeriggio Tim Ingold, che è forse l’antropologo oggi più quotato ci ha aiutato ad avvicinare il tema delle disuguaglianze dall’altro punto di vista. Però insieme a interventi più teorici abbiamo avuto anche dei pezzi di vita come il racconto fatto da alcuni parenti delle vittime della tragedia della Grenfell Tower di Londra, che è un caso in sé emblematico di disuguaglianze urbane, e il racconto per immagini di Amos Gitai che ci ha portato in quella parte del mondo, penso a Gaza, dove oggi le disuguaglianze si manifestano nella forma di violente omicidi e guerre. Quindi è un tema difficile, bellissimo, importante, necessario e ci stiamo lavorando e abbiamo iniziato oggi”.

Rapporto Ue 2024 sull’Unione dell’energia, successi e sfide

Rapporto Ue 2024 sull’Unione dell’energia, successi e sfideBruxelles, 11 set. (askanews) – Negli ultimi anni l’Ue è riuscita a resistere ai rischi critici per la sicurezza del suo approvvigionamento energetico, a riconquistare il controllo sul mercato e sui prezzi dell’energia e ad accelerare la transizione verso la neutralità climatica. Lo afferma la Commissione europea in una sua nota sul Rapporto per il 2024 dell’Unione dell’Energia, che è stato pubblicato oggi a Bruxelles e presentato in conferenza stampa dalla commissaria responsabile, Kadri Simson.


I risultati positivi per l’Ue, secondo la Commissione, sono numerosi e notevoli, ma in alcuni settori i progressi non sono ancora soddisfacenti. 1) Energie rinnovabili a livelli record. La Commissione rileva che “la produzione di energia rinnovabile sta stabilendo nuovi record in termini di capacità. Nella prima metà del 2024 la metà della produzione di energia elettrica dell’Ue proveniva da fonti rinnovabili”. L’energia eolica ha superato il gas per diventare la seconda fonte di energia elettrica dell’Ue dopo il nucleare. Secondo il rapporto, c’è stato “un aumento della capacità eolica e solare installata del 36% tra il 2021 e il 2023, con un risparmio di circa 35 miliardi di metri cubi di gas in 2 anni”. Inoltre, “con 56 GW di nuova capacità di energia solare installata nel 2023, l’Ue ha stabilito un altro record superando i 40 GW aggiuntivi che erano stati installati nel 2022”. “Nel 2022 – si legge nel rapporto -, l’Ue ha raggiunto una quota del 23,0% di energia rinnovabile nel consumo finale lordo di energia, con un aumento di 1,1 punti percentuali rispetto al 2021 (21,9%). In media, la quota complessiva di energia rinnovabile è aumentata di 0,7 punti percentuali all’anno negli ultimi 10 anni”. Secondo la Commissione, “i progressi sono stati forti nel settore dell’elettricità, con un aumento della quota di energie rinnovabili dal 25,1% nel 2012 al 41,2% nel 2022”. Tuttavia, “i progressi nel riscaldamento e raffreddamento (dal 18,6% al 24,9%) e nei trasporti (dal 5,8% al 9,6%) sono stati più modesti. Il nuovo obiettivo Ue del 42,5% per il 2030 (e ancor di più l’obiettivo ambizioso del 45%) richiederà una crescita molto più rapida nei prossimi anni”.


