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Autore: Redazione StudioNews

Wimbledon, Paolini: “Ricorderò per sempre questa partita”

Wimbledon, Paolini: “Ricorderò per sempre questa partita”Roma, 11 lug. (askanews) – “È stata durissima, Vekic tirava vincenti da tutte le parti. All’inizio è stato difficile, mi sono detta di migliorare punto dopo punto. Ricorderò questo match per sempre”. Così Jasmine PAolini dopo il successo sulla croata Vekic che le vale la finale di Wimbledon. “Non c’è posto migliore di questo dove lottare su ogni palla, è bellissimo giocare davanti a voi. Per un tennista questo è il posto più bello dove giocare, grazie per avermi sostenuto. Per la famiglia non è facile vivere partite così, una montagna russa dal punto di vista emotivo. Gli ultimi mesi sono stati folli per me, devo ancora rendermi conto di cosa è successo. Cerco di concentrarmi su cosa accade in campo. Da ragazzina guardavo le finali di Wimbledon, adesso vivo alla giornata e mi diverto. Adesso è il momento di recuperare verso la finale”.

Al via il 12 luglio da Piacenza il mega tour “De Gregori dal Vivo”

Al via il 12 luglio da Piacenza il mega tour “De Gregori dal Vivo”Roma, 11 lug. (askanews) – Domani, venerdì 12 luglio, parte da Piacenza il mega tour “De Gregori dal Vivo”, con il quale Francesco De Gregori e la sua band percorreranno tutta la penisola raggiungendo oltre 30 città.


Il cantautore romano proporrà al pubblico i brani con cui ha segnato per sempre la storia della musica italiana, accompagnato dalla band composta da Guido Guglielminetti (basso e contrabasso), Carlo Gaudiello (pianoforte), Primiano Di Biase (hammond), Paolo Giovenchi (chitarre), Alessandro Valle (pedal steel guitar e mandolino) e Simone Talone (percussioni). Corista: Francesca La Colla. Ad aprire i concerti sarà Angela Baraldi. Di seguito le date del tour “De Gregori Dal Vivo” (organizzato e prodotto da Friends & Partners): il 12 luglio al Palazzo Farnese di Piacenza nell’ambito di Piacenza Summer Cult; 13 e 14 luglio all’anfiteatro del Vittoriale di Gardone Riviera (BS) nell’ambito di Festival Tener-a-mente, il 16 luglio in Piazza Alfieri ad Asti nell’ambito di Astimusica; il 18 luglio al Castello Scaligero di Villafranca (VR) per il Villafranca Festival; 19 luglio al Castello di Udine nell’ambito di Udinestate; il 21 luglio a Villa Erba di Cernobbio (CO) nell’ambito di LeSerre Music&Comedy Festival; il 22 luglio al Castello Carrarese di Este (PD) nell’ambito di Estestate; il 24 luglio al Parco Ducale di Parma, il 26 luglio all’Anfiteatro Romano di Pompei (NA) nell’ambito di BOP – Beats of Pompei; il 28 luglio in Piazza Garibaldi a Cervia (RA); il 30 luglio alla Scalinata di San Bernardino de L’Aquila; il 1 agosto a Villa Bellini di Catania nell’ambito di Sotto il Vulcano Fest; 3 agosto alla Scalinata della Cattedrale di Noto (SR) nell’ambito di Le Scale della Musica; il 4 agosto al Teatro di Verdura di Palermo; il 6 agosto al Teatro dei Ruderi di Diamante (CS) nell’ambito di Tirreno Festival; il 7 agosto al Catonateatro di Reggio Calabria; l’8 agosto al Mercati Saraceni di Cirò Marina (KR) nell’ambito di Krimi Sound Festival; l’11 agosto nel piazzale della Basilica di S. Maria di Leuca a Santa Maria di Leuca (LE) nell’ambito di Capo Live; il 12 agosto al Foro Boario di Ostuni (BR) nell’ambito di Luce Festival; il 14 agosto all’Arena Beniamino Gigli di Porto Recanati (MC); 17 agosto all’Anfiteatro Ivan Graziani di Alghero (SS); 18 agosto in Piazza Stagno a Cabras (OR); il 20 agosto al Castello Pasquini di Castiglioncello (LI) nell’ambito di Castiglioncello Festival; 21 agosto a La Versiliana di Marina di Pietrasanta (LU) nell’ambito di La Versiliana Festival; 23 agosto al Teatro delle Rocce di Gavorrano (GR); il 25 agosto all’Arenile di Peschici (FG) – Note di Mare Oversound Music Festival; 26 agosto alla Banchina San Domenico di Molfetta (BA) – Oversound Music Festival; 29 agosto al Barton Park di Perugia nell’ambito di Moon In June; 31 agosto all’Arena Matese di Piedimonte Matese (CE); 2 settembre alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma; il 4 settembre in Piazza Duomo a Prato nell’ambito di Prato Estate e il 6 settembre in Piazza San Nicolò a Pietra Ligure (SV).


