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Autore: Redazione StudioNews

Innovazione e sicurezza tra smart city e smart energy

Innovazione e sicurezza tra smart city e smart energyRoma, 11 lug. (askanews) – Alla Camera dei Deputati è andato in scena il tavolo tecnico promosso dall’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori in collaborazione con Alé sul tema “Innovazione e sicurezza tra smart city e smart energy”. Obiettivo dell’iniziativa è stato mettere a confronto esperti, accademici, imprese e istituzioni sul mondo della sicurezza, della transizione ecologica ed energetica, unito alle implicazioni per i giovani e le imprese tra IA e cybersicurezza. Ad aprire i lavori, il Presidente delll’ANGI, Gabriele Ferrieri e Robert Hassan Presidente CyberArea. Saluti istituzionali da parte dell’On. Alessandro Giglio Vigna Presidente della Commissione Affari Europei della Camera dei deputati. “Siamo lieti dell’importante adesione ricevuta dal nostro tavolo di confronto per porre in evidenza le prospettive sul mondo della sicurezza, della transizione ecologica ed energetica, unito alle implicazioni per i giovani e le imprese tra IA e cybersicurezza. Nel corso del confronto sono emersi spunti di grande interesse che, come giovani innovatori, porteremo a conoscenza dei rispettivi organi istituzionali e tecnici al fine di dare il nostro sostegno sia in ottica attuazione PNRR che lavori per il G7. Un grazie particolare per il supporto alle istituzioni parlamentari della Camera e a tutti gli attori che sono stati con noi al tavolo di lavoro”. Così Gabriele Ferrieri Presidente ANGI. Robert Hassan, CEO di Alé Comunicazione e Presidente Cyber Area ha dichiarato: “il tavolo tecnico realizzato insieme all’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori è il frutto di una partnership naturale con i Giovani Innovatori per Alé che è stata la prima Agenzia italiana ad occuparsi di comunicazione strategica per la cybersicurezza. Oggi, oltre alla creazione di un ecosistema complessivo di cybersicurezza nazionale, ritengo sia ancor più necessaria, per la particolarità italiana, avere una impostazione verticale di ecosistemi cyber, in modo così da selezionare e perfezionare le relazioni con attori, pubblici e stakeholders che sono molto diversi tra loro, soprattutto su tematiche come smart city e smart energy, per condividere conoscenze, visioni, criticità da colmare e opportunità da cogliere, verso una concezione della cybersicurezza più adattiva e costruttiva capace di aumentare l’esportazione di soluzioni verso mercati internazionali”. “La prima sfida che ci troviamo ad affrontare parlando di implementazione di Smart city, Smart energy, IoT e innovazione è l’integrazione delle tecnologie in un sistema coeso e funzionale. Questo richiede non solo infrastrutture avanzate, ma anche una visione strategica condivisa tra enti pubblici, aziende private e cittadini. Spesso, infatti, non è chiaro chi sia il responsabile della sicurezza delle infrastrutture. Le grandi aziende generalmente dispongono di ruoli, policy e procedure ben definite, ma per gli attori più piccoli la responsabilità della sicurezza può cadere in una zona d’ombra, esponendo l’intera catena a rischi. – Afferma Matteo Biancani, CRO di HWG Sababa. Inoltre, l’eterogeneità dei dispositivi e dei fornitori IoT complica ulteriormente le cose perché ogni dispositivo può presentare vulnerabilità uniche e spesso la difficoltà principale è stata la mancanza di documentazione e conoscenza dei sistemi da parte dei fornitori, che spesso rimbalzano la responsabilità da un soggetto all’altro, rendendo difficile la risoluzione dei problemi. Questo evidenzia l’importanza di considerare i rischi cyber sin dalla progettazione, e l’importanza di avere approccio metodico. sofisticato e by design, per mitigare i rischi in modo efficace”, conclude Biancani. “In un mondo sempre più interconnesso, l’innovazione e la sicurezza rappresentano pilastri fondamentali per lo sviluppo delle smart city e delle smart energy. In Skybox Security, crediamo fermamente che il progresso tecnologico debba andare di pari passo con la protezione delle infrastrutture critiche. Le città intelligenti e le soluzioni energetiche avanzate offrono opportunità straordinarie per migliorare la qualità della vita e l’efficienza operativa, ma introducono anche nuove sfide in termini di cybersecurity. La nostra missione è garantire che queste tecnologie possano essere implementate in modo sicuro e resiliente, proteggendo sia i dati che le infrastrutture da potenziali minacce”. Commenta Alessio Fasano di Skybox Security. “Oggi la sicurezza si sta evolvendo su sistemi IT, OT e IoT, per i quali vi è una forte necessità di soluzioni avanzate per proteggere le infrastrutture critiche e i dispositivi connessi. In un sistema dove i dispositivi si scambiano dati in continuazione, la prevenzione delle minacce e il monitoraggio costante sono fondamentali. Per questo esistono soluzioni che consentono in modo autonomo di rilevare le minacce e i comportamenti anomali ottimizzando una scansione profonda di tutta la mappatura delle superficie di attacco con la cyber threat intelligence, quindi con un’analisi costante di possibili vulnerabilità del perimetro da proteggere”. Commenta Eylam Tamary di Tag Company. Tra gli altri delegati, sono intervenuti al tavolo: Corrado Giustozzi Cyber Expert; Ranieri Razzante Comitato per la strategia dell’intelligenza artificiale presso la Presidenza del Consiglio; Laura Pezzoli A2A smart cities; Sergio Oliviero Politecnico di Torino; Francesco Meneghetti Confagricoltura e Fabbrica Digitale; Giorgio Cecchini Esercito Italiano; Martina Gregori Sapienza Università di Roma; Daniele Nardi Sapienza Università di Roma; Antonio Capobianco Fata Informatica; Matteo Lucchetti Cyber 4.0; Simone Santi Trend Micro; Simona Rinaldi Engan; Giuseppe Lieto Digital Platform; Alessandro Menna Italgas; William Nonnis Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di missione PNRR – Digitalizzazione e Innovazione; Stefano Pizzuti Agenzia ENEA; Guido Scorza Componente del Garante per la protezione dei dati personali. Moderazione affidata a Luisa Franchina Presidente Associazione Esperti Infrastrutture Critiche.

