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Autore: Redazione StudioNews

Tre Allegri Ragazzi Morti Expo, mostra evento per 30 anni della band

Tre Allegri Ragazzi Morti Expo, mostra evento per 30 anni della bandRoma, 10 set. (askanews) – Dopo un’estate di intensa attività live, che ha visto Tre Allegri Ragazzi Morti infiammare i palchi dei principali festival italiani, la band mascherata annuncia un nuovo imperdibile appuntamento: dal 7 novembre 2024 al 9 marzo 2025, presso il PAFF! – Palazzo del Fumetto di Pordenone, sarà visitabile la mostra “Tre Allegri Ragazzi Morti Expo”, dedicata al loro trentesimo compleanno.


L’esposizione, curata da Paola Bristot, offrirà ai partecipanti l’opportunità di conoscere da vicino il fantastico mondo di Tre Allegri Ragazzi Morti, simbolo della musica indipendente italiana: musica, fumetti, animazioni e installazioni costituiscono il fulcro dell’universo poetico nato dalla matita del cantante Davide Toffolo e diventato reale nell’incontro con il bassista Enrico Molteni e il batterista Luca Masseroni. Al Palazzo del Fumetto, i visitatori saranno accompagnati in un viaggio attraverso la dimensione sorprendente e originale della band, entrando nei disegni di Davide Toffolo, nell’atmosfera dei concerti e indossando le maschere da teschio. Inoltre, ci sarà l’opportunità di ascoltare i brani del nuovo disco di Tre Allegri Ragazzi Morti e scoprire cosa si nasconde dentro il Garage Pordenone, perché esplorare la mostra è il modo giusto per “Star con me un altro inverno a Pordenone”.


Ad anticipare l’inaugurazione, il tour europeo già annunciato, che toccherà Inghilterra, Germania, Belgio, Spagna e Svizzera. Il 10 ottobre la band sarà a Londra, l’11 a Colonia, il 12 a Bruxelles, il 13 a Berlino, il 14 a Barcellona, il 17 a Madrid e il 19 a Lugano. “Garage Pordenone” è il decimo lavoro di inediti di Tre Allegri Ragazzi Morti, uscito il 12 aprile per La Tempesta: dodici nuove canzoni che celebrano la musica e la storia del gruppo. Il nome richiama dal passato la leggendaria Rock City friulana degli anni ’80 da cui la band proviene.

Moto, il 13 settembre si celebra la Harley-Davidson Night

Moto, il 13 settembre si celebra la Harley-Davidson NightRoma, 10 set. (askanews) – I concessionari Harley-Davidson di tutta Italia celebreranno la Harley-Davidson Night il 13 settembre.


Gli appassionati potranno immergersi completamente nell’esperienza Harley-Davidson testando l’intera gamma 2024 disponibile presso i concessionari, inclusi i modelli Grand American Touring e i nuovi modelli migliorati Street Glide e Road Glide con il motore aggiornato Milwaukee-Eight 117 V-Twin. Oltre alle moto, sarà disponibile una vasta gamma di parti e accessori per aiutare i clienti a creare la moto dei propri sogni, oltre all’abbigliamento da guida.


La serata sarà arricchita nei concessionari da musica e intrattenimento, per conoscere lo stile di vita Harley-Davidson.

A Seoul conferenza globale su uso militare IA: controllo resti umano

A Seoul conferenza globale su uso militare IA: controllo resti umanoRoma, 10 set. (askanews) – L’Intelligenza artificiale applicata al settore militare deve essere permanentemente sotto il controllo umano e non deve essere impiegata per una proliferazione di armi di distruzione di massa. Queste sono le indicazioni arrivate dal vertice Responsible AI in the Military Domain” (REAIM), un incontro multilaterale ospitato dalla Corea del Sud per discutere la governance dell’uso dell’IA nel contesto militare.


“Nello sviluppo, dispiegamento e utilizzo dell’IA nel dominio militare è necessario mantenere un adeguato coinvolgimento umano, incluse misure che riguardano il giudizio e il controllo umano sull’uso della forza”, si legge nella “Blueprint for Action” rilasciata dal ministero degli esteri. La dichiarazione sottolinea la necessità di impedire che le tecnologie IA contribuiscano alla proliferazione di armi di distruzione di massa e ribadisce che tali tecnologie devono supportare e non ostacolare gli sforzi di disarmo, controllo degli armamenti e non proliferazione.


