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Autore: Redazione StudioNews

Alla Commissione Ue è arrivata la prima richiesta per commercializzare carne coltivata

Alla Commissione Ue è arrivata la prima richiesta per commercializzare carne coltivataMilano, 26 lug. (askanews) – E’ della startup agroalimentare francese, Gourmey, la prima richiesta arrivata alla Commissione europea per l’autorizzazione alla commercializzazione di carne coltivata. Contestualmente alla richiesta per l’Ue l’aziend ha presentato la domanda anche alla Fda americana, alla Singapore Food Agency, alla Food standards agency del Regno Unito, all’agenzia per la sicurezza alimentare svizzera.


“Questo risultato fa di noi la prima azienda di cibo da coltura cellulare a presentare domanda di approvazione nell’Ue – scrive sul suo profilo Linkedin il Ceo, Nicolas Morin-Forest che aveva anticipato la notizia al sito Politico – Il rispetto dei rigorosi standard delle agenzie più avanzate al mondo per la regolamentazione degli alimenti coltivati, incluso il rigoroso quadro normativo dell’UE, è una testimonianza della leadership tecnologica di Gourmey”. Il prodotto di punta è a base di cellule di anatra coltivate e permetterà di “offrendo una alternativa al foie gras per appassionati, chef e ristoranti di tutto il mondo”, scrive il ceo. Proprio il foie gras è un prodotto tipico francese a base di fegato grasso di oca o anatra finito al centro di polemiche e messe al bando per le modalità con cui vengono alimentati gli animali per ingrassare il fegato. “Poiché l’Europa mira a rafforzare la sicurezza alimentare e a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, siamo convinti che gli alimenti coltivati abbiano un forte potenziale per integrare le catene del valore agroalimentari esistenti – afferma – migliorando la resilienza a lungo termine del nostro sistema alimentare. Non vediamo l’ora di continuare la nostra stretta collaborazione con le autorità di regolamentazione per introdurre i nostri prodotti sul mercato”.


(foto tratta dai profili social di Gourmey)

Torna dal 23 settembre Reel Rock 18 Italia, rassegna film di arrampicata

Torna dal 23 settembre Reel Rock 18 Italia, rassegna film di arrampicataMilano, 26 lug. (askanews) – Giunta alla sua 6a edizione, REEL ROCK 18 World Tour Italia, la rassegna cinematografica internazionale dedicata al mondo dell’arrampicata, torna in un tour che toccherà 10 città italiane fino al 3 ottobre.


Il tour prenderà il via il 23 settembre con la serata di apertura di Trieste dove il Reel Rock farà tappa per la prima volta, fortemente voluta e organizzata in collaborazione con Olimpyc Rock, Gravità Zero e Anticaduta. Presente in Italia dal 2018, Reel Rock è il festival nato per celebrare sul grande schermo il mondo dell’arrampicata, disciplina olimpica da Tokyo 2020.


Quattro corto e medio metraggi, di genere e in luoghi diversi, incentrati sulla tematica dell’arrampicata outdoor: storie avvincenti che celebrano le imprese umane, spingendosi oltre i confini della narrazione e dell’ispirazione con film che vedono la partecipazione di grandi climber come Josh Wharton, Vince Anderson e Sachi Amma. Uno sguardo unico sulla continua sfida tra l’uomo e la roccia e non solo, in grado di appassionare una community sempre più ricca di amanti del climbing e spingere atleti in tutto il mondo a spostare più in alto gli obiettivi da raggiungere.


Il film “Climbing Never Die” segue il viaggio del giornalista Matt Groom nell’Ucraina devastata dalla guerra, dove scopre una comunità unita dall’amore per l’arrampicata, ma profondamente segnata dal conflitto. Per il secondo anno di seguito prosegue l’esplorazione di storie in cui l’arrampicata si interseca con questioni globali, un tema già esplorato lo scorso anno con “Resistance Climbing”, il pluripremiato film girato in Cisgiordania prima della guerra tra Israele e Hamas del 2023, che ha rivelato il potenziale dell’arrampicata nel trascendere i conflitti.


“Portando sul grande schermo questi due film – sottolinea Alessandra Raggio, Ceo di Itaca the Outdoor Community – Reel Rock sottolinea il potere dell’arrampicata, che va oltre le prestazioni atletiche, diventando veicolo di pace, resilienza e speranza in contesti difficili”.

