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Autore: Redazione StudioNews

Venezia 81, Zaia: Prosecco Doc eccellenza che promuove territorio

Venezia 81, Zaia: Prosecco Doc eccellenza che promuove territorioVenezia, 2 set. (askanews) – “Da dieci anni le bollicine fornite dal Consorzio di tutela della Doc Prosecco sono al fianco della Regione del Veneto alla Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia nello spazio regionale allestito all’Hotel Excelsior. Un sommelier in uniforme serve un calice agli ospiti dello spazio regionale, un momento inaugurale in occasione degli importanti eventi che ogni anno vengono ospitati nel nostro spazio, diventato oggi un punto di riferimento dell’intero territorio veneto, delle realtà produttive, scolastiche, associazionistiche legate in qualche modo al mondo della produzione cinematografica. Siamo grati di questa partnership che offre una vetrina sulle produzioni di eccellenza valorizzando il nostro territorio”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, raccontando l’impegno della Regione alla 81. Mostra del Cinema di Venezia.


Oltre 70 gli appuntamenti ospitati nello spazio regionale allestito all’Hotel Excelsior. “Anche quest’anno nello spazio regionale verranno stappate 360 bottiglie di Prosecco Doc – ha proseguito Zaia -. In tutto sono 2500 calici con cui brindano star, addetti ai lavori, e le delegazioni dei film prima di sfilare sul red carpet, proiettando un prodotto di eccellenza dei nostri territori nel mondo. Il Prosecco nel suo complesso è vero attore protagonista di questa Mostra del Cinema, ricordando anche l’impegno del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, da quest’anno star in sostituzione dello champagne come protagonista del red carpet”.

Bocelli e Karol G dominano le classifiche Youtube del mondo

Bocelli e Karol G dominano le classifiche Youtube del mondoRoma, 2 set. (askanews) – Oltre 6.5 milioni di visualizzazioni in 48 ore per Andrea Bocelli e Karol G che dominano i trend YouTube del Mondo con il video di “Vivo per Ella”, nuova versione in spagnolo del grande successo del tenore.


Bocelli e la superstar colombiana da 199 certificazioni, 2 Grammy e 7miliardi di stream combinati, conquistano la top ten nei trend di ben 19 Paesi. Il video è #1 in Messico, Cile, Perù, Colombia, Costa Rica, República Dominicana, Ecuador, Guatemala, Honduras, Bolivia, Nicaragua, Panama, Puerto Rico, Paraguay, Uruguay, #2 in USA, Spagna e Argentina, #8 in Canada, #20 in Germania e Regno Unito, #27 in Australia e Francia. Il brano è il nuovo singolo estratto dal prossimo disco di Bocelli “Duets”, in uscita il prossimo 25 ottobre in tutto il Mondo, per celebrare i suoi 30 anni di carriera. Un altro risultato incredibile per un artista italiano che continua ad inanellare successi ad un mese dall’evento che lo ha visto a luglio scorso festeggiare live l’importante anniversario in un concerto a Lajatico con star in arrivo da tutto il Mondo, tra cui Ed Sheeran, Will Smith, Johnny Depp, Russell Crowe, Plácido Domingo, José Carreras, Lang Lang, Jon Batiste, Zucchero, Elisa, Giorgia, e tanti altri.

Power Hits Estate Rtl 102.5, all’Arena di Verona il 3 settembre

Power Hits Estate Rtl 102.5, all’Arena di Verona il 3 settembreRoma, 2 set. (askanews) – La bella stagione si conclude con l’evento più atteso di sempre, il Power Hits Estate 2024 di RTL 102.5. Dall’Arena di Verona, uno spettacolo dal vivo con un cast stellare e super ospiti, le cui novità verranno svelate domani in conferenza stampa a Verona. A condurre il Power Hits Estate di RTL 102.5 saranno Paola Di Benedetto e Matteo Campese.