La conferenza REAIM di quest’anno ha riunito circa 2mila funzionari governativi ed esperti privati di 90 paesi per esplorare i benefici e i rischi potenziali dell’uso dell’Ia in campo militare. La Russia, impegnata nella guerra con l’Ucraina, non è stata invitata. Tra i partecipanti, 61 paesi hanno approvato la dichiarazione. Si prevede che altri paesi, tra cui la Cina, potrebbero aggiungersi alla lista, come riportato da una fonte diplomatica.


Sono sempre più crescenti i timori legati all’uso improprio dell’Ia, come la possibilità che favorisca una corsa agli armamenti. La dichiarazione ha sottolineato che gli esseri umani rimangono responsabili per l’uso e gli effetti delle applicazioni IA in ambito militare, ribadendo l’importanza del coinvolgimento umano in tutte le decisioni sovrane riguardanti l’uso delle armi nucleari.


È stato inoltre richiesto di stabilire adeguate misure di sicurezza per garantire che le applicazioni Ia siano affidabili e riducano il rischio di malfunzionamenti o conseguenze indesiderate, come errori derivanti da dati o algoritmi. Tra le applicazioni di maggiore impatto nel settore militare sono state citate le armi abilitate dall’Ia e i sistemi di supporto decisionale per operazioni di combattimento o cyber. Durante la cerimonia di chiusura, il ministro degli Esteri sudcoreano Cho Tae-yul ha invitato a mettere in pratica questi principi, sottolineando che saranno la volontà e le scelte delle persone a determinare il futuro. “Questo è solo l’inizio. Dobbiamo sviluppare ulteriormente il piano e lavorare per implementare misure al passo con i progressi tecnologici”, ha dichiarato Cho nel suo discorso conclusivo. La conferenza REAIM di quest’anno è stata co-organizzata da Paesi Bassi, Singapore, Kenya e Regno Unito. La sessione inaugurale si è svolta a L’Aia a febbraio dello scorso anno.

Polizia “allontanata” da piano Meloni ma palazzo Chigi smentisce

Polizia “allontanata” da piano Meloni ma palazzo Chigi smentisceRoma, 10 set. (askanews) – La sicurezza del primo piano di Palazzo Chigi – quello dell’ufficio di Giorgia Meloni e del suo staff – è un caso. Questa mattina il quotidiano ‘La Stampa’ affermava che la premier avrebbe disposto l’allontanamento degli agenti di Polizia a cui è affidata la sicurezza del Palazzo dallo spazio adiacente alla sua stanza, limitando la presenza agli agenti della sua scorta.


Fonti interne a diretta conoscenza della questione questa mattina confermavano l’indiscrezione, spiegando che l’indicazione del nuovo ‘assetto’ era stata comunicata ieri pomeriggio con un ordine di servizio. Anche Pietro Colapietro, segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil, afferma di aver “verificato che le poliziotte e i poliziotti in servizio all’Ispettorato di Ps Palazzo Chigi sono stati allontanati dal piano dove si trovano gli uffici della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, probabilmente per mancanza di fiducia nei loro confronti. Meloni sul suo piano vorrebbe soltanto la scorta, ma non può essere lei a decidere chi e come deve garantire la propria sicurezza. Si tratta di una cosa gravissima, mai accaduta in questi termini nella storia della nostra Repubblica”. Da Palazzo Chigi, però, è arrivata la smentita: “Non è cambiato nulla. La polizia rimane quindi al primo piano. Non cambia il dispositivo di sicurezza”, ha spiegato il capo ufficio stampa della Presidenza del Consiglio, Fabrizio Alfano. “L’unica variazione che potrebbe aver innescato questa assurda ricostruzione – ha spiegato – è il fatto che la presidente del Consiglio ha fatto presente al direttore dell’Ispettorato di Palazzo Chigi di rivalutare la presenza di un agente di polizia destinato esclusivamente agli accompagnamenti in ascensore”. Inoltre è “priva di fondamento” la parte dell’articolo secondo cui “la sicurezza al primo piano di Palazzo Chigi sia stata affidata agli agenti di scorta del Presidente del Consiglio. La sicurezza al primo piano rimane quindi affidata agli agenti di polizia di Palazzo Chigi”. Infine, è stato precisato, il personale addetto all’anticamera non ha nulla a che vedere con la gestione della sicurezza e la sua ordinaria organizzazione è di competenza dell’amministrazione”, ha sottolineato il capo ufficio stampa di Palazzo Chigi, aggiungendo che sulla questione non è stato diffuso alcun ordine di servizio.


