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Autore: Redazione StudioNews

Premio Ciampi, il tema dell’edizione 2024 restano gli “Outsiders”

Premio Ciampi, il tema dell’edizione 2024 restano gli “Outsiders”Roma, 18 lug. (askanews) – Sono aperte le iscrizioni al Premio Ciampi Città di Livorno, la rassegna dedicata al poeta e musicista scomparso prematuramente nel 1980, che avrà la sua serata finale il 21 novembre al Teatro Goldoni di Livorno.


Con la pubblicazione del bando di concorso 2024 sul sito ufficiale e sui canali social ufficiali, è stato annunciato l’avvio della ventisettesima edizione del Premio Ciampi che, proseguendo il percorso iniziato lo scorso anno, avrà nuovamente come tema gli outsiders. Ci sarà tempo fino al 15 agosto per compilare la domanda di partecipazione al Concorso, che è rivolto ai singoli artisti o gruppi musicali.


“In continuità con quanto fatto nel 2023 – dichiara Massimiliano Mangoni, Presidente dell’Associazione Premio Ciampi – abbiamo scelto di restare fedeli al tema degli outsiders, scegliendo di stare al fianco di tutti coloro che fanno musica innanzitutto per amore della musica, senza compromessi. Un tema che ritroviamo nella figura e nell’opera di Piero Ciampi e che ci pare sempre più cruciale in un’epoca in cui tutto pare finalizzato al raggiungimento immediato del successo commerciale. Avremo dunque sul palco artiste e artisti che condividono questa sensibilità all’arte. Allo stesso tempo, il Concorso sarà un’occasione per dare spazio a figure emergenti che vogliono trovare una propria via, incuranti di mode e tendenze”. Sul sito www.premiociampi.it è disponibile il bando per la partecipazione al concorso 2024 a cui possono partecipare singoli artisti, senza limiti di età, o gruppi musicali, che presentino due brani originali entro la data del 15 agosto 2024. Facoltativamente, sarà possibile presentare anche una propria versione di un brano di Piero Ciampi, che sarà giudicato separatamente dalla Giuria, presieduta dal direttore artistico dell’Associazione “Piero Ciampi”, Antonio Vivaldi, che provvederà, secondo un proprio calendario dei lavori, alla selezione dei vincitori 2024, che saranno premiati, e invitati ad esibirsi, in occasione della serata finale della manifestazione in programma il 21 novembre 2024 al Teatro Goldoni di Livorno.


Da diversi anni, oltre al noto concorso musicale, il Premio Ciampi ha allargato gli orizzonti e gli interessi, attivando delle sezioni legate ad altre forme espressive, in sintonia con le passioni del grande artista livornese. Anche durante l’edizione 2024, infatti, verrà dato ampio spazio al Premio L’Altrarte, dedicato alle arti visive, al Premio Valigie Rosse, dedicato alla poesia, e dal Premio Ciampi ai fumetti. Il Premio Ciampi, quindi, prosegue il percorso intrapreso trent’anni fa, che ha portato la città di Livorno ad essere un punto di riferimento importante per quanto riguarda non solo la scena musicale nazionale, ma anche quella artistica in generale.


Il Premio Ciampi sarà inoltre presente il 28 settembre al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano a The Awards Stage ’24, manifestazione che vede l’incontro e il racconto dell’operato dei più importanti premi cantautoriali italiani. Il Premio Ciampi è organizzato dall’Associazione Premio Ciampi ed Arci, in collaborazione con Comune di Livorno, Regione Toscana, Fondazione Livorno e Fondazione Teatro Goldoni.

Bce, ipotesi taglio tassi settembre resta subordinata ai dati

Bce, ipotesi taglio tassi settembre resta subordinata ai datiRoma, 18 lug. (askanews) – Tutto o quasi come da attese all’ultimo Consiglio direttivo della Bce. L’istituzione monetaria ha confermato i livelli dei tassi di interesse di riferimento per il sistema bancario dell’eurozona. L’ipotesi di un nuovo taglio a settembre resta in piedi, ma non è certa e dovrà trovare supporto nei dati che da qui ad allora giungeranno. “Temo che sarà una estate un po’ indaffarata”, ha osservato la presidente, Christine Lagarde.