Vendemmia, Assovini Sicilia: uve sane e di qualità, atteso +15% sul 2023

Vendemmia, Assovini Sicilia: uve sane e di qualità, atteso +15% sul 2023Milano, 26 lug. (askanews) – “I vigneti siciliani si presentano in ottimo stato fitosanitario e qualitativo, non sono presenti segni di stress idrico e le uve sono perfettamente sane e integre. Per l’annata 2024 è stimato un aumento intorno al 10-15% rispetto alla precedente annata ma un calo fisiologico rispetto a una media ottimale”. A dirlo è Assovini Sicilia, ricordando che in alcune zone dell’isola la vendemmia è iniziata con un anticipo tra i 12 e i 20 giorni, come nei territori di Menfi dove già si raccolgono Pinot Grigio e Chardonnay. “Un inverno e una primavera caldi, privi di piogge, hanno promosso un precoce germogliamento e, di conseguenza, un’anticipazione di tutte le fasi fenologiche e fisiologiche della vite” precisa l’associazione, spiegando che “alcuni vitigni coltivati negli areali dell’isola rivelano una naturale e performante resistenza alle estreme condizioni siccitose”.


“La vendemmia è un momento di grande confronto per i vitivinicoltori dell’isola – afferma la presidente di Assovini Sicilia, Mariangela Cambria – le previsioni per questa annata parlano di qualità e di uve sane e integre ma anche di tecniche agronomiche e di gestione del suolo che oggi consentono di affrontare meglio la siccità in Sicilia e nei vigneti”. Nella Sicilia Occidentale “non si registrano problemi di oidio né di botrite, e per quanto riguarda la quantità, siamo nella media annua, al momento tutte le varietà stanno rispondendo bene, sia a livello qualitativo che quantitativo e prevediamo un aumento produttivo rispetto alla campagna vendemmiale 2023” – commenta il tecnico viticolo Filippo Buttafuoco. Al Centro-Sud dell’isola, “i vigneti si presentano in ottimo stato fitosanitario, le uve sono sane e quelle che verranno vendemmiate entro agosto raggiungeranno uno standard qualitativo eccellente” spiega l’enologo Tonino Guzzo, parlando di un’annata “simile alla 2017 e alla 2022”.


Nella zona dell’Etna “quest’anno si prevede un 10-15% in più rispetto alla media, l’uva è perfettamente sana e la quantità è molto buona – precisa l’agronomo Marco Nicolosi – ma verrà influenzata dalle auspicate piogge di fine agosto, e anche la qualità dipenderà in gran parte dalle piogge di agosto-settembre”. “Sicuramente, ci sono varietà che sembrano resistere benissimo ai cambiamenti climatici, come il Nerello Mascalese, e anche il Carricante e il Catarratto hanno risposto bene a questi sbalzi termici e idrici” dice l’enologo Emiliano Falsini, ricordando che “più sensibili ai cambiamenti climatici sono il Nero d’Avola e il Grillo, e buoni sono gli internazionali, in particolare il Syrah e lo Chardonnay, che come sempre mostrano un’ottima risposta agli eventi”. Nel Sud-Est “la vendemmia delle varietà a bacca bianca si presenta in anticipo di circa 10 giorni” commenta l’agronomo Daniele Modica, aggiungendo che “la varietà che risponde meglio sia al cambiamento climatico, che alle eventuali malattie è senza alcun dubbio il Frappato”. In generale la resa è attesa “leggermente sotto la media, con vini bianchi con concentrazioni importanti da un punto di vista aromatico e di rossi strutturati con una significativa maturazione polifenolica”.


Anche in provincia di Messina, la terra delle Doc Mamertino, Faro e Malvasia, le previsioni sono buone e la vendemmia inizierà a fine agosto con una settimana di anticipo. “I nostri vitigni autoctoni, Malvasia, Corinto Nero e Catarratto, sono varietà che resistono bene al caldo estremo” afferma l’enologo Pietro Colosi, mettendo in luce che “forse ci sarà un calo sulla quantità ma possiamo già parlare di un’annata dalla buona qualità”.

Parigi 2024, appello di Guterres: rispettare la tregua olimpica

Parigi 2024, appello di Guterres: rispettare la tregua olimpicaRoma, 26 lug. (askanews) – Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha esortato i Paesi di tutto il mondo a fermare i conflitti armati e a osservare la tregua olimpica, con l’apertura dei Giochi di Parigi 2024 più tardi oggi.