Gli artisti che si esibiranno sono: Alessandra Amoroso, Alfa, Angelina Mango, Anna, Annalisa, Articolo 31, BigMama, BNKR44 Boomdabash, Capo Plaza, Coma_Cose, Elodie, Emis Killa, Emma, Fedez, Francesco Gabbani, Gaia, Geolier, Ghali, Gigi D’Alessio, Guè, Irama, Mahmood, Negramaro, Noemi, Paola & Chiara, Rose Villain, Sophie and the Giants, Tananai, The Kolors, Tony Effe. “Quest’anno, all’ottava edizione, lo sforzo è stato maggiore. Ormai assistiamo a spettacoli musicali di ogni genere, l’uno simile all’altro e totalmente registrati. Grazie alla professionalità dei nostri collaboratori, alla discografia tutta e ai manager degli artisti, siamo riusciti a prevedere un cast forte, con i più grandi e i migliori nomi del panorama musicale italiano, sia per Power Hits Estate sia per Future Hits Live, due eventi sold out e soprattutto in diretta. La sfida quest’anno è stata più difficile, ma eleggere il vero tormentone dell’estate resta una nostra tradizione radiofonica ormai ben consolidata. E abbiamo già nuove idee per il prossimo anno”, dichiara Lorenzo Suraci.


Le classifiche RTL 102.5 Power Hits Estate 2024, realizzate in collaborazione con EarOne, si basano sui voti degli ascoltatori, ponderati con i dati sull’airplay radiofonico rilevati da EarOne, che considera un campione rappresentativo di oltre 150 emittenti radiofoniche, tra cui radio nazionali, regionali e locali. Gli ascoltatori di RTL 102.5 hanno potuto esprimere la loro preferenza tramite la piattaforma RTL 102.5 Play, registrandosi alla Community MyPlay. Ogni utente ha potuto esprimere un voto al giorno, valido per entrambe le classifiche. Il 3 settembre 2024 verrà proclamato il tormentone dell’estate 2024, ovvero la canzone vincitrice del premio RTL 102.5 Power Hits Estate 2024, durante il grande show live della prima radiovisione d’Italia, in diretta dall’Arena di Verona.

Cinema, a Venezia presentato documentario su Gian Maria Volonté

Cinema, a Venezia presentato documentario su Gian Maria VolontéRoma, 2 set. (askanews) – Il 2024 segna il trentennale della morte di Gian Maria Volonté, uno dei più importanti e amati attori della storia del cinema italiano. “Volonté – L’uomo dai mille volti” , documentario di Francesco Zippel, presentato oggi in concorso alla 81. Mostra internazionale Cinematografica di Venezia, nella sezione Venezia Classici Documentari sul Cinema, ne ricorda il percorso personale e artistico sottolineando quanto Volonté sia stato – e sia ancora oggi – un riferimento assoluto per i più importanti attori contemporanei.


Sono loro, insieme alla famiglia e agli amici, a raccontarne l’unicità e l’attualità, accompagnando il pubblico a scoprire le tematiche che lo hanno definito, nel suo cammino artistico e militante. Accanto all’intervista alla figlia, Giovanna Gravina Volonté , il documentario si avvale dei contributi di Fabrizio Gifuni; Valeria Golino; Valerio Mastandrea; Marco Bellocchio; Margarethe Von Trotta; Felice Laudadio; Daniele Vicari; Giuliano Montaldo; Angelica Ippolito; Mirko Capozzoli; Gianna Giachetti; Pierfrancesco Favino; Jean A. Gili; Toni Servillo; Fabio Ferzetti; Gianna Gissi. Nella sua carriera Volontè ha saputo raccontare una galleria magnifica di personaggi, dai tempi dei primissimi sceneggiati televisivi fino alle vette del cinema d’autore. In “Volonté – L’uomo dai mille volti” Il racconto della sua vita intensa è arricchito da immagini, clip e filmati inediti.


“Volonté – L’uomo dai mille volti” è un film scritto e diretto da Francesco Zippel. Una coproduzione Quoiat Films, Rai Documentari e Luce Cinecittà. Con il contributo di Rai Teche

Tra Cina e Giappone potrebbe ripartire la “diplomazia dei panda”

Tra Cina e Giappone potrebbe ripartire la “diplomazia dei panda”Roma, 2 set. (askanews) – Nonostante le relazioni piuttosto tese, la Cina sembra disposta a concedere in prestito a uno zoo giapponese dei panda giganti, un segnale di attenzione di Pechino che s’inquadra in quella che spesso viene definita “diplomazia dei panda”. Lo scrive oggi l’agenzia di stampa Kyodo, segnalando da fonti informate che è stato lo stesso ministro degli Esteri Wang Yi a dire che si assumerà “la responsabilità” di inviare i panda.