Altems, al via progetto per rilanciare Ssn con IA e digitalizzazione

Altems, al via progetto per rilanciare Ssn con IA e digitalizzazioneRoma, 11 lug. (askanews) – “La digitalizzazione rappresenta una svolta epocale ai fini del miglioramento e della sostenibilità complessiva del Servizio sanitario nazionale, laddove si intrecciano dati, economia, programmazione, governance, etica. La giornata di studio che Altems Advisory ha voluto organizzare è un primo momento di confronto a livello nazionale su come rendere “umana” la digitalizzazione del nostro Ssn, promuovendone il rilancio in quanto bene comune, rimettendo al centro la dignità della persona, tanto del paziente quanto dei professionisti sanitari. In linea con gli sviluppi dell’autonomia delle varie regioni italiane abbiamo in programma vari incontri regionali, al Nord, al Centro, al Sud, in modo da creare uno spazio di confronto multidisciplinare, sia fisico che virtuale, che darà il via a tre momenti di dibattito per cercare di rendere la digitalizzazione del Ssn un fenomeno condiviso a livello regionale dalle singole regioni autonome e dunque a livello nazionale in modo da rendere un servizio omogeneo su tutto il territorio nazionale”. Lo ha detto Dario Sacchini, professore di Bioetica all’Università Cattolica e Presidente di Altems Advisory all’evento “Digitalizzazione Umana: Dati, economia ed etica per una visione futura del SSN”, promosso da ALTEMS Advisory, spin-off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, con il contributo non condizionante di Sanofi, cui hanno partecipato Massimo Angelelli, Direttore dell’Ufficio Nazionale per la pastorale della salute, CEI; Francesco Rocca, Presidente Regione Lazio; Pierpaola D’Alessandro, Vicedirettore Generale Vicario Roma Capitale; Rocco Bellantone, Presidente ISS; Francesco Saverio Mennini, Capo del Dipartimento della programmazione, dei dispositivi medici, del farmaco e delle politiche in favore del Servizio sanitario nazionale, Ministero della Salute; Domenico Mantoan, Direttore Generale, Agenas; Marcello Cattani, Presidente Farmindustria; Serafino Sorrenti, Chief Innovation Officer Presso Presidenza del Consiglio dei ministri Dipartimento per la Trasformazione Digitale.