Intanto il tasso sulle principali operazioni di rifinziamento resta al 4,25%, quello sui depositi al 3,75% e quello sulle operazioni marginali al 4,50%. La Bce ribadisce che le future decisioni verranno assunte “di volta in volta a ogni riunione” in base all’evolversi dei dati, con l’obiettivo di favorire un rientro dell’inflazione al livello del 2% e “senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi”. Peraltro la Bce ha avvertito che le pressioni interne sui prezzi “restano alte” e che l’inflazione dei servizi “è elevata ed è probabile – recita il comunicato diffuso al termine del Consiglio dei governatori – che l’inflazione complessiva rimanga al di sopra dell’obiettivo fino a gran parte del prossimo anno”. Se i dati “delle prossime settimane e mesi confermeranno il processo disinflazionistico in corso, questo rafforzerà la nostra fiducia” che la dinamica dei prezzi nell’eurozona stia convergendo verso i livelli, ha spiegato Lagarde nella conferenza post direttorio. “Vedremo”, ha detto. Posto che se così andasse si spianerebbe la strada a ulteriori tagli dei tassi. Ma appunto ogni singolo dato verrà soppesato, per questo l’estate sarà “laboriosa” (busy). Il prossimo appuntamento è per il 12 settembre.


Lagarde, che si è congratulata con Ursula von der Leyen per la riconferma a capo della Commissione Ue, è poi tornata a lanciare le esortazioni di rito sui conti pubblici. “Accogliamo favorevolmente le recenti linee guida della Commissione europea per rafforzare la sostenibilità e la posizione per il 2025 dell’Eurogruppo”, che ha parlato di una intonazione restrittiva dei Bilanci. Inoltre “attuare pienamente e tempestivamente” le regole riviste del Patto di stabilità e di crescita “aiuterà far calare i deficit e i livelli di debito a livelli sostenibili”. La disciplina di bilancio è un aspetto “a cui sono tenuti tutti gli Stati membri”, ha detto.


E’ stata anche interpellata su un sondaggio del sindacato dei dipendenti della Bce, l’Ipso, che ha rilevato crescenti livelli di stress e patologie correlate tra il personale. Secondo Lagarde tra l’80 e 90% di coloro che lavorano alla Bce sono “altamente motivati” e, dati gli elevati carichi di lavoro a cui sono sottoposti l’istituzione dispone di programmi di supporto e “workshop”. Ad ogni modo “faremo anche delle nostre indagini per capire cosa ci sia in ballo”, ha aggiunto. Tuttavia secondo fonti dell’Ipso – che alcuni mesi fa aveva già pubblicato una indagine fortemente critica sulla presidenza Lagarde – anche le indagini che la stessa Bce realizzava fino al 2023 mostravano crescenti problemi di stress o similari “ed è per questo che hanno smesso di farli”, è la frecciata che arriva dal sindacato.


Lagarde ha comunque rimarcato che molte persone “stanno lavorando duramente in questa istituzione e penso che tutti gli europei dovrebbero apprezzare questo lavoro. Io sono estremamente grata per il lavoro che fanno – ha detto – e mi sento estremamente privilegiata di guidare questa istituzioni”. Infine, a una domanda su quali saranno le sue letture estive, “leggerò tante favole ai miei nipotini”, ha risposto la presidente. (di Roberto Vozzi).

”Voci per la libertà”, Diodato, Pedrini, Mou e altri big a Rovigo

”Voci per la libertà”, Diodato, Pedrini, Mou e altri big a RovigoRoma, 18 lug. (askanews) – A Rovigo la 27esima edizione del festival “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”: dal 19 al 21 luglio tre giorni di musica e diritti umani a fianco di Amnesty International attraverso la migliore musica italiana con Diodato, Omar Pedrini, Erica Mou, Patrizia Laquidara, Laika, Malvax, Gloria Rogato, il contest per emergenti e molto altro, all’insegna della campagna di Amnesty International “Proteggo la protesta”.


