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Autore: Redazione StudioNews

Foggia, realizzata la cattedrale dei suicidi: per non dimenticare

Foggia, realizzata la cattedrale dei suicidi: per non dimenticareRoma, 13 lug. (askanews) – Ventidue tombe per sedersi come se fossero panchine, una cattedrale dei suicidi, una lapide con una speciale formula. Inaugurata al Villaggio Quadrimensionale, sede della Fondazione Nuova Specie, un’opera unica al mondo, creata per dare valore e significato ai tanti suicidi dell’epoca odierna.


Il nome “cattedrale” deriva da “cathedra” che significa “sedia”. Le cattedrali erano le chiese più importanti perché lì era presente la “sedia” del vescovo. Di cattedrali ne sono state costruite tante nella storia dell’umanità, di indubbio valore morale ed estetico. Anche nella città di Troia vi è una cattedrale romanica unica per il suo rosone. Ma quale valore può avere una cattedrale oggi? Cosa potrebbe celebrare? Secondo la Fondazione Nuova Specie, le nuove cattedrali oggi dovrebbero celebrare anche le tante persone che scelgono di togliersi la vita volontariamente, dopo fasi di estremo disagio. Lo scorso 22 dicembre è stata inaugurata, proprio al Villaggio Quadrimensionale, un’opera unica nel suo genere: il Sacro Albero dei Suicidi. L’opera, ideata e voluta da Mariano Loiacono, fondatore del Progetto Nuova Specie, è stata realizzata da un collettivo di artisti e di artigiani volontari che hanno voluto dar voce ai tanti che sempre più di frequente oggi scelgono di togliersi la vita. “Sacro” non in termini religiosi, ma in senso etimologico, dalla radice sanscrita “sak”, che significa “ciò che lega, ciò che unisce”. Infatti, l’opera è collocata senza soluzione di continuità alla piazza SanTau del Villaggio Quadrimensionale, dove vita e morte si intrecciano: mangiare e divertirsi in piazza è un tutt’uno con le sedute a forma di bara dove è possibile sedersi, bere una bibita, intrattenersi e distendersi sul prato. “Sacro” perché deve unire l’esistenza di questi suicidi ai familiari e alla società che li hanno esclusi, deve rappresentare una nuova unione, proprio a partire dal fallimento che c’è stato.


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”Baruc, luce dei miei occhi” finalista al Premio Roccagloriosa

”Baruc, luce dei miei occhi” finalista al Premio RoccagloriosaMilano, 13 lug. (askanews) – E’ tra i dieci finalisti che si contendono oggi il Premio Letterario Roccagloriosa (SA), il racconto “Baruc, luce dei miei occhi” di Angela Niro, tratto dal libro “Se-dici donne (sussurri e voci in farmacia)”. Niro è una farmacista della Farmacia Montegani, angolo via Barrili, nel quartiere Stadera, periferia sud di Milano. Qui, nel corso di venti anni di lavoro, ha raccolto la testimonianza e le confidenze di tante donne straniere che si presentavano al bancone per chiedere medicinali, ma “passo passo, in punta di piedi”, ha raccontato l’autrice, aprendo poi il loro cuore e il loro vissuto difficile all’interlocutrice col camice bianco. Un ruolo di ascoltatrice paziente che ha portato la farmacista e scrittrice di origini pugliesi a raccogliere le testimonianze e a tradurle in un libro. Dei brevi racconti in prima persona, intervallati dalle poesie di Angela Niro, che portano il lettore a conoscere paesi e tradizioni lontani. E soprattutto a farsi un’idea diversa di queste donne che abitano il quartiere multietnico milanese, provenienti da India, Sudan, Bangladesh, Marocco, Romania, Uganda.