“L’IA è fondamentale per la nostra strategia e contribuisce già in modo significativo al nostro progresso, nell’accelerare la drug discovery, migliorare la progettazione di studi clinici e i processi che sottendono alla produzione e alla fornitura dei nostri farmaci e vaccini. Essere la prima azienda del settore nell’utilizzo dell’IA su larga scala è un’ambizione che Sanofi ha affermato pubblicamente con decisione e coraggio, affermando contestualmente l’impegno a rispettare principi etici previsti dalla nostra organizzazione e promossi da importanti organismi internazionali, come l’OCSE. Nel nostro operare quotidiano al fianco di professionisti della salute e sanità, istituzioni e associazioni pazienti, è nostra ferma volontà contribuire ad un approccio in cui utilizzo dei dati, etica e sostenibilità diventino leva di governance, miglioramento continuo e sostenibilità del nostro sistema sanitario”. Lo ha detto Fulvia Filippini, Country Public Affairs Head, Sanofi.

Al via stagione del pomodoro Princes: AI e faro su condizioni lavoro

Al via stagione del pomodoro Princes: AI e faro su condizioni lavoroMilano, 11 lug. (askanews) – Princes industrie alimentari, principale trasformatore di pomodoro del Mezzogiorno da poco parte del gruppo Newlat Food, ha avviato le attività per la campagna del pomodoro 2024 che secondo le previsioni, considerando l’attuale perimetro di operatività del business, dovrebbe vedere la trasformazione di circa 200.000 tonnellate di pomodoro made in Puglia da luglio a settembre, col di 1.000 nuove risorse presso lo stabilimento di Foggia. Il via alla campagna 2024 è stato dato in occasione del consueto incontro nello stabilimento di Foggia, a cui hanno partecipato circa 40 fra cooperative e organizzazioni dei produttori di pomodoro, rappresentanti di Coldiretti, Oxfam Italia e sigle sindacali.


La campagna che ha appena preso il via vede l’implementazione di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale e un percorso interno di adeguamento, in anticipo rispetto al mercato, alla cosiddetta Corporate sustainability due diligence directive recentemente approvata dall’Unione Europea. Princes industrie alimentari ha introdotto un nuovo tool di Agricoltura 4.0 basato sull’intelligenza artificiale, implementato con Hort@, spin off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, per favorire il trasferimento tecnologico verso il settore agricolo delle innovazioni sviluppate dal mondo dell’Università. Il sistema sarà di supporto agli agronomi permettendo di raccogliere informazioni in tempo reale nelle fasi di maturazione del pomodoro nei campi, e grazie a un’azione predittiva potrà allertare gli agronomi su possibili criticità; questo consentirà azioni tempestive e scelte colturali responsabili in ottica di riduzione degli impatti sull’ambiente circostante. Il sistema, infatti, supporterà il monitoraggio di acqua e fertilizzanti, stimando una riduzione del loro utilizzo pari al 30%.


A oltre 10 anni dall’arrivo di Italia del gruppo Princes e oltre 60 milioni di investimenti, l’azienda avvierà una mappatura di tutte le attività, della supply chain e delle collaborazioni in essere con tutti i partner al fine di essere perfettamente in linea con i principi della direttiva europea sulla Corporate sustainability due diligence. L’azienda dice di voler “agire da apripista in modo che tutte le aziende, a prescindere dalla dimensione, specialmente quelle legate al comparto agroindustriale e ad un settore ancora troppo permeato da gravi eventi di sfruttamento del lavoro, si adoperino velocemente per migliorare il loro impatto sull’ambiente e a tutela dei diritti umani”. A tal fine lavorerà con Oxfam Italia per l’analisi puntuale in questa direzione. “Princes industrie alimentari ha sempre lavorato per portare nel distretto del pomodoro del Sud un’innovazione responsabile che guardasse al futuro in modo attento. Oggi, in un momento di rilevanza fondamentale per la crescita dell’azienda, e del successo dei prodotti ‘made in Puglia’, vogliamo accelerare nuovamente portando l’Intelligenza Artificiale nei campi a supporto dei nostri esperti, analizzare le nostre azioni per essere aderenti ai più alti standard a livello europeo per responsabilità sociale e, di conseguenza, sostenere la crescita del pomodoro made in Italy, tracciato e certificato, nel mondo” ha commentato Gianmarco Laviola, amministratore delegato di Princes industrie alimentari.