A condurre le tre serate sul palco principale ci saranno Savino Zaba (Rai1 – Rai Radio1), Carmen Formenton (Voci per la Libertà) e Manola Borgato (Radio Kappa). Venerdì 19 luglio si parte nel pomeriggio con due appuntamenti in piazzetta Annonaria. Alle 18 “Il carcere in piazza”, un reading tra musica e parole con la cantautrice Erica Mou e gli attori Giorgia Brandolese e Andrea Zanforlin. L’evento si inserisce all’interno del progetto “Dentro e fuori. Per un coordinamento delle attività di volontariato nella Casa Circondariale di Rovigo” finanziato da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo in collaborazione con Comune di Rovigo, il Manto di Martino e il coinvolgimento del Coordinamento volontari della casa circondariale di Rovigo. Alle 19.30 l’aperitivo musicale “Radio Kappa Talks”: gli speaker di Radio Kappa presenteranno gli artisti che si esibiranno in serata, Matteo Faustini, Isotta, Emanuele Conte e i Turbospettro. Sul palco principale di Piazza Vittorio Emanuele II dalle 21.30 spazio alla musica con la prima semifinale del Premio Amnesty International Italia nella sezione Emergenti. Gli artisti in gara presenteranno tre brani, fra i quali quello in gara: i Turbospettro da Milano porteranno “2030”, Matteo Faustini da Brescia “Il girasole innamorato della luna”, Isotta da Siena “Coming Out”, Emanuele Conte da Treviso “Proiettile bambolina”. Come ospiti due delle più apprezzate cantautrici italiane: Erica Mou, artista pugliese di grande talento, con all’attivo, nonostante la giovane età, oltre ottocento concerti in Italia e all’estero e sei album in studio. Nel 2012 ha partecipato a Sanremo nella categoria giovani vincendo il Premio della Critica Mia Martini e il Premio Sala Stampa Radio Tv. A chiudere la serata Patrizia Laquidara, veneto/siciliana considerata una tra le figure più poliedriche e brillanti della canzone d’autore di oggi, vincitrice di importanti premi come quello della critica tra i giovani a Sanremo 2003 e la Targa Tenco 2011 come miglior album in dialetto.


Sabato 20 luglio alle 18 al Cinema Teatro Duomo di Rovigo ci sarà la proiezione del film “Life is (not) a game”. Diretto da Antonio Valerio Spera, il film riepiloga gli ultimi tre anni d’attività “dell’attacchina” – o grafiters – Laika, la Bansky italiana, esplosa via social grazie alla sua coraggiosa street art e che sarà presente in sala. Alle 19.30 in piazzetta Annonaria tornerà l’aperitivo musicale “Radio Kappa Talks” con Capone & BungtBangt, Giulia Mei, Motus, Babele e i Malvax. In Piazza Vittorio Emanuele II dalle 21.30 la seconda serata del festival. I semifinalisti in gara saranno: Motus da Taranto con “Per fortuna ci sei tu”, Capone & BungtBangt da Napoli con “Capille luonghe”, Giulia Mei da Palermo con “Bandiera” e Babele da Messina con “Mediterraneo”. Come ospiti prima la giovanissima band modenese dei Malvax, con il loro intrigante indie-pop italiano, e poi Omar Pedrini, una delle penne più influenti del panorama cantautorale italiano, che festeggia i 35 anni di carriera tornando sulle scene insieme alla Omar Pedrini Band in uno spettacolo che si rivelerà speciale, nostalgico e potente. L’occasione per ascoltare i suoi successi, brani cult che hanno segnato la sua carriera, dai Timoria a oggi.


Domenica 21 luglio il gran finale. Il primo importante appuntamento sarà alle ore 18 al Cinema Teatro Duomo con un incontro con Diodato, vincitore del Premio Amnesty International Italia nella sezione Big con il brano “La mia terra”. L’artista dialogherà con pubblico e giornalisti assieme a Francesca Corbo, di Amnesty International Italia, e Michele Lionello, direttore artistico di Voci per la Libertà. Il brano di Diodato, composto per il film “Palazzina LAF” di Michele Riondino è un omaggio alla città di Taranto ma è anche un messaggio universale dedicato a tutte le persone che sono costrette a fuggire dalla propria terra a causa di guerre, persecuzioni e calamità. In Piazza Vittorio Emanuele II dalle 21.30 la finalissima del contest per emergenti con i cinque migliori semifinalisti. A seguire la giovane rodigina Gloria Rogato, cantautrice e musicista poliedrica con una passione profonda per la musica in ogni sua forma. E poi la premiazione di Diodato, che si esibirà accompagnato da Rodrigo d’Erasmo.