2) Riduzione dell’import di gas russo e aumento del Gnl. La Commissione sottolinea che “la quota di gas russo nelle importazioni dell’Ue è scesa dal 45% nel 2021 al 18% nel giugno 2024, mentre le importazioni di gas da partner fidati come la Norvegia e gli Stati Uniti sono aumentate”. Norvegia e Stati Uniti sono diventati i maggiori fornitori di gas dell’Ue, rispettivamente per gasdotti e gas naturale liquefatto (Gnl), fornendo il 34% e il 18% delle importazioni di gas (dati di giugno 2024). Il rapporto evidenzia che “tra il 2022 e il 2024 sono stati commissionati 12 nuovi terminali di Gnl e sei progetti di espansione, che si prevede porteranno a un aumento complessivo della capacità di importazione di Gnl dell’Ue di 70 miliardi di metri cubi entro la fine del 2024”. 3) Riduzione complessiva della domanda di gas. “Tra l’agosto 2022 e maggio 2024 l’Ue ha ridotto la domanda di gas di 138 miliardi di metri cubi”. In più, “l’Ue ha raggiunto il suo obiettivo di stoccaggio del gas per l’inverno del 90 % il 19 agosto 2024, con largo anticipo rispetto alla scadenza del primo novembre”.


4) Prezzi dell’energia in calo, ma non basta. “I prezzi dell’energia sono più stabili e rimangono notevolmente al di sotto dei livelli massimi della crisi energetica del 2022”. Tuttavia, la nota di Bruxelles aggiunge che “sono necessari maggiori sforzi per far fronte al rincaro dei prezzi dell’energia”, una questione che è “fondamentale per migliorare la competitività dell’industria dell’Ue”, e che bisogna “accelerare gli investimenti nelle reti infrastrutturali integrate europee, che sono essenziali per l’elettrificazione dell’economia”. 5) Riduzione delle emissioni di gas serra, non della crescita. “Le emissioni di gas a effetto serra dell’Ue sono diminuite del 32,5% tra il 1990 e il 2022, mentre nello stesso periodo l’economia dell’Ue è cresciuta di circa il 67%”, nota la Commissione.


6) L’Ue leader internazionale per sviluppo rinnovabili. L’Esecutivo comunitario rivendica che “a livello internazionale, l’Ue ha guidato l’iniziativa globale volta a triplicare la capacità di energia rinnovabile e a raddoppiare i miglioramenti dell’efficienza energetica nell’ambito della transizione verso l’abbandono dei combustibili fossili, che è stata approvata da tutte le parti in occasione della COP28 di Dubai”. 7) Efficienza energetica e “case green”, intensificare gli sforzi. Quello dell’aumento dell’efficienza energetica continua a essere uno degli obiettivi più difficili da raggiungere. “Nel 2022 il consumo di energia primaria dell’Ue ha ripreso la tendenza al ribasso, diminuendo del 4,1%. Tuttavia – avverte la Commissione -, gli sforzi in materia di efficienza energetica dovranno essere ulteriormente intensificati affinché l’Ue raggiunga l’obiettivo di riduzione del consumo finale di energia dell’11,7% entro il 2030”. “Sono necessari – sottolinea l’Esecutivo Ue – ulteriori miglioramenti, non da ultimo per quanto riguarda l’elettrificazione generale degli impianti di riscaldamento e il tasso di ristrutturazione degli edifici”. Nel rapporto, la Commissione puntualizza che “in pratica, i tassi di ristrutturazione e di elettrificazione degli impianti di riscaldamento in generale restano troppo bassi, e le misure nazionali sono insufficienti per raggiungere un parco immobiliare decarbonizzato entro il 2050, per il quale sarà assolutamente fondamentale una rapida attuazione della direttiva rivista sulla prestazione energetica degli edifici”, ovvero la cosiddetta direttiva sulle “case green”, molto controversa in Italia. 8) I Piani nazionali per energia e clima aggiornati. La relazione ricorda che tutti gli Stati membri devono presentare quanto prima i loro piani nazionali aggiornati definitivi per l’energia e il clima (Pnec), al fine di garantire il conseguimento collettivo degli obiettivi previsti per il 2030. La valutazione da parte della Commissione delle proposte di aggiornamento dei Pnec, pubblicata nel dicembre 2023, “mostra che gli Stati membri hanno compiuto un passo nella giusta direzione, ma ciò non è ancora sufficiente per ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030”, avverte ancora l’Esecutivo comunitario, sottolineando che gli Stati devono tenere conto delle sue raccomandazioni per redigere i loro piani definitivi. La valutazione della Commissione delle bozze dei Pnec aggiornati ha individuato infatti “un divario di ambizione nel consumo di energie rinnovabili entro il 2030, con contributi inferiori di 3-4 punti percentuali rispetto al nuovo obiettivo vincolante dell’Ue del 42,5%”. “Il rapporto – ha osservato la commissaria Simson – dimostra che non siamo più in balia dei gasdotti di Putin e che continuiamo a sostenere i nostri partner ucraini mentre l’inverno si avvicina. Evidenzia i progressi che abbiamo compiuto sotto questo mandato” della Commissione uscente “verso un settore energetico sicuro, competitivo e conveniente nell’Ue”. “L’Ue – ha concluso Simson – è ben equipaggiata per affrontare i profondi cambiamenti e le sfide che ci attendono e per rispettare i suoi impegni nei confronti del pianeta e dei suoi cittadini. La nostra Unione energetica è più forte e più verde che mai”.