L’opposizione però chiede di fare chiarezza sulla vicenda. Enrico Borghi, capogruppo di Italia Viva al Senato e componente del Copasir, annuncia un’interrogazione e accusa: “La nostra premier vive ormai dentro una sorta di ‘sindrome del bunker’”. Per Debora Serracchiani (Pd) la premier considera “spioni” gli agenti e li “allontana” dal primo piano “perché non si fida”, ma “forse le andrebbe spiegato meglio il ruolo che con orgoglio e responsabilità svolge la Polizia”. L’esponente di Avs Filiberto Zaratti con un’interrogazione chiede che “il ministro Piantedosi spieghi al Parlamento e al Paese la notizia”. “Togliere gli agenti di polizia dall’ ascensore dedicato del Premier è un atto gravissimo – attacca Matteo Renzi -. Dimostra che Giorgia Meloni non si fida della Polizia di Stato. Offro la mia solidarietà alle donne e gli uomini della PS che hanno sempre lavorato con professionalità e il cui rigore viene messo in discussione da una Presidente del consiglio che tra un complotto e l’altro continua a vedere i fantasmi e a non occuparsi degli italiani”.

Dopo 4 anni volumi largo consumo tornano a crescere: +0,9% in I semestre

Dopo 4 anni volumi largo consumo tornano a crescere: +0,9% in I semestreMilano, 10 set. (askanews) – Nel 2024 l’inflazione si azzera e i volumi del largo consumo, dopo quattro anni di cali, tornano in positivo: nel primo semestre 2024, infatti, sono cresciuti dello 0,9% rispetto al 2023, anche se restano ancora sotto i valori pre-covid. Solo nei canali iper, super e libero servizio nel primo semestre le vendite a volume sono state superiori a quelle del 2019 del 3,9%. Questi dati, a cui si aggiungono i due mesi estivi di giugno e luglio andati nel complesso meglio dello scorso anno, sono salutati con cauto ottimismo in vista della chiusura di fine anno dai vertici di Coop, a Milano per la presentazione del Rapporto 2024.


“I dati che mostrano uno stop alla caduta dei volumi del largo consumo sono senz’altro positivi, ma lo scenario dei consumi rimane ancora debole e caratterizzato da una grande volatilità. Se da una parte il quadro inflattivo sembra assestarsi, dall’altra si dovrà tenere conto del fatto che i prezzi, anche se stabilizzati, sono di fatto del 20% superiori a quelli del 2021 – dichiara Domenico Brisigotti, direttore generale Coop Italia – Stiamo assistendo a una ripresa della spinta promozionale, funzionale a sorreggere i volumi e allo sviluppo della competizione tra marche e tra i canali. Da una parte prosegue la crescita della marca del distributore e dall’altra quella del discount anche se sorretta dalle aperture”. In realtà la ripresa non è omogenea: “ci sono nuove famiglie merceologiche che stanno soffrendo” ha precisato Brisigotti come latticini, caffè, con il chicco verde ai suoi massimi storici, ma anche il suinicolo, alle prese con gli effetti della peste africana.


Per il resto dell’anno l’auspicio è che si consolidi una crescita intorno all’1% con una previsione ottimistica sul Natale rispetto al 2023, anno drammatico per il largo consumo. Anche se nell’ultimo trimestre di quest’anno verrà a mancare la “stampella” del trimestre anti-inflazione che nel 2023 aveva contribuito a una crescita dello 0,2% dei volumi. “Per la seconda parte dell’anno ho la speranza che non si perda quello che abbiamo recuperato, consolidare questo circa +1% sarebbe un cambio di rotta – ha detto Maura Latini, presidente di Coop Italia – Questo ci rassicura un po’ perché le promozioni stanno riprendendo un po’ di vigore. Durante la grande spinta inflattiva come Coop non abbiamo riversato l’aumento dei prezzi sui consumatori, ce li siamo tenuti in pancia. Adesso che l’inflazione si è fermata le promozioni trovano facilità di essere recuperate, tutte le insegne possono fare la loro politica commerciale. L’attenzione alla convenienza è cresciuta ulteriormente”.

Tennis, Sinner, sul caso doping la Wada chiede un approfondimento

Tennis, Sinner, sul caso doping la Wada chiede un approfondimentoRoma, 10 set. (askanews) – Il caso doping per Jannik Sinner non è ancora chiuso. Come riferisce sempre il Corriere della Sera, l’indagine della WADA sarebbe ancora in corso. La WADA ha infatti richiesto, scrive Marco Bonarrigo, “documentazione aggiuntiva sul caso a Itia, l’agenzia indipendente che giudica i casi di doping nel tennis. Wada conferma quindi di non essersi accontentata delle quasi 50 pagine dettagliate della sentenza e di aver chiesto approfondimenti specifici, ma non vuole comunicare in che data ha ricevuto (o se ha ricevuto) la documentazione richiesta”. E in base a un comma dell’articolo 13.2 del Codice Antidoping, riservato alla WADA e non all’agenzia antidoping italiana, il termine dei 21 giorni per fare appello si calcola dal momento della ricezione del materiale aggiuntivo.