Incontrando il presidente del Comitato Olimpico Internazionale (Cio) Thomas Bach, Guterres ha affermato che i Giochi sono un’occasione per la pace. “Viviamo in un mondo diviso dove i conflitti proliferano in modo drammatico”, ha aggiunto sottolineando “la terribile sofferenza a Gaza, la guerra apparentemente infinita in Ucraina, la terribile sofferenza dal Sudan alla Repubblica Democratica del Congo, dal Sahel a Myanmar”.”In un momento come questo è importante dire che la prima vera iniziativa di pace registrata nella storia è stata la tregua olimpica”, ha detto ancora riferendosi al fatto che durante le Olimpiadi nell’antica Grecia, tutti i conflitti cessavano per tutta la durata dei Giochi per consentire lo svolgimento delle competizioni. “Nel momento in cui iniziano i Giochi Olimpici è tempo di ricordare al mondo l’importanza della tregua olimpica e di far capire al mondo che dobbiamo mettere a tacere le armi”, ha insistito ancora Guterres.

Musica, l’intelligenza artificiale canta contro i rapporti tossici

Musica, l’intelligenza artificiale canta contro i rapporti tossiciRoma, 26 lug. (askanews) – “Basta Basta Basta” è il singolo di esordio di Fenice Music: racconta la storia di una donna che supera una relazione tossica e riprende in mano la propria vita. Sonorità pop e dance, per celebrare la leggerezza della liberazione. Il brano è scritto da autori umani al 100% ed è cantato dall’intelligenza artificiale: da oggi è disponibile su Spotify, Apple Music (link) e sulle principali piattaforme di streaming musicale.


“Basta Basta Basta” parla del cammino che accompagna la fine di una relazione tossica e del percorso di emancipazione e rinascita. Il brano, dedicato a tutte quelle persone che sono riuscite a rinascere, vuole essere un invito a riscoprire la propria forza interiore e a far sentire la nostra voce quando qualcuno o qualcosa ci frena dall’essere noi stessi. Su un campione non rappresentativo di 50 persone a cui è stato fatto ascoltare in anteprima il brano, il 92% (46 persone) non ha riconosciuto l’utilizzo dell’intelligenza artificiale né nella musica né nella voce.


“Amo la musica e nutro un immenso rispetto per gli artisti italiani – dichiara Fenice Music – ma non avendo molti contatti in questo mondo, utilizzare AI era l’unico modo per trasformare i pensieri in musica. Resto convinto che il calore e la passione di una ‘voce umana’ non potrà mai essere sostituita dall’intelligenza artificiale”. Fenice Music è lo pseudonimo di un giornalista italiano che vive tra Roma e Milano. La scelta di un nome d’arte è finalizzata a mettere al centro il messaggio del brano. Con questo singolo d’esordio l’autore vuole ribadire l’importanza dell’impegno collettivo contro qualsiasi forma di violenza psicologica o fisica.

Schlein e Conte a Giffoni, prove di campo largo tra caso Toti e referendum

Schlein e Conte a Giffoni, prove di campo largo tra caso Toti e referendumRoma, 26 lug. (askanews) – Prove di campo largo a Giffoni. Alla cinquantaquattresima edizione di Giffoni Film Festival si sono ritrovati Elly Schlein, segretaria nazionale del Partito Democratico, e Giuseppe Conte, presidente del Movimento Cinque Stelle.


Entrambi hanno partecipato a due separati incontri con gli oltre duecento ragazzi della sezione Impact, il contenitore di Giffoni dedicato ai temi della politica, della cultura e dell’attualità. Il programma ha però dato la possibilità ai due leader di incrociarsi. Nell’incantevole Convento di San Francesco di Giffoni Valle Piana Schlein e Conte hanno avuto modo di confrontarsi e dialogare sui temi del giorno, a partire dalle dimissioni del presidente della Regione Liguria fino alla proposta referendaria per l’abrogazione della riforma dell’autonomia differenziata. Poi, nel chiostro Schlein e Conte hanno conversato concedendosi un momento di pausa, assaggiando tipicità dell’enogastronomia campane.