Rapporto Ue 2024 su Unione dell’energia, successi e sfide

Rapporto Ue 2024 su Unione dell’energia, successi e sfideBruxelles, 11 set. (askanews) – Negli ultimi anni l’Ue è riuscita a resistere ai rischi critici per la sicurezza del suo approvvigionamento energetico, a riconquistare il controllo sul mercato e sui prezzi dell’energia e ad accelerare la transizione verso la neutralità climatica. Lo afferma la Commissione europea in una sua nota sul Rapporto per il 2024 dell’Unione dell’Energia, che è stato pubblicato oggi a Bruxelles e presentato in conferenza stampa dalla commissaria responsabile, Kadri Simson.


I risultati positivi per l’Ue, secondo la Commissione, sono numerosi e notevoli, ma in alcuni settori i progressi non sono ancora soddisfacenti. 1) Energie rinnovabili a livelli record. La Commissione rileva che “la produzione di energia rinnovabile sta stabilendo nuovi record in termini di capacità. Nella prima metà del 2024 la metà della produzione di energia elettrica dell’Ue proveniva da fonti rinnovabili”. L’energia eolica ha superato il gas per diventare la seconda fonte di energia elettrica dell’Ue dopo il nucleare. Secondo il rapporto, c’è stato “un aumento della capacità eolica e solare installata del 36% tra il 2021 e il 2023, con un risparmio di circa 35 miliardi di metri cubi di gas in 2 anni”. Inoltre, “con 56 GW di nuova capacità di energia solare installata nel 2023, l’Ue ha stabilito un altro record superando i 40 GW aggiuntivi che erano stati installati nel 2022”. “Nel 2022 – si legge nel rapporto -, l’Ue ha raggiunto una quota del 23,0% di energia rinnovabile nel consumo finale lordo di energia, con un aumento di 1,1 punti percentuali rispetto al 2021 (21,9%). In media, la quota complessiva di energia rinnovabile è aumentata di 0,7 punti percentuali all’anno negli ultimi 10 anni”. Secondo la Commissione, “i progressi sono stati forti nel settore dell’elettricità, con un aumento della quota di energie rinnovabili dal 25,1% nel 2012 al 41,2% nel 2022”. Tuttavia, “i progressi nel riscaldamento e raffreddamento (dal 18,6% al 24,9%) e nei trasporti (dal 5,8% al 9,6%) sono stati più modesti. Il nuovo obiettivo Ue del 42,5% per il 2030 (e ancor di più l’obiettivo ambizioso del 45%) richiederà una crescita molto più rapida nei prossimi anni”.