Infine la proclamazione del vincitore del Premio Amnesty International Italia Emergenti, cui andrà anche un bonus offerto da Noise Symphony Music e Indieffusione e dal MEI di Faenza. Verranno assegnati anche il Premio della critica ed il Premio della giuria popolare. Questa la giuria completa che, fra semifinali e finali, valuterà gli artisti in concorso: Claudio Agostoni (Radio Popolare), Giò Alajmo (Spettakolo), Carolina Bruni (Amnesty International), Angela Calvini (Avvenire), Marco Cavalieri (Radio Elettrica), Francesca Corbo (Amnesty International), Maya Cordì (Fuori aula network), Chiara D’Ambros (giornalista e filmaker), Enrico Deregibus (giornalista e operatore culturale), Elisa De Sandre (festival Arcella Bella), Daniela Esposito (ufficio stampa), Aldo Foschini (La musica nelle Aie), Michele Lionello (Voci per la Libertà), Ivan Malfatto (Il Gazzettino), Samuele Massarenti (Radio Kappa), Gianluca Mura (Radio41), Riccardo Pozzato (musicista), Alessio Pozzobon (Dischi sotterranei), Silvia Rotelli (Inalienabile, musica e diritti umani), Adila Salah (Indieffusione/Noise Symphony), Giordano Sangiorgi (MEI e Rete dei festival), Giovanni Stefani (Amnesty International), Nuccia Venuto (Radiobluetu) e Aldo Zaninello (Extreme Audio). Tutti gli eventi sono ad ingresso libero. La 27a edizione di “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty” è un’iniziativa: dell’Associazione Voci per la Libertà in collaborazione con Amnesty International Italia. Con il sostegno e il contributo di: Comune di Rovigo, Circoscrizione Veneto – Trentino Alto Adige di Amnesty International Italia, Centro servizi di Volontariato Padova e Rovigo, CGIL Rovigo, SPI Cgil Veneto, CISL Padova e Rovigo, CAF CISL, UIL Rovigo, ASM SET, Coop Alleanza 3.0, Banca Etica e Banca Annia. Iniziativa sostenuta da: Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con Fondazione Rovigo Cultura.

Programmi studio per studenti internazionali in Italia: la Top 5 delle regioni per il 2024

Programmi studio per studenti internazionali in Italia: la Top 5 delle regioni per il 2024Roma, 18 lug. (askanews) – Si conferma stabile per il 2024 l’interesse degli studenti internazionali che scelgono l’Italia per i loro programmi di studio. WEP, organizzazione leader nel settore degli scambi culturali e linguistici nel mondo da ben 35 anni, presenta la top 5 delle regioni più ricettive per lo svolgimento di programmi scolastici dedicati a studenti exchange:


1. Lombardia 2. Piemonte 3. Veneto 4. Marche 5. Sardegna e Toscana Negli ultimi 6 anni sono state 495 le famiglie Italiane che hanno ospitato gratuitamente exchange students in visita in Italia per motivi di studio. Rispetto al 2023, si confermano nei tre primi posti in classifica Lombardia, Piemonte e Veneto che si distinguono per l’ospitalità offerta. Cresce l’attitudine a partecipare a programmi di ospitalità per giovani studenti internazionali anche in Veneto e Sardegna, con le new entry rispetto al 2023 di Marche e Toscana. Abruzzo, Campania e Sicilia sono le tre regioni che al momento presentano un minore tasso di ricettività. Mentre per la prima volta nel 2024 famiglie della Calabria, Friuli, Trentino e Liguria hanno ospitato studenti stranieri in visita studio in Italia.


Sempre secondo i dati WEP, gli studenti provenienti dall’estero che hanno scelto di frequentare una scuola superiore in Italia per un semestre o un anno di studio si confermano in numero stabile rispetto al 2023. Le prime dieci nazioni di provenienza degli studenti presenti in Italia per programmi studio WEP nel 2024 sono:


1. Australia 2. Messico 3. Belgio 4. Svizzera 5. Giappone 6. Germania 7. Danimarca 8. Finlandia 9. Francia 10. Norvegia Le prime cinque nazionalità di provenienza degli studenti internazionali in visita studio in Italia rimangono sostanzialmente invariate rispetto al 2023, con l’unica eccezione della risalita della Svizzera al quarto posto, a sfavore del Giappone che scende in quinta posizione. Anche per quest’anno si conferma al sesto posto la Germania, mentre le posizioni successive variano molto rispetto al 2023, che ha visto tra il 7 e il 10 posto nazioni come Brasile, Slovacchia, Stati Uniti e Austria – sostituite nel 2024 da Danimarca, Finlandia, Francia e Norvegia, complice l’aumento dei prezzi dei voli aerei dalle nazioni più lontane rispetto all’Italia che ha influito sulla scelta della destinazione finale degli studenti internazionali per i propri viaggi studio.