Wada, scrive il Corsera, conferma quindi di non essersi accontentata delle quasi 50 pagine dettagliate della sentenza e di aver chiesto approfondimenti specifici, ma non vuole comunicare in che data ha ricevuto (o se ha ricevuto) la documentazione richiesta. È quindi al momento impossibile sapere quando scadrà il nuovo termine per fare ricorso.

Sulle pensioni Sbarra chiede subito un tavolo di confronto complessivo

Sulle pensioni Sbarra chiede subito un tavolo di confronto complessivoCagliari, 10 set. (askanews) – Sui temi della previdenza “il governo farebbe bene ad allestire una tavolo di confronto complessivo” perché “non possiamo inseguire le uscite ferragostane o maturate sotto l’ombrellone”. Così il leader della Cisl, Luigi Sbarra, a margine del Labour7 sottolineando che “agosto è stato ricco di anticipazioni e fughe in avanti. Questi temi vanno affrontati in maniera seria”. Secondo Sbarra va convocato “subito” un tavolo al ministero del Lavoro o a Palazzo Chigi per parlare della piattaforma unitaria del sindacato. Le priorità sono pensione di garanzia per i giovani, sostegno alla previdenza complementare, flessibilità in uscita. I 41 anni per noi è sono una misura importante, ma bisogna declinarla a prescindere dall’età e senza ulteriori vincoli. E poi bisogna separare assistenza e previdenza. Bisogna fare chiarezza sui costi della previdenza”. In merito all’ipotesi di allungare a 70 anni l’età pensionate nel pubblico impiego, il numero uno della Cisl ha aggiunto: “Siamo pronti a discutere nel merito, ma non obbligando e rendendo volontaria la scelta se rimanere oppure no e senza penalizzazione e vincoli ulteriori”.

Calcio, Koopmeiners alla Juve: “Coronato sogno di bambino”

Calcio, Koopmeiners alla Juve: “Coronato sogno di bambino”Roma, 10 set. (askanews) – Teun Koopmeiners è il fiore all’occhiello della campagna trasferimenti della Juventus. “Quando ero bambino seguivo sempre la Juventus – le sue parole nel giorno della presentazione – E quando finalmente è arrivata la possibilità non ho avuto nessun dubbio che c’era solo una squadra dove volevo venire e questa era proprio la Juventus. La squadra di Zinedine Zidane, Andrea Pirlo, Marchisio”.


La trattativa è stata lunga e complessa, ma alla fin Koopmeiners ha coronato il suo sogno. “C’è voluto un po’ di tempo in effetti, ma sono molto felice di essere qui. Il mondo del calcio qualche volta è difficile ed è anche un mondo dove non tutto è garantito anche per i calciatori, bisogna spesso aspettare. Ci sono cose che non si conoscono e non si sa cosa può accadere – ha aggiunto -. Però ero convinto e fiducioso che sarebbe successo, ci sono stati degli ottimi contatti tra il mio agente e il club e quindi abbiamo avuto la possibilità di parlarne con calma. Ci sono stati alti e bassi però sono sempre stato molto fiducioso e infatti alla fine sono stato molto contento che abbiamo centrato l’obiettivo. Sono molto concentrato, eccitato per quello che avverrà nelle prossime settimane e nelle prossime partite”. L’addio all’Atalanta è avvenuto tra le polemiche. Per Koopmeiners acqua passata: “Penso che la cosa più importante sia che ho trascorso dei bellissimi anni all’Atalanta e soprattutto, nell’ultima stagione, abbiamo vinto un trofeo insieme ed è stata sicuramente un’emozione speciale per me e per il club. La città è sempre stata meravigliosa nei miei confronti e anche nei confronti della mia famiglia che si è sentita sempre bene. Posso solo dire che i tre anni che ho trascorso là sono stati davvero eccezionali”. Sugli obiettivi personali: “raggiungere il maggior numero di gol o di assist ma la cosa più importante per me è la squadra. Dal primo momento che sono arrivato qua mi sono sentito parte di una famiglia ma anche sul campo mi voglio prendere la responsabilità. Ho notato che c’è un bel clima con tutti i calciatori. Ho visto che c’è fame e la giusta energia nel gruppo ed è esattamente quello che cercavo”. Sullo Scudetto. “La Juventus nella sua storia ha vinto tanti titoli ed è un nostro obiettivo. Noi dobbiamo pensare partita dopo partita, perché sono arrivati nuovi calciatori e abbiamo bisogno di conoscerci. Dobbiamo pensare all’Empoli, poi al Psv e al Napoli”.