Wang ha ricevuto la scorsa settimana a Pechino una delegazione parlamentare multipartitica giapponese guidata dall’ex segretario generale del Partito liberaldemocratico Toshihiro Nikai, un esponente di spicco della politica nipponica. In quell’occasione si è assunto l’impegno e ha espresso il desiderio di visitare il Giappone al più presto. Durante il suo incontro a novembre dello scorso anno con Natsuo Yamaguchi, leader del partner minore della coalizione di governo giapponese, Wang aveva già mostrato un orientamento favorevole rispetto alla proposta del capo del partito buddista Komeito di concedere in affitto panda giganti allo zoo di Sendai.


Yamaguchi, durante la sua visita in Cina, aveva detto che l’affitto di panda allo zoo del nord-est del Giappone avrebbe incoraggiato le persone colpite dal devastante terremoto e tsunami del 2011 e avrebbe “svolto un ruolo importante nell’ammorbidire i sentimenti pubblici” verso il paese vicino. Un funzionario del governo giapponese ha dichiarato che nulla è stato ancora deciso riguardo al piano di concessione in affitto dei panda giganti da parte della Cina. I due governi stanno anche coordinando visite reciproche tra ministri degli esteri, con Yoshimasa Hayashi, ora capo del gabinetto, che ha viaggiato a Pechino nell’aprile dello scorso anno come ultimo alto diplomatico giapponese a farlo.


Wang, che in passato ha servito come ambasciatore cinese a Tokyo, ha visitato il Giappone per l’ultima volta nel novembre 2020. Attualmente otto panda giganti concessi in affitto dalla Cina vivono in Giappone alla fine di agosto, con quattro che risiedono presso i Giardini Zoologici Ueno di Tokyo e altri quattro presso lo zoo e parco di divertimenti Adventure World nella prefettura di Wakayama, nella parte occidentale del paese.


Una coppia di panda giganti dello zoo di Ueno sarà restituita alla Cina il 29 settembre per trattamenti a causa di problemi di salute legati all’età, secondo il governo metropolitano di Tokyo. A marzo, Tan Tan, il panda gigante più anziano del Giappone, è morto a 28 anni in uno zoo di Kobe.

Se gli expat ritornano e fanno impresa: nasce progetto “La Tornanza”

Se gli expat ritornano e fanno impresa: nasce progetto “La Tornanza”Roma, 2 set. (askanews) – Un libro, un podcast, un festival ma anche un hub e un’academy: il progetto di Antonio Prota e Flavio Albano che sfida lo spopolamento dei paesi puntando su origine, viaggio e innovazione. “Leggere la stessa fuga dei cervelli quale fenomeno non solo negativo e irreversibile, ma come forza potenziale di un moto circolatorio inclusivo di un flusso di ritorno dopo un riscatto personale”. Eccola, la Tornanza. Un movimento di rinascita dei territori che parte dall’innesto tra chi, dopo aver viaggiato, decide di tornare nel paese d’origine e mettere a frutto la propria conoscenza, e chi è rimasto; tra il tornante e il restante. Al centro di questi due poli, il viaggio, come innesco del cambiamento, e l’innovazione, come strumento a servizio del capitale umano e del territorio.


La Tornanza: il libro. Tutto inizia con un libro: “La Tornanza – ritorni e innesti orientati al futuro” – il saggio di Antonio Prota e Flavio R. Albano (Laterza edizioni), due esperti di turismo e marketing territoriale e digitale – che è in realtà il manifesto stesso del movimento. È qui, infatti, che ci sono tutti i concetti fondanti del progetto che poi vengono messi in pratica: l’importanza di tornare dopo il viaggio e scegliere di ristabilirsi nel paese d’origine, portando con sé un background nuovo, una trasformazione che può innestarsi con la conoscenza dei restanti per partecipare attivamente allo sviluppo del territorio. Una crescita fatta di azioni concrete, volte a creare una nuova economia e una nuova società nei territori che da sempre e sempre più spesso vengono abbandonati. Come il progetto FAME (Food, Art, Move, Energy), un movimento culturale che avvia un circolo virtuoso in cui le comunità lavorano insieme per la crescita dei propri territori attraverso una visione comune e una sinergia che unisce agricoltura, turismo, artigianato e commercio, o la teoria dell’innesto, che pone al centro del dibattito socio territoriale i borghi, intesi come una via di ricostruzione sociale e culturale.