La collaborazione con Oxfam Italia si è sviluppata inoltre con la terza edizione dell’indagine sulle condizioni di lavoro nei campi della filiera di Princes Industrie Alimentari. La survey si è svolta nel corso della season 2023 e i risultati, analizzati da Oxfam, confermano l’impatto positivo delle policy applicate, la piena regolarità rispetto alla situazione contrattuale e la soddisfazione da parte dei lavoratori circa il compenso, le condizioni di contratto e trattamento.

Liguria, presidente interim: prosegue lavoro giunta e maggioranza

Liguria, presidente interim: prosegue lavoro giunta e maggioranzaGenova, 11 lug. (askanews) – “La decisione del Tribunale del Riesame ci rammarica ma questo non cambia la nostra volontà a proseguire il lavoro di giunta e maggioranza nel portare avanti il progetto di crescita e sviluppo della Liguria che non si è mai fermato in questi mesi. A Giovanni va il nostro abbraccio e la nostra vicinanza con la speranza che la Cassazione possa intervenire sulle misure restrittive a cui oggi è costretto, convinti che abbia sempre agito nell’interesse del territorio”. Lo afferma in una nota il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana, dopo la decisione del Tribunale del Riesame di respingere la richiesta di revoca dei domiciliari per il governatore, attualmente sospeso, Giovanni Toti.

Ok Commissione Ue a piano Austria di sostegno all’agricoltura

Ok Commissione Ue a piano Austria di sostegno all’agricolturaRoma, 11 lug. (askanews) – La Commissione europea ha approvato il piano austriaco di aiuti ai produttori agricoli primari, per un totale di circa 50 milioni di euro, come sostegno nel contesto del conflitto russo-ucraino. Il regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo di crisi e transizione (“TCTF”) sugli aiuti di Stato, adottato dalla Commissione il 9 marzo 2023 e modificato il 20 novembre 2023 e il 2 maggio 2024.


L’aiuto consisterà in importi limitati sotto forma di sovvenzioni dirette. La misura sarà aperta ai produttori agricoli primari che rischiano di perdere liquidità finanziaria a causa delle difficoltà sul mercato agricolo provocate dalla guerra della Russia contro l’Ucraina. La Commissione ha ritenuto che il regime austriaco sia in linea con le condizioni stabilite nel TCTF. In particolare, gli aiuti non supereranno i 280.000 euro per beneficiario e sarà concesso entro il 31 dicembre 2024. La Commissione ha concluso che il regime “è necessario, appropriato e proporzionato per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro”.

Il Cremlino: la Nato vuole sopprimere la Russia, è una minaccia seria e risponderemo

Il Cremlino: la Nato vuole sopprimere la Russia, è una minaccia seria e risponderemoRoma, 11 lug. (askanews) – “È ovvio che l’Alleanza persegue uno dei suoi obiettivi principali: la soppressione della Russia, infliggendole una sconfitta strategica. Ciò ci obbliga ad analizzare molto profondamente le decisioni della discussione che ha avuto luogo, ad analizzare molto attentamente il testo della dichiarazione” perché “è una minaccia molto seria per la sicurezza nazionale del nostro Paese. Tutto ciò richiederà l’adozione di misure di risposta ponderate, coordinate ed efficaci per scoraggiare la NATO”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov aggiungendo che l’infrastruttura militare della NATO si sposta costantemente verso i confini della Russia, ha detto il portavoce. Lo riportano le agenzie russe, aggiungendo che il portavoce del Cremlino ha ribadito: “La NATO è di fatto pienamente coinvolta nel conflitto sull’Ucraina”.