“Nel contesto odierno lo scambio culturale è estremamente prezioso. Favorisce le relazioni umane e contribuisce alla nascita di amicizie internazionali, arricchendo la vita quotidiana di ragazze e ragazzi con nuove esperienze ed emozioni che facilitano l’uscita dalla zona di comfort a favore di una maggior fiducia in sé stessi. L’Italia si conferma una destinazione di grande interesse per gli studenti internazionali, grazie alle famiglie ospitanti che contribuiscono a divulgare la nostra cultura. WEP guida famiglie e studenti in questa avventura unica e sfidante, offrendo consulenza personalizzata per ogni esigenza” spiega Micaela Suzuki, Responsabile del programma di ospitalità WEP in Italia. “Ospitare studenti exchange durante le scuole superiori offre loro un’opportunità di crescita e permette alle famiglie ospitanti di riscoprire la propria quotidianità e stile di vita. Per i figli delle famiglie ospitanti, è un’occasione per esplorare nuovi orizzonti: i più piccoli entrano in contatto con culture diverse, mentre i più grandi scoprono nuovi punti di vista e curiosità globali. Grazie alle famiglie e alle scuole ospitanti, gli studenti potranno familiarizzare con l’Italia, conoscere la nostra cultura e imparare la nostra lingua” conclude Diana Frattini, Head of Marketing di WEP Italia. È ancora possibile candidarsi per l’anno scolastico 2024/2025 per le famiglie Italiane che vogliono aderire al programma di ospitalità WEP di studenti internazionali in viaggio studio: da quest’anno per la prima volta è possibile fare richiesta per aderire in tutte le regioni italiane.

Ue, perché von der Leyen deve la sua vittoria ai Verdi

Ue, perché von der Leyen deve la sua vittoria ai VerdiStrasburgo, 18 lug. (askanews) – Ursula von der Leyen deve ai Verdi la sua vittoria al Parlamento europeo, che l’ha riconfermata oggi alla guida della Commissione con 401 voti, 41 in più della soglia di 360 che era necessaria per raggiungere la maggioranza assoluta dei membri dell’Aula.


Lo hanno confermato nel pomeriggio a Strasburgo fonti del gruppo, secondo cui sono stati 43 i voti degli eurodeputati verdi a favore del secondo mandato della presidente della Commissione. Solo 9 verdi, tra cui i cinque francesi e una belga, hanno votato contro. Inoltre, mancava l’italiano Ignazio Marino, assente giustificato per malattia. I Verdi sono in tutto 53, di cui quattro italiani.

Cappelli Identity Design firma nuova Brand Identity Nobile Italia

Cappelli Identity Design firma nuova Brand Identity Nobile ItaliaRoma, 18 lug. (askanews) – Nobile Italia Spa, azienda leader nelle soluzioni d’illuminazione professionale da oltre 60 anni, rinnova la sua identità aziendale dopo essere entrata a far parte del Gruppo internazionale CLG – Collingwood Lighting Group.


Il 2024 segna un punto di svolta per Nobile Italia, che lancia una brand identity dinamica e innovativa, basata sul concept materia, sviluppata con Cappelli Identity Design, studio specializzato in brand design, comunicazione e strategie digitali con sedi a Roma, Milano e Torino. Il nuovo posizionamento internazionale, si basa sul concetto che la luce è materia, elemento etereo e impalpabile, ma al contempo sostanziale ed essenziale. La luce rivela la forma, la definisce ed esalta percezioni ed emozioni. Seguendo la metodologia Dynamic brand, Cappelli Identity Design ha progettato un’identità visiva che, attraverso una modularità meccanica degli elementi, valorizza la competenza tecnica di Nobile Italia. La tipografia è variabile e si adatta alla larghezza del modulo di base mutando la forma, ma non la sostanza. In questo modo la tipografia diventa visual, pattern e sistema identitario.


Il General Manager di Nobile Italia, Davide Jurisic, ha dichiarato “siamo soddisfatti della nuova identità realizzata da Cappelli Identity Design perché riflette i nostri valori di qualità, innovazione e sostenibilità e ci permette di proiettare la nostra visione: portare comfort nella vita delle persone attraverso soluzioni di illuminazione. Con questo progetto, abbiamo contribuito a rafforzare la posizione di Nobile Italia come leader nel settore dell’illuminazione nel mercato internazionale.” Emanuele Cappelli, fondatore e direttore creativo di Cappelli Identity Design, ha aggiunto “applicando la metodologia del Dynamic brand abbiamo progettato un’identità visiva che valorizzi la competenza dell’azienda nelle soluzioni di luce attraverso un sistema tipografico variabile che si adatti allo spazio proprio come la luce si adatta alle forme.”

Meloni dice “no” a von der Leyen e avverte: ruolo di peso a Italia

Meloni dice “no” a von der Leyen e avverte: ruolo di peso a ItaliaRoma, 18 lug. (askanews) – Alla fine Giorgia Meloni ha detto “no” a Ursula von der Leyen, confermata oggi presidente della Commissione Ue. I contatti (diretti e tramite emissari) sono andati avanti fino all’ultimo sull’asse Bruxelles-Blenheim Palace, l’antica residenza di Winston Churchill a Woodstock dove la presidente del Consiglio ha partecipato al summit della Comunità politica europea.