“Il libro è il manifesto culturale di un progetto molto più ampio che si snoda attraverso un podcast e i festival, media di comunicazione per far conoscere il progetto, ma anche gli hub e l’academy, elementi fisici e tangibili in cui costruire comunità” dice Prota. La Tornanza: il podcast. Raccontare la tornanza dalla viva voce dei tornanti. Questo il motivo alla base del video podcast itinerante, una serie di narrazioni per raccontare le storie di chi ha deciso di rientrare a casa. Dalla Puglia, alla Basilicata, dalla Campania alla Calabria e non solo: una volta a settimana, un tornante racconta la sua storia, da dove è partito e dunque dove, dopo un lungo viaggio, ha deciso di tornare, ma anche il perchè di questa scelta e il progetto che sta cercando di portare avanti nella sua terra d’origine, forte dell’esperienza maturata durante la sua assenza.


“Sono storie che lasciano il segno e i numeri lo dimostrano: quasi 1 milione di visualizzazioni sulle piattaforme social. Speriamo che questi video podcast siano anche d’ispirazione per i potenziali tornanti: il concetto di viaggio in effetti secondo il nostro racconto è quello che ha consentito storicamente di costruire le innovazioni: da Lonely Planet a Nike, da Redbull a The North Face, tutti questi brand sono nati o hanno tratto spunto da contaminazioni in luoghi lontani” ha detto Albano. La Tornanza: i festival. Non solo podcast, però. Proprio nel segno della collaborazione e della condivisione, la Tornanza è anche una serie di eventi dal vivo, i Tornanza festival, una sorta di Tedx per guardarsi negli occhi e raccontarsi le proprie esperienze, ma soprattutto le proprie idee, affinché possano essere d’ispirazione. Il primo è stato lo scorso 28 giugno, a Padula, in Campania, e a breve ce ne saranno altri, alcuni in collaborazione con l’università. Il 17 settembre a Potenza, poi il 20 settembre a Matera.


“I Tornanza festival sono luoghi d’incontro itineranti come i podcast e come questi ultimi servono a far conoscere il progetto per poter ispirare nuovi rivoluzionari dell’esistenza e pionieri dell’evoluzione” dicono i due ideatori. La Tornanza: gli hub. Innovazione per costruire startup, accoglienza dei tornanti e dialogo tra tornanti e restanti: in questo consistono gli hub, i luoghi in cui si lavora e si comincia a creare la base concreta di un’idea. L’obiettivo è costruire hub in vari territori e per i primi sono già pronte le coordinate: apriranno a settembre a La Certosa di Padula in Campania e a Gravina in Puglia. La Tornanza: l’academy. Vera e propria espressione dei concetti fondanti della Tornanza – origine, viaggio e innovazione – l’academy è lo spazio dedicato alla formazione dei tornanti e per coloro che vogliono diventarlo. “L’academy dovrebbe riuscire a costruire un percorso formativo di autoimprenditorialità per favorire nuovi innesti nelle comunità operose di ogni sud del mondo”, commentano i founder del progetto. Il primo corso partirà a Bari in autunno.

Collaborazione tra Sogin e sede piacentina Politecnico di Milano

Collaborazione tra Sogin e sede piacentina Politecnico di MilanoMilano, 2 set. (askanews) – Questa mattina presso il Campus di Piacenza del Politecnico di Milano, Belinda Sepe, Responsabile della Direzione Amministrazione, Risorse, Sistemi e ICT di Sogin, e Dario Zaninelli, Prorettore del Polo territoriale di Piacenza dell’ateneo milanese, hanno firmato un accordo di collaborazione didattica universitaria nell’ambito del Master of Science in “Sustainable Architecture and Landscape Design”.


La firma dell’accordo è avvenuta nel corso dell’inaugurazione della quinta edizione del workshop di progettazione architettonica e paesaggistica Landscape Of

Produttività e Pmi, kermesse “La Piazza”: una lente dal macro al micro

Produttività e Pmi, kermesse “La Piazza”: una lente dal macro al microRoma, 2 set. (askanews) – Piazza Plebiscito di Ceglie Messapica (Brindisi) ha fatto ancora una volta da sfondo alla kermesse organizzata da Affaritaliani, uno snodo importante per riflessioni e confronti di un’Italia tra la fine della pausa estiva e la ripresa dei lavori. In questo tempo “di mezzo” diventa fondamentale avviare un dialogo costruttivo a tutti i livelli decisionali per affrontare l’autunno con strategie mirate e una visione condivisa, orientata al miglioramento in ogni ambito. Collaborare sin da ora consente di prepararsi al meglio per le sfide future, creando solide basi per la crescita.


