Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Coldiretti: export agroalimentare in 2024 sfiorerà 70 mld valore

Coldiretti: export agroalimentare in 2024 sfiorerà 70 mld valoreRoma, 16 lug. (askanews) – Se il trend di crescita dei primi cinque mesi dell’anno verrà mantenuto, le esportazioni agroalimentari Made in Italy potrebbero sfiorare nel 2024 la quota record di 70 miliardi in valore, mai registrata prima, con un traino importante sull’intero export tricolore del quale proprio il cibo è il primo ambasciatore nel mondo. E’ quanto emerge da una proiezione Coldiretti su dati Istat relativi al periodo gennaio-maggio diffusa in occasione del G7 del Commercio, in corso in Calabria.


I prodotti agroalimentari fanno registrare una crescita complessiva del 9% nei primi cinque mesi, in controtendenza rispetto al dato generale che vede le vendite all’estero stagnanti (-0,1%). Tra i principali Paesi acquirenti, la crescita più consistente è quella sul mercato statunitense, il primo sbocco extra Ue, con un aumento del 19%, rileva Coldiretti, ma il dato è positivo anche in Gran Bretagna (+9%), Germania (con un +5%) e Francia (+3%). Tra gli altri mercati, da segnalare la crescita del 15% in Cina e del 23% in Russia. Nel mondo il campione dell’export tricolore si conferma il vino con una crescita del 7% nei primi 4 mesi del 2024 mentre al secondo posto si piazza l’ortofrutta trasformata (+11%) e al terzo i formaggi (+8%), seguiti dalla pasta e gli altri derivati dai cereali (+6%), frutta e verdura fresche (+6%), olio d’oliva, che registra un aumento in valore del 70%, e i salumi (+18%).


“Per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia nazionale serve abbattere gli ostacoli commerciali a cominciare dal fenomeno dell’agropirateria, con il valore del falso Made in Italy agroalimentare nel mondo che è salito ad oltre 120 miliardi sottraendo risorse e opportunità di lavoro all’Italia – sottolinea il presidente della Coldiretti Ettore Prandini – Un problema che riguarda tutti i continenti e colpisce in misura diversa tutti i prodotti, con il paradosso peraltro che i principali taroccatori delle specialità tricolori sono i paesi ricchi”. Ma è importante anche colmare i ritardi infrastrutturali dell’Italia che costano al Paese oltre 93 miliardi di euro di mancate esportazioni, di cui ben 9 miliardi riguardano il solo agroalimentare, secondo l’analisi del Centro Studi Divulga. Un gap inaccettabile che va superato migliorando i collegamenti all’interno del Paese e quelli con il resto del mondo con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo per affiancare al trasporto su gomma quello per via marittima e ferroviaria in alta velocità. L’obiettivo – conclude Coldiretti – è portare il valore annuale dell’export agroalimentare a 100 miliardi nel 2030.

Roberta Metsola rieletta presidente del Parlamento europeo

Roberta Metsola rieletta presidente del Parlamento europeoStrasburgo, 16 lug. (askanews) – Roberta Metsola (Ppe) è stata rieletta presidente del Parlamento europeo, per un secondo mandato di due anni e mezzo, oggi a Strasburgo. Metsola ha ottenuto 562 voti. I votanti sono stati 699, le schede bianche o nulle 76, i voti espressi 623; la maggioranza assoluta dei suffragi espressi era pari a 312 voti. L’altra candidata, Irene Montero La Sinistra) ha ottenuto 61 voti. “Congratulazioni Roberta Metsola rieletta meritatamente Presidente del Parlamento europeo! Orgogliosi di averti sostenuta, rinnoviamo il sentimento reciproco di amicizia che ti lega all’Italia. Il Ppe è al tuo fianco per costruire un’Europa più giusta, democratica e vicina ai cittadini”. Lo ha scritto oggi il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani su X.