Tregua Israele-Hamas, le tre questioni (da risolvere) al centro dei colloqui di Doha

Tregua Israele-Hamas, le tre questioni (da risolvere) al centro dei colloqui di DohaRoma, 11 lug. (askanews) – Sono tre sono le questioni principali sul tavolo oggi nella seconda giornata di colloqui in Qatar tra Israele, Hamas e i mediatori internazionali, secondo Al Jazeera: i nomi dei prigionieri palestinesi e israeliani che saranno rilasciati nella prima fase del piano, la sicurezza e la presenza militare israeliana nel sud di Gaza, lungo il confine con l’Egitto e la terza, probabilmente la più difficile, la transizione dalla prima fase ad un cessate il fuoco potenzialmente permanente nella Striscia di Gaza.


Intanto, secondo i media Usa, Hamas ha accettato un piano di “governo provvisorio” nella Striscia di Gaza come parte della seconda fase di un accordo che porrebbe fine alla guerra e il rilascio degli ostaggi. Lo riferisce David Ignatius, editorialista del Washington Post che cita una fonte all’interno dell’amministrazione Biden che ha familiarità con i colloqui in corso. Il governo provvisorio, secondo la stessa fonte, non sarà legato né ad Hamas né alle forze israeliane, ma prevederà una forza di circa 2.500 sostenitori dell’Autorità Palestinese a Gaza a cui saranno affidate le questioni di sicurezza, dopo essere stati addestrati da funzionari americani. La fonte ha affermato che i sostenitori dell’Autorità palestinese a Gaza sono già stati identificati e confermati da Israele. Secondo la fonte, Hamas ha detto ai mediatori egiziani e del Qatar di essere “pronto a cedere il controllo nel quadro di una soluzione provvisoria”.

Rinnovabili, il mercato italiano vale 10 miliardi di euro

Rinnovabili, il mercato italiano vale 10 miliardi di euroRoma, 11 lug. (askanews) – Il Renewable Energy Report 2024, redatto da Energy & Strategy della School of Management del Politecnico di Milano stima che il settore, solo nel 2023, ha generato un volume d’affari di circa 10 miliardi di euro, il 60% dei quali, rimasto ad aziende localizzate in Italia, mentre il 20% in Europa. Nell’indotto, inoltre, tra le imprese che si occupano di sviluppo, gestione, manutenzione degli impianti o produzione di componenti legate alle rinnovabili lavorano 25.000 persone. Tra le figure più richieste nel settore fotovoltaico rientra il progettista di impianti fotovoltaici, che configura la soluzione tecnica d’impianto più adatta in base alla superficie disponibile e ai consumi energetici del cliente. Anche gli installatori, specializzati nell’installazione e connessione alla rete elettrica degli impianti fotovoltaici, oltre che dell’eventuale manutenzione, sono particolarmente richiesti.


In un settore che sta andando incontro a progressi e a una crescita senza precedenti, si inserisce l’incontro “Partnership Program”, dedicato agli installatori di impianti fotovoltaici e pompe di calore termiche. L’evento, tenutosi al Centro Congressi Piazza di Spagna a Roma, ha visto la partecipazione di 52 aziende di installazione provenienti da tutta Italia e rappresenta un importante passo in avanti per elevare la qualità degli standard d’installazione, sia in ambito residenziale, sia aziendale, ma anche per quanto concerne lo sviluppo delle comunità energetiche. Ideato e guidato da Daniele Iudicone, Ceo di IMC Holding, azienda pontina che, con i brand Fotovoltaico Semplice e SunMisura, fornisce soluzioni energetiche innovative per privati, aziende e comunità energetiche, l’incontro ha delineato un ambizioso programma che mira a stabilire standard operativi elevati, espandere le reti di installazione e formare nuovi installatori su tutto il territorio nazionale. Questo impegno è volto a supportare la crescente domanda di impianti fotovoltaici da Nord a Sud, garantendo al contempo qualità e professionalità in ogni progetto legato ai clienti dei brand della Holding. Partnership Program prevede incontri mensili online con le aziende partecipanti, oltre a cantieri quotidiani in collaborazione con il Gruppo IMC Holding. Sono stati pianificati, inoltre, incontri mensili e trimestrali dal vivo, per mantenere un continuo aggiornamento e scambio di competenze tra tutti gli installatori coinvolti. “Nei prossimi giorni, prenderà il via un percorso di formazione e certificazione per i nostri installatori, con l’obiettivo di garantire competenze tecniche all’avanguardia e un servizio di qualità eccellente. La transizione energetica del paese, passa, oltre che da una stabilità normativa che favorisca adeguati investimenti da parte degli operatori coinvolti, anche da una comunicazione e da un servizio efficienti, all’insegna della massima trasparenza – spiega Daniele Iudicone, ideatore di Partnership Program e Ceo di IMC Holding -. Siamo fortemente convinti che elevare la qualità del servizio offerto possa essere la sola strada percorribile per ottimizzare il lavoro e abbattere ogni forma di dubbio o timore nei potenziali clienti. Il fotovoltaico di fatto offre vantaggi importanti per il risparmio di famiglie e aziende e per la sostenibilità ambientale”.