“Il libro Se-dici donne è rivolto alle donne italiane – spiega la scrittrice – In farmacia o al supermercato basta un velo per girarci dall’altra parte. Invece queste donne hanno molto da raccontarci. Donne che hanno vissuto delle esperienze bruttissime nel loro paese. Ma parliamo anche di donne che nel nostro paese sono rinate”. Il racconto di Baruc inizia in Somalia e prosegue con un’odissea in fuga dai terroristi di Al Shabaab attraversando tutta l’Africa per approdare in Italia, poi in Svezia e negli Stati Uniti. Quello di Saleha prende invece il via in Sri Lanka e parla di una donna ripudiata dal marito perché mette al mondo solo figlie femmine. Il racconto di Brinda, indiana di Calcutta, è la confidenza alla farmacista di una donna che scopre di non essere sterile, ma la colpa di non dare al mondo figli non ricadrà sul marito, bensì, come spesso accade, su di lei.


Nel libro si parla anche di matrimoni combinati, di uomini violenti, di mogli costrette a vivere in spazi ristretti con altre mogli dello stesso marito, di inganni, prostituzione forzata, di nostalgia per gli affetti lontani e di un paese, l’Italia, che diventa a volte un rifugio rassicurante e altre solo l’illusione di una vita migliore. Il tutto raccolto da un osservatorio molto speciale: una farmacia, punto di riferimento delle comunità che abitano nel quartiere.

Il gruppo nu-jazz The Cinematic Orchestra torna a Milano

Il gruppo nu-jazz The Cinematic Orchestra torna a MilanoMilano, 13 lug. (askanews) – Il gruppo britannico nu-jazz The Cinematic Orchestra torna a Milano dopo due anni in occasione del ventesimo anniversario dell’album Man With A Movie Camera, il progetto che trae ispirazione dal classico del cinema muto sovietico di Dziga Vertov che la band ha musicato nel 2001. Appuntamento al Castello Sforzesco giovedì 18 luglio. L’evento fa parte della rassegna Estate al Castello 2024 ed è prodotto e organizzato da Lele Sacchi, Palace agenzia, Jazz Re:found e Alzaya.


The Cinematic Orchestra, gruppo musicale britannico fondato da Jason Swinscoe, è un progetto che si contraddistingue da subito per uno stile del tutto particolare, tra jazz e musica elettronica, e che coinvolge la tecnica del turntablism e diversi strumenti elettronici come campionatori. Dal debutto con Motion nel 1999, la band ha venduto centinaia di migliaia di album e si è esibita su alcuni dei palchi più celebri al mondo tra cui la Royal Albert Hall di Londra e l’Opera House di Sydney.

Simona Molinari e Cristina Donà, i primi nomi del PeM! Festival 2024

Simona Molinari e Cristina Donà, i primi nomi del PeM! Festival 2024Roma, 13 lug. (askanews) – Simona Molinari, raffinata interprete e autrice che ha saputo portare il jazz al grande pubblico; Andrea Mirò, talentuosa cantautrice, direttore d’orchestra e polistrumentista; Cristina Donà, nome simbolo della scena italiana non solo indipendente; Lamante, rocker veneta rivelazione dell’anno. È tutto al femminile il primo gruppo di ospiti annunciati per la 19a edizione del “PeM! Festival – Parole e Musica in Monferrato”, la rassegna piemontese di incontri, racconti e canzoni che da fine agosto a inizio ottobre toccherà varie località, a partire da San Salvatore Monferrato (comune capofila), con la direzione artistica di Enrico Deregibus.


Simona Molinari sarà di scena il 24 agosto alle 21 a San Salvatore Monferrato, Lamante il 30 agosto a Camagna, Andrea Mirò il 6 settembre a Rive (Vc), Cristina Donà il 10 settembre al Country Sport Village di Mirabello Monferrato. Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito. PeM è una manifestazione unica, il cui fulcro è costituito da incontri/intervista con artisti e intellettuali che, nel caso di musicisti e attori, si raccontano inframezzando alle parole una esibizione. Una sorta di live journalism che tocca musica, letteratura, spettacolo, giornalismo, società. Un percorso tra le colline, le risaie e il Po, nel Monferrato, sito Unesco, e attorno al Monferrato, a un’ora da Torino, Milano e Genova.