Bei: altri 2 miliardi per ricostruzione zone terremoto Centro Italia

Bei: altri 2 miliardi per ricostruzione zone terremoto Centro ItaliaRoma, 16 lug. (askanews) – La Banca Europea per gli Investimenti (BEI) rafforza ulteriormente il proprio impegno a sostegno degli interventi di ricostruzione e messa in sicurezza nelle regioni centrali dell’Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017, annunciando l’approvazione di un nuovo pacchetto di finanziamenti da 2 miliardi di euro. Lo rende noto lo stesso istituto in un comunicato.


L’accordo di progetto – che garantisce che questi fondi aggiuntivi arrivino ai beneficiari finali in linea con i criteri di sostenibilità e sicurezza richiesti dalla BEI – è stato firmato oggi a Roma dal Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione post-terremoto 2016 Guido Castelli e dal Direttore generale delle Operazioni della BEI Jean -Christophe Laloux. Questo nuovo pacchetto finanziario getterà le basi per un potenziale contratto di finanziamento da 1 miliardo di euro tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e la BEI per sostenere la ricostruzione e il ripristino del patrimonio pubblico, nonché un ulteriore accordo da 1 miliardo di euro tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e la BEI. BEI e Cassa Depositi e Prestiti (CDP) per finanziare, attraverso il sistema bancario, la ricostruzione di edifici privati, residenziali e industriali.


Questo pacchetto di finanziamenti da 2 miliardi di euro porterà il sostegno della BEI alla ricostruzione nelle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria a un totale di 4,75 miliardi di euro, quasi il 15% dei 27 miliardi di euro stimati dal governo necessari per la ricostruzione. “Il sostegno fornito alla regione italiana dell’Appennino Centrale attraverso la firma di questo accordo rappresenta un importante passo avanti nella ricostruzione e nel rinnovamento dell’area”, ha affermato il Commissario Straordinario per il Terremoto del 2016 Guido Castelli. “Il sostegno passato della BEI dimostra la vicinanza e lo spirito di cooperazione che uniscono le istituzioni dell’UE e l’Italia e si traducono in politiche concrete per riqualificare le regioni centrali in modo sicuro e sostenibile. Spirito di collaborazione definisce anche la partnership tra la Questura e Cassa Depositi e Prestiti per la gestione del fondo sisma centrale italiano per la ricostruzione privata, le cui erogazioni sono aumentate del 16,64% nei primi sei mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023, e del 41,71% rispetto all’importo registrato nel 2022. Vogliamo continuare ad aumentare questo importo con azioni che includono l’utilizzo di questo nuovo pacchetto finanziario”.


“Siamo lieti di espandere ulteriormente il nostro sostegno alle comunità colpite dai terremoti, consentendo loro di ricostruire in modo sicuro e sostenibile, migliorando al tempo stesso la qualità delle infrastrutture e dei servizi forniti”, ha affermato il Direttore generale delle operazioni della BEI Jean-Christophe Laloux. La Banca Europea per gli Investimenti (BEI) è l’istituto di credito a lungo termine dell’Unione Europea di proprietà dei suoi Stati membri. Fornisce finanziamenti a lungo termine per investimenti validi che contribuiscono alla politica dell’UE. La Banca finanzia progetti in quattro aree prioritarie: infrastrutture, innovazione, clima e ambiente e piccole e medie imprese (PMI). Negli ultimi cinque anni il Gruppo BEI ha erogato oltre 58 miliardi di euro di finanziamenti per progetti in Italia.

Un documentario su Mimmo Lucano apre il Faito Doc Festival

Un documentario su Mimmo Lucano apre il Faito Doc FestivalRoma, 16 lug. (askanews) – “Un paese di resistenza” di Shu Aiello e Catherine Catella, che segue la lotta e il percorso di vita di Mimmo Lucano, è il film d’apertura della 17a edizione del Faito Doc Festival mercoledì 17 luglio alle ore 20.30 proiettato alla presenza delle registe nel cinema tra gli alberi sull’omonimo monte a 1.200 metri sul mare di Vico Equense in provincia di Napoli.