Ed è proprio sul concetto di “collaborazione” tra i vari attori dello scenario produttivo che è intervenuto Marco Travaglini, CEO di Mama Industry, società orientata al benessere delle PMI, ospite nella prima serata di “La Piazza: Il Bene Comune”. “E mo…? Che succede…?”, tipica espressione pugliese ma ormai utilizzata ovunque nel paese, ha scandito i diversi gruppi-panel che si sono alternati sul palco sotto la guida del Direttore di Affari.it, Angelo Maria Perrino, in un dialogo su temi importanti per l’Italia, alla maniera “socratica”, come da lui stesso definito lo stile di questa tre giorni. Dopo l’inaugurazione della kermesse, il confronto sul “Mo…? Che succede…?” ha attraversato il Paese approfondendo i temi caldi dalla Puglia al Mezzogiorno, dall’Italia all’Europa. All’interno del panel di discussione sul mondo industriale e imprenditoriale, Marco Travaglini riporta il focus dal macro-industriale al “piccolo” del mondo imprenditoriale nostrano, parlando di produttività come il primo problema sociale del Paese.


Come “rappresentante” del mondo della piccola imprenditoria, il “mondo del fare”, come da lui stesso definito, Travaglini invita a metter sul campo un’altra parola chiave per il Paese. “Oggi secondo me la parola che dovrebbe stare sulla bocca di tutti, perché dovremmo cercare di raccontare, di far capire, di diffondere, e anche di semplificare, è ‘produttività’”, esordisce, definendola “il primo problema sociale del Paese” perché può essere causa della bassa natalità, della precarietà, delle disuguaglianze. Secondo Travaglini una lente speciale deve essere posta sul problema della scarsa produttività delle piccole imprese perché, se i dati dell’OCSE dicono che la produttività in Italia è bassissima, bisogna pensare che l’Italia è fatta di piccole attività: su quattro milioni e mezzo di imprese che abbiamo, 4,2 milioni hanno meno di 10 dipendenti. Infatti nelle imprese grandi ed industriali siamo più produttivi della Francia e della Germania, nelle imprese piccole invece siamo improduttivi perché è un problema di cambiamento e velocità dello stesso. 


Per questo invita a riflettere sull’importanza di concentrarsi su queste realtà perché, se si parla sempre “in grande”, si rischia di coprire solamente la grande industria, ovvero la parte macro dell’economia portandoci indietro però “una zavorra molto, molto importante”. Secondo Travaglini, le proposte politiche, da destra a sinistra, non sono riuscite ad avere grande impatto su questo mondo che è rimasto indietro e che necessita di essere accompagnato diversamente, preso per mano, dal ‘900 ai nostri giorni. “Noi come Mama Industry lavoriamo molto con aziende piccole, le prendiamo per mano, cerchiamo di fargli portare a terra le loro idee, il loro prodotto. E poi cerchiamo di raccontarlo, di raccogliere fondi…fargli fare un salto verso il mondo moderno”.


Continua poi mettendo in ballo il Made in Italy e la sua forza qualitativa da portare avanti, sostenendo però anche l’importanza della consapevolezza per le mPMI che il mondo è cambiato, “è un mondo di processi, di organizzazione, di comunicazione, di finanza, di intelligenza artificiale, di immaterialità, di heritage del marchio. Se noi non guardiamo tutto ciò e non diffondiamo a questi imprenditori la cultura di questo, la produttività sarà sempre bassa”.  Queste imprese, focalizzandosi solamente sul prodotto, rimangono isolate ed ostaggio di subappalti o “subfiliere”, dipendenti da altri contesti. Qual è dunque la “ricetta” proposta da Travaglini per superare questa immensa criticità e rendere più produttive queste realtà? Un salto di paradigma e la diffusione di una nuova cultura di fare impresa.  “Se noi non facciamo questo salto e non rendiamo consapevoli milioni di imprenditori verso il nuovo mondo, il nostro prodotto e la nostra storia non basta più. La soluzione ci sarebbe, che è quella di avvicinare il mondo del terziario avanzato al mondo della consulenza o della tecnologia dei saperi. Quel mondo che sa come si fa impresa oggi, come si crea valore aggiunto. Ecco, avviciniamoci al mondo produttivo, troviamo sistemi, strumenti, azioni, persone che avvicinano quel mondo lì al mondo della consulenza, al mondo della tecnologia, trasferendo i saperi dal mondo del terziario avanzato al mondo produttivo per migliorare la produttività dei piccoli. Altrimenti avremo ancora il peso delle zavorre che ci portiamo dietro da anni”.