È intanto già aperto il bando per la terza edizione del “PeM Music Contest”, il concorso riservato a solisti e gruppi fra i 18 e i 35 anni della provincia di Alessandria, che siano autori dei propri brani. L’organizzazione è del Country Sport Village di Mirabello Monferrato con la collaborazione di RadioGold. Bando e scheda di iscrizione sono disponibili su www.countrysportvillage-mirabello.it/pem e su www.pemfestival.it/pem-contest. L’iscrizione è gratuita, mentre la scadenza è prevista per il 25 luglio 2024. La finale si svolgerà dal vivo a settembre durante PeM. Il festival è diventato ormai un punto di riferimento nel panorama musicale e culturale italiano, come dimostra l’attenzione della stampa nazionale e i nomi che vi hanno partecipato, artisti e intellettuali come Arturo Brachetti, Manuel Agnelli, Diodato, Malika Ayane, Pilar Fogliati, Morgan, Ron, Ernesto Ferrero, Luca Sofri, Franco Arminio, Gene Gnocchi, Paola Turci, Violante Placido, Guido Catalano, Eugenio in Via Di Gioia, Nada, Samuel, Enrico Ruggeri, Mauro Pagani, Carlo Massarini, Ditonellapiaga, Marina Massironi, Roy Paci, Zen Circus, Tosca, Natalino Balasso, Guido Davico Bonino, Frankie hi-nrg mc, Luca Barbarossa, Irene Grandi, Giovanni Truppi, Matteo Bordone, Bobby Solo, Davide Van De Sfroos, Rosetta Loy, Gianluigi Beccaria, Vittorio De Scalzi, Vasco Brondi, Anita Caprioli, Giuseppe Cederna, Fabio Troiano, Bruno Gambarotta, Francesco Bianconi, Ensi, Paolo Benvegnù, Motta, Ghemon, Ex-Otago, Paolo Bonfanti, Roberta Giallo, Emma Nolde, Flaco Biondini, Davide Longo, Maurizio Crosetti. Paola Mastrocola, Giorgio Conte.

Eminem ha pubblicato The Death of Slim Shady (Coup de Grâce)

Eminem ha pubblicato The Death of Slim Shady (Coup de Grâce)Milano, 13 lug. (askanews) – Eminem ha finalmente pubblicato il suo nuovo album “The Death of Slim Shady (Coup de Grâce)”, da ora disponibile su tutte le piattaforme digitali (in Italia esce per Emi Records Italy/Universal Music Italia).


Si tratta del 12° album in studio del rapper, che arriva dopo 4 anni dal precedente “Music to Be Murdered By” (2020), che ha debuttato alla 1° posizione della Billboard 200, segnando la 10° n.1 dell’artista nella popolare classifica americana (un traguardo storico). “The death of Slim Shady è un concept album, dunque, se ascoltate le tracce non nell’ordine in cui sono state pensate, potreste non capire il tutto.” – ha raccontato Eminem. L’album è stato anticipato da un folle trailer cupo, dark e “demoniaco”, nella tradizione dei migliori film horror e dai singoli “Houdini”, in testa a tutte le classifiche mondiali e “Tobey” con Babytron e Big Sean, di cui è stato recentemente pubblicato il videoclip.


Se nel video di “Houdini” l’artista si travestiva da Robin e omaggiava gli esordi di Slim Shady, nella clip di “Tobey” arriva ad uccidere il suo “doppio” con una motosega. “Houdini” continua ad essere tra i brani più ascoltati al mondo e presente in tutte le classifiche globali. In Inghilterra è già uno dei singoli più venduti dell’anno, debuttando direttamente alla #1 e configurandosi come il primo singolo solista di Eminem ad andare alla prima posizione dai tempi di “Like Toy Soldiers” 19 anni fa. Il brano è andato alla #1 posizione nelle classifiche in Australia, Austria, Germania, Islanda, Lettonia, Nuova Zelanda, Norvegia, Polonia, Svizzera, UK e top10 in Canada e Stati Uniti.


In Italia “Houdini” è tra i 20 brani più trasmessi in radio, mentre il videoclip ha ottenuto visualizzazioni record su YouTube: attualmente oltre 106 milioni, dopo aver segnato il miglior debutto sulla piattaforma per un video rap nel 2024.