Questo evento segna l’inizio di una collaborazione strategica che mira a rivoluzionare il settore delle installazioni fotovoltaiche in Italia, promuovendo la diffusione delle energie rinnovabili e sostenendo la transizione energetica del paese.

Rapporto Ecomafie: aumentano i reati ambientali (+15,6%), un fatturato illegale da 8,8 miliardi

Rapporto Ecomafie: aumentano i reati ambientali (+15,6%), un fatturato illegale da 8,8 miliardiRoma, 11 lug. (askanews) – In Italia le ecomafie premono sempre di più sull’acceleratore e fanno affari d’oro. A dimostrarlo è l’aumento dei reati ambientali che nel 2023 salgono a 35.487, registrando +15,6% rispetto al 2022, con una media di 97,2 reati al giorno, 4 ogni ora. Illeciti che si concentrano soprattutto nel Mezzogiorno e in particolare nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa – Campania, Puglia, Sicilia e Calabria – dove si concentra il 43,5% deli illeciti penali, +3,8% rispetto al 2022. Tutto il mercato illegale nella Penisola è valso agli ecomafiosi nel 2023 ben 8,8 miliardi. A tracciare un quadro di sintesi è il nuovo report di Legambiente “Ecomafia 2024. Le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia” (edito da Edizioni Ambiente), nel 30esimo anno dalla sua prima pubblicazione, e i cui dati sono stati presentati oggi a Roma.


Dati, commenta Legambiente, “nel complesso preoccupanti: nel 2023 in Italia aumenta anche il numero delle persone denunciate (34.481, +30,6%), così come quello degli arresti (319, +43% rispetto al 2022) e quello dei sequestri (7.152, +19%). Tra gli illeciti, nella Penisola continua a salire la pressione del ciclo illegale del cemento (13.008 reati, +6,5%), che si conferma sempre al primo posto tra i reati ambientali; ma a preoccupare è soprattutto l’impennata degli illeciti penali nel ciclo dei rifiuti, 9.309, + 66,1% che salgono al secondo posto. Al terzo posto con 6.581 reati la filiera degli illeciti contro gli animali (dal bracconaggio alla pesca illegale, dai traffici di specie protette a quelli di animali da affezione fino agli allevamenti); seguita dagli incendi dolosi, colposi e generici con 3.691 illeciti. Crescono anche i numeri dell’aggressione al patrimonio culturale (642 i furti alle opere d’arte, +58,9% rispetto al 2022) e degli illeciti nelle filiere agroalimentari (45.067 illeciti amministrativi, + 9,1% rispetto al 2022), a cominciare dal caporalato. Sono inoltre 378 i clan mafiosi censiti.


(segue) A livello regionale, spiega ancora il Rapporto Ecomafie di Legambiente, la Campania si conferma al primo posto della classifica con più illeciti ambientali, 4.952 reati, pari al 14% del totale nazionale, seguita da Sicilia (che sale di una posizione rispetto al 2022, con 3.922 reati, +35% rispetto al 2022), Puglia (scesa al terzo posto, con 3.643 illeciti penali, +19,2%) e Calabria (2.912 reati, +31,4%). La Toscana sale dal settimo al quinto posto, seguita dal Lazio. Balza dal quindicesimo al settimo posto la Sardegna. Tra le regioni del Nord, la Lombardia è sempre prima. A livello provinciale, Napoli torna al primo posto, a quota con 1.494 reati, seguita da Avellino (in forte crescita con 1.203 reati, pari al +72,9%) e Bari. Roma scende al quarto posto, con 867 illeciti penali, seguita da Salerno, Palermo, Foggia e Cosenza. La prima provincia del Nord è quella di Venezia, con 662 reati, che si colloca al nono posto ed entra nella classifica delle prime venti province per illegalità ambientale.