2) Riduzione dell’import di gas russo e aumento del Gnl. La Commissione sottolinea che “la quota di gas russo nelle importazioni dell’Ue è scesa dal 45% nel 2021 al 18% nel giugno 2024, mentre le importazioni di gas da partner fidati come la Norvegia e gli Stati Uniti sono aumentate”. Norvegia e Stati Uniti sono diventati i maggiori fornitori di gas dell’Ue, rispettivamente per gasdotti e gas naturale liquefatto (Gnl), fornendo il 34% e il 18% delle importazioni di gas (dati di giugno 2024). Il rapporto evidenzia che “tra il 2022 e il 2024 sono stati commissionati 12 nuovi terminali di Gnl e sei progetti di espansione, che si prevede porteranno a un aumento complessivo della capacità di importazione di Gnl dell’Ue di 70 miliardi di metri cubi entro la fine del 2024”. 3) Riduzione complessiva della domanda di gas. “Tra l’agosto 2022 e maggio 2024 l’Ue ha ridotto la domanda di gas di 138 miliardi di metri cubi”. In più, “l’Ue ha raggiunto il suo obiettivo di stoccaggio del gas per l’inverno del 90 % il 19 agosto 2024, con largo anticipo rispetto alla scadenza del primo novembre”.


4) Prezzi dell’energia in calo, ma non basta. “I prezzi dell’energia sono più stabili e rimangono notevolmente al di sotto dei livelli massimi della crisi energetica del 2022”. Tuttavia, la nota di Bruxelles aggiunge che “sono necessari maggiori sforzi per far fronte al rincaro dei prezzi dell’energia”, una questione che è “fondamentale per migliorare la competitività dell’industria dell’Ue”, e che bisogna “accelerare gli investimenti nelle reti infrastrutturali integrate europee, che sono essenziali per l’elettrificazione dell’economia”. 5) Riduzione delle emissioni di gas serra, non della crescita. “Le emissioni di gas a effetto serra dell’Ue sono diminuite del 32,5% tra il 1990 e il 2022, mentre nello stesso periodo l’economia dell’Ue è cresciuta di circa il 67%”, nota la Commissione.


6) L’Ue leader internazionale per sviluppo rinnovabili. L’Esecutivo comunitario rivendica che “a livello internazionale, l’Ue ha guidato l’iniziativa globale volta a triplicare la capacità di energia rinnovabile e a raddoppiare i miglioramenti dell’efficienza energetica nell’ambito della transizione verso l’abbandono dei combustibili fossili, che è stata approvata da tutte le parti in occasione della COP28 di Dubai”. 7) Efficienza energetica e “case green”, intensificare gli sforzi. Quello dell’aumento dell’efficienza energetica continua a essere uno degli obiettivi più difficili da raggiungere. “Nel 2022 il consumo di energia primaria dell’Ue ha ripreso la tendenza al ribasso, diminuendo del 4,1%. Tuttavia – avverte la Commissione -, gli sforzi in materia di efficienza energetica dovranno essere ulteriormente intensificati affinché l’Ue raggiunga l’obiettivo di riduzione del consumo finale di energia dell’11,7% entro il 2030”. “Sono necessari – sottolinea l’Esecutivo Ue – ulteriori miglioramenti, non da ultimo per quanto riguarda l’elettrificazione generale degli impianti di riscaldamento e il tasso di ristrutturazione degli edifici”. Nel rapporto, la Commissione puntualizza che “in pratica, i tassi di ristrutturazione e di elettrificazione degli impianti di riscaldamento in generale restano troppo bassi, e le misure nazionali sono insufficienti per raggiungere un parco immobiliare decarbonizzato entro il 2050, per il quale sarà assolutamente fondamentale una rapida attuazione della direttiva rivista sulla prestazione energetica degli edifici”, ovvero la cosiddetta direttiva sulle “case green”, molto controversa in Italia. 8) I Piani nazionali per energia e clima aggiornati. La relazione ricorda che tutti gli Stati membri devono presentare quanto prima i loro piani nazionali aggiornati definitivi per l’energia e il clima (Pnec), al fine di garantire il conseguimento collettivo degli obiettivi previsti per il 2030. La valutazione da parte della Commissione delle proposte di aggiornamento dei Pnec, pubblicata nel dicembre 2023, “mostra che gli Stati membri hanno compiuto un passo nella giusta direzione, ma ciò non è ancora sufficiente per ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030”, avverte ancora l’Esecutivo comunitario, sottolineando che gli Stati devono tenere conto delle sue raccomandazioni per redigere i loro piani definitivi. La valutazione della Commissione delle bozze dei Pnec aggiornati ha individuato infatti “un divario di ambizione nel consumo di energie rinnovabili entro il 2030, con contributi inferiori di 3-4 punti percentuali rispetto al nuovo obiettivo vincolante dell’Ue del 42,5%”. “Il rapporto – ha osservato la commissaria Simson – dimostra che non siamo più in balia dei gasdotti di Putin e che continuiamo a sostenere i nostri partner ucraini mentre l’inverno si avvicina. Evidenzia i progressi che abbiamo compiuto sotto questo mandato” della Commissione uscente “verso un settore energetico sicuro, competitivo e conveniente nell’Ue”. “L’Ue – ha concluso Simson – è ben equipaggiata per affrontare i profondi cambiamenti e le sfide che ci attendono e per rispettare i suoi impegni nei confronti del pianeta e dei suoi cittadini. La nostra Unione energetica è più forte e più verde che mai”.