Taranto, riparte donazione eccedenze alimentari di Costa Crociere

Taranto, riparte donazione eccedenze alimentari di Costa CrociereRoma, 13 lug. (askanews) – Riprende il programma di donazioni alimentari di Costa Crociere a Taranto, a dimostrazione del forte impegno verso la comunità locale e il territorio pugliese.


Nel corso del 2023, Costa ha infatti stretto un legame significativo con la città e con la comunità locale, scegliendo il capoluogo jonico come nuovo porto di scalo della compagnia italiana, grazie al debutto di Costa Pacifica. La stagione estiva del 2023 ha inoltre visto la prima attivazione della collaborazione con il Banco Alimentare Comitato della Puglia Onlus per il programma di donazioni alimentari, anche quest’estate per tutte le domeniche fino al 22 settembre. Nel pieno della stagione estiva, grazie alla collaborazione con l’Ufficio Veterinario PCF di Taranto, il ministero Della Salute – Ufficio Sanità Marittima di Taranto e l’Agenzia Delle Dogane – Ufficio Delle Dogane di Taranto, Costa torna così nel capoluogo jonico per il secondo anno di fila, per riattivare quest’importante iniziativa sul territorio legata al recupero e al riutilizzo delle eccedenze alimentari prodotte a bordo.


Ogni domenica Costa Fascinosa farà così scalo a Taranto, nell’ambito di un itinerario di una settimana diretto a Zante (Grecia), Suda Bay (Creta), Mykonos (Grecia), La Valletta (Malta), e Catania, donando alla città i pasti preparati ma non serviti a bordo. Le modalità rimangono invariate: la sera precedente allo scalo, al termine della cena, vengono raccolti tutti i piatti preparati nelle aree ristorazione che non sono stati serviti agli ospiti – i cosiddetti “ready to eat”. I pasti vengono poi riposti in appositi contenitori di alluminio che vengono sigillati ed etichettati per garantirne la tracciabilità, e successivamente conservati nelle celle frigorifere di bordo. Il giorno seguente, dopo l’attracco della nave al porto di Taranto, i contenitori con il cibo vengono sbarcati e consegnati ai volontari del Banco Alimentare, che provvedono a donarli all’Associazione Nazionale Famiglie di Taranto. In ogni scalo vengono sbarcati circa 100 pasti completi.


Giuseppe Carino, Senior Vice President Guest Experience e On Board Sales Operations di Costa Crociere, ha dichiarato: “Siamo molto lieti di aver riattivato a Taranto il nostro programma di donazione delle eccedenze alimentari per fini sociali. Un ulteriore passo del nostro impegno a lavorare con le comunità delle destinazioni che visitiamo, come quella di Taranto, per creare un impatto positivo sul territorio promuovendo un’economia circolare e riducendo gli sprechi alimentari. Ringraziamo il Comune di Taranto e tutte le parti coinvolte per la fondamentale collaborazione”. “In qualità di sindaco di Taranto, sono orgoglioso di annunciare la ripresa del programma di donazioni alimentari in collaborazione con Costa Crociere, che testimonia il nostro costante impegno verso la comunità e il territorio ionico. Questa iniziativa non solo rafforza il legame tra la nostra città e Costa Crociere, ma dimostra anche la solidarietà e l’attenzione verso i più bisognosi, verso chi ha necessità di maggiori tutele. Durante l’estate del 2023, abbiamo avuto l’onore di accogliere la Costa Pacifica come nuovo porto di scalo, e quest’anno siamo lieti di continuare questa collaborazione benefica. Grazie al sostegno del Ministero della Salute e degli altri uffici competenti, ogni domenica, fino al 22 settembre, la nave Costa Fascinosa attraccherà nel nostro porto, portando pasti completi da donare alla comunità attraverso il Banco Alimentare e l’Associazione Nazionale Famiglie di Taranto”, ha dichiarato Rinaldo Melucci.