Il programma del festival, ideato e diretto da Nathalie Rossetti e Turi Finocchiaro, si declina in proiezioni ed eventi esclusivi immersi nella natura, sul tema delle “radici” fino al 24 luglio, tra cui mostre di disegni, fotografie, opere originali in 3D, passeggiate artistiche nel bosco a cura del naturalista Nando Fontanella. La giornata di giovedì 18 luglio si apre con la “Biblioteca Vivente” con i residenti del Centro terapeutico Il Camino per una esperienza di “ascolto” interculturale per poter conoscere realtà di vita diverse dalla propria. Nel pomeriggio spazio al DOC NOW! guidato dal giornalista di Taxidrivers Antonio Maiorino, per analizzare i fenomeni più rilevanti del cinema documentario contemporaneo con ospite Michel Khleifi.


Focus sulla Palestina nella giornata di sabato 20 giugno, con la proiezione del film “Ma’loul fête sa destruction” di Michel Khleifi a cui seguirà al tramonto lo spettacolo con Omar Suleiman, “La terra delle arance tristi”, con adattamento e regia di Patrizia di Martino, tratto dal racconto di Ghassan Khanafani. Lo stesso Omar offrirà poi al pubblico una degustazione di cucina tipica palestinese, seguirà “Going Home” dell’anglo-palestinese Omar Al Qattan, che giunge al Festival da Amman. Domenica 21 luglio si terrà la masterclass di Maricetta Lombardo, una delle più importanti professioniste del suono in Italia, già premiata ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento, reduce dal successo di “Io Capitano” di Matteo Garrone.


Proiezioni di “classici” per grandi e bambini con la mini rassegna Docs for Kids a cura di Milena Bochet, lunedì 22 luglio dalle ore 11. Alle ore 19 al Rifugio Tre Pini “alle radici del gusto” coordinata da Elisa Frascà con Alessandro Moraca della locanda “Il Testardo”. Pitching Faito Doc “delle Ali per gli Autori”, laboratorio di scrittura documentaria creato da tre anni per incoraggiare gli autori e le autrici in programma martedì 23 luglio alle ore 18. Serata conclusiva il 24 luglio con premiazioni, in chiusura il concerto di tammorra pimontese.


Sono 50 i documentari selezionati in questa edizione provenienti da più di 20 Paesi nel mondo: 27 di questi gareggeranno nelle tre competizioni previste dal Festival: una dedita ai lungometraggi e due ai cortometraggi, tra cui quella dedicata alle scuole di cinema. I vincitori del festival riceveranno in premio le creazioni dell’inventore belga Cricou, amante del riciclaggio ma anche opere originali dei Residenti della comunità il Camino e del Faito Doc Camp entrambi giurie sul territorio, oltre al nuovo Premio della Città di Vico Equense, accanto alle giurie internazionali dei giovani e dei professionisti. Intorno alla Casa del cinema sorge il Faito Doc Camp creato dall’Associazione Gli Amici della Filangieri accoglie i visitatori del Festival in un campeggio temporaneo, allestito “magicamente” nella castagneta. Il Doc Camp è un luogo di celebrazione dove fluisce la poesia dipingendo fiori e arcobaleni, sorrisi nei sorrisi. La preservazione del parco naturale è valorizzata da una scenografia creata da giovani volontari provenienti da tutto il mondo, e con 7 studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli con materiali naturali, riciclati e trasformati, guidati da Rino Squillante.

Copa Cogeca: da Von Der Leyan attendiamo attenzione agricoltura

Copa Cogeca: da Von Der Leyan attendiamo attenzione agricolturaRoma, 16 lug. (askanews) – “Un’attenzione particolare alle questioni agricole e l’introduzione delle prime tappe fondamentali” per rimettere l’agricoltura al centro dell’agenda politica europea. E’ quanto Christiane Lambert, presidente del Copa e Lennart Nilsson, presidente della Cogeca, i più importanti sindacati degli agricoltori e delle cooperative agricole europee, si attendono dalla primo discorso che Ursula von der Leyen terrà giovedì prossimo davanti ai parlamentari appena riuniti a Strasburgo.