I biglietti per le date del tour “De Gregori dal vivo” sono disponibili su Ticketone e nei circuiti di prevendita abituali. E poi, ancora, dal 29 ottobre al Teatro Out Off di Milano Francesco De Gregori presenterà “Nevergreen (Perfette sconosciute)”, una serie di live con una capienza limitata a 200 spettatori per serata. Queste le date dell’evento (organizzato e prodotto da Friends & Partners): 29, 30, 31 ottobre, 2, 3, 4, 6, 7, 8, 10, 11, 12, 14, 15, 16, 18, 19, 20, 22 e 23 novembre.


I biglietti per “Nevergreen (Perfette sconosciute)” sono disponibili su Ticketone e nei circuiti di prevendita abituali.

Aste Bolaffi, 100% dei lotti venduti per gli Albi Topolino

Aste Bolaffi, 100% dei lotti venduti per gli Albi TopolinoMilano, 11 lug. (askanews) – Un successo “white glove” proprio come i guanti di Topolino. Si è chiusa con un risultato totale di 56 mila euro, inclusi diritti, e il 100 per cento dei lotti venduti, evento raro e prestigioso per un’asta, la vendita dei primi 101 albi del Topolino Libretto, organizzata il 10 luglio in modalità internet live da Aste Bolaffi.


Oltre 200 persone hanno partecipato all’asta, specialmente da Italia, Svizzera, Regno Unito e Spagna, dandosi battaglia per aggiudicarsi i fumetti, che si presentavano in perfetto stato di conservazione, acquistati e custoditi gelosamente nel tempo da un unico collezionista. Sul podio dei top lot ci sono il numero 1, da sempre il più collezionato e desiderato, aggiudicato a 6 mila euro; il numero 8, contenente la “cartolina referendum” per il passaggio da mensile a quindicinale in condizioni eccellenti ? intonsa, ancora attaccata alle pinzette ? partito da una base d’asta di 200 euro e salito fino a 4 mila euro; il numero 2, anche questo in perfetto stato di conservazione, aggiudicato a 2.500 euro da un prezzo di partenza di 500.


Ma la serrata battaglia tra offerte ha accompagnato ogni singolo lotto, facendo lievitare i prezzi di tutti i fumetti in catalogo, che hanno visto così moltiplicare il proprio valore.

Paolini nella storia: batte Vekic e vola in finale a Wimbledon

Paolini nella storia: batte Vekic e vola in finale a WimbledonRoma, 11 lug. (askanews) – Jasmine Paolini non si ferma più ed entra nella storia: per la prima volta un’italiana è in finale a Wimbledon. La 28enne di Castelnuovo di Garfagnana, da lunedì numero 5 del mondo, batte in rimonta in tre set la croata Donna Vekic nella semifinale del torneo di Wimbledon e si qualifica per la finale di sabato. Perso il primo set 6-2, Jasmine reagisce e ha la meglio nel secondo 6-4. Nel terzo, poi, sotto due volte di un break, tira fuori una super-prestazione e si impone al super tie break 8-6 (10-8). Sabato affronterà la vincente di Krejcikova-Rybakina.