Continua l’applicazione della legge 68/2015 sugli ecoreati che nel 2023 ha superato la quota 600, anche se registra un lieve calo rispetto all’anno precedente quando era stata contestata 637 volte. Un calo dovuto al calo dei controlli, passati da 1.559 a 1.405. Il delitto di inquinamento ambientale resta nel 2023 quello più contestato, 111 volte, portando a ben 210 denunce e 21 arresti. Altro dato riguarda i comuni commissariati che sono attualmente 19.

I Masanielli e Diego Vitagliano ex aequo a vertice 50 Top pizza

I Masanielli e Diego Vitagliano ex aequo a vertice 50 Top pizzaRoma, 11 lug. (askanews) – Ancora un ex aequo al vertice della classifica 50 Top pizza 2024. I Masanielli di Francesco Martucci, a Caserta, e Diego Vitagliano Pizzeria, a Napoli, si confermano secondo la guida le migliori pizzerie in Italia.


Al secondo posto Confine a Milano, di Mario Ventura e Francesco Capece, a cui va anche il premio speciale Pizzaiolo dell’Anno 2024 – Ferrarelle Award. Il terzo gradino del podio è occupato da I Tigli di Simone Padoan, a San Bonifacio. Quarta posizione per 50 Kalò di Ciro Salvo, a Napoli; la quinta posizione spetta invece a Seu Pizza Illuminati di Pier Daniele Seu e Valeria Zuppardo, a Roma; la sesta posizione va a I Masanielli di Sasà Martucci, a Caserta; settima posizione per Dry Milano, di Lorenzo Sirabella, che si aggiudica anche il premio Pizza dell’Anno 2024 – Latteria Sorrentina Award, con la Margherita Provola Affumicata & Pepe Nero di Sarawak; ottava posizione per La Notizia di Enzo Coccia, a Napoli; nona posizione per la pizzeria Salvo di Francesco e Salvatore Salvo, sempre a Napoli; chiude la top ten la Pizzeria Da Lioniello di Salvatore Lioniello, a Succivo, che si aggiudica anche il premio Performance dell’Anno 2024 – Robo Award.


Il premio Novità dell’Anno 2024 – Solania Award va alla pizzeria Raf Bonetta di Raffaele Bonetta, a Pozzuoli; il premio Migliore Proposta dei Fritti 2024 – Il Fritturista – Oleificio Zucchi Award, va a Clementina di Luca Pezzetta, a Fiumicino; il premio Frittatina di Pasta dell’Anno 2024 – Pastificio Di Martino Award va a La Fenice di Manuel Maiorano, a Pistoia; il premio Migliore Carta dei Dessert 2024 – Cremoso – La Dispensa Award va a Sestogusto di Massimiliano Prete, a Torino; il premio Miglior Servizio della Birra 2024 – Peroni Nastro Azzurro Award se lo aggiudica Apogeo di Massimo Giovannini, a Pietrasanta; il premio One to Watch 2024 – Fedegroup Award va a Fermenta di Luca Cornacchia, a Chieti. Il riconoscimento Forno Verde 2024 – Goeldlin, che premia la grande attenzione alla sostenibilità ambientale, è stato assegnato a sette pizzerie: Denis a Milano; Gigi Pipa a Este; I Masanielli di Sasà Martucci a Caserta; Le Grotticelle a Caggiano; Le Parùle a Ercolano; Pizzarium a Roma; Pupillo Pura Pizza a Frosinone.


Roma è la città con più pizzerie, con ben 12 indirizzi presenti in classifica. Al secondo posto Napoli con 8 e, al terzo posto, Milano con 5. La regione più rappresentata è la Campania con ben 28 indirizzi, seguita dal Lazio con 15 e dalla Toscana con 10. La guida 50 Top Pizza Italia 2024 è composta da 670 indirizzi totali.