“Ci aspettiamo parole e fatti per l’agricoltura – spiegano in una nota congiunta – L’agricoltura ha avuto un ruolo di primo piano nelle elezioni europee, spesso menzionata dai candidati ed evidenziata nei manifesti dei partiti. L’agricoltura – spiegano – è uno dei tre pilastri dell’autonomia strategica dell’UE, insieme all’energia e alla difesa. Il modo in cui l’UE affronterà queste tre aree critiche nei prossimi cinque anni sarà cruciale per il suo futuro”. “Mentre l’agricoltura è attualmente al centro dell’attenzione, è emerso un certo paradosso – constatano i presidenti del Copa e della Cogeca – Nonostante le intenzioni espresse dai partiti politici durante la campagna, non abbiamo ancora visto risposte politiche convincenti e innovative alle difficoltà e alle preoccupazioni sollevate durante le proteste agricole”.


Quindi ora, dopo le risposte a breve termine fornite da Ursula von der Leyen negli ultimi mesi con le semplificazioni alla nuova PAC e l’avvio del dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura europea, ora i sindacati si aspettano “ulteriori parole e azioni a favore dell’agricoltura nel prossimo mandato”. Intanto, rileano il Copa e la Cogeca, “ridurre i budget stanziati per la politica di promozione sarebbe un’occasione persa, poiché si tratta di una delle storie di maggior successo dell’UE”, come anche “qualsiasi spinta a portare avanti l’accordo UE-Mercosur nella fase iniziale del mandato invierebbe un cattivo segnale a livello politico”. Per quanto riguarda l’Ucraina, “anche se dobbiamo sostenere il suo sforzo bellico, gli agricoltori dell’UE non dovrebbero essere lasciati a sostenere parte del peso della liberalizzazione del commercio o del potenziale allargamento”.


Su queste “basi chiare”, e con il sostegno di un Commissario per l’Agricoltura con un ruolo centrale nel futuro collegio, “possiamo prendere in considerazione una serie di nuove riforme per migliorare notevolmente la posizione degli agricoltori nella catena del valore e il rinnovamento delle generazioni agricole. Infine – concludono – è fondamentale che venga data una nuova attenzione alle cooperative agricole”.

Giorgetti: ok alle priorità della presidenza Ue ma preservare gli aiuti all’Ucraina

Giorgetti: ok alle priorità della presidenza Ue ma preservare gli aiuti all’UcrainaRoma, 16 lug. (askanews) – “Accogliamo positivamente le priorità strategiche delineate dalla presidenza attuale della Ue” rilevata dall’Ungheria “però lasciatemi sottolineare che l’Unione europea dovrebbe restare impegnata assieme ai partner del G7 a provvedere supporto finanziario adeguato all’Ucraina”. Lo ha affermato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti durante la sessione pubblica dell’Ecofin.


“Diamo il benvenuto alla proposta della presidenza sulla cruciale importanza delle politiche di coesione. Supportiamo anche la proposta della presidenza per promuovere il dialogo sulle transizioni verdi e digitali”. Per l’Italia, qui “sarebbe cruciale rafforzare gli strumenti europei” necessari a intervenire ove non risultino efficaci i mercati e “per ridurre i gap con i competitori internazionali”. “Ci dobbiamo focalizzare su settori innovativi – ha proseguito Giorgetti – preservando i settori tradizionali”. Inoltre “approfondire l’Unione economica e monetaria migliorerebbe l’attrattività delle nostre economie e la fiducia nel nostro settore finanziario. Consideriamo fondamentale attuare la riforma del Patto di stabilità e di crescita per promuovere finanze pubbliche sane e sostenibili”.


Il ministro ha anche espresso apprezzamento per l’enfasi posta sulla rilevanza delle sfide demografiche su temi come la competitività e la sostenibilità delle finanze pubbliche. “Infine sulla tassazione diamo il benvenuto all’impegno di affrontare le sfide dei nuovi modelli di business e al tempo stesso ribadiamo che sarebbe cruciale per l’Unione europea promuovere un’attuazione coerente con gli accordi internazionali” di G20 e Ocse.