 

Portavoce Cina: Nato residuo Guerra fredda, pericolo per il mondo

Portavoce Cina: Nato residuo Guerra fredda, pericolo per il mondoRoma, 11 lug. (askanews) – La Nato è un “residuo della guerra fredda”, le cui “ansie di sicurezza” mettono “in serio pericolo il mondo”. Questa la reazione oggi del portavoce del ministero degli Esteri cinese Lin Jian, parlando nel quotidiano briefing per la stampa a Pechino, quando gli è stata chiesta una valutazione sulla parte della dichiarazione finale del summit Nato di Washington, in cui la Cina viene accusata di essere “decisiva facilitratice” della guerra russa in Ucraina.


La reazione di Li Jian viene dopo un inasprimento della formulazione della dichiarazione finale Nato per quel che riguarda la Cina rispetto al Comunicato di Vilnius, che era stato adottato lo scorso anno al summit dell’Alleanza atlantica, in cui si affermava che l’approfondimento del partenariato strategico tra Russia e Cina è “contro i nostri valori e interessi”. Nella conferenza stampa dopo il vertice, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, ha spiegato che il sostegno di Pechino alla Russia è un “cambiamento strategico rilevante”. Per questo i 32 membri della Nato hanno concordato su un “wording” più aspro del comunicato, definendo così per la prima volta in maniera puntuale una responsabilità della Cina nella guerra. La formulazione, precisamente, dice che la Cina è diventata “un facilitatore decisivo della guerra della Russia contro l’Ucraina attraverso il cosiddetto ‘partenariato senza limiti’ e il suo ampio sostegno alla base industriale della difesa della Russia”.


La Cina viene così associata più strettamente alla Russia, diventando di fatto una “minaccia” per l’Alleanza, mentre fino al summit dell’anno scorso era descritta più come una “sfida sistemica”. Pechino, dal canto suo, ha percepito il colpo. Lin Jian ha accusato la Nato di aver esagerato nella dichiarazione le tensioni nella regione Asia-Pacifico; di aver prodotto un documento “intriso di mentalità da Guerra Fredda e di retorica bellicosa, pieno di pregiudizi, diffamazioni e provocazioni”.


Secondo l’analisi del portavoce cinese, questa formulazione risente del fatto che, nel suo 75mo anniversario della fondazione, la Nato ha bisogno di giustificare la sua esistenza “esaltando la sua unità e la sua gloria, dipingendosi come organizzazione dedita alla pace”. Invece, ha continuato il portavoce, “è un residuo della Guerra freddo, un prodotto della contrapposizione tra i blocchi”. E ha ricordato come, “col pretesto di evitare catastrofi umanitarie”, ha “bombardato la Jugoslavia per 78 giorni”. O ha segnalato “le tragiche situazioni in Afghanistan e Libia”, le quali “dimostrano che dove la Nato estende la sua mano nera, si producono instabilità e caos”. Insomma – ha continuato Lin – “la cosiddetta ‘sicurezza’ della NATO viene ottenuta a spese della sicurezza di altri paesi: molte delle ansie di sicurezza che la Nati vende sono autoindotte, e il ‘successo’ e la ‘forza’ della Nato rappresentano un grande pericolo per il mondo. Mantenere la sua esistenza creando nemici immaginari e espandendo il proprio potere è una tattica abituale della Nato. La sua errata percezione sistematica della Cina, il suo denigrare la politica interna ed estera della Cina, ne è un esempio”.