A testimoniare la difficoltà del momento il silenzio della premier: rimasta per tutta la giornata britannica ben lontana da microfoni e taccuini a sera, prima di ripartire, pubblica un video registrato in cui spiega la sua decisione. “Siamo rimasti coerenti con la posizione espresa in Consiglio europeo di non condivisione del merito e del metodo”, afferma, facendo però gli auguri di buon lavoro alla rieletta presidente e assicurando che il no di Fratelli d’Italia “non comprometterà la collaborazione che il governo e la Commissione hanno già dimostrato di saper portare avanti su molte materie come quella della migrazione”. Va detto che per Meloni la strada era stretta: da un lato un via libera al bis della presidente della Commissione – anche con un voto non ufficiale o non dichiarato – avrebbe potuto facilitare la trattativa per il ruolo del prossimo commissario italiano, dall’altro avrebbe scoperto il fianco ai prevedibili attacchi dei ‘Patrioti’, a partire da Matteo Salvini (che infatti oggi grida all’”inciucio”). Il no rende nell’immediato più solido il fronte destro dei Conservatori, ma spinge Meloni più lontano dal perimetro dei ‘governisti’, con il rischio di un peso minore per l’Italia. Messi i pro e i contro sul piatto della bilancia, al momento del voto la premier ha scelto. E i Verdi le hanno dato una mano nel poter rivendicare il voto contrario senza però per questo dare un giudizio nettamente negativo della von der Leyen. Il sì annunciato degli ambientalisti, ha spiegato infatti il capodelegazione di Fdi al parlamento europeo Carlo Fidanza, ha “reso impossibile il nostro sostegno a questa riconferma” pur “avendo apprezzato lo spirito collaborativo che ha caratterizzato il rapporto tra Ursula von der Leyen e il governo italiano”. In realtà la scelta tra Verdi e Conservatori l’aveva in qualche modo già fatta la presidente della Commissione, che aveva preferito intavolare una trattativa prioritariamente con i primi, pur senza mai chiudere la porta a un sostegno dei secondi.


Al di là delle rassicurazioni ufficiali e del fair play istituzionale, è evidente che qualche timore di ‘contraccolpi’ da parte dei vertici comunitari e degli altri leader Meloni ce l’ha. Del resto è l’unica ad aver detto tre “no”, se si conta quello ‘indiretto’ di oggi: ad Antonio Costa, a von der Leyen e a Kaja Kallas. Per questo sulla trattativa per il commissario italiano da Blenheim Palace lancia un messaggio: “Non ho ragione di ritenere – scandisce – che la nostra scelta possa in alcun modo compromettere il ruolo che verrà riconosciuto all’Italia nella commissione. L’Italia è un Paese fondatore, la seconda manifattura, la terza economia e uno dei governi più solidi delle grandi democrazie europee ed è sulla base di questo e solo di questo che si definisce il peso italiano”. Peso ancora da definire, mentre per quanto riguarda la persona pare ormai certa la scelta di Raffaele Fitto. La premier ha compreso che non avrà una vicepresidenza esecutiva – ma questo era abbastanza chiaro fin dall’inizio, non essendo parte della maggioranza – e punta a deleghe pesanti che dovrebbero vedere la responsabilità del Pnrr e un portafoglio economico. Ma proprio sul commissario la Lega non ha perso un attimo per punzecchiare Palazzo Chigi, sostenendo che chi sarà nominato “dovrà cercare di portare una voce contrastante e antitetica rispetto a quella della presidente della Commissione europea”.


Una prima avvisaglia, forse, del fatto che da oggi si fa anche più ‘caldo’ il fronte politico, in due sensi. Su quello interno la maggioranza è divisa in tre distinte aree in Europa, con Forza Italia in maggioranza e Fdi e Lega in due diverse opposizioni.Cosa che complica i rapporti europei della premier e le fa temere “fibrillazioni” e sgambetti da parte di Salvini. Sul versante comunitario, a Bruxelles e Strasburgo è prevedibile che si apra una competizione a destra, con i ‘Patrioti’ di Marine Le Pen, Viktor Orban e Matteo Salvini che appaiono spinti da un grande slancio e che potrebbero attrarre nuovi arrivi anche dagli stessi conservatori di Ecr.

Ue, Schlein: si è vista totale irrilevanza Italia in Europa

Ue, Schlein: si è vista totale irrilevanza Italia in EuropaGenova, 18 lug. (askanews) – Le destre “si sono divise su questo voto ma soprattutto quello che abbiamo visto è la totale irrilevanza di questo governo in Europa”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, commentando la rielezione della Von Der Leyen a presidente della Commissione europea, a margine della manifestazione a Genova per chiedere le dimissioni di Toti.