Alessandra Stefani nuovo presidente Cluster Italia Foresta Legno

Alessandra Stefani nuovo presidente Cluster Italia Foresta LegnoRoma, 16 lug. (askanews) – Auguri di buon lavoro da parte di Cia-Agricoltori Italiani ad Alessandra Stefani, nuovo presidente del Cluster Nazionale Italia Foresta Legno e al professor Davide Pettenella, confermato presidente onorario. Per Cia, il Cluster mette insieme le migliori energie del mondo della ricerca e della produzione e ha rappresentato una scelta strategica che permetterà di sviluppare gli investimenti sul legno, garantendo la sostenibilità ambientale con la crescita di un sistema foresta sano.


Secondo il presidente Cia, Cristiano Fini, “il rafforzamento della filiera bosco-legna-energia può contribuire a valorizzare le potenzialità che il patrimonio forestale del nostro Paese è in grado di garantire in termini di sviluppo, occupazione e salvaguardia ambientale delle nostre aree interne”.

Innovazione energetica, I-Com: “Italia indietro su brevetti e green”

Innovazione energetica, I-Com: “Italia indietro su brevetti e green”Roma, 16 lug. (askanews) – I brevetti rilasciati a livello mondiale nel 2022 sono stati poco meno di 1,8 milioni, in flessione del 3,6% rispetto al 2021. La Cina continua ad essere la protagonista assoluta con il 44,4% dei brevetti e segnando un +19% rispetto al 2021. L’Italia mostra una contrazione del 6,6% rispetto al 2021, dato negativo ma sostanzialmente in linea con i valori del Vecchio Continente.


In ambito energetico, invece, sono stati rilasciati poco più di 117.000 brevetti, in crescita del 6,4%. Anche in questo settore, il Dragone asiatico irrobustisce la sua leadership con 51.000 unità di brevetti rilasciati e un +13,5%. Recuperano il Giappone con +21,5% rispetto al 2021, la Germania con un +12,2% e gli Stati Uniti con +0,1%. Sono questi alcuni dei dati contenuti nel rapporto annuale sull’innovazione energetica dell’Istituto per la Competitività (I-Com) presieduto dall’economista Stefano da Empoli. Lo studio – dal titolo “L’innovazione strada maestra per sostenibilità e transizione” – è stato presentato oggi a Roma nel corso di un convegno pubblico al quale hanno preso parte oltre 50 relatori tra accademici, esperti e rappresentanti delle istituzioni, della politica, del mondo imprenditoriale e associativo. Il rapporto, giunto alla sedicesima edizione, è stato curato dal direttore Area Sostenibilità I-Com Antonio Sileo, sviluppato in partnership con A2A, Acea, Acquirente Unico, Assogasmetano, Elettricità Futura, Enel, Eni, Federchimica – Assogasliquidi, Gruppo Hera, Proxigas, RWE, Terna, Utilitalia e con la media partnership di Quotidiano Nazionale e QN Economia.


In ambito elettrico, l’attività innovativa continua ad essere polarizzata sulle tecnologie di accumulo, le più fiorenti in termini di invenzione, con 61.828 unità di brevetti concessi a livello globale. Seguono per importanza le nuove rinnovabili elettriche: solare fotovoltaico (20.826 unità di brevetti) ed eolico (11.283 unità di brevetti). A dominare sulle tecnologie elettriche è ancora una volta la Cina, che occupa la prima posizione in 10 delle 12 tecnologie considerate. Complessivamente, in Europa, questa tipologia di brevetti è stata trainata da un +12% della Germania, un +70% della Francia e un +38% del Regno Unito. Nel 2022 l’Italia ha depositato solo 197 brevetti in campo elettrico, quasi 100 in meno rispetto all’anno precedente.