Entrando nel dettaglio della questione ucraina, Lin ha definito “irragionevole” che la Nato attribuisca delle responsabuilità alla Cina. “La posizione obiettiva e giusta della Cina e il suo ruolo costruttivo nella questione ucraina sono ampiamente riconosciuti dalla comunità internazionale”, ha sostenuto il portavoce. “La Nato continua a diffondere disinformazione fabbricata dagli Stati uniti senza alcuna prova, calunniando apertamente la Cina, esacerbando le relazioni sino-europee e danneggiando la cooperazione tra Cina e Europa. La crisi ucraina viene prolungata e la comunità internazionale è ben consapevole di chi soffia sul fuoco e chi spinge per l’escalation”, ha segnalato il volto del ministero degli Esteri di Pechino. Ma, soprattutto, a Pechino interessa molto come la Nato si stia saldando con gli alleati asiatici degli Usa, Giappone e Corea del Sud in particolare, i cui leader partecipano ormai in pianta stabile ai summit e sono anche a Washington in questi giorni. “L’espansione della Nato nell’Asia-Pacifico, il rafforzamento dei legami militari con i paesi vicini alla Cina e con gli alleati degli Stati uniti per attuare la strategia indo-pacifica americana, danneggino gli interessi della Cina e minano la pace e la stabilità nella regione Asia-Pacifico, suscitando dubbi e opposizione tra i paesi della regione”, ha affermato Lin Jian. Lin Jian ha quindi “concluso ribadendo che la Cina esorta la Nato ad abbandonare la mentalità della Guerra Fredda, la contrapposizione tra blocchi e il gioco a somma zero, a correggere la sua errata percezione della Cina, a smettere di interferire negli affari interni della Cina, a smettere di diffamare la Cina e a smettere di interferire nelle relazioni sino-europee. La Cina non permetterà che l’Europa sia destabilizzata e poi si tenti di destabilizzare l’Asia-Pacifico”.

A Palazzo della Valle l’assemblea annuale di Agronetwork

A Palazzo della Valle l’assemblea annuale di AgronetworkRoma, 11 lug. (askanews) – Si è svolta a Palazzo della Valle l’assemblea annuale di Agronetwork, l’associazione fondata da Confagricoltura, Nomisma e Luiss per favorire il dialogo e i progetti tra imprese del settore agricolo e dell’industria alimentare. E’ stato approvato il bilancio preventivo 2024, che vede un sensibile aumento dei ricavi, e ufficializzato l’ingresso di Andrea Di Paolo, presidente di BAT Trieste nel comitato di presidenza dell’Associazione.


“Il primo semestre 2024 – ha detto la presidente di Agronetwork, Sara Farnetti – ci ha visti impegnati in eventi importanti come Pitti Taste, Vinitaly, Cibus e il recente convegno sul Water Management a Roma, in Campidoglio. Nel prossimo biennio ci concentreremo su temi chiave di interesse per i nostri associati, che ci vedono da sempre attivi: alimentazione e longevità in salute, ricerca e innovazione, decarbonizzazione, packaging, risorse naturali, water management, portualità e logistica. Proseguirà in autunno il tour “l’Oro in bocca”, per valorizzare i prodotti Made in Italy con riguardo alle filiere del riso e della pasta”. “Agronetwork ha dato un valore aggiunto agli interessi del mondo agroindustriale – ha sottolineato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – Ho massima fiducia nelle iniziative dell’associazione condotte dalla presidente Sara Farnetti che, grazie alla sua esperienza, continua a dare un valore strategico ai temi della corretta alimentazione e degli stili di vita”.

Lombardia, primo sì al Pirellone a pdl sugli insediamenti logistici

Lombardia, primo sì al Pirellone a pdl sugli insediamenti logisticiMilano, 11 lug. (askanews) – La Commissione Territorio del Consiglio regionale della Lombardia, presieduta da Jonathan Lobati (Forza Italia), ha approvato oggi il progetto di legge “Disciplina degli insediamenti logistici di rilevanza sovracomunale”. Hanno votato a favore i gruppi di maggioranza, si sono astenuti i gruppi delle minoranze. Non ha partecipato al voto il Movimento5Stelle. Relatore del provvedimento lo stesso Lobati che al termine dei lavori ha dichiarato: “Sono particolarmente soddisfatto del lavoro che la Commissione ha svolto su un provvedimento di importanza strategica per l’economia lombarda e per la salvaguardia del nostro territorio. Il gruppo di lavoro composto da 11 Consiglieri di tutti i gruppi politici ha concordato sull’utilizzo del testo proposto dalla Giunta come documento base mentre il gruppo Pd, che aveva presentato un proprio documento, ha dichiarato di voler migliorare il testo per poterlo votare in Aula. Ringrazio in particolare il Consigliere Matteo Piloni (Pd) che si è speso efficacemente per trovare un’ampia condivisione. C’è ancora spazio – ha concluso Lobati – per introdurre nella discussione in Aula ulteriori aggiustamenti a un testo che finalmente norma un settore che se da un lato produce posti di lavoro e valore aggiunto dall’altro ha però un impatto pesante sul territorio in termini di movimentazione mezzi e consumo di suolo”