Al Marzamemi CineFest anche il COM.IT.ES Messico

Al Marzamemi CineFest anche il COM.IT.ES MessicoMarzamemi (Sr), 11 set. (askanews) – A Marzamemi si alza il sipario sul Marzamemi CineFest, il Festival internazionale delle Identità del Mediterraneo che spiega le ali e riconnette anche gli italiani all’estero, in virtù di quelle Radici che sono fondamento e Identità per nuovi e vitali Innesti.


Il COM.IT.ES. Messico (Comitato Italiani all’Estero) sostiene con una importante alleanza culturale il CineFest. Il Presidente della Pro Loco Marzamemi, Nino Campisi dichiara: “Il nuovo format del festival strutturato da Rossana Danile va a potenziare e ampliare l’idea originale dell’evento, dandoci l’opportunità di rafforzare vecchi partenariati ma soprattutto di crearne di nuovi anche oltre il mediterraneo, come ad esempio con il COM.IT.ES Messico”. “La sinergia e lo scambio, in linea con il tema di questa edizione, Radici e Nuovi Innesti, con il Comitato Italiani all’Estero – conclude la direttrice artistica – Rossana Danile – apre a nuove e importanti connessioni. Abbiamo già la conferma che non solo, il COM.IT.ES Messico, sarà come annunciato presente a sostenere Marzamemi, ma siamo stati invitati per ricambiare il sostegno al loro Festival in Messico. Questo rafforza ed incoraggia i nostri sforzi, con la certezza che la cooperazione e la speciale magia del cinema, la settima arte, possa davvero realizzare cosa grandi”.

Liguria, Natale (Pd): Bucci è scelta di ripiego per centrodestra

Liguria, Natale (Pd): Bucci è scelta di ripiego per centrodestraGenova, 11 set. (askanews) – “Non spetta a noi sindacare le scelte del centrodestra, ma è palese che Bucci sia una scelta di ripiego a cui neanche gli esponenti del centrodestra sarebbero voluti arrivare”. Lo afferma in una nota il segretario ligure del Pd, Davide Natale, commentando la candidatura del sindaco di Genova Marco Bucci alla guida della Regione per il centrodestra.


“Lo dimostra – spiega Natale – il fatto che è stata lanciata dopo insistenti richieste di disponibilità a esponenti del mondo civico, che hanno puntualmente rifiutato, dopo il confronto su Rixi, Cavo, Piciocchi e Bagnasco, nominativi affossati dai veti incrociati dei partiti di centrodestra, che neanche Meloni è riuscita a risolvere. Con Rixi – conclude il segretario ligure del Pd – che dichiarava di non volere candidati assessori della Giunta Toti, chiedendo discontinuità”.