“Abbiamo visto le parole – ha aggiunto Schlein – gli interventi della Lega, ci chiediamo chi chi rappresenti oggi questo governo in Europa? Gli interventi sguaiati dei leghisti a cui Giorgia Meloni si è accodata con il suo voto? Oppure il plauso del ministro degli Esteri italiani? Io vedo grandi spaccature lì dentro, ma soprattutto vedo la mancanza di una visione del futuro dell’Italia e dell’Europa da da parte di questo governo”. “Giorgia Meloni – ha concluso la segretaria del Pd – non lo diciamo dal voto di oggi, ma come sapete lo diciamo da tempo, in Europa si è sempre scelta gli alleati sbagliati. Questo sta isolando il nostro Paese. Nel voto di oggi ha dimostrato ancora una volta di anteporre gli interessi del suo partito a quelli del Paese”.

AI leva per la competitività Ue, Meta: norme non limitino lo sviluppo

AI leva per la competitività Ue, Meta: norme non limitino lo sviluppoMilano, 18 lug. (askanews) – L’intelligenza artificiale può essere una leva importante per la competitività dell’Europa ma il suo sviluppo dipende dal quadro regolatorio di cui si doterà. E’ intorno a questi temi che si è sviluppato il confronto organizzato da Meta in collaborazione con l’Ispi a Palazzo Clerici a Milano alla presenza di rappresentanti di istituzioni, aziende e società civile. La discussione della terza policy breakfast della casa madre di Facebook, in media partnership con askanews, è partita dall’Ai Act approvato dall’Unione europea, proprio nelle stesse ore in cui la plenaria del Parlamento rieleggeva Ursula von der Leyen alla guida della Commissione.


Per Meta il quadro normativo non deve essere un limite all’innovazione ma bilanciare tutela dei cittadini e sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale, un tema quest’ultimo su cui le imprese già lavorano, come testimonia l’esperienza degli Innovation Labs di Leonardo. “Sul fatto che l’AI sia utile in azienda è indubbio – ha detto Marina Geymonat, responsabile AI Lab Leonardo Laboratories – Quello che noi facciamo è non soltanto sviluppare un AI che sia già fin d’ora coerente con le normative ma qualcosa in più. Bisogna fare un passo in più ed è quello di essere veramente utili alle persone e far capire loro che l’AI farà per le persone tutte le cose che noiose, ripetitive, pericolose, tutto quello che alle persone non piace fare, quindi sarà un aiuto, ma sta a noi progettare dei sistemi che siano veramente così, che non sostituiscano l’uomo ma lo supportino perché possa fare quello che è più nell’indole umana”.


Le persone sono al centro delle sfide poste dall’intelligenza artificiale, sfide che non riguardano solo l’approccio ai sistemi produttivi ma che sono prima di tutto culturali “Affrontare la transizione solo con il timore di non essere in grado di governarla non è utile e non è utile soprattutto per lo sviluppo economico del Paese – ha spiegato Alessandra Poggiani, direttrice generale Cineca – quindi bisogna formare professionalità specifiche per occupare le posizioni lavorative e professionali che si vengono a creare già adesso, ma anche di utenti, persone che possono utilizzare i sistemi nuovi in maniera consapevole. La sfida non è solo produttiva e organizzativa, ma è una sfida che a che fare anche con la ricerca e la formazione”. Di formazione ha parlato Paolo Micozzi, dirigente sistemi informativi e statistica ministero dell’Università e della ricerca, per il quale la sfida è governare questa innovazione rendendola utile a tutti i cittadini: “Il Mur è uno dei ministeri che ha le più grandi banche dati. Noi abbiamo i dati di tutti gli studenti – ha detto Paolo Micozzi, dirigente sistemi informativi e statistica del Ministero dell’Università e della ricerca – Stiamo cercando di lavorare in sinergia con dei campioni nazionali di intelligenza artificiale per mettere a fattor comune questi dati strutturarli e cercare di interpretarli nella migliore delle forme. Un altro silos è quello di cercare di automatizzare, tramite l’intelligenza artificiale, tutte quelle attività routinarie. La regolamentazione è sicuramente un aspetto fondamentale, l’IA-Act in questo è importantissimo e traccia le linee guida credo che questo sia però il momento in cui mettere a terra questi progetti e cercare di renderli utili a tutto il paniere di possibili utilizzatori sia pubblici che privati”.