La proposta normativa individua le modalità (indirizzi e criteri) per la definizione, da parte delle Province e della Città metropolitana di Milano, di ambiti territoriali idonei, cioè quelli nei quali sia verificata la sussistenza delle condizioni insediative necessarie e sufficienti per la localizzazione di insediamenti logistici di rilevanza sovracomunale. Interessati alla nuova normativa sono gli insediamenti (nuovi o in ampliamenti) con una superficie operativa (inclusi i parcheggi e le vie di accesso) superiore a tre ettari. Riguardo all’adeguamento degli strumenti di programmazione territoriale di Province e Città Metropolitana, viene distinta la posizione delle Province, che dovranno per la prima volta definire nei propri PTCP (Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale) gli ambiti territoriali idonei, da quella della Città metropolitana di Milano che, pur avendo già provveduto con l’adozione del piano territoriale metropolitano (PTM), è chiamata ad una rivalutazione delle indicazioni già fornite in tema di logistica sovracomunale. Il provvedimento prevede che entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge, la Giunta stabilisca i criteri e gli indirizzi per la definizione degli ambiti territoriali idonei alla localizzazione di insediamenti logistici di rilevanza sovracomunale.Le Province e la Città metropolitana entro 12 mesi dovranno a loro volta indicare gli ambiti idonei. Nel frattempo tutte le richieste di nuovi insediamenti o estensione di insediamenti esistenti vengono sospese eccetto quelle richieste in aree per le quali sia già inserita nel PGT la destinazione logistica.


Sono pervenuti numerosi emendamenti: tre a firma dello stesso relatore Jonathan Lobati, uno a firma di Marco Bestetti (FdI), sei a firma di Claudio Mangiarotti (FdI), cinque a firma di Jacopo Dozio (Forza Italia) e tredici a firma di Matteo Piloni (PD) che a nome del suo gruppo aveva presentato un proprio progetto di legge poi confluito nel testo della Giunta. Al termine della discussione numerosi emendamenti sono stati ritirati o trasformati in ordini del giorno da presentare in Aula. Sono stati dunque posti in votazione e approvati in totale dieci emendamenti (nove della maggioranza e uno del gruppo PD). Onorio Rosati (Alleanza Verdi e Sinistra), Michela Palestra (Patto Civico), Giuseppe Licata (Azione Italia Viva) e Nicola Di Marco (Movimento5Stelle) non hanno partecipato al voto sugli emendamenti lamentando lo scarso tempo a disposizione della Commissione per analizzare una materia complessa e i numerosi documenti pervenuti. La Consigliera Martina Sassoli (Lombardia Migliore) pur condividendo le critiche degli altri gruppi di minoranza ha partecipato al voto degli emendamenti astenendosi. “Questo provvedimento – ha detto In sede di dichiarazione finale di voto Simone Negri (PD) – è per noi fondamentale per normare un settore in rapida espansione tanto che avevamo presentato un nostro progetto di legge. La nostra astensione di oggi è un segnale di disponibilità: ci auguriamo che la maggioranza voti gli ordini del giorno che presenteremo in Aula in modo che si possa arrivare ad un’approvazione del provvedimento a larga maggioranza”.

Il caso Orban approda alla Nato, tra imbarazzi e fastidio l’Italia mantiene aperti i canali

Il caso Orban approda alla Nato, tra imbarazzi e fastidio l’Italia mantiene aperti i canaliWashington, 11 lug. (askanews) – Viktor Orban crea un problema “politico” ma con lui bisogna “continuare a parlare”. Questa la riflessione di una fonte diplomatica italiana, nel giorno in cui al vertice Nato di Washington si parla di Ucraina. E la posizione del leader ungherese – dopo i viaggi a Mosca e Pechino non ‘autorizzati’ da Bruxelles – crea imbarazzi e anche molto fastidio, tanto che in sede europea si ipotizza un ‘boicottaggio’ dei consigli ministeriali informali convocati dal presidente di turno dell’Unione.