Kim chiede rafforzamento nucleare, ma Nordcorea è già una potenza

Kim chiede rafforzamento nucleare, ma Nordcorea è già una potenzaRoma, 10 set. (askanews) – La Corea del Nord, il cui leader Kim Jong Un oggi ha chiesto di accelerare lo sviluppo delle proprie testate nucleari, è già oggi una potenza nucleare di grandi dimensioni, fatto questo che contrasta con la fragilità della sua situazione economica.


Kim, nel celebrare il 76mo anniversario della fondazione della Repubblica democratica popolare di Corea (nome ufficiale della Corea del Nord, ndr.), ha evidenziato oggi l’importanza per Pyongyang d’investire in un rafforzamento ulteriore del proprio arsenale nucleare. Il leader supremo ha sottolineato come ha le mosse guidate dagli Stati Uniti per espandere un blocco militare nella regione rappresentano una grave minaccia alla sicurezza. “La conclusione ovvia è che la forza nucleare e una postura in grado di attivarla per garantire il diritto alla sicurezza dello Stato in qualsiasi momento devono essere perfezionate in modo più approfondito”, ha detto Kim. Un rafforzamtno “accelerato e continuo”, che consenta di “affrontare pienamente qualsiasi atto minaccioso da parte suoi stati rivali, armati di nucleare”.


Durante una riunione di fine anno nel 2022, il leader nordcoreano aveva già chiesto di aumentare esponenzialmente l’arsenale e di produrre in massa armi nucleari tattiche. Nel settembre 2023, il paese ha inserito la politica di rafforzamento della forza nucleare nella propria Costituzione. E, in effetti, la Corea del Nord è già oggi una potenza nucleare di primo livello. Secondo un recente rapporto della Federation of American Scientists (FAS), a gennaio 2024 Pyongyang aveva già in arsenale 50 testate nucleari e in deposito materiale fissile per assembleare 90 testate.


“Dall’anno 2006, la Corea del Nord ha fatto esplodere sei dispositivi nucleari, aggiornato la sua dottrina nucleare per riflettere il ruolo irreversibile delle armi nucleari per la sua sicurezza nazionale, e ha continuato a introdurre una varietà di nuovi missili testati su nuove piattaforme di lancio”, ha dichiarato Hans Kristensen, direttore del progetto di informazione nucleare della FAS. La situazione di questo arsenale resta incerta rispetto alla sua utilizzabilità, ma la Corea del Nord ha ormai anche sviluppato una forza missilistica altamente diversificata in tutte le principali categorie di gittata. I ricercatori della FAS hanno documentato come siano stati sviluppati missili tattici a corto raggio, missili basati sul mare e nuove piattaforme di lancio, come i silo e le piattaforme sottomarine. Inoltre, hanno rilevati progressi della Corea del Nord nella tecnologia dei missili a combustibile solido, che migliorerà la sopravvivenza e la mobilità della sua forza missilistica.

Pensioni, Sbarra: fughe in avanti ferragostane, subito confronto

Pensioni, Sbarra: fughe in avanti ferragostane, subito confrontoCagliari, 10 set. (askanews) – Sui temi della previdenza “il governo farebbe bene ad allestire una tavolo di confronto complessivo” perché “non possiamo inseguire le uscite ferragostane o maturate sotto l’ombrellone”. Così il leader della Cisl, Luigi Sbarra, a margine del Labour7 sottolineando che “agosto è stato ricco di anticipazioni e fughe in avanti. Questi temi vanno affrontati in maniera seria”. Secondo Sbarra va convocato “subito” un tavolo al ministero del Lavoro o a Palazzo Chigi per parlare della piattaforma unitaria del sindacato. Le priorità sono pensione di garanzia per i giovani, sostegno alla previdenza complementare, flessibilità in uscita. I 41 anni per noi è sono una misura importante, ma bisogna declinarla a prescindere dall’età e senza ulteriori vincoli. E poi bisogna separare assistenza e previdenza. Bisogna fare chiarezza sui costi della previdenza”. In merito all’ipotesi di allungare a 70 anni l’età pensionate nel pubblico impiego, il numero uno della Cisl ha aggiunto: “Siamo pronti a discutere nel merito, ma non obbligando e rendendo volontaria la scelta se rimanere oppure no e senza penalizzazione e vincoli ulteriori”.