Autonomia, Calderoli: 4 Regioni hanno già chiesto avvio negoziato

Autonomia, Calderoli: 4 Regioni hanno già chiesto avvio negoziatoRoma, 26 lug. (askanews) – “Per la determinazione dei LEP si procederà con i vari passaggi dell’iter procedurale di attuazione disciplinato dalla legge. Quanto alle richieste di avvio di negoziato, a oggi sono state già tramesse al Governo le richieste delle Regioni Veneto, Piemonte, Liguria e Lombardia”. Lo ha riferito il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, nel corso di un’informativa sul ddl autonomia differenziata in consiglio dei ministri.


“La legge – ha ricordato il ministro secondo quanto riporta la notaa del Cdm – definisce i principi generali per l’attribuzione alle Regioni di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia e le modalità procedurali di approvazione delle intese fra lo Stato e una Regione. La legge fa una distinzione tra materie e ambiti di materie LEP (livelli essenziali delle prestazioni) e materie e ambiti di materie non LEP”.

Milano, copertura binari Cadorna e allargamento Sempione più vicini

Milano, copertura binari Cadorna e allargamento Sempione più viciniMilano, 26 lug. (askanews) – La proposta di copertura del tracciato dei binari delle Ferrovie Nord dalal stazione di Cadorna a Milano-Domodossola, con l’ampliamento del parco Sempione, fa un passo avanti verso la realizzazione. Il Comune di Milano ha infatti aderito, con una delibera di indirizzo politico, alla promozione dell’Accordo di Programma per la realizzazione della proposta progettuale di rigenerazione urbana denominata ‘Fili Cadorna’, promosso da Regione Lombardia, che vede coinvolte anche Ferrovienord S.p.A. e Fnm S.p.A.. La proposta di riferimento è stata presentata dall’operatore privato Ceetrus Italy S.p.A. per il tramite di Nhood Services Italy.


La copertura dovrebbe estendersi da Cadorna fino a via Mario Pagano e poi, come da richiesta dell’Amministrazione comunale, fino alla stazione Domodossola. L’obiettivo è sanare la frattura urbana dovuta all’attraversamento dei binari ferroviari che arrivano fin nel cuore storico della città, e ricucire una porzione significativa del tessuto consolidato. Prevista anche la riqualificazione della stazione Cadorna, compreso lo spazio pubblico del piazzale antistante. “Una proposta senz’altro interessante, complessa e ambiziosa – ha commentato l’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi -. Nei prossimi mesi bisognerà lavorare alle valutazioni e agli approfondimenti necessari, ma certo il progetto di risistemazione di quell’area – che pur centrale oggi risulta frammentata – con la realizzazione di un’ampia parte a verde, che di fatto diventa la naturale prosecuzione del Sempione, è molto rilevante e in grado di cambiare il volto di un quadrante significativo della città”.


La piastra a copertura dei binari ferroviari sarà destinata, in via maggioritaria, ad ospitare un’ampia area di verde pubblico, in continuità con il vicino Parco Sempione di cui, di fatto, diventerà l’estensione. Lo sviluppo urbanistico contempla, infatti, un ampliamento del Parco mediante un sistema di piazze pubbliche, percorsi pedonali, vie di interconnessione ciclabile e corridoi verdi. Una porzione della piastra sarà destinata alla “Fabbrica per l’ossigeno”, un progetto di carattere ambientale sviluppato d’intesa con il Politecnico di Milano, che prevede la sperimentazione di tecnologie avanzate per il miglioramento della qualità dell’aria. Un’altra parte della piastra verrà poi occupata da volumi privati, con edifici destinati principalmente a funzioni residenziali, commerciali, ricettive e direzionali. La sostenibilità dell’operazione viene garantita mediante il ricorso a un procedimento di Partenariato Pubblico Privato, con risorse anche pubbliche già assegnate da parte di Regione Lombardia per un ammontare pari a 150 milioni di euro.

Vino, famiglia Veronesi acquisisce Cantina marchigiana Villa Bucci

Vino, famiglia Veronesi acquisisce Cantina marchigiana Villa BucciMilano, 26 lug. (askanews) – La famiglia Veronesi ha acquisito Villa Bucci, una delle più note Cantine marchigiane. Fondata da Ampelio Bucci, l’azienda di Ostra Vetere (Ancona) ha contribuito in modo significativo alla valorizzazione del Verdicchio, portandolo ad essere uno di bianchi italiani più conosciuti e amati, anche grazie alla scommessa sul suo affinamento. La famiglia Veronesi, a capo del Gruppo Oniverse (ex Calzedonia), possiede oltre alla catena “Signorvino”, anche le aziende vinicole La Giuva in Valpolicella, Podere Guardia Grande in Sardegna, Tenimenti Leone nel Lazio e ha annunciato un futuro “nuovo progetto di Trentodoc in alta quota”. La guida di queste realtà è affidata a Federico Veronesi, figlio del fondatore Sandro, cui spetta il ruolo di amministratore delegato anche di Villa Bucci.