Al piano da 40 miliardi che la Nato mette in campo per Kiev Budapest non aderirà. “L’Ungheria non parteciperà alla missione Nato-Ucraina, ma continueremo a perseguire i nostri obiettivi nello sviluppo delle capacità di difesa ungheresi, rafforzando così la nostra Alleanza”, ha scritto Orban su X. “Ha esercitato l’opt-out, lo aveva annunciato in modo molto trasparente, ma comunque si sarebbe trattato di un contributo esiguo”, sottolinea la fonte, concordando però sul fatto che prima che pratico ed economico il problema è “politico”. Proprio per questo però, aggiunge, in questo momento “con Orban bisogna continuare a parlare, come ha sempre detto e come fa la presidente Meloni”. Anche se indubbiamente la costituzione del gruppo dei ‘Patrioti’ (con il tentativo di ‘sfilare’ il Pis a Ecr) ha un po’ raffreddato i rapporti. Per quanto riguarda l’eventuale ‘boicottaggio’ delle ministeriali a guida ungherese, conclude la fonte, “è una cosa su cui c’è un dibattito in Europa, vedremo. Noi non abbiamo ancora una posizione”.


(di Alberto Ferrarese)

Wizz Air svela la livrea speciale per il 20esimo anniversario

Wizz Air svela la livrea speciale per il 20esimo anniversarioRoma, 11 lug. (askanews) – – Wizz Air, la compagnia aerea più sostenibile a livello globale, ha accolto oggi il suo 132° Airbus A321neo con una livrea speciale dedicata al ventesimo l’anniversario della compagnia, presentata durante la cerimonia di consegna presso la fabbrica Airbus di Amburgo. Il nuovo aereo, numero 9H-WNM, entrerà a far parte della flotta di Wizz Air Malta, operando su quasi 200 destinazioni. La livrea unica è stata progettata da Éva Kerényi, vincitrice del concorso di design organizzato lo scorso anno da Wizz Air, che ha incoraggiato talenti da tutto il mondo a creare una livrea per uno dei suoi Airbus A321neo.


La nuova livrea è una testimonianza vibrante dell’impegno della compagnia aerea verso la sostenibilità, celebrando allo stesso tempo i colori iconici del marchio. Il design presenta foglie intrecciate che avvolgono la fusoliera nei classici colori rosa e blu di WIZZ, con un vivace tocco di verde, creando un motivo dinamico che incarna lo spirito di Wizz Air. Questa unione di colori e immagini non solo rafforza l’identità del marchio della compagnia aerea, ma evidenzia anche il suo approccio ecologico con una “dichiarazione” audace nei cieli. La vincitrice del concorso, Éva Kerényi, ha commentato: “Mi sono ispirata al logo di Wizz Air, che presenta l’aereo come la vena di una foglia. Ecco perché ho mantenuto il motivo principale della foglia; ho pensato a linee sottili con foglie in continua crescita e allo schema di colori caratteristico di Wizz Air, il rosa e il blu, che si uniscono. Ho immaginato un motivo delicato ed elegante, con foglie e viticci che si avvolgono intorno alla fusoliera, che echeggia la mia amata Art Nouveau”.


Wizz Air ha festeggiato quest’anno il suo 20° anniversario, registrando una crescita significativa dal suo volo inaugurale il 19 maggio 2004, tra Katowice, Polonia, e Londra, Regno Unito. Vantando una vasta rete di 800 rotte che coprono quasi 200 destinazioni in Europa, Medio Oriente, Asia Centrale e Africa, la compagnia aerea ha trasportato quasi 400 milioni di passeggeri fino ad oggi. Parlando alla cerimonia di consegna, Owain Jones, Chief Corporate Officer di Wizz Air, ha commentato: “Negli ultimi 20 anni il successo di Wizz Air è stato sostenuto dalla sua eccezionale strategia sulla flotta. Fin dal primo giorno abbiamo operato con aerei all’avanguardia della famiglia Airbus A320. Le consegne dell’Airbus A321neo sono iniziate nel 2019 e hanno alimentato la crescita di Wizz Air, rendendola la compagnia aerea in più rapida crescita in Europa e leader del settore in termini di recupero della capacità post-pandemia, con la più alta proporzione di voli tra le principali compagnie aeree operati su una piattaforma di nuova tecnologia. Siamo lieti di continuare la nostra fruttuosa partnership a lungo termine con Airbus, che ci consente di raggiungere l’obiettivo di avere 500 aerei nella nostra flotta entro il 2030”.