Nicola Maccanico nominato nuovo CEO del Gruppo Fremantle Italia

Nicola Maccanico nominato nuovo CEO del Gruppo Fremantle ItaliaRoma, 11 set. (askanews) – Fremantle ha annunciato la nomina di Nicola Maccanico al nuovo ruolo di CEO del Gruppo Fremantle in Italia. nMaccanico assume il ruolo con effetto immediato, riportando direttamente ad Andrea Scrosati, COO del Gruppo Fremantle e CEO per l’Europa Continentale, si legge nel comunicato.


Nel suo nuovo ruolo, Maccanico guiderà le attività del gruppo in Italia. Le società Wildside (scripted), The Apartment Pictures (scripted), Lux Vide (scripted) e Fremantle Italia (unscripted e soap), con i rispettivi CEO Sonia Rovai, Annamaria Morelli, Luca Bernabei e Marco Tombolini riporteranno a Maccanico. Maccanico entra anche a far parte del Global Leadership Team di Fremantle.


Nicola Maccanico è uno degli executives più rispettati nell’industria dell’intrattenimento italiano, sottolinea il testo. Ha iniziato la sua carriera nella Warner Bros che ha lasciato per guidare Vision Distribution. Ha poi diretto il team dei contenuti non sportivi di Sky Italia che ha lasciato per il ruolo di CEO degli Studi di Cinecittà. Entrato in Warner Bros Pictures nel 2004 come direttore Marketing, Maccanico è diventato direttore Generale del settore Theatrical dal 2009 al 2016. Nel periodo della sua gestione Warner Bros Pictures è diventata il principale distributore di film nel mercato nazionale, contribuendo anche alla produzione di importanti film italiani.


Da dicembre 2016 ad aprile 2021, è stato CEO di Vision Distribution, la società di distribuzione cinematografica frutto dell’accordo tra Sky Italia e cinque importanti case di produzione italiane: Wildside, Cattleya, Gruppo Lucisano, Palomar e Indiana Production. Da novembre 2018 ad aprile 2021, Maccanico è passato a Sky Italia come EVP Programming.


Nel 2021 ha assunto la guida di Cinecittà, gestendo il rilancio degli studios italiani che nel triennio sotto la sua gestione hanno ospitato decine di produzioni internazionali e sono tornati protagonisti del palcoscenico internazionale. Picomedia e Stand By Me, che sono entrate nel gruppo Fremantle quest’anno tramite l’acquisizione di Asacha Media, continueranno a riportare a Gaspard de Chavagnac, Co-Fondatore e CEO del Gruppo Asacha, il quale riporta sempre a Scrosati. Andrea Scrosati, COO del Gruppo e CEO per l’Europa Continentale di Fremantle, ha dichiarato: “Conosco e lavoro con Nicola da molti anni e ho sempre ammirato la sua capacità di lavorare con i migliori talenti mantenendo allo stesso tempo un approccio manageriale e costruendo valore per i suoi azionisti. Sono davvero felice di accoglierlo nella famiglia Fremantle e di tornare a lavorare insieme. L’Italia è uno dei territori chiave di Fremantle, negli ultimi sei anni abbiamo investito oltre un miliardo di euro nel paese, creando migliaia di posti di lavoro e realizzando contenuti unici tra film, serie tv, soap, programmi di intrattenimento e reality. Siamo fortunati a lavorare con i migliori talenti italiani che ogni giorno creano opere uniche che nascono dalla straordinaria ricchezza culturale del nostro paese. La nomina di un manager come Nicola sottolinea il nostro impegno a continuare a costruire sulle grandi potenzialità dell’Italia”. Nicola Maccanico, CEO del Gruppo Fremantle in Italia, ha aggiunto: “Sono orgoglioso di entrare a far parte della famiglia Fremantle e sento la grande responsabilità che ne deriva. Fremantle è diventata una delle principali aziende nel mercato globale dei contenuti e dell’intrattenimento attraverso scelte coraggiose e investimenti che hanno sempre messo al centro la creatività e il talento. L’Italia ha svolto un ruolo chiave in questo percorso ed il mio impegno sarà concentrato sulla crescita ulteriore del gruppo nel mercato italiano ed orientato parallelamente alla valorizzazione del talento italiano sul mercato internazionale. Questi obiettivi possono essere raggiunti attraverso una costante ricerca di innovazione e di un solido collegamento tra la creatività e il pubblico a cui la stessa intende rivolgersi. Sono particolarmente felice di poter tornare a lavorare con Andrea Scrosati e quindi di contare sulla leadership e la straordinaria visione strategica che gli sono proprie. Considerata poi la grande qualità manageriale e artistica che caratterizza tutto il mondo Fremantle, possiamo guardare al futuro con fiducia e determinazione”.