Bruxelles inaugura stagione festival: fumetto, food, birra e art nouveau

Bruxelles inaugura stagione festival: fumetto, food, birra e art nouveauRoma, 2 set. (askanews) – Un selfie con il Grande Puffo, le tentazioni del palato, l’immancabile birra belga e le suggestioni dell’arte performativa: settembre anima la città di Bruxelles con diversi festival, per tutti i gusti e le età. Ursula Jone Gandini, Direttore Italia Ufficio del Turismo di Bruxelles, dichiara: “Settembre è uno dei periodi migliori per visitare Bruxelles: il clima mite, il sole e i colori della fine dell’estate regalano un’atmosfera piacevole, perfetta per un intervallo di relax, prima di rituffarsi nella routine. Quest’anno, inoltre, sono previste numerose iniziative pronte ad arricchire il soggiorno con esperienze uniche e particolari: l’elenco completo è disponibile nella sezione “Agenda” del nostro sito, visit.brussels”.


Ad aprire il mese, come da tradizione, è il Festival del Fumetto, BD Comic Strip Festival, dal 6 all’8 settembre: l’edizione di quest’anno è dedicata a Jean Van Hamme, fumettista belga di fama internazionale, autore di grandi successi degli anni ’80 e ’90 come Thorgal, XIII, Largo Winch, da cui sono stati tratti anche videogiochi e serie tv. In programma mostre, presentazioni, conferenze e un’intera area dedicata ai Manga; da segnalare anche il tributo a Dino Attanasio, fumettista italiano tra i più famosi in Belgio, protagonista di un’esposizione che ne ripercorre la prolifica carriera, dai primi lavori in Italia ai successi dell’età matura, come Bob Morane, Modeste et Pompon e Signor Spaghetti. Spazio naturalmente anche ai bambini, con i giganteschi palloni che rappresentano i personaggi più famosi e la possibilità di incontrare “dal vivo” i Puffi, Spirou, Tintin e le altre mascotte, pronte a scattare divertentissimi selfie per un ricordo speciale. Per un weekend “delizioso”, nel vero senso del termine, l’appuntamento è con Eat Festival, in programma nei padiglioni della Gare Maritime dal 26 al 29 settembre. Un’opportunità privilegiata per scoprire quella che il New York Times ha recentemente descritto come una “destinazione culinaria giovane, dinamica e diversificata”. Eat Festival riunisce una schiera di Chef, produttori artigianali, mastri casari e pasticceri, che collaboreranno per creare ogni giorno esclusivi menù di 3 e 5 portate, serviti a pranzo e a cena. Una gustosa occasione per un pasto indimenticabile, arricchita, per chi lo desidera, da eventi e degustazioni collaterali, compresa l’elezione del miglior mastro casaro del Belgio.