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Treccani,la voce “autorità” di Augusto Del Noce diventa un libro

Treccani,la voce “autorità” di Augusto Del Noce diventa un libroRoma, 12 lug. (askanews) – “L’eclissi dell’idea di autorità è tra i tratti essenziali del mondo contemporaneo: ne è anzi, certamente, il tratto più immediatamente percepibile”. Con questa considerazione iniziava la voce Autorità redatta dal filosofo e politologo Augusto Del Noce nel 1975 per l’Enciclopedia del Novecento, una delle opere più importanti dell’Istituto della Enciclopedia Italiana, riproposta in questi giorni per Treccani Libri con una prefazione del Direttore Generale Massimo Bray.


Una voce quanto mai attuale che, come scriveva Del Noce, richiama l’attenzione su quel vuoto di autorità intesa come guida o “direzione”, secondo l’origine etimologica di auctoritas che deriva da augere, far crescere, che include l’idea che “nell’uomo si realizza l’humanitas, quando un principio di natura non empirica lo libera dallo stato di soggezione e lo porta al fine che è suo, di essere razionale e morale”. Ma oggi – un oggi di cinquant’anni fa che sembra adesso – per Del Noce “la sensibilità corrente associa per lo più l’idea di autorità a quella di repressione, la fa coincidere, al contrario di ciò che l’etimo esprime, con ciò che arresta la crescita, che vi si oppone”.


Il libro Autorità contiene una riflessione sul mondo contemporaneo occidentale, strettamente connessa con la crisi della tradizione e con l’affermazione del primato del benessere e della libertà, con l’ausilio del pensiero di molti filosofi otto-novecenteschi come Weber, Guènon, Arendt, Weil o Adorno e declinata nei fenomeni storici più importanti degli ultimi secoli: rivoluzioni, guerre mondiali, totalitarismi. Il venir meno di autorità come guida ha finito per toccare, come ricorda Bray nella sua prefazione – “alcune delle strutture fondamentali della vita collettiva, purtroppo oggetto negli ultimi decenni di processi di delegittimazione e privazione di autorevolezza: famiglia, scuola e istituzioni politiche, pur continuando a svolgere un ruolo imprescindibile appaiono oggi indebolite e sempre più in affanno nell’adempiere al loro tradizionale compito di indirizzo e guida nel percorso di partecipazione degli individui alla vita di comunità”.


In questo senso, conclude Bray, “la rilettura della voce redatta da Augusto Del Noce potrà certamente rappresentare un’esperienza ricca di riferimenti e spunti di riflessione più che mai attuali”.

Malattie rare, siglato accordo tra FNO TSRM e PSTRP e UNIAMO

Malattie rare, siglato accordo tra FNO TSRM e PSTRP e UNIAMORoma, 12 lug. (askanews) – La Federazione nazionale degli Ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (FNO TSRM e PSTRP) e la Federazione italiana malattie rare (UNIAMO) hanno formalizzato la loro collaborazione attraverso la sottoscrizione di un protocollo di intesa. L’accordo è stato siglato in occasione della ‘Convention Monito Rare’ della Federazione UNIAMO, durante il quale è stato presentato il 10° rapporto sulla condizione delle persone con malattia rara in Italia.


Alla firma Teresa Calandra, Presidente della FNO TSRM e PSTRP e Annalisa Scopinaro, Presidente di Uniamo. “Questo accordo testimonia l’impegno della FNO TSRM e PSTRP nei confronti delle persone con malattie rare”, spiega la Presidente Teresa Calandra. “Avvieremo iniziative di sensibilizzazione e formazione. Promuoveremo, tra i professionisti iscritti ai nostri albi ed elenchi speciali ad esaurimento, la ricerca scientifica al fine di migliorare la qualità della vita di chi convive con queste patologie. Lavoreremo a tutti i livelli per integrare le competenze delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione all’interno dei percorsi di screening, diagnostico-terapeutici e assistenziali, con l’obiettivo di agevolare l’accesso dei servizi sanitari su tutto il territorio nazionale, affinché ciascuno possa avere pari dignità di cura”.