Liguria, Natale (Pd): Bucci è come Toti, serve una svolta

Liguria, Natale (Pd): Bucci è come Toti, serve una svoltaGenova, 11 set. (askanews) – “Alla fine hanno candidato Bucci che è come candidare Toti”. Lo afferma in una nota il segretario ligure del Pd, Davide Natale, commentando la candidatura del sindaco di Genova Marco Bucci alla guida della Regione per il centrodestra.


“Da parte nostra – prosegue il segretario ligure del Pd – continuiamo con determinazione, insieme a Orlando e le altre forze della coalizione, il nostro lavoro che è quello di ripensare la Liguria, di farla uscire da questa stagnazione e riassegnarle quel ruolo che le compete: tornare a essere tra le regioni locomotrici del sistema Paese. Essere alternativi al centrodestra, per una regione che sia di tanti per tutti”. “Un’altra caratteristica – conclude Natale – hanno in comune Toti e Bucci: dimenticarsi spesso di ciò che solennemente affermano: Bucci aveva detto che ha fatto un patto con i genovesi di continuare a fare il sindaco fino al 2027, mi sembra che voglia invece fare il consigliere regionale”.

Comitato testamento solidale, famiglia al vertice piramide valori

Comitato testamento solidale, famiglia al vertice piramide valoriRoma, 11 set. (askanews) – L’onestà, anzitutto; poi il rispetto degli altri; quindi, la famiglia, seguita dal rispetto delle regole e dallo spirito di generosità. Sono i principali valori che gli italiani dichiarano di aver ricevuto dalla famiglia e reputano cardine nella propria vita. Quando poi si chiede loro di sceglierne uno prevalente su tutti, gli italiani indicano al primo posto la famiglia (25%) seguito di poco dall’onestà (23%). E, a prescindere da quale sia quello più importante, la quasi totalità degli abitanti del Belpaese (97%) è concorde nel dichiarare che ci sono sicuramente valori tramandati dalla famiglia che si sono rivelati fondamentali nella propria vita. Quando si parla, poi, di valori scoperti sulla base della personale esperienza, nel corso della propria vita, emergono le nuove sensibilità, traccia del cambiamento culturale più recente: la parità di genere e il rispetto della natura sono entrambi al 23%, seguiti da cultura e conoscenza (22%), amicizia e rispetto del diverso (entrambi al 19%).


Questo quadro emerge dall’indagine ‘Valori, donazioni e lasciti solidali’ realizzata da Walden Lab-Eumetra per il Comitato Testamento Solidale su un campione rappresentativo di italiani di 25+ anni (circa 46,5 milioni, in base ai dati Istat). I risultati della ricerca sono stati presentati oggi a Roma, nell’ambito dell’evento dal titolo ‘Lascito Solidale – Un ponte tra passato e futuro’ organizzato dal Comitato Testamento Solidale, con il patrocinio e la collaborazione del Consiglio Nazionale del Notariato, in occasione della Giornata internazionale del Lascito Solidale, che ricorrerà il prossimo 13 settembre. Un panel di esperti ha fatto il punto sullo stato della solidarietà in Italia a partire proprio da quanto emerso dall’indagine. Nella prima parte dell’evento, in cui sono stati presentati i risultati della ricerca ‘Valori, donazioni e lasciti solidali’, sono intervenuti Rossano Bartoli, Portavoce del Comitato Testamento Solidale; Paolo Anselmi, Fondatore e Presidente di Walden Lab e Docente di Marketing Sociale presso l’Università Cattolica di Milano e Flavia Fiocchi, Consigliere Nazionale del Notariato con delega al Notariato per il sociale.