Nel campo della mobilità sostenibile, nel 2022, con circa 12.000 brevetti e una quota del 47,2% sul totale della categoria della mobilità elettrificata, i sistemi di accumulo energetico si sono confermati come la tecnologia più dinamica a livello globale. Primeggia la Cina con 4.340 brevetti depositati, seguita a breve distanza dalla Corea del Sud, che fa rilevare 3.530 brevetti. In Europa, la Germania è l’unico Paese che si avvicina ai leader mondiali, con 1.947. L’Italia ha depositato solo 85 brevetti nel 2022 rispetto ai 103 del 2015. Gli investimenti globali nelle tecnologie per la transizione energetica hanno raggiunto i 2.000 miliardi di dollari nel 2024 (+11% sul 2023), con Stati Uniti, Cina ed Europa che rappresentano oltre il 70% del totale. Roma, 16 lug. (askanews) – L’uso crescente di sistemi di storage, come le batterie, è essenziale per elettrificare i consumi e facilitare la decarbonizzazione. In Europa il mercato del battery storage è cresciuto significativamente, con un aumento del 94% nel 2023 e la maggior parte della capacità installata nel settore residenziale (63%). Il Paese che sta investendo maggiormente negli storage è la Germania, che nel 2023 ha raggiunto i 5,9 GWh (+156,5%), seguita da Italia e Regno Unito, con variazioni percentuali rispettivamente del +73,9% e del +56,5%.


“Il contesto geopolitico globale ha fatto riscoprire l’importanza, nonché la necessità, di una maggiore diffusione degli impianti FER e dei relativi sistemi di stoccaggio”, ha commentato il direttore Area Sostenibilità I-Com Antonio Sileo. “L’immagazzinamento consente non soltanto una minore esposizione a tagli improvvisi da parte dei fornitori esteri, ma anche un maggiore utilizzo di energia rinnovabile che minimizza la produzione di gas climalteranti. L’adozione diffusa di sistemi di storage risulta pertanto cruciale per ottimizzare l’uso delle fonti rinnovabili e garantire la sicurezza e l’adeguatezza del sistema elettrico”. Per la prima volta nel Rapporto viene introdotta un’analisi su competenze e formazione specifiche richieste in un mercato del lavoro anch’esso inserito nel contesto della transizione energetica. Nel nostro Paese il possesso di competenze verdi è stato richiesto per più del 75% dei lavori nel 2023, a prescindere dalla qualifica degli entranti. Le rilevazioni OCSE non sono molto confortanti: solo uno studente italiano su quattro possiede livelli basilari di conoscenze sulla sostenibilità ambientale, rispetto a un giovane su tre delle principali economie europee. Un dato che si confronta con altri Paesi industrializzati come Sud Corea e Canada, dove si raggiungono i massimi OCSE, rispettivamente del 41% e del 50%. Similmente, sul fronte universitario i numeri offrono un quadro in cui i laureati STEMA (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica e Architettura) crescono a fatica. Nell’arco di un decennio l’incidenza dei laureati STEMA sul totale è aumentata di un solo punto percentuale, passando dal 25% del 2013 al 26% del 2023. Le lauree “verdi”, che includono ingegneria elettrica, elettronica, energetica, ambientale, industriale e dei materiali, risultano meno attrattive della media, registrando un incremento dell’8% in 10 anni a fronte di una crescita dei laureati totali del 25%. “L’attenzione delle imprese verso l’ambiente e le pratiche sostenibili è in crescita in tutti settori, e ciò è dimostrato sia dalla richiesta di lavoratori con competenze verdi sia dagli investimenti nelle stesse. Particolarmente utile, anzi essenziale è monitorare il divario tra domanda e offerta di competenze verdi, per evitare che la carenza di personale qualificato diventi un problema strutturale”, aggiunge Antonio Sileo. “Senza un’accelerazione significativa, infatti, la disponibilità di capitale umano necessario per l’innovazione energetica del Paese rischia di diventare sempre più scarsa”. Un altro aspetto trattato dal Rapporto riguarda le start-up innovative, che rappresentano un elemento cruciale per lo sviluppo economico e sociale in Italia e hanno un impatto economico massimo pari a 3,8 miliardi di euro, con il Nord Italia che contribuisce per più del 50% del valore della produzione. A dicembre 2023, secondo Infocamere, in Italia erano registrate 13.393 start-up: di queste, circa 2.031 nel settore energetico. Le regioni del Nord Italia ospitano oltre 6.600 start-up (il 54,6%), seguite dal Centro con 2.613 e dal Sud con 3.652. Tuttavia, il tasso di crescita delle start-up innovative è negativo in tutte le aree geografiche: -6,4% al Nord, -15,7% al Centro e -3,3% al Sud. Geograficamente, la Lombardia è la regione con il maggior numero di start-up innovative (684), seguita da Lazio (330) e Campania (212). Il settore dei servizi è il più prolifico per le start-up (81,1%), seguito a grande distanza dall’industria (14,1%).