In concomitanza con Eat Festival, sabato 28 e domenica 29 settembre il BXLBeerFest apre una parentesi sulla tradizione della birra belga, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. All’interno del Tour et Taxis, a due passi dagli stand dell’Eat Festival, si potranno degustare più di 240 etichette, prodotte da una sessantina di birrifici artigianali belgi, affiancati da una selezione di produttori internazionali indipendenti. Nel caleidoscopio di Bruxelles c’è spazio per tutti i 5 sensi … e anche per le emozioni: dopo le lusinghe del gusto, largo alle suggestioni, alle provocazioni e all’energia delle arti performative, protagoniste della decima edizione dell’Artonov Festival. Ispirato ai canoni estetici e filosofici del movimento art nouveau e, in parte, all’arte sensoriale giapponese, il Festival promuove il concetto di “arte totale”, così come lo intendeva Henry van de Velde: unificare musica, arti visive, architettura, danza, design, teatro e video per offrire al pubblico, specialmente ai più giovani, un’occasione che favorisca creatività, curiosità ed emancipazione professionale. Il Festival si svolgerà dal 26 settembre al 13 ottobre come sempre sotto la guida del direttore artistico Vincenzo Casale, clarinettista e direttore d’orchestra italiano: in programma una quindicina di performance, una mostra dedicata all’arte tribale oceanica e ai suoi legami con il Surrealismo e una serie di conferenze e presentazioni dedicate ad architettura, arte e interdisciplinarità. “DRAFTS: DA RUBENS A KHNOPFF” – ROYAL MUSEUMS OF FINE ARTS dall’11/10 al 16/2 Uno sguardo dietro le quinte delle opere d’arte più famose, alla ricerca della scintilla, dell’illuminazione, del gesto creativo primordiale da cui nasce un capolavoro: è la proposta di “Drafts: from Rubens to Khnopff” mostra evento in programma al Museo delle Belle Arti – Royal Museums of Fine Arts of Belgium – dall’11 ottobre al 16 febbraio. Il percorso di visita si snoda nel tempo, dal XV al XIX secolo, con un’incursione nel XX secolo e propone un viaggio affascinante tra idee, schizzi e bozzetti elaborati su fogli bianchi, pannelli di legno e pezzi di cartone: un’opportunità straordinaria per elaborare sotto una nuova prospettiva un centinaio di opere di artisti iconici, come Rembrandt, Rubens e Magritte.

Luca Ceribelli, campione di Pokémon: amare il gioco e migliorarsi

Luca Ceribelli, campione di Pokémon: amare il gioco e migliorarsiMilano, 2 set. (askanews) – Pochi giorni dopo le Olimpiadi di Parigi, un altro italiano si è laureato campione del mondo: si tratta di Luca Ceribelli, 21enne bergamasco, che in agosto a Honolulu ha vinto il Mondiale dei videogiochi “Pokémon Scarlatto” e “Pokémon Violetto” per Nintendo Switch. Lo abbiamo incontrato a Milano e gli abbiamo chiesto qual è la sua ricetta per diventare un mago dei videogame. “Veramente non trovo un modo di spiegare come si diventa campioni mondiali – ci ha risposto – anche perché onestamente non sono nemmeno sicuro di essere il migliore del mondo in un certo punto del gioco, però diciamo sicuramente che la cosa più importante è stata il lavoro dietro, comunque la possibilità di migliorarsi, anche soprattutto grazie a tutti gli amici che mi hanno permesso di arrivare a questo punto”.


Il successo nel Pokemon World Championship 2024 ha dato notorietà a Luca anche in Italia, facendone in qualche modo un rappresentante delle diverse eccellenze che il nostro Paese sa esportare. “Non so se potrei definirmi un ambasciatore dell’Italia – ha aggiunto – mi sembra un peso un po’ troppo importante comunque per quello che è un gioco. Sicuramente sono stato molto contento di aver vinto, anche e soprattutto per tutti gli amici e la gente che conosco che mi tifavano da casa”. La community dei giocatori che sta intorno a Ceribelli è, a quanto ci racconta il campione, uno degli elementi chiave di questo risultato, così come lo è la passione per il gioco, fatto di strategie pianificate nella scelta dei Pokémon da utilizzare, ma anche di decisioni da prendere sul momento. “Secondo me l’importante quando si decide di giocare a un gioco è il fatto di piacerti. Quindi io ho iniziato a giocare a Pokémon con i titoli principali quando ero veramente piccolo, avevo 8 anni, però appunto non ho iniziato a giocare a livello competitivo fino a quando non ne ho avuti 14 o 15. Secondo me la cosa importante è semplicemente che ti piaccia il gioco, i risultati sono una cosa secondaria, se non riesci a apprezzare quello a cui stai giocando”.


Grazie alla vittoria alle Hawaii Luca Ceribelli ha già conquistato il diritto a partecipare anche al mondiale 2025 di “Pokémon Scarlatto” e “Pokémon Violetto”. “La cosa che voglio fare – ha concluso – è semplicemente migliorare in questo momento, perché comunque nonostante tutto penso di essere ancora lontano dal top che posso raggiungere”. E migliorarsi, ci ha raccontato, significa anche andare avanti con l’università, avendo ben presenti anche gli altri obiettivi della sua vita.