Anche Annalisa Scopinaro, Presidente della Federazione Uniamo, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, dichiarando: “È fondamentale per le persone con malattia rara essere presi in carico in maniera multidisciplinare e trasversale fra i servizi sanitari: territoriali, ospedalieri e ultra specializzati. Gli specialisti sono necessari per la diagnosi e il follow up, servono poi tutti i professionisti sanitari per i trattamenti e la presa in carico. Di qui l’importanza di questo protocollo di intesa, che supporterà nella sensibilizzazione, nella formazione specifica e nel dialogo fra tutti gli attori in gioco”. Il protocollo pone particolare attenzione ai programmi di collaborazione rivolti alle problematiche proprie delle malattie rare per una migliore formazione professionale, di quanti sono impegnati nel pubblico e nel privato e che svolgono funzioni di pubblico interesse e dei rappresentanti di chi soffre di queste patologie.


Con l’accordo siglato si intende ampliare la conoscenza e la consapevolezza sul tema delle malattie rare, attraverso la promozione di progetti didattici e ricerca scientifica. Tra i punti cruciali del documento vi è lo studio e la creazione di percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA), con il coinvolgimento attivo delle professioni TSRM e PSTRP, per migliorare la presa in carico delle persone assistite e con malattie rare su tutto il territorio nazionale.

Biden a Detroit, dopo promessa di restare in corsa per Usa2024

Biden a Detroit, dopo promessa di restare in corsa per Usa2024Washington DC, 12 lug. (askanews) – Il presidente americano Joe Biden è oggi impegnato nella sua campagna elettorale in uno stato chiave come il Michigan, dove, secondo i suoi, deve vincere per essere rieletto. All’interno della sua cerchia c’è soddisfazione per la sua performance in solitaria alla conferenza stampa alla fine del summit Nato, momento cruciale nelquale ha avuto gli occhi del mondo addosso. Ma anche consapevolezza che non si è riusciti a mettere un freno alla valanga di domande sulla sua salute che hanno debordato, invece di lasciare più spazio a temi come la sicurezza e la difesa. Un alto funzionario democratico ha detto alla Cnn tramite messaggio che è andato “meglio, ma non ha segnato”. Biden nella conferenza stampa ha detto in una battuta che quelli del suo staff “parlano, parlano molto”.


Detroit è fondamentale insomma: la deputata Hillary Scholten (del Michigan) è una di quelli che hanno chiesto a Biden di abbandonare la corsa. In base ai dispacci del pool della Casa Bianca, Biden è salito a bordo sull’AF1 a passo svelto. Non indossava la cravatta. E il viaggio arriva mentre il presidente ha promesso di andare avanti con la campagna elettorale 2024. In tutto sono una dozzina gli democratici alla Camera (e almeno un senatore) che hanno pubblicamente chiesto a Biden di ritirarsi dalla corsa presidenziale. Il deputato Mike Levin della California è l’ultimo dem a chiederlo. Ma Biden appare più che deciso a restare in corsa, confermando il suo carattere indomabile e risoluto che lo ha portato anche a quella posizione molto ferma – per certi versi diversa da quella presa da altri suoi predecessori – nei confronti dell’invasione dell’Ucraina e più in generale rispetto alla Russia e a Vladimir Putin.


Biden sa bene che non tutti sono dalla sua parte. Il New York Times – il cui comitato editoriale non sostenne neppure la candidatura di Biden che lo portò alla sua prima elezione – ha riferito che i donatori stanno trattenendo circa 90 milioni di dollari, a causa di preoccupazioni sulla fattibilità della rielezione del presidente. Il tutto fa inevitabilmente il gioco di Donald Trump, candidato in pectore per i repubblicani, che però – a sorpresa – in un programma radiofonico ha detto che pensa che la conferenza stampa di Biden di giovedì non sia stata “un disastro totale”, aggiungendo di non credere che possa essere “la fine per lui”. Ha anche detto di pensare che lui e Biden abbiano un “obbligo” nei confronti del pubblico americano di discutere di nuovo e ha suggerito che lui e Biden si sottopongano insieme a dei test cognitivi.