La chiarezza del quadro normativo è un elemento chiave per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, e di conseguenz della competitività del Paese. Ed è quello che si aspetta dal regolatore europeo Meta che per ora non lancerà in Europa la sua Intelligenza artificiale multimodale, una forma avanzata AI in grado di lavorare non solo input testuali ma su livelli diversi come immagini, video o audio. La stessa tecnologia inserita negli smart glasses Ray-Ban Meta sviluppati con Luxottica.

A Terracina “Il Caminetto”, ristorante per valorizzare Made in Italy

A Terracina “Il Caminetto”, ristorante per valorizzare Made in ItalyRoma, 18 lug. (askanews) – Terracina è una città che vanta una lunga storia culinaria, ricca di tradizioni che affondano le radici nelle terre fertili dell’Agro Pontino e nelle acque generose del Mar Tirreno. In questa città, culla di sapori autentici, si distingue il ristorante Il Caminetto, gestito con passione dalla Famiglia Fontana.


Situato in una posizione privilegiata, a pochi passi sia dal centro che dal mare, “Il Caminetto” si è guadagnato una solida reputazione grazie alla maestria dello chef Nazareno Fontana, un vero virtuoso nell’arte di rielaborare piatti tradizionali con un tocco di modernità. La sua abilità nell’unire il classico e l’avanguardia ha creato uno stile unico e originale, che soddisfa i palati più esigenti. La storia di Il Caminetto è stata segnata da una svolta audace compiuta dalla Famiglia Fontana negli anni Ottanta. Chef Nazareno, con la moglie Rosalba, affiancati in sala dal fratello Mario e dalla cognata Piera, decise di intraprendere un percorso di formazione e ricerca per valorizzare le materie prime locali. La cucina di “Il Caminetto” si ispira alle sponde del Mar Tirreno e alle colline dell’Agro Pontino, dove gli ingredienti di alta qualità raccontano storie di vita, tradizione e amore per la terra. La cucina di Il Caminetto si concretizza in un viaggio tra i principi quasi scientifici della creatività culinaria. Questa modernizzazione soft delle ataviche consuetudini gastronomiche del nostro Bel Paese sorprende e lusinga gli ospiti con una cucina raffinata e mai scontata.


L’approccio di Nazareno Fontana si basa su due pilastri principali: la “cucina pensata” e la “cucina giocata”. La “cucina pensata” interpreta con estro anche le ricette più popolari, sfruttando a fondo le potenzialità espressive degli ingredienti e creando incontri sorprendenti tra sapori, aromi e consistenze. La “cucina giocata” trasforma il cibo in arte e spettacolo, offrendo esperienze gastronomiche emozionanti in cui si scommette su cotture stravaganti, procedimenti fantasiosi e combinazioni sorprendenti. “È con grande orgoglio – dichiara lo chef Nazareno Fontana – che abbiamo portato avanti la tradizione della nostra terra, reinterpretandola con la nostra visione moderna. Ogni piatto che prepariamo è una sintesi della tavola mediterranea, con profumi e colori che raccontano la nostra passione per il territorio. Ogni mattina ci svegliamo respirando l’odore del mare e gironzoliamo tra i mercati rionali, cercando ingredienti freschi e di qualità”.


E aggiunge: “Sono sempre stato affascinato dalle storie dei pescatori e degli agricoltori locali, che hanno ispirato molte delle mie creazioni culinarie. Il mio celebre piatto del calamaro farcito è nato da una notte di riflessione e dall’incontro di ingredienti locali, come calamari freschi, uva moscato, scarola, olive di Gaeta e pomodori antichi. Questa fusione di tradizione e fantasia rappresenta un elemento imprescindibile del mio vivace menù da anni”. Il Caminetto è diventato un punto di riferimento per gli amanti della buona cucina, che qui trovano la promessa di esperienze gastronomiche indimenticabili. La passione, la ricerca continua e una grande umiltà hanno guidato la Famiglia Fontana in questo viaggio culinario, e il ristorante si è conquistato un posto speciale nei cuori e nei palati dei suoi affezionati ospiti. Da qualche tempo è online il nuovo sito web del ristorante che, oltre a presentare la location, illustra anche l’attigua Enoteca, gestita da Biagio Fontana e sua sorella Sara, i meravigliosi appartamenti e soprattutto alcuni efficientissimi servizi come la prenotazione online e lo store dove poter acquistare, da ogni parte del mondo, diversi prodotti firmati Nazareno Fontana. Gli ingredienti ci sono tutti per far sì che questo posto sia riconosciuto come rappresentativo di ciò che il mondo intero ci invidia, ovvero l’ineguagliabile Made in Italy.