“Vendo perché desidero che Villa Bucci continui a rappresentare un esempio eccellente del Made in Italy nel settore vinicolo: è un percorso che deve necessariamente evolversi per adattarsi al futuro, con tutti i cambiamenti che questo comporta. Abbiamo ceduto la nostra divisione vinicola a uno dei gruppi italiani più dinamici e innovativi in vari ambiti del Made in Italy, che spaziano dalla moda, in tutte le sue sfaccettature, al grande artigianato industriale di un marchio d’avanguardia nel settore nautico, fino ai settori del cibo e del vino” ha commentato Ampelio Bucci, che resterà in azienda come consigliere esterno, insieme con tutto lo storico staff che affiancherà la nuova gestione. “Per noi sarà un onore e un grande impegno portare avanti quanto Ampelio Bucci è riuscito a costruire fino a oggi” ha commentato Federico Veronesi, spiegando che “seppur ‘nativi’ da un settore diverso, abbiamo sposato la volontà di promuovere e investire in maniera seria e importante nel mondo vitivinicolo italiano che ha sicuramente bisogno di novità e tanta energia. In questo progetto di ampio respiro, che include una serie di altre aziende viticole in un contesto di eccellenza, Villa Bucci rappresenta un gioiello che avremo premura di far splendere, sempre più”.


Da quanto comunicato, l’azienda marchigiana continuerà a produrre gli stessi vini, alcuni dei quali si trovano già in affinamento per i prossimi anni, come il “Villa Bucci Riserva 2021”. Grande attenzione sarà data alle vecchie annate della Vintage Collection. “Ero convinto – ha spiegato Ampelio Bucci – che il Verdicchio, essendo un’uva non aromatica, potesse produrre vini tanto più interessanti quanto più li si aspetta nel tempo, quando sviluppano i cosiddetti sentori terziari”. I vigneti di Verdicchio del Castelli di Jesi Doc coprono circa 25 ettari in zona Doc Classica, più sei ettari di uve rosse Montepulciano e Sangiovese che rientrano nella Doc del Rosso Piceno. Villa Bucci produce circa 700-800 quintali di Verdicchio all’anno e 300 quintali di Rosso, solo ed esclusivamente con uve provenienti dai vigneti di proprietà.

Pirelli: il fotografo americano Ethan James Green firma The Cal 2025

Pirelli: il fotografo americano Ethan James Green firma The Cal 2025Milano, 26 lug. (askanews) – Ethan James Green, fotografo statunitense 34enne, realizzerà il Calendario Pirelli 2025. Scattato a Miami con la partecipazione di 12 talenti, l’iconico The Cal sarà svelato a Londra il prossimo novembre.


Il fotografo, nato nel 1990 in Michigan e residente a New York, con un inizio da modello per Calvin Klein, fonde la schiettezza del Midwest natio con l’ampiezza e lo splendore della città adottiva, creando ritratti di straordinaria intimità. Il primo libro di Green, “Young New York” (2019), è una raccolta di ritratti di amici e collaboratori scattati nei parchi del centro di New York, che documenta l’ampiezza dell’identità queer nell’ultimo decennio. La sua seconda monografia, Bombshell (2024), sovverte l’idea cliché di “bombshell” esplorando e dando una nuova interpretazione del concetto, invitando le modelle di acconciarsi e mettersi in pose in modi che incarnano loro prospettiva personale sulla femminilità, glamour e sex appeal. Prendendo spunto dalla sua visione del tutto personale della comunità artistica di New York, Green ha fondato la New York Life Gallery nell’autunno del 2022. La galleria, situata a Chinatown, invita i visitatori in un circolo di artisti del centro città con mostre e programmazioni che si concentrano su artisti emergenti e ai metà carriera, archivi sconosciuti e opere d’arte del XX secolo. Green ha anche collaborato con una vasta gamma di marchi di moda, tra cui Alexander McQueen, Dior, Fendi, Louis Vuitton, Miu Miu, Prada, Tom Ford e Versace.