La questione dei test neurologici è stata il centro della conferenza stampa di Biden: un argomento che è in cima ai dibattiti in America da giorni, con una frequenza quasiimbarazzante. L’attuale presidente degli Stati Uniti – e la sua amministrazione – ha detto chiaramente di aver effettuato le visite necessarie, ma che i suoi medici non ritengono che abbia bisogno di sottoporsi a dei test: in un passaggio, nelle risposte ai giornalisti, ha anche fatto notare che invece a Trump nessuno li chiede. Senza sottolineare se il suo contendente ne abbia bisogno o meno. Dopo Detroit, Biden continuerà a viaggiare, la prossima settimana, dirigendosi in Texas e Nevada. Nel frattempo, la Convention nazionale repubblicana inizierà lunedì a Milwaukee, dove Trump dovrebbe diventare il candidato ufficiale, senza troppe difficoltà nonostante i processi e gli scandali che lo riguardano. (di Cristina Giuliano)

Amadori: ricavi 2023 si attestano a 1,78 mld, utile scivola a 28,5 mln

Amadori: ricavi 2023 si attestano a 1,78 mld, utile scivola a 28,5 mlnMilano, 12 lug. (askanews) – Il gruppo delle carni bianche Amadori nel 2023 ha realizzato ricavi per 1,78 miliardi di euro, in crescita del 2,5%, grazie all’aumento di volumi e prezzi di vendita. L’utile netto è stato pari a 28,5 milioni di euro, in calo del 58% rispetto ai 67,6 dell’anno prima. In contrazione anche l’Ebitda che ha toccato i 126 milioni di euro da 152 del 2022. E’ quanto emerge dai dati di bilancio diffusi dall’azienda cesenate in concomitanza con la diffusione del varo del piano strategico al 2028 che punta a riposizionare l’azienda come una ‘protein company’ sostenibile e innovativa.


Per quanto riguarda i risultati 2023, nel canale della grande distribuzione Amadori ha registrato una sostanziale tenuta (+0,7% a valore), nel normal trade (i punti vendita tradizionali) è cresciuto del 2,3% a valore mentre il canale del fuori casa ha continuato la sua crescita superando i livelli pre-Covid in valore assoluto e rappresentando così uno dei principali canali di sviluppo per Amadori. Nel corso dell’anno sono stati confermati e incrementati gli investimenti, portando a circa 70 milioni di euro l’impegno per potenziare il presidio lungo tutta la filiera integrata, che a fine 2023 occupa complessivamente oltre 9.300 addetti ed è formata da 19 siti produttivi (tra stabilimenti di trasformazione alimentari, piattaforme logistiche primarie, mangimifici e incubatoi), a cui aggiungono 16 centri di distribuzione tra filiali e agenzie e circa 800 allevamenti, sia a gestione diretta che in convenzione. Amadori, spiega nella nota, punta a proporre “un’alimentazione proteica variegata, di qualità e caratterizzata da diversi colori: dalle carni avicole (proteine bianche), alle uova e ovoprodotti (gialle), dalle carni di suino (proteine rosa, commercializzate attraverso il brand Lenti, acquisito nel 2022) alla linea ‘Veggy’ Amadori (proteine verdi, a base di legumi). Un’ampia gamma di prodotti che testimonia il percorso intrapreso dal gruppo, per evolvere la sua offerta di proteine naturali e diventare la ‘protein company’ italiana più sostenibile e innovativa”, come sintetizzato dal nuovo corporate brand “Amadori – The Italian Protein Company”.


L’azienda, a tal proposito, ha fissato nel nuovo piano strategico 2024-2028 i suoi obiettivi di medio-lungo termine. Tra i diversi ambiti di crescita è incluso lo sviluppo della presenza nell’out of home: nel 2023 le catene di ristorazione in Italia hanno registrato una crescita annua a doppia cifra (circa l’11%) e rappresentano un’importante opportunità per sostenere la crescita aziendale. “Il Piano Strategico 2024-2028 sarà un percorso in cui i nostri sforzi si concentreranno verso le direttrici principali di rafforzamento della brand reputation, la ricerca delle efficienze operative e la valorizzazione delle risorse interne, oltre alla riduzione della dipendenza da fattori esogeni, attraverso significativi investimenti – dichiara Denis Amadori, Amministratore Delegato del gruppo – Questi obiettivi convergono verso un unico paradigma: concentrare le risorse nella creazione di valore”.