Elemento chiave della strategia di sviluppo a lungo termine e sostenibilità di Wizz Air è il rinnovo della sua flotta con gli Airbus A321neo. Questo aereo incorpora le ultime tecnologie in aviazione e offre significativi vantaggi ambientali, con una riduzione del rumore di quasi il 50%, una riduzione del consumo di carburante del 20% e una riduzione delle emissioni di ossidi di azoto del 50% rispetto al modello precedente. La flotta della compagnia ultra low-cost è ora composta da 220 aerei, oltre il 60% dei quali è alimentato dalla tecnologia “neo”. Yvonne Moynihan, Corporate and ESG Officer di Wizz Air, ha spiegato: “Siamo entusiasti di accogliere questo nuovo simbolo nella nostra storia lunga 20 anni e nei nostri successi in termini di sostenibilità della flotta. Oltre a rinnovare continuamente la nostra tecnologia, stiamo implementando molteplici iniziative per migliorare la nostra efficienza operativa e investendo fortemente nel carburante per aviazione sostenibile. Il nostro recente investimento di 5 milioni di GBP in un produttore di SAF, Firefly, fa parte della nostra strategia a medio termine per ridurre ulteriormente le emissioni di CO2. Entro il 2030, puntiamo ad alimentare il 10% dei nostri voli con carburante per l’aviazione sostenibile. Tuttavia, la chiave per raggiungere emissioni nette a zero sono la collaborazione industriale e gli investimenti strategici in tecnologie a basse emissioni di carbonio, supportati da governi e legislatori con le necessarie leggi e incentivi significativi. Siamo focalizzati a unire le forze con tutti i nostri partner nell’ecosistema dell’aviazione, sulla strada verso le emissioni nette a zero”.

IIT porta al G7 Salute il prototipo del piede artificiale SoftFoot Pro

IIT porta al G7 Salute il prototipo del piede artificiale SoftFoot ProGenova, 11 lug. (askanews) – Un piede artificiale caratterizzato da una particolare struttura bioispirata, in grado di deformarsi e adattarsi autonomamente agli ostacoli e ai cambi di pendenza: è il SoftFoot Pro progettato dall’Unità Soft Robotics for Human Cooperation and Rehabilitation dell’Istituto Italiano di Tecnologia. Il prototipo del piede artificiale è stato presentato per la prima volta nel corso dell’evento tecnico del G7 Salute – organizzato dal ministero della Salute in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia – che si è tenuto a Genova. Alla presenza del ministro della Salute Orazio Schillaci, e dei partecipanti all’incontro internazionale, nell’ area espositiva allestita da IIT all’evento, si è svolta una dimostrazione pratica delle caratteristiche e funzionalità del SoftFoot Pro con l’ausilio del tester che ha collaborato con il team di ricerca. SoftFoot Pro è un prototipo unico a livello internazionale e intende collocarsi trasversalmente come protesi tecnologica sia per le persone con disabilità sia come soluzione all’avanguardia per i robot umanoidi del futuro. Diversi aspetti del suo design hanno ottenuto due brevetti internazionali e un terzo brevetto è in fase di valutazione da parte dell’ufficio brevetti Europeo. “Osservando camminare le persone con protesi di piede e i robot umanoidi nei nostri laboratori, abbiamo notato un incedere poco fluido dovuto anche alla caratteristica pianta piatta e rigida dei piedi di entrambi, sviluppati per garantire massimo appoggio, ma incapaci di adattarsi al variare della pendenza, della conformazione del terreno e alle diverse pose come inginocchiarsi o piegarsi” spiega Manuel G. Catalano, ricercatore presso il Laboratorio SoftBots di IIT. Da qui l’idea del team Softbots di IIT, coordinato da Antonio Bicchi, di sviluppare, in collaborazione con il Centro E. Piaggio dell’Università di Pisa, SoftFoot Pro, un piede protesico senza motori, ispirato all’anatomia del piede degli esseri umani, caratterizzato da una particolare struttura in grado di deformarsi e adattarsi autonomamente agli ostacoli e ai diversi tipi di superficie, per far fronte alle esigenze della vita di tutti i giorni, migliorando la naturalezza del passo e la stabilità del soggetto anche su superfici non perfettamente lisce. SoftFoot Pro è composto da un meccanismo ad arco in titanio, le cui estremità sono collegate da 5 catene di materiale plastico ad alta resistenza disposte in parallelo tra loro a simulare la struttura ossea dei piedi degli esseri umani, attraversate longitudinalmente da un cavo ad alte performance meccaniche, raccordate a livello del tallone. Ogni catena è caratterizzata da più moduli collegati gli uni agli altri da una coppia di elastici.