Nella seconda parte, durante il talk ‘Lascito solidale: Un ponte tra passato e futuro’, sono intervenuti Emanuela Di Pietro, Presidente del Comitato Testamento Solidale; Luca Vallario, Psicologo, Psicoterapeuta, Didatta Collegio Europeo di Scienze Psicosociali (ECOPSYS) – Napoli e Docente Associazione per la Ricerca in Psicoterapia Cognitivo Interpersonale (ARPCI), Roma e Paolo Apolito, Antropologo, Università Roma Tre.

Liguria, Bucci: mi candido per portare modello Genova in Regione

Liguria, Bucci: mi candido per portare modello Genova in RegioneGenova, 11 set. (askanews) – “Ho deciso di candidarmi alla presidenza della Regione Liguria convinto che questo sia un impegno necessario per poter proseguire un lavoro di crescita e sviluppo che la nostra terra ha iniziato nel 2015 e quella visione di città che vede Genova protagonista dal 2017. È troppo alto il rischio che in futuro la Liguria possa essere amministrata dai signori del ‘no’ a tutto”. Lo scrive su Facebook il sindaco di Genova Marco Bucci, commentando la decisione di candidarsi alla guida della Regione Liguria.


“Non ci possiamo permettere – sottolinea Bucci – di fermare le tante opere e i progetti messi in piedi in questi anni che hanno restituito orgoglio a tutti i cittadini e una grande visione internazionale al nostro territorio. Abbiamo costruito insieme tanto, vogliamo una Liguria che guardi avanti senza veti né ostacoli, che non abbia paura di innovare, che non si arrenda davanti alle difficoltà, ma che sappia affrontarle con la forza e la determinazione che da sempre ci caratterizzano”.

Risorse Professional: sempre più opportunità per professionisti IA

Risorse Professional: sempre più opportunità per professionisti IAMilano, 11 set. (askanews) – AI engineer, ESG manager, analista Security Operations Center (SOC), esperti di cyber sicurezza, senior buyer, financial controller ed energy engineer. Profili, dunque, iperspecializzati e tutt’altro che generalisti. Sono questi, secondo i dati elaborati da Risorse Professional, il marchio di Risorse S.p.A, attivo nelle attività di ricerca del personale sui profili intermedio e senior, i professionisti che, nel corso dell’ultimo periodo del 2024, avranno maggiori occasioni di lavoro. Il nuovo marchio stato presentato a Milano durante un incontro al quale hanno partecipato l’amministratore delegato di Risorse S.p.A., Marco Pagano, e il managing director di Risorse Professional, Oscar Correnti.


“Gli ultimi mesi del 2024 si preannunciano molto interessanti dal punto di vista delle opportunità di lavoro. Nonostante un quadro economico abbastanza complesso, le aziende stanno tornando ad assumere professionisti altamente qualificati che, spesso, faticano a trovare. In questo momento ci sono ottime opportunità di carriera soprattutto per chi si occupa di intelligenza artificiale e cyber sicurezza, ma anche di efficientamento energetico. Non mancano, poi, anche occasioni per ruoli più tradizionali, come ad esempio buyer o financial controller” ha osservato in una nota Correnti. “La vera sfida per tutte le aziende – ha concluso Correnti – è trovare professionisti qualificati che possano davvero fare la differenza. Oggi, come sappiamo, lo stipendio non è più sufficiente per ingaggiare e trattenere i migliori talenti, ma serve un’affinità di valori e progetti tra imprese e candidati, che sono sempre più attenti al proprio benessere e al bilanciamento tra vita professionale e vita privata”.