Ue, è cominciata la decima legislatura del Parlamento europeo

Ue, è cominciata la decima legislatura del Parlamento europeoStrasburgo, 16 lug. (askanews) – E’ cominciata, questa mattina a Strasburgo, la decima legislatura del Parlamento europeo. La presidente uscente del Parlamento, Roberta Metsola, ha inaugurato la prima sessione plenaria ricordando l’atto del 1976 sulla elezione degli eurodputati a suffragio universale, che si tenne per la prima volta nel 1979.


Subito dopo, un quartetto d’archi ha suonato l’inno europeo, l’Inno alla Gioia di Ludwig van Beethoven, al centro dell’Aula, con tutti gli europarlamentari in piedi.Il primo atto della nuova legislatura sarà l’elezione della presidenza del Parlamento europeo, che vedrà molto probabilmente riconfermata Metsola per i prossimi due anni e mezzo.


 

Violenze in una struttura gestita dalla Croce Rossa a Roma, 10 arresti

Violenze in una struttura gestita dalla Croce Rossa a Roma, 10 arrestiRoma, 16 lug. (askanews) – Tortura, maltrattamenti e violenze all’interno di un centro di educazione motoria gestito dalla Croce Rossa Italiana. Per questo i carabinieri del Nucleo investigativo di Roma, su delega della Procura, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di 10 operatori socio sanitari. Il reato di tortura è contestato a carico di 5 operatori socio sanitari. Gli altri cinque indagati, sono “gravemente indiziati del reato di maltrattamenti nei confronti di persone a loro affidate per ragioni di cura, vigilanza e custodia”. Le fattispecie – si aggiunge – sono aggravate dalla qualifica di incaricati di pubblico servizio. Per uno degli indagati è stato inoltre ipotizzato il reato di violenza sessuale. In una circostanza avrebbe palpeggiato un paziente.


In particolare, gli operatori socio sanitari, che erano al Centro di educazione motoria gestito dalla Cri, avrebbero inflitto ripetute violenze ai danni di due pazienti affetti da gravi patologie psico-fisiche. Le attività investigative, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, sono state avviate dopo la denuncia presentata ai carabinieri dai vertici della Croce Rossa capitolina nell’aprile 2023, con la quale veniva segnalato che un utente della struttura presentava una vistosa ecchimosi al volto compatibile con delle percosse. Le indagini dei carabinieri di via In Selci – si aggiunge – sono state condotte dall’aprile al novembre 2023 attraverso articolate attività tecniche, acquisizioni documentali ed ascolto di testimoni, che hanno consentito agli organi inquirenti di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati e di accertare costanti maltrattamenti e condotte vessatorie nei confronti di due pazienti ricoverati. Nell’ordinanza il giudice spiega che “le modalità della condotta, di quella che il pubblico ministero ha adeguatamente definito con una galleria degli orrori, fornisce la ‘misura’ dell’indole di ciascuno degli indagati, che hanno non soltanto esercitato una violenza costante e inaudita su persone del tutto incapaci di reagire, ma hanno accompagnato le loro azioni inqualificabili con parole di scherno, che hanno stigmatizzato, mediante la derisione, proprio i deficit mentali da cui le persone offese risultano affette”.