Caratteristica peculiare di SoftFoot Pro sono le componenti elastiche che uniscono il corrispettivo artificiale di tarso, metatarso e falangi, costituendo l’equivalente della fascia plantare del piede degli esseri umani. Questa specifica architettura permette di replicare il meccanismo di windlass, cioè il meccanismo “verricello” che permette, attraverso un progressivo irrigidimento della fascia plantare, di scaricare uniformemente sul terreno la forza applicata durante il passo. Questo aspetto risulta fondamentale per la deambulazione di chi indossa SoftFoot Pro, perché concorre a rendere più efficiente la propulsione in avanti durante il passo, restituendo energia durante l’ultima fase dell’appoggio, con l’avampiede in contatto con il terreno. Allo stesso tempo gli elastici permettono anche di ammortizzare l’impatto del piede con il terreno, assorbendo all’incirca fra il 10% e il 50% del ciclo del passo. Inoltre, la libertà di movimento degli elementi distali che compongono ogni catena a mo’ di falange, permette di aumentare la presa al variare della pendenza del terreno, aumentando la sicurezza percepita da chi indossa Soft Foot Pro in salita e in discesa. Infine, i movimenti di inarcamento della pianta del piede e del dorso del piede, uniti alla flessibilità delle dita, riproducono perfettamente pose naturali assunte dai piedi e consentono di compiere semplici gesti di vita quotidiana come salire e scendere le scale, chinarsi ad allacciarsi la scarpa o raccogliere qualcosa da terra, con maggior naturalezza rispetto alle soluzioni esistenti, senza perdere l’equilibrio e senza dover ricorrere a soluzioni alternative meno spontanee come il cambio di protesi esplicitamente concepite per specifiche attività. L’insieme di queste caratteristiche consente anche la riduzione dei meccanismi di compensazione nell’arto protesizzato residuo e nel controlaterale sano, con un’associata diminuzione della fatica durante la camminata.


SoftFoot Pro è completamente water proof, garantendo quindi massima performance anche nei contesti ricreativi all’aperto come prati, spiagge e su terreni sdrucciolevoli dove comunemente è più difficile mantenere l’equilibrio per coloro che indossano protesi. Pesa circa 450 grammi e può sopportare capacità di carico fino ai 100 chili. Diversi prototipi di SoftFoot Pro sono già stati testati da persone con amputazioni monolaterali di arto inferiore all’interno di collaborazioni internazionali con l’Hannover Medical School (MHH, Hannvoer, Germania) e con la Medical University of Vienna (MUV, Vienna, Austria), nell’ambito di diversi progetti Europei ed in particolare del progetto europeo ERC Synergy: Natural Bionics.


“Ad oggi il dispositivo è in fase di test in laboratorio e in contesti realistici, per valutarne le performance e i possibili sviluppi futuri. – conclude Manuel Catalano, ricercatore IIT – Stiamo lavorando all’ottimizzazione di peso, dimensioni ed efficienza energetica e all’introduzione di motori appositamente progettati per migliorare ulteriormente la fluidità della camminata, sia nelle applicazioni protesiche che in quelle dei robot umanoidi attualmente in fase di studio presso i laboratori di IIT”.